HUSHOVD STREPITOSO BIS, CONTADOR RIACCENDE IL TOUR

luglio 19, 2011
Categoria: News

Il campione del mondo va in fuga e trionfa a Gap in una volata a tre con il connazionale Boasson Hagen e il compagno di squadra Hesjedal mentre lo spagnolo attacca sul Col de Manse e insieme a Evans e Samuel Sanchez guadagna terreno su Voeckler che conserva la maglia gialla e soprattutto su Basso e Andy Schleck, staccati nell’ultima discesa.

Foto copertina: Thor Hushovd coglie il secondo successo di tappa in questo Tour de France (foto Bettini)

Dopo le frazioni pirenaiche piuttosto deludenti dal punto di vista dello spettacolo la 16a tappa, 162,5 km da Saint-Paul-Trois-Châteaux a Gap, si è rivelata di gran lunga quella più entusiasmante di questa edizione della Grande Boucle. Dopo ben 100 km di scatti e controscatti senza che però riuscisse a nascere la fuga buona finalmente sono riusciti ad avvantaggiarsi Marcato (Vacansoleil), Perez Lezaun (Euskaltel), Grivko (Astana), Ignatiev (Katusha), Devenyns (Quickstep), Martin (Htc), Hesjedal e Hushovd (Garmin), Roy (Fdj) e Boasson Hagen (Sky), con gli ultimi tre citati in fuga già nella tappa di Pau vinta dal campione del mondo: anche Mollema (Rabobank), Jeandesboz (Saur) e Dumoulin (Cofidis) hanno tentato di agganciarsi ma senza successo e il vantaggio ha rapidamente raggiunto i 6 minuti sul gruppo tirato dall’Ag2r, interessata probabilmente a non far guadagnare troppo terreno alla Garmin in chiave classifica a squadre, mentre una fitta pioggia ha iniziato per l’ennesima volta in questo Tour a cadere sul percorso.
Ai piedi del Col de Manse, unica vera difficoltà altimetrica della giornata con la vetta posta a 11 km dal traguardo, Ignatiev ha guadagnato un centinaio di metri sui compagni di fuga ma a fare la differenza a metà dell’ascesa è stato Hesjedal, già 7° al Tour 2010, al cui inseguimento si sono portati Boasson Hagen e Hushovd, ormai non più sorprendenti per queste loro prestazioni quando la strada sale. A sorprendere tutti è stato invece Contador (Saxo Bank) che malgrado la salita non presentasse grandi pendenze improvvisamente ha piazzato uno scatto al quale hanno risposto Andy e Frank Schleck (Leopard), aiutati per un breve tratto da Cancellara, ed Evans (BMC) e immediatamente dopo anche la maglia gialla Voeckler (Europcar) e Samuel Sanchez (Euskaltel); più in difficoltà i nostri Basso (Liquigas) e Cunego (Lampre) rientrati in seguito insieme a un’altra decina di corridori. Dopo una breve fase di studio Navarro (Saxo Bank) ha rilanciato l’azione per il suo capitano che a circa 3 km dalla vetta è ripartito con a ruota Voeckler e Andy Schleck; sia l’alsaziano che il lussemburghese hanno però peccato di presunzione e sono stati costretti a lasciare andare il vincitore del Giro d’Italia, sul quale invece sono riusciti a portarsi Evans e Andy Schleck: la maglia gialla è rimasta a inseguire con Frank Schleck, Cunego, un brillante Velits (Htc), Danielson (Garmin), Jeannesson (Fdj) e Taaramae (Cofidis) mentre Basso ha faticato moltissimo e solo in un secondo momento è riuscito ad accodarsi in compagnia tra gli altri di Gilbert (Omega Pharma) e Rojas (Movistar), a caccia di punti per la maglia verde.
Nella bagnata discesa finale, già di suo molto tecnica in condizioni di asciutto, Boasson Hagen e Hushovd sono riusciti a riportarsi su Hesjedal e il canadese si è messo al servizio del compagno di squadra che non ha avuto difficoltà a battere l’atleta della Sky allo sprint; per il campione del mondo si tratta del secondo successo in questo Tour dopo quello di Pau ed è comunque straordinario che entrambi siano arrivati in tappe sulla carta troppo impegnative per lui. Terzo posto per Hesjedal davanti agli altri reduci della fuga con Marcato 8° a 1′55”; nel tratto più impegnativo della picchiata Evans ha guadagnato qualche metro su Contador e Samuel Sanchez e ha chiuso 11° a 4′23” da Hushovd con i due spagnoli a 4′26”, il gruppo di Voeckler, Frank Schleck e Cunego regolato in volata da Rojas su Gilbert a 4′44” e Basso, come di consueto in difficoltà nelle discese bagnate, a 5′17” comunque davanti a un Andy Schleck del tutto fuori fase nel finale e giunto al traguardo con un ritardo di 5′32” che sarebbe potuto anche essere maggiore se negli ultimi km non avesse avuto l’aiuto del compagno Monfort: da segnalare in positivo invece in chiave maglia verde la prestazione di Cavendish (Htc), che nei piani di Rojas e Gilbert dovrebbe andare fuori tempo massimo in uno dei prossimi tapponi di montagna e che invece sul Col de Manse si è difeso egregiamente terminando 42° con 6′48” di ritardo da Hushovd.
La nuova classifica generale vede Voeckler ancora in maglia gialla con 1′45” su Evans, 1′49” su Frank Schleck, 3′03” su Andy Schleck, 3′26” su Sanchez, 3′42” su Contador, 3′49” su Basso e 4′01” su Cunego. Per quanto si è visto oggi l’alsaziano è attaccabile e salgono prepotentemente le quotazioni di Evans e Contador e in seconda battuta di Sanchez, mentre Andy Schleck e Basso hanno avuto una battuta d’arresto ma potrebbero rifarsi nelle prossime tappe più adatte ai fondisti: il lussemburghese e il varesino dovranno però prima superare l’ostacolo della discesa del Colle di Pramartino che porta al traguardo di Pinerolo, là dove si concluderà la 17a tappa con partenza da Gap: il percorso di 179 km prevede a metà strada la scalata del Monginevro e del Sestriere e un finale identico a quello della tappa del Giro 2009 vinta da Di Luca.

Marco Salonna

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