DIARIO DI TALENTO – MATTIA CATTANEO – 3a pagina

giugno 18, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti, MATTIA CATTANEO

Nel decennale di ilciclismo.it riprendiamo la rubrica del “diario di talento” con la quale il sito si fece conoscere nel 2003. Allora il giovane campione in erba era Damiano Cunego, ora ha scrivere per noi sarà un altro campioncino della scuderia Lampre, il bergamasco Mattia Cattaneo

Foto copertina: Mattia Cattaneo (foto Bettini)

Cari lettori,
eccomi di nuovo qua dopo un periodo abbastanza intenso!!

Iniziamo parlando della mia, anche se breve, esperienza in una delle corse più belle e affascinanti dell’intera stagione: il GIRO D’ITALIA. Inutile dire quanto sia stato onorato nel aver avuto la possibilità di partecipare e soprattutto quanta emozione ho provato. Ma vi racconto meglio. Un paio di giorni prima della partenza della grande corsa a tappe siamo partiti alla volta di Napoli, dove sarebbe iniziata questa lunga avventura attraverso il nostro paese, prima scendendo al sud e poi risalendo verso le impegnative Alpi; qualche giorno insieme ai compagni per fare gruppo, qualche uscita in bici, massaggi e riposo in vista di tre settimane durissime. Il giorno precedente alla partenza ci siamo recati nel centro di Napoli per la presentazione delle squadre e qua ho vissuto uno dei momenti più emozionanti di questa stagione. Io, neo professionista che partecipa al Giro d’Italia con una squadra come il Team Lampre Merida … Wow !!!
Salire sul palco ed essere tra i 9 atleti scelti mi ha riempito di orgoglio!! Il giorno successivo però si iniziava subito a fare sul serio, quindi concentrazione al massimo e via… Partito il giro!! Dopo circa 200 m dalla partenza sento la bici strana, guardo la ruota posteriore… Forato !! Primo corridore a forare al giro, insomma non un gran bel primato!! Riesco a rientrare velocemente nel gruppo e termino la tappa nel gruppo. Le prime tappe anche se definite non impegnative si sono rivelate dure, andatura forte e salite, anche se brevi, fatte davvero forte! Al termine della prima settimana ci apprestiamo a partire per una tappa che sulla carta sarà molto impegnativa, la 7° da Marina di San Salvo a Pescara, 177 km su e giù tra le colline abruzzesi senza un attimo di respiro. Alla partenza ricevo anche una gradita sorpresa, ovvero (data la vicinanza da casa sua) la mia fidanzata Giulia è venuta a trovarmi alla partenza e quindi un ulteriore motivazione per ben figurare in questa tappa.
Purtroppo dopo solo appena 3 km dal via, in una curva sulla destra, mi ritrovo a terra. Forte botta all’anca, provo a rialzarmi ma la gamba fa davvero male, arrivano i medici e si sospetta una frattura alla testa del femore. Vengo portato all’ospedale di Vasto e dopo esami radiografici si escludono fratture, fortunatamente solo un gran botta; ma quello che fa più male è aver abbandonato, dopo solo una settimana, il Giro d’Italia e forse ancora di più, non poter supportare al meglio il mio capitano Michele Scarponi.
Il morale era a terra e per alcuni giorni davvero ero davvero deluso, poi la voglia di rincominciare e di tornare a correre hanno prevalso. Dopo una decina di giorni di riposo ho ripreso la bici e piano piano ho riniziato gli allenamenti, prima in modo calmo e poi sempre più intensamente. Questo stop mi è servito per ricaricare un po’ le energie ma mi ha fatto perdere parecchio allenamento e condizione, infatti subito dai primi giorni la fatica era parecchia.
Dopo un mesetto dalla caduta (qualche giorno fa) partecipo ad una breve corsa a tappe, il Giro di Slovenia, tre tappe impegnative più un prologo di 9 km. Ero consapevole che il ritorno alle corse sarebbe stato molto duro e infatti la corsa non ha tradito le attese; tanta fatica che però mi farà bene in vista dei prossimi appuntamenti a partire dal Campionato Italiano di sabato 22 Giugno.
Sarà una corsa molto impegnativa e sarò a completa disposizione della mia squadra per cercare il successo con compagni decisamente più in forma di me. Vediamo di aiutarli il più possibile e di essere utile al Team Lampre Merida.

Per ora vi saluto

A presto

Mattia

DIARIO DI TALENTO – MATTIA CATTANEO – 2a pagina

aprile 16, 2013 by Redazione  
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Nel decennale di ilciclismo.it riprendiamo la rubrica del “diario di talento” con la quale il sito si fece conoscere nel 2003. Allora il giovane campione in erba era Damiano Cunego, ora ha scrivere per noi sarà un altro campioncino della scuderia Lampre, il bergamasco Mattia Cattaneo

Foto copertina: Mattia Cattaneo (foto Bettini)

Cari lettori,
eccomi qua per la seconda pagina del mio diario. C’eravamo lasciati al mio esordio nelle corse del Belgio e come promesso vi racconterò come è andata.
La prima corsa lassù è stata Harelbeke, una classica del circuito World Tour che prevede un percorso simile al più conosciuto e atteso Giro delle Fiandre. In questa corsa ho faticato parecchio, forse a causa della ancora poca esperienza quassù e per il clima molto rigido e sicuramente per l’altissimo livello di corridori presenti.
Dopo due giorni, alla Gand – Wevelgem, la giornata più ostile per me. La giornata era davvero epica, con neve e clima molto molto freddo ma gli organizzatori, con una taglio di percorso, sono riusciti a far partire la corsa anche se molti corridori erano contrari visto le condizoni. Comunque dopo aver fatto i primi 60/70 km in bus, la corsa è partita ma dopo pochissimo, a causa del vento, si sono formati molti ventagli. Io purtroppo sono rimasto nel 4/5 ventaglio e dopo aver inseguito per cercare di rientare, al km 60 circa, ho dovuto, insieme ad alcuni atleti e compagni di squadra, ritirami. Vi confesso che il morale era molto basso, ma fortunatamente qualche giorno dopo, durante la 3 Giorni di La Panne, ho avvertito sensazioni migliori e, anche se facendo molta fatica, sono riuscito a terminare la prima tappe nel primo gruppo e nei giorni successivi a comportarmi discretamente nella crono conclusiva di questa breve corsa.
In questi tre giorni la condizione è migliorata e al termine sono stato selezionato dalla mia squadra, il Team Lampre – Merida, come uno degli 8 corridori che avrebbero partecipato tre giorni dopo ad una delle classiche più belle di tutto il calendario mondiale, il Giro delle Fiandre.
Questa corsa mi ha sempre affascinato molto ma arrivare alla mattina della corsa e vedere quanta gente era presente alla partenza mi ha fatto capire quanto è bella e sentita questa corsa. L’ emozione era molta, come la voglia di fare bene per la squadra e poi per me anche.
Qualche giorno prima avevamo fatto una breve ricognizione sul percorso per vedere i muri più importanti e duri, e avevo capito subito quanto sarebbe stata impegnativa questa corsa. Fin dalla partenza ho cercato invano la fuga, ma quando la corsa è entrata nel vivo sono riuscito a restare con i migliori fino a 15 km dal traguardo, quando le gambe non hanno più retto. Fin lì ho cercato di aiutare più che potevo il nostro capitano.
Personalmente sono stato molto soddisfatto del mio Giro delle Fiandre, anche se un po’ rammaricato per non esser riuscito ad aiutare molto la squadra; ho cercato di fare il massimo ma ancora una volta il livello era altissimo e ho potuto fare poco.
Esco da questi 10 giorni in Belgio con un bagaglio si esperienza enorme; ho imparato più cose lassù in queste corse che in tutti gli anni che corro in bici e nelle corse dei miei sogni, ci metto sicuramente il Giro delle Fiandre, una corsa dura quanto bella… MOLTISSIMO!!!
Ora, dopo una settimana di recupero attivo e una di ripresa con allenamenti un pò più impegnativi mi appresto a partecipare al Giro del Trentino, impegnativa corsa a tappe dal 16 al 19 aprile. La condizione sembra ottima, vediamo di fare bene dando il massimo per la squadra e cercando di essere il più utile possibile.

Per ora vi saluto, ma presto vi aggiornerò sulle mie prossime corse !!
A Presto
Mattia

DIARIO DI TALENTO – MATTIA CATTANEO

marzo 27, 2013 by Redazione  
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Nel decennale di ilciclismo.it riprendiamo la rubrica del “diario di talento” con la quale il sito si fece conoscere nel 2003. Allora il giovane campione in erba era Damiano Cunego, ora ha scrivere per noi sarà un altro campioncino della scuderia Lampre, il bergamasco Mattia Cattaneo

Foto copertina: Mattia Cattaneo (foto Bettini)

Ciao a tutti

sono Cattaneo Mattia, ragazzo del TEAM LAMPRE MERIDA al primo anno da professionista. Cercherò tramite questo diario di farvi “ entrare” il più possibile all’interno dei miei impegni cercando di trasmettervi anche le mie sensazioni e le mie emozioni durante corse, ritiri e allenamenti per la stagione 2013.
Vi scrivo dal Belgio in quanto, dopo le prime corse della stagione e la bellissima esperienza appena conclusa alla Parigi – Nizza (prima corsa PRO TOUR per me) ho l’opportunità di partecipare alla prima parte delle classiche del Belgio. Per me è un’enorme emozione poter essere al via delle prossime gare; quassù sarà una soddisfazione non da poco, al fianco di campioni che fino a pochi mesi fa vedevo solo in televisione. Sicuramente saranno giorni molti duri e faticosi ma sono certo che queste corse mi faranno crescere e mi permetteranno di ampliare il mio, per ora molto ristretto, bagaglio di esperienza, cercando nel frattempo di aiutare il più possibile i miei capitani e la squadra a cogliere il miglior risultato possibile.
Questa prima parte di stagione per me è stata positiva; ho iniziato a gennaio in una corsa parecchio particolare, l’ Amissa Bongo (una corsa a tappe in Africa, più precisamente in Gabon), per poi continuare con la Challenge Mallorca e, dopo un breve assaggio di Belgio alla Omloop Het Nieuwsblad, è arrivata la prima corsa Pro Tour della mia vita: la Parigi – Nizza.
Voglio soffermarmi su quest’ultima corsa non perché le altre non siano state belle o difficili ma naturalmente questa era un gradino sopra le altre corse fin ora disputate. Sono partito per l’esperienza francese con molta convinzione e con la voglia di essere utile alla squadra e dopo una settimana di fatiche sono riuscito, al di là di ogni mia previsione, a togliermi anche una piccola, ma per me importante, soddisfazione, effettuando una buona cronoscalata finale da Nizza al Col d’ Eze (21° a 1′35″ da Richie Porte, ndr). Come dicevo prima non sono mancati i momenti duri in alcune situazioni di corsa che, però, mi sono serviti per capire quanto lavoro bisogna ancora fare per crescere e per cercare di migliorare sempre più.
Il morale ora è molto alto, la voglia di far bene è tanta e quindi ora BELGIO!!! Queste corse hanno sempre avuto, per me, un fascino particolare: il pavè, i muri, la gente e l’atmosfera che si respira quassù penso siano unici. Ora sono “dentro” tutto questo e sono emozionato, carico e consapevole che questa esperienza mi rimarrà sempre dentro.
Per ora vi saluto, ma presto vi racconterò come è stato il mio approccio all’INFERNO DEL NORD!!!

A presto

Mattia