IL CAPOLAVORO DI MARIANNE VOS PER MARINA
E’ un altra impresa della campionessa olandese l’epilogo della terza tappa del Giro d’Italia femminile. Grazie ad uno scatto ai 1500 metri dall’arrivo riesce a distanziare le due compagne di fuga Pooley e Arndt, conquistando nuovamente la maglia rosa. Il tutto sotto gli occhi di Marina Romoli, a cui è stata dedicata la tappa.
Foto copertina: il bis di Marianne Vos sulle strade della corsa rosa (www.girodonne.it)
Ogni aggettivo per un fenomeno come Marianne Vos è stato abbondantemente utilizzato. La sua grande impresa di oggi, in una frazione molto dura ed interessante, conferma ulteriormente il grande talento della fuoriclasse olandese.
La terza tappa è una delle più attese dalla carovana, non solo per il profilo altimetrico che presenta ben sei GPM, ma anche dal punto di vista umano: è la giornata dedicata a Marina Romoli, si corre nella sua terra con l’obiettivo, sicuramente raggiunto, di regalare un sorriso alla sfortunata ciclista marchigiana.
Dopo il via da Potenza Picena, città natale di Marina, si sono scalati i principali colli fermani, incluso lo strappo finale verso il capoluogo marchigiano. Da segnalare il forfait di Rossella Callovi, caduta ieri. Nei primi chilometri si avvantaggia un gruppetto che include la maglia rosa Sara Gillow, la campionessa italiana Noemi Cantele e la maglia verde Valentina Scandolara, riprese verso metà percorso. Al settantesimo chilometro, sul GPM del Muro di Costa del Ferro passa al comando Marianne Vos su Emma Pooley, con le due che si avvantaggiano sul gruppo. All’inseguimento si portano Evelyn Stevens, Tatiana Guderzo e Sylwia Kapusta. In testa il duello è sempre più serrato, con la Vos che tenta un attacco ma viene di nuovo raggiunta dalla inglese della Garmin. E’ solo un assaggio di quello che farà ad un chilometro e mezzo dal traguardo, un attacco devastante che consente all’olandese di vincere in solitaria. La Pooley accumula un ritardo di 19 secondi, ma balza al terzo posto della generale. Con il successo di oggi la Vos torna in maglia rosa, ma balza in testa anche nelle classifiche dei GPM e a punti.
In attesa delle montagne il Girodonne prioporrà ora tre giorni dedicati alle sprinter, con gli arrivi di Forlì, Verona e Piacenza. La quiete prima della tempesta sulle Alpi.
Andrea Giorgini
COMMENTOUR DE FRANCE: EVANS “SI”, BASSO “NI”.
luglio 3, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
La cronosquadre di Les Essarts ha evidenziato l’ottimo stato di forma della BMC dell’ex campione del mondo e la prestazione opaca della Liquigas -Cannondale, forse la maggiore delusione di oggi. Con Alberto Contador che perde ancora secondi sui principali avversari, la prima settimana della Grande Boucle offre subito importanti e sorprendenti risultati.
Foto copertina: la Garmin-Cervélo impegnata nella vittoriosa cronosquadre di Les Essarts (foto Roberto Bettini)
Precisiamo, siamo solo all’inizio. Però dopo solo due giorni di Tour ci si trova davanti a delle sorprese che riguardano la classifica generale. La prima cosa che balza all’occhio è il ritardo di Contador, che tra ieri e oggi è già di quasi due minuti da Cadel Evans, il quale dimostra di essere in una grande condizione, diventando così il principale avversario dello spagnolo, ritardo permettendo.
Decisamente sottotono invece la prova della Liquigas: la squadra di Basso ha ottenuto una prestazione decisamente inferiore ai pronostici, nonostante l’aver provato e riprovato il percorso nei giorni scorsi. Il ritardo accumulato obbliga il vincitore del Giro 2010 a una rincorsa, tenendo a mente il suo svantaggio a crono rispetto agli stessi Contador ed Evans, a Vinokourov e Leipheimer.
Damiano Cunego dovrà, almeno in questo inizio di Tour puntare maggiormente ad un successo di tappa, a cominciare da martedi con l’arrivo sul Mur de Bretagne.
Al contrario ci sono buoni segnali per i fratelli Schleck, per Wiggins e per i Radioshack, arrivati a pochi secondi dalla Garmin – Cervelo vincitrice con merito oggi. Molta sfortuna per l’HTC di Mark Cavendish a causa della caduta di Eisel poco dopo la partenza e che ha fatto perdere alla squadra i secondi preziosi che avrebbero potuto consentirgli uno storico bis, dopo il successo nella crono a squadre di apertura del Giro d’Italia.
Andrea Giorgini
LA GARMIN VESTE HUSHOVD DI GIALLO, SORRIDE EVANS
Gli uomini di Vaughters si aggiudicano sia pure di stretta misura la cronosquadre di Les Essarts e il campione del mondo conquista il primato davanti a Millar e all’australiano, grande sorpresa di giornata insieme alla sua BMC 2a a 4” davanti alle più quotate Sky, Leopard e Htc. Limita i danni la Saxo Bank che perde 28”, male la Liquigas che ne lascia sul piatto 57.
Foto copertina: Thor Hushovd sfoggia la maglia gialla appena conquistata (foto Roberto Bettini)
La seconda tappa del Tour de France è stata dunque una prova contro il tempo di 23 km completamente pianeggianti caratterizzata da lunghi rettilinei e da un vento favorevole nella prima parte e contrario nella seconda, che è calato strada facendo ma che comunque non ha sostanzialmente inciso sul risultato finale. A spuntarla è stata la Garmin, grande sconfitta della prima tappa in cui Danielson, Hesjedal e Vandevelde sono tutti giunti in ritardo al traguardo, che ha fatto la differenza nel tratto centrale e ha concluso la prova in 24′48” con una media di 55,2 km orari. Ci si attendeva una battaglia sul filo dei secondi tra le squadre anglosassoni e in effetti così è stato con gli uomini di Vaughters che hanno fatto meglio di 4” rispetto alla Sky di Wiggins, autrice del miglior tempo dopo 9 km e calata successivamente, e di 5” rispetto alla Leopard di Cancellara e dei fratelli Schleck, visti spesso in coda al treno dei lussemburghesi, e alla HTC di Martin e Cavendish che ha pagato una caduta di Eisel nelle primissime fasi di gara. Meglio di loro ha tuttavia fatto la BMC di Evans, seconda a 4” dalla Garmin e appena davanti alla Sky, e dopo quella di Mont Les Alouettes il campione del mondo di Mendrisio ha così inflitto la seconda stoccata ai suoi avversari e avrà ora la possibilità di conquistare la maglia gialla sul Mur de Bretagne, là dove si concluderà la quarta tappa. 6a a 10” ha concluso la Radioshack di Leipheimer e Kloeden e 7a a 12” la Rabobank di un Gesink che può ritenersi più che soddisfatto come anche Contador che, con una Saxo Bank composta da ottimi cronomen come lo spagnolo, Porte e Vandborg ma anche scalatori puri come Navarro, Hernandez e Chris Soerensen, ha contenuto in 28” il distacco dalla Garmin e in 23” quello dalla Leopard.
Distacchi più pesanti per tutti gli altri: la Astana di Vinokourov e la Omega Pharma di Van den Broeck e dell’ex leader Gilbert si sono difese accusando rispettivamente 32 e 39” mentre è andata peggio alla Lampre di Cunego e del neocampione italiano a cronometro Malori che ha perso 1′04”, come la Katusha di Karpets, e soprattutto alla Euskaltel di Samuel Sanchez, già in ritardo a Mont des Alouettes, giunta ultima a 1′22”; un discorso a parte merita la Liquigas di Basso che, alla luce dei risultati ottenuti nelle cronosquadre degli ultimi anni, è andata forse leggermente al di sotto delle aspettative perdendo 56” ma obiettivamente la formazione schierata da Amadio in questo Tour non dispone di grandi specialisti delle prove contro il tempo.
La nuova classifica generale vede Hushovd in maglia gialla con lo stesso tempo del compagno Millar, 1” su Evans e 4” su diversi corridori tra cui i fratelli Schleck e Wiggins; per quanto riguarda gli uomini di classifica Kloeden e Leipheimer hanno un distacco di 10”, Gesink di 12”, Vinokourov di 32”, Van den Broeck di 39”, Basso di 57”, Cunego e Karpets di 1′04”, Hesjedal di 1′14”, Contador di 1′42”, Danielson e Vandevelde di 1′49” e Samuel Sanchez di 2′36”. La terza tappa, 198 km da Olonne-sur-Mer a Redon, non presenta alcuna difficoltà altimetrica e dovrebbe dunque vedere i vari Cavendish, Petacchi, Farrar e lo stesso Hushovd giocarsi il successo ma buona parte del percorso costeggia l’Oceano Atlantico e gli uomini di classifica dovranno stare attenti al vento laterale che potrebbe spirare dal mare.
Marco Salonna
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MONT DES ALOUETTES
luglio 3, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”
Foto copertina: il culmine del Mont des Alouettes (www.lesherbiers.fr)
TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE
Tour, Gilbert da padrone. Contador a 1′20″, Basso salvo(Gazzetta dello Sport)
Tour, via con caduta Contador perde terreno (Corriere della Sera)
Gilbert wins as Contador suffers massive losses(The Daily Telegraph)
Tour de France: Crash adds to Contador’s nightmare (The Independent)
Contador pays heavy price (The Times)
Contador n’a pas perdu le Tour (L’Equipe)
Gilbert en jaune, Contador en retard (Le Monde)
Herber Rückschlag für Contador (Tageblatt)
Belgier Gilbert entscheidet Schluss-Sprint für sich (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)
Se le cruzó un gato negro a Contador (AS)
Contador recibe el primer latigazo (Marca)
Gilbert, primer líder (El Mundo Deportivo)
Philippe Gilbert en jaune »(Le Soir)
Philippe Gilbert en jaune, et Contador piégé! (Sud Presse)
Fantastische eindsprint bezorgt Gilbert gele trui (De Standaard)
L’étape et le jaune pour Philippe Gilbert, Contador perd plus d’une minute (La Dernière Heure/Les Sports)
“Avec le jaune sur mon lit, je réaliserai que je suis le leader du Tour” (L’Avenir)
‘Hard werken om gele trui te houden’ (Het Nieuwsblad)
Tourdrama Contador (De Telegraaf)
Gilbert Wins First Stage of Tour With a Finishing Sprint (The New York Times)
Gilbert wins 1st stage of Tour de France; Contador crashes (USA Today)
Gilbert wins first stage, Evans second (Herald Sun)
Gilbert wins first stage, Evans second (The Daily Telegraph – Australia)
Cadel in perfect position in Tour as Contador faulters (The Age)
Gilbert wins dramatic opening stage (The Australian)
BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Chi sarà la prima maglia gialla?
MirkoBL: Non è che sarà una tappa in cui partiranno molto più veloci di quando arriveranno, per liberarsi il prima possibile del Passage du Gois?
Profpivo: Gilbert
N@po: Prima una tappa ridicola corsa al trotto tipo giro anni 90.. poi, se la situazione non cambia, un indecente decisione della giuria di riportare a 6 secondi da gilbert tutti i corridori del gruppo coi caduti ai 2km. Insomma tutti con Evans e non se ne parli più….
BUFFONI!!!
C’erano distacchi anche di 30 secondi tra i primi venti. Una roba così non si era mai vista. O neutralizzi sul tempo del primo (in caso arrivino tutti col suo tempo) o neutralizzi sull’ultimo di quelli rimasti in piedi appartenenete allo stesso gruppo.
Ripeto, se le cose stanno così sono dei buffoni. Povero Evans e pure povero Cunego!!
N@po: Aggiungo che sono buffoni al quadrato in quanto hanno neutralizzato la corsa al momento della caduta ai 2km , mettendo scandalosamente tutti quelli dello primo gruppo (anche quelli arrivati in ritardo per colpe proprie) alla pari (dunque gli ultimi 2km non si son corsi per tutti loro), ma si son ben guardati dal neutralizzare la corsa degli inseguitori ai 2km (per loro quei 2km sono stati validi… sigh!!), cosa che avrebbe ridotto sensibilmente il ritardo di contador, sanchez etc…
PER ME QUESTO TOUR E’ FALSATO ED IRREGOLARE
Ceemo: Non è forse la migliore decisione. Ma non mi sembra una decisione così scandalosa, e non penso che quei 10 20 secondi in più che avrebbero potuto dare ai caduti ai -2 cambierebbero di molto l’andamento del tour.
Un piccolo pasticcio in una situazione molto complicata.
N@po: No. Hanno neutralizzato la corsa di molti big ai -2km evitandogli distacchi nel finale, però non hanno neutralizzato la corsa degli altri gruppi, ai -2km, facendogli così prendere distacchi più pesanti. In pratica c’è gente che ha corso due km in meno e però ha accumulato vantaggio ulteriore sugli avversari.
Questo è vergognoso.
Hotdogbr: il regolamento fa acqua, ci può stare la neutralizzazione in caso di cadute negli ultimi 3 km ma questo deve valere solo se gli ultimi 3 km stessi sono in pianura e oggi così non era, certamente Basso e gli altri caduti nel finale sarebbero rimasti con i migliori sull’ultimo strappo però non si può assegnare loro impunemente lo stesso distacco del gruppetto dei primi, al di là di questo forse neanche Merckx dominava ogni corsa cui partecipa come sta facendo Gilbert dallo scorso ottobre. Contador resta favorito anche con il tempo perso oggi e gli altri 30” che perderà domani, anzi forse è meglio per lui prendere la maglia solo all’Alpe d’Huez o addirittura a Grenoble
Profpivo: Concordo, la tappa non andava classificata come arrivo in pianura, visto che gli ultimi due chilometri al 5% era ovvio provocassero distacchi nel gruppo. Il regolamento è da rivedere.
Non sono così convinto che Contador possa perdere un minuto così a cuor leggero, se non ha la forma del 2009 (e credo che le fatiche del Giro si faranno sentire) potrebbe faticare non poco a levarsi di ruota Schleck in salita. Certo a suo favore resta sempre la crono finale, in cui può guadagnare almeno un minuto e mezzo.
Gigilasegaperenne: Sono d’accordo, sarebbe bastato accreditarli del tempo del plotoncino arrivato a 19” e nessuno avrebbe avuto da dire: né quelli davanti, che avrebbero guadagnato qualcosa, né quelli rimasti indietro, che già avrebbero dovuto festeggiare per aver preso 19” invece che 1′20”.
Detto questo, la situazione della giuria non era neanche facilissima, non credo che quei 13” sposteranno più di tanto.
con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gazzetta.it: “Les Essasts” (Les Essart)
Cassani: “Fugslang” (Fuglsang)
Pancani: “Le trappe” (le trappole)
Pancani: “Alle porte di Herbiers” (Les Herbiers)
Pancani: “Tutte le tappe del Giro d’Italia”
De Luca: “Si parte in Vandea e si arriva in Francia”
De Luca: “Primo colfo di pedale”
Cassani: “Questa mattina, subito dopo la partenza” (la tappa è partita alle 13)
Pancani, riferendosi al Giro Donne partito ieri: “Un altro giro incominciato oggi”
De Luca, sul Passage de Gois: “In bicicletta lo percorsero per la prima volta nel 1999″ (Tour 1993, tappa Les Sables-d’Olonne – Vannes)
Conti: “Quest’anno a differenza degli altri anni il Tour si decide in salita”
De Luca: “Diversamente dalle passate edizioni il Tour parte con una tappa in linea” (ma era così anche nel 2008)
Televideo RAI: “Spunto vincente ad Alouette”, “Mont des Alouette”, “Kloeden” (Klöden)
LA TAPPA CHE VERRA’
Dopo un anno di assenza – sostituita nella scorsa edizione dalla tappa tracciata sulle strade della Roubaix che fu fatale, tra gli altri, a Fränk Schleck – rientra nel programma del Tour la cronometro a squadre, che andrà in scena sul circuito di Les Essarts. Privo di difficoltà altimetriche e povero di curve, l’anello di gara si annuncia veloce e filante, certamente più scorrevole rispetto a quello proposto nel 2010 a Montpellier, l’ultima volta che si affrontò la prova contro il tempo collettiva, quando si verificarono diverse cadute, compromettendo la gara di parecchie formazioni.
Mentre il Passage de Gois e il Mont des Alouttes debuttavano come sedi di tappa, Les Essarts ha già accolto in una occasione il Tour. Correva l’anno 2005 quando nella cittadina francese si chiuse, allora come stavolta, la seconda tappa, una frazione in linea partita da Challans e terminata col successo allo sprint del belga Tom Boonen davanti all’attuale campione del mondo Hushovd e all’australiano McEwen.
METEOTOUR
Les Essarts : cielo sereno, 24°C, venti moderati da NE (30 Km/h)
IL PRIMO INDURAIN
Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)
PROLOGO: LIONE (5,4 Km)
MARIE, PRIMER LIDER DEL TOUR
Márie, Sinónimo de prólogo. Eric Breukink y Greg LeMond, segundo y tercero, los favoritos mejor colocados
Melcior Mauri, un buen comienzo: “Estoy satisfecho porque aquí están los melores especialistas del mundo”
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)
02-07-2007
luglio 3, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE FRANCE
Il belga Philippe Gilbert (Omega Pharma-Lotto) si è imposto nella prima tappa, Passage du Gois La Barre-de-Monts – Mont des Alouettes Les Herbiers, percorrendo 191,5 Km in 4h41′31″, alla media di 40,814 Km/h. Ha preceduto di 3″ l’australiano Evans e di 6″ il norvegese Hushovd. Miglior italiano Damiano Cunego (Lampre – ISD), 15°. Ivan Basso (Liquigas-Cannondale) 53° a 6″ (44° in classifica), Alberto Contador Velasco (Saxo Bank Sungard) 35° a 1′20″ (82° in classifica)
TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)
L’australiano Aaron Kemps (V Australia) si è imposto nella prima tappa, circuito di Xining, percorrendo 132,3 Km in 2h54′49″, alla media di 45,407 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Sacha Modolo (Colnago – CSF Inox) e lo statunitense Keough.
GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE
L’australiana Shara Gillow (Bizkaia-Durango) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Pescocostanzo, percorrendo 91 Km in 2h37′48″, alla media di 34,600 Km/h. Ha preceduto allo sprint la britannica Laws e di 10″ la polacca Kapusta. Migliore italiana Valentina Scandolara (Gauss), 8° a 1′09″. La Gillow è la nuova leader della classifica, con 4″ sulla Laws e 16″ sulla Kapusta. Migliore italiana la Scandolara, 9° a 1′50″.
COURSE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)
Il tedesco Steffen Radochla (Nutrixxion Sparkasse) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Radomsko – Lodz, percorrendo 169,6 Km in 3h58′28″, alla media di 42,672 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetico Grand e il belga Meeusen. Unico italiano in gara, Angelo Furlan (Christina Watches – Onfone) si è piazzato 13°. In classifica si impone il polacco Marcin Sapa (Polska Szosowa), con 14″ sull’ucraino Sheydyk e 20″ sullo slovacco Bronis. Furlan 10° a 3′34″.
GP KRANJ
L’italiano Simone Ponzi (Liquigas) si è imposto nella corsa slovena, percorrendo 177,3 Km in 4h14′57″, alla media di 41,726 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli sloveni Mezgec e Furdi.
TOUR OF CAPPADOCIA
Il turco Mirac Kal (Konya Torku Seker Spor – Vivelo) si è imposto nella terza tappa, circuito di Uchisar, percorrendo 141 Km in 3h48′34″, alla media di 37,013 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Özdemir e Kiral. Il turco Mutlu Mert ha conservato la testa della corsa, con lo stesso tempo del connazionale Marmara. Terzo a 11″ l’iraniano Shirisisan.
TOUR DE FRANCE 2011
luglio 2, 2011 by Redazione
Filed under Tour de France
TOUR DE FRANCE 2011
Cliccare sulle singole voci per accedere ai contenuti
RADUNO DI PARTENZA: PASSAGE DU GOIS
1a TAPPA: PASSAGE DU GOIS – MONT DES ALLOUETTES
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
2a TAPPA: LES ESSARTS (cronosquadre)
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
3a TAPPA: OLONNE SUR MER – REDON
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
4a TAPPA: LORIENT – MUR DE BRETAGNE
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
5a TAPPA: CARHAIX – CAP FREHEL
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
6a TAPPA: DINAN – LISIEUX
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
7a TAPPA: LE MANS – CHATEAUROUX
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
8a TAPPA: AIGURANDE – SUPER BESSE SANCY
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
9a TAPPA: ISSOIRE – SAINT FLOUR
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
10a TAPPA: AURILLAC – CARMAUX
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
11a TAPPA: BLAYE LES MINES – LAVAUR
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
12a TAPPA: CUGNAUX – LUZ ARDIDEN
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
13a TAPPA:PAU – LOURDES
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
14a TAPPA: SAINT GAUDENS – PLATEAU DE BEILLE
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
15a TAPPA: LIMOUX – MONTPELLIER
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
16a TAPPA: SAINT-PAUL-TROIS-CHATEAUX – GAP
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
17a TAPPA: GAP – PINEROLO
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
18a TAPPA: PINEROLO – GALIBIER / SERRE CHEVALIER
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
19a TAPPA: MODANE VALFREJUS – ALPE D’HUEZ
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
20a TAPPA: GRENOBLE (cronometro individuale)
Cronaca
Commentour de France
Almanacco del dopo tappa
21a TAPPA: CRETEIL – PARIGI
Cronaca
Almanacco del dopo tappa
COMMENTOUR DE FRANCE: COLPI DI SCENA INASPETTATI NELLA PRIMA TAPPA
luglio 2, 2011 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Grandi nomi in ritardo a causa delle cadute, fra tutti Contador e Samuel Sanchez. Gilbert mantiene le promesse tingendosi di giallo (prima i capelli, adesso anche la maglia). A differenza degli altri anni siamo pronti a vivere una prima settimana spettacolare, attenzione alla cronosquadre di domenica.
Foto copertina: Philippe Gilbert in giallo per la prima volta in carriera: uno dei pochi eventi previsti della giornata odierna (foto AFP)
Cadute, cadute e ancora cadute. E’ ciò che ha caratterizzato la frazione di apertura della Grande Boucle 2011. Se poi leggiamo che tra gli attardati ci sono anche Contador e Samuel Sanchez allora possiamo di sicuro dire che ci troviamo davanti ad un colpo di scena inaspettato. Il madrileno era considerato tra gli outsider oggi, uno dei candidati alla vittoria di tappa, andata poi al superfavorito Gilbert. Il risultato è che la prima settimana per i due spagnoli risulta fin da subito in salita, rendendo la cronosquadre di domani a Les Essarts già fondamentale, come saranno anche i due giorni sul Massiccio Centrale.
Come da pronostico ha vinto Philippe Gilbert. Era il favorito oggi, ed ha piazzato lo scatto giusto al momento giusto, rispondendo ad una azione di Cancellara che poteva sembrare decisiva. Ma il belga conferma il suo stato di grazia in questa stagione per lui fantastica, con il tris nelle Ardenne e il titolo nazionale conquistato una settimana fa. Se poi si è pure tinto i capelli di giallo alla partenza per scaramanzia, si può dire che il nuovo look gli ha portato fortuna.
Se a Contador e a Sanchez le cose sono andate male, non si può dire lo stesso per Cadel Evans. L’australiano è sembrato molto brillante chiudendo la tappa al secondo posto e con un vantaggio di oltre un minuto sui due avversari iberici.
Un applauso all’organizzazione per la partenza dal Passage du Gois. Magnifica la passerella circondati da due muraglie di persone come se si passasse da una grande salita alpina o pirenaica. Invece ci si trovava in riva al mare, e la prima tappa doveva ancora iniziare.
Andrea Giorgini
SPLENDIDO GILBERT, SHOCK CONTADOR: PERDE 1’20’’
Il belga stravince sul Mont des Alouettes la 1a tappa del Tour de France 2011, staccando di 3’’ Cadel Evans e di 6’’ un gruppetto regolato da Thor Hushovd. Inizio di Grande Boucle drammatico per Alberto Contador, che resta coinvolto in una maxi-caduta a 9 km dal traguardo e lascia per strada 1’20’’. Cadono a 2 km dal termine anche Ivan Basso ed Andy Schleck, i cui distacchi vengono però neutralizzati dalla giuria.
Foto copertina: Philippe Gilbert celebra a braccia alzate la netta vittoria sul Mont des Alouettes (foto AFP)
Philippe Gilbert è la prima maglia gialla del Tour de France 2011; Cadel Evans è stato il più pimpante fra i pretendenti al successo finale; Thor Hushovd è stato lo sprinter che meglio ha retto i 2200 metri al 4,7% dell’ascesa del Mont des Alouettes. Gli esiti prevedibili della frazione inaugurale della Grande Boucle finiscono però qui. La tappa che doveva servire soltanto a scaldare i motori, in attesa che la cronosquadre di domani stabilisse le prime gerarchie nel lotto dei favoriti, rischia infatti di incidere sulla graduatoria finale del Tour ben più di giornate cerchiate in rosso sul calendario, in virtù di una raffica di cadute che hanno falcidiato il gruppo negli ultimi 9 km, lasciando indietro anche nomi illustri, ed in particolare il più illustre di tutti, Alberto Contador. Il campione uscente deve ringraziare per questa partenza ad handicap un impatto tra Iglinskiy ed uno spettatore, che ha prodotto un effetto domino che, tra capitomboli veri e propri, rallentamenti ed ingorghi, ha costretto a mettere il piede a terra due terzi del gruppo. Difficile stabilire se la responsabilità vada attribuita più al piazzamento dello spettatore, molto vicino all’asfalto, o all’audace escursione di Iglinskiy, che ha interpretato in maniera estremamente libera il concetto di “sede stradale”; sta di fatto che, oltre a Contador, hanno visto complicarsi il loro Tour sin dalle battute iniziali atleti di spicco quali Samuel Sanchez e Roman Kreuziger.
L’incidente ha scosso una corsa che, dopo lo spettacolare ma innocuo transito sul Passage du Gois prima del “Départ Réel”, era filata via su ritmi relativamente blandi rispetto alle abitudini delle prime settimane di Tour, privata anche della usuale battaglia per entrare in fuga dalla immediata resa del gruppo alla sortita di Quemeneur (Europcar), Westra (Vacansoleil) e Roy (FdJ). Dopo il primo sussulto, la contesa si è però infiammata, con squadre quali BMC e Radioshack che hanno soppiantato al comando la Omega Pharma, al lavoro sin dalle battute iniziali, inscenando un forcing contro cui poco ha potuto Matteo Tosatto, impegnato dietro in un disperato tentativo di limitare i danni del pistolero. A gettare ulteriore scompiglio ha pensato poi un’ulteriore caduta nella quale sono rimasti coinvolti big del calibro di Ivan Basso, Andy Schleck e Robert Gesink; buon per loro che lo striscione dei 3 km al traguardo, dopo il quale ogni eventuale incidente viene neutralizzato, fosse però abbondantemente alle spalle, garantendo a loro e ai compagni di sventura di essere accreditati del tempo del gruppo di cui facevano parte.
Con l’attenzione delle telecamere ancora calamitata dal drammatico avvio di Tour di Contador, in testa la Omega Pharma si disponeva frattanto in massa al comando, imbastendo per Philippe Gilbert un treno degno di uno sprinter, capace di tenere saldamente in pugno la corsa fino ai 1000 metri finali. Il primo grande nome a tentare la stoccata, dopo un’effimera e troppo anticipata sfuriata di Egor Silin, è stato come al solito Alexander Vinokourov, evaso subito dopo la flame rouge, e riassorbito una manciata di metri più tardi. È stato però Fabian Cancellara a portare l’unica reale minaccia al trionfo annunciato di Gilbert, cimentandosi, a 600 metri dal termine, in una sparata che ha costretto lo stesso vallone a replicare in prima persona. Onde evitare ulteriori fastidi, il campione belga ha deciso allora di rilanciare l’andatura non appena colmato il gap dallo svizzero, con un allungo che ha da subito dato l’impressione di non ammettere repliche. Soltanto un comunque brillantissimo Cadel Evans ha avuto la forza di produrre una controffensiva, buona tuttavia soltanto a passare di slancio un piantato Cancellara, a distanziare di 3’’ il resto del gruppetto di testa, e a lanciare un segnale di grande condizione che dovrebbe forse indurre a riconsiderare la posizione dell’australiano nella griglia dei favoriti.
Alle spalle del solito, sontuoso Gilbert, per la prima volta in giallo in carriera, e del campione del mondo di Mendrisio, giunto con 3’’ di ritardo, è stato il favorito numero 2 di giornata, Thor Hushovd, a piazzare la sua maglia iridata davanti al resto del plotoncino dei superstiti, regolando Rojas e un ottimo Van den Broeck, 5° all’arrivo malgrado il lavoro svolto nel finale in appoggio a Gilbert. Migliore degli italiani è stato Damiano Cunego, 15°, al di sotto tuttavia delle alte aspettative determinate dal Giro di Svizzera.
Alla luce della frazione odierna, assume un peso diverso anche la cronosquadre di domani, 23 km con partenza ed arrivo a Les Essarts: con Contador già in ritardo di oltre 1’ rispetto a quasi tutti i rivali, un’eventuale e tutt’altro che impossibile ulteriore perdita di terreno metterebbe seriamente a repentaglio le ambizioni di poker del madrileno, che potrebbe ritrovarsi a dover recuperare 2’ rispetto ad avversari temibili, prima ancora della reale apertura delle ostilità.
Difficile pensare che la maglia gialla possa restare per più di ventiquattro ore sulle spalle di Philippe Gilbert, la cui formazione non pare certamente da annoverare tra le favorite di domani, con esponenti di molte altre compagini pronti a colmare il ridottissimo gap dal belga. Tony Martin, oggi 10° e primo della favorita HTC, sembra essere in prima fila per succedergli in vetta.
Matteo Novarini
ACUTO ROSA DI SHARA GILLOW A PESCOCOSTANZO
E’ l’australiana della Bizkaia – Durango a vincere la seconda tappa del Girodonne, alla fine di una fuga partita a metà frazione. Seconda Sharon Laws, terza la polacca Sylwia Kapusta. Molto bene Valentina Scandolara che oltre alla maglia verde diventa anche la miglior giovane italiana e assoluta. In ritardo Marianne Vos che cede la maglia rosa proprio alla Gillow.
Foto copertina: Shara Gillow sul podio di premiazione (foto CJ Farquharson/WomenCycling.net)
Le montagne abruzzesi scombussolano la classifica generale del 22mo Girodonne. La vittoria è andata alla australiana Shara Gillow, atleta ventitreenne della Biskaia – Durango.
Tappa caratterizzata da basse temperature e da una fuga che ha preso piede intorno al quarantesimo chilometro con quattordici atlete. Valentina Scandolara aumenta il suo vantaggio nella classifica delle scalatrici vincendo il GPM di Pacentro, ma sulla salita perdono contatto alcune donne facenti parte della fuga, come Elisa Longo Borghini e Chantal Blaak. Col gruppo sempre più assottigliato, un attacco importante avviene sui tornanti verso Pescocostanzo, con Sharon Laws, Shara Gillow e Sylwia Kapusta, con la polacca molto generosa. Ma è ai mille metri finali che l’australiana Gillow piazza lo scatto decisivo, tagliando il traguardo a braccia alzate rischiando però una rimonta dell’americana della Garmin Cervelo. Per la portacolori della Bizkaia – Durango c’è anche la maglia rosa, scalzata dalle spalle di Marianne Vos.
Continua il buon momento di Valentina Scandolara: l’atleta veronese, già leader della classifica dei GPM diventa maglia bianca dei giovani e maglia blu come migliore italiana. Da segnalare una brutta caduta che ha coinvolto Alessandra Borchi e Rossella Callovi.
Domani il Girodonne avrà una giornata molto particolare e sentita: si correrà la Potenza Picena – Fermo, una tappa dedicata a Marina Romoli, la giovane ciclista marchigiana coinvolta in un grave incidente in allenamento lo scorso anno in Brianza e a cui è stata dedicata questa edizione del Giro d’Italia femminile. Sarà inoltre una frazione importante altimetricamente, in cui verranno scalati alcuni dei più duri muri Fermani, sui quali si vedrà una grandissima bagarre.
Andrea Giorgini
01-07-2007
luglio 2, 2011 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE
L’olandese Marianne Vos (Nederland Bloeit) si è imposta nella prima tappa, Roma – Velletri, percorrendo 86 Km in 2h11′56″, alla media di 39,110 Km/h. Ha preceduto di 1″ la tedesca Teutenberg e la svedese Johansson. Migliore italiana Rossella Callovi (SC MCipollini Giordana), 6°. Nella prima classifica la Vos precede di 5″ la Teutenberg e di 7″ la Johansson. Callovi 6° a 11″.
TOUR D’ALGERIE
L’eritreo Daniel Teklehaimanot (nazionale) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Ain Defla – Chrea, percorrendo 111 Km in 3h10′17″, alla media di 35 Km/h. Ha preceduto di 4′42″ i marocchini Chaoufi e Jelloul. Nella classifica finale si impone l’algerino Azeddine Lagab (Grpment Sportif Petrolier Algerie) con 19″ sul marocchino Jelloul e sull’eritreo Berhane.
COURSE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)
Il polacco Marcin Sapa (Polska Szosowa) si è imposto nella terza tappa, Jedrzejow – Kielce, percorrendo 166,8 Km in 3h58′53″, alla media di 41,895 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’ucraino Sheydyk e di 2″ lo slovacco Bronis. Unico italiano in gara, Angelo Furlan (Christina Watches – Onfone) si è piazzato 15° a 3′16″. Sapa è il nuovo leader della classifica, con 14″ su Sheydyk e 20″ su Bronis. Furlan 10° a 3′34″.
TOUR OF CAPPADOCIA (1a TAPPA – DISPUTATA IL 30-06)
Il turco Mutlu Mert si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Uchisar, percorrendo 8 Km in 11′27″, alla media di 41,921 Km/h. Ha preceduto i connazionali Marmara (stesso tempo) e Sayar (di 16″).
TOUR OF CAPPADOCIA (2a TAPPA – DISPUTATA IL 01-07)
Il turco Mustafa Carsi (Manisaspor Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Nevsehir, percorrendo 125,7 Km in 3h07′25″, alla media di 40,242 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’iraniano Shirisisan e il turco Kucukbay. Mert ha conservato la testa della corsa, con lo stesso tempo del connazionale Marmara. Terzo a 11″ Shirisisan.