QUARTIERTAPPA: DALLA SEDE DI PADOVA

Ecco il tradizionale contenitore made ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” e al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione vinta dall’elvetico Carlo Clerici nel 1954)

SALA STAMPA

Italia

A Padova finisce al fotofinish: Merlier fa il bis, beffato Milan. Pogacar sempre rosa

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Merlier za las preprečil četrto Milanovo zmago (Merlier ha sfiorato la quarta vittoria di Milan)

Delo

Regno Unito

Merlier trumps rivals in chaotic sprint to grab stage on line (Merlier trionfa sui rivali in uno sprint caotico per conquistare la tappa in linea)

The Guardian

Francia

Merlier, le doublé d’un boyau (Merlier, la doppietta per un tubolare)

L’Équipe

Spagna

Mago Merlier

AS

Belgio

Tim Merlier vindt zijn snelle benen terug en pakt tweede ritzege van deze Giro na prestigieus sprintduel tegen Jonathan Milan (Tim Merlier ritrova le gambe veloci e conquista la seconda vittoria di tappa di questo Giro dopo un prestigioso duello allo sprint contro Jonathan Milan)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Merlier beëindigt sprinthegemonie Milan in Giro: ’Mijn haters zullen ontgoocheld zijn’ (Merlier mette fine all’egemonia allo sprint di Milan al Giro: “I miei odiatori rimarranno delusi”)

De Telegraaf

Germania

Merlier rettet sich in chaotischem Sprint vor Milan ins Ziel (Merlier si salva fino al traguardo davanti a Milan in uno sprint caotico)

Kicker

Colombia

Daniel Martínez y Fernando Gaviria brillan en una etapa 18 con final explosivo: Merlier ganó por milímetros – Daniel Martínez reveló su ingenioso plan en el Giro de Italia y le agradeció a Nairo por rescatarlo en la montaña (Daniel Martínez e Fernando Gaviria brillano in una 18a tappa con un finale esplosivo: Merlier vince per millimetri – Daniel Martínez ha svelato il suo piano ingegnoso al Giro d’Italia e ha ringraziato Nairo per averlo salvato in montagna

El Tiempo

Australia

More Groves frustration in Aussies’ Giro near-miss (Ancora la frustrazione di Groves nel Giro sfiorato dagli australiani)

The West Australian

DISCOGIRO

La colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Fermo immagine (Chiara Galiazzo)

METEOGIRO

Mortegliano: pioggia debole (0.2 mm), 21°C, vento moderato da S (9-23 Km/h), umidità al 65%
Peonis (traguardo volante Sprint – Km 56.1): pioggia debole (0.4 mm), 20°C, vento moderato da SO (10-33 Km/h), umidità al 66%
Paularo (traguardo volante Intergiro – Km 100.4): pioggia debole (0.4 mm), 14°C, vento moderato da S (9-35 Km/h), umidità al 71%
Sella Valcalda (GPM – Km 121.7): pioggia debole (0.5 mm), 15°C, vento moderato da S (10-37 Km/h), umidità al 72%
Sappada: pioggia debole (0.3 mm), 12°C, vento moderato da S (7-31 Km/h), umidità al 75%

GLI ORARI DEL GIRO

12.45: inizio diretta su Eurosport
13.10: inizio diretta su RaiSport
13.10: partenza da Mortegliano
14.00: inizio diretta su Rai2
14.25-14.35: traguardo volante Sprint di Peonis
15.25-15.45: traguardo volante Intergiro di Paularo
15.40-16.00: GPM di Passo Duron
15.50-16.15: traguardo volante Sprint di Cercivento(con abbuoni)
16.05-16.30: GPM di Sella Valcalda
16.50-17.20: GPM di Cima Sappada
17.00-17.30: arrivo a Sappada

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

Con la ricomposizione della coppia al commento Pancani – Cassani la rubrica degli strafalcioni dei telecronisti riprende il suo titolo originario

De Luca: “Goccie di pioggia che rendono insidiose la prima parte”
Sovraimpressione RAI: “Una piccola porzione più a vallesi trova in territorio trentino”
De Luca: “C’è stata questa scelda”
Pancani: “Attraverso le meravigliose vigneti”
Genovesi: “Veivolo” (velivolo)
Genovesi: “Nel 2222 si fonda l’Università di Padova”
Cassani: “L’impressione è che si siano calvati”
Pancani: “Centrare la poker”
Petacchi: “Milan ha dovuto scattare Hofstetter”
Garzelli: “Sella Valcada” (Valcalda)
Televideo RAI: “Primeiro” (Fiera di Primiero)
Televideo RAI: “Un quintetto prova a scappare ma l’idea dura poco” (alla faccia del durato poco, la fuga è partita quando all’arrivo mancavano quasi 170 Km all’arrivo e sono stati ripresi a 10 Km dal traguardo)
Televideo RAI: “I cinque vengono neutralizzati ai -10 Km dal gruppo”
Televideo RAI: “Ewans” (Ewan)
Teletext TV Svizzera: “L’inizio è stato caratterizzato da una pioggia intensa dalla quale sono usciti quattro fuggitivi”

GIROALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale dal punto di vista della maglia nera

Ordine d’arrivo della diciottesima tappa, Fiera di Primiero – Padova

1° Amanuel Ghebreigzabhier
2° Alexander Kamp s.t.
3° Mikkel Bjerg s.t.
4° Alessandro De Marchi a 2′03″
5° Florian Stork a 2′11″

Classifica generale

1° Alan Riou
2° Josef Cerný a 10′05″
3° Tobias Lund Andresen a 13′03″
4° Fabian Lienhard a 15′20″
5° Tim Merlier a 16′14″

Miglior italiano Davide Cimolai, 8° a 21′39″

IL GIRO DI 70 ANNI FA

Riviviamo l’edizione 1954 della Corsa Rosa attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”. Quell’anno si impose grazie a una storica fuga bidone l’elvetico Carlo Clerici

10 GIUGNO 1954 – 19a TAPPA: GRADO – SAN MARTINO DI CASTROZZA (247 Km)

ATTESE DA VENTI GIORNI, ECCO LE DOLOMITI ULTIMA SPERANZA DI RISCOSSA PER COPPI – FAUSTO GIUDICA TROPPO GRAVE IL SUO DISTACCO DA CLERICI

La Tappa odierna valicherà quattro Colli: Rolle, Pordoi (m. 2239), Campolongo e Gardena, con arrivo a Bolzano dopo 152 km. di percorso – Nella corsa di ieri ha vinto l’olandese Watfmans, fuggito con Volpi – Unica variante nella classifica: Defilippis ha soffiato il 5° posto a Magni – “Mi regolerò secondo le mie condizioni e le vicende della corsa”

Il Prato della Valle a Padova illuminato di rosa (mattinopadova.gelocal.it)

Il Prato della Valle a Padova illuminato di rosa (mattinopadova.gelocal.it)

ARCHIVIO QUARTIERTAPPA

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Raduno di partenza a Venaria Reale
1a tappa: Venaria Reale – Torino
2a tappa: San Francesco al Campo – Santuario di Oropa
3a tappa: Novara – Fossano
4a tappa: Acqui Terme – Andora
5a tappa: Genova – Lucca
6a tappa: Torre del Lago Puccini (Viareggio) – Rapolano Terme
7a tappa: Foligno – Perugia (cronometro individuale)
8a tappa: Spoleto – Prati di Tivo
9a tappa: Avezzano – Napoli
10a tappa: Pompei – Cusano Mutri (Bocca della Selva)
11a tappa: Foiano di Val Fortore – Francavilla al Mare
12a tappa: Martinsicuro – Fano
13a tappa: Riccione – Cento
14a tappa: Castiglione delle Stiviere – Desenzano del Garda (cronometro individuale)
15a tappa: Manerba del Garda – Livigno (Mottolino)
16a tappa: Livigno – Santa Cristina Valgardena (Monte Pana)
17a tappa: Selva di Val Gardena – Passo Brocon

MERLIER VINCE A PADOVA. BATTUTI MILAN E GROVES

Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) vince in volata a Padova nella penultima tappa del Giro 2024 favorevole ai velocisti. Battuti Jonathan Milan (Team Lidl Trek) e Kaden Groves (Team Alpecin Deceunnck).

Al Giro tornano di scena i velocisti con la diciottesima tappa da Fiera di Primiero a Padova di 178 km. L’unica asperità altimetrica di Lamon, dopo una ventina di km, potrebbe favorire la fuga di giornata dopodichè la strada quasi completamente pianeggiante, se si eccettua un paio di zampellotti nei dintorni del primo traguardo volante di Valdobbiadene, consentirà al gruppo e principalmente alle squadre dei velocisti di preparare il terreno ai capitani designati. Alla partenza da Fiera di Primiero non si presentava Christian Scaroni (Team Astana). Dopo una decina di km partiva la fuga di giornata caratterizzata dall’azione di quattro ciclisti: Mikkel Honorè (Team EF Education EasyPost), Filippo Fiorelli (Team VF Group Bardiani CSF Faizanè), Mirco Maestri e Andrea Pietrobon (Team Polti Kometa). Maestri scollinava per primo sull’unico gpm di Lamon posto al km 17.6. Gli uomini del Team Lidl Trek e del Team Soudal Quick Step controllavano la situazione e il vantaggio massimo della fuga arrivava a circa 2 minuti e mezzo sul gruppo maglia rosa. Pietrobon vinceva il primo traguardo volante di Valdobbiadene posto al km 67.9; era invece Fiorelli ad aggiudicarsi il traguardo Intergiro di Villorba posto al km 108.9. Infine il secondo traguardo volante di Martellago posto al km 131.5 se lo aggiudicava Fiorelli. Ad una trentina di km dalla conclusione Edoardo Affini (Team Visma Lease a Bike) evadeva dal gruppo maglia gialla e riusciva a raggiungere i quattro battistrada. Nonostante l’apporto dell’ottimo passista della Visma, le squadre dei velocisti aumentavano l’andatura fino a riprendere la fuga quando mancavano 10 km alla conclusione. Nella volata Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) batteva Jonathan Milan (Team Lidl Trek) e Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck) mentre la top five era chiusa da Alberto Dainese (Team Tudor Pro Cycling) al quarto posto e da Stanislaw Aniolkowski (Team Cofidis) al quinto posto. Per Merlier è la seconda vittoria al Giro 2024 mentre la classifica generale resta invariata con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in maglia rosa davanti a Daniel Martinez (Team BORA Hansgrohe) e Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers). Domani si ritorna a salire con la diciannovesima tappa da Mortegliano a Sappada di 157 km e tre gpm piuttosto duri tutti concentrati nei 60 km conclusivi. La fuga potrebbe avere chance di successo con i big che si controlleranno e si daranno battaglia nel finale.

Antonio Scarfone

Merlier batte Milan a Padova (Getty Images)

Merlier batte Milan a Padova (Getty Images)

DI VOLATA SUL MITICO PRATO

Dopo tre difficili tappe d’alta montagna il Giro propone una momentanea tregua con la penultima delle sette frazioni riservate ai velocisti. L’arrivo è previsto su un traguardo storico del ciclismo italiano, il rettilineo del Prato della Valle a Padova.

Se un giorno un volenteroso appassionato dovesse dare alle stampe un atlante dei luoghi del ciclismo un piccolo spazio se lo meriterebbe anche lui, almeno un paio di righe. Accanto a posti mitici come il Passo dello Stelvio e la Madonna del Ghisallo, il Galibier e il Tourmalet, la Foresta dell’Arenberg e il muro di Grammont, non dovrà mancare anche il Prato della Valle. Universalmente nota come una delle piazze più celebri d’Italia, per l’appassionato di ciclismo questo è lo storico punto d’approdo del Giro del Veneto, corsa “coscritta” del Giro d’Italia (entrambe si disputano dal 1909) che è tornata in calendario nel 2021 dopo sette anni d’assenza, anche se il nuovo organizzatore della corsa – l’ex professionista Filippo Pozzato – ha scelto una diversa sede d’arrivo. Anche per la Corsa Rosa questa è una meta prediletta: qui si arrivò, infatti, il 23 maggio del 2000, quando il cremasco Ivan Quaranta s’impose allo sprint al termine della San Marcello Pistoiese – Padova, e sempre qui sarà steso lo striscione del traguardo quest’anno quando, 24 anni esatti dopo l’ultima volta, la città veneta tornerà ad ospitare il Giro d’Italia. E come nell’ultimo precedente si tratterà di una tappa destinata ai velocisti, una delle più semplici di questa edizione e la penultima tra quelle pensate per i velocisti prima della passerella conclusiva di Roma. I chilometri da percorrere saranno 171 Km, con una prima parte in lenta discesa e, dopo l’intrusione di alcune semplici difficoltà altimetriche, un assoluto predominio della pianura negli ultimi cento chilometri. Si partirà oggi da Fiera di Primiero, il principale centro dell’omonima valle trentina già attraversato dal gruppo il giorno precedente. E, infatti, nei primi 2 Km si ripercorrerà un tratto del tappone dolomitico poi, arrivati a Imer, si continuerà sulla strada di fondovalle per infilarsi nella Gola dello Schenèr, dove si andrà a costeggiare l’omonimo lago, realizzato tra gli anni ’50 e ’60 per la produzione di energia elettrica e progettato dall’ingegnere milanese Carlo Semenza, principalmente conosciuto per aver “disegnato” la famigerata diga del Vajont. Attraversando la gola si lascerà il Trentino per il Veneto, entrato nel quale si andrà ad affrontare la più rilevante difficoltà di giornata, la salita di 3.5 Km al 5.6% che conduce a Lamon, centro noto per la coltivazione di una varietà di fagiolo, qui introdotta nel 1500 dall’abate bellunese Pierio Valeriano e fregiata del marchio di qualità IGP (Indicazione geografica protetta). Tornati a percorrere le strade di fondovalle i “girini” andranno quindi a infilarsi nel corridoio naturale che separa le Vette Feltrine, il più meridionale tra i gruppi montuosi delle Dolomiti, e il massiccio del Monte Grappa, sul quale si salirà tra due giorni – e in due riprese – in occasione dell’ultima tappa di montagna. Oggi le grandi cime faranno da quinta al percorso, che ora volgerà in direzione di Feltre, piccola città d’arte il cui cuore è rappresentato da Piazza Maggiore, alla quale si sale attraverso la suggestiva Via Mezzaterra. Transitati ai piedi della collina sulla quale sorge la romanica basilica intitolata ai Santi Vittore e Corona – eretta tra il 1096 al 1101 per dare degna collocazione ai resti dei due santi, martirizzati in Siria e portati in Italia dai crociati – si cambierà scenario inoltrandosi nella Stretta di Quero, un altro “corridoio” disegnato dalla natura e percorso dal tratto del Piave che precede l’ingresso nella pianura veneta del fiume sacro alla patria, caratterizzata dalla presenza del complesso fortificato del Castello di Quero, un tempo sede di dogana e successivamente passato in gestione ai religiosi dell’ordine dei Padri Somaschi, che tuttora lo abitano. La prossima meta del gruppo sarà proprio il centro di Quero, comune autonomo fino allo scorso 22 gennaio, data dalla quale è andato a costituire con la vicina Alano di Piave il nuovo municipio di Setteville: per arrivarvi si dovrà affrontare la seconda delle tre semplici salite inserite nel percorso di gara, un dentino di 1700 metri al 4.8% “levatosi” il quale si scenderà a varcare il corso del Piave prima di prendere la strada per Valdobbiadene. La patria del Prosecco sarà attraversata dopo aver superato una piccola “scaglia” di 700 metri al 7.2%, aperitivo alla salita di quasi 2 Km al 5.5% che conduce a San Pietro di Barbozza. Prima del ritorno definitivo in pianura bisognerà mettersi alle spalle la discesa dal borgo di Guia, 1400 metri al 6.3% che – percorsi al contrario – per decenni hanno costituito una delle principali ascese del Trofeo Piva, importante gara del calendario Under23, nel cui albo d’oro nel 2021 ha iscritto il suo nome uno dei corridori più promettenti per il futuro, lo spagnolo Juan Ayuso, che lo stesso anno si è fatto notare conquistando il Giro d’Italia di categoria e la medaglia di bronzo ai campionati europei di Trento e che, passato professionista dalla medesima stagione, si è fatto notare anche nella massima categoria e in particolare nel primo scorcio del 2024 ha già messo a segno la vittoria nella cronometro d’apertura della Tirreno-Adriatico e, soprattutto, il successo finale al Giro dei Paesi Baschi.
Il definitivo “aggancio” con la pianura avverrà all’altezza di Col San Martino, il piccolo borgo che ospita l’arrivo della succitata gara e presso il quale, in suggestiva posizione isolata tra i vigneti del Prosecco, si può ammirare la novecentesca chiesa ottagonale dedicata al santo patrono.
Poco più avanti il passaggio da Sernaglia della Battaglia ci ricorderà fin dal nome che in queste terre si svolsero cruenti scontri durante la Prima Guerra Mondiale e a farne le spese qui fu la locale chiesa parrocchiale, che fu rasa al suolo e successivamente ricostruita nel 1922. Non molto distante, di là del corso del Piave, si trova il Montello, il basso rilievo montuoso che geologicamente non si può considerare né collina, né montagna e che all’appassionato di ciclismo richiama gli echi di un’altra battaglia, quella che il primo settembre del 1985 decise le sorti del campionato del mondo di ciclismo, conquistato con uno scatto a 2 Km dall’arrivo dall’olandese Joop Zoetemelk: la sua sarà la vittoria più “anziana” al mondiale, conseguita all’età di 38 anni e nove mesi, un primato tuttora imbattuto che nel 2018 sarà insidiato da Alejandro Valverde, vincitore a Innsbruck a 38 anni e cinque mesi. Una decina di chilometri più avanti ci sarà il secondo e ultimo passaggio sul Piave, che il gruppo supererà sul Ponte della Priula, situato a breve distanza dal tempio votivo inaugurato nel 1983 in memoria dei caduti di tutte le guerre.
Seguirà uno dei tratti più snelli di questa tappa perché, pur non mancando curve e cambiamenti di direzione, i successivi 20 Km saranno caratterizzati da una serie di lunghi rettifili che il gruppo percorrerà in direzione di Treviso, toccando all’inizio di questa fase il centro di Spresiano, dove recentemente sono ripresi dopo un lungo stop i lavori di costruzione del velodromo fortemente voluto dall’imprenditore trevigiano Remo Mosole e che la Federazione Ciclista Italiana punta a farne una vera e propria “casa” per gli azzurri della pista. Treviso – la città ciclisticamente conosciuta per la Pinarello, l’azienda produttrice di telai per bici da corsa fondata nel 1952 da Giovanni Pinarello, il mitico “Nane” che fu maglia nera al Giro del 1951 – sarà solamente lambita dal percorso, con i “girini” che tireranno dritto attraverso le campagne della Marca per puntare su Quinto di Treviso, dove ci sarà un deciso cambio di rotta. Terminato il lungo traversone diagonale iniziato sul Ponte della Priula si effettuerà una netta svolta verso sud puntando su Zero Branco, per poi entrare nel territorio dell’ex provincia di Venezia e giungere a Martellago, della quale si attraverseranno prima il centro e poi la vicina frazione di Maerne, dominata dal monumentale campanile della neogotica chiesa della Cattedra di San Pietro.
A questo punto irromperà nel tracciato di gara la bellezza delle ville venete realizzate tra la fine del XV secolo e il XIX secolo nei cosiddetti “Domini di Terraferma”, nome con il quale venivano identificati i territori dell’entroterra assoggettati alla Serenissima Repubblica di Venezia, luoghi dove le principali famigli nobili della città lagunare fecero realizzare le loro “seconde case”. Tra le prime a essere lambite dal percorso di gara spicca Villa Belvedere di Mirano, una delle più emblematiche anche se non certo tra le più celebri, il cui parco è oggi un giardino pubblico caratterizzato da una collina artificiale sulla quale furono erette una torretta neogotica e finte rovine antiche. Ancor più famose e spettacolari sono quelle che si “specchiano” sulla Riviera del Brenta, sulle cui sponde il gruppo giungerà all’altezza di Dolo, il centro principale di questo spicchio del Veneto, nel cui territorio comunale se ne contano oltre trenta, spesso costruite a diretto contatto con il naviglio: è il caso, per esempio di Villa Ferretti Angeli, che fu progettata da Vincenzo Scamozzi, l’architetto vicentino che concepì lo spettacolare Teatro Olimpico di Vicenza e che fu definito il “padre intellettuale del neoclassicismo”. Per poco più di 6 Km i corridori “navigheranno” in vista del naviglio – detto anche Brenta Vecchia perché si tratta del vecchio alveo del fiume, dirottato in altra direzione all’epoca della Serenissima coinvolgendo nel progetto anche Leonardo Da Vinci – discostandosene solo dopo aver sfiorato una delle più visitate ville della zona, quella costruita alle porte di Stra dalla famiglia Pisani, la quale nel 1807 la venderà a Napoleone Bonaparte, che poi la cederà al cognato Eugène de Beauharnais, fratello della prima moglie dell’imperatore francese, Giuseppina.
Lasciata la Riviera del Brenta si seguirà ancora per un tratto il corso del fiume in direzione di Vigonovo, per poi portarsi a Saonara, dove con speciali visite guidate è possibile ammirare il giardino romantico di Villa Cittadella Vigodarzere Valmarana, dove si trova il complesso della grotta e della cappella dei Templari, un tempo luogo d’adunanze di membri della massoneria.
Siamo oramai agli “sgoccioli” di questa frazione che all’altezza di Legnaro – vi hanno sedi i Laboratori nazionali di Legnaro, uno dei quattro centri di ricerca dell’Istituto nazionale di fisica nucleare – si esibirà nell’ultimo cambio di direzione di giornata. A questo punto, infatti, terminerà la costante discesa che avevo caratterizzato la planimetria sin dall’avvio e il percorso tornerà leggermente a puntare verso nord negli ultimi 10 Km, caratterizzati da un crescendo delle velocità, per andare a recuperare gli ultimi “residuati” della fuga di giornata e cominciare a predisporre le grandi manovre in vista di uno sprint particolarmente ambito. Non sarà paragonabile agli Champs-Elysées, ma un successo sul prestigioso traguardo del Prato della Valle fa sempre gonfiare il petto…

Mauro Facoltosi

Il Prato della Valle a Padova e l’altimetria della diciottesima tappa (www.ilfattoquotidiano.it)

Il Prato della Valle a Padova e l’altimetria della diciottesima tappa (www.ilfattoquotidiano.it)

I VALICHI DELLA TAPPA

Sella di Lamon (594 metri). Quotata 608 metri sulle cartine del Giro d’Italia, coincide con l’omonimo centro. Nel 2019 la salita a questo borgo è stata inserita nel finale della tappa Treviso – San Martino di Castrozza, terminata con il successo del colombiano Esteban Chaves, mentre a transitare per primo sotto lo striscione del GPM di Lamon è stato il vicentino Manuele Boaro.

Sella di Arten (319 metri).Si trova nei pressi dell’omonima località, frazione del comune di Fonzaso.

Sella di Santa Lucia (319 metri). Attraversata dalla Strada Statale 50 “del Grappa e del Passo Rolle” tra Feltre e Arten, coincide con il bivio per Caupo e per il versante settentrionale del Monte Grappa.

Nota. Il testo di riferimento è “Valichi stradali d’Italia” di Georges Rossini (editore Ediciclo).

CIAK SI GIRO

Parliamo ancora del Prato della Valle, un luogo che ha affascinato anche la “settima arte”. Il sito www.davinotti.com, che da diversi anni sta mappando i luoghi del cinema italiano, finora ha censito sei film girati nella piazza padovana, il primo dei quali è Lettere di una novizia, pellicola del 1960 firmata dal regista Alberto Lattuada e tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore vicentino Guido Piovene, dato alle stampe una ventina d’anni prima. Il film è incentrato sulle vicende della novizia del titolo, costretta a prendere i voti dalla madre anche se innamorata di Giuliano, l’uomo che ha instaurato una relazione proprio con la genitrice: una delle scene che vede protagonisti i due, interpretati dagli attori francesi Pascale Petit e Jean-Paul Belmondo, è girata proprio nel “Prato”, dove Giuliano offrirà un cono gelato a Margherita – questo il nome della novizia – dolce che lei getterà via in un momento di rabbia. Quattro anni più tardi ritroveremo in questo luogo un altro divo straniero, il britannico Dirk Bogarde, che calcherà il palcoscenico del Prato della Valle in una scena del film “Troppo caldo per giugno”, dove reciterà accanto a Sylva Koscina, l’attrice jugoslava che deve l’inizio della sua carriera proprio al Giro d’Italia. A spalancarle le porte del cinema fu Eduardo De Filippo che il 26 maggio del 1954, quando era ancora era una studentessa di fisica e non aveva velleità di sfondare nel mondo dello spettacolo, la notò mentre consegnava al belga Rik Van Steenbergen i fiori destinati al vincitore della tappa di Napoli della Corsa Rosa.

In collaborazione con www.davinotti.com

Pascale Petit e Jean-Paul Belmondo in una scena di “Lettere di una novizia” girata in Prato della Valle (www.davinotti.com)

Pascale Petit e Jean-Paul Belmondo in una scena di “Lettere di una novizia” girata in Prato della Valle (www.davinotti.com)

Dirk Bogarde seduto ad uno dei tavolini di un bar affacciato sul Prato della Valle nel film “Troppo caldo per giugno”: sullo sfondo si notano le cupole della celebre basilica di Basilica di santAntonio di Padova (www.davinotti.com)

Dirk Bogarde seduto ad uno dei tavolini di un bar affacciato sul Prato della Valle nel film “Troppo caldo per giugno”: sullo sfondo si notano le cupole della celebre basilica di Basilica di sant'Antonio di Padova (www.davinotti.com)

Le altre location del film citati

https://www.davinotti.com/forum/location-verificate/lettere-di-una-novizia/50028412

https://www.davinotti.com/forum/location-verificate/troppo-caldo-per-giugno/50027670

FOTOGALLERY

Lago dello Schenèr

Feltre, Piazza Maggiore

Feltre, Santuario dei Santi Vittore e Corona

Castello di Quero

Valdobbiadene, Piazza Marconi

Col San Martino, i vigneti del Prosecco e la chiesetta di San Martino

Sernaglia della Battaglia, chiesa di Santa Maria Assunta

La collina del Montello

Ponte della Priula, tempio votivo

Spresiano, il luogo dove sorgerà il velodromo

Treviso, Piazza dei Signori

Maerne di Martellago, Chiesa della Cattedra di San Pietro

Mirano, Parco di Villa Belvedere

Dolo, Villa Ferretti Angeli vista dal Naviglio del Brenta

Stra, Villa Pisani

Saonara, l’ingresso a Villa Cittadella Vigodarzere Valmarana