ULTIMA TAPPA DEL GIRO DI TURCHIA 2025: MATTEO MALUCELLI TRIONFA A SMIRNE, WOUT POELS CONQUISTA LA CLASSIFICA GENERALE
Il Giro di Turchia 2025 si conclude con una grande festa per la XDS-Astana, che si aggiudica sia l’ultima tappa con Matteo Malucelli, sia la classifica generale con Wout Poels. La tappa finale, corsa da Çeşme a Smirne, ha visto il velocista romagnolo superare Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) in uno sprint deciso, mentre Giovanni Lonardi (Polti-VisitMalta) ha conquistato il terzo posto.
Il successo di Matteo Malucelli (XDS-Astana) in questa frazione ha completato una settimana perfetta per la squadra kazaka, che ha dominato la competizione con ben quattro vittorie di tappa, inclusi i successi di Wout Poels e Harold Martin Lopez nelle frazioni in salita. Poels, a più di 37 anni, è diventato il più anziano di sempre a vincere il Giro di Turchia, coronando una performance impeccabile e confermando la sua superiorità nella corsa a tappe.
L’ultima frazione, di 105 chilometri, è stata caratterizzata da un continuo alternarsi di attacchi, ma la presenza di alcuni GPM non ha cambiato il corso della gara. Dopo il primo scollinamento a 76 chilometri dall’arrivo il gruppo ha controllato senza problemi la fuga di dieci corridori che ha caratterizzato la pima parte della tappa conclusiva e tra i cui “interpreti” spiccava il nome di Tibor Del Grosso (Alpecin-Deceuninck), vincitore della seconda tappa e leader della classifica per un paio di giorni. Nonostante gli sforzi dei fuggitivi, la volata finale si è combattuta tra i velocisti e qui Malucelli ha dimostrato tutta la sua esperienza, rimanendo attaccato alla ruota del navigato Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e aspettando il momento giusto per lanciare il suo attacco. Con una potenza di fuoco invidiabile ha superato l’ex campione europeo a 75 metri dalla linea d’arrivo, regalando così alla XDS-Astana la quarta vittoria di tappa del Giro di Turchia 2025 (oltre alle tre citate, c’è stato quella del russo Leo Gonov a Marmaris).
La XDS-Astana ha avuto un dominio assoluto in questa edizione della corsa: oltre a quattre tappe e alla vittoria finale di Poels, il team kazako ha vinto anche la maglia verde della classifica a punti con Giovanni Lonardi e quella dei GPM con lo stesso Poels. Per poco più di un minuto, invece, hanno fallito la conquista della vetta della classifica a squadre, vinta dal team spagnolo Caja Rural – Seguros RGA., mentre la maglia “Treasures of Turkey” è andata a Willie Smit (China Glory-Mentech Continental Cycling Team). In generale l’Italia ha mostrato ottime performance, con Malucelli e Lonardi in evidenza, insieme a risultati di alto livello come l’ottavo posto di Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets) nella classifica generale.
“Sapevo che le vere opportunità per i corridori con le mie caratteristiche erano due, massimo tre. – ha commentato Malucelli – Ho fatto del mio meglio per ottenere risultati in tali occasioni, supportare i compagni che lottavano (con successo) per la maglia turchese e risparmiare la gamba quando serviva. Oggi non abbiamo e non ho sbagliato niente, immaginavo che Kristoff l’avrebbe lanciata lunga di rapportone e l’ho seguito cercando oltretutto di proteggermi il più possibile dal vento contrario. Non sono più giovane, ci ho messo quasi dieci anni di professionismo per approdare al World Tour e sto dimostrando di poterci stare.”
Ora le attenzioni dei media sportivi si volgeranno verso il Giro d’Italia che scatterà venerdi prossimo dall’Albania.
Mario Prato

Malucelli vince l'ultima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)
EVENEPOEL VINCE LA CRONOMETRO DI GINEVRA. AD ALMEIDA IL TOUR DE ROMANDIE 2025
Nella cronometro conclusiva di Ginevra, Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) si rifà dopo alcune prove non entusiasmanti, prima fra tutte la tappa di Thyon in cui è uscito dalla classifica generale. Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG) è secondo e scavalca in classifica generale Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious), vincendo il suo primo Tour de Romandie.
L’ultima tappa del Tour de Romandie 2025 è la cronometro di Ginevra di 17 km. Lenny Martinez (Tean Bahrain Victorious) prova a difendere la maglia gialla conquistata ieri a Thyon 2000 ma il favorito per la vittoria finale sembra essere Joao Almeida (UAE team Emirates XRG). Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) prova invece a vincere la tappa dopo essere uscito di classifica proprio ieri. La vittoria è andata come da pronostico proprio a Evenepoel. Il campione del mondo della specialità già al primo intermedio ha fatto segnare il miglior tempo, migliorando poi nel finale la sua prova. Il ciclista belga chiude col tempo di 20 minuti e 33 secondi. A 12 secondi di ritardo si classifica Almeida che scavalca nettamente Martinez che non fa meglio del tredicesimo posto. Terzo invece è Alberto Bettiol (Team XDS Astana XRG) a 18 secondi di ritardo da Evenepoel. Chiudono la top five Jay Vine (UAE Team Emirates XRG) quarto a 24 secondi di ritardo da Evenepoel ed Aleksandr Vlasov (Team Redbull BORA Hansgrohe) quinto a 27 secondi di ritardo da Evenepoel il quale ottiene la seconda vittoria stagionale. Almeida vince la maglia gialla con 26 secondi di vantaggio su Martinez e 41 secondi di vantaggio su Vine. Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana) non riesce a salire sul podio finale e si deve accontentare del quarto posto. Per quanto riguarda le altre classifiche Vine vince quella a punti, Ben Zwiehoff (team Redbull BORA Hansgrohe) quella dei gpm, Martinez quella del miglior giovane e infine l’UAE Team Emirates XRG vince la classifica a squadre.
Antonio Scarfone

Remco Evenepoel vince la cronometro di Ginevra (foto: Getty Images)
GIRO DI TURCHIA, ELIA VIVIANI TORNA A VOLARE: IL VERONESE VINCE A ÇEŞME DOPO UN LUNGO DIGIUNO DI VITTORIE
Dopo un digiuno lungo un anno e mezzo, Elia Viviani torna finalmente a sorridere. Il corridore veronese si è imposto nella settima tappa del Giro di Turchia 2025, sul traguardo di Çeşme, con una volata da manuale che ha lasciato dietro rivali del calibro di Alexander Kristoff e Davide Persico. Una giornata da incorniciare per il ciclismo italiano, con ben tre atleti nei primi cinque e la maglia verde che torna sulle spalle di Giovanni Lonardi. Una tappa movimentata e ricca di colpi di scena, ma che ha trovato il suo epilogo nella velocità e nell’esperienza del campione azzurro.
Elia Viviani torna alla vittoria, e lo fa con il colpo del campione. Il velocista della Lotto conquista la settima tappa del Giro di Turchia 2025, 144 chilometri da Selçuk a Çeşme, battendo in una volata di forza e lucidità Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e Davide Persico (Wagner Bazin WB). È il primo successo stagionale per il veronese, che interrompe un digiuno che durava da ottobre 2023 (prima tappa del Tour of Guangxi), firmando la sua 90ª vittoria in carriera.
Quella odierna era una tappa disegnata per gli sprinter, movimentata da diversi attacchi e da una lunga fuga a otto che ha animato la giornata fino ai meno 7 dal traguardo. A guidare il gruppo in caccia ci hanno pensato prima la Uno-X Mobility, poi la XDS-Astana e infine il Team Polti-VisitMalta, con l’obiettivo di riportare sotto le ruote veloci. Il tentativo più interessante è stato quello di Valerio Conti (Team Solution Tech – Vini Fantini) protagonista con un quartetto nel tratto centrale, mentre nel finale sono arrivate cadute e ultimi colpi di reni.
Quando il treno della Uno-X ha impostato la volata per Kristoff, sembrava fatta per il norvegese. Ma Matteo Malucelli (XDS Astana Team) ha lanciato troppo presto, spalancando la porta al rientro di Viviani, che ha letto perfettamente le ultime curve e negli ultimi 50 metri ha piazzato la zampata vincente.
Tanta Italia nelle prime posizioni: terzo è Persico, quarto Malucelli e ottavo Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), che grazie al piazzamento torna a vestire la maglia verde della classifica a punti. La generale resta nelle mani di Wout Poels (XDS-Astana), che conserva la leadership alla vigilia dell’ultima tappa.
Domani, infatti, il Giro di Turchia 2025 si chiuderà con la Çeşme – Smirne, semplice tappa di 108,7 chilometri che si preannuncia ancora favorevole ai velocisti. Viviani sogna il bis, ma occhio agli altri italiani in gran forma: il finale di questa corsa potrebbe parlare ancora tricolore.
Mario Prato

Elia Viviani torna alla vittoria sulle strade del Giro di Turchia (www.habererk.com)
MARTINEZ RE DI THYON 2000, TAPPA E MAGLIA PER IL FRANCESE
Sul duro arrivo in salita di Thyon 2000, Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) vince nella volata a due con Joao Almeida (UAE Team mirates) e balza in testa alla classifica generale. Domani ultima tappa a Ginevra, la cui cronometro individuale ci dirà chi vincerà la breve corsa a tappe svizzera
Al Giro di Romandia 2025 è il giorno tanto atteso del tappone alpino. Si parte da Sion e si arriva a Thyon 2000 dopo 128.4 km esplosivi con cinque gpm di cui due, il primo e l’ultimo, di prima categoria. Quasi scontata la perdita della maglia gialla da parte di Alex Baudin (Team EF Education EasyPost), entreranno di scena i veri big di classifica, specialmente gli scalatori. Già il primo gpm di Anzère che si iniziava a scalare dopo meno di 10 km presentava pendenze non indifferenti dove dopo alcuni attacchi riuscivano ad evadere dal gruppo Louis Barrè (Team Intermarchè Wanty), Julien Bernard (Team Lidl Trek) e Ben Zwiehoff (Team Redbull BORA Hansgrohe). Il gruppo manteneva nel mirino i tre battistrada. Zwiehoff scollinava in prima posizione sul gpm di Anzère posto al km 22.4. Il ciclista tedesco si ripeteva poco più tardi sul secondo gpm di Lens posto al km 35.3. Bernard vinceva il primo traguardo volante di Grône posto al km 64.7. Zwiehoff scollinava in prima posizione sui successivi gpm di Nax e di Suen posti rispettivamente al km 76.4 e 84.2. A questo punto il ciclista tedesco si rialzava e veniva ripreso dal gruppo maglia gialla. Bernard vinceva il secondo traguardo volante di Vex posto al km 99.3. Le squadre più attive all’inseguimento di Zwiehoff e Bernard erano l’UAE Team Emirates XRG e la Lotto. Bernardi vinceva il terzo traguardo volante di Arvillard posto al km 109.6. Una volta ripreso Bernard e dopo un ritmo più elevato imposto dall’UAE Team Emirates, a 7 km dalla conclusione restavano in testa alla corsa Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious), Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek), Lorenzo Fortunato (Tean XDS Astana), Joao Almeida e Jay Vine (UAE Team Emirates). Almeida e Martinez salutavano la compagnia a 3 km dal termine ed andavano a giocarsi la vittoria di tappa. Era Martinez a vincere nella volata a due davanti ad Almeida. Terzo era Lorenzo Fortunato a 29 secondi di ritardo mentre chiudevano la top five Vine e Carlos Rodriguez (Team INEOS Grenadiers) a 31 secondi di ritardo. Per Martinez è la seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta nella quinta tappa della Parigi – Nizza. Il ciclista francese è anche la nuova maglia gialla con 2 secondi di vantaggio su Fortunato e 3 secondi di vantaggio su Almeida. Domani è in programma la quinta ed ultima tappa del Giro di Romandia 2025. La cronometro individuale di Ginevra di 17 km deciderà gli ultimi verdetti della breve corsa svizzera, primo e più importante dei quali chi sarà il vincitore della maglia gialla con Almeida che parte in pole position sul resto dei suoi avversari.
Antonio Scarfone

Lenny Martinez vince a Thyon 2000 (foto: Getty Images)
GIRO DI TURCHIA: DOMINIO ASTANA ANCHE A SELÇUK, VINCE LOPEZ DAVANTI A POELS. CARBONI QUINTO
Dopo l’annullamento della quinta tappa per maltempo, il Giro di Turchia 2025 è ripartito con la sesta frazione: spettacolo sulla salita della Meryem Ana Evi, dove la XDS Astana ha piazzato una nuova doppietta grazie a Harold Martin Lopez e Wout Poels, sempre più leader della corsa.
La pioggia si è fermata, ma il dominio XDS Astana è ripreso puntuale. La formazione cino-kazaka ha fatto ancora una volta la voce grossa al Giro di Turchia, conquistando la sesta tappa — la Selçuk – Meryem Ana Evi di 156 chilometri — con una nuova doppietta firmata da Harold Martin Lopez e Wout Poels. Dopo aver lasciato il segno pochi giorni fa, il team ha replicato con una prova di forza sulla salita finale verso la Casa della Vergine Mari, sulla quale Lopez ha staccato tutti con un attacco secco negli ultimi chilometri, mentre Poels ha gestito la situazione alle sue spalle per consolidare la leadership in classifica generale.
Terzo posto di giornata per Johannes Kulset (Uno-X Mobility), staccato di undici secondi, che conquista anche la maglia verde della classifica a punti. A ridosso del podio si piazza lo spagnolo Abel Balderstone (Caja Rural), seguito da un ottimo Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), quinto dopo aver acceso la corsa con un attacco a due chilometri dalla vetta, inizialmente selettivo ma vanificato dal ritorno dei migliori.
La corsa si era animata già dopo circa 50 chilometri, quando si è formata la fuga di giornata con Baptiste Veistroffer (Lotto), José Luis Faura (Burgos), Tommaso Nencini (Solution Tech Vini Fantini) e Oliver Mattheis (Bike Aid). I fuggitivi sono rimasti in avanscoperta per oltre 80 chilometri, ma sullo strappo di Sirince il gruppo, lanciato dalla Picnic PostNL, ha operato una netta selezione. Da lì in poi solo i migliori sono rimasti in gioco per il successo, ma ancora una volta è stata la XDS Astana a dettare legge
Tra le squadre italiane, da segnalare il decimo posto di German Gomez (Team Polti VisitMalta), mentre Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta) ha perso la maglia verde a favore di Magnus Kulset (Uno-X Mobility), ma avrà modo di rifarsi nel weekend, più adatto alle sue caratteristiche.
Mario Prato

Lopez vince a Selcuk la terzultima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)
MICHAEL MATTHEWS VINCE LA ESCHBORN – FRANKFURT 2025
Da un paio d’anni il percorso rinnovato della Eschborn – Frankfurt rende la corsa più incerta tagliando fuori i velocisti puri e Michael Matthews (Team Jayco AlUla) ne approfitta per ottenere la prima vittoria stagionale
Nel calendario ciclistico di maggio la prima corsa è la Classica di Francoforte (in tedesco Eschborn – Frankfurt), che insieme alla Classica di Amburgo di agosto è la corsa di un giorno più importante corsa in territorio tedesco. Le ultime due edizioni hanno visto un deciso cambio di rotta dal punto di vista dello svolgimento della corsa. Se prima la Classica di Francoforte favoriva infatti i velocisti, da due anni a questa parte l’inserimento sul percorso di salite più o meno impegnative ha creato maggiore incertezza nello svolgimento della corsa ed i finisseur hanno preso il sopravvento; le vittorie di Søren Kragh Andersen nel 2023 e Maxim van Gils nel 2024 parlano chiaro. Anche quest’anno la doppia scalata del Feldberg e la tripla scalata del Mammolshain hanno fatto la differenza, con il gruppo già molto selezionato a metà corsa e privo di velocisti puri come Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Pascal Ackermann (Team Israel Premier Tech), già vittoriosi a Francoforte quando il percorso era più semplice. A giocarsi la vittoria quest’anno è stato un gruppo di una trentina di unità in cui i nomi più caldi erano quelli di Michael Matthews (Team Jayco ALUla), Magnus Cort Nielsen (Team Uno-X Mobility), Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), Alex Aranburu (Team Cofidis) e Simone Velasco (Team XDS Astana), per citarne alcuni. La vittorià è andata proprio a Matthews che migliora col tempo e ottiene la prima vittoria stagionale. Il ciclista australiano ha battuto in volata Cort Nielsen e Jon Barrenetxea (Team Movistar) mentre hanno completato la top five Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) in quarta posizione e Frederik Wandahl (Team Redbull BORA Hansgrohe) in quinta posizione. Il primo italiano all’arrivo è stato Stefano Oldani (Team Cofidis) che ha concluso in sesta posizione. La Classica di Francoforte è probabilmente la corsa di un giorno più importante di maggio anche se prima e durante il Giro d’Italia si svolgeranno altre corse minori, sia di un giorno che a tappe, e la Germania tornerà protagonista con la Rund um Koln del prossimo 18 maggio.
Antonio Scarfone

Michael Matthews vince la Classica di Francoforte 2025 (foto: Christian Kaspar-Bartke/Getty Images)
JAY VINE, BELLA VITTORIA A COSSONAY. ALEX BAUDIN CONSERVA LA MAGLIA GIALLA
Nella terza tappa con l’insidioso arrivo di Cossonay, Jay Vine (UAE Team Emirates) scatta in salita a circa 1 km dall’arrivo e non viene più ripreso dal gruppo nel quale Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) deve accontentarsi della piazza d’onore. Alex Baudin (Tean EF Education EasyPost) rimane in maglia gialla alla vigilia di una delle tappe più attese della breve corsa svizzera con l’arrivo in salita di Thyon 2000
Prima delle ultime due tappe, decisive per la vittoria finale, il Giro di Romandia propone una frazione complessivamente semplice di 183 km da Cossonay a Cossonay che, pur avendo lungo il percorso quattro gpm, non sembra dover fare catastrofi in classifica generale. L’unico vero momento clou di tutta la tappa potrebbe essere l’arrivo in leggera salita, lungo circa 2 km e con pendenze che arrivano al 5%. Alex Baudin (Team EF Education Easy Post) è la nuova maglia gialla ed al termine di questa tappa ha concrete possibilità di mantenerla. Dopo la partenza si formava subito la fuga di giornata grazie all’azione di quattro ciclisti ovvero Stefan Kung (Team Groupama FDJ), Bauke Mollema (Team Lidl Trek), Huub Artz (Team Intermarchè Wanty) e Tobia Bayer (Team Alpecin Deceuninck). Kung scollinava in prima posizione sul primo gpm di Montcherand posto al km 18.6. Bayer si rialzava e la testa della corsa perdeva così una unità. All’inizio del secondo gpm di Cossonay i tre battistrada avevano 6 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Era ancora Kung a scollinare in prima posizione sul gpm di Cossonay posto al km 54.5. Kung vinceva il primo traguardo volante di Apples posto al km 92 ed anche il gpm di Cossonay posto al km 107.3. Kung restava da solo in testa sul successivo gpm di Mollendruz che scollinava ancora in prima posizione. Kung vinceva i due traguardi volanti di Montricher e di Apples, posti rispettivamente al km 158.1 e 167.4. Il ciclista svizzero veniva ripreso a 11 km dalla conclusione. Negli ultimi 3 km in costante salita era Jay Vine (UAE Team Emirates XRG) a rompere gli indugi scattando a poco meno di 1 km dalla conclusione. L’australiano era autore di una strepitosa progressione che gli permetteva di guadagnare un vantaggio tale da non essere più ripreso. Vine vinceva praticamente in solitaria con 2 secondi di vantaggio su Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) mentre terzo era il compagno di squadra Joao Almeida. Chiudevano la top five Louis Barré (Team Intermarché Wanty) in quarta posizione ed Alberto Bettiol (Team Astana XDS) in quinta posizione. Per Vine è la terza vittoria stagionale dopo le due tappe vinte alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali. In classifica generale resta tutto invariato nelle prime posizioni con Alex Baudin in maglia gialla davanti a Junior Lecerf (Team Soudal Quick Step). Domani è in programma la quarta tappa da Syon a Thyon 2000, di soli 128.3 km ma davvero esplosiva con cinque gpm, l’ultimo dei quali un vero e proprio gigante: la salita verso Thion 2000 è lunga 20.2 km ed ha una pendenza media del 7.7%. Insieme alla cronometro individuale di domenica, sarà in questa tappa che si deciderà davvero tanto sull’esito finale del Giro di Romandia 2025.
Antonio Scarfone

Jay Vine vince a Cossonay (foto: Getty Images)
FORTUNATO VINCE A LA GRANDE BEROCHE, BAUDIN NUOVA MAGLIA GIALLA
Prima l’attacco a circa 30 km dall’arrivo con altri quattro coraggiosi, poi l’allungo vincente a poco più di un km dall’arrivo. Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana) vince con merito ed astuzia la seconda tappa del Giro di Romandia. Alex Baudin (Team EF Education EasyPost) è la nuova maglia gialla
La seconda tappa del Giro di Romandia ha come sede di partenza e di arrivo La Grande Béroche e misura complessivamente 157 km. La tappa è caratterizzata da quattro gpm, i primi due posti nei primi 40 km mentre gli ultimi due inaspriranno la parte centrale della tappa. Gli ultimi 35 km sono completamente pianeggianti e vedremo se i velocisti presenti in gruppo saranno capaci di giocarsi la vittoria, come successo ieri con lo strepitoso acuto di Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) che è anche la nuova maglia gialla. Dopo la partenza da La Grande Béroche il ritmo era subito frizzante complice la salita verso il Col de la Tourne, primo gpm in programma posto al km 14.2. Tra i ciclisti più attivi si segnalavano Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost) e Ben Zwiehoff (Team Redbull BORA Hansgrohe) che prendevano un leggero vantaggio sugli altri attaccanti e sul gruppo maglia verde sulle prime rampe del suddetto gpm Zwiehof scollinava in prima posizione. La coppia di testa veniva raggiunta da Julien Bernard (Team Lidl Trek), Welay Hagos Behre (Team Jayco AlUla) e Raul Garcia Pierna (Team Arkéa B&B Hotels). Zwiehoff scollinava in prima posizione anche sul secondo gpm di Mauborget posto al km 42.2. Era soprattutto il Team Soudal Quick Step ad impegnarsi in testa al gruppo maglia gialla all’inseguimento dei cinque battistrada. Sul successivo gpm di Les Grattes Bernard e Carthy si avvantaggiavano sul resto della fuga. Bernard scollinava in prima posizione sul gpm di Les Grattes posto al km 88.5 e vinceva anche il traguardo volante di Coffrane posto al km 93.5. Carthy rimaneva da solo in testa sul gpm di Chaumont ed era l’ultimo componente della fuga ad essere ripreso dal gruppo ormai ridotto all’osso e senza più la maglia gialla Brennan. A questo lunto iniziavano attacchi e contrattacchi e si segnalavano quelli, tra gli altri, di Jay Vine (UAE Team Emirates XRG), Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek), Alex Baudin (Team EF Education EasyPost). Erano lo spagnolo ed il francese che ci credevano più di tutti e venivano raggiunto in testa da Junior Lecerf (Team Soudal Quick Step), Lennert van Eetvelt (Team Lotto) e Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana). Lecerf vinceva il traguardo volante di Cornaux posto al km 129.3 mentre Lopez vinceva il successivo traguardo volante di St-Blaise posto al km 133. Il quintetto di testa aumentava progressivamente il vantaggio sul primo gruppo inseguitore ed in vista dell’ultimo km Fortunato lasciava sul posto i compagni di fuga. Il ciclista italiano dava tutto andando a vincere meritatamente con 2 secondi di vantaggio su Baudin e Lecerf mentre chiudevano la top five Van Eetvelt in quarta posizione e Lopez in quinta posizione. Il drappello degli inseguitori veniva regolato da Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) per la sesta posizione a 56 secondi di ritardo fa Fortunato. Per il ciclista bolognese è la prima vittoria stagionale dopo un 2024 senza acuto in cui ha vinto soltanto la classifica del miglior scalatore al Giro del Delfinato. In classifica generale Alex Baudin è la nuova maglia gialla con 5 secondi di vantaggio su Lecerf e 6 secondi di vantaggio su Van Eetvelt. Domani è in programma la terza tappa da Cossonay a Cossonay di 183.1 km in cui sono presenti quattro gpm, uno di seconda categoria e tre di terza categoria che non dovrebbero impensierire più di tanto i velocisti, che comunque dovranno fare i conti con gli ultimi due km costantemente in ascesa prima del traguardo di Cossonay.
Antonio Scarfone

Lorenzo Fortunato vince a La Grande Béroche (foto: Getty Images)
POELS DOMINA A KIRAN: DOPPIETTA XDS-ASTANA NELLA QUARTA TAPPA DEL GIRO DI TURCHIA 2025
L’olandese Wout Poels conquista con autorità la frazione regina del Giro di Turchia, trionfando sull’arrivo in salita di Kiran e vestendo la maglia di leader. Alle sue spalle il compagno di squadra Harold Lopez per una doppietta targata XDS-Astana. Sconfitto il campione uscente Van den Broek, solo quarto. In top ten l’italiano Giovanni Carboni.
La quarta tappa del Giro di Turchia 2025, la più impegnativa dal punto di vista altimetrico, ha emesso un primo verdetto importante in ottica classifica generale. A imporsi con uno scatto deciso è stato l’esperto scalatore olandese Wout Poels (XDS-Astana), che ha attaccato a 2,5 km dall’arrivo sull’ascesa di Kiran, lasciando sul posto i rivali e tagliando il traguardo in solitaria. Con questa vittoria, Poels conquista anche la maglia di leader della corsa.
Secondo posto per il compagno di squadra Harold Martin Lopez, autore di un’ottima prova in salita. L’ecuadoriano ha staccato nei metri finali Guillermo Martinez (Picnic-PostNL), che chiude terzo. Solo quarto il vincitore della scorsa edizione, Frank van den Broek (Picnic-PostNL), che non è riuscito a rispondere all’attacco di Poels ed è stato costretto a difendersi per limitare i danni. Ottima anche la prestazione dell’italiano Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), decimo sul traguardo.
Il gruppo si era infiammato già nella prima parte di gara con una lunga fuga animata da ben quindici corridori, tra i quali diversi atleti di squadre continental. Dopo una fase centrale movimentata, la corsa ha vissuto momenti di tensione per alcune cadute in discesa che hanno costretto al ritiro tre atleti, tra cui Christophersen (Unibet Tietema Rockets) e Schiffer (BIKE AID).
Nella salita finale verso Kiran, lunga 9,1 e caratterizzata da una pendenza media del 9,7%, è entrata in azione la XDS-Astana, che ha impresso un ritmo severo riducendo rapidamente il gruppo di testa. A 6,2 km dall’arrivo è partito il primo attacco di Poels, seguito da Martinez. A questi si sono poi aggiunti Lopez e Van den Broek. La svolta definitiva è arrivata a 2,5 km dalla fine, quando Poels ha affondato l’attacco decisivo, facendo il vuoto.
Grazie al successo odierno e agli abbuoni Poels comanda ora la classifica generale con 23″ su Lopez, 28″ su Martinez e 39″ su Van den Broek. La corsa però è tutt’altro che chiusa: i distacchi contenuti promettono nuove battaglie nelle tappe a venire. Domani è prevista un’altra frazione mossa, che potrebbe però favorire i velocisti più resistenti: partenza ancora da Marmaris, arrivo fissato ad Aydın dopo 151 Km.
Mario Prato

Poels domina la salita di Kiran e vince la tappa regina del Giro di Turchia (www.antalyahurses.com)
BRENNAN, TAPPA E MAGLIA A FRIBURGO. IL TALENTINO BRITANNICO PROMETTE GRANDI COSE
Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) procede spedito nel suo percorso di crescita ottenendo la quarta vittoria stagionale nella seconda tappa del Giro di Romandia. In un finale complicato anticipa la volata e vince con autorità sul traguardo di Friburgo. Il britannico balza anche al comando della classifica generale
Dopo un cronoprologo che ha già dato interessanti indicazioni per il prosieguo della corsa, la prima tappa del Giro di Romandia 2025 potrà a sua volta mantenere alta l’attenzione tra i ciclisti che dovranno fare i conti con difficoltà altimetriche concentrate complessivamente nella parte centrale del percorso e che potrebbero rendere questa tappa davvero spumeggiante. Si parte da Münchenstein e si arriva a Friburgo dopo 194.3 km. I tre gpm ravvicinati di Mont-Crosin al km 92, Col des Pontins al km 102.2 e Chaumont al km 118.5 potrebbero come detto scatenare la battaglia in gruppo, specialmente tra gli scalatori che ieri hanno pagato dazio a cronometro. Sono da considerare anche i tre traguardi volanti che danno abbuoni di tempo e che chi vuole ambire ai primi posti della classifica generale prenderà in seria considerazione. Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) parte da Münchenstein in maglia gialla ma non è detto che il ciclista britannico la conservi al termine di questa tappa. La fuga di giornata si formava intorno al km 10 grazie all’azione di Amanuel Ghebreigzabhier (Team Lidl Trek), Enzo Paleni (Team Groupama FDJ), Silvan Dillier (Team Alpecin Deceuninck), Ben Zwiehoff (Team Redbull BORA Hansgrohe) e Gerben Kuypers (Team Intermarchè Wanty). Kuypers scollinava in prima posizione sul gpm di Grindel posto al km 28.2. Dopo 50 km il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di 4 minuti. Dillier vinceva il primo traguardo volante di Sorvilier posto al km 67.2. Kuypers scollinava in prima posizione sul successivo gpm di Mont-Crosin posto al km 92. Zwiehoff era invece il primo a transitare sul gpm di Col de Pontins posto al km 102.2 e sul gpm di Chaumont posto al km 118.5. In testa alla corsa restavano Kuypers e Zwiehoff. Il belga si aggiudicava il secondo traguardo volante di Salavaux posto al km 155.3 ed anche il terzo traguardo volante di Burg posto al km 169.2. La fuga veniva ripresa a 24 km dall’arrivo. Era in particolare il Team INEOS Grenadiers a condurre l’andatura con il gruppo che si presentava sotto lo striscione dell’ultimo km a ranghi complessivamente compatti. Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) anticipava la volata partendo a circa 200 metri dalla linea del traguardo, non venendo più ripreso e potendo così vincere con autorità davanti ad Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale) ed Artem Shmidt (Team INEOS Grenadiers). Completavano la top five Huub Hartz (Team Intermarchè Wanty) in quarta posizione e Clément Venturini (Team Arkéa B&B Hotels) in quinta posizione. Per Brennan, a 20 anni ancora da compiere, è la quarta vittoria stagionale tra i pro e dati alla mano si avvia ad avere un futuro davvero sfavillante anche se non ci azzardiamo con scomodi paragoni. In classifica generale Brennan è la nuova maglia gialla con 3 secondi di vantaggio su Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) ed Ivo Oliveira (UAE Team Emirates XRG). Domani è in programma la seconda tappa da La Grande Béroche a La Grande Béroche di 157km. Anche se la distanza è inferiore a quella della tappa di oggi, le difficoltà non mancano con la presenza di quattro gpm, l’ultimo dei quali, quello di Chaumont posto al km 109.3, davvero impegnativo visto che in poco più di 3 km di salita i ciclisti dovranno fare i conti con pendenze quasi sempre in doppia cifra. Dallo scollinamento mancheranno quasi 50 km all’arrivo e ci sono buone probabilità che la classifica generale venga ulteriormente scremata.
Antonio Scarfone

Matthew Brennan vince a Friburgo (foto: Getty Images)