ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI VAL MARTELLO

maggio 24, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: ecco come si presentava la strada del Passo dello Stelvio il 13 maggio scorso (www.meteoweb.eu)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Giro d’Italia, salta la 19ª tappa. Nevica sul Tonale – Danilo Di Luca positivo all’Epo. Test a sorpresa il 29 aprile (Gazzetta dello Sport)

Neve sul Giro, annullata la tappa. Doping per Di Luca (Corriere della Sera)

Regno Unito

Stage 19 cancelled due to heavy snow – Former winner Danilo Di Luca blasted as ‘an idiot’ and ’sick’ by his own team after testing positive for EPO (The Independent)

Snowfall forces Giro stage to be axed – Di Luca faces lifetime ban following positive EPO test (The Times)

Giro hit by heavy snow as stage 19 cancelled – Vini Fantini-Selle Italia’s Danilo Di Luca facing lifetime ban following positive test for EPO (The Daily Telegraph)

Francia

La 19e étape annulée! – Di Luca rattrapé par la patrouille (L’Equipe)

Spagna

La etapa de montaña de hoy queda anulada por la nieve – Di Luca da positivo por EPO, es su tercer escándalo de dopaje (AS)

La nieve suspende la 19ª etapa – Di Luca da positivo por EPO (Marca)

Anulan la etapa del Giro por mal tiempo – Di Luca, positivo con EPO (El Mundo Deportivo)

Belgio

La 19e étape du Giro annulée à cause de la neige - Le coureur cycliste Di Luca à nouveau contrôlé positif à l’EPO (Le Soir)

Giro schrapt koninginnenrit wegens sneeuwval – “Di Luca opnieuw betrapt op doping” (De Standaard)

La 19e étape du Giro annulée… à cause de la neige – Danilo Di Luca à nouveau positif à l’EPO (L’Avenir)

La 19ème étape du Giro annulée – EPO: Di Luca reste positif (La Dernière Heure/Les Sports)

Pas de Gavia ni de Stelvio: l’étape reine du Giro est purement et simplement annulée – Danilo Di Luca (encore) contrôlé positif (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Sneeuw legt Giro lam – Di Luca weer betrapt (De Telegraaf)

Germania

Schneefall: Organisatoren sagen 19. Giro-Etappe ab – Di Luca positiv auf EPO getestet – Von UCI suspendiert (Berliner Zeitung)

19. Etappe wegen Schneefalls abgesagt – Radprofi Di Luca vor Giro erneut positiv getestet (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lituania

Dėl pūgos atšauktas Giro d’Italia lenktynių etapas (Lietuvos Rytas)

Canada

Heavy snow cancels 19th stage of Giro d’Italia – 2007 Giro winner Di Luca tested positive for EPO before this year’s race (The Globe and Mail)

USA

Giro Stage Called Off After Heavy Snow Overnight (The New York Times)

Colombia

Anulan decimonovena etapa del Giro de Italia por mal tiempo – Di Luca, suspendido provisionalmente por la UCI tras pósitivo de EPO (El Tiempo)

Anulada decimonovena etapa del Giro de Italia por mal tiempo – Ciclista italiano Di Luca da positivo en dopaje (El Espectador)

Australia

Evans concedes he can’t beat Nibali in Giro (The Age)

Positive drug test and snow hits Giro (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

L’ANNULLAMENTO DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Nevica anche su Tonale e Castrin. L’organizzazione ha deciso di annullare definitivamente la tappa.

Ceemo: Decisione giusta, non vedo le alternative dato che sta nevicando sopra i 600 metri.

Jack.ciclista: So che è impossibile per questioni logistiche, ma a questo punto potrebbero spostarsi al sud e fare le ultime due tappe al sole!

Profpivo: Purtroppo contro questo meteo si può solo alzare le mani e arrendersi

Howling Wolf14: E’ stata una decisione saggia. Non c’erano altre scelte. Vegni & Co. hanno sperato sino all’ultimo che le cose cambiassero, che il meteo avesse esagerato con il pessimismo, ma purtroppo con una giornata così solo un organizzatore immaturo e irresponsabile potrebbe chiedere ai corridori di fare la tappa.

Mauro Facoltosi: Considerato che domani potrebbe nevicare alle Tre Cime mentre migliora leggermente la situazione sul tracciato della tappa della Val Martello (non dovrebbe nevicare più, sul Tonale smetterà in serata), si potrebbe annullare la tappa delle Tre Cime e rimandare a domani la tappa della Val Martello (ma non so se fosse possibile, da un punto di vista di permessi e prefetture)

Mauro Facoltosi: Questo il commento di Dario Cataldo al tracciato alternativo, scritto ieri sera su facebook: “mi sa tanto che non hanno capito! Noi diciamo che domani il problema non saranno le salite, ma affrontare le discese a 0 gradi, bagnati dove rischiamo di arrivare in fondo ibernati, e loro fanno un percorso alternativo con discese più lunghe delle salite…. no comment!!! Praticamente non sarà una corsa, ma una lotta alla sopravvivenza!”

Howling Wolf14: Cataldo ha ragione. Quello dell’RCS era comunque un tentativo. Un occhio al percorso, un occhio al meteo. Quando Vegni ha visto che anche il progetto di riserva era irrealizzabile ha alzato bandiera bianca. Comunque ha fatto bene a non lasciare nulla di intentato.

Thiago Motta 89: E’ un grande peccato che questo ca..o di maltempo continui a rovinare la competizione, oggi addirittura saltata mentre domani si farà ma con un percorso nettamente modificato. Poi le due più affascinanti in assoluto… speriamo di rifarsi con gli interessi nel 2014. Tra l’altro si è ritirato anche Robert Gesink della Blanco mentre Evans dichiara di essere venuto al Giro solo in preparazione per il Tour ma secondo me un pò bluffa.

Fricius: anche secondo me…

Pudra: io pensavo che hanno annullato la tappa perché è pericoloso fare le discese con la neve (e andare in giro in generale), non perché facesse freddo. per quello basta coprirsi.

Nebe1980: Se il problema era solo la discesa non si poteva fare un sorta di semitappa da Silandro a Val Martello? Oggi c’era un corridore che diceva che per lui si può arrivare alle tre cime evitando ovviamente le discese

Trautman80: Meno male che è finita cosi’, con il percorso completamente impraticabile che ha sollevato da responsabilita’ organizzatori e ciclisti. Sarebbe stato peggio se, con strade percorribili, i corridori avessero fatto teatrini e polemiche in discesa. Nessuno li obbliga a indossare la maglietta a maniche corte come Vandevelde sul Gavia, possono usare il miglior abbigliamento tecnico in wind stopper con soprascarpe guanti e passamontagna, e possono fermarsi qualche secondo per mettere un giubbotto antivento al posto della mantellina.

Howling Wolf14: Esatto. E’ venuto in mente anche a me l’episodio di Valdevelde, primo sul Gavia, congelato a metà discesa per non essersi coperto. I corridori non sanno esattamente cosa trovano quando fa freddo. Coprirsi è scomodo, e comunque a volte insufficiente, non coprirsi è rischioso. Insomma, hai ragione. Meglio così. Meglio l’annullamento della tappa.

Nebe1980: Beh si è chiaro, le discese erano improponibili però magari fare solo la salita finale di val Martello poteva essere un’idea partendo da Naturno che era nel percorso alternativo si potevano fare 40 Km di semitappa. Al tour 96 quando nevicò sull’iseran saltarono iseran e galibier e fecero una crono in val d’isere

Trautman80: Ma in futuro, con strade praticabili e temperature a 0° sarebbe grave modificare la tappa per abbassare la quota dello Stelvio e del Gavia; magari vedi in televisione che lo Stelvio è libero pero’ i corridori hanno richiesto di andare da un’altra parte perche’ fa freddo. Deve essere chiaro in partenza con i team cosa è fattibile e cosa invece richiede modifiche alla tappa.

Pudra (a Nebe1980): no, fecero una tappa in linea. Erano rimasti gli ultimi 46 km e hanno fatto Monginevro e Sestriere.

Howling Wolf14: I corridori vogliono innanzitutto una corsa meno dura. Il Giro d’Italia non è la Race Across The Alps. E’ il Giro d’Italia. Non si possono fare troppe forzature, altrimenti poi si ottiene un effetto contrario sul piano della partecipazione e della combattività. Subentrato poi l’elemento maltempo, è ovvio che le richieste dei concorrenti sono diventate ancora più categoriche. Questi elementi, pur tenendo conto che si è trattato di un’annata eccezionale, andranno tenuti in debita considerazione nella progettazione dei percorsi delle prossime edizioni.

Nebe1980: Daccordo sul secondo punto (ossia il freddo) non sul primo, chi ama la corsa dura va al giro. Infondo quest’anno c’erano 5 arrivi in salita, nel 2011 erano 8 e quest’anno non c’erano salite estreme, non credo quest’anno ci siano state forzature, certo le quote alte in maggio sono rischiose ma il piano B è saktato per l’eccezionalità della cosa

LA POSITIVITA’ DI DANILO DI LUCA

Profpivo: Non si sa se piangere o ridere

Howling Wolf14: Ma Luca Scinto prima di fare gli ingaggi non si pone qualche domanda? Di Luca va squalificato a vita. E che gli venga dato anche un bel Daspo: non lo vogliamo più vedere in una manifestazione ciclistica, nemmeno come spettatore.

Pedra: Beh in sua difesa possiamo dire che aveva ottimi tifosi:
https://twitter.com/riccardo_ricco

Mauro Facoltosi: Ma non possono trovare un metodo per dare i risultati subito o entro due tre giorni al massimo?

Profpivo: Comunque non è per difendere Scinto, ma non mi pare che lo abbia voluto lui in squadra… è stata più un’idea degli sponsor.

Jack.ciclista: Tocchiamo i loro portafogli, non c’è altra soluzione !! Obblighiamolo a restituire tutti gli stipendi percepiti, a costo di toglierli auto, casa e conto in banca. Ma solo perchè non si può fare come nella Repubblica Serenissima ed appenderlo qualche giorno alle colonne di piazza San Marco per la pubblica umiliazione.

Howling Wolf14: Anche il Giro d’Italia, però, non dovrebbe più accettare la partecipazione di simili personaggi. Li dovrebbe ripudiare. No al Giro: sgradito. E l’insegnamento serva anche per l’attribuzione in futuro delle wild card. Senza la minima intenzione, sia chiaro, di coinvolgere nella faccenda Scinto, Santambrogio o chicchessia. No wild card ai team che schierano soggetti già coinvolti in vicende di doping. Se poi a Vini Fantini vanno bene anche i drogati lo dicano chiaramente.

SuperIannellus: Giusto! Fuori dal ciclismo! come Riis e Vinokourov!

Howling Wolf 14: Scinto conferma: non lo volevo “Di Luca è un cretino. Non l’avevo mai voluto. Deve farsi curare. E’ il gesto di un pazzo perché mette a rischio il lavoro di una quarantina di persone, quelle che lavorano per la squadra”.
Parole di Scinto. Ora non deve fare altro che cacciar via dal ciclismo questo Fantini e trovarsi un altro sponsor.

Howling Wolf14: Questi schifosi sponsor che ingaggiano e stipendiano ex drogati finti pentiti hanno purtroppo dalla loro parte la cassa di risonanza degli organi di informazione. Purtroppo tv e giornali continuano a parlare di questi ex drogato come fossero dei martiri e ad essi dedicano pagine intere quando vengono recuperati e rilanciati da nuovi sponsor. Vi ricordate le pagine intere della Gazzetta dedicate a Riccò quando aveva cercato di tornare alle corse? Vi ricordate quanti spazi e interviste ha concesso di recente la Rai a Di Luca? Su, ragazzi, finché avremo un’informazione così pelosa e complice, questi falsi eroi dello sport continueranno a proliferare. E guadagneranno soldi e popolarità alla nostra faccia. Faranno ancora in tempo a riscattare l’immagine di Di Luca, vedrete. La complicità con chi delinque è dura a morire!

Jack.ciclista: Sbagliano i corridori, sbagliano gli sponsor, sbagliano i direttori sportivi e sbagliamo anche noi a parlarne. Nell’oblio più totale ! E per sempre ! Che vada a fare il muratore; anzi, che vada a spalare neve che ne abbiamo bisogno ! E quando arriva la primavera che spali altro ancora.

Mauro Facoltosi: Intervistato oggi pomeriggio su Raisport, Valentino Sciotti, il patron della Vini Fantini, ha detto che ha voluto Di Luca per recuperarlo come uomo e glielo ha ripetuto molte volte, senza chiedergli pretese atletiche.

Howling Wolf14: E’ una dichiarazione scontata. Cosa ti aspettavi che dicesse?
E’ ovvio, a lui andava bene come buffone di corte, tanto la De Stefano un Di Luca che ha vinto un Giro grazie al doping lo nomina e lo chiama ogni giorno ai microfoni. Però se si fa vedere a fare uno scattino sulle salitelle lo chiama e lo nomina ancora di più. Per recuperarlo come uomo forse poteva dargli un lavoro come imbottigliatore.

Howling Wolf14: Tweet di Manuel Quinziato. Manuel Quinziato ✔ @manuelquinziato :
“Spero di cuore che giornali e giornalisti non permettano ad un idiota di oscurare un Giro bellissimo e le fatiche dei corridori!”

Nebe1980: Ma dico io… i corridori lo sanno che ci sono i controlli a sopresa. Perchè continuano a fare puttanate?

Howling Wolf14: Non fare di tutta l’erba un fascio. Solitamente sono i più cretini a cadere nella rete. Avidi, imbecilli, privi di cervello. La spiegazione è questa.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

“White Christmas” (Bing Crosby)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Silandro – Tre Cime di Lavaredo

Silandro : pioggia debole (0,1 mm), 8,5°C, venti deboli da NE (6-11 Km/h), umidità al 84%
Bolzano (Km 60,7): pioggia debole (0,2 mm), 8,8°C, venti deboli da NE (7-11 Km/h), umidità al 85%
Cortina d’Ampezzo (Km 187,6): pioggia debole (0,5 mm), 4,7°C (percepiti 3°C), venti deboli da ENE (8-15 Km/h), umidità al 90%
Misurina* (Km 203,1) : nevicate deboli (0,6 cm), 1,5°C (percepiti -2°C), venti moderati da ENE (11-14 Km/h), umidità al 89%
* Previsioni a quota 1757, traguardo a quota 2304

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

www.sportevai.it: “Le vette del Montale, del Castrin e di Val Martello”
De Stefano: “A duro prova”
Vaccari: “S’è riaperta il podio”
Vaccari: “Prende fiato in vista di, forse domani, domenica a Brescia”
Conti: “Francisco Galdo” (Galdos)
Pancani: “Un paio di ore fa è stato deciso di annullare la tappa” (erano le 14.30 in quel momento, la decisione era stata verso le 9.30)
Pozzato: “Un ciclista sulle prime pagine di TG”
De Stefano: “La vecchia teoria del vecchio ciclismo è stato sepolto”
De Stefano: “Positività non riscontrata sul Giro d’Italia” (ci mancava solo che trovassero positivo il Giro)
Martinello: “Forze di causa maggiore”
De Stefano: “La grafica della tappa di domani”
De Stefano: “Stiamo parlando di 5 Km sotto il traguardo”
Scinto: “Non si rendi conto”
Scinto: “Non c’è scuse”
Televideo: “Ieri il trionfo di Nibali in crono”
Televideo: “Val Martella”

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

19a tappa: Ponte di Legno – Val Martello

annullata

Classifica generale

1° Adam Blythe
2° Davide Appollonio a 1′33″
3° Rafael Andriato a 2′00″
4° Wilson Alexander Marentes Torres a a 6′06″
5° Miguel Minguez Ayala a 6′31″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

19a TAPPA: BELLUNO – MOENA – 6 giugno 1963

BALMAMION MAGLIA ROSA DOPO LA DURA TAPPA DOLOMITICA. A MOENA QUINTA VITTORIA DEL CORAGGIOSO VITO TACCONE
A due giorni dalla conclusione, il piemontese ha praticamente vinto il suo secondo Giro d’Italia consecutivo Il corridore abruzzese dominatore sulle salite – Balmamion racconta il suo attacco ad Adorni
Il ciclista abruzzese passa primo sui sei colli della Belluno-Moena e giunge solo al traguardo con oltre quattro minuti di vantaggio – Alle sue spalle Balmamion stacca Adorni e si classifica terzo, preceduto in volata da Enzo Moser – Buona prova di Zancanaro e di Zilioli – Cedono De Rosso e Ronchini – «Avevo deciso di spingere a fondo sull’ultima salita, ma sul Valles, quasi per caso, mi sono accorto che Adorni era in difficoltà» -I programmi per il futuro: difendere la maglia rosa fino a Milano, qualche giorno di vacanza e poi il Tour

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ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

12a tappa: Longarone – Treviso

13a tappa: Busseto – Cherasco

14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)

15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier

16a tappa: Valloire – Ivrea

17a tappa: Caravaggio – Vicenza

18a tappa: Mori – Polsa (cronometro)

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI POLSA

maggio 24, 2013 by Redazione  
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Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: la rampa di lancio nel velodromo di Mori (foto Bettini)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Cronoscalata, è super Nibali. Il Giro è ormai a un passo (Gazzetta dello Sport)

Dominio Nibali nella cronoscalata (Corriere della Sera)

Regno Unito

Nibali wins mountain time-trial stage (The Independent)

Nibali wins mountain time trial (The Daily Telegraph)

Francia

Nibali, les cotillons sont de sortie (L’Equipe)

Spagna

Nibali deja sentenciado el Giro (AS)

Nibali deja sentenciado el Giro (Marca)

Golpe de autoridad de Nibali (El Mundo Deportivo)

Belgio

Nibali remporte la 18e étape du Giro (Le Soir)

Nibali heeft Giro zo goed als binnen (De Standaard)

Nibali souverain sur la 18e étape (L’Avenir)

Nibali s’impose en patron (La Dernière Heure/Les Sports)

Vincenzo Nibali renforce son maillot rose avant la bataille finale (Sudinfo.be)

Nibali blaast iedereen weg in klimtijdrit (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Nibali troeft iedereen af (De Telegraaf)

Germania

Bergzeitfahr-Sieger Nibali vor Giro-Gesamtsieg (Berliner Zeitung)

Nibali düpiert Evans beim Bergzeitfahren (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lettonia

R. Navardauskas 18-ajame „Giro d’Italia“ etape liko 126-as Lietuvos Rytas

USA

Nibali Expands Edge in Giro d’Italia (The New York Times)

Colombia

Rigoberto Urán, a 10 s. del segundo en la clasificación general (El Tiempo)

Rigoberto Urán a 10 segundos del segundo en la general (El Espectador)

Australia

Nibali tightens Giro lead (The Age)

Evans lets it slip in time trial (The Australian)

Nibali rides away from Evans (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Secondo voi come potrebbe finire questa tappa?

Profpivo: Nibali favorito, ma occhio a Kangert e Navardauskas

Howling Wolf14: Le migliori prestazioni le faranno quei 15-16 che sono sempre nel gruppetto di testa nel finale delle tappe quando c’è qualche asperità. Non esistono specialisti di cronoscalate. Quindi i favoriti sono Nibali oppure qualcuno dei migliori che vorrà spingere un po’ più degli altri, preferendo magari puntare su questa tappa piuttosto che alla conservazione di un ottimo posto in classifica, intendo dire senza preoccuparsi del fattore recupero e del rendimento che potrà avere nelle ultime due tappe alpine.
La Lampre, che non ha vinto tappe, potrebbe puntare su Scarponi, anche di fronte al rischio che poi, domani o dopo, possa pagare dazio sulle grosse salite. Non vedo altri che possano minacciare Nibali, ma in una cronometro nella terza settimana può magari venir fuori chi nelle ultime due-tre tappe s’è risparmiato appositamente per avere un alto rendimento oggi. Ad esempio Garzelli, che fin qui ha fatto un Giro anonimo, mai visto, se a scherzare in gruppo, potrebbe fare una sorpresa. Potrebbero andar bene Danielson, Clement, Intxausti, Samu Sanchez, ma si parla in chiave di piazzamento. Per Nibali è un po’ una prova del nove. Dà l’impressione di essere il dominatore di questo Giro, ma deve dare la dimostrazione oggi di essere il più forte. Non ha vinto tappe, a cronometro va bene, in salita meglio ancora, non può non vincere alla Polsa.

Pudra: il vincitore dell’altra crono (di cui non ricordo il nome) non può dire la sua? o forse si è ritirato..

Nebe1980: Per me vincerà Evans ma credo che Nibali possa contenere il distacco in 30 o 40 secondi. Si tratta dei una salita molto facile, molto pedalabile e quindi secondo me un uomo come Evans che va forte a cronometro e forte sulle salite con pendenze non eccessive è il corridore con le caratteristiche più adatte. Anche Garzelli ha caratteristiche che si adattano a un tracciato del genere ma mi sembra sottotono. Stefano non è il tipo che si risparmia, se fosse in forma avrebbe tentato almeno una fuga

DURANTE LA TAPPA

Mauro Facoltosi: Stefano Pirazzi dove partire due minuti fa ma non si è presentato alla rampa di lancio e, come da regolamento, per lui il cronometro è già stato fatto partire. La sua squadra ha sbagliato a comunicare a Pirazzi l’orario di partenza e lui ha preso il via con 5 minuti di ritardo, che gli saranno conteggiati in classifica.

Nebe1980: c’è un complotto, HW si scandalizza se vince il GPM , la squdra lo sabota ma lui nonostante tutto tiene duro… Grande Pirazzi!

Vittorio P: Che noia. Una cronoscalata del tutto inutile.
Quanto era meglio aggiungere la 4a salita nel tappone di Val Martello (e sarebbe stata una tappa GOLD) ma far spazio a una crono piatta. Così ci sarebbe stato più equilibrio. In questo Giro, invece, i cronoman sono azzerati.

Nebe1980: Questo giro è più per cronoman che per scalatori. Di salite dure dove si possono staccare i cronoman non ce ne sono. Basta con le crono piatte!!! sono una noia mortale e sbianciano i grandi giri. Ricordi con le crono piatte di 60 Km chi vinceva? Indurain Berzin Rominger, tutti cronoman quando hannjo diminuito le crono hanno inziato a vincere anche gli scalatori

Vittorio P: Nebe abbiamo già detto che sei incompetente e ne è dimostrazione che citi personaggi degli ‘anni 90: oggi nessuno fa più differenza a cronometro. La tua è una presa di posizione “idealista” che fa male al Giro. Sei acorato a posizioni vetuste del tipo “lotta contro Jean-Marie-Leblanc”. Sei sorpassato. Basta posizioni ultraortodosse. Guardati il Giro di Colombia, se ti piacciono tanto le salite estreme.
Io preferisco vedere il Giro con TUTTI I GRANDI CAMPIONI. Tutti. Solo così saprò che la MAGLIA ROSA è DAVVERO il MIGLIORE DEI CORRIDORI. Non mi interessa sapere, invece, chi è il migliore colombiano (con tutto il rispetto per i colombiani) o grimpeur.
Tu vuoi Giri noiosi, io voglio Giri di respiro internazionale, che appassionino i tifosi di tutta Europa e di tutto il mondo: e ciò avviene SE E SOLO SE ci sono i corridori di tutto il mondo (e non necessariamente si passa da una rampa al 30%, ma dalle crono piatte sì, perché i migliori specialisti su questo terreno sono stranieri).
Basta per favore, questi ragionamenti provincialistici non li sopportiamo più.

Vittorio P: Tra l’altro, se tu sostieni che questo è un Giro per cronoman, mi dici per favore I PRIMI 3 CRONOMAN IN CLASSIFICA in questo Giro d’Italia QUALI SONO?
(Non c’è bisogno di parlare di Rominger, Berzin e Indurain) Prendiamo i primi 6 della crono di Saltara (che già non era per puri specialisti):
1 DOWSETT
2 WIGGINS
3 KANGERT
4 NIBALI
5 CLEMENT
6 DURBRIDGE
A parte Nibali (che non è un cronoman puro) e Wiggins (ritirato) gli altri dove sono?
Te lo dico io dove sono:
DOWSETT e DURBRIDGE sono attorno alla 150esima posizione a oltre 3 ore
KANGERT è 12esimo a quasi 8 minuti
CLEMENT è 56esimo a più di 1 ora e mezza
…alla faccia del Giro per cronoman.
I tempi di Indurain e Armostrong (per fortuna) sono finiti! SVEGLIAAA!

DOPO LA TAPPA

Profpivo: Mi ha impressionato la seconda parte di Uran, più veloce di tutti dall’intermedio in poi. Malissimo Evans, ma non mi stupisce: secondo me salta. Mi attendo invece qualcosa da Sanchez, che è nettamente in crescendo.

Nebe1980: La prima indicazione è che evans è davvero fuori forma finora era stato nascosto ma in una crono perfetta per lui che è cronoman e va bene sulle salite pedalabili è andato davvero male. Nibali è in forma perfetta e merità il risultato che ha ottenuto

Nebe1980 (a Vittorio): Se come dici nessuno fa differenza a cronometro rispondi a due domande
1) Nibali allo scorso tour è arrivato terzo ed era in forma spesso ha messo in difficoltà Wiggins ma sai quanto tempo ha preso nelle crono da lui? E quest’anno che Nibali è al top nella parte per specialisti della crono di Saltara ha preso 1 minuto da wiggins in 20 Km. In una crono tutta piatta di 60 Km avrebbe beccato tre minuti mentre in salita avrebbe preso una ventina di secondi al massimo su ogni arrivo in salita come sta facendo con gli altri.
2) Ma ti sei chiesto come mai anche al tour hanno diminuito enormemente i chilometri a crono? Negli anni 90 c’erano due almenmo due tappe da 50 o 60 Km ma più di cento Km in crono individuale. Quest’anno ce ne sono meno di settanta. Se a cronometro non si fanno distacchi perchè tutti e tre i grandi giri diminuiscono i Km a crono invece che aumentarli?
Cito gli anni 90 per evidenziare come quando c’erano giri e tour con 100 km circa a cronometro vincevano i cronoman. Rispetto agli anni 90 i distacchi a cronometro sono rimasti uguali mentre quelli in salita sono diminuti cone dimostra la scelta degli organizzatori dei tre grandi giri di diminuire i Km a crono per riequilibrare i tracciati.
Sei ti che vuoi giri noiosi: che gusto c’è a vedere uno che corre da solo? I picchi di ascolto li fanno le tappe di montagna dove c’è battaglia. Quest’anno i campioni c’erano. Mancano Froome contador e Schleck ma al tour probabilmente mancherà Nibali, Wiggins doveva mancare ma forse l’interruzione del giro gli permetterà di correre il tour. Quindi come vedi quanto a numero di campioni siamo più o meno allo stesso livello il tour è un po’ superiore quanto a partecipazione di campioni ma è normale perchè si vincono più soldi non certo perchè il percorso è più avvincante. Le sterminate pianure francesi con vialoni dritti non sono certo paragonabili alle belle tappe che abbiamo visto al sud piene di insidie e di emozioni. La differenza è che il giro si vince sulle tre settimane perchè nella prima lo puoi perdere mentre il tour si decide solo sulle tappe cruciali, crono e grandi salite

Nebe1980 (a Vittorio): Il giro di quest’anno è stato fortemente condizionato dal maltempo. in condizioni normali Wiggins che è un cronoman sarebbe in lotta con Nibali per la rosa e Wiggins è un cronoman e Nibali si difende egregiamente. Nessuno dei due è uno scalatore puro. Come puoi notare dall’andamento delle tappe di questo giro gli scalatori (gli Scarponi, gli Uran, i Santambrogio, i Betancur non riescono a fare distacchi significativi perchè le salite affrontate non sono difficili quanto a pendenze e le squadre contano. Con salite più pendenti la differenza tra chi è scalatore e chi non lo è è maggiore e lo scalatore può tentare di recuperare tempo in classifica tanto da lottare per la vittoria. I primi due della generale non sono scalatori puri, non è un giro per scalatori

Salitepuntocià: Tutti dissero che era un giro per Wiggin’s mica solo nebe. Lui ha avuto FIFA ma se correva normale le discese dava tre minuti a tutti a saltara e altri 1-2 alle Polse. È un giro per cronoman si, che ovvio su difendono in salita, che c’entra gli specialisti fuori classifica? Ma ancor più facile era il giro 2009 …
Anche se fare peggio del 1985-1984-1979-1993 è impegnativo

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

“Lo squalo” (colonna sonora del film)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Ponte di Legno – Val Martello

Ponte di Legno: nevicate moderate (1,9 cm), 1°C (percepiti -3°C), venti moderati da NNE (15-20 Km/h), umidità al 93%
Martello – Traguardo volante* (Km 126,1) : nevicate deboli (0,4 cm), 2,2°C (percepiti -2°C), venti moderati da N (16-24 Km/h), umidità al 86%
* Previsioni a quota 1267, traguardo a quota 2059

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Aldo Moser, il “patron” della famiglia Moser” (patron significa sponsor, sostenitore)
De Stefano: “Torna la cronoscalata qui dopo 43 anni” (non c’era mai stata prima una cronoscalata alla Polsa)
Conti: “1900 e 70″ (1970)
De Stefano: “Il video cede il passo alle partenze dei corridori”
Pancani: “Cummings è il leader dell’ordine dei corridori arrivati fino a questo punto”
Pancani: “Quando ne mancano 11 e 100 metri alla conclusione”
Pancani: “Cipollini ha seguito in gara, con una bici montata su un’auto cabrio, Stefano Garzelli” (cyclette al vento)
Pancani: “Il primo elemento che viene preso in condizione” (considerazione)
Corridore alla partenza: “Che il tempo guardi giù e ci permette di fare queste due tappe” (semmai il contrario)
Pancani: “Uno dei pochi velodromi ancora in Italia” (li stanno trasferendo tutti?)
Cassani: “Buono il cronometro di Diego Rosa”
Pancani: “La nuova classifica vede Caruso in prima posizione” (ordine d’arrivo provvisorio)
Pancani: “E’ lui il nuovo leader qui a Polsa” (vedi sopra)
De Luca: “Si vedono davanti le macchine della coda di Cadel Evans”
De Stefano: “Mauro Acquarone” (e due!)
Martinello: “Due tasse importantissime” (tappe)

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

18a tappa: Mori – Polsa (cronometro)

1° Maxim Belkov
2° Manuel Belletti a 13″
3° Davide Appollonio a 2′57″
4° Adam Blythe a 3′02″
5° Cristiano Salerno a 5′11″

Classifica generale

1° Adam Blythe
2° Davide Appollonio a 1′33″
3° Rafael Andriato a 2′00″
4° Wilson Alexander Marentes Torres a a 6′06″
5° Miguel Minguez Ayala a 6′31″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

18a TAPPA: GORIZIA – NEVEGAL – 6 giugno 1963

PAMBIANCO VITTORIOSO PER DISTACCO AL NEVEGAL, ADORNI NUOVA MAGLIA ROSA, BALMAMION SECONDO
Sensibili cambiamenti in classifica nella 18a tappa del Giro – Vivace lotta sull’ultima salita – Adorni difenderà il primo posto sui severi colli dolomitici
Il romagnolo precede di poco il giovane Zilioli sulla rampa finale – Alle spalle dei due, i migliori classificati si danno battaglia – Balmamion ed Adorni staccano i rivali, piazzandosi al terzo e quarto posto all’arrivo e guadagnando minuti preziosi – Ronchini, ostacolato da una foratura, ha perso la maglia rosa – Oggi i ciclisti sui Monti Pallidi – Il maltempo e la neve renderanno dura la corsa

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ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

12a tappa: Longarone – Treviso

13a tappa: Busseto – Cherasco

14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)

15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier

16a tappa: Valloire – Ivrea

17a tappa: Caravaggio – Vicenza

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI VICENZA

maggio 23, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: sulle strade della corsa rosa si fa rivedere Mario Cipollini (foto Bettin

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Viscont regale: bis a Vicenza. Nibali controlla e resta in rosa (Gazzetta dello Sport)

Giro d’Italia, Visconti vince anche in pianura (Corriere della Sera)

Regno Unito

Mark Cavendish’s painful day threatens points prize (The Independent)

Giro Visconti’s second win in three days (The Times)

Visconti holds on for stage 17 win (The Daily Telegraph)

Francia

Visconti, un Movistar encore à l’affiche (L’Equipe)

Spagna

Visconti repite en Vicenza (AS)

Movistar, a cuatro bandas (Marca)

Visconti se quita presión ganando (El Mundo Deportivo)

Belgio

Visconti gagne la 17e étape, Nibali reste en rose (Le Soir)

Visconti pakt zijn tweede ritzege in de Giro (De Standaard)

Visconti gagne la 17e étape, Nibali reste en rose (L’Avenir)

Victoire de l’Italien Giovanni Visconti lors de la 17e étape (La Dernière Heure/Les Sports)

Giovanni Visconti, déjà vainqueur sur le Galibier, s’offre le doublé (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Zege Visconti in Vicenza (De Telegraaf)

Germania

Visconti gewinnt 17. Giro-Etappe – Weitere Wetterkapriolen drohen (Berliner Zeitung)

Visconti feiert zweiten Etappensieg (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lettonia

R. Navardausko žvaigždė žiba toliau – lietuvis „Giro d’Italia“ etape užėmė antrąją vietą Lietuvos Rytas

Canada

Giovanni Visconti wins 17th Giro stage with strong solo performance (The Globe and Mail)

USA

Visconti Takes Second Stage Win in Giro d’Italia (The New York Times)

Colombia

Giovanni Visconti ganó la etapa 17 del Giro de Italia (El Tiempo)

Miguel Ángel Rubiano brilló en la 17ª etapa del Giro de Italia (El Espectador)

Australia

Evans confirmed as Tour de France team leader (The Age)

Visconti claims Giro stage 17 win (The Australian)

Visconti wins stage, Nibali still leading (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Troppo dura per i velocisti anche stavolta? Possibile ancora movimento tra i primi della classifica?

Howling Wolf14: Ci sono velocisti pellegrini, tipo Chicchi, Ferrari e Gavazzi, per i quali è troppo duro anche un cavalcavia. Se Cavendish pedala come ieri, può passare indenne da Crosara, tutt’al più con un piccolo distacco colmabile dal gruppo, e ambire ad un nuovo successo parziale. Ma non è detto che il gruppo arrivi compatto ai piedi del Crosara. Se va via una fuga da lontano, magari bene assortita, possono non essere molti i team interessati ad inseguire. E se tutto il peso finisce dall’inizio sulle spalle dell’Omega non so se ne valga la pena.
Nessun movimento tra i big, se non dal 15° posto in giù. Ma forse nemmeno.

Jack.ciclista: La salita non è durissima ma non lascia rifiatare, sicuramente il gruppo si allungherà. La discesa successiva è molto veloce e lo stare il gruppo non consente recuperi, anzi, da soli si viaggia sicuramente più veloci.
Però poi 5 km di piano non sono pochi. Secondo dell’ultimo strappo me parte una fuga di uomini di seconda fascia, e può arrivare all’arrivo se scattano nel primo km; se tardano il vantaggio accumulato non consente di arrivare all’arrivo.

GattoVe: In verità la salita ha dei tratti duri anche oltre il12%,ma non è vero che non ha tratti per rifiatare,per 100 mt addirittura scende!Diciamo che ha quattro gradoni e dopo ogni uno di questi molla parecchio.

Jack.ciclista: Forse per te e per i meno allenati sembra a scalini! Io che sono forte la faccio tutta tirata, ed anche i professionisti la faranno ad una velocità tale da non accorgersi delle differenze di pendenza tra l’8% ed il 12%. E la contro pendenza per loro durerà 10 secondi, non fanno certo tempo a rifiatare, anche perchè poi da li in poi la salita è praticamente finita!

GattoVe: Scusa,non capisco. Ma qual’è la salita che fa rifiatare? Se è tutta salita continua non rifiati,se spiana dici che non si può perché si va a tutta,ergo che non esiste la salita che fa rifiatare! Poi dimenticavo che tu hai sempre certezze tombali!

DOPO LA TAPPA

Mauro Facoltosi: Bis di Visconti. Commenti?

Pudra: Ha fatto un bel numerozzo. e ha avuto la capacità di attendere la fine della salita per attaccare non come Di Luca che è partito presto e poi si è piantato (addirittura prima del fuggitivo Rubiano).

Nebe1980: Di luca non si è piantato, quando ha visto che Visconti aveva un altro passo si è rialzato

Pudra: era ad un km dal gpm, non poteva tenere duro e provare a tenerlo?

Nebe1980: No, perchè andava molto più forte. Di Luca è un corridore esperto e ha capito subito che non ce l’avrebbe fatta

Howling Wolf14: Di Luca si pianta tutti i giorni. E’ un mediocre. Visconti usa la testa, Di Luca va all’attacco a testa bassa, tutti i giorni, tanto per andarci. Secondo me lo fa per far scena, sa di non poter andare lontano. Solo che alla fine danneggia il suo team.

Profpivo: Concordo, non ce la fa. E non se ne rende conto, tanto che l’altro giorno sulla Gazzetta si candidava addirittura al ruolo di capitano per il Mondiale!!

Nebe1980: Come alla tre cime di Lavaredo nel 2007… vero?

Howling Wolf14: Lo lasciano andare, poi si spegne da solo. Qualche anno fa era superdopato, ma da quando ha finito di fumare è tornato ad essere un signor anonimo.

Jack.ciclista: Secondo me se ne rende conto benissimo, per questo attacca solo dove ha la possibilità di farsi vedere per una decina di minuti (quando va bene). Sa di non avere più possibilità su traguardi importanti, non gli restano che questi allunghi fini a se stessi.
PS: Per me era mediocre anche da bombato. E poi non ho capito perchè corre ancora: uno beccato due volte non doveva essere radiato ? Ah, già, lui ha collaborato facendo i nomi di Ferrari e Fuentes !! Come se Berlusconi ottenesse la grazia dicendo “adesso vi dico io chi comanda nel mondo della mafia: Riina e Provenzano”!!

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Bis (Elio e le Storie Tese)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Mori – Polsa (cronoscalata)

Mori – partenza primo corridore: nuvole sparse con possibilità di deboli ed isolate precipitazioni, 19,7°C (percepiti 18°C), venti moderati da SW (10-15 Km/h), umidità al 53%
Mori – partenza maglia rosa: pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 19,5°C (percepiti 18°C), venti moderati da SW (11-18 Km/h), umidità al 59%
Polsa – arrivo primo corridore: poco nuvoloso con qualche goccia di pioggia, 11,1°C (percepiti 7°C), venti moderati da SW (14-17 Km/h), umidità al 52%
Polsa – arrivo maglia rosa: pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 9,5°C (percepiti 7,5°C), venti moderati da SW (13-17 Km/h), umidità al 64%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Conti: “Adriano Zamboni ci ha lasciati nel 2006″ (è morto nel 2005)
De Stefano, ringraziando un ospite: “Grazie a Thomas Casarotto” (Casarotto è morto nel 2010)
Martinello: “Thomas Casarotto è mancato due anni fa” (vedi sopra)
De Stefano, presentando la cantante Benedetta Caretta: “Benedetta Engels”
De Stefano: “Siamo partiti dalla città che ha dato i natali a Michelango Merisi” (Caravaggio nacque a Milano, non a Caravaggio)
Fagnani: “Non ci sono informazioni celle temporalesche”
De Luca: “Onostà intellettuale”
De Luca: “Come ricordevate”
Pancani: “Stiamo entrando sotto il minuto di vantaggio”
De Luca: “Hanno levato il piede dalla pedivella” (la pedivella è l’elemento che collega il pedale al corpo della bicicletta)
Televideo: “Lukas Mezgec” (hanno imparato a scrivere bene il cognome, ma ora cannano il nome, che è Luka)

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

17a tappa: Caravaggio – Vicenza

1° Maxim Belkov
2° Iljo Keisse a 1′17″
3° Stephen Cummings a 1′32″
4° Pim Ligthart s.t.
5° Danny Pate s.t.
Primo italiano Stefano Locatelli, 10° (s.t.)

Classifica generale

1° Rafael Andriato
2° Miguel Minguez Ayala a 1′57″
3° Adam Blythe a 2′42″
4° Davide Appollonio a a 4′20″
5° Wilson Alexander Marentes Torres a 4′49″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

17a TAPPA: TREVISO – GORIZIA – 5 giugno 1963

BARIVIERA SI AFFERMA IN VOLATA A GORIZIA ALLA VIGILIA DELLE DURE TAPPE DOLOMITICHE
Il velocista della Carpano ha ottenuto la terza vittoria allo sprint, in questo Giro d’Italia, battendo cinque compagni di fuga – L’episodio decisivo a pochi chilometri dal traguardo – La corsa é stata monotona: i corridori si sono risparmiati in vista delle prossime fatiche – Oggi arrivo in salita al Nevegal – Domani la «Cavalcata dei Monti Pallidi»
Il corridore Mele ha rischiato di morire per una iniezione senza controllo medico – Grave denuncia del dott. Fruttini, sanitario del Giro

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ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

12a tappa: Longarone – Treviso

13a tappa: Busseto – Cherasco

14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)

15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier

16a tappa: Valloire – Ivrea

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI IVREA

maggio 22, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: Cavendish festeggia il suo 28° compleanno alla partenza da Valloire (foto Bettini)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

A Ivrea fa festa Inxausti sprinta e trionfa a Ivrea. Nibali rosa, affonda Santambrogio (Gazzetta dello Sport)

Nibal resta in rosa. Cede Santambrogio (Corriere della Sera)

Regno Unito

Vincenzo Nibali stays on course as Intxausti edges sprint (The Independent)

Intxausti sprints to stage 16 win at Giro (The Times)

Intxausti sprints to stage 16 victory (The Daily Telegraph)

Francia

Intxausti, aussi! (L’Equipe)

Spagna

Victoria de Intxausti, la primera de un español en este Giro (AS)

¡’Bravissimo’ Intxausti! (Marca)

Intxausti se lleva la etapa (El Mundo Deportivo)

Belgio

Victoire de l’Espagnol Benat Intxausti (Le Soir)

Intxausti triomfeert in de Giro (De Standaard)

Intxausti offre un 3e succès partiel de Movistar (L’Avenir)

L’Espagnol Intxausti s’adjuge la 16e étape(La Dernière Heure/Les Sports)

Victoire de l’Espagnol Benat Intxausti dans la 16e étape(Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Weer drama Gesink (De Telegraaf)

Germania

Erster Giro-Etappensieg für Intxausti – Nibali in Rosa (Berliner Zeitung)

Baske Intxausti gewinnt 16. Etappe (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lettonia

R. Navardauskas „Giro d’Italia“ šešioliktajame etape – ketvirtas Lietuvos Rytas

Canada

Spain’s Benat Intxausti wins Giro stage 16 (The Globe and Mail)

USA

Nibali Retains Giro Lead (The New York Times)

Colombia

Urán y Betancur siguen tercero y séptimo en la general tras etapa 16 (El Tiempo)

El colombiano Carlos Betancur, líder de los novatos del Giro (El Espectador)

Australia

Giro leader braces for Evans’ attack (The Age)

Cadel keeps focus on Giro’s scenic route (The Australian)

Italian holds Cadel at bay (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Mauro Facoltosi: Succederà qualcosa tra i primi ad Andrate, secondo voi?

Profpivo: Dovrebbe andare via una fuga. Ad Andrate, anche se mi sembra una salita corta ma piuttosto dura, potrebbe muoversi magari gente di seconda linea come Majka, Betancur o Inxausti.

Howling Wolf14: Può essere che si muovano quelli che occupano dall’8° al 20° posto della classifica, magari per scalzarsi l’un l’altro, ma questa è la giornata buona perché la fuga parta da lontano e nessuno del gruppo abbia l’interesse ad andarla a riprendere. Non verrà inseguita dalle squadre dei velocisti perché con Andrate in mezzo gli sprinters rischiano di non tenere le ruote, non verrà inseguita dai big perché il migliore in classifica tra gli attaccanti avrà come minimo un distacco di 25 minuti. Potrebbero andar via 10-15 elementi e poi giocarsi la vittoria sulla salita di Andrate.

Mauro Facoltosi: Potrebbero succedere entrambe le cose: approdo della fuga e qualche tentativo di un corridore d’alta (anche se non altissima) classifica nel finale

DURANTE LA TAPPA

Howling Wolf14 Il finale della tappa di Ivrea si sta facendo interessante perché il gruppo ha deciso di non lasciare andare via la fuga di Pazzi & Pirazzi e la conclusione è molto incerta e il prode Cassani tira fuori l’argomento Ranking UCI e i piazzamenti di rincalzi. Ma ha le fette di salame sugli occhi? Ma non vede che una corsa che era ormai quasi addormentata si sta animando proprio perché dietro tirano per difendere il 13° posto o il 14° posto? Ma che cos’è questo brutto modo di interpretare il ciclismo solo in chiave di vittoria. Scinto mi è molto simpatico, ma le idiozie che a volte dice non posso fargliele passare. E peggio ancora sono quelle di Reverberi. Ma che cosa vuola il d.s. della Bariani-CSF, che i suoi corridori vengano portati sul red carpet all’arrivo? Ma che cos’è quest’avversione per lo “scattarsi in faccia”? E perché mai i fuggitivi della Movistar dovrebbero collaborare? Per far vincere la tappa a Di Luca. Ma il bello è proprio quello: scattarsi in faccia. E senza guardarsi in faccia. Cassani ha fatto una giusta osservazione: con il sistema punti UCI ora anche tra i professionisti si corre come tra i dilettanti. Esatto. Ma è proprio quello il bello. Lui, invece, l’ha detto quasi in chiave denigratoria, come se la combattività fosse un elemento negativo, come se ci si dovesse accordare per andare tutti insieme amichevolmente all’arrivo. Ma basta. Ma di questo ciclismo siamo stufi. Vogliamo vedere i corridori scattarsi in faccia. Il bello è lì. Reverberi, vai a casa a fare i mestieri. Cassani, smettila di fare il tirapiedi di Reverberi e di Scinto.

DOPO LA TAPPA

Mauro Facoltosi: Vittoria di Intxausti. Il gruppo maglia rosa riprende i fuggitivi sulla salita di Andrate, dove si staccano Pozzovivo e Santambrogio (che perde due posizioni in classifica). Commenti?

Nebe1980: Il commento è che al giro qualche uomo di classifica rimette le penne anche in tappe come questa mentre al tour queste tappe sono una noia mortale e questa è la netta superiorità del giro. Il tour non lo vede nemmeno con il cannocchiale

Gnaldi: Credo i due abbiano sottovalutato la salita. Certo non lunga, ma
piuttosto impegnativa. I nomi mi fanno venire un po’ di nostalgia dato che erano le strade sulle quali scorrazzavo quando per lavoro vivevo ad Ivrea (fra i giri memorabili: una Ivrea-Biella-Oropa-Ivrea ed una Ivrea-Nivolet e ritorno, entrambe in solitaria).

Howling Wolf14: Tappa bellissima, una delle più belle. Combattuta e incerta sino alla fine. Il signor Reverberi pretendeva che gli altri team gli dicesso: “Prego, signor Reverberi, si accomodi. Lei ha messo in scena una bella fuga, oggi la vittoria tocca a lei”. Si era messo in testa questa cosa. Ma il Giro d’Italia, per fortuna, non è una fiaba di Perrault. Battaglia sino alla fine. Bella tappa, bella vittoria di Inxausti. Mi è dispiaciuto per Gesink: ogni giorno ne ha una. Scarponi tra l’ammirevole e il patetico.
Pozzovivo? E’ un corridore che va bene quando i ritmi sono blandi. Allora fa lo scattino e guadagna quei 40 metri. Ma quando si mena duro non ce la fa. E’ ammirevole anche lui, ma è stato un po’ sopravvalutato.
Santambrogio? E’ la prima volta che raccoglie la sfida di un grande giro. Va quindi compreso. E’ la prima volta che affronta da protagonista la fatidica “terza settimana”. Probabilmente avrà un’ulteriore flessione, ma il suo Giro va comunque giudicato in chiave positiva. Magari alla prossima occasione sarà più maturo. E soprattutto avrà una vera squadra, non quella tipo Armata Brancaleone del simpatico Luca Scinto, che anziché proteggere il capitano manda in avanscoperta Rabottini e lo “scarsoide” (mutuo il termine da un amico del forum) Di Luca.

MirkoBL: Scusate, ma Gesink, che ha avuto un problema meccanico negli ultimi 3 km, non avrebbe dovuto vedersi assegnato lo stesso tempo dei primi 3 arrivati?

Howling Wolf14: A me risulta che avrebbe avuto lo stesso tempo dei primi 3 se fosse caduto. Non mi pare valido il problema meccanico.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Inno nazionale spagnolo

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Caravaggio – Vicenza

Caravaggio : cielo sereno, 18,7°C, venti deboli da WNW (7 Km/h), umidità al 59%
Leno (Km 50,6): cielo sereno, 19,5°C, venti deboli da WNW (5-6 Km/h), umidità al 56%
Valeggio sul Mincio – rifornimento (Km 97,4) : cielo sereno, 20,7°C, assenza di vento, umidità al 55%
San Bonifacio – Traguardo volante (Km 150,3) : poco nuvoloso, 21,6°C, venti deboli da ESE (4 Km/h), umidità al 55%
Vicenza: nuvole sparse con possibilità di deboli ed isolate piogge, 21,4°C, venti deboli da E (4-6 Km/h), umidità al 57%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Meteoweb: “il Galibier fatto solo a metà” (un po’ più di metà, a dire il vero)
De Stefano: “Un musica speciale”
De Stefano: “Questa città resa famosa dal calendario delle arance” (Ivrea è famosa per il carnevale delle arance)
Conti: “E’ partita una tappa a cronometro del Tour da Ivrea” (nel 1966 si corse la Ivrea – Chamonix, non certo una crono)
Conti, ricordando la tappa di Biella del 1964: “Attaccò da Ivrea verso la Serra” (la salita non iniziava da Ivrea)
Pancani: “Ha ringraziato gli astani”
Cassani: “Non l’hanno detto radiocorsa”
Pancani: “Questi che abbiamo visto inquadrate”
Cassani: “Prima di arrivare a quell’ultimo chilometro di difficoltà ce ne sono ancora tante” (mancava solo la salita di Andrate)
Pancani: “Traguardo volante di Bollegno” (Bollengo)
Pancani: “Ecco i battistrada all’ultima curva, quando mancherà 1 km all’arrivo”
De Stefano: “Sempre più dominatore di questa torsa”
Martinello: “Una tappa fotocopia, come quella di oggi”
De Stefano: “Beppe, prepara i tuoi bianco e nero a colore”
Televideo: “2′23″ (il distacco di Santambrogio è di 2′24″)
Televideo: “Mari – Polsa” (Mori-Polsa)

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

16a tappa: Valloire – Ivrea

1° Maxim Belkov
2° Pieter Weening s.t.
3° Christian Meier s.t.
4° Mads Christensen s.t.
5° Thomas Danielson s.t.
Primo italiano Edoardo Zardini, 7° (s.t.)
Mattia Gavazzi, giunto primo, espulso per traino

Classifica generale

1° Edwin Alcibiad Avila Vanegas
2° Rafael Andriato a 51″
3° Davide Appollonio a 2′04″
4° Miguel Minguez Ayala a 2′48″
5° Adam Blythe a 3′33″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

16a TAPPA: TREVISO (cronometro individuale) – 4 giugno 1963

ADORNI BATTE BALDINI NELLA PROVA A CRONOMETRO – RONCHINI BALZA AL PRIMO POSTO IN CLASSIFICA
Emozioni a Treviso nella 16a tappa del Giro ciclistico d’Italia – Ronchini maglia rosa; seguono Adorni a 2″, Zancanaro a 10″, De Rosso a 16″ e Balmamion a 24″
La corsa si è svolta senza clamori pubblicitari nel rispetto del dolore per la morte del Pontefice – Una caduta dopo venti chilometri di gara ha danneggiato l’ex campione del mondo – Il vincitore è scoppiato in lacrime quando ha saputo di aver sconfitto il suo compagno di squadra – Cinque corridori, in classifica generale, sono ora raggruppati nel breve intervallo di ventiquattro secondi, alla vigilia delle salite dolomitiche

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ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

12a tappa: Longarone – Treviso

13a tappa: Busseto – Cherasco

14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)

15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI GALIBIER

maggio 20, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: ripresa dalla telecamera della RAI, anche una marmotta è uscita dal letargo per assistere al tappone del Galibier

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Galibier, Visconti nel nome del Pirata. Nibali sempre più padrone del Giro (Gazzetta dello Sport)

Impresa di Visconti sul Galibier. Nibali resta maglia rosa (Corriere della Sera)

Regno Unito

Visconti claims first victory amid snowy conditions (The Independent)

Visconti conquers snow and rivals to take the stage 15 (The Daily Telegraph)

Francia

Visconti en solitaire (L’Equipe)

Spagna

Visconti conquista el Galibier en un día de huelga del pelotón (AS)

Visconti se adjudica una etapa épica en el Galibier (Marca)

Nibali mantiene el rosa bajo la nieve (El Mundo Deportivo)

Belgio

L’Italien Giovanni Visconti remporte la 15e étape du Tour d’Italie, au Galibier (Le Soir)

Visconti wint mythische Giro-etappe op de Galibier (De Standaard)

Visconti remporte en solitaire la 15e étape, dans la neige (L’Avenir)

Santambrogio dompte la neige et Nibali (La Dernière Heure/Les Sports)

Visconti en solitaire dans la neige (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Visconti wint in de sneeuw (De Telegraaf)

Canada

Visconti claims 15th Giro stage with strong solo performance (The Globe and Mail)

USA

Nibali Contains Rival’s Attacks to Retain Overall Lead (The New York Times)

Colombia

Carlos Betancur, de segundo en la etapa 15 del Giro, Duarte fue quinto (El Tiempo)

Carlos Betancurt, líder de los jóvenes del Giro de Italia (El Espectador)

Australia

Evans down on time but not hope (The Age)

Evans still in the hunt in Giro (The Australian)

Cadel chase stalls in snow (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

GIORNI PRECEDENTI LA TAPPA

Mauro Facoltosi: RCS al momento non ha ancora preso una decisione, il prefetto della Savoia sì: negato il permesso al Giro per il passaggio su Moncenisio e Galibier a causa dei troppi rischi. L’unica soluzione possibile sarebbe, a questo punto, di partire da Cesana Torinese, raggiungere Bardonecchia, sconfinare attraverso il traforo del Frejus e da lì salire sul Telegraphe per raggiungere Valloire. Si parla di traguardo alternativo a Les Verneys, circa 2 Km dopo Valloire. Il problema è che, in diretta, oggi Vegni ha detto che il traforo era impensabile: dunque, a questo punto, temo che RCS deciderà di annullare la tappa. Le squadre dovranno comunque raggiungere Valloire in autobus, dove è in programma il giorno di riposo e la partenza della successiva frazione, che riporterà la carovana in Italia. Se, però, il Moncenisio non sarà agibile nemmeno martedì e non vorranno passare dal traforo, penso che, a questo punto, recupereranno la partenza saltata domenica e la tappa diventerà Cesana Torinese – Ivrea.

Nebe1980: buffoni sono mesi che si lavora per assicurare il galibier, aspetta almeno la mattina della tappa per decidere e nel frattempo sbattiti per consentire il passaggio in sicurezza. In fondo il galibier è arrivo e quindi non c’è discesa

Mauro Facoltosi: Gli organizzatori non ne hanno colpa; senza l’ok del prefetto non si passa. Qualche anno fa un permesso negato fece saltare un’intera corsa a tappe (Giro della Liguria)

Profpivo: Parlare col senno di poi è sempre facile, ma non è stato un po’ troppo azzardato prevedere un Giro con quattro tappe oltre i 2000 metri di quota? A maggio non è così incredibile che nevichi in montagna. E se continua così anche la tappa con Gavia e Stelvio salterà, e a grosso rischio anche quella della Tre Cime.

Mauro Facoltosi: Va anche detto che erano anni che non si vedeva un maggio così nevoso e freddo.

Salitepuntocia’: Un maggio piovoso direi ma non freddo. La prima parte del mese ha fatto ben 2-3 gradi sopramedia del periodo degli ultimi trent’anni, solo da 3 gg si è sottomedia ed è capitato nel momento delle Alpi … L’aria più fresca e quindi la neve in montagna a quelle quote cade indipendentemente da quanto sia più caldo o più freddo della media, infatti anche a luglio e agosto con una semplice perturbazione atlantica nevica sopra i 2500 e a volte più in basso, livigno ha le sue nevicatine anche a luglio a agosto a 1800 mt. A metà maggio la media massime a milano ad esempio è 22 gradi , e minime di 10 gradi.. In quota significa che va sottozero comunque. L’unica differenza è che in un maggio veramente freddo nevica a 700-1000 mt, in un maggio qualsiasi a 2000. Nel giro 84 A GIUGNO nevicò a Bardonecchia alla partenza della tappa a 1200 mt e fece 30cm a macugnaga…
Sto maggio fa ridere al confronto…

Howling Wolf14: Il Giro d’Italia va un po’ ripensato. E’ vero che il 2013 è un anno eccezionale di maltempo, però non si possono sempre forzare le situazioni. Bisognerà tener conto anche di questo aspetto.

Mauro Facoltosi: Secondo le ultime informazioni in arrivo dalla Francia, che in un primo momento parlavano di traguardo anticipato a Le Verneys (3 Km dopo Valloire), pare che si possa arrivare fino alle Granges del Galibier, a quota 2300 metri.

Mauro Facoltosi: E’ arrivata la conferma da Acquarone: arrivo a quota 2300, dove c’è il monumento a Pantani. Ci sono ancora dubbi, ma si spera, per il Moncenisio.

Nebe1980: Beh era quello che dicevo io. Aspettiamo domani e tentiamo nel frattempo di fare il possibile perchè il tracciato sia il più possibile vicino a quello originariamente programmato. L’arrivo ai 2300 mt è già una buona scelta per coniugare la sicurezza dei corridori con l’esigenza di una corsa che vede molte salite a rischio

Howling Wolf14: Con tutta la comprensione per gli organizzatori, io ritengo comunque che una corsa a tappe non possa vivere per metà della sua durata su precarietà, punti interrogativi, ipotesi e percorsi di emergenza. E’ vero che si tratta di un anno particolarmente ostile per via del maltempo, ma è altrettanto vero che, svolgendosi la corsa a maggio, il fattore possibile maltempo andrà tenuto in debita considerazione quando si disegneranno i percorsi della prossime edizioni. I team programmano le loro tattiche sulla base delle caratteristiche delle tappe che si succedono, magari non attaccano in una frazione e tengono in serbo le energie per quella successiva. Se quella successiva salta, le tattiche e i programmi vanno a pallino. E allora si dice che sapendolo prima si sarebbe attaccato nella tappa precedente. Il Giro non può vivere alla giornata. Dovrà decidere di andare dove si può, non dove forse non si può. Sennò chieda la collocazione in un’altra parte del calendario. Ma temo che, siccome il Giro, ormai, conta poco, le eventuali richieste rimangano lettera morta.

Profpivo: Non credo assolutamente che arriveranno a 2300 metri, mi sembra solo una maldestra mossa per tenere vivo l’interesse della gente sfruttando anche il fatto che lì c’è la stele per Pantani. E poi scusate ma se non si passa sul Moncenisio, come fanno a fare la tappa. Secondo me sarà annullato tutto, se il prefetto non dà l’ok è impossibile partire. E se proprio andasse bene, metteranno il traguardo a Valloire.

Nebe1980: ma perchè non mettono l’arrivo all’alpe d’huez che è più bassa? comunque in effetti le altitudini estreme sono pericolose. io preparerei il percorso alternativo sin dalla presentazione del giro. Comunque di salite dure sotto i 2000 ce ne sono tante (prime tra tutte Zoncolan e Mortirolo)

Salitepuntocia’: Meglio così. Con la scusa del maltempo finalmente capiranno che le salite da passistoni tipo Stelvio galibier etc non su devono mettere nei percorsi. I zoncolan Prada alta nortirolo etc son a quote più basse e quindi questi son i punti fermi per il futuro

Howling Wolf14: Ma, Nebe, forse tu non hai ancora capito come si organizza una corsa ciclistica a tappe. Le tappe devono arrivare dove ci sono gli enti locali che cacciano i cosiddetti euros. Non è che si vanno a mettere a capocchia i teloni del traguardo. RCS ha preso i soldi da Valloire e lì la tappa deve arrivare e lì le squadre devono pernottare. L’Alpe d’Huez non c’entra. All’Alpe d’Huez non interessa l’arrivo del Giro. Seconda cosa. I percorsi alternativi sono pronti da mesi. Ovviamente non vengono rivelati, ma per ogni tappa alpina ce ne sono almeno due o tre. Questa è stata un’ondata di maltempo eccezionale che ha reso parzialmente impraticabili anche gli itinerari alternativi.

Salitepuntocia’: L’alpe d’huez sta chiedendo il giro da tre anni ma valloire ha offerto più soldi. idem bardonecchia etc. Il mondo gira in base ai soldi …

Nebe1980: Nun va bene. NN si può fare il galibier? Io avrei messo l’alpe d’huez come arrivo alternativo. in fondo a 2660 mt può nevicare anche a luglio (vi ricordate il tour 96?) quindi alternativa sulla vicina alpe d’huez e quel paese gli stramaledetti quattrini che rovinano questo sport e anche tutti gli altri

Howling Wolf14: Per quanto mi riguarda i soldi non rovinano il ciclismo. Io vado in bicicletta da quando avevo 8 anni. E non ho mai smesso. La mia è una passione. Anche per altri. Per i professionisti, invece, è una passione trasformata in lavoro. Pedalano per guadagnare. Gli stramaledetti quattrini servono a loro per vivere come servono a te. Se poi questa logica non ti piace e pensi che – come dice Salitepuntocià – si dovrebbe correre solo per passione, non per soldi, per osservare lo spirito olimpico, beh, prova a fare qualche proposta oppure – come dicevo io – se il principio non ti va, accomodati da altra parte. Tanto, se vai in bicicletta, potrai continuare a farlo lo stesso.

DOPO LA TAPPA

Mauro Facoltosi: Vittoria di Visconti. Betancur 2°, Niemiec 3°. Nel gruppo maglia rosa si è visto poco. Con tutto quello che avevano fatto gli organizzatori per salvare questa tappa potevano osare un pochino di più.

Fricius: Direi però che il pianto di Visconti è stato veramente commovente, da solo è valso più di molto spettacolo e molte parole.

Salitepuntocia’: Quoto. Anche perché dal galibier non ci si aspettava nulla, la prossima volta facciano un arrivo all’alpe d’huez anche se come euro offrirà di meno….

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

E adesso pedala (Marco Pantani)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Valloire – Ivrea

Valloire: previsioni non disponibili
confine di stato (Km 78,1): pioggia debole (0,1 mm), 6,7°C, venti deboli da SSE (3-7 Km/h), umidità al 77%, limite della neve a 1810 metri.
Susa (Km 95,4) : pioggia debole (0,2 mm), 15,6°C, venti deboli da E (6-11 Km/h), umidità al 71%
Fiano (Km 147) : pioggia debole (0,2 mm), 14,5°C, venti deboli da ENE (6 Km/h), umidità al 73%
Agliè – Traguardo volante (Km 183,6) : pioggia debole (0,3 mm), 14,3°C (percepiti 13°C), venti deboli da NE (10 Km/h), umidità al 76%
Ivrea : pioggia debole (0,3 mm), 14,9°C, venti deboli da ENE (8 Km/h), umidità al 80%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Vaccari: “Abbassare la partenza” (abbassare la bandiera del via alla partenza)
Roberto Petito: “Condizioni atmosferice”
Vaccari: “Partenza alle 14″ (infatti sono partiti alle 13)
Cattaneo: “Non solo sei arrivato al fondo, ma hai pure vinto questa tappe per ciclisti duri” (ciclisti duri? intendevi congelati? ieri ci sono andati vicino, in effetti)
Nibali: “Sul Galibier, dove Pantani ha costruito qualche… diversi successi” (uno solo, rimasto nella storia, ma uno solo)
Roberto Petito: “Spartitraffici”
Pancani: “Giuffrò” (Jafferau si pronuncia Giaffrò)
Cassani: “Il Moncensio verrà scalato anche domani per rientrare in Italia” (domani c’è il riposo)
France3: “Cesara Torinese” (la Buonamici è toscana)
De Stefano: “Francesco Pantani”
Pancani: “La cima del gigante delle alpi ancora una volta resterà inviolata” (solo stavolta e nel 1996, al Tour, non si riuscì a salire sul Galibier)
Pancani: “La sbarra era rimasta ai piedi della strada del Galibier”
Pancani: “Sette uomini al comando sul gruppo”
De Luca: “Siamo alle code del gruppo”
Pancani: “Uno dei campioni più amato”
Pancani: “Ha ripreso a navigare qua ai 2300 metri del Galibier” (la neve è diventata uno straripante diluvio?)
Pancani: “La composizione del podio alle spalle di Visconti”

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier

1° Davide Appollonio
2° Mattia Gavazzi s.t.
3° Filippo Pozzato s.t.
4° Marco Canola s.t.
5° Giairo Ermeti s.t.

Classifica generale

1° Mattia Gavazzi
2° Rafael Andriato a 20′04″
3° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 20′14″
4° Davide Appollonio a 21′24″
5° Miguel Minguez Ayala a 22′01″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

15a TAPPA: MANTOVA – TREVISO – 2 giugno 1963

MAGNANI SCATTA E VINCE A TREVISO – BALMAMION, DE ROSSO E ADORNI: UNO DEI TRE MAGLIA ROSA A MILANO
Giornata senza emozioni al Giro d’Italia, alla vigilia dell’odierno riposo – De Rossi strappa 3 secondi a Balmamion – Il “punto” dopo le prime quindici tappe
Primo successo da professionista del corridore di Cesena, che ha staccato di un soffio in prossimità del traguardo i 27 compagni di fuga – Il plotone dei migliori giunto con un quarto d’ora di distacco – I primi hanno percorso i 155 Km, alla notevole media di 44,211 Km/h – Alla partenza, breve cerimonia a ricordo di Learco Guerra – I primi in classifica sono arrivati a Treviso con netto ritardo, ma nell’ultimo chilometro il veneto è riuscito a staccare di poco la Maglia rosa – Fra i miglior in classifica una specie di patto di non aggressione in attesa delle Dolomiti – Sulle prossime salite Taccone attaccherà di nuovo? – Zancanaro si batte bene, ma è poco aiutato dai compagni di squadra.

GIORNO DI RIPOSO A TREVISO (3 GIUGNO 1963, GIORNO DELLA SCOMPARSA DI PAPA GIOVANNI XXIII)

I CORRIDORI DEL GIRO OGGI A TREVISO IMPEGNATI NELLA TAPPA A CRONOMETRO
Si prevedono importanti mutamenti in classifica generale – Il cordoglio del Giro per la morte del Papa
La frazione, completamente pianeggiante, è lunga 56 chilometri – Alle spalle di Baldini, cui non dovrebbe sfuggire il successo, si daranno battaglia la maglia rosa Balmamion ed i suoi più diretti rivali – Una grande cerimonia prevista per domani prima della partenza della tappa per Gorizia

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ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

12a tappa: Longarone – Treviso

13a tappa: Busseto – Cherasco

14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI JAFFERAU

maggio 18, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: il grafico d’emergenza della tappa

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Santambrogio, che impresa. Nibali 2°: è padrone del Giro(Gazzetta dello Sport)

Tra pioggia e neve, Nibali è sempre più padrone del Giro (Corriere della Sera)

Regno Unito

Now for the Tour: Thomas backs Bradley Wiggins’ return after Giro d’Italia disappointment (The Independent)

Nibali extends Giro d’Italia lead (The Times)

Santambrogio take stage as overall Giro leader Nibali retains maglia rosa (The Daily Telegraph)

Francia

Deux vainqueurs face au froid (L’Equipe)

Spagna

El ‘Tiburón’ Nibali le pega otro bocado al Giro de Italia (AS)

Nibali estira la ‘maglia’ rosa (Marca)

Santambrogio gana una etapa capada y Nibali, más líder (El Mundo Deportivo)

Belgio

Victoire de Santambrogio à la 14e étape (Le Soir)

Nibali laat Santambrogio winnen en verstevigt roze (De Standaard)

Santambrogio remporte la 14e étape devant Nibali (L’Avenir)

Santambrogio dompte la neige et Nibali (La Dernière Heure/Les Sports)

Santambrogio remporte la 14e étape sous la neige fondue (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Gesink in zwaar weer (De Telegraaf)

Germania

Italiener Santambrogio Sieger bei Schneeregen-Etappe (Berliner Zeitung)

Nibali baut Führung bei Santambrogios Sieg aus (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Canada

Santambrogio claims Giro 14th stage (The Globe and Mail)

USA

Santambrogio Takes Giro Stage 14, Nibali Extends Lead (The New York Times)

Colombia

Carlos Betancur, de tercero en la etapa 14 del Giro; Urán fue quinto (El Tiempo)

Colombiano Carlos Betancurt, tercero en la etapa 14 del Giro de Italia (El Espectador)

Australia

Nibali prospers as Evans slips behind (The Age)

Evans loses time to Giro leader (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Howling Wolf14: Si potrebbe evitare il Sestriere ed arrivare a Bardonecchia facendo la Valle di Susa. Se la nevicata non è abbondante, l’arrivo alla Jafferau potrebbe anche non saltare. E’ un arrivo in salita, non ci sono discese.

Howling Wolf14: Pare che le nevicate siano circoscritte solo alla primissima parte del mattino. Poi sono piogge deboli. L’Arpa Piemonte segnala lo zero termico a 2200-2300 metri.

Pedra85: Zero termico a 2200m vuol dire verosimilmente nevicate con accumuli anche sotto i 2000m

Howling Wolf14: Certo, è ovvio. Ma se la neve sarà al mattino entreranno subito in funzione i mezzi per la rimozione. Se malauguratamente dovesse nevicare anche al pomeriggio, la coltre sarà limitata e comunque non tale da pregiudicare la scalata della Jafferau. Occorrerà tenere in conto anche le temperature rigide, ma in salita – lo sai bene – si sentono meno.

Nebe1980: Se salta il Sestriere pazienza. Speriamo che non salti l’arrivo perchè già è un giro con poche salite, se saltano pure quelle… Aggiornamento meteo per domani Bardonecchia quota neve a 1750 mt

Salitepuntocia’: Si potrebbe fare la valle di Susa e arrivare anche a metà jafferau

Howling Wolf14: Poche salite? E’ pieno di salite. Troppe.

MirkoBL: Ma tanto metà le taglieranno per maltempo.

Vittorio P: Ci sono troppe salite! O, comunque, troppe in relazione ai pochissimi km a cronometro (cronometro vallonata non per specialisti e l’errore della cronoscalata) praticamente non ci sono crono. Giro per scalatori puri, non equilibrato. Quando si decideranno, gli organizzatori, ad ABOLIRE le cronoscalate e a inserire crono belle lunghe e piatte??

Nebe1980: Le salite sono poche e facili le crono sono troppe. Per fare un giro equilibrato ci vorrebbero almeno due salite come mortirolo e zoncolan e non ci sono. I Km a crono sono troppi dovrebbero essere non più di 60 di cui almeno 30 di crono di montagna perchè nel ciclismo di oggi nelle crono si fanno distacchi di minuti mentre in salita di pochi secondi. Guarda quest’anno Wiggins con infezione polmonare prende solo 30 sec sul Montasio staccandosi solo nel tratto aò 20%. Nibali al top prende un minuti e mezzo da wiggins in 22 Km di crono (dal Km 26 al K 48 della crono di saltara) Se Wiggins fosse in gara e non avesse perso tempo nelle discese sarebbe maglia rosa lui e con una cronoscalata a disposizione per assicurarsi un vantaggio incolmabile

Vittorio P: L’anno scorso Wiggins al top della forma si staccava da un Froome qualsiasi su una qualsiasi salita pirenaica. Chiunque che sa un briciolo di ciclismo sa Che una crono di 55 min non basta a pareggiare Stelvio, Tre Cime, Montasio, Jafferau, Galibier, Gavia, Val Martello, ecc.

Mauro Facoltosi: Ufficiale. Niente Sestriere nel percorso della tappa. Confermato l’arrivo in salita a Jafferau. La tappa sarà più lunga di 12 Km.

Howling Wolf14 (a Nebe1980): Sulle salite dure non si fanno distacchi importanti. Sono anni che si pone l’accento su questo aspetto. Lo ha sottolineato più a volte anche Cassani nelle sue cronache. Per fare i distacchi importanti bisogna far scoppiare di fatica i corridori. E questo avviene solo con i tapponi. Tapponi vuol dire percorsi con tante salite. Non necessariamente difficili. Anzi, forse meglio che siano facili.

Howling Wolf14 (a Vittorio P.): Speriamo presto. Un Giro che si riduce ad avere ancora una volta Scarponi protagonista dell’ultima settimana dev’essere ripensato. Mettiamo una pietra sopra questa ossessiva ricerca di salite con pendenze estreme, creiamo un Giro equilibrato e cerchiamo di portare i veri big del ciclismo di oggi, senza ridurci a Scarponi e Pozzovivo.

Howling Wolf14: il nuovo tracciato è bruttissimo. Le tappe così favoriscono gli scattisti. E così il Giro d’Italia torna ad essere per scattisti. E non per fondisti. Sempre più un campionato per scalatori. Gente che ha la sparata di uno o due minuti, poi vive di rendita.

Mauro 72: Questa volta sono ridicoli. Al Sestriere non c’è nessun problema, fa freddo, bella scoperta. La discesa a Cesana è la strada di montagna più sicura che esista. L’unica cosa bella del giro è la presentazione. Il Galibier, invece, è impossibile. E non faranno neppure il Moncenisio. Ma mettere 3 cime da più di 2600m in una corsa a maggio è la dimostrazione delle qualità degli organizzatori.
Il prossimo anno metteranno in programma una salita al 35%, sterrata, nel fango, coi chiodi per terra e le cavallette che attaccano.

Salitepuntocia’: Per far venire l anno prossimo froome sleck e contador ritorneranno
le salite dure,doppio zoncolan altro che il sestriere da Pinerolo, i galibier e
gli Stelvi a 70 km dal versante facile…

Patavium82: HW, sono d’accordo sul fatto che la tappa, il cui tracciato già non era memorabile prima, sia ora particolarmente brutta, e sono d’accordo sul fatto che non favorisca i fondisti, e cioè chi è capace di menare in montagna per tanti km, anche da solo se serve. Però, ti chiedo con sincera curiosità, quale percorso alternativo avrebbero potuto immaginare, una volta eliminato il Sestriere? Non conosco quelle zone, non è per fare polemica.

Patavium: Mauro 72, se all’arrivo di Jafferau sta nevischiando, come si vede in TV, dubito che al Sestriere sia meglio. Capisco l’amarezza di dovere vedere una mezza tappa (e neanche quella perchè le immagini non ci sono) però immagino sia una questione di sicurezza. Se fosse capitato qualcosa di serio in discesa dal Sestriere, cosa avremmo detto dell’organizzazione?

DURANTE LA CORSA

Howling Wolf14: Tappa stupida e insignificante. Non hanno nemmeno voglia di correrla. Si sveglieranno quando mancheranno 5 km all’arrivo. Bella roba. Noia mortale nelle tappe di montagna più ancora che nelle tappe di pianura. C’è qualcosa che non va. Sarebbe stato meglio fare una tappa appenninica ondulata con tante salite. Questa scelta ossessiva di salitoni alpini si sta rivelando un boomerang. E intanto Scarponi ha sempre più possibilità di lottare per il successo. Sigh!

Howling Wolf14: Non c’erano molte alternative, effettivamente. Potevano fare il Pra Martino, già scalato dal Giro qualche anno fa. Ma io ho l’impressione che i corridori non avevano molta voglia di fare salite. Hanno fiutato la possibilità di saltare il Sestriere, di evitare il freddo della discesa e quindi spingevano in ogni caso affinché il Sestriere non fosse sostituito in alcun modo. Quella di puntare direttamente su Susa è stata la scelta più logica. Il problema è che insistendo con queste tappe che arrivano molto in alto, anche nei prossimi giorni ci saranno tagli. Domani, innanzitutto, saltano Moncenisio e Galibier. Poi probabilmente salteranno Gavia e Stelvio. Forse si salveranno le 3 Cime di Lavaredo. Colpa del maltempo, sì, però la struttura del Giro va un po’ ripensata. Si corre a inizio maggio, bisogna tenerne conto.

Howling Wolf14: Io sul taglio del Sestriere sono d’accordissimo. Lo prevedevo e lo auspicavo già da ieri. Per ragioni di sicurezza.

Mauro 72: Al Sesteriere ha iniziato a nevischiare poco fa, strade perfette, te lo assicuro. Sono bagnate, ma non mi sembra che questa sia una motivazione per fermare la corsa Alla Sanremo era tutta un’altra storia, era proprio impossibile pedalare. Vi asscuro che la discesa da Sestriere a Cesana è una delle più facili discese da 2000m che ci siano, pericolosità zero. Poi sinceramente non mi spiace di non vedere il Sestriere che, come salita, non ha nulla di che. A parte che, come dici giustamente, non si vede nulla. Di vedere il faccino della Di Stefano ci siamo un poco stufati. Vedendo poco fa le immagini di Pantani al Galibier nel 1998 la Rai si auto-umilia. I francesi, 15 anni fa, non ci fecero perdere 1 solo minuto di corsa in condizioni meteo anche peggiori. La Rai non riesce a trasmettere da Avigliana
Canone? Ribadisco un’ultima cosa. Se programmi quote così alte a maggio non lamentarti della sfortuna perché qui la sfiga non c’entra nulla.

DOPO LA TAPPA

Salitepuntocià: Grande santambrogio. Ma più grande Nibali che con l’abbuono da 40″a Uran e qualcosa in più a evans. La durezza del giro su vede anche nelle tappe considerate facili, il freddo fa cento volte più selezione del caldo,che è il vero amico dei corridori. Uran ha detto in tv pure lui che il giro è la corsa più dura e più fredda. Peccato che non c e un organizzazione e una TV all altezza

trautman80: Non è possibile nel 2013 vedere solo le immagini dell’arrivo perche’ non volano gli elicotteri. La rai avra’ le tecnologie per predisporre un ponte mobile a meta’ salita, sapendo da giorni del maltempo. Non si pretende il fullhd con 15 riprese diverse, ma una trasmissione d’emergenza a bassa risoluzione dalla testa della corsa tramite una tecnologia diversa (satellitare,traffico telefonico?) dovrebbe essere possibile. Poi vedere Scarponi gelato all’arrivo fa pensare al Gavia di 25 anni fa, è una scena quasi ridicola pensando che i cicloamatori con l’abbigliamento tecnico di oggi corrono tranquillamente a febbraio.

Howling Wolf14: Quelle dichiarazioni di Uran gliele strappano di bocca i tirapiedi della Rai. Il Giro è la corsa più fredda? E il Tour è la corsa più calda. E allora? Per quanto riguarda Uran, vedremo cosa combinerà quando andrà al Tour.

Salitepuntocia’: Menomale l’anno prossimo tornano le salite

Howling Wolf14: Speriamo che nel 2014 eliminino un po’ di arrivi in salita. Non se ne può più. Speriamo che la lezione di quest’anno serva a qualcosa. Speriamo che l’attenzione, anziché sul percorso, si concentri sui big da portare al via. Ma ho paura che il Giro d’Italia interessi sempre di meno.

Howling Wolf14: Scarponi non è gelato. Era cotto. Deve aver faticato tantissimo su quella salita. In salita, lo sappiamo benissimo anche noi che pedaliamo, il freddo non lo senti, anche quando ci sono zero gradi. Inizi a sentir freddo se ti fermi, ma non subito, dieci minuti dopo.

Howling Wolf14: La Rai è un circo. Un carrozzone. Tanti scaldasedie, tanti tromboni, tanti tirapiedi. E poca gente che ha voglia di lavorare. E’ dai primi anni 60 che c’è questo problema, dai tempi di De Zan. Bastava una nuvola ed usciva la scritta: “Siamo in attesa di riprendere la trasmissione”. Gli elicotteri non volavano allora e non volano adesso. Al Tour volano sempre. Alla Vuelta pure. E, in ogni caso, come giustamente osservi, si possono prevedere in anticipo sistemi di trasmissione d’emergenza. Ma figurati se alla Rai ci arrivano.

Nebe1980: Si dice che i tapponi con tante salite fanno più selezione delle salite estreme e io sono daccordo. Ma io sono dell’idea che bisogna mettere i tapponi con varie salite estreme. Es. Stelvio Mortirolo, Monte Padrio. Oppure Sella Ciampigotto, Passo Pura, Crostis, Zoncolan o ancora Fauniera Sampeyre Agnello e Izoard.
Invece a proposito di salite al 30% non sarebbe male una cronoscalata all’albergo Edelweiss sopra San genesio.

Nebe1980 (a Howling Wolf14): Scusa ti lamenti che gli altri ce l’abbiano con Wiggins e tu cos’hai contro Scarponi? Anche io preferisco un corridore capace di attaccare da lontano ma meglio uno Scarponi di uno che guadagna minuti a cronometro e poi addormenta la corsa e fa ddormentare anche noi a vedere tappe noiose in cui la squadra tira a tutta e lui sta a ruota. Le salite estreme servono perchè li la squadra non ti può aiutare, ti devi arrangiare, deve lavorare il capitano in prima persona, la corsa non te la possono fare gli altri la devi fare tu. Io ho sempre detto che ci sono poche salite e infatti oggi e domani a prescindere dasl tempo si può fare la corsa solo sull’ultima salita mentre io avrei visto bene un tappone con cinque o sei colli.

Howling Wolf14: I tapponi con cinque-sei colli non li fanno più. Abbiamo dato al Giro quest’input delle salite estreme e ormai seguono questo filone. Quando andrà in pensione questa moda, forse rivedremo i veri tapponi. Non ce l’ho con Scarponi. Che peraltro, poi, mi è anche simpatico. Voglio solo sottolinearne la mediocrità e, soprattutto, la sopravvalutazione che fanno del marchigiano tanti mestieranti dell’informazione. Tanto di cappello per Scarponi, che è coriaceo e lottatore, ma un Giro che non annovera tra i suoi favoriti Scarponi non può essere una grande gara a tappe internazionale. Scarponi è uno da 10° posto, un piazzamento rispettabilissimo, ma altra cosa rispetto alla lotta per la maglia rosa.

Nebe1980: no psrimo piuttosto di vedere più salite e soprattutto di rivedere le salite dure i mortiroli, gli zoncolan, i fedaia i plan de corones e compagnia. Anzi speriamo in arrivi in salita seri anche al sud, un blockhaus e similari.
In fondo non mi sembra tanto per scalatori questo giro. il secondo della genarale è un cronoman e il primo sì è forte il salita ma è un passista scalatore non un arrampicatore puro tant’è vero che a cronometro perde dagli specialisti ma guadagna sugli arrampicatori puri. HW ma tu vorresti davvero un giro modello tour con le prime dieci tappe che sono un tavolo da biliardo due crono piatte di 60 Km l’una di cui una prima delle poche montagne così il cronoman fa le montagne con un enorme vantaggio e poi se gli dovesse capitare un giorno di dafaillances ha la crono finale. E le poche montagne con cime storiched a 60 Km dall’arrivo e tre arrivi in salita sriminziti su salite pedalabili dove la squadra conta più delle energie del singolo ? No perchè io negli ultimi anni sinceramente sto perdendo sempre più interesse per il tour, preferisco guardare la vuelta perchè il tour mi annoia

Howling Wolf14: Ma se hai appena finito di dire che Uran Uran ha detto che il Giro è la corsa più dura!!! Adesso dici che questo Giro non ti sembra “tanto per scalatori”. Ma allora, delle due l’una. Evans cronoman? Ma quando mai. Evans è un corridore completo, uno che si difende benissimo su ogni terreno. Ma non mi risulta che abbia mai fatto prestazioni eccezionali nelle crono. Tu, avendocela a morte con chiunque non prenda distacchi superiori ai 6 minuti nelle cronometro, vedi cronomen dappertutto. E’ una questione ideologica, la tua. Tu vorresti corse solo per scalatori, solo arrivi in salita. E chiunque altro non sia scalatore lo tratteresti e lo considereresti come carne da macello, come zavorra, come gente solo per far numero. Il ciclismo è altro, caro Nebe. Se andassi a rileggerti (o a leggerti) un po’ di storia forse te ne convinceresti.

Nebe1980: Veramente il commento di Uran non l’ho ricordato io ma un altro utente. io non lo avevo neppure sentito. Questo giro non è per scalatori. I giri per scalatori degli ultimi anni erano: il 96, 97, il 99, un po il 2007, il 2010, il 2011. Evans ha vinto un tour grazie alle cronometro altrimenti avrebbe vinto (meritatamente Schleck. Certo Evans va in salita ma il suo punto forte è la cronometro. io non ce l’ho con chi prende meno di 6 minuti a cronometro ma non mi piacciono i ragionieri della bici e solitamente i cronoman lo sono mentre mi piacciono quelli cxhe corrono a sensazione a provano anche quando sembra assurdo riuscire. ripeto per la ventesima volta, De Gendt è un cronoman ma mi è piaciuto l’anno scorso e ho sperato che quell’attacco sul mortirolo e stelvio lo portasse alla maglia rosa. alla fvine non ce l’ha fatta ma comunque ha conquistato il podio.

Salitepuntocia’: Uran ha detto che è la corsa più dura mai fatta. Ma ciò dimostra che anche un giro facile è piu duro di un tour. Anche lo stradopato e Leipheimer dissero che la per noi non estrema tappa del petrano era la più dura mai fatta da loro, figuriamoci se facevano i giri 2006 o 2010.

Howling Wolf14 (a Nebe1980): Non capisco in base a cosa tu possa stabilire che uno vince una corsa “meritatamente” ed uno “immeritatamente”. Il ciclismo non è come la boxe, dove ci sono dei giudici che stabiliscono chi vince in base ai pugni messi a segno, allo stile, alla difesa, etc. Nel ciclismo vince chi percorre un itinerario in minor tempo. Il ciclismo è questo, forse tu vedi un altro sport.

Nebe1980: Meritatamente perchè si è sbattuto, attaccando a cento chilometri dall’arrivo e vincendo la tappa il giorno dopo andando di nuovo all’attacco con Contador. Senza quella tappa a cronometro inutile e quindi su un percorso meno sbilanciato a favore dei cronoman avrebbe vinto lui. Ecco cosa intendo per meritatamente, chi fa attacchi come quelli che vanno a buon fine merita certamente

Nebe1980: Si a me piacciono le salite da ribaltamento e più sono pendenti più sono di buon umore. Quando vedo un muro mi si dipinge il sorriso sulla faccia. E allora? Tu la pensi diversamente… il mondo è bello perchè è vario

Howling Wolf14: Certo. Si è sbattuto solo lui. Gli altri sono lazzaroni. Non è che forse non si è sbattuto nella cronometro? Quello non ti viene in mente, perché hai un’avversione viscerale nei confronti delle cronometro. Insegniamo invece ai ciclisti ad allenarsi da soli, a fare delle uscite in soglia di 100-120 chilometri, da soli, senza scie. Quello è il ciclismo. Non stare in gruppo sino a tre km dal traguardo e poi uscire in bellezza. Se ti alleni da solo, impari a viaggiare a cronometro e poi puoi vincere i grandi giri. Altro che salite da circo.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Mani di Forbice (Francesco Baccini), dedicata al gran lavoro di “taglia e cuci” degli organizzatori

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Cesana Torinese – Col du Galibier

Cesana Torinese: pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 6,3°C, venti deboli da S (4-5 Km/h), umidità al 89%
Susa (Km 32,9): pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 14,3°C, venti deboli da E (5-12 Km/h), umidità al 89%
confine di stato (Km 50 ): pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 6,8°C, venti deboli da ESE (6-7 Km/h), umidità al 79%, limite della neve a 1860 metri.
Col du Galibier : nevicate deboli (0,2 cm, sin dal mattino), -2,1°C (percepiti -6°C), venti moderati da WSW (11-18 Km/h), umidità al 90%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Le immagini languono, le parole volano… e gli strafalcioni lievitano

Vegni: “Giafferò” (Jafferau si pronuncia Giaffrò)
Pancani: “Gioffrò”
De Stefano: “La nostra radiocamera”
De Stefano: “Giovanni Barsotti” (Borsotti)
De Stefano: “Nuovo arrivo a Le Valloir, sotto Le Valloir” (si parlava di arrivo a Les Verney, sopra Valloir: tre strafalcioni in uno)
De Stefano: “Non ci so’ le condizioni per andare sul Galibier” (ce n’annamo a li castelli)
Martinello: “Per ben sei tappe sono previste percorsi alternativi”
De Stefano: “Sotto il nostro cartello della grafica”
De Stefano: “Le olimpiade invernale”
Sentita ad Anteprima Giro: “Cappa per mountain bike” (crasi tra gara e tappa)
De Stefano: “A causa della modifica del cambiamento del percorso” (cos’altro hanno tagliato?)
De Stefano: “A causa della modifica del percorso c’è un ritardo delle immagini” (e che c’entra!!! E poi le immagini in quel momento ancora c’erano, era l’audio che non andava)
De Stefano: “Teleceneoperatore” (che se stava a magnà?)
De Stefano: “Due settimane di corsa si stanno consumando in questa corsa rosa”
De Stefano: “Le volate di Napoli” (me ne ricordo una sola)
De Stefano: “Abbiamo cambiato il profilo di questa nostra 14a frazione” (ecco la colpevole del taglio del Sestriere, è la RAI, altro che neve!!!)
Martinello: “Una velacità”
Pancani: “Il gruppo non è più contato” (compatto)
Pancani: “Sulla salita verso Susa” (Susa è in pianura)
Cassani: “Ultimi otto colometri”
Pancani: “Grazie Alessandra” (ringraziando Arianna Secondini)
Pancani: “Queste nuvole così basso”
Pancani: “Comprensori sciistichi”
Pancani: “Cartello dell’ultimo chilometro” (striscione)
Martinello: “Gesink, che oggi occupava il terzo posto in classifica generale” (era quarto)
De Stefano: “Ha fatto la conferenza stampa lassù, via verso la sala stampa”
De Stefano: “Mauro Acquarone” (Michele, Mauro è Vegni)

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)

1° Nathan Haas
2° Mattia Gavazzi a 7″
3° Maurits Lammertink a 19″
4° Pim Lingthart s.t.
5° Andrey Zeits a 21″

Classifica generale

1° Mattia Gavazzi
2° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 17′27″
3° Wilson Alexander Marentes Torres a 18′23″
4° Rafael Andriato a 20′04″
5° Davide Appollonio a 21′24″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

14a TAPPA: SAINT VINCENT – CREMONA – 1 giugno 1963

NEL GIRO D’ITALIA IL GIOVANE MILANESE VIGNA SI IMPONE A CREMONA IN UNA CONFUSA VOLATA
Numerose spinte ed altre irregolarità fra i battuti – Il primo arrivato complimentato anche dagli sconfìtti per il suo fulmineo scatto finale – Vigna, da dilettante, aveva vinto le Olimpiadi di inseguimento a squadre – Nessun altro episodio di rilievo nella tappa, tolto il ritiro di Nencini – Classifica immutata – Oggi la Mantova-Treviso

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ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

12a tappa: Longarone – Treviso

13a tappa: Busseto – Cherasco

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CHERASCO

maggio 17, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: l’abbraccio di folla alla partenza della tappa da Busseto (Foto Marco Vasini)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Cavendish, poker a Cherasco. Wiggo e Hesjedal si ritirano(Gazzetta dello Sport)

Cavendish non molla 4 volate, 4 vittorie (Corriere della Sera)

Regno Unito

Mark Cavendish sprints to yet another victory (The Independent)

Sick Wiggins forced out of Giro d’Italia (The Times)

Mark Cavendish sprints to fourth victory as Briton extends lead in points competition (The Daily Telegraph)

Francia

La fusée Cavendish (L’Equipe)

Spagna

Poker del intratable Cavendish (AS)

Cavendish no se cansa de ganar (Marca)

Cavendish no para, gana la cuarta etapa y Nibali sigue de rosa (El Mundo Deportivo)

Belgio

Bradley Wiggins, malade, renonce au Giro (Le Soir)

Cavendish pakt vierde ritzege in Giro (De Standaard)

13e étape du Giro: un Cavendish puissance 4 (L’Avenir)

Et de quatre pour Cavendish (La Dernière Heure/Les Sports)

Cavendish est vraiment monté en puissance (Sudinfo.be)

Cavendish sprint naar vierde ritzege in de Giro (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Cavendish ijzersterk (De Telegraaf)

Germania

Giro-Sieg Nummer vier für Cavendish – Wiggins raus (Berliner Zeitung)

Cavendish gewinnt vierte Etappe (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lituania

Tryliktąjį „Giro d’Italia“ etapą R. Navardauskas baigė tarp lyderių (Lietuvos Rytas)

Canada

Canadian Ryder Hesjedal withdraws from Giro D’Italia in ‘heartbreaking’ decision(The Globe and Mail)

USA

Even Cavendish Surprised by Fourth Stage Win (The New York Times)

Colombia

Cavendish ganó su cuarta etapa; Urán no deja el tercer puesto del Giro (El Tiempo)

Urán no cede el tercer puesto en el Giro (El Espectador)

Australia

Wiggins pulls out of Giro (The Age)

Cavendish races to another stage win (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Nebe1980: Che palle! Ancora Cavendish, però stavolta è stato bravo

MirkoBL: Volata da manuale anche oggi. E per fortuna che era stanco! Interessante anche questo Mezgec, piazzato pure oggi. E bravo Nizzolo, più di così oggi era quasi impossibile fare

Howling Wolf14: Finalmente al Giro d’Italia hanno messo al bando gli arrivi in curva, specialità in cui si era distinto Carmine Castellano. Ora bei vialoni, lunghissimi, ampi.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Barbera e champagne (Giorgio Gaber)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Cervere – Bardonecchia / Jafferau
Cervere : pioggia abbondante (2,4 mm), 11,7°C, venti deboli da N (8-9 Km/h), umidità al 95%
Villafranca Piemonte (Km 47,8): pioggia abbondante (2,8 mm), 11,6°C (percepiti 10°C), venti deboli da N (9-12 Km/h), umidità al 95%
Fenestrelle (Km 103,8 ): pioggia abbondante (3 mm), 5°C (percepiti 2°C), venti moderati da NE (13-29 Km/h), umidità al 96%
Sestriere – GPM 2035 m (Km 125,3) : nevicate abbondanti (2,1 cm, sin dal mattino), 0,4°C (percepiti -5°C), venti moderati da ESE (23-42 Km/h), umidità al 95%
Bardonecchia centro* – Traguardo volante (Km 159,4) : pioggia abbondante (2,8 mm), 4,1°C (percepiti 0°C), venti moderati da E (19-34 Km/h), umidità al 97%
*Il traguardo dello Jafferau è a 1908 metri, il limite della neve per Bardonecchia a 1230 (il centro è a 1281)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Sentita ad Anteprima Giro: “Quest’opera è riservato”
Cassani: “Il tempo è riuscito a far capolino”
Cassani, mentre un rilevatore della velocità indicava 56 Km/h: “Gruppo che sta marciando a 52-53-54 orari”
Pancani: “Traguardo volante di Andriato” (t.v. di Alba, vinto da Andriato)
Pancani: “Classe noventa” (novanta)
Pancani: “Sonny Colbelli” (Colbrelli)
Pancani: “Raggiunti tre contrattaccanti” (commentando il fatto che tre contrattaccanti avevano raggiunto alcuni dei reduci della fuga del mattino)
Cassani: “Strada reletivemente stretta”
Cassani: “24 secondo”
Pancani: “Questi sono gli uomini che sono rimasti al contatto”
De Stefano: “Da Napoli a Cherasco attraverso la Lombardia” (va bene che questa era la tappa più lunga…)
De Stefano, parlando di Cavendish: “Abbiamo finito gli articoli per lui” (aggettivi)
Traduttrice di Samuel Sanchez: “Fate venire voglia di venire in Italia e conoscere la televisione pubblica” (la RAI puoi conoscerla anche rimanendo in Spagna)
De Stefano: “Torniamo qui da Cherasco” (dove già c’erano)
Pancani: “La linea può tornare allo studio di Roma” (dando la linea alla De Stefano che stava lì a due passi, a Cherasco)
Corriere della Sera: “Cavendish non molla 4 volate, 4 vittorie” (al Giro 2013 le volate finora disputate sono state 5)

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

13a tappa: Busseto – Cherasco

1° Mattia Gavazzi
2° Tobias Ludvigsson s.t.
3° Patrick Gretsch s.t.
4° Iljo Keisse s.t.
5° Stephen Cummings s.t.

Classifica generale

1° Mattia Gavazzi
2° Jack Bodridge a 8′06″
3° Rafael Andriato a 15′19″
4° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 16′55″
5° Miguel Minguez Ayala a 17′16″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

13a TAPPA: LEUKERBAD – SAINT VINCENT – 31 maggio 1963

TACCONE 1° SUL GRAN SAN BERNARDO E A ST. VINCENT
Quarto successo consecutivo dell’abruzzese al Giro ciclistico d’Italia – Balmamion difende la sua maglia rosa – Malgrado una foratura nel finale – Massignan ha deluso i suoi tifosi
Il ciclista piemontese è giunto al traguardo con la pattuglia dei primi comprendente anche Zancanaro, De Rosso, Ronchini, Adorni e Fontona – Lo scalatore veneto in lieve ritardo sul culmine del Gran San Bernardo – Due sportivi di Como erano già in vetta alle 5 per attendere i corridori – Gli accorgimenti di Zilioli, Vendemmiati e Garau per affrontare la discesa

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ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

12a tappa: Busseto – Cherasco

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI TREVISO

maggio 16, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: piove e il raduno di partenza lo si fa al coperto (foto Bettini)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Tris Cavendish a Treviso. E Wiggins affonda sotto il diluvio(Gazzetta dello Sport)

12esima tappa a Cavendish. Nibali resta in rosa (Corriere della Sera)

Regno Unito

Mark Cavendish wins stage 12 of the Giro (The Independent)

Giro d’Italia hopes dashed for sick Bradley Wiggins (The Times)

Cavendish registers 100th career win as Wiggins toils in Giro (The Daily Telegraph)

Francia

Cavendish rit, Wiggins pleure (L’Equipe)

Spagna

Cavendish suma cien triunfos y Wiggins, enfermo, pierde 3:17 (AS)

Mark Cavendish se pone a cien (Marca)

Wiggins sigue hundiéndose (El Mundo Deportivo)

Belgio

Troisième succès de Cavendish au Giro (Le Soir)

Cavendish sprint naar honderdste zege, Wiggins definitief uitgeteld (De Standaard)

Wiggins déclare souffrir d’une infection pulmonaire (L’Avenir)

La passe de trois pour Cavendish (La Dernière Heure/Les Sports)

100e succès officiel pour Mark Cavendish (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Derde ritzege Cavendish (De Telegraaf)

Germania

Cavendish sprintet zum 100. Sieg (Berliner Zeitung)

Cavendish holt dritten Etappensieg (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lituania

R. Navardauskas finišavo su pagrindine grupe, M. Cavendishas iškovojo šimtąją karjeros pergalę Lietuvos Rytas

Canada

Cavendish wins rainy 12th stage at Giro d’Italia (The Globe and Mail)

USA

Cavendish Wins 12th Stage of Giro d’Italia (The New York Times)

Colombia

Rigobero Urán sigue tercero en el Giro, tras etapa que ganó Cavendish (El Tiempo)

Rigoberto Urán se mantiene tercero en el Giro de Italia (El Espectador)

Australia

Wiggins’ loss is Evans’ gain (The Age)

Wiggins falls off pace in Giro (The Australian)

Cavendish sprints to 100th win (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Secondo voi le due salite previste nel finale, che hanno belle pendenze e strada stretta, potrebbero dar grossi problemi alle squadre dei velocisti e influire sullo sprint? In caso di volata chi potrebbe imporsi su questo circuito, che sarà affrontato su strade bagnatissime? Non escludo l’eventualità che i tempi per la classifica vengano presi al primo passaggio

Pudra: Oltre alla squadra di Cavendish chi ha interesse nell’arrivare in volata?
quelle di Bouhanni, Viviani, Goss e pochi altri… ma non è meglio che attaccano anche loro (intendo le loro squadre). Non so quanti ritiri ci siano stati e quanto siano ancora forti le squadre, ma non darei per scontato un arrivo in volata, dato che Cavendish ha vinto le prime due tappe veloci e può anche essere che le altre squadre cambino tattica.

MirkoBL: Visto come piove (passano a neanche 15 km da casa mia e non sono nemmeno uscito per andare a vederli passare perché è improponibile), secondo me ci sarà una tranquilla processione fino all’arrivo.

Profpivo: Giù come birilli sul secondo tornante del Fadalto… sta venendo giù tanta di quell’acqua da far paura!

Nebe1980: la pioggia complica tutto, peccato non ci sia una discesa vicino all’arrivo
comunque queste tappe così disegnate sono inutili. Il muro di ca del poggio andava messo a due o tre Km dall’arrivo. Piazzato lì non serve a nulla.

Jack.ciclista: Serve a fare pubblicità ai titolari del ristorante! E’ una tappa per velocisti, è già tanto che abbiamo messo due salitelle buone solo per fare da spot alla provincia.

Nebe1980: Le tappe per velocisi sono inutili. Io metterei sempre quqalche collinetta o salitella vicina all’arrivo. O meglio farei tappe con salitelle vicine all’arrivo su cui i velocisti possono resistere. (es Milano Sanremo col poggio) ma comunque tappe dove non ci si può limitare a far lavorare la squadra per entrare in azione solo negli ultimi 200 metri, tappe che i velocisti possono vincere ma in cui devono faticare per arrivare in volata invece che limitarsi a tenere la fuga a bagnomaria per poi raggiungerla a tre Km dall’arrivo quando vanno a 60 all’ora ed è impossibile evadere. Con qualche collinetta a 4 o 5 Km dall’arrivo dovrebbero resistere ad attacchi di altri uomini e la battaglia sarebbe interessante mentre così le tappe per velocisti sono una noia mortale

Jack.ciclista: Già. Anche io non sopporto i velocisi. E nemmeno i velocisti! Tutti a casa, non dovrebbero nemmeno partecipare alle corse a tappe. E nemmeno alle classiche. Se uno è un velocista che si dedichi solo alla pista.

Vittorio P.: Ecco il risultato di troppe salite e una crono non per specialisti. Wiggins, uno dei grandi attesi e protagonisti, di cui tutte le TV internazionali parlabano, è fuori. Ok, non starà bene, ma se ci fosse stata una bella crono da 60 km piatta, ora magari aveva 1 minuti di vantaggio su Nibali e il tutto era molto più interessante.
Macché, pure la cronoscalata hanno messo! A che serve invitare campioni stranieri, cronoman, velocisti, ecc. ecc. se volete solo montagne! Facciamo direttamente un GP dello scalatore e sono tutti felici e contenti. Puah! Forza Wiggins, ripijati. E viva le cronometro piatte.

Nebe1980: Ottimo!!! Wiggins staccato. Molto bene! Ora se vuole salvare il suo giro d’Italia deve attaccare a fondo in montagna. Se ci riuscirà tanto di cappello.
Una domanda Mauro. Ma visto che vi era la neutralizzazione del tempo ai tre dall’arrivo vorrei capire una cosa. I fuggitivi ai 3 Km all’arrivo avevano dei secondi di vantaggio. Vanno calcolati o no? Perchè se nn vanno calcolati che neutralizzazione è? Se vanno calcolati ci sarebbe la singolare situazione di un vincitore di tappa che prende dei secondi dai fuggitivi che ha raggiunto e battuto

Nebe1980: Troppe salite? Ma sinora hanno fatto solo in Montasio di salita seria e li ha perso solo 30 sec. Il tempo Wiggins non lo ha persao in salita ma in discesa e in discesa bagnata. Le crono da 60 Km piatte sono assurde e non lemettono più neppure al tour. Le crono piatte vanno eliminate del tutto ci vogliono crono vallonate e di non più di 40 Km

MirkoBL: Per la tappa conta l’ordine d’arrivo sulla linea del traguardo, per il tempo conta quello preso ai -3 km. Infatti per Cavendish il tempo è di 3. 1′ 47″, per i 5 fuggitivi è 3. 1′ 37″. Comunque Cav in volata è veramente impressionante.
Non avrà forse questi grandi avversari, ma quando ha accelerato ha preso 5 metri agli altri in un lampo.

Vittorio P: Mettiamoci in testa che non siamo più negli anni ‘90-’00 Indurain-Berzin-Armostrong, cioè NON ESISTONO PIU’ cronoman talmente forti che distruggono i GT.
Oggi, in cui evidentemente il tasso di doping è inferiore, le crono fanno molta meno selezione che nel recente passato. La salita è tornata principe. E quindi, per giustificare un Montasio-Galibier-Jafferau-Tre Cime-Gavia-Stelvio-Val Martello secondo voi bastano 55 km di crono vallonata? Risposta: no.
(E la situazione è ancora peggiore se si pensa che la 2a corno è addirittura “scalata”. Orrore). Quanto sarebbe assai più interessante se il giro avesse avuto una prima crono di 60 km piatta. Io non dico di togliere le salite. per carità, dico che è più importante avere i BIG stranieri e, soprattutto, creare un percorso equilibrato capace di esaltare il corridore più forte e che dia suspance, possibilmente, fino alla fine.

Mauro Facoltosi: Wiggins è malato (polmonite) Non ho potuto vedere il dopotappa, ma preparando la rassegna stampa dei quotidiani stranieri, mi sono imbattuto nel giornale spagnolo As, sul quale si dice che Wiggins ha una polmonite (se non ho tradotto male)

Gnaldi: Ho ascoltato per poco i commenti alla radio sulla tappa e mi è venuto il latte alle ginocchia. Commenti del tipo “il Giro non è facile come il Tour”, “eh, il Giro è un’altra cosa!”, “al Giro ogni giorno può accadere qualcosa”. Commenti da campanile che sinceramente mi danno davvero fastidio, così come mi danno fastidio i giubili per il ritardo di Wiggins. Ma se il Tour è così facile, perché i corridori nostrani non lo vincono da una vita (escludendo per pietà il Tour di Pantani) ? Se continuiamo con questo provincialismo davvero alla fine a correrlo non ci verrà più nessuno se non i corridori di casa nostra. E fra l’altro tutto questo sminuisce invece l’ottima prestazione di Nibali. Ma se il primo si chiamasse Li Yang a me andrebbe bene lo stesso, basta che se le meriti (e per inciso credo Nibali se lo meriti).

MirkoBL: Che Wiggins non stia bene lo si vede: non ha mai avuto la condizione dello scorso anno e in più si sono acuiti i problemi che ha in discesa col bagnato (probabilmente ben mascherati al Tour, visto che non ci sono state discese bagnate). Oggi non riusciva a tenere le ruote nemmeno in pianura, non può essere solo una questione di paura. O forse patisce in maniera molto forte il maltempo.
Però ci andrei cauto con la questione della polmonite: si è passato da raffreddore a influenza ed adesso a questa novità. Secondo me la verità sta nel mezzo.

Howling Wolf 14 (risposta Vittorio P.): Caro V.P., ormai anche nel ciclismo dobbiamo fare i conti con un po’ di teste calde. Il ciclismo è sempre stato lo sport della misura, dell’equilibrio, della sobrietà. Ora c’è qualcuno che vuole inoculare nel mondo della bici il virus del tifo, delle contrapposizioni e via dicendo. Il mio auspicio è che rimangano solo episodi e personaggi isolati, perché radicalizzando le posizioni, a volte in maniera ottusa, ossessiva e non tecnicamente sostenibile, si rischia di rovinare la storia e lo spirito di questo meraviglioso sport.

Howling Wolf 14 (risposta a Nebe1980): Certo che il vantaggio dei 5 fuggitivi viene calcolato. E’ normale. Logico. Ma non è la prima volta che in un ordine di arrivo chi arriva prima di un altro può avere un tempo più alto. A volte quando avvengono delle cadute nelle volate del gruppo di testa prima che chi è finito a terra si rialzi passa magari un altro gruppetto con dei corridori che raggiungono il traguardo prima di quelli caduti. Così il 115° arriva con un distacco di 1′15″ e il 116° arriva con lo stesso tempo del vincitore. E’ normale, ma è sempre stato così, almeno da quando le cadute negli ultimi 3 km vengono neutralizzate.

Howling Wolf 14 (risposta a Nebe1980): Certo che il vantaggio dei 5 fuggitivi viene calcolato. E’ normale. Logico. Ma non è la prima volta che in un ordine di arrivo chi arriva prima di un altro può avere un tempo più alto. A volte quando avvengono delle cadute nelle volate del gruppo di testa prima che chi è finito a terra si rialzi passa magari un altro gruppetto con dei corridori che raggiungono il traguardo prima di quelli caduti. Così il 115° arriva con un distacco di 1′15″ e il 116° arriva con lo stesso tempo del vincitore. E’ normale, ma è sempre stato così, almeno da quando le cadute negli ultimi 3 km vengono neutralizzate.

Howling Wolf 14 (risposta a Gnaldi): Bravo GNaldi, quoto tutto, ma proprio tutto, ciò che hai scritto. Non aggiungo altro, se non che sono contento e orgoglioso che ci sia gente che sa vedere le cose con i propri occhi senza essere influenzata da commentatori pelosi.

Howling Wolf 14 (risposta a Mauro Facoltosi): Ne parlava già la France Presse nel primo pomeriggio di oggi.
“Bradley Wiggins soffre di un’infezione polmonare. L’ha annunciato il suo team, la Sky. L’inglese, 4° in classifica, al momento non si sente “molto bene”. “Le ultime 24 ore – ha spiegato Wiggo alla partenza da Longarone – sono state yn po’ problematiche. Ho un’infezione polmonare. Spero di rimettermi, di star bene tra qualche giorno». «Fortunatamente in questi tre giorni ci sono tappe in cui non c’è grande agonismo, così posso sperare di rimettermi».
Wiggins non è il solo della Sky a non star bene. Anche Dario Cataldo è stato male nella prima parte del Giro. «La maggior parte dei corridori del team sono stati malati – sottolinea Wiggins – ma nel giro di tre-quattro giorni hanno superato i problemi, ora stanno meglio».” (AFP)

Nebe1980: Spero che Wiggins superi i problemi e che si riprenda alla grande per sferrare un serio attacco in montagna per tentare di recuperare lo svantaggio e che dimostri a me e a tutti quelli che lo criticano dicendo che non sa attaccare, che ci sbagliamo. Detto ciò però bisogna dire che in effetti giro e tour sono diversi e non devono snaturarsi solo per far venire i big. I big vanno più al tour perchè si vince di più ma il tour è una corsa diversa dal giro. Molta pianura, molto cronometro, salite più lunghe ma meno pendenti. Tutte caratteristiche adatte a corridori come Wiggins che mal sopportano le forti pendenze e che amano le cronometro. Quindi è ovvio che per Wiggins il tour sia più semplice da affrontare rispetto al giro

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

La canzone del sole (Battisti)…. quel che mancava oggi… e con la speranza che ci sia domani, dopo e ancora dopo

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Busseto – Cherasco

Busseto : pioggia moderata (0,8 mm), 16,3°C (percepiti 15°C), venti deboli da SE (8 Km/h), umidità al 87%
Rottofreno (Km 47,8): pioggia moderata (0,9 mm), 16,4°C, venti deboli da SE (8 Km/h), umidità al 86%
Pontecurone – Rifornimento (Km 101,7 ): poco nuvoloso con qualche goccia di pioggia, 18,2°C, venti deboli da SE (3-18 Km/h), umidità al 71%
Nizza Monferrato (Km 161,5) : poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate piogge, 19,5°C (percepiti 18°C), venti moderati da SSE (11-30 Km/h), umidità al 58%
Alba – Traguardo volante (Km 201,5) : temporale con pioggia moderata (0,8 mm) e schiarite, 18,9°C, venti deboli da WNW (6 Km/h), umidità al 65%
Cherasco : temporale con pioggia moderata (0,9 mm) e schiarite, 15,9°C, venti deboli da NW (9 Km/h), umidità al 75%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Siamo qui, ben riparati dalla tenda che ci sostiene”
Martinello: “Trasferimento di neutralizzazione”
Conti: “Arrivare in diretti” (arrivare direttamente, senza affrontare il circuito”
Conti: “Vito Favero è stato reso celebre dal Tour del 1958, che lo sfiorò” (collisione evitata?)
Vito Favero: “Sono tutti che vanno più per terra” (Giro giro tondo)
De Stefano: “Il tempo verrà preso sugli ultimi 3 Km” (e allora cosa facevano a fare i 131 Km precedenti?)
De Luca: “Cambio di bicicletta di ruota”
De Luca: “L’asfalto è allagato”
De Luca: “Pioggia che fa male in faccia talmente è forta”
Martinello: “Questo immagine è eloquente”
Martinello: “I primi 5 Km sono state neutralizzate”
Martinello: “Un dettaglio per far capire qualche goccia”
Televideo: “Mezgek” (Mezgec)

Infine, non è uno strafalcione ma merita di essere segnalata questa bellissima frase di Martinello, spronato a fare un paragone con il calcio (dove una partita non sarebbe mai stata incominciata, nelle condizioni di gara viste oggi al Giro)

“Questo è uno sport, il calcio è un gioco”

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

12a tappa: Longarone – Treviso

1° Edwin Alcibiad Avila Vanegas
2° Wilson Alexander Marentes Torres a 2′03″
3° Jarlinson Pantano a 9′54″
4° Robinson Eduardo Chalapud Gomez s.t.
5° Stefano Locatelli s.t.

Classifica generale

1° Mattia Gavazzi
2° Jack Bodridge a 8′06″
3° Rafael Andriato a 15′17″
4° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 16′55″
5° Miguel Minguez Ayala a 17′16″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

12a TAPPA: BIELLA – LEUKERBAD – 30 maggio 1963

TACCONE VINCE LA TAPPA, BALMAMION MAGLIA ROSA
Dopo i successi nelle tappe di Asti e Oropa – Per la terza volta consecutiva l’abruzzese primo al traguardo – Ieri a Leukerbad, in Svizzera, si sono nuovamente affermati gli scalatori – Pace fatta tra Adorni e Taccone
Il piccolo scalatore ha vinto anche il Gran Premio della Montagna sul Passo del Sempione, precedendo Adorni e Zancanaro – La salita finale ha provocato una seconda selezione – Massignan continua a deludere – La gioia di Balmamion – Ripetuto l’ordine di arrivo di Oropa – Il secondo arrivato riconosce la superiorità del rivale – Pellicciari ricoverato in ospedale a Gattinara per capogiri – Grave caduta di Durante nella discesa del Sempione

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ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI VAJONT

maggio 15, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: il Giro non è solo festa (qn.quotidiano.net)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Vajont, il successo è di Navardauskas. Nibali è sempre in maglia rosa(Gazzetta dello Sport)

Doping, primo caso al Giro: fuori Georges (Corriere della Sera)

Regno Unito

French rider Sylvain Georges fails drugs test (The Independent)

Ramunas Navardauskas wins stage 11 of Giro d’Italia amid doping controversy (The Times)

Ramunas Navardauskuas wins stage 11 at Giro d’Italia (The Daily Telegraph)

Francia

La consolation de Garmin (L’Equipe)

Spagna

El lituano Navardauskas supo aprovechar bien la tregua (AS)

Intxausti no da tregua (Marca)

El ‘todoterreno’ Navardauskas gana la undécima etapa (El Mundo Deportivo)

Belgio

Victoire de Navardauskas en solitaire (Le Soir)

Navardauskas rondt vlucht succesvol af in Giro (De Standaard)

Le Lituanien Ramunas Navardauskas remporte la 11e étape (L’Avenir)

Navardauskas en baroudeur, Nibali reste en rose (La Dernière Heure/Les Sports)

Navardauskas profite de l’étape de transition (Sudinfo.be)

Navardauskas rondt vlucht succesvol af in Giro (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Navardauskas ritwinnaar in Giro (De Telegraaf)

Germania

Martens Fünfter in Erto – Navardauskas gewinnt Etappe (Berliner Zeitung)

Gretsch nach Solofahrt gestellt (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lituania

R. Navardauskas laimėjo 11-ąjį Giro d’Italia etapą (Lietuvos Rytas)

Canada

Lithuania’s Navardauskas wins 11th Giro stage with solo breakaway (The Globe and Mail)

USA

Navardauskas Giro Stage Win Boosts Garmin-Sharp Team (The New York Times

Colombia

Lituano Ramunas Navarduauskas ganó la etapa 11 del Giro de Italia (El Tiempo)

Rigoberto Urán se mantiene tercero en la general del Giro de Italia (El Espectador)

Australia

Ailing leaders welcome sprint stages at Giro (The Age)

Evans still second in Giro d’Italia (The Australian)

Evans hangs on to second in Giro (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Oggi Hesjedal si è staccato anche in pianura. Secondo voi cosa gli sta succedendo?

Nebe1980: Non saprei, sembra quasi come Berzin che dopo aver vinto il giro del 94 strapazzando Indurain nelle cronometro e dopo essere arrivato secondo nel 95 è crollato nelle corse successive ed è sparito in breve dalle corse ciclistiche dopo che nel tour del 96 nella tappa di Pamplona arrivò con i velocisti e nel giro 97 prese 10 minuti sul Terminillo che è una salita molto facile.

Pedra85: Sino alla Liegi però stava abbastanza bene, o è andato in sovrallenamento oppure non sta bene

Nebe1980: Ma sai la Liegi è una corsa di un giorno, non si può fare un paragone. Anche a Marina di Ascea ha attaccato su una salitella, più che altro gli manca la durata perchè oggi ha perso su un terreno più facile di quello sul quale ha attaccato nella terza tappa

Howling Wolf14: Per l’argomento Berzin vatti a leggere la storia della Gewiss-Bianchi e del dottor Ferrari. Se ne parlava ieri. Tutti fenomeni: Berzin, Gotti, Argentin, Minali, Ugrumov, Riis, Furlan, Colombo & Co. bella. Bella vicenda, quella. Tienine conto almeno nelle considerazioni sul rendimento altalenante di quel pseudofenomeno russo.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Il Silenzio, in ricordo delle vittime del Vajont

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Longarone – Treviso

Longarone : pioggia molto forte (6 mm), 13,1°C (percepiti 7°C), venti moderati da SE (22-25 Km/h), umidità al 97%
Vittorio Veneto (Km 45,1): pioggia molto forte (6,5 mm), 15,3°C (percepiti 10°C), venti moderati da SE (21-27 Km/h), umidità al 97%
Vidor – Traguardo volante (Km 79): temporale con pioggia molto forte (8,3 mm), 15,4°C (percepiti 9°C), venti moderati da SE (26-41 Km/h), umidità al 98%
Treviso: temporale con pioggia abbondante (2,5 mm), 18,3°C (percepiti 13°C), venti moderati da SE (26-33 Km/h), umidità al 92%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

SportWeek: “Si pedala dove 50 anni fa crollò la diga” (non è mai crollata e l’anno vista tutti, durante la diretta)
Zandegù: “L’ha presa sottogamba questo Giro d’Italia”
De Stefano: “Il Giro che ha vinto Wiggins e il Tour che lo aspetta oggi”
De Stefano, introducendo le immagini registrate della partenza: “Le immagini in diretta che ci arrivano dalla nostra motocronaca”
Pancani: “Stanno affrontendo”
Cassani: “Siamo a 5 minuti dalla fuga”
Pancani: “Undicesima tappa del Giro d’Italia, da Tarvisio a Vajont” (detta così sembra che arrivassero nel paese di Vajont, che esiste davvero ma si trova da tutt’altra parte del Friuli)
De Stefano: “E’ un traguardo della memoria quello che si corre oggi”
Mauro Corona: “Invece che tagliare un vincitore”
De Luca: “Come riescano ad andare sulle due ruotine delle biciclette” (correvano con le bici con le rotelle?)
Cassani: “Erto e Casso sono i comuni” (Erto e Casso è un comune, si chiama così)
Pancani: “Il finale degli ultimi metri”
Nibali: “La diga che andò giù” (hai letto SportWeek, vero?)
Sgarbozza, tentando di pronunciare il nome di Kangert: “Cangert”, “Canchert”
Pirazzi: “Stelvio in Val Martello”
Sgarbozza: “Sicuramonte”
Sgarbozza, pronosticando un probabile vincente per domani: “Vicioso” (”sicuramonte” non lui, visto che si è ritirato)
Pancani: “C’è l’attacco a due di due…”
Pancani: “La seconda vittoria della stagione dopo che, l’anno scorso…”
Televideo: “Evgueni Petrov” (Evgeni)
Televideo: “Benet Intxausti” (Benat)

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

11a tappa: Tarvisio – Vajont

1° Edwin Alcibiad Avila Vanegas
2° Willem Wauters a 10″
3° Davide Appollonio s.t.
4° Stefano Locatelli a 4′17″
5° Mattia Gavazzi s.t.

Classifica generale

1° Mattia Gavazzi
2° Jack Bodridge a 9′16″
3° Rafael Andriato a 12′00″
4° Davide Appollonio a 15′36″
5° Adam Blythe a 17′45″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

11a TAPPA: ASTI – OROPA – 29 maggio 1963

TACCONE SCATTA SULLA DURA SALITA DI OROPA E PRECEDE ALL’ARRIVO ADORNI E BALMAMION
Il corridore abruzzese ha ripetuto ieri il successo che aveva riportato martedì ad Asti – Oggi il Giro arriva in Svizzera – Pugilato in bicicletta tra Taccone e Pellicciari
Pochi secondi di distacco tra il vincitore ed i suoi rivali – L’italo-lussemburghese Martinato era in testa nel tratto iniziale della strada che porta al Santuario – Balmamion passa al secondo posto in classifica generale a 29 secondi dalla Maglia rosa Ronchini – Il Sempione (m. 2005) nella tappa odierna – Il dissenso è avvenuto prima del tratto finale – Il secondo corridore finisce a terra – Taccone multato per aver colpito l’avversario – Anche Adorni protesta col vincitore

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ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo

Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI MONTASIO

maggio 14, 2013 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: per il Giro il Montasio s’è messo l’abito rosa (facebook)

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Uran spiana il Montasio. Nibali controlla, Wiggo perde (Gazzetta dello Sport)

Giro, prime salite. Wiggins si stacca (Corriere della Sera)

Regno Unito

Team Sky rider Rigoberto Uran wins stage 10 as Bradley Wiggins loses more time on leaders (The Independent)

Uphill all the way as Wiggins slips further back (The Times)

Rigoberto Urán triumphs as Sir Bradley Wiggins suffers huge losses (The Daily Telegraph)

Francia

Sky qui rit, Sky qui souffre (L’Equipe)

Spagna

Urán toma el mando del Sky (AS)

Colombianos al poder en el Giro (Marca)

Wiggins no va; Urán sí (El Mundo Deportivo)

Belgio

Uran remporte la première étape de montagne en solitaire (Le Soir)

Uran wint, Wiggins verliest weer tijd op Nibali (De Standaard)

Le Colombien Uran s’impose à la 10e étape, Nibali reste en rose (L’Avenir)

Uran en grimpeur solitaire (La Dernière Heure/Les Sports)

Nibali creuse l’écart, Wiggins et Hesjedal perdent (encore) du terrain (Sudinfo.be)

Uran wint in Giro, Wiggins verliest weer tijd op Nibali (Het Nieuwsblad)

Paesi Bassi

Nieuwe top-5 Giro: Gesink zakt (De Telegraaf)

Germania

Nibali beim Giro weiter vorn – Uran gewinnt Alpenetappe (Berliner Zeitung)

Uran gewinnt, Wiggins verliert weiter an Boden (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Canada

Colombia’s Uran wins first big mountain stage of Giro d’Italia (The Globe and Mail)

USA

Uran Takes Giro Stage 10, Nibali Retains Overall Lead (The New York Times

Colombia

Urán ganó la etapa 10 del Giro de Italia; Betancur llegó de segundo (El Tiempo)

Rigoberto Urán gana la décima etapa del Giro de Italia (El Espectador)

Australia

Gritty Evans holds second place in Giro (The Age)

Cadel holds second as Wiggins drops (The Australian)

Evans holds second as Wiggins drops(Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Secondo voi accadrà qualcosa già sul Cason o aspetteranno l’ascesa finale?

Nebe1980: Come salita secondo me i big aspetteranno quella finale perchè dopo la discesa ci sono 20 Km di falsopiano o comunque di tratto logorante dove il gruppo ha un enorme vantaggio. Comunque il Cason lo faranno forte con le squadre. La prima parte di discesa è tecnica se ci sarà qualche debole pioggia come dicono le previsie, Wiggins potrebbe perdere terreno e se ne dovesse perdere parecchio la corsa potrebbe prendere un’altra piega. Comunque il grosso si giocherà da dopo il bivio di Sella Nevea. Buona tappa a tutti

DOPO LA TAPPA

Scattista: purtroppo ho visto solo gli ultimi 2 km. Quello che mi piace sono sti colombiani! Sentiti alle interviste sono simpaticissimi e più spigliati degli altri. E’ bello sentire la loro passione per la bicicletta. Bravi. Betancur pensavo fosse più da classiche/scattista invece a quanto pare va bene anche su montagne lunghe.
La Sky (al di là della tipica montatura da giornalismo italiano sui conflitti interni/leaders ecc) è in svantaggio rispetto a Nibali, ma ha due punte su cui contare e potrà inventarsi qualcosa. ovviamente poi contano le gambe, ma penso sarà un bel giro ancora fino alla fine. Evans bravissimo. Nibali ha preparato il Giro perfettamente e finora lo ha corso altrettanto.

Profpivo: Ma Sky come corre? Ormai è evidente che Wiggins è venuto al Giro in condizione tutt’altro che perfetta: vuole tentare la doppietta col Tour, ma difficilmente qui riuscirà a spuntarla contro un Nibali mai così in forma. Sky per me fin dall’inizio ha puntato anche su Uran, lo dimostra l’episodio di Serra San Bruno quando l’hanno tenuto davanti per giocarsi la tappa. Ma allora perché l’hanno fermato a Pescara, facendogli perdere oltre un minuto e mezzo che ora potrebbe rivelarsi determinante? Oggi ottimo Nibali, anche se l’Astana sembra tutt’altro che inattaccabile, alla fine sull’ultima salita si è trovato col solo Agnoli ormai alla canna del gas. Evans un leone, ma mi sembra parecchio al limite. Mentre delude ancora una volta Gesink, non riesce mai a fare il salto di qualità.

MirkoBL: Comunque quasi tutti sono lì a rimarcare che Wiggins si è staccato, eppure lo ha fatto nel tratto più ripido, quindi quello non adatto a lui, e ha perso solo 30 secondi. A sentire in giro sembra che abbia perso 3 minuti…
Poi non vincerà comunque, ma c’è gente messa molto peggio.
Scarponi è stato molto più deludente: sembrava in forma e si è staccato ancora prima di Wiggins, e lui sì che avrebbe dovuto tenere le ruote in quel punto.

Howling Wolf14: Ritengo anch’io che la Sky possa giocare con convinzione anche la carta Uran. Nibali inattaccabile? Sembra. Ma a volte l’apparenza inganna. Probabilmente è così, ma anche, alla fine, per la povertà degli avversari. Evans non è al cento per cento, Gesink e Sanchez sono sotto le aspettative, Scarponi è già alla canna del gas, Hesjedal si è autoeliminato, Pozzovivo fa gli scatti ma poi non è in grado di continuare la progressione. Resta veramente il solo Uran. Che però ritengo inferiore a Nibali. Nibali ha la corsa in mano. Però, attenzione. Non siamo nemmeno a metà corsa. Sarà decisiva l’ultima settimana. Nibali è un corridore che anche quando ha avuto delle crisi non ha mai subito cocenti debacle. La giornata negativa arriverà anche per lui, ma secondo me saprà gestirla con saggezza. E soprattutto avrà già accumulato un vantaggio che lo renderà inattaccabile.
Si parla un po’ troppo di Wiggins, effettivamente. Anche a sproposito, a volte. Quindi sono d’accordissimo con te. Quanto a Scarponi, questa volta Cassani, che generalmente non sbaglia nelle analisi tecniche, ha toppato in pieno. Ha detto, durante la cronaca, che lo vedeva pedalare bene. A me Scarponi non ha mai convinto. E’ un mediocre che cerca di restare agganciato con i denti al treno dei più bravi. E’ un lottatore, e di questo gli va dato merito, ma come potenzialità e come classe ha pochi numeri.

Trautman80: Un percorso del genere meritava distacchi piu’ pesanti, senza il falsopiano dopo Pontebba la gara sarebbe esplosa gia’ sul Cason di Lanza. Infatti dopo la discesa erano meno di venti nel gruppo maglia rosa, hanno aspettato che rientrasse qualcuno. Purtroppo vedremo altre salite tirate dalla sky al completo, Nibali ha si e no gli uomini per difendersi, gli altri non hanno squadra e a volte neanche le gambe. Fa piacere che non ci siano stati problemi logistici data la strada stretta, anche la discesa era un po’ esposta . Qualcuno conosce i tempi di salita e le vam (al netto del falsopiano del cason di lanza)?

Salitepuntocià: In effetti persino io difendo Wiggin’s. Ha perso solo 30″ e nell unico tratto estremo non adatto a lui, non capisco la sorpresa di alcuni. Che è al top lo ha detto lui stesso, lo ha detto la crono. Se avesse fatto la discesa della crono in maniera normale, anche alla Basso, e senza l incidente meccanico, aveva la maglia rosa sulle spalle più la cronoscalata da fare. Il suo limite abbiamo visto è la testa, han programmato alla SKY un piano perfetto ma la paura in discesa ha frantumato tutto. Per me ora fossi la SKY userei Wiggin’s per attaccare sul galibier o
far da lancio a Uran, tutta la Sky è al top e menomale non ci sono altre
crono squadre!…

Jack.ciclista: Io la penso come te. Non ho visto Wiggins fuori forma, anzi ! E la classifica attuale potrebbe permettere all’inglese di rischiare un attacco inaspettato per fare un colpo grosso tenendo Uran pronto a giocare di rimessa. Un poco come Nibali un paio di anni fa che costrinse Vinokurov, Evans & Co. a spremersi favorendo la vittoria finale di Basso.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

El Merendero


a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont 1963/2013

Tarvisio (Cave del Predil) : poco nuvoloso con possibilità di deboli ed isolate piogge, 17,2°C (percepiti 16°C), venti deboli da S (10-19 Km/h), umidità al 52%
Chiusaforte (Km 44,8): poco nuvoloso, 19,7°C (percepiti 18°C), venti moderati da S (10-18 Km/h), umidità al 52%
Prato Carnico (Km 95,9): poco nuvoloso con possibilità di deboli ed isolate piogge, 18,4°C (percepiti 15°C), venti moderati da S (18-28 Km/h), umidità al 56%
Pieve di Cadore – Traguardo volante (Km 148,2): pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 15,9°C (percepiti 13,5°C), venti moderati da SSE (12-19 Km/h), umidità al 63%
Vajont 1963/2013: pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 16,5°C (percepiti 14°C), venti moderati da SSE (12-19 Km/h), umidità al 67%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Stefano: “Il ciole” (sole)
Conti, commentando le immagini della tappa di Piancavallo del 1998: “Giro d’Italia del 1978″
Pancani: “Questo è lo Jôf di Montasio, la cima più alta del Friuli” (è la seconda, la più alta è il Coglians)
Cassani: “Si sono reso conto”
De Luca: “Le prima settimana”
Pancani: “Volontiari”
Pancani: “Sono due salite inedita”
De Luca: “Ammilaglia” (sei stato posseduto dall’anima di Ji Cheng?)
Pancani: “Confine non solo politico ma, per certi versi, culturali”
Pancani: “Abbazia di Maggio Udinese” (Moggio)
Pancani: “A Sella Nevea incomincia il tratto inedito” (l’intera salita era inedita)
De Stefano: “Ci vediamo domani con Anteprima Giro, poi il Processo, la diretta”

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

1° Edwin Alcibiad Avila Vanegas
2° Mattia Gavazzi s.t.
3° Davide Appollonio a 23″
4° Steve Morabito a 44″
5° Giairo Ermeti a 53″

Classifica generale

1° Mattia Gavazzi
2° Jack Bodridge a 9′06″
3° Rafael Andriato a 11′50″
4° Adam Blythe a 17′35″
5° Miguel Minguez Ayala a 18′16″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

10a TAPPA: LA SPEZIA – ASTI – 28 maggio 1963

TACCONE AD ASTI BATTE SEI COMPUGNI DI FUGA
Movimentato finale di tappa nel Giro ciclistico d’Italia – Fontana e Zaimbro hanno iniziato l’episodio decisivo sulla Scoffera
Il corridore abruzzese si è imposto in una combattuta volata, ed ha ancora ridotto il suo distacco dalla Maglia rosa Ronchini – Il gruppo dei migliori è giunto al traguardo 4′41” dopo l’arrivo dei sette di testa – Tentativi di fuga di Balmamion hanno animato la prima parte della corsa – Oggi 130 km. da Asti ad Oropa

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ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

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