QUARTIERTAPPA: DALLA SEDE DI CENTO

Ecco il tradizionale contenitore made ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione vinta dall’elvetico Carlo Clerici nel 1954)

SALA STAMPA

Italia

A Cento è volatona: tripletta di super Milan! Pogacar sempre in maglia rosa

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Kronometer in kraljevska etapa za kronanje rožnatega panterja – Milan tretjič do zmage, Mezgečevi tudi danes praznih rok (Il cronometro e il palco reale per l’incoronazione della pantera rosa – Milan alla vittoria per la terza volta, anche oggi Mezgeč è a mani vuote)

Delo

Regno Unito

In-form Milan pounces for third stage victory of race (Milan in forma si avventa per la terza vittoria di tappa)

The Guardian

Francia

Milan s’offre une 3e victoire d’étape (Milan si offre una terza vittoria di tappa)

L’Équipe

Spagna

Hat-trick de Milan (Tripletta di Milan)

AS

Belgio

Alweer raak voor Jonathan Milan: Italiaan sprint onhoudbaar naar derde ritzege in de Giro na sterk werk van Jasper Stuyven (Un altro successo per Jonathan Milan: per l’italiano sprint inarrestabile verso la terza vittoria di tappa al Giro dopo il grande lavoro di Jasper Stuyven)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Onaantastbare Milan pakt met sprint uit het boekje derde ritzege in Giro (L’intoccabile Milan conquista la terza vittoria di tappa al Giro con uno sprint da manuale)

De Telegraaf

Germania

Bauhaus starker Dritter bei Milan-Hattrick (Forte Bauhaus, terzo nella tripletta di Milan)

Kicker

Australia

More Giro woe for out-of-sorts Aussie sprint ace Ewan (Altri guai al Giro per l’asso australiano dello sprint Ewan, fuori forma)

The West Australian

DISCOGIRO

La colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

La vida es un carnaval (Celia Cruz)

METEOGIRO

Castiglione delle Stiviere – partenza primo corridore (13.20) : nubi sparse, 21°C, vento moderato da E (6-20 Km/h), umidità al 58%
Castiglione delle Stiviere – ore 14.30: nubi sparse, 22°C, vento moderato da E (5-21 Km/h), umidità al 55%
Castiglione delle Stiviere – ore 15.30: nubi sparse, 22°C (percepiti 25°C), vento moderato da E (6-18 Km/h), umidità al 54%
Castiglione delle Stiviere – partenza maglia rosa (ore 16.35): nubi sparse, 22°C (percepiti 25°C), vento moderato da E (8-19 Km/h), umidità al 54%
Desenzano del Garda – arrivo primo corridore (13.56) : nubi sparse, 21°C, vento moderato da E (4-18 Km/h), umidità al 57%
Desenzano del Garda – ore 15 : nubi sparse, 22°C, vento moderato da E (5-14 Km/h), umidità al 56%
Desenzano del Garda – ore 16 : nubi sparse, 22°C, vento moderato da E (6-16 Km/h), umidità al 56%
Desenzano del Garda – arrivo maglia rosa : nubi sparse, 22°C, vento moderato da E (7-17 Km/h), umidità al 56%

GLI ORARI DEL GIRO

13.00: inizio diretta su Eurosport
13.20: inizio diretta su RaiSport
13.40: partenza del primo corridore da Castiglione delle Stiviere
14.00: inizio diretta su Rai2
14.15: arrivo del primo corridore a Desenzano del Garda
16.43: partenza della maglia rosa da Castiglione delle Stiviere
17.20: arrivo della maglia rosa a Desenzano del Garda

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Con la ricomposizione della coppia al commento Pancani – Cassani la rubrica degli strafalcioni dei telecronisti riprende il suo titolo originario

De Luca: “Tiberi sta masticando qualche gommino” (caramelle gommose)
De Luca: “Ecco l’Arco Augusto” (Arco di Augusto)
Petacchi: “L’Alpecin-Deceuninck vogliono una vittoria di tappa”
Borgato: “Cercare di generale stress alla maglia rosa di Tadej Pogacar” (chissà come sarà stropicciata stasera)
Fabretti: “Umberto Ganna” (Filippo)
Televideo RAI: “Aniolkowsky”, “Aniolkowsi” (Aniolkowski)
Televideo RAI: “Timn Van Dijke” (Tim)
Televideo: “Giovani Lonardi”

GIROALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale dal punto di vista della maglia nera

Ordine d’arrivo della tredicesima tappa, Riccione – Cento

1° Ewen Costiou
2° Mattia Bais a 2′45″
3° Benjamin Thomas a 3′06″
4° Simon Clarke s.t.
5° Tobias Foss a 3′48″

Classifica generale

1° Alan Riou
2° David Dekker a 52″
3° Josef Cerný a 1′29″
4° Fabian Lienhard a 2′50″
5° Tim Merlier a 5′30″

Miglior italiano Davide Cimolai, 13° a 11′00″

IL GIRO DI 70 ANNI FA

Riviviamo l’edizione 1954 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose grazie a una storica fuga bidone l’elvetico Carlo Clerici

3 GIUGNO 1954 – 13a TAPPA: GENOVA – TORINO (211 Km)

COPPI GUIDA L’OFFENSIVA CONTRO CLERICI SCATENATA FRA ALESSANDRIA E MONCALVO

La Genova-Torino è stato disputata allo media di 38 Km. all’ora – Koblet e Schaer gregari di lusso al servizio della “maglia rosa”

Lo svizzero è riuscito a respingere l’attacco – Astrua primo al traguardo di Cocconato – La fase decisiva della lotta si è svolta sulla salita della Rezza – Nove corridori disputano a Torino la volata finale vinta dall’olandese Wagtmans – Classifica generale immutata – Dice il campionissimo: “Abbiamo sbagliato ad attaccar” – Come e perchè Fausto ha perduto terreno sulla salita di Cocconato – Clerici comincia a credere che vincerà il Giro

La rocca di Cento illuminata di rosa (www.comune.cento.fe.it)

La rocca di Cento illuminata di rosa (www.comune.cento.fe.it)

ARCHIVIO QUARTIERTAPPA

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Raduno di partenza a Venaria Reale
1a tappa: Venaria Reale – Torino
2a tappa: San Francesco al Campo – Santuario di Oropa
3a tappa: Novara – Fossano
4a tappa: Acqui Terme – Andora
5a tappa: Genova – Lucca
6a tappa: Torre del Lago Puccini (Viareggio) – Rapolano Terme
7a tappa: Foligno – Perugia (cronometro individuale)
8a tappa: Spoleto – Prati di Tivo
9a tappa: Avezzano – Napoli
10a tappa: Pompei – Cusano Mutri (Bocca della Selva)
11a tappa: Foiano di Val Fortore – Francavilla al Mare
12a tappa: Martinsicuro – Fano

JONATHAN DIMENSIONE VOLATA, TRIS DI MILAN A CENTO

A Cento altra volata senza rivali per Jonathan Milan (Team Lidl Trek) che ottiene la terza vittoria al Giro 2024 e sale un altro gradino nella considerazione dei velocisti più forti in circolazione nonostante abbia dovuto rincorrere il gruppo per quasi 10 km nelle fasi finali della tappa a causa di un ventaglio innescato dall’INEOS Grenadiers. La maglia ciclamino è ormai ipotecata

La tredicesima tappa del Giro 2024 è una delle più facili dal punto di vista altimetrico. Si parte da Riccione e si arriva a Cento dopo 179 km in una tappa piatta come un fuso e senza la benchè minima ombra di gpm. Velocisti perciò strafavoriti con Jonathan Milan (Team Lidl Trek) pronto a buttarsi nuovamente in volata mentre gli uomini di classifica si riposeranno in vista dell’attesa cronometro di domani da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda. La fuga di giornata, che vedeva protagonisti Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa), Manuele Tarozzi ed Alessandro Tonelli (Team VF Group Bardiani CSF Faizanè), partiva dopo appena 1 km dal via ed il vantaggio sul gruppo maglia rosa arrivava a sfiorare i quattro minuto già dopo 10 km. Pietrobon si aggiudicava il primo traguardo volante di Villanova posto al km 65.8. Tarozzi vinceva il traguardo Intergiro di Lugo posto al km 95.1. Pietrobon vinceva infine il secondo traguardo volante di Conselice posto al km 113.3. In testa al gruppo maglia rosa si alternavano le squadre dei velocisti e precisamente il Team Lidl Trek ed il Team Alpecin Deceuninck. La fuga terminava a 52 km dall’arrivo dopo un deciso forcing dell’INEOS Grenadiers che grazie a qualche ventaglio innescava alcuni spezzettamenti nel gruppo principale. Nella seconda parte restava invischiata la maglia ciclamino di Jonathan Milan (Team Lidl Trek) che dopo un inseguimento di qualche km riusciva a rientrare nel gruppo di testa. Una nuova attacco si sviluppava a circa 30 km dalla conclusione grazie all’azione di Dries De Pooter (Team Intermarchè Wanty) e Martin Marcellusi (Team VF Group Bardiani CSF Faizanè). Una caduta a 20 km dalla conclusione coinvolgeva una decina di ciclisti, tutti capaci di rialzarsi e di rientrare in gruppo. Marcellusi si rialzava a 15 km dalla conclusione mentre De Pooter veniva ripreso poco oltre dal gruppo maglia rosa. Gli ultimi km erano controllati dalle squadre dei velocisti che preparavano il terreno per la volata. Era ancora una volta Jonathan Milan a dominarla con una progressione irresistibile che metteva tutti in fila. Secondo era Stanislaw Aniolkowski (Team Cofidis) mentre terzo si piazzava Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious). Nella top ten si segnalavano anche il nono posto di Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa) ed il decimo posto di Alberto Dainese (Team Tudor Pro Cycling). Per Milan è la terza vittoria al Giro 2024 e la maglia ciclamino può dirsi ormai ipotecata. In classifica generale resta tutto invariato nelle prime posizioni con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che conduce davanti a Daniel Martinez (Team BORA Hansgrohe) e Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers). Come detto all’inizio domani tappa interessante e attesa quella numero 14, la cronometro individuale da Castiglione delle Stiviere a Desenzano del Garda: poco più di 31 km abbastanza tecnici che presentano anche alcuni tratti in salita. Assisteremo di nuovo al duello Ganna-Pogacar ma c’è attesa anche per Antonio Tiberi (Team Bahrain Victorious), che può consolidare la sua maglia bianca ai danni di Thymen Arensman (Team INEOS Grenadiers).

Antonio Scarfone

Jonathan Milan vince a Cento (foto: Tim De Waele/Getty Images)

Jonathan Milan vince a Cento (foto: Tim De Waele/Getty Images)

LA VOLATA ES UN CARNAVAL

E’ la tappa più facile del Giro 2024, tutta pianura dal raduno di partenza di Riccione al traguardo di Cento. L’arrivo è di quelli che fanno gola ai velocisti e oggi le loro formazioni saranno agevolate dal percorso nelle operazioni di contenimento della fuga di giornata. Poi spazio a quello che Bruno Raschi definì “il lungo prologo di una coltellata”.

La volata è per davvero una sorta di carnevale. Nelle ultime centinaia di metri di una tappa destinata agli sprinter se ne vedono davvero di tutti i colori e di coriandoli ne fioccano da destra e da sinistra, tra chi parte da lontanissimo e chi si piazza alle calcagna del corridore lanciato a tutta per sfruttarne la scia, tra chi adotta i mille sotterfugi che i velocisti escogitano per assicurarsi un posto al sole e chi, invece, esce dalle righe in tutti i sensi, finendo poi per incappare nelle sanzioni imposte dalla giuria, perché in questo caso giustamente non si applica la tradizionale legge non scritta secondo la quale “a carnevale ogni scherzo vale”. Oggi, poi, la sensazione di esser tornati a febbraio sarà resa ancora più palpabile dal fatto di arrivare a Cento, cittadina emiliana che deve parte della fama proprio al carnevale, che qui dura addirittura un mese e che ha radici antichissime, testimoniate per la prima volta da alcuni affreschi di Giovanni Francesco Barbieri, il pittore più noto con il nome d’arte di Guercino, vissuto tra il 1591 e il 1666 e originario proprio di questo centro. Oggi la volata sarà argomento quasi unico di discussione, al termine di quella che è la più facile tra le 21 tappe del Giro d’Italia 2024, ancor più facile della passerella conclusiva di Roma, più corta ma movimentata qua e là da qualche piccolo dislivello. Oggi, invece, si pedalerà costantemente in pianura, anche se non mancheranno insidie che costringeranno i corridori a disputare la tappa con le antenne ben dritte, tra rotatorie, curve, restringimenti di carreggiata e quant’altro offre la rete stradale. E anche la natura stessa della pianura, totalmente sgombra com’è da colline, potrebbe rappresentare un problema in caso di vento, perché la mancanza di elevazioni permette alle folate di spazzare indisturbate, portando scompiglio in gruppo e rendendo la tappa molto più selettiva del previsto. E ci sono corridori che si sono visti compromessi dal vento le possibilità di vittoria finali proprio in tappe simili a questa, disegnate lontano dalle coste del mare, come ben ricorda lo spagnolo Alejandro Valverde, che al Tour del 2009 – che lo vedeva al via tra i favoriti – a causa del vento si vode letteralmente volare via quasi 10 minuti in una frazione totalmente disegnata nel piatto cuore geografico della Francia.
Il mare sarà, comunque, protagonista anche oggi accompagnando i “girini” nel tratto iniziale poiché i primi 9 Km si snoderanno lungo il celebre litorale romagnolo, puntando da Riccione verso Rimini, capitale del divertimento balneare che offre ai turisti anche interessanti vestigia del suo passato come l’Arco d’Augusto, Castel Sismondo e il duomo cittadino, noto con il nome di Tempio Malatestiano.
Lasciata Rimini si abbandonerà anche il mare, che si rivedrà per un attimo solo nel corso della tappa conclusiva, e si andrà a imboccare l’asse della Via Emilia, l’antica strada consolare che porta il nome di chi ne promosse la costruzione, il generale romano Marco Emilio Lepido. Su di essa si pedalerà per quasi 70 Km, toccando all’inizio di questo tratto Santarcangelo di Romagna, presso il cui centro storico si trova la Rocca Malatestiana, il castello nel quale secondo la leggenda si consumò il dramma di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, i peccaminosi cognati che ispirarono a Dante Alighieri il quinto canto dell’Inferno. Proseguendo si toccherà quindi Savignano sul Rubicone, il comune che è considerato la patria del ballo liscio (è possibile visitarvi la casa-museo di Secondo Casadei, l’autore di “Romagna mia”), per poi tirare dritto in direzione di Cesena, dove ha avuto inizio la parabola di vita e di successi di Marco Pantani: qui il “Pirata” di Cesenatico è nato il 13 gennaio del 1970 e sempre qui, per la precisione nella frazione di Case Castagnoli, all’età di 14 anni conseguì la sua prima vittoria in assoluto, eccezionalmente ottenuta in una gara completamente pianeggiante. Transitati a breve distanza dal colle sul quale si adagia il borgo di Bertinoro (in frazione Polenta si può ammirarvi la Pieve di San Donato, alla quale Giosuè Carducci dedicò un’ode) i “girini” saranno sulle strade di Forlimpopoli, nel cui cuore si affaccia la Rocca Albornoziana, maniero che nel nome rammenta il cardinale che lo fece erigere tra il 1360 e il 1365, lo spagnolo Egidio Albornoz. Il passaggio dalla vicina Forlì offrirà l’occasione di ricordare Ercole Baldini a un anno e mezzo dalla scomparsa del corridore romagnolo, vincitore del Giro nel 1958 ma principalmente menzionato per due affermazioni ottenute quando ancora era dilettante, alle Olimpiadi di Melbourne del 1956 e, qualche mese prima, al Velodromo Vigorelli di Milano dove riuscì a battere il record dell’ora, migliorando di 234 metri il precedente primato di Jacques Anquetil.
Con il passaggio da Faenza – cittadina celebre per la produzione di ceramiche di pregio, un campionario del quale è visibile nel MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche), istituzione importante al punto da esser stata riconosciuta dall’UNESCO “Monumento testimone di una cultura di pace” – il gruppo cambierà bruscamente direzione di marcia abbandonando la Via Emilia per inoltrarsi nella Pianura Padana in direzione di Bagnacavallo. Sfiorato questo centro, il cui nome ci ricorda come in questo luogo un tempo ci fosse un guado percorribile senza problemi con i quadrupedi, si punterà su Lugo, dove all’ombra della Rocca Estense sono scattate storiche edizioni del Giro di Romagna, corsa che nel 2024 dovrebbe tornare in calendario dopo 13 anni d’assenza e che ha la sua punta di diamante nelle tre vittorie che Fausto Coppi ottenne tra il 1946 e il 1949.
Varcato il corso del Santerno si toccherà Massa Lombarda, centro che trae il nome dalle 150 famiglie fuggite nel XIII secolo dal contado di Mantova, invaso dall’avido signore della Marca Trevigiana Ezzelino da Romano, intenzione a estendere l’estensione dei suoi domini. Con un altro cambio di rotta si giungerà a Conselice, centro dove campagne archeologiche negli anni ‘90 hanno permesso di riportare alla luce tracce della Valle Padusa, laguna che si estendeva su queste terre 7000 anni fa. Zigzagando così in luoghi dove un tempo l’acqua si distendeva a perdita d’occhio si lascerà la provincia di Ravenna per sbarcare sulle strade del bolognese e portarsi a Molinella, centro in epoca remota ebbe importanza strategica per il suo trovarsi nei pressi del traghetto che permetteva di spostarsi verso la sponda ferrarese del fiume Reno. La successiva meta dei “girini” sarà Baricella, poi ci si porterà ad Altedo, frazione del comune di Malalbergo conosciuta per la coltivazione di una varietà di asparago verde IGP alla quale viene dedicata una sagra che annualmente si tiene tra la terza e la quarta domenica di maggio e che, dunque, nel 2024 inizierà pochi giorni dopo il passaggio della tappa. I corridori non avranno tempo per divagazioni gastronomiche, anche perché mancheranno a questo punto circa 25 Km al traguardo e a breve inizieranno le grandi manovre in vista dello sprint, atti preparatori che l’indimenticato Bruno Raschi, il “Divino” giornalista emiliano che fu vicedirettore della Gazzetta dello Sport dal 1976 al 1983, soleva definire “il lungo prologo di una coltellata”. Lo scenario di queste concitate fasi vedrà il gruppo sfrecciare sempre più veloce tra San Pietro in Casale e Pieve di Cento, dove si transiterà a due passi dalle mura della rocca cittadina, innalzata nel XIII secolo e inserita in un complesso difensivo che contemplava una cinta muraria nella quale si aprivano quattro porte. Una di queste è Porta Cento, lambita la quale i corridori dovranno superare una risibile difficoltà altimetrica, la gobba del ponte che permette di scavalcare il corso del Reno e che tirerà un bello scherzetto, questo è permesso, ai velocisti arrivati a questo punto provati dalle alte velocità e che potrebbero trovarsi a perdere le ruote dei compagni che li devono pilotare, un piccolo contrattempo che potrebbe rimanere sul groppone a soli 2 Km dall’arrivo.
Per il resto niente altri scherzi, ci raccomandiamo….

Mauro Facoltosi

Uno dei colorati carri del carnevale di Cento e l’altimetria della tredicesima tappa (www.i2orficicona.it)

Uno dei colorati carri del carnevale di Cento e l’altimetria della tredicesima tappa (www.i2orficicona.it)

CIAK SI GIRO

Un cult tira l’altro e così dopo l’”Allenatore nel pallone” siamo qui a parlarvi di un altro film molto “venerato”, in questo caso tra gli appassionati del genere horror: è “La casa dalle finestre che ridono”, quinta pellicola firmata da Pupi Avati, per la quale vinse il premio alla critica al Festival du Film Fantastique di Parigi del 1979. Uscita nelle sale 3 anni prima, la pellicola del cineasta bolognese narra le vicende di Stefano, un giovane restauratore (interpretato da Lino Capolicchio) invitato a recuperare un macabro affresco realizzato da Buono Legnani, folle pittore morto suicida vent’anni prima. Sospettando che dietro a quell’opera si nasconda un mistero, Stefano comincia a indagare sulla vita del Legnani, scoprendo che era noto come “pittore delle agonie” perché ritraeva sempre soggetti deceduti, “modelli” che gli venivano procurati dalle sorelle con le quali viveva e che provvedano a torturare e uccidere i malcapitati prima di consegnarli al fratello. L’indagine condurrà Stefano fino al fatiscente casale dove viveva il Legnani e che era stato ribattezzato dalle genti del posto “casa dalle finestre che ridono” per via delle gigantesche labbra che ne adornavano le finestre: qui scoprirà che le sorelle sono ancora in vita e che continuano a compiere sacrifici umani in onore del fratello, i cui resti sono conservati proprio nel casale, immersi in formalina. Se, terminata la visione del film, vi sarà venuta voglia di tornare sui luoghi delle riprese, rimarrete in parte delusi poiché la principale location del film, che in parte fu girato anche a Cento, non esiste più: la “casa delle finestre che ridono” era, infatti, un casale destinato alla demolizione sulle cui facciate Pupi Avati chiese alla scenografa di dipingere delle grandi labbra in corrispondenza delle finestre. Terminate le riprese, l’edificio fu raso al suolo e oggi ha preso il suo posto un frutteto, situato alle porte di Malalbergo, non distante dal centro di Altedo, luogo dal quale i “girini” transiteranno nel finale di tappa.

In collaborazione con www.davinotti.com

L’edificio, appositamente “truccato”, che rappresenta la principale location de “La casa dalle finestre che ridono” (www.davinotti.com)

L’edificio, appositamente “truccato”, che rappresenta la principale location de “La casa dalle finestre che ridono” (www.davinotti.com)

Qui potete vedere le altre location del film

https://www.davinotti.com/articoli/location-esatte-da-la-casa-dalle-finestre-che-ridono/43

FOTOGALLERY

La spiaggia di Riccione

Rimini, Tempio Malatestiano

Santarcangelo di Romagna, Rocca Malatestiana

Polenta di Bertinoro, Pieve di San Donato

Forlimpopoli, Rocca Albornoziana

Faenza, MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche)

Lugo, Rocca Estense

La rocca di Pieve di Cento