COMMENTOUR DE FRANCE: LA TAPPA PIU’ DRAMMATICA

luglio 11, 2011
Categoria: Approfondimenti

Il successo di tappa di Luis Leon Sanchez e la conquista della maglia gialla da parte di Voeckler sono finiti in secondo piano a causa delle due gravissime cadute che hanno caratterizzato la frazione conclusasi a Saint Flour. Prima il terribile incidente a Vinokourov, Van den Broeck, Willems, Txurruka e Zabriskie, poi il pazzesco investimento di Flecha e Hoogerland da parte di un’auto della tv francese. E scattano le polemiche.

Foto copertina: Johnny Hoogerland medicato dopo la tremenda caduta sul filo spinato (foto Roberto Bettini)

Non c’è dubbio, il 2011 è uno degli anni più drammatici nella storia del ciclismo a causa degli incidenti. A gennaio la morte della sudafricana Swart, a maggio quella di Wouter Weylandt al Giro e l’incidente domestico fatale a Xavier Tondo, e pochi giorni fa il decesso di Carly Hibberd investita in allenamento.
L’incidente a dir poco assurdo accaduto a 40 chilometri da Saint Flour, solleverà numerose e dovute polemiche per l’imprudenza avuta in quella circostanza dall’autista della televisione francese. E per il quale verranno presi duri provvedimenti. Quali? Come minimo la sua espulsione dalla corsa e la probabile apertura di una inchiesta sull’accaduto. Tremende le immagini televisive con il volo di Hoogerland contro il filo spinato a bordo strada, e l’olandese che ha concluso eroicamente (e con le gambe dissanguate per le ferite) la tappa insieme a Flecha, l’altro ciclista coinvolto. Una situazione ben più grave delle polemiche che durante il Giro hanno riguardato la discesa del Monte Crostis, poi cancellato dalla tappa dello Zoncolan.
Altrettanto drammatica, ma in circostanze decisamente diverse, la caduta di massa in cui è stato coinvolto Vinokurov. In questo caso bisogna parlare di altre cose: distrazione di un’atleta, strada resa viscida dalla pioggia. Col risultato del ritiro del kazako, di Van den Broeck, Zabriskie, Willems e Txurruka, usciti con le ossa rotte. Per Vino ora diventa difficile, se non impossibile il rientro in gara, con la carriera che si compromette duramente a causa della frattura del femore. A loro va il nostro in bocca al lupo.

Andrea Giorgini

Commenta la notizia