UNA STAGIONE UAE – 15 MARZO 2025: 6a TAPPA TIRRENO-ADRIATICO

ottobre 30, 2025 by Redazione  
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Juan Ayuso è annunciato da tempo con uno dei grandi favoriti per la vittoria finale al Giro d’Italia. Mancano ancora due mesi alla Corsa Rosa ma il corridore spagnolo dimostra che le speranze in lui non sono mal riposte e si impone nella principale corsa a tappe italiana dopo il Giro, la Tirreno-Adriatico. Sua la vittoria nella tappa più impegnativa, la sesta con arrivo in salita a Frontignano, con la conquista della maglia azzurra di leader della classifica che vestirà anche 24 ore più tardi al termine della conclusiva frazione di San Benedetto del Tronto

AYUSO SENZA RIVALI ALLA TIRRENO-ADRIATICO, VITTORIA NELLA TAPPA REGINA E IPOTECA NELLA CORSA DEI DUE MARI

Juan Ayuso (UAE Emirates XRG) si va a prendere l’arrivo in salita di Frontignano nella tappa regina della Tirreno Adriatico 2025, lo spagnolo finalizza il lavoro perfetto dei suoi compagni di squadra andando a vestire così la maglia azzurra, al secondo posto si piazza Tom Pidcock (Q36.5), terzo Jai Hindley (Red Bull-Bora-hansgrohe). Oggi classica chiusura a San Benedetto del Trono con l’arrivo destinato alle ruote veloci.

Da Cartoceto all’arrivo in salito di Frontignano la Tirreno Adriatico 2025 cercava il suo padrone visto l’esiguo vantaggio alla partenza di Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) su Juan Ayuso (UAE Emirates XRG) in classifica generale. Ma prima della battaglia finale la tappa ha vissuto per buona parte dell’azione in fuga promossa da Samuele Battistella (EF Education – EasyPost) a cui si sono agganciati anche Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck), Andrea Vendrame (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Andrea Pietrobon (Team Polti VisitMalta) e Magnus Cort (Uno-X Mobility). Non gente qualunque ma atleti che ben sanno leggere ed interpretare la possibilità di vittoria di una tappa, per loro la speranza è corsa nella corsa. Il gruppo inizialmente lascia fare tanto che il rallentamento del gruppo dei migliori fa si che nasca un contrattacco grazie a Benjamin Thomas (Cofidis) e Chris Hamilton (Team Picnic PostNL) che nell’arco di una ventina di chilometri rientrano sui battistrada, altri nuovi buoni che alimentano la speranza di buona riuscita della fuga. Il gruppo dopo la prima ora di corsa scivola a 3’ di ritardo, a questo punto i primi movimenti in testa a chi insegue sono svolti dalla Q36.5 Pro Cycling e dalla UAE Team Emirates – XRG ma nonostante ciò l’andatura resta bassa, a testimonianza del fatto che a 100 Km di gara il vantaggio è salito a 4’:30”. Il discorso cambia con l’arrivo in testa del plotone della Red Bull – Bora – hansgrohe ed infatti al traguardo volante di Pieve Torina gli inseguitori rosicchiano quasi una trentina di secondi. La tappa non vive di forti emozioni, se non all’attacco della salita finale con i battistrada che vi arrivano con solo 1’ di vantaggio, a dar man forte all’inseguimento anche il contributo della Bahrain-Victorious che aggredisce in testa la salita che porta all’arrivo, la fuga inizia così a perdere speranze e uomini, infatti i primi ad alzare bandiera bianca sono Andrea Pietrobon e Benjamin Thomas al contrario Andrea Vendrame prova uno scatto in solitaria ma più per scuotere i compagni di avventura rimasti, all’italiano non risponde nessuno e viene subito riassorbito poco dopo. Il gruppo dei migliori è ora tirato da Isaac del Toro (UAE Emirates XRG) che con un gran ritmo recupera secondi preziosi per un gruppo che inizia a perdere i velocisti. L’azione del messicano prosegue fino ai 4 chilometri dall’arrivo, il testimone è preso dal compagno di squadra Juan Ayuso (UAE Emirates XRG) che si porta prima in testa e subito dopo piazza il primo scatto, allo spagnolo si francobollano Tom Pidcock (Q36.5), Jai Hindley (Red Bull-Bora-hansgrohe) e Mikel Landa (Soudal Quick-Step). Restano più indietro invece Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), Derek Gee (Israel-Premier Tech) e Ben Healy (EF Education-EasyPost). La maglia azzurra di Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) scivola in fondo al gruppetto rimasto, per staccarsi poco dopo e salire del proprio passo. In testa Ayuso mette giù uno scatto, poi un secondo ed un terzo, al quarto lo spagnolo fa il vuoto quando mancano poco più di 2 Km all’arrivo. Il talento della UAE Emirates XRG va via tutto solo ed alza le braccia al cielo in cima a Frontignano, Pidcock chiude secondo insieme a Hindley, distanziati di 13”, due secondi dopo arriva Mikel Landa (Saudal – Quick Step) mentre Tiberi e Gee chiudono a 20”. L’ex maglia azzurra arriva a 50” e, nonostante ciò, riesce a conservare la terza posizione in classifica generale che vede Ayuso nuova maglia azzurra seguito da Antonio Tiberi Bahrain-Victorious a 37”, Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) appunto è terzo a 38”, quarto Derek Gee (Israel Premier Teck) a 42” mentre in quinta posizione troviamo Jai Hindley (Red Bull-Bora-hansgrohe a 53”. Classifica generale che sostanzialmente resterà invariata quest’oggi dopo l’arrivo classico a San Benedetto del Tronto che chiama all’appello i velocisti.

Antonio Scarfone

Juan Ayuso esulta a Frontignano, sua la tappa regina della Tirreno Adriatico 2025 (Photo credit: Getty Images)

Juan Ayuso esulta a Frontignano, sua la tappa regina della Tirreno Adriatico 2025 (Photo credit: Getty Images)

UNA STAGIONE UAE – 12 MARZO 2025: 4a TAPPA PARIGI-NIZZA

ottobre 29, 2025 by Redazione  
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La stagione dei Grandi Giri deve ancora iniziare, ma a marzo ve viene proposta una succulente anteprima con la Parigi-Nizza, la Tirreno-Adriatico e il Giro di Catalogna. In tutte e tre le corse la UAE lascerà il segno, anche se solamente la “Corsa dei due mari” sarà conquistata da un corridore della formazione emiratina. In ordine di tempo il primo UAE a farsi notare in questo trittico è il portoghese João Almeida, che alla Parigi-Nizza si impone in salita nella stazione di sport invernali della Loge des Gardes; alla fine della corsa il portoghese dovrà accontentarsi del quinto posto in classifica a 2′40″ dallo statunitense Matteo Jorgenson

ALMEIDA E VINGEGAARD, SHOW TRA NEVE E GRANDINE. TAPPA AL PORTOGHESE, MAGLIA AL DANESE

In una quarta tappa della Parigi – Nizza funestata dalle pessime condizioni meteo, con la corsa sospesa e poi ripresa nel finale, il testa a testa nella salita conclusiva de La Loge des Gardes premia Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG), abile e astuto a rientrare su Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike) ed a superarlo in vista del traguardo. Il danese si accontenta comunque della maglia gialla

La quarta tappa della Parigi – Nizza 2025 da Vichy a La Loge des Gardes ci aiuterà a capire quali sono i veri pretendenti alla vittoria finale, anche perchè la cronosquadre di ieri ha lasciato la classifica generale in una situazione ancora piuttosto indefinita. Anche se Matteo Jorgenson e Jonas Vingegaard (Team Jumbo Lease a Bike) iniziano ad avere un buon vantaggio sui diretti avversari, c’è ancora da capire in casa Visma qual è il reale leader della formazione olandese. E allora i sei gpm di oggi potranno venirci in soccorso, così come le tattiche di squadra che dovrebbero portare ad una bella lotta sulle salite odierne, specialmente l’ultima che misura 6.7 km ed ha una pendenza media del 7.1% con frequenti tratti in doppia cifra. Dopo una ventina di km dalla partenza si formava la fuga di giornata grazie all’azione di otto ciclisti ovvero Ben Swift (Team INEOS Grenadiers), Thibault Guernalec (Team Arkea B&B Hotels), Vincenzo Albanese (Team EF Education EasyPost), Andreas Leknessund (Team Uno X Mobility), Sylvain Moniquet (Team Cofidis), Dion Smith (Team Intermarché Wanty), Thomas Gachignard (Team TotalEnergies) ed Edward Planckaert (Team Alpecin Deceuninck). Gachignard scollinava in prima posizione sul gpm della Côte de Lavoine posto al km 33.6. Dopo 55 km il vantaggio degli otto battistrada sul gruppo maglia gialla era di 2 minuti e 35 secondi. Gachignard collinava in prima posizione anche sul gpm della Côte de la Bruyère posto al km 79.3. Una caduta a 58 km dalla conclusione costringeva al ritiro Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorious). Gachignard intando si aggiudicava anche i due successivi gpm della Côte de la Croix Bruyère e della Côte du Canon , posti rispettivamente a al km 112.5 ed al km 137.3. Dopo una sospensione della corsa per grandine e neve, si ripartiva con un forcing del gruppo maglia gialla che in breve tempo rosicchiava secondi su secondi ai fuggitivi, che erano aumentati grazie alla presenza di Tobias Foss e Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers). Leknessund vinceva il traguardo volante di Le Mayet-de-Montagne posto al km 137.3. Gachignard si imponeva ancora sul quinto gpm della Côte de la Chabanne posto al km 151. All’inizio della salita finale de La Loge des Garde il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di 40 secondi. Foss attaccava e restava da solo in testa. Il ciclista norvegese aveva 14 secondi di vantaggio sul gruppetto dei migliori a 3 km dalla conclusione. Foss veniva raggiunto e superato da Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike) e da Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious). Il ciclista danese allungava a sua volta provando a fare il vuoto quando mancavano poco meno di 2 km alla conclusione. L’azione si Vingegaard però si appesantiva proprio nell’ultimo km ed ad approfittarne era Joao Almeida (UAE Team Emirates) che proprio in vista del traguardo raggiungeva il danese e lo superava, andando a vincere proprio davanti a lui. Terzo era Mattias Skjelmose (Team Lidl Trek) a 2 secondi di ritardo mentre chiudevano la top five Martinez in quarta posizione e Florian Lipowitz (Team Redbull BORA Hansgrohe) in quinta posizione a 6 secondi di ritardo da Almeida. Per Almeida è la prima vittoria stagionale mentre Vingegaard è la nuova maglia gialla con 5 secondi di vantaggio su Jorgenson e 33 secondi di vantaggio su Skjelmose. Domani è in programma la quinta tappa da Saint-Just-en-Chevalet a La Côte-Saint-André di 2023.3 km. Sarà un’altra frazione dall’andamento ’saliscendente’ con sette gpm categorizzati, che hanno l’aspetto vero e proprio delle côte ardennesi. Ed anche domani come oggi il punto clou è nel finale con la Côte de Notre-Dame-de-Sciez, un muro vero e proprio di 1.7 km al 10.8 %, al termine del quale è situata la linea del traguardo.

Antonio Scarfone

Almeida vince a La Loges des Gardes (www.uaeteamemirates.com)

Almeida vince a La Loges des Gardes (www.uaeteamemirates.com)

UNA STAGIONE UAE – 8 MARZO 2025: STRADE BIANCHE

ottobre 28, 2025 by Redazione  
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Paganini non ripete, Pogacar sì. Dopo aver vinto l’edizione dell’anno precedente con una fuga di quasi 80 Km, Pogacar concede il bis alla Strade Bianche, stavolta con un tentativo iniziato assieme ad altri due corridori a 70 Km dal traguardo di Siena e condito da una caduta che avrebbe potuto compromettere le sue possibilità di vittoria.

L’ONDA POGACAR SI ABBATTE ANCORA SULLE STRADE BIANCHE

Nonostante una caduta rocambolesca in una discesa a circa 50 kn dall’arrivo, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) risale in bici, va a riprendere Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling), lo supera e lo lascia al palo a 18 km dall’arrivo, andando a vincere in solitaria la sua terza Strade Bianche

La diciannovesima edizione delle Strade Bianche può proiettare a ben diritto Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) nella hall of fame di questa corsa, ancora relativamente giovane ma dall’appeal già consolidato di Monumento. In caso di vittoria, lo sloveno raggiungerebbe Fabian Cancellara in vetta al numero di vittorie. Del resto, la superiorità schiacciante con cui Pogacar ha vinto e dominato sia nel 2022 che nel 2024 non lascia molto spazio all’immaginazione. Gli avversari più temibili per lo sloveno saranno Thomas Pidcock (Team Q36.5 Pro Cycling), vincitore nel 2023, Toms Skujins (Team Lidl Trek), primo degli umani nel 2024, Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), Christian Scaroni (Team XDS Astana), risultati alla mano uno dei migliori ciclisti del 2025, Mathias Vacek (Team Lidl Trek), Kevin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), Pello Bilbao e Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), Romain Grégoire e Valentin Madouas (Team Groupama FDJ), Ben Haly (Team EF Education EasyPost), eccetera, eccetera. Dopo la partenza si formava la fuga di giornata grazie all’azione di dieci ciclisti: Johan Price-Pejtersen (Team Alpecin Deceuninck), Stan Dewulf (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Lewis Askey (Team Groupama FDJ), Connor Swift (Team INEOS Grenadiers), Simone Petilli (Team Intermarché Wanty), Albert Withen Philipsen (Team Lidl Trek), Mark Donovan (Team Q36.5 Pro Cycling), Pepijn Reinderink (Team Soudal Quick Step), Anders Foldager (Team Jayco AlUla) e Fabian Weiss (Team Tudor Pro Cycling). Dopo 90 km il vantaggio dei dieci battistrada era di 3 minuti e 50 secondi. Erano ovviamente gli uomini dell’UAE Emirates XRG a dettare il ritmo in testa al gruppo. A 90 km dalla conclusione restavano in testa in sei: Askey, Swift, Donovan, Reinderink, Foldager e Weiss. Il gruppo inseguitore era segnalato a 1 minuto e 50 secondi di rotardo mentre si avvicinava uno degli sterrati più lunghi e più impegnativi, quello di Monte Sante Marie. Pogacar e Pidcock si avvantaggiavano e dopo aver raggiunto i sei battistrada a 77 km dalla conclusione tiravano dritto. Swift rientrava sui due battistrada a 73 km dalla conclusione. Alle spalle dei tre uomini di testa si era formato un altro terzetto che comprendeva Roger Adriá (Team Redbull BORA Hansgrohe), Gianni Vermeersch (Team Alpecin Deceuninck) e Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious). Questi tre venivano ripresi da Kevin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), Ben Haely e Michael Valgren (Team EF Education EasyPost), Lennert van Eetvelt (Team Lotto) e Magnus Cort Nielsen (Tean Uno X Mobility). Prima dello sterrato di Colle Pinzuto Pogacar scivolata in una curva verso sinistra rimanendo attardato. Pidcock si avvantaggiava sullo sloveno e su Swift. Pogacar riprendeva Pidcock a 46 km dall’arrivo. Sulla seconda ascesa di Colle Pinzuto Pogacar accelerava e staccava Pidcock. Gli ultimi 18 km erano una cavalcata trionfale per lo sloveno che andava a vincere in solitaria – come nel 2022 e nel 2024 – con 1 minuto e 24 secondi di vantaggio su Pidcock. Terzo era Tim Wellens a 2 minuti e 12 secondi di ritardo mentre chiudevano la top five Ben Healy in quarta posizione e Pello Bilbao in quinta posizione. Per Pogacar è la terza vittoria stagionale e nella Milano – Sanremo, suo prossimo impegno, sarà ancora una volta protagonista.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince la sua terza Strade Bianche (foto: Getty Images)

Tadej Pogacar vince la sua terza Strade Bianche (foto: Getty Images)

UNA STAGIONE UAE – 5 MARZO 2025: TROFEO LAIGUEGLIA

ottobre 27, 2025 by Redazione  
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Pochi giorni dopo essersi imposti in terra di Francia lo spagnolo Ayuso lascia il segno anche nella gara d’apertura del calendario italiano, il tradizionale Trofeo Laigueglia, regolando in volata un gruppetto di 4 corridori

AYUSO PORTA IL LAIGUEGLIA IN SPAGNA, BATTUTO SCARONI

Nella 62° edizione della corsa che apre il calendario ciclistico italiano Juan Ayuso (UAE Team Emirates) si impone in una volata ristretta davanti a Christian Scaroni (Team XDS Astana) e Micahel Storer (Team Tudor Pro Cycling). È la prima vittoria di uno spagnolo al Laigueglia

Il calendario ciclistico italiano scatta come da tradizione con il Trofeo Laigueglia, corsa di 197 km il cui percorso abbraccia per la maggior parte l’entroterra savonese e specialmente nel finale si conclude sulla riviera. Non mancano le insidie altimetriche con la prima tre quarti di corsa caratterizzata dai gpm di Cima Paravenna e di Testico. Il finale è invece vedrà protagonista il circuito conclusivo di Laigueglia da affrontare quattro volte con le altrettanto quadruple scalate di Colla Micheri e Capo Mele. La fuga di giornata, partita dopo una decina di km, vedeva la presenza di Victor Guernalec (Team Arkea B&B Hotels), Kevin Colleoni (Team Intermarchè Wanty), Asbjørn Hellemose (Team Jayco AlUla), Matteo Badilatti (Team 36.5 Pro Cycling), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta), Odd Christian Eiking (Team UnibetTietema Rockets), Alex Tolio (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Johan Meens (Team Wagner Bazin WB) e Lorenzo Nespoli (Team MBH Bank Ballan CSB). All’inizio della prima salita verso Cima Paravenna il vantaggio dei nove battistrada sul gruppo tirato dall’UAE Team Emirates XRG era di 3 minuti 30 secondi. Dopo lo scollinamento di Cima Paravenna il Team INEOS Grenadiers dava man forte all’UAE Team Emirates Xrg in testa al gruppo e così il vantaggio della fuga iniziava a scendere. All’inizio del successivo gpm del Testico il vantaggio della fuga era di nuovo aumentato a oltre 3 minuti. Dopo lo scollinamento dal Testico anche il Team EF Education EasyPost si metteva a tirare in testa al gruppo inseguitore anche se Lukas Nerurkar, uno dei possibili protagonisti della squadra statunitense, era costretto al ritiro dopo una caduta. A 60 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era sceso a 2 minuti. A 40 km dalla conclusione dopo le prime scalate di Colla Micheri e Capo Mele restavano in testa Eiking, Bais, Badilatti, Colleoni e Tolio. I primi movimenti nel gruppo portavano la fima di Ewen Costiou (Team Arkea B&B Hotels) e Louis Barré (Team Intermarché Wanty). Igor Arrieta (UAE Team Emirates XRG) si sacrificava a tirare nelle prime posizioni di quel che restava del gruppo dei migliori. A 20 km dal traguardo erano una ventina i ciclisti in testa alla corsa. Era il momento dell’attacco di Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che trascinava con sé un indomito Christian Scaroni (Team XDS Astana). I due battistrada venivano raggiunti da Neilson Powless (Team EF Education Easy Post) e Micahel Storer (Team Tudor Pro Cycling). Dopo il quarto ed ultimo scollinamento da Colla Michieri restavano in testa Ayuso, Scaroni e Powless. Anche Storer rientrava sul terzetto di testa proprio in vista dell’ultimo km. Nella volata a quattro si imponeva Ayuso davanti a Scaroni mentre Storer era terzo e Powless Quarto. A 3 secondi di ritardo chiudeva la top five Giovanni Carboni (Team Unibet Tietema Rockets). Nella top ten si segnavano anche il settimo posto di Andrea Bettiol (Team XDS Astana) a 23 secondi di ritardo da Ayuso ed il decimo posto di Simone Gualdi (Team Intermarché Wanty) a 23 secondi di ritardo da Ayuso. Per il 22enne spagnolo dell’UAE Team Emirates XRG si tratta della seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta alla Faun Drôme Classic e sarà certamente uno degli uomini da tenere in considerazione alla prossima Tirreno – Adriatico. Per la Spagna, invece, si tratta della primo successo in questa corsa, che lo stesso Ayuso aveva già sfiorato nel 2022, quando si era piazzato secondo alle spalle dello sloveno Jan Polanc, e lo scorso anno, preceduto dal francese Lenny Martinez e dall’italiano Andrea Vendrame. Prima di lui un solo altro spagnolo era riuscito a salire sul podio a Laigueglia, quando nel 2011 Ángel Vicioso si era piazzato terzo dietro Daniele Pietropolli e Simone Ponzi.

Antonio Scarfone

Juan Ayuso vince la 62° edizione del Trofeo Laigueglia (foto: Getty Images)

Juan Ayuso vince la 62° edizione del Trofeo Laigueglia (foto: Getty Images)

UNA STAGIONE UAE – 2 MARZO 2025: FAUN DRÔME CLASSIC

ottobre 26, 2025 by Redazione  
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Una delle punte della UAE era Juan Ayuso, giovane e promettente corridore spagnolo la cui stagione 2025 è stata caratterizzata da alti a bassi, questi ultimi concretizzatisi anche a causa della convivenza nel pollaio emiratino con galli del calibro di Tadej Pogacar e dell’emergente messicano Isaac Del Toro. Alla fine è stata inevitabile la rescissione dal contratto: e pensare che la stagione del corridore iberico era iniziata con il piede giusto con la vittoria nella semiclassica francese Faun Drôme Classic

DRÔME CLASSIC, ASSOLO DI AYUSO

Juan Ayuso trionfa nella classica animata da un appassionante duello a distanza con Mathias Skjelmose

L’azione decisiva è arrivata a circa 40 chilometri dal traguardo, quando Ayuso ha sferrato un attacco deciso sul Col de la Grande Limite. Mathias Skjelmose (Lidl-Trek) ha reagito dopo qualche esitazione, riducendo il distacco fino a 20 secondi, ma nel finale lo spagnolo ha trovato le energie per consolidare il suo vantaggio e tagliare per primo il traguardo di Étoile-sur-Rhône, conquistando così il suo primo successo della stagione 2025.
Alle loro spalle, Ben Tulett (Visma | Lease a Bike) ha saputo imporsi nello sprint del gruppo, chiudendo in terza posizione sulla Côte Chaude e completando così il podio. Buona prestazione anche per Andrea Bagioli (Lidl-Trek), che ha terminato quinto, mentre Lorenzo Fortunato (XDS Astana) si è assicurato un posto nella top ten.

Lorenzo Alessandri

Juan Ayuso esulta in solitaria. Photo Credit: Getty Images

Juan Ayuso esulta in solitaria. Photo Credit: Getty Images

UNA STAGIONE UAE – 23 FEBBRAIO 2025: 7a TAPPA UAE TOUR

ottobre 25, 2025 by Redazione  
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Dopo essersi imposto 4 giorni prima sulla Jebel Jais Tadej Pogacar si conferma anche nella frazione conclusiva dell’UAE Tour, al termine dell’ascesa della Jebel Hafeet. Per lo sloveno si tratta del primo successo stagionale in una corsa a tappe, prime delle vittorie estive al Delfinato e al Tour de France

POGACAR, SHOW SULLA JEBEL HAFEET. LO SLOVENO VINCE L’UAE TOUR 2025

Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) scatta a 7 km dall’arrivo e spiana la salita di Jabel Hafeet sulla quale vince in solitaria. Buon secondo posto per Giulio Ciccone (Team Lidl Trek). Pogacar vince il suo terzo UAE Tour

Nella settima ed ultima tappa dell’UAE Tour 2025 va di scena la battaglia finale tra gli uomini di classifica sulla salita di Jabel Hafeet sulla quale è posta la linea del traguardo. Sono quasi 11 km al 6.7% di pendenza media e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) parte come naturale favorito non solo per la vittoria della breve corsa emiratina ma anche per la tappa stessa. I primi km della tappa vedevano molti attacchi e si avvantaggiava un maxi gruppo di una quarantina di ciclisti dove erano presenti la maggior parte degli uomoni di classifica. Jonathan Milan (Team Lidl Trek) vinceva il traguardo volante di Al Ain Cycle Club posto al km 61.6. Milan si aggiudicava anche il secondo traguardo volante di Green Mubazzarah posto al km 162.1. All’inizio della salita conclusiva verso Jebel Hafeet iniziavano il gruppo di testa iniziava a ridursi e tra i primi a rialzarsi era proprio Milan. A poco meno di 8 km dall’arrivo Pogacar aumentava i giri del suo motore e se ne andava in solitaria. A 5 km dall’arrivo il ciclista sloveno aveva 25 secondi di vantaggio su Giulio Ciccone (Team Lidl Trek) ed Oscar Onley (Team Picnic PostNL). Dopo un paio di km Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) sostituiva Onley nella coppia all’inseguimento di Pogacar. Pogacar andava a vincere in solitaria con 33 secondi di vantaggio su Ciccone e 35 secondi di vantaggio su Bilbao. Ivan Romeo (Team Movistar) era quarto 49 secondi di ritardo mentre chiudeva la top five Oscar Onley in quinta posizione a 1 minuto e 16 secondi di ritardo da Pogacar che ottiene la seconda vittoria stagionale e vince il suo terzo UAE Tour dopo quelli del 2021 e del 2022. Per quanto riguarda le altre classifiche Jonathan Milan vince quella a punti, Iván Romeo vince quella dei corridori più giovani ed il Team Movistar vince la classifica a squadre.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince su Jabel Hafeet (foto: Getty Images)

Tadej Pogacar vince su Jabel Hafeet (foto: Getty Images)

UNA STAGIONE UAE – 20 FEBBRAIO 2025: 2a TAPPA VOLTA AO ALGARVE

ottobre 24, 2025 by Redazione  
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Ventiquattrore dopo l’affermazione di Pogacar sulla Jebel JaisJan Christen risponde al successo dello sloveno imponendosi nella tappa regina della Volta ao Algarve. Per il corridore elvetico si tratta del secondo (ed ultimo) successo stagionale dopo il Trofeo Calvià, anche se poi nella decisiva cronometro conclusiva dell’Alto do Malhão dovrà cedere le insegne del primato al danese Jonas Vingegaard.

JAN CHRISTEN VINCE A SULL’ALTO DA FOIA ED E’ LA NUOVA MAGLIA GIALLA

UAE Emirates XRG protagonista della seconda tappa della Volta ao Algarve con tre ciclisti nei primi cinque classificati. Jan Christen vince davanti al compagno di squadra Joao Almeida ed indossa la maglia gialla di leader della classifica generale. Un po’ in ombra gli attesi Vingegaard e Roglic

Dopo il pazzesco finale della prima tappa e la neutralizzazione dei tempi La Volta ao Algarve 2025 riparte da Lagoa con una tappa che può già dire molto in ottica classifica generale. L’arrivo sull’Alto da Foia dopo oltre 177 km vede in particolare gli ultimi 35 km con tre gpm di difficoltà crescente e i ciclisti già dovranno ‘riscaldarsi’ nella prima parte di tappa con i primi due gpm di Picota e di Alferece. La fuga di giornata si concretizzava dopo una decina di km dalla partenza grazie all’azione di nove ciclisti ovvero Tobia Bayer (Team Alpecin Deceuninck), Brent van Moer (Team Lotto), Iuri Leitao (Team Caja Rural Seguros RGA), Fabio Costa (Team Anicolor/Tien 21), Leangel Ruben Linarez e Guilherme Lino (Team Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua), André Carvalho (Team Efapel Cycling), Hugo Nunes (Team Credibom / LA Alumínios / Marcos Car) e German Nicolas Tivani (Team Aviludo – Louletano – Loulé). Dopo 20 km il vantaggio dei nove battistrada era di circa 3 minuti. Tivani scollinava in prima posizione sul primo gpm di Picota posto al km 36.6. Le squadre più attive all’inseguimento erano Visma Lçease a Bike e Redbull BORA Hansgrohe. Tivani si aggiudicava anche il secondo gpm di Alferece posto al km 99 mentre il gruppo dei fuggitivi si era ridotto a cinque unità. Oltre a Tivani erano ancora presenti in testa alla corsa Bayer, Van Moer, Nunes e Carvalho. Ad una cinquantina di km dalla conclusione si facevano vedere in testa al gruppo anche gli uomini della Bahrain Victorious, dell’EF Education EasyPost e della Soudal Quick Step. Tivani scollinava per primo anche sul gpm di Marmelete posto al km 141.5 mentre sul successivo traguardo volante di Monchique posto al km 155.4 era Bayer a transitare per primo. Nunes era l’ultimo fuggitivo ripreso dal gruppo a 21 km dalla conclusione. Sulle prime rampe del gpm di Pomba il gruppo di allungava vistosamente. Era la Redbull BORA Hansgrohe a fare il ritmo in testa al gruppo. All’inizio della salita finale dell’Alto da Foia in testa si formava un gruppo di sei ciclisti ovvero Jan Christen (UAE Team Emirates XRB), Ben Tulett (Team Visma Liase a Bike), Laurens De Plus (Team INEOS Grenadiers), Remi Rochas (Team Groupama FDJ), Luca Vergallito (Team Alpecin Deceuninck) e Neilson Powless (Team EF Educatione EasyPost). De Plus accelerava a 5 km dalla conclusione e con sé si trainava Christen, Vergallito e Powless. I quattro ciclisti avevano poco meno di 20 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore a meno di 2 km dalla conclusione. All’inizio dell’ultimo km Christen accelerava e restava da solo in testa. Il compagno di squadra Joao Almeida era autore di una progressione eccezionale che gli consentiva di raggiungere Christen proprio in vista del traguardo ma il portoghese lasciava correttamente la vittoria a Christen. De Plus chiudeva in terza posizione a 7 secondi di ritardo da Christen. Completavano la top five Romain Bardet (Team Picnic PostNL) in quarta posizione ed Antonio Morgado (UAE Team Emirates) in quinta posizione, entrambi a 10 secondi di ritardo da Christen. Vergallito, primo italiano all’arrivo, era settimo a 11 secondi di ritardo da Christen mentre gli attesi Vingegaard e Roglic, nonostante qualche breve accelerazione nel finale, non facevano meglio di un sesto e di un nono posto. Christen ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella di fine gennaio al Trofeo Calvià. Il ciclista svizzero è la nuova maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Almeida e 13 secondi di vantaggio su De Plus. Domani la terza tappa da Vila Real Santo António a Tavira di 183.5 km vedrà quasi sicuramente un arrivo in volata anche perchè i facili gmp di terza categoria di Mercador e di Faz Fato saranno superati con una certa nonchalance dai velocisti presenti.

Antonio Scarfone

Jan Christen vince sullAlto da Foia (foto: Getty Images)

Jan Christen vince sull'Alto da Foia (foto: Getty Images)

UNA STAGIONE UAE – 19 FEBBRAIO 2025: 3a TAPPA UAE TOUR

ottobre 23, 2025 by Redazione  
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Il 19 febbraio è una data importante per gli UAE Team Emirates: è la prima occasione per il loro pupillo Tadej Pocagar di confermare gli straordinari risultati conseguiti nel 2024 e lo sloveno non si smentisce imponendosi ai quasi 1500 metri della Jebel Jais nella terza tappa della corsa di casa, il Giro degli Emirati Arabi. Per Pogacar si tratterà del primo dei venti successi stagionali, sui quali spiccano il quarto Tour de France, il campionato europeo e quello del mondo

POGACAR INIZIA A FARE SUL SERIO A JEBEL JAIS. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO

Tadej Pogacar non si smentisce e vince sul primo arrivo in salita all’UAE Tour, quello di Jebel Jais nella seconda tappa. Lo sloveno, nuova maglia rossa, batte Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Buon quinto posto per Giulio Ciccone (Team Lidl Trek)

L’UAE Tour 2025 giunge ad una delle sue tappe clou, la terza da Ras al Khaimah a Jebel Jais. Lunga 181 km, vedrà gli uomini di classifica battagliare sull’ultima salita di 19 km al 5.6 di pendenza media. Difficile se non impossibile che la maglia rossa Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers) possa confermarsi in testa alla classifica generale. Il britannico dovrà verosimilmente cedere il simbolo del primato a uno dei ciclisti che si giocherà la vittoria finale. Dopo la partenza da Ras al Khaimah si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Đorđe Đurić e Carlos Samudio (Team Solution Tech – Vini Fantini), Federico Biagini, Lorenzo Conforti e Manuele Tarozzi (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Dopo 25 km il vantaggio dei cinque battistrada sul gruppo maglia rossa era di 1 minuto e 50 secondi. Đurić vinceva il primo traguardo volante di Al Marjan Island posto al km 66.2. Le squadre più attive all’inseguimento della fuga erano l’UAE Team Emirates XRG, il Team Tudor Pro Cycling ed il Team INEOS Grenadiers. Samudio vinceva il secondo traguardo volante posto al km 145.6. La fuga veniva ripresa poco prima della salita finale verso Jabel Jais. La maglia rossa Tarling dopo una stoica resistenza si staccava a poco meno di 4 km dalla conclusione. Tadej Pogacar attaccava dopo un ottimo lavoro dei compagni di squadra ed andava a vincere davanti ad Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Quarto era Lennert van Eetvelt (Team Lotto) mentre chiudeva la top five Giulio Ciccone (Team Lidl Trek). Pogacar, alla prima vittoria stagionale, mette subito in chiaro le cose in classifica generale ed è la nuova maglia rossa con 18 secondi di vantaggio su Tarling e 23 secondi di vantaggio su Pablo Castrillo (Team Movistar). Domani la quarta tappa da Fujairah Qidfa Beach ad Umm al Quwain di 181 km arride ai velocisti. Jonathan Milan (Team Lidl Trek) è pronto a bissare la vittoria della prima tappa ed a scalare posizioni nella classifica della maglia verde.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince a Jebel Jais (foto: Getty Images)

Tadej Pogacar vince a Jebel Jais (foto: Getty Images)

UNA STAGIONE UAE – 16 FEBBRAIO 2025: FIGUEIRA CHAMPIONS CLASSIC

ottobre 22, 2025 by Redazione  
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Nata nel 2023, quest’anno si è disputata la terza edizione della Figueira Champions Classic, giovane corsa portoghese che per la UAE Team Emirates ha rappresentato la terza perla stagionale dopo le prime due vittorie conseguite a gennaio in Australia e alle Baleari. A firmarla è il corridore di casa António Morgado

MORGADO PROFETA IN PATRIA, IL PORTOGHESE VINCE LA FIGUEIRA CHAMPIONS CLASSIC

Il corridore lusitano vince la terza edizione della corsa di casa. Tra i protagonisti l’italano Filippo Ganna, a lungo in fuga solitaria

Non c’è disciplina sportiva nella quale non si cerchi in tutti i modi possibili, spesso a scapito della salute degli atleti, di aumentare il numero delle gare e di conseguenza i guadagni, diretti e indiretti, di cui godono un po’ tutti coloro che a vario titolo lavorano nell’ambito dello sport professionistico. Il ciclismo non fa certo eccezione e il mese di febbraio, un tempo dedicato agli allenamenti e a sporadiche competizioni di ciclocross, si va riempiendo di nuove gare alle quali anche i migliori corridori non disdegnano di partecipare, anche se solo per allenarsi in vista di quelle più importanti.
È stato così che a febbraio sono gradualmente entrate in calendario dapprima corse in località esotiche, ma che in quel periodo godono di un buon clima (Australia, Sudamerica, penisola arabica), e poi anche nelle zone più calde dell’Europa, in particolare Spagna e Portogallo. La classica portoghese chiamata “Figueira Champions Classic” è arrivata solo alla terza edizione, ma è già riuscita a guadagnarsi un posto nelle UCI ProSeries, il circuito che raccoglie le più importanti corse di seconda fascia del calendario mondiale (tra le quali, per fare un esempio, vi sono le nostre Milano-Torino, il Giro dell’Emilia e il Giro del Veneto). La corsa si è sempre svolta sullo stesso percorso, con partenza e arrivo nella località di Figueira da Foz, importante città marittima e turistica situata sulla costa portoghese a metà strada fra Lisbona e Porto. Il suo percorso che ricorda un po’ un trifoglio, con un primo lobo – a sud di Figueira – lungo circa 50 chilometri, un secondo – ad est – all’incirca sulla medesima distanza e infine un terzo e conclusivo disegnato a Nord della città, lungo 30 chilometri e che viene percorso 3 volte (l’anno scorso 4) per un totale complessivo di 193 chilometri circa. Il “lobo” conclusivo è quello che presenta le salite più impegnative, quelle su cui potrebbe decidersi la corsa: la Rua Parque Forestal (2,1 km all’8%) e la Enforca Cães (0,9 km al 10,3%), strappo breve ma molto duro situato a soli 6 chilometri dal traguardo.
Tra i favoriti, in assenza dei vincitori delle due precedenti edizioni (Casper Pedersen e Remco Evenepoel, entrambi della Soudal Quick Step), vanno segnalati il più forte dei corridori portoghesi, Joao Almeida (UAE Team Emirates – XRG), i francesi Romain Bardet (Team Picnic PostNL) e Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team), il velocista eritreo Birian Girmay (Intermarché – Wanty) e il nostro Filippo Ganna (INEOS Grenadiers). Da non dimenticare due specialisti delle corse in linea come Nelson Powless (EF Education – EasyPost, vincitore di una San Sebastian) e il giovane svizzero Jan Christen (UAE Team Emirates – XRG), che l’anno scorso si è messo in luce vincendo diverse corse minori, tra le quali il Giro dell’Appennino.
Si parte puntualmente alle 12.30 locali (13.30 in Italia). Il cielo è nuvoloso ma non piove, la temperatura è mite, sui 14 gradi. Quasi subito parte la fuga di giornata, con dentro nove corridori, tutti spagnoli o portoghesi, nessuno dei quali è mai salito sul podio di una corsa importante: il più quotato sembrerebbe il portoghese Rafael Reis (Anicolor/Tien 21), campione nazionale a cronometro nel 2022. Il gruppo sonnecchia e la corsa si snoda senza sussulti fra le colline dell’entroterra sino alle 16 del pomeriggio (ora italiana) quando, una volta percorsi i primi due “lobi”, inizia il primo dei tre giri conclusivi. Il vantaggio dei fuggitivi non è stratosferico come avviene sempre in questi casi: si parla di soli 4 minuti, probabilmente più per demerito dei nove, nessuno dei quali pensa davvero di poter vincere la corsa, che per merito degli inseguitori. Già al primo passaggio sulla Rua Parque Forestal, una collina panoramica alta 210 metri sul livello del mare, il loro vantaggio si dimezza. Intanto il cielo si è rasserenato e la temperatura è rimasta intorno ai 14 gradi, anche 15, quasi ideale per chi voglia tentare lo sforzo di una fuga da lontano. Sulla seconda asperità, la Enforca Cães, è proprio Reis a passare per primo, mentre il gruppo continua a mantenersi a circa due minuti di distanza. La diretta televisiva inizia alla fine del primo giro, in un momento in cui il gruppo procede tranquillo e i fuggitivi, che intanto sono scesi ad otto, tornano a guadagnare, raggiungendo i tre minuti di vantaggio. Quando i corridori si accorgono di essere in diretta la musica cambia all’improvviso e, prima ancora che inizi la salita della Rua Parque Forestal il gruppo si allunga e dimezza lo svantaggio. Già a metà salita i fuggitivi vengono ripresi e in cima il gruppo passa sfilacciato, ma ancora abbastanza compatto (conta in tutto una cinquantina di corridori). Nei chilometri seguenti si mettono in luce prima Alaphilippe, poi Ganna: alla fine è proprio il passista italiano a guadagnare in discesa un vantaggio non banale. Col passare dei chilometri il gruppo, che pure insegue con notevole convinzione, non sembra recuperare, anzi. In vista della Enforca Cães si muovono il danese Michael Valgren (EF Education – EasyPost, una Amstel e un giro di Toscana fra le sue non poche vittorie) e l’eritreo Natnael Tesfatsion (Movistar Team), campione nazionale in carica; tuttavia, in cima alla salita Ganna mantiene 20 secondi di vantaggio. Più lontano il resto del gruppo, ormai ridotto a trenta, forse quaranta unità. Sul lungo tratto in pianura, lungo il mare, con cui termina il secondo giro i due inseguitori vengono ripresi, mentre l’italiano, che riesce a esprimere tutta la sua potenza, porta a 30 secondi il suo vantaggio, poi 35, infine 40 ai piedi della Rua Parque Forestal. Sulla salita, notoriamente il suo punto debole, Ganna si gioca la vittoria. E questa sfuma: affaticato e appesantito, l’italiano cede nel tratto più duro, dove la pendenza arriva al 16%, e viene passato con facilità dai primi inseguitori. È il giovane portoghese António Morgado (UAE Team Emirates – XRG), che l’anno scorso ha vinto il Giro di Romagna ed è stato campione nazionale a cronometro, a passare per primo in cima alla salita, con una manciata di secondi sul resto del gruppo, ormai ridotto a venti corridori. La discesa gli è favorevole e, come già aveva fatto Ganna nel giro precedente, Morgado porta a 30 secondi il suo vantaggio. In cima all’ultima salita, la terza ascesa all’Enforca Cães, il suo vantaggio è sempre di una trentina di secondi su ciò che resta del gruppo: ma negli ultimi 6 chilometri lo sforzo si fa sentire e dietro iniziano a tirare sul serio. Inesorabilmente il vantaggio scende, dapprima a 20 secondi al termine della discesa e poi, nel lungomare che sembra interminabile e sotto un sole che va tramontando come le sue forze, cala progressivamente sino a 13 secondi, quando arriva lo striscione dell’ultimo chilometro. Le forze abbandonano il giovane portoghese, da dietro lanciano persino lo sprint… ma alla fine, quando il più vicino degli inseguitori si trova a soli 30 metri, la linea del traguardo trasforma la sua sofferenza in una delle più importanti vittorie della sua carriera. Vince lo sprint per il secondo posto il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step), terzo il ceco Mathias Vacek (Lidl – Trek). Girmay è sesto, Alaphilippe ottavo. Primo degli italiani Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty), decimo. Filippo Ganna, che alla fine ha perso anche le ruote del gruppo principale, è solo ventinovesimo.

Andrea Carta

Il portoghese Morgado vince la terza edizione della Figueira Champions Classic (foto Figueira Champions Classic)

Il portoghese Morgado vince la terza edizione della Figueira Champions Classic (foto Figueira Champions Classic)

UNA STAGIONE UAE – 29 GENNAIO 2025: CHALLENGE DE MALLORCA – TROFEO CALVIÀ

ottobre 21, 2025 by Redazione  
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Quattro giorni dopo la prima vittoria siglata UAE un’altro corridore della formazione emiratina iscrive il suo nome al vertice di un’ordine d’arrivo. Al successo di Narváez in Australia fa eco l’affermazione dell’elvetico Jan Christen nel Trofeo Calvià, gara d’apertura dello Challenge de Mallorca

JAN CHRISTEN VINCE IL TROFEO CALVIA’. SECONDA POSIZIONE PER CHRISTIAN SCARONI

Non sappiamo ancora se la Svizzera ha il suo nuovo Cancellara ma Jan Christen (UAE Team Emirates XRG) cresce benissimo ed a venti anni sembra già avere doti di velocità e di resistenza che possedeva la locomotiva di Berna. Christen prima scatta tutto solo all’inseguimento di Scaroni e di Wandahl, li raggiunge e li saluta con una progressione irresistibile a un km dall’arrivo

Dopo il GP Castellon e la Classica Comunitat Valenciana 1969, la Spagna è ancora protagonista nel calendario ciclistico europeo con il Challenge Mallorca, spalmato su cinque prove prevalentemente collinari, che sfruttano i rilievi a nord est dell’isola delle Baleari. La prima di queste prove è il Trofeo Calvià, lunga poco meno di 150 km. Sede di partenza e di arrivo è Palmanova ed il percorso è quasi completamente privo di pianura. Lo caratterizza infatti una miriade di saliscendi coronati dai quattro gpm categorizzati del Coll des Tords, del Coll den Claret, da percorrere due volte ma con distanze differenti, del Col de Soller e del Coll de Sa Gramola. I velocisti sembrano tagliati fuori dalla vittoria che invece possono inseguire finisseur e scalatori. Sono 25 le squadre alla partenza di cui otto World Tour, dodici Professionale e cinque Continental. Sarà presente sia Antonio Morgado (UAE Team Emirates XRG) che Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), che hanno già vinto recentemente GP Castellon e Classica Comunitat Valenciana 1969 e sono tra i principali candidati alla vittoria di oggi. Il primo vero tentativo di fuga era portato sulla prima scalata verso il Coll den Claret grazie all’azione di Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost). Il gruppo reagiva ed annullava l’azione di Carthy nella successiva discesa. La corsa si decideva negli ultimi 30 km quando ad un primo attacco di Frederik Wandahl (Team Redbull BORA Hansgrohe) rispondeva la coppia XDS Astana formata da Christian Scaroni e Clement Champoussin. Era in paricolara il ciclista francese a lavorava per il compagno italiano sull’ultimo gpm del Coll de Sa Gramola. Scaroni restava da solo all’inseguimento del danese e riusciva a raggiungerlo in testa alla corsa a circa 10 km dall’arrivo. La coppia di testa veniva però raggiunta a sua volta da uno scatenato Jan Christen (UAE Team Emirates XRG) a 7 km dalla conclusione, dopo essere scattato dal primo gruppo inseguitore. Christen rilanciava l’azione dopo il passaggio sotto lo striscione dell’ultimo km e con una progressione impressionante andava a vincere in solitaria. Scaroni era secondo a secondi di ritardo mentre chiudeva il podio Antonio Morgado (UAE Team Emirates XRG) che negli ultimi km aveva accelerato insieme a Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), quest’ultimo giunto quinto alle spalle di Wandahl. Da segnalare nella top ten anche il settimo posto di Simone Velasco (Team XDS Astana). Per Christen è la prima vittoria stagionale mentre Scaroni è al secondo posto del 2025 dopo quello ottenuto nella Classica Comunitat Valenciana 1969. Il Challenge Mallorca prosegue domani con la seconda prova del Trofeo Ses Salines, corsa di 184.5 km che presenta quattro semplici gpm di quarta categoria e che a differenza del Trofeo Calvià dovrebbe favorire i velocisti.

Antonio Scarfone

Jan Christen vince il Trofeo Calvià (Getty Images)

Jan Christen vince il Trofeo Calvià (Getty Images)

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