ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MONTPELLIER

luglio 18, 2011
Categoria: Approfondimenti

Anche durante il Tour ilciclismo.it vi accompagnerà con l’oramai consueta rubrica-contenitore. Troverete i commenti dei tifosi, le previsioni del tempo, la rassegna stampa, le previsioni del tempo, la presentazione della tappa che verrà e i titoli con il ricordo del Tour 1991, rivisto attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo”

Foto copertina: Montpellier, Arco di Trionfo (panoramio)

TOUR DE FRANCE, TOUR DE MONDE

Cavendish fa poker. Petacchi 3°, Oss 4°(Gazzetta dello Sport)

Alle elsker å jobbe for ham (Aftenposten)

Vierter Etappensieg für Cavendish (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Cavendish tightens his grip on green jersey (The Independent)

Cavendish wins stage 15 (The Daily Telegraph)

Cavendish wins fourth stage (The Times)

Cavendish… évidemment! (L’Equipe)

Cavendish s’impose au sprint à Montpellier (Le Monde)

Cavendish feiert vierten Tour-Etappensieg (Tageblatt)

Cavendish erneut der Schnellste: 19. Tour-Sieg (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Cavendish firma su cuarto triunfo de etapa en el Tour(AS)

Cavendish impone su ley y firma su cuarta victoria de etapa al sprint (Marca)

Cavendish gana al sprint (El Mundo Deportivo)

Quatrième victoire de Cavendish au Tour(Le Soir)

Cavendish s’impose à nouveau (Sud Presse)

Cavendish alweer beste in sprint (De Standaard)

Cavendish, ce Hérault (La Dernière Heure/Les Sports)

Et de 4 pour Cavendish (L’Avenir)

Cavendish pakt vierde ritzege (Het Nieuwsblad)

Cavendish weer oppermachtig(De Telegraaf)

Fourth Tour De France Win for Cavendish (The New York Times)

Mark Cavendish wins Tour de France stage (USA Today)

Cavendish tightens grip on green (Herald Sun)

No change at top as Cavendish wins 15th stage (The Age)

Cavendish keeps grip on green jersey (The Australian)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Pedale Pazzo: Commento su Oss: oggi si è capito che non è un velocista.
Stimo molto il ragazzo ma gli hanno messo in testa idee sbagliate.
Si è visto chiaramente che manca di esplosività, non ha la sparata, non ha la velocità di punta, non ha l’accellerazione.
Velocista non si diventa ma si nasce (nel ciclismo come nell’atletica). Sono doti naturali non migliorabili con l’allenamento.
Ma sono convinto che Daniel potrà avere un gran futuro se saprà sfruttare le sue caratteristiche.
Per il resto..poco da dire quando Renshaw apre Cavendish chiude e non ce n’è per nessuno..

Ceemo: Si sono d’accordo. Sia Farrar che Petacchi erano in gran rimonta nonostante non fosse a ruota della maglia verde.
Complimenti a Cavendish, ma visto le altre tappe di montagna che mancano non è detto che riesca a superarle tutte indenne.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Conti: “La stele che ricorda il sacrificio di Fabio Casartelli” (il povero Fabio non si era volontariamente buttato contro il paracarro!!!)
De Luca: “Soasun” (pronuncia di Sojasun; si dovrebbe dire “sogiasun”)
De Luca: “Ottavio Bocchiecchia”
De Luca: “Corcorrente”
Cassani: “Ruota ad altro profilo”
Cassani: “Passano professionista”
Malori, rispondendo alla domanda della De Stefano che gli chiedeva cosa farà nel giorno di riposo: “Tante ore di sonno con un po’ di cioccolata” (peccato che, solo pochi minuti prima, alla domanda sui suoi dolci preferiti avesse risposto: “Tutti, tranne la cioccolata”)
Berton (Europort): “Il più grande sportivo kazako di sempre è stato il ginnasta Vladimir Smirnov” (gareggiava nello sci di fondo)
De Stefano: “Le spettatori”
Pancani: “Daniel Oss, è lui in questo momento la ruota di Mark Cavendish” (a dire il vero nel dopotappa al diretto interessato effettivamente giravano, ma non erano le ruote!!!)
TelevideoRAI: “dominando la volata sul traguardo Montpellier”

LA TAPPA CHE VERRA’

Se i Pirenei avevano debuttato col botto, col durissimo tappone di Luz Ardiden, non si potrà certo dire la stessa cosa delle frazioni alpine, principalmente incentrate sulla doppia scalata al Galibier, in programma tra giovedì e venerdì. Le tappe tracciate sulla catena al confine con l’Italia saranno introdotte da una giornata particolarmente “soft”, ma assolutamente da non prendere sottogamba. Seppur non durissima, è la classica frazione di media montagna, presenterà un finale meritevole di attenzione e tutta la marcia d’avvicinamento a Gap (il finale proporrà una specie di circuito, l’anello vero e proprio al Tour è sacrosanto e riservato al solo epilogo parigino) non meno trascurabile, perchè sarà tutto un lento e costante prendere quota, trasferendosi dai quasi 100 metri s.l.m. di Saint-Paul-Trois-Châteaux ai 744 della località d’arrivo. Una partenza veloce, come spessissimo accade al Tour, anche nelle tappe più toste, rischierà di rendere questa trasferta oltremodo dispendiosa, chiedendone poi il conto al momento d’affrontare l’unica vera difficoltà di giornata, l’ascesa al Col de Manse. Vista sull’altimetria pare un picco piuttosto scosceso, soprattutto se paragonato al continuo falsopiano precedente, nella realtà non è durissima (sono 9,5 Km al 5,2%), ma presenta due strappetti velenosi nella seconda parte. Chi perderà le ruote lassù potrebbe faticare a rientrare e non solo perchè chi si troverà in testa farà in modo che ciò non accada. Il traguardo, infatti, sarà praticamente a portata di mano, al termine della successiva discesa di quasi 12 Km, un altro tratto molto insidioso. Si tratta, infatti, della stessa planata dove si verificò, al Tour del 2003, il famosissimo episodio della caduta di Beloki e della “scampagnata” nel tornante di Armstrong

METEOTOUR

Saint-Paul-Trois-Châteaux: alternanza di pioggie deboli (meno di 0,1 mm) e schiarite, 17,4°C (percepiti 16°C), venti deboli da SW (6-9 Km/h), umidità al 79%
Gap: alternanza di pioggie deboli (0,5 mm) e schiarite, 14,5°C (percepiti 13°C), venti moderati da WNW (15 Km/h), umidità al 77%

IL PRIMO INDURAIN

Ecco come il quotidiano spagnolo “El Mundo Deportivo” nel 1991 annunciava ai suoi lettori il primo Tour conquistato da Miguel Indurain
Altimetrie e grafici dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

15a TAPPA: ALBI – ALES (235 Km)

INDURAIN, FIRME
Un gesto que empieza a ser rutinario
Guimard: “El Tour es de Miguel” – Indurain está muy tranquilo – Todos de acuerdo: ganará Miguel – El “maillot” amarillo causa furor – Argentin puso el sello de la casa

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ARCHIVIO ALMANACCO
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