DERAGLIA IL TRENO HTC, FARRAR FESTEGGIA IL 4 LUGLIO

luglio 4, 2011
Categoria: News

Nel giorno della festa nazionale statunitense il velocista della Garmin, ben spalleggiato da Hushovd che mantiene la maglia gialla, si impone a Redon davanti a Romain Feillu e Rojas e dedica il successo a Weylandt mentre Cavendish perde la ruota dei compagni nel finale e deve accontentarsi del 5° posto. Nulla da fare per Petacchi che rimane chiuso e non disputa neppure lo sprint.

Foto copertina: Tyler Farrar alza le braccia dopo aver bruciato Feillu e Rojas (foto AFP)

La terza tappa del Tour de France, 198 km da Olonne-sur-Mer a Redon, è stata la classica frazione di trasferimento per 130 km con i fuggitivi di giornata Delage (Fdj), Gutierrez (Movistar), Terpstra (Quickstep), Perez Moreno (Euskaltel) e Bouet (Ag2r) evasi nelle prime battute e il gruppo guidato da Garmin e HTC che procedeva a un’andatura blanda ma sufficiente per mantenere il distacco intorno agli 8 minuti: la corsa si è accesa in vista dello sprint intermedio, che ha visto Delage passare per primo e Cavendish (HTC) avere la meglio sugli altri pretendenti alla maglia verde compreso Gilbert (Omega Pharma)che ha partecipato alla volata, e soprattutto in vista del ponte di Saint Nazaire, battuto da un forte vento laterale; tutte le squadre degli uomini di classifica hanno cercato di portare davanti ai capitani e in effetti il gruppo si è spezzato in tre tronconi con Basso (Liquigas) e Chavanel (Quickstep) rimasti nel secondo e Karpets (Katusha), vittima di una caduta, nel terzo ma una volta superato il ponte le acque si sono calmate e il plotone, che nel frattempo aveva ridotto a 1′ il distacco dai battistrada, si è rapidamente ricompattato.
Nel finale, mentre davanti Gutierrez e Delage che avevano staccato gli altri venivano ripresi a 9 km dal traguardo e Taaramae, uomo di classifica della Cofidis, era vittima di una foratura ma riusciva a rientrare con l’aiuto dei compagni di squadra, è stata l’HTC a prendere decisamente il comando delle operazioni e a mantenerlo fino a 2 km dal traguardo, quando dapprima Hondo (Lampre), con un’azione a dire il vero incomprensibile, e poi in modo molto più deciso Marcato (Vacansoleil) hanno tentato l’allungo; Cavendish in quel momento si trovava in terza posizione dietro ad Eisel e Goss ma, intuendo probabilmente che il traguardo era ancora troppo lontano e i compagni non sarebbero riusciti a portarlo fino al rettilineo finale, si è lasciato sfilare e anche Petacchi (Lampre), che si trovava a ruota del britannico, è rimasto tagliato fuori.
Una volta ripreso Marcato è stata la Garmin a prendere la testa del gruppo nelle ultime curve e prima Millar, poi la maglia gialla Hushovd e infine Dean hanno portato fino a non più di 150 metri Farrar che ha avuto gioco facile nell’imporsi davanti al rimontante Romain Feillu (Vacansoleil) e al neocampione nazionale spagnolo Rojas (Movistar), nuova maglia verde, e ha mimato con le mani il segno della W in ricordo dell’amico Wouter Weylandt appena tagliato il traguardo; Cavendish, rimasto troppo indietro, ha dovuto accontentarsi del 5° posto dietro anche a Hinault (Ag2r) e davanti a Hushovd che dopo aver lanciato Farrar ha disputato a sua volta lo sprint raccogliendo punti preziosi per la speciale classifica, mentre la top ten è stata chiusa da Dean, Bozic (Vacansoleil), Greipel (Omega Pharma) ed Engoulvent (Saur-Sojasun). Da segnalare nell’ultima curva anche una caduta senza conseguenze di Dumoulin (Cofidis) che comunque non ha inciso sul risultato finale.
La classifica generale resta immutata con Hushovd maglia gialla con lo stesso tempo del compagno Millar, 1” su Evans (BMC) e 4” su un nutrito gruppo di corridori tra cui i fratelli Schleck (Leopard) e Wiggins (Sky). Con ogni probabilità il campione del mondo dovrà cedere il primato al termine della quarta tappa, 172,5 km da Lorient a Mur-de-Bretagne con gli ultimi 2 km in salita e in particolare il tratto dai -2 ai -1 che ha una pendenza media del 10% prima della scalata finale: il grande favorito è ancora Gilbert ma l’arrivo è molto più impegnativo di quello di Mont-des-Alouettes e certamente saranno davanti anche gli uomini di classifica; vedremo se Evans riuscirà a guadagnare altri secondi sugli avversari diretti, se Contador ha o meno la stessa condizione del Giro e se Basso è sulla buona strada per essere al 100% sui Pirenei dopo la caduta dell’Etna.

Marco Salonna

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