COMMENTOUR DE FRANCE: IL MIGLIOR CUNEGO SI VEDE IN MONTAGNA

luglio 9, 2011
Categoria: Approfondimenti

Sulla salita verso Super-Besse finalmente si vede un pimpante Damiano Cunego che ritrova il morale grazie al settimo posto parziale ottenuto soprattutto con uno scatto all’ultimo chilometro.
Sfortunato Vinokourov, che cede all’ultimo chilometro, rendendo vano il lavoro fatto dalla sua squadra, in particolare da Paolo Tiralongo. Male Gesink, incerto Contador, che non sembra più dominare come al Giro d’Italia.

Foto copertina: Damiano Cunego accelera sulle ultime rampe della salita di Super-Besse (foto Roberto Bettini)

Il bel risultato di Damiano Cunego è tra le note più positive della prima tappa di montagna del Tour de France 2011. Lo abbiamo aspettato e desiderato, e sulle prime importanti salite non si è di certo tirato indietro, anzi, quello scatto all’ultimo chilometro verso Super Besse è anche una bella botta positiva per il morale del Piccolo Principe e di tutta la Lampre-ISD. Molto buona anche la prestazione di Ivan Basso, riuscito a raggiungere l’obiettivo di terminare la tappa nel gruppo dei migliori. Uno scorcio di un limpido azzurro nell’avvicinamento ai Pirenei.
Intanto Thor Hushovd resiste in giallo dagli attacchi di Evans e soci nonostante l’arrivo in salita, in cui si è notato un netto miglioramento del rendimento del campione del mondo in carica quando la strada sale, vedasi la brillantezza verso il GPM della Croix de Saint Robert. Indecifrabile la prestazione di Contador, visto solo per un timidissimo scatto nel finale, ma meno brillante rispetto al Giro d’Italia. Di sicuro qui al Tour ha una concorrenza più forte di quella della Corsa Rosa, ma ci aspettavamo lo stesso qualcosa di meglio. Peggio ancora ha fatto Gesink, già staccato sulla penultima salita e ormai già fuori classifica.
Ci ha provato l’Astana, che ha mancato proprio all’ultimo chilometro la vittoria di tappa con Vinokourov lanciato verso l’aggancio al portoghese Rui Costa, meritatamente trionfatore del giorno.
La sua squadra ha lavorato tutto il giorno, tentando poi un attacco a due con Vino e Paolo Tiralongo.
Ma queste erano solo le prime montagne, il bello deve ancora arrivare. E i Pirenei si avvicinano.

Andrea Giorgini

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