FILIPPO BARONCINI, UN’IMPRESA BELGA DA UOMO COMPLETO
Il romagnolo della UAE Team Emirates XRG trionfa al Baloise Belgium Tour al termine di una corsa tirata e avvincente. Hayter secondo, Ganna competitivo fino alla fine, Merlier re delle volate
Al termine di cinque giorni di corsa, su un terreno classico quanto insidioso, il Giro del Belgio 2025 ha incoronato un vincitore che sa leggere le corse, colpire quando serve e resistere quando è il momento di stringere i denti. Filippo Baroncini (UAE Team Emirates – XRG), classe 2000, romagnolo, ha conquistato la classifica generale con soli quattro secondi di vantaggio su Ethan Hayter (Soudal Quick-Step), ma quel margine dice poco rispetto al peso specifico della sua impresa. Perché Baroncini, cresciuto all’ombra dei grandi ma con il passo di chi vuole lasciare il segno, ha costruito il successo con intelligenza e tenacia, emergendo in una corsa che ha rimescolato le carte ogni giorno.
La gara si era aperta nel segno degli sprinter puri. A Knokke-Heist, nella tappa inaugurale, Tim Merlier (Soudal Quick-Step) aveva fatto capire subito di essere l’uomo da battere nelle volate grazie a uno sprint potente, senza discussione, che aveva lasciato solo le briciole agli avversari. Alle sue spalle, il più costante sarebbe stato Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates – XRG), capace di collezionare ben tre secondi posti senza mai riuscire a trovare il varco giusto. Un caso o forse un segno della sua crescita, sempre più vicino ai migliori ma ancora a caccia della zampata perfetta.
Il giorno seguente, sul traguardo di Putte, si è preso la scena Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck), riscattando la sfortunata volata del giorno prima e dimostrando che, anche in una corsa a tappe, sa essere più di un semplice sprinter. Ma la maglia cambiava ancora padrone e grazie agli abbuoni e a un ennesimo secondo posto, era Molano a passare in testa alla generale, davanti a Philipsen e a Merlier. La bagarre per il primato era appena cominciata, poi è arrivato il giorno della cronometro, quasi dieci chilometri da percorrere sul pianeggiante circuito di Tessenderlo-Ham. E lì si è vista tutta la classe di Hayter, bravo a precedere Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) per appena 5 secondi in una sfida tutta britannica, che ha confermato quanto la scuola del cronometro resti uno dei fiori all’occhiello del ciclismo moderno. Per l’azzurro un secondo posto che bruciava, ma anche il segnale di una condizione in crescita. Il nuovo leader era proprio Hayter, ma con margini minimi: appena due secondi su Ganna, quindici su Florian Veermeersch (UAE Team Emirates – XRG) e diciassette su Baroncini.
La quarta tappa, quella che ha cambiato i destini della corsa, è stata un piccolo capolavoro tattico. Dopo un finale esplosivo orchestrato da Baroncini per prendere gli abbuoni del “Chilometro d’Oro”, la vittoria è andata a Jenno Berckmoes (Lotto), che sul traguardo di Durbuy ha regolato in volata un quartetto coraggioso in fuga. Ma il colpo di scena era dietro l’angolo: proprio grazie agli abbuoni, Baroncini strappava la maglia a Hayter per appena quattro secondi, un margine sottilissimo da difendere nella tappa finale.
E così si è arrivati a Bruxelles, ai piedi dell’Atomium, con il fiato sospeso. La UAE Team Emirates XRG ha corso con lucidità, controllando gli attacchi e lasciando che gli abbuoni intermedi venissero portati via dai fuggitivi. Nello sprint finale, ancora una volta, Merlier ha dimostrato di essere il più forte, vincendo la sua seconda tappa e chiudendo la corsa da protagonista delle volate. Dietro di lui ennesimo secondo posto per Molano, sfortunato ma costante. Il podio di giornata è stato completato da Kim Heiduk (INEOS Grenadiers), mentre Baroncini tagliava il traguardo nel gruppo, protetto dai compagni, e si prendeva il trionfo.
Un successo prezioso, costruito con coraggio e intelligenza, in una corsa che ha mescolato talento e imprevisti, abbuoni e cronometro, cadute e strategie. Sul podio finale, insieme al vincitore, Hayter ha dovuto accontentarsi della piazza d’onore, mentre Berckmoes, vincitore a Durbuy, chiude terzo a sette secondi. Ai piedi del podio si piazza Ganna, che paga dieci secondi ma si conferma in crescita dopo un periodo difficile. Quinto posto per Marco Frigo (Israel – Premier Tech) a undici secondi, sempre presente e combattivo.
Baroncini ha mostrato di avere tutte le qualità per ambire a una carriera da uomo da classifica: fondo, lucidità tattica, capacità di reggere il confronto con i migliori in salita e a cronometro, e un pizzico di coraggio che non guasta mai. A 25 anni ha forse trovato nel Belgio il trampolino ideale per rilanciare le proprie ambizioni.
Il Giro del Belgio, come spesso accade, non ha tradito le aspettative. Una corsa solo apparentemente di transizione, ma in realtà sempre viva, difficile da leggere e perfetta per chi vuole mettersi alla prova. A vincerla, alla fine, è stato l’uomo più completo.
Mario Prato

Il podio del Giro del Belgio 2025 (Getty Images)
ALMEIDA, CRONOMETRO VINCENTE A STOCKHUTTE. E’ SUO IL GIRO DI SVIZZERA 2025
Joao Almeida (UAE Team Emirates) domina la cronoscalata dell’ultima tappa del Giro di Svizzera e si va a prendere la maglia gialla. Niente da fare per Kévin Vauquelin (Team Arkéa B&B Hotels) che deve cedere al portoghese il simbolo del primato proprio alla fine
La cronoscalata da Beckenried Stockhütte è lunga 10 km e deciderà il Giro di Svizzera 2025. La maglia gialla Kévin Vauquelin (Team Arkéa B&B Hotels) deve gestire 33 secondi di vantaggio su Joao Almeida (UAE Team Emirates) che sembra sulla carta il principale favorito per la vittoria finale. Dopo gli oltre 3 minuti accusati al termine della prima tappa il portoghese si è rimboccato le maniche ed ha vinto già due tappe della corsa svizzera risalendo posizioni su posizioni e presentandosi alla tappa decisiva con i favori del pronostico. Ed Almeida non delude le aspettative andando a vincere col tempo di 27 minuti e 33 secondi. Al secondo posto si piazza Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale) a 25 secondi di ritardo mentre chiude il podio di giornata Oscar Onley (Team Picnic PostNL) con un ritardo di 1 minuto e 12 secondi rispetto ad Almeida. Vauquelin non fa meglio della quarta posizione a 1 minuto e 40 secondi di ritardo da Almeida mentre chiude la top five Harry Sweeny (Team EF Eduaction EasyPost) a 1 minuto e 55 secondi di ritardo da Almeida, che conquista la terza tappa e vince il Giro di Svizzera con 1 minuto e 7 secondi di vantaggio su Vauquelin ed 1 minuto e 58 secondi di vantaggio su Onley. Per quanto riguarda le altre classifiche Almeida vince anche quella a punti mentre Aleksandr Vlasov (Team Redbull BORA Hansgrohe) si aggiudica la classifica dei gpm e Vauquelin quella dei giovani, Infine l’Israel Premier Tech vince la classifica a Squadre. Rivedremo molti protagonisti del Giro di Svizzera al Tiur de France che scatterà da Lilla sabato 5 Luglio. Se Almeida sarà preziosissimo gregario di Pogacar, gente come Onley, Gall ed O’Connor lotterà per una top ten che potrebbe essere alla loro portata. Per quanto riguarda Vauquelin e lo stesso Julian Alaphilippe (Team Tudor Pro Cycling), sorprese di questo Giro di Svizzera, l’obbiettivo sarà invece una vittoria di tappa.
Antonio Scarfone

Joao ALmeida vince il Giro di Svizzera 2025 (foto: Getty Images)
OMRZEL, L’ULTIMO COLPO È IL PIÙ BELLO: È SUO IL GIRO NEXT GEN 2025
Si è rivelata decisiva l’ultima tappa, con duplice ascesa al micidiale muro di Prarostino, dopo la quale in testa alla classifica si è ritrovato lo sloveno Jakob Omrzel
Jakob Omrzel ha vinto il Giro Next Gen 2025 con un finale degno dei migliori colpi di scena. Nella giornata conclusiva, con arrivo e partenza a Pinerolo, il giovane sloveno del Bahrain Victorious Development Team ha ribaltato la classifica generale strappando la Maglia Rosa dalle spalle di Luke Tuckwell (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies), che fino a ieri sembrava saldo in testa. E invece, su una salita secca nel cuore dell’ultimo giro, si è accesa la corsa. Il norvegese Jorgen Nordhagen (Team Visma | Lease a Bike Development) ha acceso la miccia attaccando sul muro di Prarostino e Omrzel è stato l’unico capace di seguirlo. I due si sono involati assieme verso il traguardo e mentre Nordhagen andava a prendersi la vittoria di tappa lo sloveno si accaparrava il Giro.
Per Tuckwell, alla fine, resta l’amaro in bocca di un secondo posto per soli dodici secondi, dopo aver indossato la maglia di leader per quasi tutta la corsa. L’australiano, nel giorno più duro, ha pagato lo sforzo delle tappe precedenti lasciando spazio a chi ne aveva di più. Sul podio sale anche Pavel Novak (MBH Bank Ballan CSB), vincitore ieri della tappa di Prato Nevoso e che ha chiuso terzo in classifica generale. L’ultimo sprint in salita è stato sufficiente per difendere quel piazzamento da un generosissimo Nordhagen, che chiude quarto.
La tappa si è decisa proprio là dove era previsto: su quei due giri finali con la scalata al Prarostino e il durissimo muro in pavé di Via dei Principi d’Acaja. Omrzel, classe 2006 e già protagonista nelle tappe precedenti, ha messo in mostra una maturità tattica sorprendente per un esordiente tra gli Under 23. Ha attaccato nel momento giusto, ha gestito con freddezza la discesa e ha sprintato senza panico nel tratto finale, sapendo che ogni secondo poteva essere decisivo. Una prestazione da campione, suggellata da un trionfo che arriva solo pochi mesi dopo una caduta al Giro della Lunigiana che gli aveva provocato un arresto cardiaco.
Al traguardo Omrzel è apparso incredulo. Ha ringraziato la squadra e il compagno di fuga Nordhagen e ha voluto sottolineare che non si sente un nuovo Pogacar, ma semplicemente un ragazzo che ha creduto nel lavoro quotidiano e in sè stesso. Con questa vittoria – secondo sloveno a riuscirci dopo dopo Tadej Valjavec nel 1999 – entra di diritto tra i grandi talenti del ciclismo europeo.
Per Tuckwell, la delusione è evidente, ma le sue parole sono quelle di chi ha capito il valore di questa settimana. Ha riconosciuto di aver imparato molto e di aver dimostrato a sé stesso di poter essere uomo da classifica. Per uno come lui, questo è solo un punto di partenza.
Novak, da parte sua, ha ottenuto ciò che cercava: un posto sul podio. Oggi non aveva le gambe dei giorni migliori, ma ha corso con intelligenza rinunciando alla maglia degli scalatori per proteggere la sua posizione in generale. Una scelta lucida che lo premia.
Al termine della giornata conclusiva spiccano anche i sorrisi di Aubin Sparfel (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team), che porta a casa la maglia della classifica a punti, e di Lorenzo Finn (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies), che conquista la maglia degli scalatori grazie a un attacco nella prima parte della tappa. Il suo compagno di squadra Tuckwell ha perso la maglia rosa, ma la sua formazione può consolarsi con la vittoria nella classifica a squadre. Filippo Turconi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), quinto nella generale e primo tra gli italiani, ha difeso fino all’ultimo la sua maglia tricolore, provando anche ad attaccare nel finale per salire sul podio. Infine, la maglia bianca di miglior giovane è pure andata a fasciare le spalle del vincitore della classifica generale, Omrzel.
Finisce così un Giro Next Gen combattuto, incerto e pieno di ribaltoni. Una corsa vera, di quelle che non si dimenticano. E con il nome di Jakob Omrzel scritto in alto, là dove solo i più forti riescono ad arrivare.
Mario Prato

Il podio del Giro Next Gen 2025 (Getty Images)
MEEUS INAUGURA LA COPENAGHEN SPRINT
Si è disputata oggi la prima edizione della Copenaghen Sprint, corsa danese per velocisti che debutta subito dal calendario delle corse Uci World Tour, nel quale militano le grandi classiche e le principali corse a tappe. Prima edizione al belga Jordi Meeus (Red Bull – BORA – hansgrohe)
Con la sedicesima firma in carriera, il belga Jordi Meeus (Red Bull – BORA – hansgrohe) si aggiudica l’edizione inaugurale della nuova classica danese con partenza dal Museo delle Navi Vichinghe di Roskilde e arrivo di fronte alla National Gallery di Copenaghen, due simboli culturali che fanno da cornice al tracciato di 235.6 Km sostanzialmente pianeggiante.
Come prevedibile la corsa si è conclusa allo sprint, ma non senza sofferenza da parte del gruppo che ha faticato ben più del previsto a riprendere fuggitivi.
A provarci inizialmente sono in cinque: Mads Andersen e Joshua Gudnitz (Nazionale danese), Jensen Plowright (Alpecin-Deceuninck), George Jackson (Burgos Burpellet BH) e Victor Vercouillie (Team Flanders-Baloise). A una trentina di chilometri dal traguardo cambiano gli interpreti con Casper Pedersen (Nazionale danese), Cedric Beullens ( Lotto ) e Daan Hoole ( Lidl-Trek ) che vanno a sostituire Jackson, Vercouille e Gudnitz.
Complice anche una caduta nel gruppo, quelli che sembravano 30” di ritardo facilmente gestibili diventano un ostacolo che il plotone riesce a scavalcare a soli 1500 metri dal traguardo, quando i cinque vengono riassorbiti. C’è giusto il tempo per un ultimo tentativo velleitario di Cedric Beullens (Lotto), che rimane in testa fino ai -500m. Con la volata lanciata non c’è, però, nessuna speranza di resistere per il belga.
Ritirato a seguito della caduta il grande favorito per la vittoria, l’olandese Olav Kooij (Visma), tocca agli outsider giocarsi la prima edizione della corsa danese con Dylan Groenewegen (Jayco) che parte in anticipo, troppo per il suo attuale stato di forma. Il treno buono è quello lanciato da Alexis Renard (Cofidis), al quale si aggancia abilmente Meeus che lo affianca e vince nettamente.
Al terzo posto si piazza Emilien Jeannière (TotalEnergies), seguito da Arnaud Demare (Arkea), Tobias Lund Andresen (Picnic PostNL), Hugo Page (Intermarche-Wanty), Groenewegen, Phil Bauhaus (Bahrain), Stanisław Aniolkowski (Cofidis) e Søren Wærenskjold Uno-X) a chiudere la top ten. Dei 19 italiani al via – eravamo la terza nazione più rappresentata dopo Belgio (25 partecipanti) e Francia (21) – il migliore è stato il veronese Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), piazzatosi 16° nella volata decisiva.
Andrea Mastrangelo

Meeus vince la prima edizione della corsa danese (Getty Images)
22-06-2025
giugno 22, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE
Il portoghese João Almeida (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto anche nell’ottava ed ultima tappa, cronoscalata Beckenried – Stockhütte (Emmetten), percorrendo 10 Km in 27′33″, alla media di 21.779 Km/h. Ha preceduto allo sprint di 25″ l’austriaco Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e di 1′12″ il britannico Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e il francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotel). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), 21° a 2′45″. Almeida si impone in classifica con 1′07″ sul francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotels) e 1′58″ su Onley. Miglior italiano Nicola Conci (XDS Astana Team), 22° a 29′06″.
GIRO D’ITALIA NEXT GEN (Under23)
Il norvegese Jørgen Nordhagen (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, circuito di Pinerolo, percorrendo 127 Km in 2h47′48″, alla media di 45.411 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development Team) e di 17″ il ceco Pavel Novák (MBH Bank Ballan CSB). Miglior italiano Simone Gualdi (Wanty – Nippo – ReUz), 6° a 1′00″. Omrzel si impone in classifica con 12″ sull’australiano Luke Tuckwell (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies) e 35″ su Novák. Miglior italiano Filippo Turconi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 5° a 1′47″
COPENHAGEN SPRINT
Il belga Jordi Meeus (Red Bull – BORA – hansgrohe) si è imposto nella corsa danese, Roskilde – Copenhagen, percorrendo 235.6 Km Km in 5h01′15″, alla media di 46.924 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Alexis Renard (Cofidis) ed Emilien Jeannière (Team TotalEnergies). Miglior italiano Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), 16°.
BALOISE BELGIUM TOUR
Il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Bruxelles, percorrendo 183.4 Km in 3h56′38″, alla media di 46.502 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates – XRG) e il tedesco Kim Heiduk (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Alberto Dainese (Tudor Pro Cycling Team), 9°. L’italiano Filippo Baroncini (UAE Team Emirates – XRG) si impone in classifica con 4″ sul britannico Ethan Hayter (Soudal Quick-Step) e 7″ sul belga belga Jenno Berckmoes (Lotto)
ANDORRA MORABANC CLÀSSICA
Il danese Mattias Skjelmose (Lidl – Trek) si è imposto nella corsa andorrana, Andorra La Vella – La Massana (Coll de la Botella), percorrendo 114.7 Km Km in 3h22′14″, alla media di 34.03 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli spagnoli Cristián Rodríguez (Arkéa – B&B Hotels) ed Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Davide Piganzoli /Team Polti VisitMalta), 18° a 2′37″
PAVEL NOVAK INFIAMMA PRATO NEVOSO, TUCKWELL RIMANE IN ROSA
Il ceco trionfa in solitaria e si rilancia per la classifica. Tuckwell salva la Maglia Rosa nel giorno del suo compleanno
Il tappone alpino Bra–Prato Nevoso accende la penultima giornata del Giro Next Gen, regalando colpi di scena e conferme. A firmare la settima tappa è il ceco Pavel Novak (MBH Bank Ballan CSB, che dopo un attacco poderoso a oltre 60 km dall’arrivo conquista il suo primo successo stagionale e balza al terzo posto della classifica generale. La sua azione, costruita in una fuga ben orchestrata con il compagno di squadra Lorenzo Masciarelli, ha resistito a ogni tentativo di rimonta sul durissimo arrivo in salita, consegnandogli una vittoria netta e storica: Novak è infatti il primo corridore della Repubblica Ceca a vincere una tappa del Giro Next Gen.
Dietro di lui la lotta tra i pretendenti alla Maglia Rosa ha vissuto momenti di grande intensità. L’azione di Adrià Pericas (UAE Team Emirates Gen Z), scattato per primo, ha spianato la strada a un duello acceso tra Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development Team) e Jorgen Nordhagen (Team Visma | Lease a Bike Development). Il norvegese ha piazzato un attacco deciso, andando a prendersi la piazza d’onore e consolidando il suo quinto posto in classifica, mentre Omrzel – terzo all’arrivo e secondo nella generale – ha accorciato le distanze sul leader Luke Tuckwell (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies). Quest’ultimo ha così mantenuto la Maglia Rosa, ma contemporaneamente ha vissuto il compleanno più duro della sua vita sportiva. Messo sotto pressione dalla Visma e costretto a difendersi con grinta e lucidità, ha saputo limitare i danni nella parte finale dell’ascesa. “Pensavo che il regalo fosse la maglia, ma averla difesa vale molto di più. Ho dovuto contare sull’aiuto dei miei compagni e restare lucido: Omrzel era vicino e non sapevo quanto”,
Con i suoi 11 secondi di vantaggio sullo sloveno e 27 su Novak, Tuckwell si presenta alla tappa finale di Pinerolo come leader, ma con il fiato degli avversari sul collo. Più staccati Filippo Turconi, ora quarto a 52”, e Jorgen Nordhagen, quinto a 1’23”.
Tra i protagonisti in difficoltà, giornata da dimenticare per il campione uscente Jarno Widar (Lotto Development Team) perchè una caduta a 30 km dall’arrivo lo ha portato ad accumulare quasi 27 minuti di ritardo, venendo estromesso definitivamente dalla lotta per la vittoria finale.
Il successo di Novak riporta sul gradino più alto il team MBH Bank Ballan CSB, già vincitore a Povegliano nel 2023 con Alessandro Romele. È il coronamento di una tattica aggressiva, con un attacco lanciato al km 75, come pianificato. “È stata la tappa più dura della mia vita, ma anche la più bella. Mi sentivo bene sin dalla partenza e sapevo che dovevo provarci, perché ero solo 11° in classifica. Domani sarà battaglia vera”.
Per quanto riguarda le maglie accessorie Aubin Sparfel (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) ha conservato quella rossa della classifica a punti grazie a un’azione perfetta con il compagno di formazione Antoine L’Hôte, che gli ha permesso di raccogliere punti preziosi prima di una fortatura in discesa. Dal canto suo Omrzel ha difeso quella bianca di miglior giovane con una prestazione di altissimo livello: “Una delle mie migliori giornate. Quando ho visto che Tuckwell faticava, ho sognato la Rosa. Ma 11 secondi non sono insormontabili”. Turconi mantiene la Tricolore con un’altra top 10, puntando a difenderla nel finale da Lorenzo Finn (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies). Infine, al vertice della classifica degli scalatori si ritrovano pari punti per tre corridori, l’ex Maglia Rosa Widar (che la indosserà oggi), il vincitore a Prato Nevoso Novák e Pericas.
Oggi l’atto finale della corsa sarà una tappa di 127 Km che si correrà in circuito attorno a Pinerolo. Il percorso non è d’alta montagna, ma la doppia ascesa al muro di Prarostino (2.5 Km d’ascesa all’12.8% medio e un troncone centrale di 1200 metri al 16.3%) potrebbe rimettere tutto in discussione perchè la classifica generale è ancora apertissima e i margini sono ridotti: l’ultima Maglia Rosa si assegnerà solo sull’ultimo strappo.
Mario Prato

Novak vince a Prato Nevoso (www.provinciagranda.it)
21-06-2025
giugno 21, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE
Il portoghese João Almeida (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella settima tappa, Neuhausen am Rheinfall – Emmetten, percorrendo 207.3 Km in 4h38′25″, alla media di 44.674 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e il francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotel). Miglior italiano Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team), 26° a 4′47″. Vauquelin è ancora leader della classifica con 33″ su Almeida e 41″ sull connazionale Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Nicola Conci (XDS Astana Team), 21° a 24′21″.
GIRO D’ITALIA NEXT GEN (Under23)
Il ceco Pavel Novák (MBH Bank Ballan CSB) si è imposto nella settima tappa, Bra – Prato Nevoso, percorrendo 163 Km in 4h27′29″, alla media di 36.563 Km/h. Ha preceduto di 1′24″ il norvegese Jørgen Nordhagen (Team Visma | Lease a Bike) e di 1′29″ lo spagnolo Adrià Pericas (UAE Team Emirates Gen Z). Miglior italiano Filippo Turconi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 6° a 2′08″. L’australiano Luke Tuckwell (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies) è ancora in maglia rosa con 11″ sullo sloveno Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development Team) e 27″ su Novák. Miglior italiano Turconi, 4° a 52″
BALOISE BELGIUM TOUR
Il belga Jenno Berckmoes (Lotto) si è imposto nella quarta tappa, circuito di Durbuy, percorrendo 173 Km in 4h00′34″, alla media di 43.148 Km/h. Ha preceduto di 5″ l’italiano Marco Frigo (Israel – Premier Tech) e il venezuelano Orluis Aular (Movistar Team). L’italiano Filippo Baroncini (UAE Team Emirates – XRG) è il nuovo leader della classifica con 4″ sul britannico Ethan Hayter (Soudal Quick-Step) e 7″ su Berckmoes
LA ROUTE D’OCCITANIE
Il francese Thibaud Gruel (Groupama – FDJ) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Saint-Gaudens – Saint-Girons, percorrendo 128.5 Km in 3h18′33″, alla media di 38.832 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e il connazionale Cyril Barthe (Groupama – FDJ). Il francese Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale Team) si impone in classifica con 2′07″ sull’italiano Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) e 2′27″ sul belga Steff Cras (Team TotalEnergies)
COPENHAGEN SPRINT (Donne)
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella corsa danese, Roskilde – Copenhagen, percorrendo 151 Km in 3h32′30″, alla media di 42.635 Km/h. Ha preceduto allo sprint le italiane Elisa Balsamo (Lidl – Trek) e Chiara Consonni (CANYON//SRAM zondacrypto).
A EMMETTEN ALMEIDA CONCEDE IL BIS. VAUQUELIN CONSERVA LA MAGLIA GIALLA
Joao Almeida (UAE Team Emirates) vince sull’arrivo in salita di Emmetten imponendosi in una volata ristretta davanti ad Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Kévin Vauquelin (Team Arkéa B&B Hotels). Domani la cronoscalata finale di Stockhütte decreterà il vincitore del Giro di Svizzera 2025
Il Giro di Svizzera si avvia alla conclusione ed in classifica generale è ancora tutto da decidere con le ultime due tappe che accenderanno il week end di inizio estate. Oggi è in programma la settima tappa da Neuhausen am Rheinfall a Emmetten di 207.3 km e tutti aspettano il finale esplosivo con i GPM di Bürgenstock ed Emmetten che attendono i big di classifica per una prima resa dei conti. Dopo la partenza da Neuhausen am Rheinfall si formava rapidamente la fuga di giornata grazie all’azione di Quinn Simmons (Team Lidl Trek), Aleksandr Vlasov (Team Redbull BORA Hansgrohe), Junior Lecerf (Team Soudal Quick Step), Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla), Frank van den Broek (Team Picnic PostNL), Tiesj Benoot (Team Visma Lease a Bike) ed Hugo Houle (Team Israel Premier Tech). Dopo 80 km la fuga aveva 3 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla tirato dagli uomini dell’UAE Team Emirates XRG. Vlasov scollinava in prima posizione sul primo gpm di Schwändi posto al km 112.1. Simmons vinceva il primo traguardo volante di Schwyzerbrugg posto al km 124 mentre Benoot vinceva il secondo traguardo volante di Schwyzerbrugg posto al km 125. Vlasov si aggiudicava il successivo traguardo volante di Kussnacht posto al km 155.5. I fuggitivi venivano raggiunti e superati durante la scalata verso il gpm di Bürgenstock. I battistrada erano Joao Almeida (UAE Team Emirates), Kèvin Vauquelin (Team Arkèa B&B Hotels), Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale), Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team), Frank van den Broeck e Oscar Onley (Team Picnic PostNL).Van den Broek, al completo servizio di Onley, scollinava in prima posizione. I sei battistrada iniziavano l’ultimo GPM di Emmetten con una trentina di secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Van den Broek dava l’ultima trenata sulle prime rampe verso Emmetten prima di sfilarsi. Gall allungava a 3 km dall’arrivo. Il vantaggio del ciclista austriaco sugli immediati inseguitori non era però tale da lanciarlo verso la vittoria visto che Almeida e Onley in particolare non lo perdevano di vista. Più in affanno sembravano invece Vauquelin ed Alaphilippe. Gall veniva raggiunto a 1 km dall’arrivo mentre Alaphilippe dopo aver perso qualche decina di metri riusciva a rientrare anche lui. Vauquelin si alzava sui pedali e tirava la volata a circa 200 metri dall’arrivo ma era pronta la reazione prima di Onley e poi di Almeida che affiancavano il francese e lo superavano negli ultimi metri. Era Almeida a vincere davanti a Onley e Vauquelin mentre Gall era quarto a 4 secondi di ritardo. Chiudeva la top five Alaphilippe a 8 secondi di ritardo. Per Almeida è la seconda vittoria di tappa al Giro di Svizzera 2025. Vauquelin resta in maglia gialla con 33 secondi di vantaggio su Almeida e 41 secondi di vantaggio su Alaphilippe. Domani la cronoscalata da Beckenried a Stockhütte di 10 km farà da giudice inappellabile per le sorti del Giro di Svizzera 2025. Almeida ha le qualità per annullare il gap di 33 secondi che lo separa da Vauquelin ma dovrà dare fondo a tutte le energie per vincere il Giro di Svizzera 2025.
Antonio Scarfone

Joao Almeida vince a Emmetten (foto: Getty Images)
GIRO NEXT GEN, AGOSTINACCHIO FIRMA L’IMPRESA E L’ITALIA TORNA A ESULTARE
Con Prato Nevoso in vista, l’Italia si prende il podio completo a Acqui Terme con una fuga a tre perfetta. Tuckwell festeggia i 21 anni in Maglia Rosa.
Il Giro Next Gen ritrova l’inno di Mameli. Filippo Agostinacchio ha vinto la sesta tappa della corsa Under 23, da Ovada ad Acqui Terme, regalando all’Italia un successo atteso da oltre due anni. La vittioria è maturata in una frazione adatta agli attaccanti e interpretata alla perfezione dal corridore della Biesse-Carrera-Premac, che ha sfruttato un attacco deciso negli ultimi chilometri per arrivare da solo sul traguardo, coronando così la sua prima vittoria internazionale su strada. Alle sue spalle si sono piazzati altri due italiani: Alessandro Borgo (Bahrain Victorious Development Team) e Pietro Mattio (Team Visma | Lease a Bike Development), protagonisti nella fuga e protagonisti anche sul podio.
Per Agostinacchio, 22 anni compiuti da poco più di un mese, si tratta di un successo storico: mai prima d’ora un corridore così “esperto” aveva vinto una tappa del Giro Next Gen, a conferma di una maturazione che è esplosa nel momento meno atteso. Il corridore valdostano ha raccontato di essere arrivato a un passo dal ritiro nei giorni scorsi, a causa di una condizione fisica non ottimale. Poi il cambiamento, improvviso quanto decisivo: “Stamattina siamo passati in auto su quella strada e l’ho riconosciuta nel finale. Quando ho attaccato, è stato istintivo, ma a 2 km dall’arrivo ho capito che ce la potevo fare. Una gioia incredibile, voglio dedicarla a tutta la squadra”.
La sua squadra, la Biesse-Carrera-Premac, festeggia così la seconda vittoria al Giro Next Gen dopo quella di Anders Foldager nel 2023 a Trieste. Anche per il ciclismo italiano è una giornata da ricordare: l’ultimo trionfo azzurro risaliva al 2023, quando Alessandro Romele vinse a Povegliano. Allora come oggi, il podio fu completamente tricolore.
Grande soddisfazione anche per Alessandro Borgo, secondo all’arrivo e per la terza volta sul podio in questa stagione dopo i piazzamenti al Tour de Bretagne e la vittoria alla Gent-Wevelgem U23. Il terzo posto di Mattio, invece, arriva a quasi un anno esatto dal suo ultimo podio, al campionato italiano Under 23.
In classifica generale non cambiano le posizioni di vertice. Luke Tuckwell (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies) conserva la Maglia Rosa che domani vestirà in un’occasione speciale, quella del suo 21° compleanno. “Indossare la Maglia Rosa nel giorno dei miei anni è il regalo più bello che potessi desiderare”, ha detto il corridore australiano, emozionato ma concentrato sulla frazione di sabato, il tappone di montagna con arrivo a Prato Nevoso. Il suo compagno di squadre Adrien Boichis è stato presente nella fuga, alleggerendo il lavoro della Red Bull-Bora-Hansgrohe in gruppo. “Era tutto parte del piano – ha spiegato Tuckwell – e sapere che Gerrans ha vinto proprio a Prato Nevoso mi dà una carica in più”.
Jakob Omrzel, secondo in classifica generale e sempre Maglia Bianca, ha concluso la tappa odierna gestendo le energie in vista dell’appuntamento di domani: “Ho corso con la testa al tappone. Sarà una battaglia vera, ma ho ancora tante energie da giocarmi”.
Oggi si sale sul serio. La settima tappa, da Bra a Prato Nevoso, prevede 163 km con un finale in salita che ha già fatto la storia del ciclismo professionistico, prima al Giro d’Italia e poi al Tour de France (è a quest’ultimo precedente, risalente al 2008, che si riferiva Tuckwell a proposito della vittoria del connazionale Gerrans). Dopo i saliscendi delle Langhe, il gruppo affronterà la lunga ascesa finale attraverso Frabosa Sottana e Soprana: sarà la giornata chiave per le sorti della Maglia Rosa.
Mario Prato

Il valdostano Agostinacchio vince la tappa di Acqui Terme (www.federciclismo.it)
20-06-2025
giugno 20, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE
Il belga Jordi Meeus (Red Bull – BORA – hansgrohe) si è imposto nella sesta tappa, Coira – Neuhausen am Rheinfall, percorrendo 186.7 Km in 4h10′24″, alla media di 44.736 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Davide Ballerini (XDS Astana Team) e il britannico Lewis Askey (Groupama – FDJ). Il francese Kévin Vauquelin (Arkéa – B&B Hotel) è ancora leader della classifica con 29″ sul connazionale Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team) e 39″ sul portoghese João Almeida (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Nicola Conci (XDS Astana Team), 24° a 16′56″.
GIRO D’ITALIA NEXT GEN (Under23)
L’italiano Filippo Agostinacchio (Biesse – Carrera – Premac) si è imposto nella sesta tappa, Ovada – Acqui Terme, percorrendo 154 Km in 3h14′09″, alla media di 47.592 Km/h. Ha preceduto di 24″ gli italiani Alessandro Borgo (Bahrain Victorious Development Team) e Pietro Mattio (Team Visma | Lease a Bike Development). L’australiano Luke Tuckwell (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies) è ancora in maglia rosa con 26″ sullo sloveno Jakob Omrzel (Bahrain Victorious Development Team) e 36″ sull’italiano Filippo Turconi
(VF Group – Bardiani CSF – Faizanè)
BALOISE BELGIUM TOUR
Il britannico Ethan Hayter (Soudal Quick-Step) si è imposto nella terza tappa, circuito a cronometro di Tessenderlo-Ham, percorrendo 9.7 Km in 10′29″, alla media di 55.517 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e di 16″ il belga Florian Vermeersch (UAE Team Emirates – XRG). Hayter è il nuovo leader della classifica con 2″ su Ganna e 15″ su Vermeersch
LA ROUTE D’OCCITANIE
Il francese Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale Team) si è imposto nella terza tappa, Pujaudran – Luz-Ardiden, percorrendo 173.9 Km in 4h46′23″, alla media di 36.434 Km/h. Ha preceduto di 1′53″ l’italiano Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) e di 2′26″ il belga Steff Cras (Team TotalEnergies). Prodhomme è il nuovo leader della classifica con 2′07″ su Piganzoli e 2′27″ su Cras.