POGACAR SEMPRE PIU’ ALIENO. SUA ANCHE LA FRECCIA VALLONE

aprile 19, 2023 by Redazione  
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Con una progressione fulminante a circa 150 metri dall’arrivo, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), conquista la sua prima Freccia Vallone demolendo la resistenza degli avversari e confermando di essere uno dei più forti ciclisti in circolazione. Mattias Skjelmose Jensen (Team Trek Segafredo) è secondo e primo degli umani. Buon quinto posto per il compagno di squadra Giulio Ciccone, primo italiano al traguardo

La Freccia Vallone propone ancora un percorso esplosivo, con tre passaggi sul Muro de Huy, simbolo di questa corsa. Alla partenza è assente Dylan Teuns (Team Israel Premier Tech), vincitore lo scorso anno. E, nonostante fosse iscritto, non prende il via neanche Benoit Cosnefroy (AG2R Citroen), la cui forma lascia a desiderare. La fuga di giornata, partita dopo una quindicina di km, vedeva protagonisti otto ciclisti, ovvero Daryl Impey (Team Israel Premier Tech), Lawrence Naesen (Team AG2R Citroen), Georg Zimmermann (Team Intermarchè Circus Wanty), Jakob Hindsgaul (Uno-X Pro Cycling Team), Soren Kragh Anderson (Team Alpecin Deceuninck), Raul Garcia Pierna (Team Kern Pharma), Johan Meens (Team Bingoal WB) e Jetse Bol (Team Burgos BH). Le squadre maggiormente impegnati nell’inseguimento sono state l’UAE Team Emirates ed il Team INEOS Grenadiers. La fuga ha raggiunto un vantaggio massimo di 3 minuti e 50 secondi intorno al km 60 salvo poi scendere progressivamente. A circa metà del percorso facevano capolino in testa al gruppo anche uomini della Jumbo Visma e dell’EF Education EasyPost. Il primo nome caldo ad alzare bandiera bianca era David Gaudu (Team Groupama FDJ), quando veniva scalato per la prima volta il Mur de Huy. Il francese metteva addirittura il piede a terra e si ritirava, quando mancavano 75 alla conclusione. Il primo fuggitivo a rialzarsi e ad essere ripreso dal gruppo inseguitore era Naesen. La fuga perdeva altri pezzi nei successivi 30 km ed a 47 km dalla conclusione restavano in testa alla corsa soltanto Zimmermann e Kragh Andersen, che scollinavano sul secondo Mur de Huy con un vantaggio risicato sul gruppo inseguitore dove adesso faceva la voce grossa l’UAE Team Emirates. A 35 km dall’arrivo Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan) e Louis Vervaeke (Team Soudal Quick Step) raggiungevano la testa della corsa. A 21 km dall’arrivo una caduta nel gruppo metteva fuori gioco, tra gli altri, Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) e Jesus Herrada (Team Cofidis). Vervaeke restava da solo in testa alla corsa a poco meno di 7 km dalla conclusione. Il gruppo riprendeva il ciclista belga poco prima del passaggio sotto lo striscione dell’ultimo km, quando i big erano già tutti davanti per dare tutto sulle pendenze in doppia cifra. Era Michael Woods (Team Israel Premier Tech) il primo ad allungare a circa 400 km dalla conclusione ma alla sua ruota restava attaccato, apparentemente senza difficoltà, Tadej Pogacag (UAE Team Emirates), che superava sullo slancio il ciclista canadese con un’imperiosa accelerazione. Lo sloveno andava a vincere precedendo sul traguardo un ottimo Mattias Skjelmose Jensen (Team Trek Segafredo), secondo e primo degli umani. Terzo a 3 secondi di ritardo era Mikel Landa (Team Bahrain Victorious) mentre chiudevano la top five Woods in quarta posizione e Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo) in quinta posizione. Non ci sono più parole per descrivere Tadej Pogacar, probabilmente all’apice o quantomeno ad uno degli apici della sua carriera, avendo già vinto nel 2023 sei delle otto corse (tra corse di un giorno e corse a tappe) a cui ha partecipato. E non finisce qui, visto che il fenomeno sloveno è atteso domenica ad un’altre prova di forza alla Liegi-Bastogne-Liegi, dove si scontrerà con un certo Remco Evenepoel.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince la Freccia Vallone 2023 (foto: Getty Images Sport)

Tadej Pogacar vince la Freccia Vallone 2023 (foto: Getty Images Sport)

ROUBAIX E FRECCIA 2022: LE PAGELLE

Settimana intensa quella successiva alla Pasqua, con Roubaix e Freccia Vallone inserite in calendario nel volgere di pochi giorni. Ecco le pagelle delle due classiche del nord.

PARIGI-ROUBAIX

DYLAN VAN BAARLE: Il ciclista olandese vince una Parigi-Roubaix da autore, una corsa fatta di costanza, gambe e tanto cuore. Si lancia all’inseguimento dei fuggitivi e li riprende uno a uno per poi staccarli tutti vincendo con quasi due minuti di vantaggio sul secondo, un leone. Prima vittoria di prestigio per il corridore della Ineos più volte sottovalutato, soprattutto dal suo team. VOTO: 10

WOUT VAN AERT: Non doveva partecipare. Veniva da uno stop causa Covid e, nonostante tutto, facendo a pugni con la sfortuna in corsa arriva secondo alle spalle dell’ironman Van Baarle. VOTO: 9

STEFAN KUNG: Lo svizzero ha una costanza da far invidia ai più, ma non riesce a trovare lo spunto vincente per staccare i diretti concorrenti alla vittoria finale. Termina sul gradino più basso del podio un’ottima Parigi-Roubaix. VOTO: 8

MATEJ MOHORIC: Il corridore della Bahrein vuole vincere per Colbrelli e ci prova in tutti modi non risparmiandosi mai. Purtroppo per lui la sfortuna lo colpisce nel modo meno opportuno. VOTO: 7,5

TOM DEVRIENDT: Attaccando a più riprese nella fuga principale di giornata il trentenne belga sta in testa alla corsa per buona parte della gara. A trent’anni sfiora un podio da leggenda. VOTO: 7

YVES LAMPAERT: Prova a salvare la Campagna del Nord della QuickStep. Il belga cerca di anticipare i tempi attaccando da lontano sorprendendo tutti, ma la sua corsa si infrange urtando un tifoso a bordo strada. VOTO: 6,5

MATHIEU VAN DER POEL: Il motore c’è, ma quando corrono tutti contro di te non è facile smarcarsi a dovere e il buon Mathieu perde l’attimo giusto per entrare nell’azione decisiva. VOTO: 6

ANDREA PASQUALON: Al debutto alla Parigi-Roubaix il ciclista della Intermarché – Wanty termina al diciannovesimo posto, primo degli italiani. VOTO: 6

NILS POLITT: Il tedescone della Bora-Hansgrohe non si nasconde e prova ad entrare in azioni dalla media-lunga distanza, tentativi che non sono mai decisivi. VOTO: 5,5

KASPER ASGREEN: Uno dei favoriti si perde nel marasma di giornata e non riesce mai a tenere il ritmo dei migliori. VOTO: 5

FRECCIA VALLONE

DYLAN TEUNS: Prima vittoria stagionale per il belga della Bahrain-Victorious, una vittoria di testa e gambe in un finale dove i favoriti di giornata si marcavano a uomo sottovalutandolo. VOTO: 10

ALEJANDRO VALVERDE: Il murciano alla bellezza di quarantuno primavere sfiora l’incredibile impresa di vincera la sesta Freccia Vallone, la sua corsa preferita. Intramontabile. VOTO: 9,5

ALEKSANDR VLASOV: Il giovane corridore della Bora-Hansgrohe si muove con intelligenza nel finale, ma perde l’attimo decisivo non seguendo Teuns. VOTO: 7,5

DANIEL MARTINEZ: Ha tutta la Ineos Grenadiers dalla sua parte e cerca di ripagare la fiducia nel migliore dei modi chiudendo al quinto posto. VOTO: 7

CARLOS VERONA: Si mette in testa al grupetto nel finale per lancia il capitano Valverde sul muro di Huy, un’azione decisa che poteva far male a tutti. VOTO: 7

GERAINT THOMAS: Il gallese si mette a disposizione di Martinez con cuore e abnegazione. VOTO: 6,5

JULIAN ALAPHILIPPE: Il vincitore in carica non riesce a riconfermarsi nonostante un gregario di lusso come Evenepoel. Nel finale prova ad anticipare i rivali ma rimane impantanato. Alla fine raccoglie un quarto posto che di certo non lo gratifica. VOTO: 6

DOMENICO POZZOVIVO: Il lucano prova a inserirsi nella battaglia finale sul muro di Huy, ma le gambe non reggono il ritmo dei migliori. VOTO: 6

TADEJ POGACAR: Lo sloveno corre col freno a mano tirato, si nasconde in vista della Liegi-Bastogne-Liegi. VOTO: 6

MARC HIRSCHI: Lo svizzero aveva dato segnali di risveglio nelle ultime corse, segnali che non stati ripetuti alla Freccia Vallone. VOTO: 5

JONAS VINGEGAARD: Il corridore della Jumbo-Visma si arrende subito ed esce presto dalla contesa per la Freccia Vallone. VOTO: 5

Luigi Giglio

DYLAN TEUNS FA LA VOCE GROSSA SUL MURO DI HUY!

aprile 20, 2022 by Redazione  
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Dylan Teuns (Bahrain Victorious) si impone alla Freccia Vallone 2022 con un’azione di forza a 150 metri dal traguardo che piega la resistenza dei più quotati avversari. L’ultimo a cedere è Alejandro Valverde (Movistar) che qui ha i record di vittorie in carriera, mentre sale sul terzo gradino del podio Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe). Fa notizia, in negativo, il quarto posto del campione del mondo Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl), per la prima volta fuori dal podio in sei partecipazioni. Mai protagonista, invece, l’atteso Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che nonostante resti davanti non riesce a seguire l’accelerazione decisiva di Teuns creando un buco in cui fa “entrare” inizialmente anche Alaphilippe!

La fuga di giornata riesce ben presto a formarsi e così caratterizzare i primi chilometri della Freccia Vallone 2022. A riuscire ad evadere dal gruppo sono Jimmy Janssens (Alpecin-Fenix), Pierre Rolland (B&B Hotels-KTM), Bruno Armirail (Groupama-FDJ) , Valentin Ferron (TotalEnergies), Simon Guglielmi (Arkea-Samsic), Daryl Impey (Israel-Premier Tech), Chris Juul-Jensen (BikeExchange-Jayco) e Morten Hulgaard (Uno-X), raggiunti qualche chilometro dopo da Luc Wirtgen e Jens Reynders. Il gruppo scivola subito a 3’ di ritardo, in testa si alternano la Ineos Grenadiers, la Quick-Step Alpha Vinyl e l’UAE Team Emirates. A poco meno di 80 Km dalla conclusione, grazie anche all’aiuto all’inseguimento da parte della EF Education – EasyPost e della Jumbo Visma, il margine dei fuggitivi scende sotto i 2’. La corsa inizia ad entrare nel vivo con l’ingresso nel circuito finale, caratterizzato dal triplice passaggio sul Muro di Huy. Alla testa della corsa non resta che gestire 1’30” di vantaggio al passaggio sulla Côte d’Ereffe. L’altra asperità, la Côte de Cherave, fa staccare Reynders: sono i primi segnali di una fuga che va a dissolversi. La stessa sorte poco dopo tocca anche a Wirtgen. Al primo passaggio dal traguardo gli otto in testa conservano poco più di 1’10” di vantaggio. Dietro il gruppo prende in testa il muro con gli uomini della Movistar, nonostante sia il primo dei tre passaggi previsti il ritmo è sostenuto tanto che a farne le spese, a sorpresa, è Tom Pidcock (Ineos Grenadiers). Allo scollinamento subito un cambio in testa con una nuova fase di corsa e questa volta il blocco della Bahrain Victorious prova a sfruttare il vento laterale per spezzare un gruppo già allungatissimo. La cosa non riesce e produce solo un ulteriore avvicinamento ai battistrada, ormai a 50”. Al passaggio dalla Côte d’Ereffe nel gruppo di testa restano Armirail, Ferron, Guglielmi, Impey e Janssens che, grazie ad un rilassamento del gruppo inseguitore, riescono a portarsi a 2’ di vantaggio. E’ la quiete prima della tempesta. Infatti sulla successiva Côte de Cherave Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) lancia all’attacco il compagno di squadra Simon Carr, azione che fa calare di nuovo il vantaggio dei fuggitivi a 30″. Subito dopo il secondo passaggio sul Muro d’Huy, mentre Carr raggiunge i battistrada, in testa le squadre più attese conquistano le prime posizioni a difesa dei propri capitani. Davanti, intanto, dopo aver rifiatato, Carr prova ad andarsene tutto solo a 19 chilometri dalla conclusione, seguito da Ferron. Dietro è uno straordinario Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a dettare il ritmo dell’inseguimento, a cui viene data nuova linfa anche dagli uomini Ineos con Geraint Thomas a sacrificarsi per i compagni. A 9 Km dalla conclusione, grazie anche all’azione di Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl), la fuga viene annullata. Come da canovaccio sarà ancora il Muro di Huy a decretare il vincitore della Freccia Vallone, infatti anche la penultima asperità, la Côte de Cherave, non offre particolari attacchi se non un allungo degli uomini Cofidis con un attacco di Rémy Rochas. Il francese guadagna poche decine di metri, raggiunto successivamente da Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl) e Soren Kragh Andersen (Team DSM). I tre riescono a portarsi a 12” dal plotone, ormai lanciatissimo verso l’ultima ascesa a Huy, che li riacciuffa pochi metri prima dell’ultimo chilometro. Davanti si porta subito la Movistar, prima con Carlos Verona e poi con Enric Mas, alla cui ruota si fa trovare pronto Alejandro Valverde. Gli spagnoli vengono subito affiancati da Dylan Teuns (Bahrain-Victorious), mentre Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl) restano un po’ più indietro. Superata la doppia curva, quella con le pendenze maggiori, il gruppo si apre sempre meno folto e nel tratto diritto che porta al traguardo è Teuns a piazzare il colpo di pedale più deciso a 300 metri dalla conclusione. Inizialmente la reazione di Valverde è ottima, tanto che segue il belga con a ruota Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe). Dietro i tre cede improvvisamente Tadej Pogacar, che va a creare così un buco che costringe Alaphilippe a passarlo di lato. Davanti Valverde sembra riuscire ad affiancare Teuns, ma cede anche lui alla progressione del belga, che riesce ad alzare tutto solo le braccia al cielo. Grande prova di forza di Teuns e di tutta la Bahrain Victorious, che si dimostra essere tra le squadre più in forma di questa stagione. Il fuoriclasse madrileno, alla sua ultima stagione tra i professionisti, deve accontentarsi del secondo posto; terzo è un rigenerato Vlasov, quarto arriva Alaphilippe, quinto si piazza Daniel Felipe Martinez (Ineos Granadiers). Il miglior italiano è Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), che chiude al quindicesimo posto

Antonio Scarfone

Il testa a testa tra Teuns e Valverde sul muro di Huy (foto Getty)

Il testa a testa tra Teuns e Valverde sul muro di Huy (foto Getty)

L’ALA IRIDATA SPIANA ROGLIC E IL MURO DI HUY

aprile 21, 2021 by Redazione  
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Vittoria di Julian Alaphilippe in uno sprint a due con Primoz Roglic. Per il Campione del Mondo si tratta della terza Freccia Vallone vinta in carriera. Terzo posto per un eterno Alejandro Valverde, male i pochi italiani presenti.

Un superbo Julian Alaphilippe (Deceunicnk-QuickStep) vinceva in volata la Freccia Vallone, la Classica delle Ardenne che come ogni anno anticipa di qualche giorno la Liegi-Bastogne-Liegi. Il corridore transalpino trionfava sull’arrivo della ripida salita di Huy, il simbolo della Freccia Vallone, battendo gli atri favoriti di giornata come Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma) e Alejandro Valverde (Movistar Team). Partenza della corsa che avveniva a Charleroi, cittadina belga che tornava ad ospitare il via della gara dopo 9 anni, infatti tradizione vuole che ogni anno la sede di partenza cambi per dare lustro così a diverse città della Vallonia. Percorso odierno che si presentava più corto di 8,4 km rispetto allo scorso anno per un totale di 193,6 chilometri. Il gruppo, di cui non facevano parte i corridori l’UAE Team Emirates a causa di due positività riscontrate il giorno prima all’interno della squadra, affrontava come prima asperità di giornata a 142,7 km dal traguardo con la Côte d’Yvoir che aveva preso il posto della Côte de Trasenster. Chi passava per primo sulla Côte d’Yvoir era il gruppo dei fuggitivi che si era avvantaggiato dopo alcuni chilometri dalla partenza, fuggitivi che erano Diego Rosa (Arkéa-Samsic), Louis Vervaeke (Alpecin-Fenix), Simone Velasco (Gazprom-Rusvelo),Alex Howes (EF Education-Nippo), Sylvain Moniquet (Lotto-Soudal), Sander Armée (Team Qhubeka Assos), Maurits Lammertink (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) e Julian Mertens (Sport Vlaanderen-Baloise).
Il gruppo dei fuggitivi toccava a 82 km dal traguardo i 4′20″ di vantaggio dal gruppo che veniva progressivamente perso a causa del gran lavoro della Movistar, segno che Alejandro Valverde voleva provare a tutti i costi a vincere la sua sesta Freccia Vallone in carriera. Si entrava nel circuito finale con il primo passaggio sul muro di Huy, con un ritardo del gruppo di 2′40”. Il percorso della Freccia Vallone 2021 presentava infatti un circuito locale dove i corridori dovevano affrontare per ben due volte la Côte d’Ereffe e la Côte de Chemin des Gueuses, mentre il famigerato Muro di Huy tre volte. Muro di Huy che avrebbe segnato anche il destino della corsa con la sua pendenza media di 10,2% in soli 1,3 chilometri, un’asperità sulla carta ideale per Primoz Roglic.
Con il passare dei chilometri la situazione nel gruppo diventava sempre più incandescente, si assisteva ad una lotta per prendere le prime posizioni in testa, mentre i fuggitivi vedendo il loro vantaggio diminuire si rialzavano, l’ultimo era Maurits Lammertink che resisteva stoicamente fino a 1,5 chilomentri dalla linea d’arrivo. Gran lavoro nell’inseguimento lo aveva fatto la Deceuninck QuickStep di Alaphilippe con James Knox, per l’inglese una prestazione notevole nella sua qualità di gregario. Il Campione del Mondo in carica sembrava aver scacciato le nubi che era apparse all’Amstel quando era apparso in difficoltà sul Cauberg, e ne primi due passaggi sul Muro di Huy mostrava una freschezza atletica che faceva ben sperare.
Negli ultimissimi chilometri i big iniziavano a farsi la guerra, Michel Kwiatkowski (Ineo Grenadiers), Primoz Roglic (Jumbo-Visma) provavano ad allungare ma nulla, si arrivava compatti fino alla parte centrale del Muro quando ai meno 500 metri partiva nuovamente Roglic. Lo sloveno scattava e sembrava che potesse fare il vuoto, invece alle sue spalle rinveniva uno straordinario Alaphilippe che con un numero incredibile lo riprendeva e addirittura rimontava andando a vincere per la terza volta in carriera la Freccia Vallone. Un arrivo bellissimo dove Roglic sembrava nettamente favorito, ma un Alaphilippe in grande spolvero ribaltava la situazione con una rimonta di assoluta bellezza. Terzo posto per l’eterno Alejandro Valverde che precedeva Michael Woods (Israel Start – Up Nation) e Warren Barguil (Team Arkea Samsic). Miglior italiano di giornata, come domenica all’Amstel Gold Race, Kristian Sbaragli (Alpecin – Fenix) 25° a 0′36” dal vincitore Alaphilippe.

Luigi Giglio

Il momento nel quale Alaphilippe asfalta Roglic (Getty Images Sport)

Il momento nel quale Alaphilippe "asfalta" Roglic (Getty Images Sport)

ALAPHILIPPE E FUGLSANG, GLI ETERNI RIVALI ANCORA PROTAGONISTI AL FIANDRE

aprile 24, 2019 by Redazione  
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Alaphilippe ha vinto, con i favori del pronostico, l’edizione 2019 della Freccia Vallone, battendo in volata Jakob Fuglsang che aveva tentato di anticipare lo sprint e anticipando di 6 secondi un ottimo Diego Ulissi, apparso in grande spolvero. Come da copione, si è deciso tutto all’ultima scalata al muro di Huy, sul quale il francese ha avuto anche qualche difficoltà ad imporsi sul suo terreno di caccia ideale.

Era già accaduto alla Strade Bianche ed all’Amstel Gold Race, anche se con esiti diversi, di vedere Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) e Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) in lotta per conquistare la vittoria.
Alla Strade Bianche Alaphilippe era riuscito a conquistare il successo mentre, per quanto riguara l’Amstel, è ancora vivissimo il ricordo dei due litiganti che, a furia di studiarsi in un quasi surplace negli ultimi chilometri, si sono fatti infinocchiare dall’arrembante gruppetto inseguitore che, fino a pochi minuti prima dell’inizio della pantomima, sembrava essere tagliato fuori dai giochi. La verità è che il povero Fuglsang, dopo aver tentato invano di staccare il compagno di avventura conscio del fatto di non avere la minima speranza in volata contro il francese, ha ovviamente pensato bene di far mancare al transalpino qualsiasi tipo di collaborazione. Alaphilippe, dal canto suom non si è voluto sobbarcare il lavoro ed il risultato è stato quel che abbiamo visto, non senza una certa soddisfazione, il giorno di Pasqua.
Oggi le cose sono andate diversamente,perché ai piedi del muro di Huy si sono presentati circa 30 corridori, ma sono stati ancora una volta i due eterni rivali ad accendere i fuochi d’artificio e a giocarsi la vittoria. Per il francese, stavolta, la questione è stata meno facile di quanto si potesse pensare perchè l’avversario danese ha tentato di piazzare il colpo del ko nel punto più duro del muro di Huy, la terribile “esse” ai 250 metri dal traguardo nella quale la pendenza media schizza oltre il 20%. Passato quell’ostico tratto Alaphilippe ha superato Fuglsang negli ultimi metri, ma ha dovuto comunque dar fondo a tutte le sue risorse per avere ragione del danese.
Alle loro spalle un ottimo Diego Ulissi (UAE-Team Emirates) è riuscito a conquistarsi il terzo gradino del podio, andando a precedere Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal) e Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe), che si conferma un cliente scomodissimo in chiave Liegi.
La corsa ha visto sin da subito tentativi di fuga e non ci è voluto molto per vedere sottrarsi al controllo del gruppo Joey Rosskopf (CCC Team), Robin Carpenter ( Rally UHC Cycling) e Kenneth Van Rooy (Sport Vlaanderen-Baloise). A costoro si sono aggiunti successivamente prima Tom Wirtgen (Wallonie-Bruxelles) e poi Koen Bouwman (Jumbo-Visma), che era partito in insieme a Sergio Rodríguez (Euskadi Basque Country – Murias), rialzatosi inspiegabilmente prima del ricongiugimento.
Il vantaggio dei fuggitivi arriva vicino ai 6 miunuti, ma un’accelerazione decisa dei Deceuninck – Quick Step, che mettono anche in difficoltà parte del gruppo a causa del vento, riduce di molto il gap fino a portarlo sotto i 4 minuti.
Sulla Côte d’Ereffe partono Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Willie Smit (Katusha-Alpecin), Pierre-Luc Périchon (Cofidis) e Damiano Caruso (Bahrain-Merida), che nel corso del secondo giro del circuito finale vanno a riprendere Wirtgen e Van Rooy, che avevano perso contatto dalla testa durante la prima ascesa del muro di Huy. A questo gruppo si aggiungono Nathan Haas (Katusha-Alpecin), Tomasz Marczyński (Lotto Soudal), Tom-Jelte Slagter (Dimension Data) e Michael Gogl (Trek-Segafredo).
Durante questa tornata lo sfortunato Ion Izagirre (Astana) patisce prima un problema meccanico e poi una caduta, uscendo di scena. Più ingloriosa, invece, è la fine di Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) e Daniel Martin (UAE Team Emirates), i quali si staccano quando mancano ancora 35 chilometri alla conclusione.
Non è ancora finita perché, subito prima di imboccare per la seconda volta la rampa finale, finiscono a terra tre uomini importanti come Adam Yates (Mitchelton-Scott), Roman Kreuziger (Dimension Data) e Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), costretto al ritiro e al quale sarà riscontrata in ospedale una commozione cerebrale.
Sul muro cerca avvantaggiarsi un folto gruppo di uomini composto da Enric Mas (Deceuninck-Quick Step), Carlos Verona (Movistar), Lambrecht, Tim Wellens (Lotto Soudal), Damien Howson (Mitchelton-Scott), Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Davide Formolo, Jay McCarthy e Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe), Wout Poels (Sky), Slagter, Rudy Molard (Groupama-FDJ), Sergio Henao, Ulissi, Gorka Izagirre e Luis León Sánchez (Astana), Dylan Teuns (Bahrain-Merida), Alessandro De Marchi e Rosskopf (CCC Team), Eliot Lietaer (Wallonie Bruxelles) e Mario González (Euskadi Basque Country – Murias). Il livello di qualità presente in questo gruppo costringe gli uomini del favorito Alaphilippe a chiudere il prima possibile. Dopo il ricongiugimento, ci provano Marczyński e Matej Mohorič (Bahrain-Merida) ma, anche in questo caso, il tentativo viene stoppato da Enric Mas che, con una trenata incredibile, riduce il gruppo principale ad una trentina di unità.
Sul muro finale si mettono in testa Michał Kwiatkowski (Sky) e Ulissi, ma è Fugslang che, sulla famosa “esse” con pendenze da capogiro, prova la frustata. Alaphilippe è lestissimo ad agganciare la ruota del danese ed a infilarlo in volata, con Ulissi che riesce a conquistare il gradino più basso del podio.
La beffa pasquale ha sortito i suoi effetti e stavolta Alaphilippe ha centrato la vittoria anche se, in questo caso, a scanso di equivoci ha preferito adottare una tattica meno spregiudicata, mirando a tenere cucita la corsa.
A questo punto non ci resta che aspettare l’ultimo atto del trittico delle Ardenne che andrà in scena domenica in quel di Liegi prima di mettere temporaneamente in pausa le classiche per entrare nella stagione dei grandi giri.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Julian Alaphilippe (Fra) Deceuninck-QuickStep 4:55:14
2 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
3 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:00:06
4 Bjorg Lambrecht (Bel) Lotto Soudal 0:00:08
5 Maximilian Schachmann (Ger) Bora-Hansgrohe
6 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
7 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
8 Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
9 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:00:11
10 Enrico Gasparotto (Ita) Dimension Data
11 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team
12 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale
13 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
14 Dylan Teuns (Bel) Bahrain-Merida
15 Laurens De Plus (Bel) Team Jumbo-Visma
16 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky
17 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal 0:00:15
18 Guillaume Martin (Fra) Wanty-Gobert 0:00:19
19 Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ 0:00:23
20 Sergio Henao (Col) UAE Team Emirates 0:00:25
21 Alessandro De Marchi (Ita) CCC Team
22 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:00:30
23 Simon Clarke (Aus) EF Education First 0:00:36
24 Jesus Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:00:38
25 Giulio Ciccone (Ita) Trek-Segafredo 0:00:42
26 Rui Costa (Por) UAE Team Emirates 0:00:45
27 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
28 Damien Howson (Aus) Mitchelton-Scott 0:00:56
29 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Astana Pro Team 0:01:24
30 Enric Mas (Spa) Deceuninck-QuickStep 0:01:45
31 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
32 Thomas Sprengers (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:01:47
33 Carlos Betancur (Col) Movistar Team
34 Serge Pauwels (Bel) CCC Team
35 Dimitri Peyskens (Bel) Wallonie Bruxelles
36 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:01:57
37 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:59
38 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale 0:02:01
39 Jay Mc Carthy (Aus) Bora-Hansgrohe
40 Valentin Madouas (Fra) Groupama-FDJ 0:02:02
41 Joseph Rosskopf (USA) CCC Team 0:02:06
42 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin 0:02:07
43 Carlos Verona (Spa) Movistar Team 0:02:29
44 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team
45 Eliot Lietaer (Bel) Wallonie Bruxelles
46 David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ 0:02:41
47 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal 0:03:22
48 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data
49 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida
50 Dries Devenyns (Bel) Deceuninck-QuickStep 0:04:52
51 Larry Warbasse (USA) AG2R La Mondiale 0:05:36
52 Robert Gesink (Ned) Team Jumbo-Visma 0:05:45
53 Tadej Pogacar (Slo) UAE Team Emirates 0:06:01
54 Damiano Caruso (Ita) Bahrain-Merida 0:06:19
55 Michael Woods (Can) EF Education First
56 Winner Anacona (Col) Movistar Team 0:06:24
57 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
58 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
59 Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits
60 Nicolas Roche (Irl) Team Sunweb 0:06:27
61 Mario Gonzalez Salas (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 0:06:30
62 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo 0:06:47
63 August Jensen (Nor) Israel Cycling Academy 0:07:26
64 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal 0:07:27
65 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
66 Odd Christian Eiking (Nor) Wanty-Gobert
67 Kevin Deltombe (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
68 Fabien Doubey (Fra) Wanty-Gobert 0:07:33
69 Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo 0:07:34
70 Jan Bakelants (Bel) Team Sunweb
71 Sander Armee (Bel) Lotto Soudal
72 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:07:37
73 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:07:40
74 Romain Seigle (Fra) Groupama-FDJ 0:07:47
75 Nathan Brown (USA) EF Education First 0:07:48
76 Thomas Degand (Bel) Wanty-Gobert
77 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal 0:07:57
78 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 0:08:00
79 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo
80 Paul Martens (Ger) Team Jumbo-Visma
81 Dylan van Baarle (Ned) Team Sky
82 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb
83 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
84 Enrico Battaglin (Ita) Katusha-Alpecin 0:08:22
85 Koen Bouwman (Ned) Team Jumbo-Visma 0:08:50
86 Jonas Koch (Ger) CCC Team 0:08:54
87 Petr Vakoc (Cze) Deceuninck-QuickStep 0:09:15
88 Pierre Luc Perichon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:09:49
89 Robin Carpenter (USA) Rally UHC Cycling
90 Ruben Guerreiro (Por) Katusha-Alpecin 0:10:29
91 Tobias Ludvigsson (Swe) Groupama-FDJ 0:10:53
92 Marco Minnaard (Ned) Wanty-Gobert
93 Colin Joyce (USA) Rally UHC Cycling 0:10:58
94 Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team
95 Ryan Anderson (Can) Rally UHC Cycling
96 Daniel Turek (Cze) Israel Cycling Academy
97 Aaron Verwilst (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:11:10
98 Mathijs Paasschens (Ned) Wallonie Bruxelles 0:11:18
99 Aurélien Paret Peintre (Fra) AG2R La Mondiale 0:11:37
100 Michael Valgren Andersen (Den) Dimension Data 0:11:38
101 Sean Bennett (USA) EF Education First 0:11:55
102 Tom Wirtgen (Lux) Wallonie Bruxelles 0:16:45

Per il secondo anno consecutivo Julian Alaphilippe fa sua la Freccia Vallone (foto Bettini)

Per il secondo anno consecutivo Julian Alaphilippe fa sua la Freccia Vallone (foto Bettini)

IN VALLONIA SI PARLA FRANCESE, ALAPHILIPPE SI VENDICA SU VALVERDE

aprile 19, 2018 by Redazione  
Filed under 6) FRECCIA VALLONE, News

Dopo due secondi posti sul muro di Huy alle spalle dell’inarrivabile Alejandro Valverde, il francese Alaphilippe va a prendersi di forza la Freccia Vallone ma non esulta, convinto di non essere riuscito a riassorbire Nibali che era andato in precedenza all’attacco.

Certamente Julian Alaphilippe deve aver in cuor suo imprecato non poco tagliando il traguardo della Freccia Vallone 2018. Il francese era, infatti, convinto di aver mancato per la terza volta il gradino più alto del podio. Due volte il corridore della Quick-Step era finito secondo alle spalle dello specialista per eccellenza di corse come queste, il murciano Alejandro Valverde (Movistar), recordman di vittorie alla Freccia con ben 5 successi, quattro dei quali consecutivi. Gli anni, però, passano e, per quanto certi uomini come Valverde sembrino fregarsene dell’età, il momento di cedere il passo arriva per tutti.
Quest’anno, infatti, Alaphilippe non ha semplicemente battuto Valverde allo sprint, ma lo ha addirittura staccato di 4 secondi dimostrando una netta superiorità.
Il capitano della Movistar è comunque riuscito a conquistare la piazza d’onore, dimostrando quindi che, sebbene le oramai prossime 38 primavere comincino a farsi sentire, la grinta e lo spirito agonistico sono rimasti immutati nel tempo.
Buona anche la prova di Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) che, dopo la splendida vittoria di Sanremo, continua ad andare a caccia di classiche in una stagione impostata per arrivare al meglio ai mondiali austriaci.
La corsa si infiamma subito con alte andature che rendono difficili gli attacchi anche se, dopo 5 chilometri di corsa, Patrick Müller (Vital Concept) riesce a distanziare leggermente il gruppo. La sua azione ispira Romain Hardy (Fortuneo – Samsic), Anthony Roux (Groupama-FDJ), Cesare Benedetti (Bora – Hansgrohe), Anthony Perez (Cofidis) e Romain Combaud (Delko Marseille Provence KTM), che si accodano rapidamente a Müller. In un secondo momento si uniscono ai 6 di testa anche Kevin Van Melsen (Wanty-Groupe Gobert) ed Antoine Warnier (WB Aqua Protect Veranclassic), andando così a formare in testa un discreto drappello di fuggitivi.
La fuga riesce a conquistare un margine di vantaggio massimo di 5 minuti e 25 secondi intorno al chilometro 50. Il gruppo decide di non rischiare a le squadre dei big (in particolare Movistar e UAE Team Emirates) si mettono in testa a fare una andatura in grado di tenere il ritardo entro termini ragionevoli.
Le prime salitei passano abbastanza tranquille senza accelerazioni né defezioni poi, sulla Côte d’Amay prima e successivamente in occasione della prima scalata al muro di Huy, il gruppo impone una decisa accelerazione che provoca la rapida erosione del vantaggio, che si riduce a 1′20″ al primo passaggio sotto la linea d’arrivo.
E’ proprio sulle arcigne pendenze che portano al primo passaggio dal traguardo che allungano Robert Power (Mitchelton – Scott), Michał Kwiatkowski (Sky), Mikel Landa (Movistar), Jelle Vanendert (Lotto Soudal), Michael Gogl (Trek – Segafredo) e Alberto Rui Costa (UAE Team Emirates). Si tratta all’evidenza di uomini che non si possono lasciare andar via a cuor leggero e, infatti il gruppo reagisce prontamente neutralizzando il tentativo di attacco.
Sulla Côte d’Ereffe a provarci sono José Joaquín Rojas (Movistar), Alessandro De Marchi (BMC Racing Team), Vasil Kiryienka (Sky), Jack Haig (Mitchelton-Scott), Nibali, Ion Izagirre (Bahrain-Merida), Rafał Majka, Gregor Mühlberger (Bora-Hansgrohe), Tomasz Marczyński e Tosh Van Der Sande (Lotto Soudal), Tanel Kangert (Astana), Matteo Fabbro (Katusha-Alpecin), Simon Geschke (Sunweb), Maximilian Scachmann e Philippe Gilbert (Quick-Step Floors), con Gogl e Rui Costa ci che provano per la seconda volta.
Quest’attacco è ben strutturato, nutrito e composto da uomini di grande spessore come Nibali e Gilbert. I fuggitivi vengono tosto ripresi dai contrattaccanti e si forma in testa un gruppo molto interessante di ben 24 unità. Tuttavia, il tentativo fatica a decollare perchè non c’è accordo tra i battistrada sicché Kangert, Benedetti, Roux, Haig, Nibali e Schachmann decidono di rompere gli indugi e si lanciano in avanti. De Marchi e Kwiatkowski provano a reagire ma le energie cominciano a scarseggiare ed il tentativo di riportarsi sulla testa della corsa naufraga miseramente. Mentre anche il gruppo comincia a perdere pezzi importanti, Benedetti perde contatto sul secondo passaggio dal traguardo, ma con grande caparbietà riesce a riportarsi sotto nel tratto successivo pianeggiante. Il segnale è rivelatore e Benedetti perderà successivamente e definitivamente, insieme a Roux, le ruote dei compagni d’avventura che, nel frattempo, aumentano il loro margine di vantaggio fino a 50 secondi. Dopo la Côte d’Ereffe la corsa esplode, il margine dei battistrada cala e l’inquietudine porta ad una certa confusione della quale fanno le spese Nibali e Kangert che vengono ripresi dal gruppo, cosa della Alaphilippe non si avvede). Schachmann e Haig attaccano l’ascesa finale al muro di Huy con 10 secondi di vantaggio; Haig cede subito, mentre Schachmann tenta di resistere strenuamente, ma anche lui deve arrendersi a poco più di 200 metri dalla conclusione. Jelle Vanendert (Lotto Soudal) in testa al gruppo, con una grande accelerata sorprende un po’ tutti ma non Alaphilippe che resta incollato alla sua ruota mentre Valverde riesce in recupero a raggiungere i due. Alaphilippe, però, è bravo a ripartire a tutta, aprendo il gas proprio nel momento in cui Valverde doveva rifiatare. Il murciano è comunque secondo ma il passivo di quattro secondi da Alaphilippe è eloquente.
Il transalpino non ha, però, la faccia di chi ha vinto una grande classica, perché al portacolori della Quick step era sfuggita la capitolazione del tentativo di Nibali.
Se per Alaphilippe c’è il rammarico di non aver potuto esultare tagliando il traguardo, la sorpresa di una vittoria che credeva sfuggita è una contropartita decisamente superiore.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Julian Alaphilippe (Fra) Quick-Step Floors 4:53:37
2 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:00:04
3 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:00:06
4 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott
5 Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
6 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
7 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
8 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
10 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:00:12
11 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:00:15
12 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data 0:00:19
13 Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ 0:00:21
14 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:00:25
15 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:28
16 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
17 Serge Pauwels (Bel) Dimension Data
18 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:00:30
19 Rui Costa (Por) UAE Team Emirates 0:00:32
20 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 0:00:34
21 Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe 0:00:36
22 Pieter Serry (Bel) Quick-Step Floors 0:00:39
23 Jesus Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits
24 Philippe Gilbert (Bel) Quick-Step Floors 0:00:42
25 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:44
26 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Hansgrohe 0:00:47
27 Enrico Gasparotto (Ita) Bahrain-Merida 0:00:49
28 Rigoberto Uran (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:00:54
29 Steff Cras (Bel) Katusha-Alpecin 0:01:05
30 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team 0:01:08
31 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:01:13
32 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 0:01:18
33 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:01:22
34 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott
35 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale 0:01:25
36 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 0:01:27
37 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 0:01:29
38 IZAGUIRRE INSAUSTI Gorka 0:01:34
39 Tsgabu Grmay (Eth) Trek-Segafredo 0:01:43
40 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:01:46
41 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors 0:01:55
42 Mikel Landa (Spa) Movistar Team 0:01:59
43 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:02:13
44 Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:02:23
45 Warren Barguil (Fra) Fortuneo-Samsic
46 Floris De Tier (Bel) LottoNL-Jumbo 0:02:51
47 Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team 0:03:01
48 Pierre Rolland (Fra) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:03:06
49 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 0:03:07
50 Michael Valgren (Den) Astana Pro Team
51 Rob Power (Aus) Mitchelton-Scott 0:03:27
52 Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal 0:03:56
53 Amanuel Ghebreigzabhier (Eri) Dimension Data 0:04:03
54 Damien Howson (Aus) Mitchelton-Scott 0:04:12
55 Hermann Pernsteiner (Aut) Bahrain-Merida 0:05:37
56 Mauro Finetto (Ita) Delko Marseille Provence KTM 0:07:32
57 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky 0:07:37
58 Thomas Sprengers (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:09:23
59 Andrey Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:09:29
60 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 0:09:37
61 Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates
62 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
63 Steven Kruijswijk (Ned) LottoNL-Jumbo
64 Wout Poels (Ned) Team Sky
65 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal
66 Xandro Meurisse (Bel) Wanty-Groupe Gobert
67 Elie Gesbert (Fra) Fortuneo-Samsic
68 Simon Geschke (Ger) Team Sunweb
69 Robert Kiserlovski (Cro) Katusha-Alpecin
70 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:45
71 Bjorg Lambrecht (Bel) Lotto Soudal
72 Fabien Doubey (Fra) Wanty-Groupe Gobert
73 Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo
74 Willie Smit (RSA) Katusha-Alpecin
75 Romain Seigle (Fra) Groupama-FDJ 0:09:52
76 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team
77 Thomas Degand (Bel) Wanty-Groupe Gobert
78 Maxime Monfort (Bel) Lotto Soudal
79 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky 0:09:56
80 Alberto Bettiol (Ita) BMC Racing Team 0:10:02
81 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates
82 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott
83 Kevin Reza (Fra) Vital Concept Club
84 Paul Martens (Ger) LottoNL-Jumbo
85 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert
86 Simon Gerrans (Aus) BMC Racing Team
87 José Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team
88 Alex Howes (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
89 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:10:17
90 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe 0:10:21
91 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal
92 Aleksandr Riabushenko (Blr) UAE Team Emirates
93 Guillaume Martin (Fra) Wanty-Groupe Gobert
94 Chad Haga (USA) Team Sunweb
95 Stef Clement (Ned) LottoNL-Jumbo
96 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 0:10:27
97 Benoit Vaugrenard (Fra) Groupama-FDJ
98 Jose Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:10:31
99 Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits
100 Amael Moinard (Fra) Fortuneo-Samsic
101 Ion Izagirre (Spa) Bahrain-Merida 0:10:44
102 Romain Hardy (Fra) Fortuneo-Samsic 0:11:15
103 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 0:11:18
104 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo 0:11:52
105 Kevin Deltombe (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:12:54
106 Julien Mortier (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
107 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data 0:13:06

La grinta di Alaphilippe a pochi passi dalla cima del muro di Huy (foto Bettini)

La grinta di Alaphilippe a pochi passi dalla cima del muro di Huy (foto Bettini)

VALVERDE, POKERISSIMO CON VISTA LIEGI

aprile 19, 2017 by Redazione  
Filed under 6) FRECCIA VALLONE, News

Quarto successo consecutivo e quinto in carriera alla Freccia Vallone per il fuoriclasse murciano che, dopo il gran lavoro della sua Movistar per tenere sotto controllo gli attaccanti di giornata, scherza con gli avversari sul muro di Huy per poi fare il vuoto negli ultimi 150 metri e imporsi davanti a Daniel Martin e al sorprendente Dylan Teuns, candidandosi nel ruolo di grande favorito anche per la “Doyenne”. In casa Italia arriva il 10° posto di Diego Ulissi e con lui si mettono in evidenza anche Alessandro De Marchi, rimasto al comando prima da solo e poi in compagnia di Bob Jungels, e Gianni Moscon, determinante nell’andare a riprendere il lussemburghese prima della rampa finale.

Dopo un’avvincente Amstel Gold Race che ha visto il successo di un Philippe Gilbert tornato ai fasti di qualche anno fa il Trittico delle Ardenne è proseguito con la Freccia Vallone che – anche alla luce dei forfait del campione belga, per via di un risentimento muscolare che lo costringerà a saltare anche Liegi-Bastogne-Liegi e Giro d’Italia, e di Julien Alaphilippe, secondo nelle ultime due edizioni e fermo ai box per problemi a un ginocchio – aveva un favorito d’obbligo in Alejandro Valverde (Movistar), autore di uno strabordante avvio di stagione e già capace di imporsi in cima al muro di Huy nelle ultime tre edizioni, oltre che in quella del 2006.
Non a caso è stata la formazione guidata da Eusebio Unzué a mantenere cucita la corsa per gran parte dei 204,5 km del percorso, incaricandosi di tenere sotto controllo e poi andare a riprendere la fuga iniziale, che ha visto protagonisti Fabien Doubey (Wanty-Gobert), Yoann Bagot (Cofidis), Nils Politt (Katusha-Alpecin), Romain Guillemois (Direct Énergie), Daniel Pearson (Aqua Blue) e Olivier Pardini (WB Veranclassic), che dopo il primo dei tre passaggi previsti sul muro di Huy è rimasto per un breve tratto solo al comando, e a non dare spazio ai successivi contrattacchi. Un brillante Alessandro De Marchi (BMC) ci ha provato una prima volta sulla Côte d’Ereffe, venendo strettamente marcato da Carlos Betancur, e poi ha fatto il vuoto sulla Côte de Cherave a 35 km dal traguardo, acquisendo una ventina di secondi margine sul resto del gruppo.
A sparigliare le carte ci ha provato la Quick-Step Floors che, rimasta orfana di due dei tre capitani e potendo contare sul solo Daniel Martin, si è portata in testa lungo il secondo passaggio sul muro per lanciare Bob Jungels, che si è rapidamente riportato su De Marchi e, dopo aver percorso un tratto in compagnia del 30enne friulano, lo ha addirittura staccato in un tratto in discesa e ha acquisito fino a 50” di margine. Sembrava che l’azione dell’emergente lussemburghese potesse avere buon gioco, alla luce del fatto che la Movistar era rimasta a corto di uomini e al pari dell’Orica-Scott, che aveva affiancato la compagine iberica nel condurre l’inseguimento, non sembra avere le forze per andarlo a riprendere. Invece, determinante è stato il gran lavoro di Gianni Moscon (Sky) che, dopo aver replicato sulla Côte de Cherave, penultima ascesa di giornata, a un allungo di Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), si è portato in testa al gruppo dove pedalavano i suoi capitani di giornata Sergio Henao e Michal Kwiatkowski e ha fatto sì che il vantaggio di Jungels venisse dimezzato ai piedi della rampa finale.
Non c’è stato, dunque, nulla da fare per il battistrada e l’ascesa verso il traguardo si è trasformata in una lunga fase di studio con Valverde che, similmente a quanto fatto negli ultimi anni, ha preso la testa del plotoncino che andava via via sfilacciandosi attendendo le mosse dei suoi avversari, tra i quali si è visto un Diego Ulissi (UAE-Abu Dhabi) finalmente competitivo dopo le ultime non esaltanti uscite. A rompere gli indugi è stato Romain Gaudu (FDJ): a quel punto il fuoriclasse murciano ha preso la ruota del giovane francese e ai -150 metri dal traguardo con irrisoria facilità ha salutato la compagnia, andando a conquistare la sua quinta Freccia Vallone e il decimo successo in una stagione che lo sta vedendo dominante come mai, forse, lo era stato in passato. La piazza d’onore è andata, con una buona rimonta nel finale, a Daniel Martin che in prossimità della linea del traguardo ha avuto la meglio su di un sorprendente Dylan Teuns (BMC), mentre 4° si è piazzato Henao davanti a Michael Albasini (Orica-Scott), che si è confermato dopo il terzo posto dell’Amstel Gold Race, a un buon Warren Barguil (Team Sunweb), a un Kwiatkowski per il quale le pendenze estrema del muro di Huy si sono rivelate un po’ troppo ostiche, al duo della FDJ composto da Rudy Molard e da Gaudu e a un Ulissi che è un po’ calato nell’ultimo tratto ma ha salvato un piazzamento nella top ten mentre l’altro azzurro atteso alla vigilia, Enrico Gasparotto, non ha portato a termine la prova, probabilmente a causa dei postumi della caduta avvenuta all”Amstel. L’attenzione si sposta ora sulla Liegi-Bastogne-Liegi con Valverde che sarà ancora una volta l’uomo da battere dopo i successi conquistati nel 2006, nel 2008 e nel 2015.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 5:15:37
2 Daniel Martin (Irl) Quick-Step Floors 0:00:01
3 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
4 Sergio Henao (Col) Team Sky
5 Michael Albasini (Swi) Orica-Scott
6 Warren Barguil (Fra) Team Sunweb
7 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky
8 Rudy Molard (Fra) FDJ
9 David Gaudu (Fra) FDJ
10 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
11 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac
12 Jon Izaguirre (Spa) Bahrain-Merida
13 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:08
14 Pierre Roger Latour (Fra) AG2R La Mondiale
15 Robert Gesink (Ned) Team LottoNl-Jumbo
16 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
17 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:00:13
18 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
19 Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe
20 Jonathan Hivert (Fra) Direct Energie 0:00:16
21 Tom-Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Drapac
22 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
23 Rigoberto Uran (Col) Cannondale-Drapac 0:00:21
24 Eduardo Sepulveda (Arg) Fortuneo – Vital Concept
25 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 0:00:24
26 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
27 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale 0:00:29
28 Igor Anton (Spa) Dimension Data
29 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe 0:00:35
30 Diego Rosa (Ita) Team Sky
31 Rui Costa (Por) UAE Team Emirates 0:00:37
32 Georg Preidler (Aut) Team Sunweb 0:00:39
33 Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin 0:00:42
34 Arthur Vichot (Fra) FDJ
35 Elie Gesbert (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:00:45
36 Nathan Haas (Aus) Dimension Data
37 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 0:00:48
38 Paul Martens (Ger) Team LottoNl-Jumbo 0:00:50
39 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors 0:00:53
40 Xandro Meurisse (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:54
41 Thomas Sprengers (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
42 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
43 Rúben Guerreiro (Por) Trek-Segafredo
44 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
45 Louis Meintjes (RSA) UAE Team Emirates
46 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:01:01
47 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
48 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
49 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team
50 Guillaume Martin (Fra) Wanty – Groupe Gobert
51 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors
52 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale
53 Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates
54 Eliot Lietaer (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
55 Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo 0:01:13
56 Maxime Vantomme (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
57 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
58 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 0:01:17
59 Floris De Tier (Bel) Team LottoNl-Jumbo 0:01:21
60 Serge Pauwels (Bel) Dimension Data
61 Lilian Calmejane (Fra) Direct Energie
62 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
63 Armindo Fonseca (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:01:26
64 Sebastian Henao (Col) Team Sky
65 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:01:34
66 Wilco Kelderman (Ned) Team Sunweb
67 Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
68 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo
69 Jose Rojas (Spa) Movistar Team 0:01:38
70 Dion Smith (NZl) Wanty – Groupe Gobert 0:01:44
71 Juan Jose Lobato (Spa) Team LottoNl-Jumbo 0:01:52
72 Roman Kreuziger (Cze) Orica-Scott 0:02:09
73 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data
74 André Cardoso (Por) Trek-Segafredo
75 Carlos Betancur (Col) Movistar Team
76 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo
77 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits
78 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:02:13
79 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
80 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
81 Sander Armee (Bel) Lotto Soudal
82 Dimitri Peyskens (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
83 Alex Howes (USA) Cannondale-Drapac
84 Simon Clarke (Aus) Cannondale-Drapac
85 Brendan Canty (Aus) Cannondale-Drapac
86 Maxime Bouet (Fra) Fortuneo – Vital Concept
87 Brice Feillu (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:02:20
88 Alexey Vermeulen (USA) Team LottoNl-Jumbo
89 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert 0:02:23
90 Perrig Quemeneur (Fra) Direct Energie
91 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 0:02:27
92 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
93 Nikita Stalnov (Kaz) Astana Pro Team 0:02:31
94 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
95 Antoine Warnier (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
96 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
97 Bryan Nauleau (Fra) Direct Energie
98 Amael Moinard (Fra) BMC Racing Team
99 Sébastien Delfosse (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect 0:02:41
100 Christophe Masson (Fra) WB Veranclassic Aqua Protect
101 Dries Devenyns (Bel) Quick-Step Floors 0:02:46
102 Yukiya Arashiro (Jpn) Bahrain-Merida
103 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 0:02:56
104 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
105 Michel Kreder (Ned) Aqua Blue Sport
106 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal 0:03:00
107 Guillaume Bonnafond (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:03:04
108 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
109 Ángel Vicioso (Spa) Katusha-Alpecin 0:03:11
110 Fabien Grellier (Fra) Direct Energie 0:03:14
111 Kevin Reza (Fra) FDJ 0:03:19
112 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky 0:03:22
113 Franck Bonnamour (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:03:30
114 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 0:03:32
115 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
116 Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin 0:03:55
117 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
118 Marco Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert 0:04:20
119 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal 0:04:36
120 Mark Christian (GBr) Aqua Blue Sport
121 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
122 Gianluca Brambilla (Ita) Quick-Step Floors 0:05:51
123 Michal Golas (Pol) Team Sky
124 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
125 Jack Haig (Aus) Orica-Scott
126 Petr Vakoc (Cze) Quick-Step Floors 0:05:54
127 Matej Mohoric (Slo) UAE Team Emirates
128 Matteo Bono (Ita) UAE Team Emirates
129 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
130 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-Scott 0:06:09
131 Tsgabu Grmay (Eth) Bahrain-Merida 0:06:16
132 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:06:42
133 Daryl Impey (RSA) Orica-Scott 0:07:04
134 Toms Skujins (Lat) Cannondale-Drapac
135 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team
136 Andrey Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:07:14
137 Damien Howson (Aus) Orica-Scott 0:07:16
138 Bert-Jan Lindeman (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:07:46
139 Cedric Pineau (Fra) FDJ 0:08:56
140 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale
141 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:59
142 Paul Ourselin (Fra) Direct Energie
143 Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
144 Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits
145 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team
146 Floris Gerts (Ned) BMC Racing Team
147 Grega Bole (Slo) Bahrain-Merida 0:09:05
148 Simon Geschke (Ger) Team Sunweb
149 Sindre Skjøstad Lunke (Nor) Team Sunweb
150 Gregory Habeaux (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
151 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin

Per la quinta volta Valverde sconfigge le ostiche pendenze del Muro di Huy, prima ancora che gli avversari, e fa sua la Freccia Vallone (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Per la quinta volta Valverde sconfigge le ostiche pendenze del Muro di Huy, prima ancora che gli avversari, e fa sua la Freccia Vallone (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

VALVERDE CALA IL POKER SUL MURO DI HUY

aprile 20, 2016 by Redazione  
Filed under 6) FRECCIA VALLONE, News

Sesto successo stagionale e soprattutto quarto in carriera alla Freccia Vallone per il murciano della Movistar, che controlla i rivali nel primo tratto del durissimo strappo finale per poi fare la differenza negli ultimi 150 metri e imporsi davanti al duo dell’Etixx-QuickStep composto da Julian Alaphilippe, che conferma la piazza d’onore del 2015, e Daniel Martin, che aveva tentato di fare il vuoto a metà del muro. Ottime prove per Enrico Gasparotto, che si conferma dopo l’exploit dell’Amstel Gold Race piazzandosi 5°, e per Diego Ulissi, che chiude 8° mentre delude Joaquim Rodríguez. che attacca in due riprese ma si spegne nel finale non andando oltre il 28° posto.

Dopo il trionfo di Enrico Gasparotto all’Amstel Gold Race il Trittico delle Ardenne è proseguito con l’80a edizione della Freccia Vallone, in cui il friulano della Wanty-Groupe si presentava come corridore di punta per quel che riguarda i colori azzurri al pari di Diego Ulissi (Lampre-Merida) ma i cui i favori del pronostico andavano sulla carta ai due atleti che hanno conquistato il muro de Huy nel 2015, vale a dire Joaquim Rodríguez (Katusha), che si è imposto in occasione del Tour de France davanti a Chris Froome (qui assente) e che ha dato buoni segnali al Giro dei Paesi Baschi, e Alejandro Valverde che ha trionfato nella passata edizione della Freccia oltre che in quelle del 2006 e del 2014 e che, dopo un avvio di stagione a fari spenti (dovuto al fatto che per la prima volta in carriera disputerà il Giro d’Italia con ambizioni d’alta classifica), ha dimostrato grande condizione dominando la Vuelta Castilla y Léon. Accanto a loro al via si sono presentati Julian Alaphilippe e Daniel Martin (Etixx-QuickStep), Michael Albasini e Michael Matthews (Orica-GreenEdge), Luis Léon Sánchez (Astana), Wilco Kelderman (Lotto-Jumbo), la rivelazione dell’Amstel Michael Valgren (Tinkoff), Philippe Gilbert e Samuel Sánchez (Bmc), Rui Costa (Lampre-Merida), Tony Gallopin e Tim Wellens (Lotto Soudal), Daniel Moreno (Movistar) e Wout Poels (Team Sky), divenuto capitano unico dello squadrone britannico che ha sospeso Sergio Henao, brillantissimo al Giro dei Paesi Baschi e pertanto atteso a una prestazione importante, per via di valori anomali nel passaporto biologico.
Come avvenuto ormai ininterrottamente nelle edizioni successive a quella del 2003, quando Igor Astarloa si impose grazie a un’azione da lontano, la corsa si è decisa negli ultimi 1300 metri, in salita con pendenza media del 9,6% e punte oltre il 20%. In ogni caso, anche in precedenza vi sono stati degli spunti interessanti, al di là della consueta lunga fuga da lontano, tenuta sotto controllo pressochè esclusivamente da Movistar e Katusha, che ha visto protagonisti Matteo Bono (Lampre-Merida), ormai un habituè di questo tipo di azioni, Koen Bouwman (Lotto-Jumbo), Silvan Dillier (Bmc), Vegard Stake Laengen (Iam Cycling), Kiel Reijnen (Trek-Segafredo), Tosh Van Der Sande (Lotto Soudal), Sander Helven (Topsport Vlaanderen), Mads Pedersen (Stolting Service), Quentin Pacher (Delko Marseille) e Steve Cummings (Dimension Data), ultimo ad arrendersi dopo essere rimasto dapprima con i soli Bono, Van Der Sande e Dillier e quindi da solo avendo staccato i compagni d’avventura subito dopo il secondo passaggio in vetta al Mur de Huy, posto ai -29 dal traguardo, per poi essere ripreso poco dopo. Tra i big le acque hanno iniziato a muoversi già in quel frangente. Si sono mossi dapprima Bjorn Thurau (Wanty-Groupe) e Rubén Fernández (Movistar), la cui azione è stata di breve durata, quindi addirittura Rodríguez che, spalleggiato dal compagno Jurgen Van den Broeck, ha approfittato di un tratto di falsopiano per tentare di avvantaggiarsi in un plotoncino comprendente anche Poels, Albasini, Giovanni Visconti (Movistar), Laurens De Plus (Etixx-QuickStep) e Mikael Chérel (Ag2r) e infine, sulle rampe della Côte de Cherave, il campione lussemburghese Bob Jungels (Trek-Segafredo) e Ion Izagirre (Movistar). A dire il vero, alla luce della presenza di Valverde nel gruppo inseguitore, la continua presenza di uomini della formazione di Unzue in avanscoperta ha destato qualche perplessità, anche perchè non si sono limitati a rimanere a ruota ma hanno collaborato nelle varie azioni. Tutto questo non ha, comunque, influito sull’andamento della corsa dal momento che gli uomini della Etixx-QuickStep hanno chiuso il gap e ai piedi dell’ascesa conclusiva al muro de Huy si è presentato un gruppo compatto di una sessantina di atleti, comprendente tutti i favoriti della vigilia ad eccezione di un Gilbert che, per l’ennesima volta in questo periodo, si è dimostrato in palese ritardo di condizione, anche a sua scusante va portata la recente frattura ad un dito subita dopo un’aggressione.
Negli ultimi 1300 metri Valverde ha corso da padrone, adottando la stessa strategia di un anno fa: quella di mantenersi sempre nelle primissime posizioni, portandosi in scia a chi tentava di fare la differenza e attendendo il tratto finale per muoversi in prima persona. Dopo una fase iniziale di studio il primo ad attaccare è stato Rodríguez, che però ha ben presto esaurito la benzina tanto che al traguardo terminerà solo 28°, mentre molto più decisa è stata l’azione di Daniel Martin, ma anche l’irlandese nulla ha potuto di fronte all’irresistibile progressione negli ultimi 150 metri di Valverde, che si è involato verso il quarto successo in carriera alla Freccia, impresa che non è riuscita in passato neppure a un certo Eddy Merckx e a due grandi nostri specialisti delle classiche delle Ardenne come Moreno Argentin e Davide Rebellin, tutti fermi a quota tre. Proprio come nel 2015, il solo Alaphilippe, che pure non aveva dimostrato questo stato di forma nelle ultime corse (al di là dell’8° posto alla Freccia del Brabante), ha tentato di contrastare il murciano bissando la piazza d’onore di un anno fa mentre Martin, comunque pericolosissimo in vista della Liegi-Bastogne-Liegi di domenica, ha completato il podio resistendo al ritorno di un Poels che non ha comunque fatto rimpiangere Henao, di un Gasparotto (che ha confermato l’eccellente stato di forma dal momento che le pendenze del muro de Huy sono senz’altro a lui più ostiche rispetto a quelle più dolci del Cauberg sulle quali ha fatto il vuoto all’Amstel Gold Race), del sempreverde Samuel Sánchez, di un Albasini che si conferma presenza fissa nelle zone alte della classifica in questa corsa, di un Ulissi che ha migliorato il 9° posto del 2012, mentre Warren Barguil (Giant-Alpecin) e Rui Costa hanno chiuso la top ten. Tutti questi uomini, a partire da Valverde che difenderà il titolo conquistato un anno fa e che anche nella “Doyenne” si è già imposto per tre volte in carriera, saranno sicuramente davanti anche nella Liegi-Bastogne-Liegi in cui dovranno, però, vedersela anche con i reduci del Giro del Trentino, su tutti i nostri Vincenzo Nibali e Domenico Pozzovivo.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO

1 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 4:43:57
2 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
3 Daniel Martin (Irl) Etixx – Quick-Step
4 Wouter Poels (Ned) Team Sky 0:00:04
5 Enrico Gasparotto (Ita) Wanty – Groupe Gobert 0:00:05
6 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team
7 Michael Albasini (Swi) Orica-GreenEdge
8 Diego Ulissi (Ita) Lampre – Merida
9 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
10 Rui Costa (Por) Lampre – Merida
11 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff Team
12 Michael Woods (Can) Cannondale Pro Cycling
13 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNl-Jumbo
14 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:12
15 Robert Gesink (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:00:14
16 Arnold Jeannesson (Fra) Cofidis, Solutions Credits
17 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
18 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:00:17
19 Pierre-Roger Latour (Fra) AG2R La Mondiale
20 Diego Rosa (Ita) Astana Pro Team
21 Michael Matthews (Aus) Orica-GreenEdge 0:00:23
22 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale
23 Floris De Tier (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
24 Serge Pauwels (Bel) Dimension Data 0:00:27
25 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:00:29
26 Louis Meintjes (RSA) Lampre – Merida
27 Pieter Weening (Ned) Roompot – Oranje Peloton
28 Joaquim Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:00:32
29 Dries Devenyns (Bel) IAM Cycling 0:00:34
30 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
31 Luis León Sánchez Gil (Spa) Astana Pro Team
32 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
33 Huub Duijn (Ned) Roompot – Oranje Peloton
34 Bjorn Thurau (Ger) Wanty-Groupe Gobert
35 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:00:40
36 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale Pro Cycling
37 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 0:00:43
38 Chris Anker Sorensen (Den) Fortuneo – Vital Concept 0:00:46
39 Sam Oomen (Ned) Team Giant-Alpecin
40 Florian Vachon (Fra) Fortuneo – Vital Concept
41 Robert Kiserlovski (Cro) Tinkoff Team 0:00:50
42 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:00:52
43 Julien El Farès (Fra) Delko Marseille Provence KTM
44 Jérémy Maison (Fra) FDJ 0:00:55
45 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team
46 Eliot Lietaer (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:01:01
47 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal 0:01:14
48 Simon Clarke (Aus) Cannondale Pro Cycling 0:01:22
49 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:01:27
50 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:01:32
51 Mickaël Chérel (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:39
52 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale
53 Manuele Mori (Ita) Lampre – Merida 0:01:42
54 Fabian Wegmann (Ger) Stölting Service Group 0:01:54
55 Luis Angel Maté Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credit 0:02:02
56 Fredrik Ludvigsson (Swe) Team Giant-Alpecin 0:02:04
57 Pieter Serry (Bel) Etixx – Quick-Step 0:02:06
58 Laurens De Plus (Bel) Etixx – Quick-Step
59 Anthony Delaplace (Fra) Fortuneo – Vital Concept
60 Igor Anton Hernandez (Spa) Dimension Data 0:02:10
61 Stefan Denifl (Aut) IAM Cycling 0:02:13
62 Guillaume Martin (Fra) Wanty – Groupe Gobert
63 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:02:17
64 Jon Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:02:25
65 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal 0:02:33
66 Bob Jungels (Lux) Etixx – Quick-Step 0:03:01
67 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo
68 David De La Cruz (Spa) Etixx – Quick-Step 0:03:16
69 Victor Campenaerts (Bel) Team LottoNl-Jumbo 0:03:23
70 Michel Kreder (Ned) Roompot – Oranje Peloton 0:03:30
71 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data
72 Laurent Pichon (Fra) FDJ
73 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling
74 Sebastian Henao (Col) Team Sky
75 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling
76 Armindo Fonseca (Fra) Fortuneo – Vital Concept
77 Nathan Brown (USA) Cannondale Pro Cycling
78 Christian Meier (Can) Orica-GreenEdge
79 Jack Haig (Aus) Orica-GreenEdge
80 Preben Van Hecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
81 Romain Hardy (Fra) Cofidis, Solutions Credits
82 Alex Howes (USA) Cannondale Pro Cycling
83 Clement Chevrier (Fra) IAM Cycling
84 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step
85 Gaetan Bille (Bel) Wanty – Groupe Gobert
86 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
87 Oliver Zaugg (Swi) IAM Cycling
88 Angel Vicioso (Spa) Team Katusha
89 Yury Trofimov (Rus) Tinkoff Team
90 Maurits Lammertink (Ned) Roompot – Oranje Peloton 0:03:34
91 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
92 Loic Vliegen (Bel) BMC Racing Team
93 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff Team
94 Arthur Vichot (Fra) FDJ 0:04:14
95 Lawrence Warbasse (USA) IAM Cycling 0:04:16
96 Michael Valgren (Den) Tinkoff Team 0:04:56
97 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:05:00
98 Ivan Rovny (Rus) Tinkoff Team 0:05:11
99 Sergei Chernetckii (Rus) Team Katusha
100 Alberto Losada (Spa) Team Katusha
101 Tiago Machado (Por) Team Katusha
102 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Team Katusha
103 Chad Haga (USA) Team Giant-Alpecin
104 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal
105 Ben Swift (GBr) Team Sky
106 Rémy Di Grégorio (Fra) Delko Marseille Provence KTM 0:05:22
107 Petr Vakoc (Cze) Etixx – Quick-Step 0:05:25
108 Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:05:54
109 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:05:58
110 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
111 Jan Polanc (Slo) Lampre – Merida
112 Michal Golas (Pol) Team Sky 0:06:08
113 Paul Martens (Ger) Team LottoNl-Jumbo
114 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team
115 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
116 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
117 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-GreenEdge 0:06:29
118 Mario Costa (Por) Lampre – Merida 0:06:58
119 Sander Helven (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:07:00
120 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data 0:07:08
121 Lawson Craddock (USA) Cannondale Pro Cycling
122 Romain Combaud (Fra) Delko Marseille Provence KTM 0:08:02
123 Benjamin King (USA) Cannondale Pro Cycling
124 Odd Christian Eiking (Nor) FDJ
125 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ
126 Sven Erik Bystrøm (Nor) Team Katusha
127 Daniel Teklehaimanot (Eri) Dimension Data
128 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
129 Michael Reihs (Den) Stölting Service Group
130 Bertjan Lindeman (Ned) Team LottoNl-Jumbo
131 Alexey Vermeulen (USA) Team LottoNl-Jumbo
132 Pavel Brutt (Rus) Tinkoff Team
133 Julien Loubet (Fra) Fortuneo – Vital Concept
134 Stefan Kung (Swi) BMC Racing Team
135 Sander Armée (Bel) Lotto Soudal
136 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
137 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin
138 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek-Segafredo
139 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
140 Jean-Marc Bideau (Fra) Fortuneo – Vital Concept
141 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo
142 Ryder Hesjedal (Can) Trek-Segafredo
143 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team 0:08:10
144 Mathew Hayman (Aus) Orica-GreenEdge
145 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal 0:08:12
146 Matteo Bono (Ita) Lampre – Merida 0:08:15
147 Toms Skujins (Lat) Cannondale Pro Cycling 0:08:22
148 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 0:10:54
149 Aleksei Tsatevich (Rus) Team Katusha 0:11:19
150 Tim Declercq (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
151 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Giant-Alpecin
152 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
153 Johnny Hoogerland (Ned) Roompot – Oranje Peloton
154 Omar Fraile (Spa) Dimension Data
155 Leonardo Duque (Col) Delko Marseille Provence KTM
156 Yannick Martinez (Fra) Delko Marseille Provence KTM 0:11:23
157 Reinier Honig (Ned) Roompot – Oranje Peloton 0:11:28
158 Delio Fernández Cruz (Spa) Delko Marseille Provence KTM 0:11:41
159 Lars Petter Nordhaug (Nor) Team Sky
160 Vegard Stake Laengen (Nor) IAM Cycling
161 Koen Bouwman (Ned) Team LottoNl-Jumbo
162 Christian Mager (Ger) Stölting Service Group 0:11:47

Lo spagnolo Valverde si applaude il suo personale record: quarta vittoria alla Freccia Vallone, un primato che finora non aveva stabilito ancora nessun altro corridore (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

Lo spagnolo Valverde si applaude il suo personale record: quarta vittoria alla Freccia Vallone, un primato che finora non aveva stabilito ancora nessun altro corridore (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

VALVERDE DI NUOVO IMPRENDIBILE SUL MURO DI HUY.

aprile 23, 2015 by Redazione  
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Tris alla Freccia per il murciano Alejandro Valverde che non delude su uno degli arrivi a lui più congeniali della stagione, quello della Freccia Vallone che, anche quest’anno, si concludeva sul muro di Huy. Sulle sue severe pendenze il capitano della Movistar risulta imprendibile da tutti gli avversari che non possono far altro che vedergli la schiena negli ultimi 200 metri e accontentarsi dei piazzamenti. Il campione del mondo Kwiatkowski che, visti gli ultimi risultati, era legittimamente considerato uno dei superfavoriti è invece stato al di sotto delle aspettative cogliendo un anonimo 33esimo posto.

L’edizione 2015 della Freccia Vallone, una delle classiche più affascinanti e più amate dagli appassionati, ha offerto vari tentativi di attacchi a sorpresa, ma nessuno di questi aveva la struttura necessaria per costituire un pericolo di anticipazione della battaglia sul muro in cima al quale era posto il traguardo.
Numerose le modifiche di percorso rispetto al passato, a partire dalla partenza da Waremme e dagli undici “côtes” da scavalcare, con tre passaggi sul classico muro di Huy che, quest’anno, era preceduto dall’inedita Côte de Cherave. Questa salita rappresenta una novità, inserita con ogni probabilità per due motivi; essa, infatti, verrà affrontata anche nel prossimo Tour de France, proprio nella tappa che si concluderà sul muro di Huy, ma verosimilmente il motivo principale di questa modifica è da ricercare nella volontà di aumentare le emozioni di una corsa che riservava la vera battaglia solo sul muro finale, ove pendenze fino al 20% rendevano la sentenza irrevocabile.
Questa mattina mancava all’appello Lieuwe Westra (Astana), la cui assenza riduceva il campo partenti alle 199 unità che prendevano il via intorno alla 11:30.
La fuga si forma nelle fasi iniziali della corsa, con il perenne attaccante Thomas De Gendt (Lotto Soudal) in compagnia di Pieter Van Speybrouck (Topsport Vlaanderen-Baloise), Jerome Baugnies (Wanty-Groupe Gobert), Reinier Honig (Roompot), Daniele Ratto (UnitedHealthcare), che vengono raggiunti quasi subito da Mike Teunissen (LottoNL-Jumbo) e Brice Feillu (Bretagne Séché). Si forma così un drappello di 7 uomini, con discreti elementi. Il vantaggio massimo degli attaccanti arriva sino agli 8 minuti ma, a quel punto, le squadre dei pretendenti alla vittoria finale iniziano a muoversi per ridurre lo svantaggio. Particolarmente attive in testa sono la Movistar di Valverde e la Katusha di Purito Rodriguez. Sulla Côte de Ballaire si portano in testa gli Sky, imponendo un ritmo molto elevato con diversi corridori, come Cummings, che si trovano a mal partito e con i fuggitivi che vedono il loro vantaggio ridursi drasticamente e cominciano a capire che le speranze di vittoria sono ormai ridotte al lumicino. Del resto, è ben noto che la Sky che tira in testa al gruppo è la più temibile nemica degli attaccanti. Poco dopo lo striscione dei meno 50 si verifica una brutta caduta che costringe al ritiro Philippe Gilbert, che aveva portato casa l’edizione 2011 di questa corsa. In realtà, l’ottimo corridore della BMC ha provato a risalire in bicicletta, ma si è ben presto reso conto di non essere in condizione di portare a termine la prova.
Nei chilometri successivi si verificano altre cadute che tolgono dai giochi altri uomini. Al secondo passaggio sul muro di Huy Baugnies tenta di lasciare la compagnia di Ratto e De Gendt, avvantaggiandosi su di essi di pochi secondi, non sufficienti a permettergli di impostare una azione solitaria ma che hanno come effetto quello di sfilacciare alquanto il terzetto. Anche nel gruppo si registrano segnali di irrequietezza, tanto che Visconti e Luis Leon Sanchez salutato il plotone e si riportano sulla testa della corsa, andando a formare un quintetto composto da elementi estremamente interessanti che ha, però, un vantaggio di soli 25 secondi a venti chilometri dalla conclusione. Sulla Côte d’Ereffe i fuggitivi della prima ora devono cedere, ma dal gruppo escono Tejay van Garderen (BMC) e Louis Vervaeke (Lotto Soudal) che scollinano con pochi secondi dalla testa della corsa. Pochi chilometri dopo, però, l’azione di Van Garderen e Vervaeke viene neutralizzata dal gruppo. Neanche il tempo di riordinare le idee e si verifica l’ennesima caduta in gruppo, che vede anche vittime illustri come Froome. il quale perde contatto definitivamente. Sulla Côte de Chareve, inserita proprio per ravvivare il finale, Vincenzo Nibali, che nelle ultime occasioni aveva cominciato a mostrare segnali di una condizione in crescita, si fa promotore di una azione di avanscoperta alla quale aderisce Roman Kreuziger. I due, però, non riescono ad essere incisivi e il loro tentativo viene neutralizzato prontamente dagli uomini della Etixx, che già da parecchi chilometri avevano preso in mano la situazione. Ai meno 6 anche Visconti e Sanchez sono costretti ad alzare bandiera bianca, ma proprio quando il gruppo si riporta sui due fuggitivi parte in contropiede Tim Wellens (Lotto Soudal). Giampaolo Caruso (Katusha) è l’unico che prova a riportarsi sulla ruota del belga, ma il suo tentativo è infruttuoso e l’italiano si rialza in vista dell’erta finale che Wellens accosta con un vantaggio di 14 secondi, che sembrano non pochi da recuperare in poco più di un chilometro. Le pendenze del muro, però, non perdonano e sulle sue arcigne rampe ci si può piantare da un momento all’altro, tanto che la lepre viene ripresa ai – 600 metri. I grandi, a questo punto, si guardano e si studiano finchè Valverde rompe gli indugi a 200 metri dalla conclusione. Provano a resistere Joaquim Rodriguez (Katusha), Daniel Moreno (Katusha), Julian Alaphilippe (Etixx – QuickStep) e Michael Albasini (Orica GreenEDGE) che in effetti giungono al traguardo con lo stesso tempo del vincitore, ma alle sue spalle.
Valverde bissa il successo dello scorso anno ma, riportando la mente al 2006, conquista per la terza volta questa bellissima classica delle Ardenne che fa da preludio alla Liegi.
Tecnicamente la modifica di percorso e l’inserimento della Côte de Chareve ha invogliato tentativi da parte di uomini di primo piano come Nibali e Kreuziger, ma l’azione non è stata supportata con la dovuta decisione anche perchè promossa da uomini ancora indietro con la preparazione, funzionale ad obbiettivi posto ben più in là nel calendario.
Valverde ha complessivamente meritato la vittoria che, anche se conquistata negli ultimi 200 metri, è stata legittimata da una superiorità sui brevi e ripidi tratti che il murciano non deve certo dimostrare ancora.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 5:08:22
2 Julian Alaphilippe (Fra) Etixx – Quick-Step
3 Michael Albasini (Swi) Orica GreenEdge
4 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha
5 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
6 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:04
7 Sergio Luis Henao (Col) Team Sky
8 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
9 Tom Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team
10 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNL-Jumbo
11 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:00:08
12 Rinaldo Nocentini (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:10
13 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
14 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:00:13
15 Enrico Gasparotto (Ita) Wanty – Groupe Gobert
16 Jonathan Hivert (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:00:16
17 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling
18 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team
19 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:00:19
20 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
21 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
22 Steve Morabito (Swi) FDJ.fr
23 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:00:22
24 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:00:23
25 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo
26 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin
27 Nicolas Roche (Irl) Team Sky
28 Rui Costa (Por) Lampre-Merida 0:00:28
29 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:30
30 Fabio Felline (Ita) Trek Factory Racing 0:00:36
31 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
32 Robert Kiserlovski (Cro) Tinkoff-Saxo
33 Michal Kwiatkowski (Pol) Etixx – Quick-Step 0:00:38
34 Gianluca Brambilla (Ita) Etixx – Quick-Step 0:00:42
35 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:43
36 Michel Kreder (Ned) Team Roompot 0:00:51
37 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 0:00:53
38 Jose Joaquin Rojas (Spa) Movistar Team
39 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:00:57
40 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 0:01:09
41 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:01:16
42 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 0:01:19
43 Floris De Tier (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:01:32
44 Gorka Izagirre (Spa) Movistar Team 0:01:37
45 Esteban Chaves (Col) Orica GreenEdge 0:01:39
46 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:01:47
47 Marco Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert 0:01:54
48 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits
49 Francis De Greef (Bel) Wanty – Groupe Gobert
50 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
51 Huub Duijn (Ned) Team Roompot
52 Victor Campenaerts (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:02:00
53 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:02:01
54 Luis Leon Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:02:02
55 Pierrick Fedrigo (Fra) Bretagne-Séché Environnement 0:02:05
56 Carlos Betancur (Col) AG2R La Mondiale
57 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits
58 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing
59 Larry Warbasse (USA) IAM Cycling
60 Jan Polanc (Slo) Lampre-Merida
61 Marco Canola (Ita) UnitedHealthcare Pro Cycling
62 Simon Yates (GBr) Orica GreenEdge
63 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
64 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka 0:02:12
65 Marc De Maar (Ned) Team Roompot
66 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:02:16
67 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar
68 Sander Armee (Bel) Lotto Soudal
69 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 0:02:19
70 Maurits Lammertink (Ned) Team Roompot
71 Eduardo Sepulveda (Arg) Bretagne-Séché Environnement 0:02:22
72 Stephen Cummings (GBr) MTN – Qhubeka 0:02:27
73 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
74 Florian Vachon (Fra) Bretagne-Séché Environnement
75 José Herrada (Spa) Movistar Team 0:02:43
76 Nairo Quintana (Col) Movistar Team
77 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha
78 Mirko Selvaggi (Ita) Wanty – Groupe Gobert 0:02:50
79 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:02:56
80 Tiago Machado (Por) Team Katusha 0:03:29
81 Manuele Boaro (Ita) Tinkoff-Saxo 0:03:33
82 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo
83 Yannick Eijssen (Bel) Wanty – Groupe Gobert
84 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:03:45
85 Johnny Hoogerland (Ned) Team Roompot 0:03:58
86 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:04:03
87 Louis Vervaeke (Bel) Lotto Soudal 0:04:46
88 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr 0:04:49
89 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:05:44
90 Manuele Mori (Ita) Lampre-Merida 0:05:47
91 Valerio Conti (Ita) Lampre-Merida
92 Tony Martin (Ger) Etixx – Quick-Step
93 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
94 Pieter Weening (Ned) Orica GreenEdge 0:05:50
95 Caleb Fairly (USA) Team Giant-Alpecin
96 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ.fr 0:05:53
97 Nathan Haas (Aus) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:06:24
98 Jose Rodolfo Serpa (Col) Lampre-Merida
99 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:07:11
100 Michal Golas (Pol) Etixx – Quick-Step

Valverde spunta per primo oltre le ripide rampe del muro di Huy (foto Bettini)

Valverde spunta per primo oltre le ripide rampe del muro di Huy (foto Bettini)

HUY, C’EST MOI… ALEJANDRO!

aprile 23, 2014 by Redazione  
Filed under 6) FRECCIA VALLONE, News

Alejandro Valverde fa sua per la seconda volta la Freccia Vallone dopo 8 anni, con una sparata negli ultimi 300 metri alla quale devono arrendersi un redivivo Daniel Martin ed un ancora troppo inesperto Kwiatkowski. Una fuga a tre caratterizza la corsa che si scalda negli ultimi 30 km. “Dani” Moreno e Philippe Gilbert grandi delusi di giornata, mentre per l’Italia si segnala un dignitoso 14° posto di Vincenzo Nibali ed una sfortunata caduta di Damiano Cunego, che lo esclude dalla bagarre finale. Domenica degna conclusione della Settimana delle Ardenne con la 100° edizione della Liegi-Bastogne-Liegi che, in considerazione delle ultime uscite, schiererà sicuramente una nutrita schiera di favoriti.

Dopo l’affermazione nel 2006, Alejandro Valverde vince la 78° edizione della Freccia Vallone grazie ad un scatto giusto al momento giusto sull’ultima delle tre ascese al Muro d’Huy. Dopo aver vinto già in questa stagione la Vuelta a Andalucía, la Vuelta a Murcia e la Roma Maxima, il murciano della Movistar si aggiudica la corsa intermedia della settimana delle Ardenne, iniziata domenica 20 Aprile con l’Amstel Gold Race e che si concluderà domenica 27 con la Liegi Bastogne Liegi, sfruttando nel migliore dei modi il grande lavoro della sua squadra. Nella cronaca della corsa si sviluppava dopo pochi chilometri dal via da Bastogne la fuga di giornata, comprendente Jonathan Clarke (UnitedHealth), Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen) e Ramunas Navardauskas (Garmin), il cui vantaggio non superava mai i 7 minuti, poichè il gruppo controllava il tentativo alternando in testa le squadre degli uomini più attesi. Così, il primo dei tre passaggi sul Muro di Huy, ai meno 86 km dall’arrivo, vedeva un vantaggio già inferiore ai sei minuti. In testa al gruppo faceva l’andatura la Trek in appoggio del capitano Frank Schleck. Le “côtes” da scalare – in totale 11 – rendevano la corsa interessante anche perché erano posizionate nella seconda parte del percorso. Ai meno 50 era la Lampre di Cunego a dare un’ulteriore sferzata in testa al gruppo, che guadagnava in poco tempo oltre un minuto sui tre di testa. Durante l’ascesa verso la Côte de Bousalle, ai meno 47, Clarke alzava bandiera bianca e la fuga si riduceva a sole due unità. Negli ultimi 30 km si concentravano le fasi calde della corsa: era la Movistar ad aumentare il ritmo sulla Côte d’Ahin e a far scendere ulteriormente il vantaggio della coppia di testa, ora a meno di tre minuti dal gruppo. Prima del penultimo passaggio sul Muro di Huy, di nuovo Trek e Lampre si facevano vedere nelle prime posizioni, dando man forte alla Movistar e alla Katusha. Piuttosto passiva, invece, era la BMC di Philippe Gilbert, quasi mai nel vivo della corsa. Attiva anche l’Europcar, che animava proprio il penultimo passaggio sul Muro d’Huy, ai meno 25: prima Rolland e poi Gautier scattavano e quest’ultimo in particolare riusciva a scollinare per primo all’inseguimento di Navardauskas e Van Hecke, distanti ormai non più di una trentina di secondi. Era, però, pronta la reazione, in particolare, di Katusha e Movistar, che mettevano alcuni uomini alle spalle del coraggioso francese, tra i quali Kolobnev, Caruso e Herrada López. Gautier veniva, infine, raggiunto ai meno 20. La Côte d’Ereffe, ai meno 11, dopo che Navardauskas prima e Van Hecke dopo venivano raggiunti, vedeva gli ultimi attacchi in testa al gruppo. Era prima Chris Anker Sørensen (Tinkoff Saxo) e poi Jérémy Roy (FDJ) a tentare rispettivamente l’attacco, ma in entrambi i casi era prima la Katusha e poi l’Orica GreenEDGE a rinvenire sugli attaccanti. A circa tre chilometri dall’arrivo, annullati tutti i tentativi, il gruppo si presentava ormai compatto, composto di una quarantina di atleti, ai piedi del Muro Di Huy. Una caduta metteva, però, fuori gioco Damiano Cunego, che ‘scodava’ più per disattenzioni proprie che per colpa di altri ciclisti, trascinando con sè “Purito Rodríguez (già piuttosto dolorante dopo la caduta nell’Amstel Gold Race), Fränk Schleck e Pieter Weening. La bagarre intanto era iniziata in testa al gruppo, che aveva iniziato la scalata finale al Muro di Huy. Gastauer (AG2R) provava ad anticipare tutti, ma veniva in breve tempo risucchiato dal gruppo. Era allora Bauke Mollema ad imprimere un bel ritmo, mentre il polacco Michal Kwiatkowski era alle sue spalle in rampa di lancio: il suo scatto avveniva, a tutta birra, a 500 metri dall’arrivo ma, come per l’Amstel, il troppo ardore, unito ancora all’inesperienza per questo tipo di finali, tradivano il giovane polacco che veniva raggiunto e superato da un redivivo Daniel Martin. Ma da dietro, con uno scatto ancora più incisivo, era Alejandro Valverde che ai meno 300 metri sverniciava l’irlandese ed andava a trionfare a braccia alzate sotto il traguardo. Chiudevano la top five Bauke Molelma in quarta posizione e Tom-Jelte Slagter in quinta. “Dani” Moreno e Philippe Gilbert, grandi attesi della vigilia, dovevano invece accontentarsi rispettivamente di un anonimo nono e decimo posto. 14mo e primo degli italiani si classificava Vincenzo Nibali, a dimostrazione che il lavoro svolto in altura potrà sicuramente giovargli nella Liegi-Bastogne.Liegi di domenica prossima, corsa che si adatta meglio alle sue caratteristiche e che resta aperta a molte soluzioni. Lo stesso Valverde può a ben vedere essere considerato un favorito, così come Daniel Martin che sembra essere tornato in buone condizioni ed è anche il detentore della ‘Decana’. Appuntamento quindi a domenica 27 Aprile per l’ultimo atto della settimana delle Ardenne, prima che Giro di Romandia e Giro d’Italia calamitino le attenzioni degli appassionati di ciclismo.

Giuseppe Scarfone

ORDINE D’ARRIVO

1 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 4:36:45
2 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:00:03
3 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:04
4 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling Team
5 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 0:00:06
6 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Belisol
7 Michael Albasini (Swi) Orica Greenedge 0:00:08
8 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo
9 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:11
10 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:00:15
11 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 0:00:17
12 WoutPoels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:19
13 Paul Martens (Ger) Belkin Pro Cycling Team 0:00:23
14 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:24
15 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:00:26
16 Simon Clarke (Aus) Orica Greenedge 0:00:28
17 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida
18 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits
19 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
20 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto Belisol
21 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano
22 Gorka Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:00:32
23 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:37
24 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling 0:00:40
25 Daan Olivier (Ned) Team Giant-Shimano 0:00:43
26 Lars Petter Nordhaug (Nor) Belkin Pro Cycling Team 0:00:45
27 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge 0:00:48
28 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise 0:00:51
29 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:54
30 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team
31 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
32 Jean-Marc Marino (Fra) Cannondale
33 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
34 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
35 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:58
36 Carlos Alberto Betancur Gomez (Col) AG2R La Mondiale 0:01:00
37 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:01:03
38 Alex Howes (USA) Garmin Sharp 0:01:04
39 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
40 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:01:12
41 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:01:14
42 Thomas Lövkvist (Swe) IAM Cycling 0:01:17
43 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
44 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ.fr 0:01:23
45 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team 0:01:25
46 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr
47 Cameron Meyer (Aus) Orica Greenedge
48 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:01:30
49 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha
50 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 0:01:32

Valverde in cima al muro di Huy, a pochi passi dalla sua seconda Freccia Vallone (foto Tim de Waele/TDW Sport)

Valverde in cima al muro di Huy, a pochi passi dalla sua seconda Freccia Vallone (foto Tim de Waele/TDW Sport)

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