ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI BRESCIA
maggio 26, 2013 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.
Foto copertina: Nibali sul trono del Giro d’Italia (foto Bettini)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Nibali: “Il sogno di una vita”. Cavendish forza 5 a Brescia (Gazzetta dello Sport)
Nibali in trionfo a Brescia, è suo il Giro d’Italia (Corriere della Sera)
Regno Unito
Mark Cavendish is first Briton to win points jerseys in all three Grand Tours (The Independent)
Cavendish seals his haul of Grand Tour points jerseys (The Times)
Cavendish sprints into history books (The Daily Telegraph)
Francia
Nibali et Cavendish sans rivaux (L’Equipe)
Spagna
Quinta de Cavendish y primera general en el Giro para Nibali (AS)
“Campionissimo” Nibali (Marca)
Nibali, por méritos propios y deméritos ajenos (El Mundo Deportivo)
Belgio
Nibali remporte, la dernière étape à Cavendish (Le Soir)
Cavendish spurt naar rode puntentrui in Giro (De Standaard)
À Nibali la victoire finale, à Cavendish la dernière étape (L’Avenir)
Cavendish remporte la dernière étape, Nibali le général (La Dernière Heure/Les Sports)
Cavendish remporte la dernière étape, Nibali s’adjuge son premier Giro (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Vincenzo Nibali wint Giro (De Telegraaf)
Germania
Nibali beißt sich zum historischen Giro-Sieg durch (Berliner Zeitung)
Italiener Nibali gewinnt 96. Giro d’Italia (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Lituania
R. Navardauskas „Giro d’Italia“ užėmė 87-ąją vietą, lenktynes laimėjo V. Nibalis (Lietuvos Rytas)
Canada
Nibali lives up to Italian expectations with Giro win (The Globe and Mail)
USA
Nibali Captures Giro (The New York Times)
Colombia
¡Histórico: Urán es el subcampeón del Giro de Italia! (El Tiempo)
Ciclismo colombiano hace historia en Giro con Urán y Betancur (El Espectador)
Australia
Evans happy with third place finish in Giro (The Age)
Evans ends third in Giro d’Italia (The Australian)
Nibali secures maiden Giro title (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Chi potrebbe insidiare Cavendish?
Howling Wolf14: Praticamente è rimasto il solo Elia Viviani. E’ un buon velocista, ma ha sempre bisogno degli amici che gli spianano la strada. Pur provenendo dalla pista, non ha ancora imparato a districarsi da solo tra gli avversari. Viviani potrebbe sfruttare il fatto che Cavendish, volendo riconquistare, e definitivamente, la maglia rossa dovrà piazzarsi (salvo che non si aggiudichi anche gli sprint intermedi) tra i primi quattro. L’inglese forse starà più attento a non cadere, e ad arrivare nei 4, piuttosto che a vincere. Viviani potrebbe sfruttare la situazione.
Howling Wolf14: E’ da qualche giorno che mi chiedo se non sia giusto chiedere ad RCS di modificare il criterio di assegnazione dei punti per la maglia rossa. Allo scopo innanzitutto di favorire i velocisti, sempre che sia giusto favorirli, in maniera tale che non abbandonino prematuramente il Giro. E poi coinvolgerne un maggior numero nella lotta per la maglia rossa. Lo scorso anno Cavendish perse la classifica a punti battuto da Purito. Quest’anno ha rischiato di non vincerla, e forse non l’avrebbe vinta se non fosse stata annullata la tappa della Val Martello. Pensiamoci. Può essere che la mia sia un’idea da scartare, ed io sarei il primo a fare marcia indietro se m’accorgessi che non è buona, può essere che ci sia molto da cambiare. Tutto si può cambiare, d’altronde. Se serve. Pensiamoci.
Mauro Facoltosi: Secondo me la maglia a punti deve tener conto di tutti i traguardi, quindi sia i volanti, che quelli di tappa e i GPM, con punteggi simili per quelli parziali (salite comprese) e più alti per gli arrivi.
Perchè la maglia a punti non deve essere la maglia del miglior velocista. Per loro si dovrebbe pensare ad una classifica a parte, che tenga conto solo delle tappe per velocisti (senza contare eventuali arrivi di fughe), calcolata a tempi e con abbuoni appositi.
Jack.ciclista: A me piace così come è. E’ bello e spettacolare veder lottare ciclisti con caratteristiche diverse per uno stesso traguardo. Se per Evans fosse stato un traguardo fondamentale avrebbe potuto prendere punti a Cortina sapendo di pagare poi nell’arrivo sulle tre cime, ad esempio. E Cavendish onora i grandi giri fino alla fine perchè ci tiene alla classifica a punti, ed è giusto che lotti fino alla fine per portarla a casa.
Howling Wolf14: Non è un’idea malvagia. E’ meritevole di considerazione. Occorrerebbe però una maglia in più. Al di là delle tre tradizionali (generale – punti – montagna) e della maglia bianca per i giovani. Proverò a portare avanti l’idea, anche se è facile far capire quand’è il caso di cambiare. Non è che siano esageratamente conservatori, ma in alcuni casi hanno paura del nuovo.
Mauro Facoltosi: Per regolamento UCI, del quale non ne capisco il motivo, in una grande corsa a tappe non possono esserci più di 4 maglie di leader. Quindi rosa, azzurra, rossa e bianca. Tutte le altre classifiche sono permesse, ma senza segni di riconoscimento (a parte il numero rosso al più combattivo)
in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Mezza estate (Cesare Cremonini – versione estesa sigla RAI)
a cura di DJ Jorgens
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Conti: “Ivan Bassi”
Pancani, parlando della tappa di Vicenza: “Migliaia di persone assiepate sulle salite” (ce ne era solo una di salita)
De Stefano: “Il Giro d’Italia si porta via con sé tutte le speranze di chi lo vede passare” (una frase del genere invoglia a starci al largo dal Giro!!!)
Martinello: “Un corridore stava andato sotto la nostra telecamera”
De Stefano: “Si protratta un pochino di più”
Cassani: “Ciclismo troppo esasperata”
De Luca: “Era già pronta la birella” (barella)
Cassani: “Il prossimo giro è valevole come traguardo volante” (tutto il circuito? Sprintavano ogni 100 metri?)
De Stefano: “Verrano premiate la maglia rosa, la maglia bianca, la maglia azzurra e la maglia rossa sulle spalle di Cavendish”
Martinello: “E’ solo l’inizio di una grande, nuova, importante vittoria” (il Giro è come il trofeo… senza fine)
De Stefano: “Sono immagine del nostro telecineoperatore”
Sgarbozza: “I corridori partiti in centesima positività”
De Stefano: “Qui si tifa per trutto”
De Stefano: “La parola più bella è il bacio per sua moglie” (mai provato a parlare e baciare contemporaneamente?)
Scarponi: “Avrei potato provare ad attaccare”
Proni: “Un’emazione incredibile”
Zandegù: “Era da Napoli che questo testo era pronto per cantare”
Zandegù: “Grazie al maestro Bassi che mi collabora”
De Stefano: “Dobbiamo restituire ai corridori l’antidoping” (te lo eri nascosto nel camerino?)
Rachele, moglie di Nibali, congedandosi dal Processo: “Grazie a voi dell’organizzazione del Giro” (Colpo di stato! L’anno prossimo vedremo la De Stefano al posto di Vegni!!!)
De Luca: “Al termine della vittoria della Vuelta”
De Luca: “Una prima salita al castello, poi un circuito più breve” (si saliva una volta sola e il circuito era uno solo)
De Luca: “Si sta apprestendo”
LA VENDETTA DELLA CASSAPANCA
Mauro Facoltosi (rispondendo a una persona che gli chiedeva di dove fosse originario Santambrogio): “E’ nato in Germania!!!” Tutta colpa di un lapsus, perchè avevo pensato a Sant’Ambrogio, nativo di Treviri.
IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
21a tappa: Riese Pio X – Brescia
1° Evgeni Petrov
2° Ricardo Mestre a 3′45″
3° Wilson Alexander Marentes Torres s.t.
4° Danny Pate a 4′30″
5° Brian Bulgac s.t.
Primo italiano Emanuele Sella, 9° a 4′30″
Classifica generale
1° Davide Appollonio
2° Adam Blythe a 13″
3° Miguel Minguez Ayala a 3′42″
4° Rafael Andriato a 5′26″
5° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 11′27″
QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
21a TAPPA: BRESCIA – MILANO – 8 giugno 1963
IL GIRO D’ITALIA SI È CHIUSO IERI A MILANO CON IL MERITATO TRIONFO DI BALMAMION
Una corsa che ha ridestato l’entusiasmo dei tifosi per il ciclismo – Tre personaggi alla ribalta – Tutto il gruppo in volata: 1° Bailetti, 2° Benedetti
Adorni e Taccone, insieme con il vincitore, sono stati i dominatori della gara – Festosa conclusione a! velodromo Vigorelli – L’emozionante sprint dell’ultima tappa, disputata in una cornice di pubblico eccezionalmente folto – Successo della Carpano nella graduatoria a squadre – Si parla del Tour e dei Giri della Svizzera e del Lussemburgo


ARCHIVIO ALMANACCO
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2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)
3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea
4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno
6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia
8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)
9a tappa: Sansepolcro – Firenze
10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio
11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont
12a tappa: Longarone – Treviso
14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)
15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier
17a tappa: Caravaggio – Vicenza
18a tappa: Mori – Polsa (cronometro)
19a tappa: Ponte di Legno – Val Martello
20a tappa: Silandro – Tre Cime di Lavaredo
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI TRE CIME DI LAVAREDO
maggio 26, 2013 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.
Foto copertina: la premiazione di Nibali alle Tre Cime di Lavaredo (foto Lapresse)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Leggenda Nibali sulle Tre Cime. Stacca tutti nella bufera (Gazzetta dello Sport)
Il Giro è di Nibali. Trionfa nella neve alle Tre Cime (Corriere della Sera)
Regno Unito
Cold warrior (The Times)
Vincenzo Nibali on brink of seizing Giro d’Italia following stage 20 win (The Daily Telegraph)
Francia
Le patron, c’est Nibali (L’Equipe)
Spagna
Nibali conquista su primer Giro bajo la nieve y a lo campeón (AS)
Épico triunfo de Nibali (Marca)
Nibali ‘Il Padrone’ (El Mundo Deportivo)
Belgio
Nibali, vainqueur sous la neige (Le Soir)
Sneeuwkoning Nibali zet puntjes op de i en treedt in voetsporen van Merckx (De Standaard)
La 20e étape pour Nibali sous la neige (L’Avenir)
Victoire de Nibali sous la neige lors de la 20e étape (La Dernière Heure/Les Sports)
Nibali, vainqueur sous la neige, va remporter le Giro (Sudinfo.be)
De mooiste beelden van de heroïsche zege van Nibali (Het Nieuwsblad)
Paesi Bassi
Nibali niet te houden (De Telegraaf)
Germania
Vor Giro-Triumph: Nibali siegt auch auf 20. Etappe (Berliner Zeitung)
Nibali siegt und steht vor Gesamtsieg (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Lituania
R. Navardauskas 20-ame „Giro d’Italia“ etape finišavo pirmajame šimtuke (Lietuvos Rytas)
Canada
Nibali wins snowbound penultimate stage at Giro d’Italia (The Globe and Mail)
USA
Nibali Battles Through Snow to Close on Giro Win (The New York Times)
Colombia
Soberbia actuación colombiana en el Giro de Italia (El Tiempo)
Rigoberto Urán, subcampeón parcial del Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Snow-shrouded Nibali proves a worthy winner (The Age)
Evans slips to third in Giro (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: La tappa sta per prendere il via. Cosa vi aspettate da questa giornata?
Stress: visto il riposo forzato di ieri io mi aspettavo l’inserimento di almeno un’altra salita (magari 2) da scegliere tra il Terento e Riomolino/Villa Ottone
Herbie7617: bravo, c’erano proprio quelle tra le alternative laterali della val Pusteria, fattibili pressochè consecutivamente. Sarebbero state comunque lontanucce dal traguardo, ma il Riomolino è molto selettiva, perfetta però per un arrivo a Brunico. La discesa su Perca è pure larga con pochi tornanti, non mi ricordo più se il tratto di saliscendi in alto dopo Riomolino sia altrettanto tranquillo.
Magari però le strade non erano pulite. Io piuttosto avrei inserito due o tre giri del Muratello, come equo risarcimento di un Giro mutilato, nel finale di tappa di domani. Ma poi, guai, Cavendish non vince più la maglia rossa….
Profpivo: Hanno preferito non correre alcun tipo di rischio… mi sento anche di condividere la scelta, non credo che il Terento lontano dal traguardo avrebbe cambiato il senso e lo svolgimento della tappa.
Fricius: Non vi sembra perlomeno strana la performance di Nibali quest’anno? Passatemi il paragone, ma ha una superiorità che sembra quasi quella di Pantani nei suoi ultimi Giri… E soprattutto non ha più i soliti limiti di potenza sulle salite, dove di solito pativa gli avversari.
Herbie7617: mi pare che Nibali lo scorso anno sia arrivato terzo al Tour de France e abbia in carniere una Vuelta. Non so, tappe lunghe e molto dure in questo Giro ancora non ce ne sono state, i limiti di potenza non sono andati a cercarli. Pantani, di suo, andava molto più forte anche di Contador, se è per quello, ma il miglior Pantani era quello dei suoi primi anni, quando ancora non aveva subito incidenti, non gli ultimi. Poi, ovvio che ai gruppi di potere nostrani, la cosa dia fastidio assai.
Vittorio P: Devo purtroppo dire che, già l’anno scorso, quando ho saputo del trasferimento all’Astana, ho pensato “Vinokourov farà un buon lavoro con Nibali”.
Io faccio il tifo per il corridore siciliano (nel senso di tifo sportivo), e dalla sua ha una carriera fatta di progressi “lenti” e non exploit poco giustificabili. Certo è che la Tirreno-Adriatico, il Giro del Trentino e ora il Giro d’Italia… il kazako lo ha preparato proprio bene. Ora, la mia non è un’accusa, un’illazione, un pensiero malizioso. No.
Tutt’altro. E’ che non mi fregano più. Se domani leggessi la news “fermata la maglia rosa” non mi sorprenderei di certo.
Herbie7617: va be, guarda il percorso di Wiggins, quello che ha vinto l’anno scorso, Olimpico, di Londra. Per me va ancora tutto bene. Wiggins me lo tengo, non mi sembra sportivo fare illazioni. Ma non vedo aprire 3d su questa evoluzione, che ha del clamoroso.
Pedra85: Nibali è sempre andato forte, con la stessa forma con cui è arrivato 3° al tour può tranquillamente battere un Evans non al top, un Wiggins con problemi fisici ed uno Scarponi in piena forma. Non ci vedo nulla di strano, vince con indiscussa facilità perché mancano gli avversari più temibili
Jack.ciclista: Anche a me sembra una superiorità dettata dalla mancanza di veri avversari. Sulla gazzetta parlavano di una VAM del siciliano intorno ai 1550, decisamente credibile rispetto ai 1800 di una decina di anni fa.
Salitepuntocià: Infatti ma ha comunque battuto un Wiggin’s già prima che si ammalasse, semmai il dubbio è se Wiggin’s avesse fatto le discese come le facciamo
anche noi, quindi meglio di lui, probabilmente era maglia rosa a saltara, mentre
vi stava il suo ritardo sul montasio, visto che al tour non ci son salite dure e quindi Wiggin’s non è avvezzo a certe pendenze, ricordiamo le mezzore prese nel 2010. Comunque mi pare un Nibali normalissimo ma un po più maturo e avrebbe vinto comunque , forse solo contador al massimo poteva batterlo visto che sleck fa schifo
nelle cronometro. Al tour se va Nibali dovrebbe arrivare quinto visto che non sara al 100% e il percorso facilissimo.
Nisky: che discorsi?nibali per me è uno dei tre quattro corridori più forti per le corse a tappe e se è in testa con 4 min sul secondo praticamente senza tappe di montagna significa solo che gli avversari sono scadenti!credo che a tappe complete senza tagli avrebbe sui 10 min!Evans ha 36 anni ed è un quasi ex, scarponi non è da considerare e i colombiani son fumosi!con contador schleck e froome non avrebbe tutti sti minuti di vantaggio
Howling Wolf14: Sono un estimatore di Nibali, grintoso, modesto, misurato. Nessuno di noi, però, può sapere che cosa accade negli alberghi di qualsiasi team, la sera, tra una tappa e l’altra. Possiamo dubitare di Nibali come possiamo ormai dubitare di tutti.
Profpivo: Nibali non mi sembra stia facendo nulla di stupefacente, gli avversari che deve affrontare sono un Evans in evidente declino, il mediocre Scarponi e Uran. E’ un’atleta che è cresciuto progressivamente anno dopo anno, non mi genera particolari sospetti anche se la mano sul fuoco non la metto su nessuno. Piuttosto a me insospettisce parecchio il suo conterraneo Visconti…
Howling Wolf14: Hai ragione. Gli avversari sono di livello veramente mediocre, se è vero che un Evans alla frutta riesce a salire sul podio e lo scadente Scarponi conquista il quarto posto. Per quanto riguarda i sospetti, direi che nemmeno io metto la mano sul fuoco per Nibali (anzi, il trasferimento all’Astana ha suscitato anche a me molti interrogativi in chiave doping), però bisogna dire che allora bisogna sospettare anche di Contador, di Schleck, di Valverde, di Wiggins, di Froome e compagnia bella, compreso lo stesso Scarponi. Allora io sono giunto ad una conclusione, cui forse avevo già accennato. O non si dopa nessuno o si dopano tutti e ognuno ha una zona franca nel calendario. Al Giro si chiude un occhio per Nibali, al Tour per Contador, alla Vuelta per Froome e così via. D’altronde non dimentichiamo che era la stessa UCI a coprire Armstrong. E’ una sorta di lottizzazione, forse, con la possibilità di assumere sostanze in periodi particolari della stagione. Il mio sospetto più grosso è questo. Quindi non su Nibali, o solo su Nibali, ma su tutti. A Cassani sono cresciute tre dita di pelo sullo stomaco: dice che “loro” non ne sanno nulla.
Thiago Motta 89: Per la vittoria finale poca storia con Wiggins e il campione in carica fuori prima di metà oltre che Gesink sempre deludente, Sanchez inferiore alle attese, Evans in fase calante ma comunque Nibali conferma malgrado tutto di continuare a progredire e il prossimo anno secondo me può puntare al Tour, sinceramente di tutti quelli non presenti solo Contador e Froome lo avrebbero potuto fermare, magari anche A. Schleck che però complessivamente lo trovo un pò dietro. Tutti gli altri tipo Valverde, Van Der Broeck, Rolland, Voeckler, J. Rodriguez, Mollema, De Gendt onestamente sono inferiori a Nibali però vedendo lo sviluppo di questo giro sarebbero entrati molto probabilmente nella top 10 e magari qualcuno avrebbe lottato anche per il podio.
Howling Wolf14: Se non viene consigliato male da Martinelli, il prossimo anno Nibali deve fare il Tour. E puntare almeno al podio. E’ un corridore che sa mettersi in discussione ed è l’unico italiano, al momento, in attesa che cresca Aru, che può difendere la bandiera italiana nelle grandi corse a tappe. I suoi avversari saranno soltanto Contador, Wiggins e Froome. Evans è a fine carriera. Gli altri, come tu dici, gli sono inferiori nelle gare di 3 settimane. L’anno prossimo, però, niente Giro e obiettivo Tour.
Thiago Motta 89: Poi secondo rumours è probabile che Froome e Wiggins saranno capitani di due squadre diverse mentre A. Schleck io quest’anno in particolare non lo vedo molto bene.
Trautman80: Speriamo che non lo trovino pieno anche lui, che tra maltempo, cadute, doping è successo di tutto senza che ci fosse alla fine quel gran spettacolo che ci si apettava.
Howling Wolf14: Tutto sommato, Vincenzo Nibali è ben voluto in gruppo. E’ modesto, non esce mai dalle righe, sa stare al suo posto. In quel mondo, dove girano cupole, lobbies e faide, e dove molti vengono “pescati” a seguito di vendette e soffiate, credo che Nibali non sia tra quelli nel mirino. Se ha preso qualcosa non lo possiamo sapere, forse sì, perché lo fanno tutti, ma credo che se la possa cavare. L’importante, ora, sarà non esagerare. La sua fetta di torta l’ha mangiata, adesso deve lasciare che gli altri abbiano la loro parte nelle altre tavolate.
in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“Addio ai monti” (dallo sceneggiato “I promessi sposi” di Salvatore Nocita)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Riese Pio X – Brescia
Riese Pio X: cielo sereno on possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 17,1°C (percepiti 15°C), venti moderati da SW (12-14 Km/h), umidità al 57%
Vicenza (Km 45,3): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 18,7°C (percepiti 16°C), venti moderati da SW (14-16 Km/h), umidità al 54%
Verona (Km 91,5): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,8°C (percepiti 17°C), venti moderati da W (16-21 Km/h), umidità al 45%
Brescia – 1° passaggio (Km 167,9): poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,7°C (percepiti 16°C), venti moderati da W (21-22 Km/h), umidità al 39%
Brescia – arrivo: poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 19,6°C (percepiti 15°C), venti moderati da W (21-22 Km/h), umidità al 39%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Vaccari: “E’ arrivato sotto la linea dell’allineamento”
Roberto Petito: “Le squadre più combattenti”
Sgarbozza: “Passo Tre Croce”
Sgarbozza: “E’ stata sospesa una tappa stupenda” (non l’hanno sospesa, non è proprio partita)
Giuseppe Petito: “La pulizia dello sgombero della strada” (la volevi tenere innevata?)
De Stefano: “Si stanno montando il traguardo”
De Stefano: “Sono partiti da venti minuti” (la partenza era stata trasmessa in diretta una decina di minuti prima)
De Stefano: “Non ho ancora visto Cassani, sarà accanto a Cassani”
Pancani: “Questo il prima notizia di oggi”
De Stefano: “A Pieve di Cadore hanno lavorato tantissimo per permettere lo svolgimento di questa tappa” (le Tre Cime sono ad Auronzo di Cadore)
Pancani: “Lisandro” (Silandro)
Pancani: “Tappa di Serre San Bruno”
De Stefano: “L’impressione è che tutto sta procedendo per il meglio” (stia)
Conti: “Li abbiamo visti allenarsi anche nella tappa annullata” (allora potevano disputarla se l’hanno fatta in allenamento!!)
De Stefano: “Cari telespettatori, alla vostra ora abbiamo mangiato qualcosa anche noi”
De Luca: “Qui cade qualche gola” (una “goccia” di Rivoluzione Francese)
De Stefano: “Cronoscalata di Mori e Polsa”
Pancani: “Tappa originale” (originaria)
Pancani: “Le cartine plastificate sono utilissimi” (tra l’altro, in quel momento la telecamera mostrava la cartina appiccicata sulla motoripresa impegnata nella tappa delle Tre Cime: era l’altimetria della cronoscalata di due giorni prima!!!)
Pancani: “Ecco le zone del traguardo” (era indecisi dove metterlo?)
Pancani: “Presto ci rientreremo sul tracciato originario”
Pancani: “Purtroppo non sta nevicando, ma sta piovendo” (sadico!!!!)
Pancani, commentando il traguardo volante di Cortina: “Popovych davanti a Belkov” (il secondo era Brutt)
Pancani, parlando di Cortina: “Qui le olimpiadi invernali del 1960″ (si svolsero nel 1956)
Pancani: “La più temusa” (temuta)
De Luca: “Passono sotto l’arco per il gruppo maglia rosa”
De Luca: “Le code del gruppetto di Nibali”
Nibali: “Più lontano di me” (da me)
De Stefano: “Abbiamo visto Auro” (Aru)
Nibali: “Ci chiamano dal Kazakistan per farsi i complimenti con noi”
Nibali: “Hanno voluto che facevo il Giro”
De Stefano: “Highlights più lunghi in omaggio al lavoro di Francesco Pancani” (in omaggio a quei poveretti dei corridori, vorrai dire)
IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
20a tappa: Silandro – Tre Cime di Lavaredo
1° Sacha Modolo
2° Davide Appollonio a 4′29″
3° Miguel Minguez Ayala a 4′51″
4° Nicola Boem a 5′29″
5° Guillaume Bonnafond a 6′04″
Classifica generale
1° Davide Appollonio
2° Adam Blythe a 1′33″
3° Miguel Minguez Ayala a 5′20″
4° Rafael Andriato a 5′24″
5° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 11′27″
QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
20a TAPPA: MOENA – LUMEZZANE – 7 giugno 1963
IL GIRO SI CONCLUDE A MILANO CON BALMAMION MAGLIA ROSA
A Lumezzane, nella penultima tappa, vittoria di Carlesi – Balmamion ritorna a casa – A Nole attendono Franco per portarlo in trionfo
Ieri il ciclista piemontese è riuscito a respingere gli ultimi attacchi del suo rivale Adorni – Vigna, come nei giorni scorsi accadde a Mele, costretto al ritiro per uso di medicinali senza controllo medico


ARCHIVIO ALMANACCO
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2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)
3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea
4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno
6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia
8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)
9a tappa: Sansepolcro – Firenze
10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio
11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont
12a tappa: Longarone – Treviso
14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)
15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier
17a tappa: Caravaggio – Vicenza
18a tappa: Mori – Polsa (cronometro)
19a tappa: Ponte di Legno – Val Martello
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI VAL MARTELLO
maggio 24, 2013 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.
Foto copertina: ecco come si presentava la strada del Passo dello Stelvio il 13 maggio scorso (www.meteoweb.eu)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Giro d’Italia, salta la 19ª tappa. Nevica sul Tonale – Danilo Di Luca positivo all’Epo. Test a sorpresa il 29 aprile (Gazzetta dello Sport)
Neve sul Giro, annullata la tappa. Doping per Di Luca (Corriere della Sera)
Regno Unito
Stage 19 cancelled due to heavy snow – Former winner Danilo Di Luca blasted as ‘an idiot’ and ’sick’ by his own team after testing positive for EPO (The Independent)
Snowfall forces Giro stage to be axed – Di Luca faces lifetime ban following positive EPO test (The Times)
Giro hit by heavy snow as stage 19 cancelled – Vini Fantini-Selle Italia’s Danilo Di Luca facing lifetime ban following positive test for EPO (The Daily Telegraph)
Francia
La 19e étape annulée! – Di Luca rattrapé par la patrouille (L’Equipe)
Spagna
La etapa de montaña de hoy queda anulada por la nieve – Di Luca da positivo por EPO, es su tercer escándalo de dopaje (AS)
La nieve suspende la 19ª etapa – Di Luca da positivo por EPO (Marca)
Anulan la etapa del Giro por mal tiempo – Di Luca, positivo con EPO (El Mundo Deportivo)
Belgio
La 19e étape du Giro annulée à cause de la neige - Le coureur cycliste Di Luca à nouveau contrôlé positif à l’EPO (Le Soir)
Giro schrapt koninginnenrit wegens sneeuwval – “Di Luca opnieuw betrapt op doping” (De Standaard)
La 19e étape du Giro annulée… à cause de la neige – Danilo Di Luca à nouveau positif à l’EPO (L’Avenir)
La 19ème étape du Giro annulée – EPO: Di Luca reste positif (La Dernière Heure/Les Sports)
Pas de Gavia ni de Stelvio: l’étape reine du Giro est purement et simplement annulée – Danilo Di Luca (encore) contrôlé positif (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Sneeuw legt Giro lam – Di Luca weer betrapt (De Telegraaf)
Germania
Schneefall: Organisatoren sagen 19. Giro-Etappe ab – Di Luca positiv auf EPO getestet – Von UCI suspendiert (Berliner Zeitung)
19. Etappe wegen Schneefalls abgesagt – Radprofi Di Luca vor Giro erneut positiv getestet (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Lituania
Dėl pūgos atšauktas Giro d’Italia lenktynių etapas (Lietuvos Rytas)
Canada
Heavy snow cancels 19th stage of Giro d’Italia – 2007 Giro winner Di Luca tested positive for EPO before this year’s race (The Globe and Mail)
USA
Giro Stage Called Off After Heavy Snow Overnight (The New York Times)
Colombia
Anulan decimonovena etapa del Giro de Italia por mal tiempo – Di Luca, suspendido provisionalmente por la UCI tras pósitivo de EPO (El Tiempo)
Anulada decimonovena etapa del Giro de Italia por mal tiempo – Ciclista italiano Di Luca da positivo en dopaje (El Espectador)
Australia
Evans concedes he can’t beat Nibali in Giro (The Age)
Positive drug test and snow hits Giro (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
L’ANNULLAMENTO DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Nevica anche su Tonale e Castrin. L’organizzazione ha deciso di annullare definitivamente la tappa.
Ceemo: Decisione giusta, non vedo le alternative dato che sta nevicando sopra i 600 metri.
Jack.ciclista: So che è impossibile per questioni logistiche, ma a questo punto potrebbero spostarsi al sud e fare le ultime due tappe al sole!
Profpivo: Purtroppo contro questo meteo si può solo alzare le mani e arrendersi
Howling Wolf14: E’ stata una decisione saggia. Non c’erano altre scelte. Vegni & Co. hanno sperato sino all’ultimo che le cose cambiassero, che il meteo avesse esagerato con il pessimismo, ma purtroppo con una giornata così solo un organizzatore immaturo e irresponsabile potrebbe chiedere ai corridori di fare la tappa.
Mauro Facoltosi: Considerato che domani potrebbe nevicare alle Tre Cime mentre migliora leggermente la situazione sul tracciato della tappa della Val Martello (non dovrebbe nevicare più, sul Tonale smetterà in serata), si potrebbe annullare la tappa delle Tre Cime e rimandare a domani la tappa della Val Martello (ma non so se fosse possibile, da un punto di vista di permessi e prefetture)
Mauro Facoltosi: Questo il commento di Dario Cataldo al tracciato alternativo, scritto ieri sera su facebook: “mi sa tanto che non hanno capito! Noi diciamo che domani il problema non saranno le salite, ma affrontare le discese a 0 gradi, bagnati dove rischiamo di arrivare in fondo ibernati, e loro fanno un percorso alternativo con discese più lunghe delle salite…. no comment!!! Praticamente non sarà una corsa, ma una lotta alla sopravvivenza!”
Howling Wolf14: Cataldo ha ragione. Quello dell’RCS era comunque un tentativo. Un occhio al percorso, un occhio al meteo. Quando Vegni ha visto che anche il progetto di riserva era irrealizzabile ha alzato bandiera bianca. Comunque ha fatto bene a non lasciare nulla di intentato.
Thiago Motta 89: E’ un grande peccato che questo ca..o di maltempo continui a rovinare la competizione, oggi addirittura saltata mentre domani si farà ma con un percorso nettamente modificato. Poi le due più affascinanti in assoluto… speriamo di rifarsi con gli interessi nel 2014. Tra l’altro si è ritirato anche Robert Gesink della Blanco mentre Evans dichiara di essere venuto al Giro solo in preparazione per il Tour ma secondo me un pò bluffa.
Fricius: anche secondo me…
Pudra: io pensavo che hanno annullato la tappa perché è pericoloso fare le discese con la neve (e andare in giro in generale), non perché facesse freddo. per quello basta coprirsi.
Nebe1980: Se il problema era solo la discesa non si poteva fare un sorta di semitappa da Silandro a Val Martello? Oggi c’era un corridore che diceva che per lui si può arrivare alle tre cime evitando ovviamente le discese
Trautman80: Meno male che è finita cosi’, con il percorso completamente impraticabile che ha sollevato da responsabilita’ organizzatori e ciclisti. Sarebbe stato peggio se, con strade percorribili, i corridori avessero fatto teatrini e polemiche in discesa. Nessuno li obbliga a indossare la maglietta a maniche corte come Vandevelde sul Gavia, possono usare il miglior abbigliamento tecnico in wind stopper con soprascarpe guanti e passamontagna, e possono fermarsi qualche secondo per mettere un giubbotto antivento al posto della mantellina.
Howling Wolf14: Esatto. E’ venuto in mente anche a me l’episodio di Valdevelde, primo sul Gavia, congelato a metà discesa per non essersi coperto. I corridori non sanno esattamente cosa trovano quando fa freddo. Coprirsi è scomodo, e comunque a volte insufficiente, non coprirsi è rischioso. Insomma, hai ragione. Meglio così. Meglio l’annullamento della tappa.
Nebe1980: Beh si è chiaro, le discese erano improponibili però magari fare solo la salita finale di val Martello poteva essere un’idea partendo da Naturno che era nel percorso alternativo si potevano fare 40 Km di semitappa. Al tour 96 quando nevicò sull’iseran saltarono iseran e galibier e fecero una crono in val d’isere
Trautman80: Ma in futuro, con strade praticabili e temperature a 0° sarebbe grave modificare la tappa per abbassare la quota dello Stelvio e del Gavia; magari vedi in televisione che lo Stelvio è libero pero’ i corridori hanno richiesto di andare da un’altra parte perche’ fa freddo. Deve essere chiaro in partenza con i team cosa è fattibile e cosa invece richiede modifiche alla tappa.
Pudra (a Nebe1980): no, fecero una tappa in linea. Erano rimasti gli ultimi 46 km e hanno fatto Monginevro e Sestriere.
Howling Wolf14: I corridori vogliono innanzitutto una corsa meno dura. Il Giro d’Italia non è la Race Across The Alps. E’ il Giro d’Italia. Non si possono fare troppe forzature, altrimenti poi si ottiene un effetto contrario sul piano della partecipazione e della combattività. Subentrato poi l’elemento maltempo, è ovvio che le richieste dei concorrenti sono diventate ancora più categoriche. Questi elementi, pur tenendo conto che si è trattato di un’annata eccezionale, andranno tenuti in debita considerazione nella progettazione dei percorsi delle prossime edizioni.
Nebe1980: Daccordo sul secondo punto (ossia il freddo) non sul primo, chi ama la corsa dura va al giro. Infondo quest’anno c’erano 5 arrivi in salita, nel 2011 erano 8 e quest’anno non c’erano salite estreme, non credo quest’anno ci siano state forzature, certo le quote alte in maggio sono rischiose ma il piano B è saktato per l’eccezionalità della cosa
LA POSITIVITA’ DI DANILO DI LUCA
Profpivo: Non si sa se piangere o ridere
Howling Wolf14: Ma Luca Scinto prima di fare gli ingaggi non si pone qualche domanda? Di Luca va squalificato a vita. E che gli venga dato anche un bel Daspo: non lo vogliamo più vedere in una manifestazione ciclistica, nemmeno come spettatore.
Pedra: Beh in sua difesa possiamo dire che aveva ottimi tifosi:
https://twitter.com/riccardo_ricco
Mauro Facoltosi: Ma non possono trovare un metodo per dare i risultati subito o entro due tre giorni al massimo?
Profpivo: Comunque non è per difendere Scinto, ma non mi pare che lo abbia voluto lui in squadra… è stata più un’idea degli sponsor.
Jack.ciclista: Tocchiamo i loro portafogli, non c’è altra soluzione !! Obblighiamolo a restituire tutti gli stipendi percepiti, a costo di toglierli auto, casa e conto in banca. Ma solo perchè non si può fare come nella Repubblica Serenissima ed appenderlo qualche giorno alle colonne di piazza San Marco per la pubblica umiliazione.
Howling Wolf14: Anche il Giro d’Italia, però, non dovrebbe più accettare la partecipazione di simili personaggi. Li dovrebbe ripudiare. No al Giro: sgradito. E l’insegnamento serva anche per l’attribuzione in futuro delle wild card. Senza la minima intenzione, sia chiaro, di coinvolgere nella faccenda Scinto, Santambrogio o chicchessia. No wild card ai team che schierano soggetti già coinvolti in vicende di doping. Se poi a Vini Fantini vanno bene anche i drogati lo dicano chiaramente.
SuperIannellus: Giusto! Fuori dal ciclismo! come Riis e Vinokourov!
Howling Wolf 14: Scinto conferma: non lo volevo “Di Luca è un cretino. Non l’avevo mai voluto. Deve farsi curare. E’ il gesto di un pazzo perché mette a rischio il lavoro di una quarantina di persone, quelle che lavorano per la squadra”.
Parole di Scinto. Ora non deve fare altro che cacciar via dal ciclismo questo Fantini e trovarsi un altro sponsor.
Howling Wolf14: Questi schifosi sponsor che ingaggiano e stipendiano ex drogati finti pentiti hanno purtroppo dalla loro parte la cassa di risonanza degli organi di informazione. Purtroppo tv e giornali continuano a parlare di questi ex drogato come fossero dei martiri e ad essi dedicano pagine intere quando vengono recuperati e rilanciati da nuovi sponsor. Vi ricordate le pagine intere della Gazzetta dedicate a Riccò quando aveva cercato di tornare alle corse? Vi ricordate quanti spazi e interviste ha concesso di recente la Rai a Di Luca? Su, ragazzi, finché avremo un’informazione così pelosa e complice, questi falsi eroi dello sport continueranno a proliferare. E guadagneranno soldi e popolarità alla nostra faccia. Faranno ancora in tempo a riscattare l’immagine di Di Luca, vedrete. La complicità con chi delinque è dura a morire!
Jack.ciclista: Sbagliano i corridori, sbagliano gli sponsor, sbagliano i direttori sportivi e sbagliamo anche noi a parlarne. Nell’oblio più totale ! E per sempre ! Che vada a fare il muratore; anzi, che vada a spalare neve che ne abbiamo bisogno ! E quando arriva la primavera che spali altro ancora.
Mauro Facoltosi: Intervistato oggi pomeriggio su Raisport, Valentino Sciotti, il patron della Vini Fantini, ha detto che ha voluto Di Luca per recuperarlo come uomo e glielo ha ripetuto molte volte, senza chiedergli pretese atletiche.
Howling Wolf14: E’ una dichiarazione scontata. Cosa ti aspettavi che dicesse?
E’ ovvio, a lui andava bene come buffone di corte, tanto la De Stefano un Di Luca che ha vinto un Giro grazie al doping lo nomina e lo chiama ogni giorno ai microfoni. Però se si fa vedere a fare uno scattino sulle salitelle lo chiama e lo nomina ancora di più. Per recuperarlo come uomo forse poteva dargli un lavoro come imbottigliatore.
Howling Wolf14: Tweet di Manuel Quinziato. Manuel Quinziato ✔ @manuelquinziato :
“Spero di cuore che giornali e giornalisti non permettano ad un idiota di oscurare un Giro bellissimo e le fatiche dei corridori!”
Nebe1980: Ma dico io… i corridori lo sanno che ci sono i controlli a sopresa. Perchè continuano a fare puttanate?
Howling Wolf14: Non fare di tutta l’erba un fascio. Solitamente sono i più cretini a cadere nella rete. Avidi, imbecilli, privi di cervello. La spiegazione è questa.
in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“White Christmas” (Bing Crosby)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Silandro – Tre Cime di Lavaredo
Silandro : pioggia debole (0,1 mm), 8,5°C, venti deboli da NE (6-11 Km/h), umidità al 84%
Bolzano (Km 60,7): pioggia debole (0,2 mm), 8,8°C, venti deboli da NE (7-11 Km/h), umidità al 85%
Cortina d’Ampezzo (Km 187,6): pioggia debole (0,5 mm), 4,7°C (percepiti 3°C), venti deboli da ENE (8-15 Km/h), umidità al 90%
Misurina* (Km 203,1) : nevicate deboli (0,6 cm), 1,5°C (percepiti -2°C), venti moderati da ENE (11-14 Km/h), umidità al 89%
* Previsioni a quota 1757, traguardo a quota 2304
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
www.sportevai.it: “Le vette del Montale, del Castrin e di Val Martello”
De Stefano: “A duro prova”
Vaccari: “S’è riaperta il podio”
Vaccari: “Prende fiato in vista di, forse domani, domenica a Brescia”
Conti: “Francisco Galdo” (Galdos)
Pancani: “Un paio di ore fa è stato deciso di annullare la tappa” (erano le 14.30 in quel momento, la decisione era stata verso le 9.30)
Pozzato: “Un ciclista sulle prime pagine di TG”
De Stefano: “La vecchia teoria del vecchio ciclismo è stato sepolto”
De Stefano: “Positività non riscontrata sul Giro d’Italia” (ci mancava solo che trovassero positivo il Giro)
Martinello: “Forze di causa maggiore”
De Stefano: “La grafica della tappa di domani”
De Stefano: “Stiamo parlando di 5 Km sotto il traguardo”
Scinto: “Non si rendi conto”
Scinto: “Non c’è scuse”
Televideo: “Ieri il trionfo di Nibali in crono”
Televideo: “Val Martella”
IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
19a tappa: Ponte di Legno – Val Martello
annullata
Classifica generale
1° Adam Blythe
2° Davide Appollonio a 1′33″
3° Rafael Andriato a 2′00″
4° Wilson Alexander Marentes Torres a a 6′06″
5° Miguel Minguez Ayala a 6′31″
QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
19a TAPPA: BELLUNO – MOENA – 6 giugno 1963
BALMAMION MAGLIA ROSA DOPO LA DURA TAPPA DOLOMITICA. A MOENA QUINTA VITTORIA DEL CORAGGIOSO VITO TACCONE
A due giorni dalla conclusione, il piemontese ha praticamente vinto il suo secondo Giro d’Italia consecutivo Il corridore abruzzese dominatore sulle salite – Balmamion racconta il suo attacco ad Adorni
Il ciclista abruzzese passa primo sui sei colli della Belluno-Moena e giunge solo al traguardo con oltre quattro minuti di vantaggio – Alle sue spalle Balmamion stacca Adorni e si classifica terzo, preceduto in volata da Enzo Moser – Buona prova di Zancanaro e di Zilioli – Cedono De Rosso e Ronchini – «Avevo deciso di spingere a fondo sull’ultima salita, ma sul Valles, quasi per caso, mi sono accorto che Adorni era in difficoltà» -I programmi per il futuro: difendere la maglia rosa fino a Milano, qualche giorno di vacanza e poi il Tour


ARCHIVIO ALMANACCO
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2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)
3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea
4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno
6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia
8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)
9a tappa: Sansepolcro – Firenze
10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio
11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont
12a tappa: Longarone – Treviso
14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)
15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier
17a tappa: Caravaggio – Vicenza
18a tappa: Mori – Polsa (cronometro)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI POLSA
maggio 24, 2013 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.
Foto copertina: la rampa di lancio nel velodromo di Mori (foto Bettini)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Cronoscalata, è super Nibali. Il Giro è ormai a un passo (Gazzetta dello Sport)
Dominio Nibali nella cronoscalata (Corriere della Sera)
Regno Unito
Nibali wins mountain time-trial stage (The Independent)
Nibali wins mountain time trial (The Daily Telegraph)
Francia
Nibali, les cotillons sont de sortie (L’Equipe)
Spagna
Nibali deja sentenciado el Giro (AS)
Nibali deja sentenciado el Giro (Marca)
Golpe de autoridad de Nibali (El Mundo Deportivo)
Belgio
Nibali remporte la 18e étape du Giro (Le Soir)
Nibali heeft Giro zo goed als binnen (De Standaard)
Nibali souverain sur la 18e étape (L’Avenir)
Nibali s’impose en patron (La Dernière Heure/Les Sports)
Vincenzo Nibali renforce son maillot rose avant la bataille finale (Sudinfo.be)
Nibali blaast iedereen weg in klimtijdrit (Het Nieuwsblad)
Paesi Bassi
Nibali troeft iedereen af (De Telegraaf)
Germania
Bergzeitfahr-Sieger Nibali vor Giro-Gesamtsieg (Berliner Zeitung)
Nibali düpiert Evans beim Bergzeitfahren (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Lettonia
R. Navardauskas 18-ajame „Giro d’Italia“ etape liko 126-as Lietuvos Rytas
USA
Nibali Expands Edge in Giro d’Italia (The New York Times)
Colombia
Rigoberto Urán, a 10 s. del segundo en la clasificación general (El Tiempo)
Rigoberto Urán a 10 segundos del segundo en la general (El Espectador)
Australia
Nibali tightens Giro lead (The Age)
Evans lets it slip in time trial (The Australian)
Nibali rides away from Evans (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Secondo voi come potrebbe finire questa tappa?
Profpivo: Nibali favorito, ma occhio a Kangert e Navardauskas
Howling Wolf14: Le migliori prestazioni le faranno quei 15-16 che sono sempre nel gruppetto di testa nel finale delle tappe quando c’è qualche asperità. Non esistono specialisti di cronoscalate. Quindi i favoriti sono Nibali oppure qualcuno dei migliori che vorrà spingere un po’ più degli altri, preferendo magari puntare su questa tappa piuttosto che alla conservazione di un ottimo posto in classifica, intendo dire senza preoccuparsi del fattore recupero e del rendimento che potrà avere nelle ultime due tappe alpine.
La Lampre, che non ha vinto tappe, potrebbe puntare su Scarponi, anche di fronte al rischio che poi, domani o dopo, possa pagare dazio sulle grosse salite. Non vedo altri che possano minacciare Nibali, ma in una cronometro nella terza settimana può magari venir fuori chi nelle ultime due-tre tappe s’è risparmiato appositamente per avere un alto rendimento oggi. Ad esempio Garzelli, che fin qui ha fatto un Giro anonimo, mai visto, se a scherzare in gruppo, potrebbe fare una sorpresa. Potrebbero andar bene Danielson, Clement, Intxausti, Samu Sanchez, ma si parla in chiave di piazzamento. Per Nibali è un po’ una prova del nove. Dà l’impressione di essere il dominatore di questo Giro, ma deve dare la dimostrazione oggi di essere il più forte. Non ha vinto tappe, a cronometro va bene, in salita meglio ancora, non può non vincere alla Polsa.
Pudra: il vincitore dell’altra crono (di cui non ricordo il nome) non può dire la sua? o forse si è ritirato..
Nebe1980: Per me vincerà Evans ma credo che Nibali possa contenere il distacco in 30 o 40 secondi. Si tratta dei una salita molto facile, molto pedalabile e quindi secondo me un uomo come Evans che va forte a cronometro e forte sulle salite con pendenze non eccessive è il corridore con le caratteristiche più adatte. Anche Garzelli ha caratteristiche che si adattano a un tracciato del genere ma mi sembra sottotono. Stefano non è il tipo che si risparmia, se fosse in forma avrebbe tentato almeno una fuga
DURANTE LA TAPPA
Mauro Facoltosi: Stefano Pirazzi dove partire due minuti fa ma non si è presentato alla rampa di lancio e, come da regolamento, per lui il cronometro è già stato fatto partire. La sua squadra ha sbagliato a comunicare a Pirazzi l’orario di partenza e lui ha preso il via con 5 minuti di ritardo, che gli saranno conteggiati in classifica.
Nebe1980: c’è un complotto, HW si scandalizza se vince il GPM , la squdra lo sabota ma lui nonostante tutto tiene duro… Grande Pirazzi!
Vittorio P: Che noia. Una cronoscalata del tutto inutile.
Quanto era meglio aggiungere la 4a salita nel tappone di Val Martello (e sarebbe stata una tappa GOLD) ma far spazio a una crono piatta. Così ci sarebbe stato più equilibrio. In questo Giro, invece, i cronoman sono azzerati.
Nebe1980: Questo giro è più per cronoman che per scalatori. Di salite dure dove si possono staccare i cronoman non ce ne sono. Basta con le crono piatte!!! sono una noia mortale e sbianciano i grandi giri. Ricordi con le crono piatte di 60 Km chi vinceva? Indurain Berzin Rominger, tutti cronoman quando hannjo diminuito le crono hanno inziato a vincere anche gli scalatori
Vittorio P: Nebe abbiamo già detto che sei incompetente e ne è dimostrazione che citi personaggi degli ‘anni 90: oggi nessuno fa più differenza a cronometro. La tua è una presa di posizione “idealista” che fa male al Giro. Sei acorato a posizioni vetuste del tipo “lotta contro Jean-Marie-Leblanc”. Sei sorpassato. Basta posizioni ultraortodosse. Guardati il Giro di Colombia, se ti piacciono tanto le salite estreme.
Io preferisco vedere il Giro con TUTTI I GRANDI CAMPIONI. Tutti. Solo così saprò che la MAGLIA ROSA è DAVVERO il MIGLIORE DEI CORRIDORI. Non mi interessa sapere, invece, chi è il migliore colombiano (con tutto il rispetto per i colombiani) o grimpeur.
Tu vuoi Giri noiosi, io voglio Giri di respiro internazionale, che appassionino i tifosi di tutta Europa e di tutto il mondo: e ciò avviene SE E SOLO SE ci sono i corridori di tutto il mondo (e non necessariamente si passa da una rampa al 30%, ma dalle crono piatte sì, perché i migliori specialisti su questo terreno sono stranieri).
Basta per favore, questi ragionamenti provincialistici non li sopportiamo più.
Vittorio P: Tra l’altro, se tu sostieni che questo è un Giro per cronoman, mi dici per favore I PRIMI 3 CRONOMAN IN CLASSIFICA in questo Giro d’Italia QUALI SONO?
(Non c’è bisogno di parlare di Rominger, Berzin e Indurain) Prendiamo i primi 6 della crono di Saltara (che già non era per puri specialisti):
1 DOWSETT
2 WIGGINS
3 KANGERT
4 NIBALI
5 CLEMENT
6 DURBRIDGE
A parte Nibali (che non è un cronoman puro) e Wiggins (ritirato) gli altri dove sono?
Te lo dico io dove sono:
DOWSETT e DURBRIDGE sono attorno alla 150esima posizione a oltre 3 ore
KANGERT è 12esimo a quasi 8 minuti
CLEMENT è 56esimo a più di 1 ora e mezza
…alla faccia del Giro per cronoman.
I tempi di Indurain e Armostrong (per fortuna) sono finiti! SVEGLIAAA!
DOPO LA TAPPA
Profpivo: Mi ha impressionato la seconda parte di Uran, più veloce di tutti dall’intermedio in poi. Malissimo Evans, ma non mi stupisce: secondo me salta. Mi attendo invece qualcosa da Sanchez, che è nettamente in crescendo.
Nebe1980: La prima indicazione è che evans è davvero fuori forma finora era stato nascosto ma in una crono perfetta per lui che è cronoman e va bene sulle salite pedalabili è andato davvero male. Nibali è in forma perfetta e merità il risultato che ha ottenuto
Nebe1980 (a Vittorio): Se come dici nessuno fa differenza a cronometro rispondi a due domande
1) Nibali allo scorso tour è arrivato terzo ed era in forma spesso ha messo in difficoltà Wiggins ma sai quanto tempo ha preso nelle crono da lui? E quest’anno che Nibali è al top nella parte per specialisti della crono di Saltara ha preso 1 minuto da wiggins in 20 Km. In una crono tutta piatta di 60 Km avrebbe beccato tre minuti mentre in salita avrebbe preso una ventina di secondi al massimo su ogni arrivo in salita come sta facendo con gli altri.
2) Ma ti sei chiesto come mai anche al tour hanno diminuito enormemente i chilometri a crono? Negli anni 90 c’erano due almenmo due tappe da 50 o 60 Km ma più di cento Km in crono individuale. Quest’anno ce ne sono meno di settanta. Se a cronometro non si fanno distacchi perchè tutti e tre i grandi giri diminuiscono i Km a crono invece che aumentarli?
Cito gli anni 90 per evidenziare come quando c’erano giri e tour con 100 km circa a cronometro vincevano i cronoman. Rispetto agli anni 90 i distacchi a cronometro sono rimasti uguali mentre quelli in salita sono diminuti cone dimostra la scelta degli organizzatori dei tre grandi giri di diminuire i Km a crono per riequilibrare i tracciati.
Sei ti che vuoi giri noiosi: che gusto c’è a vedere uno che corre da solo? I picchi di ascolto li fanno le tappe di montagna dove c’è battaglia. Quest’anno i campioni c’erano. Mancano Froome contador e Schleck ma al tour probabilmente mancherà Nibali, Wiggins doveva mancare ma forse l’interruzione del giro gli permetterà di correre il tour. Quindi come vedi quanto a numero di campioni siamo più o meno allo stesso livello il tour è un po’ superiore quanto a partecipazione di campioni ma è normale perchè si vincono più soldi non certo perchè il percorso è più avvincante. Le sterminate pianure francesi con vialoni dritti non sono certo paragonabili alle belle tappe che abbiamo visto al sud piene di insidie e di emozioni. La differenza è che il giro si vince sulle tre settimane perchè nella prima lo puoi perdere mentre il tour si decide solo sulle tappe cruciali, crono e grandi salite
Nebe1980 (a Vittorio): Il giro di quest’anno è stato fortemente condizionato dal maltempo. in condizioni normali Wiggins che è un cronoman sarebbe in lotta con Nibali per la rosa e Wiggins è un cronoman e Nibali si difende egregiamente. Nessuno dei due è uno scalatore puro. Come puoi notare dall’andamento delle tappe di questo giro gli scalatori (gli Scarponi, gli Uran, i Santambrogio, i Betancur non riescono a fare distacchi significativi perchè le salite affrontate non sono difficili quanto a pendenze e le squadre contano. Con salite più pendenti la differenza tra chi è scalatore e chi non lo è è maggiore e lo scalatore può tentare di recuperare tempo in classifica tanto da lottare per la vittoria. I primi due della generale non sono scalatori puri, non è un giro per scalatori
Salitepuntocià: Tutti dissero che era un giro per Wiggin’s mica solo nebe. Lui ha avuto FIFA ma se correva normale le discese dava tre minuti a tutti a saltara e altri 1-2 alle Polse. È un giro per cronoman si, che ovvio su difendono in salita, che c’entra gli specialisti fuori classifica? Ma ancor più facile era il giro 2009 …
Anche se fare peggio del 1985-1984-1979-1993 è impegnativo
in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
“Lo squalo” (colonna sonora del film)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Ponte di Legno – Val Martello
Ponte di Legno: nevicate moderate (1,9 cm), 1°C (percepiti -3°C), venti moderati da NNE (15-20 Km/h), umidità al 93%
Martello – Traguardo volante* (Km 126,1) : nevicate deboli (0,4 cm), 2,2°C (percepiti -2°C), venti moderati da N (16-24 Km/h), umidità al 86%
* Previsioni a quota 1267, traguardo a quota 2059
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “Aldo Moser, il “patron” della famiglia Moser” (patron significa sponsor, sostenitore)
De Stefano: “Torna la cronoscalata qui dopo 43 anni” (non c’era mai stata prima una cronoscalata alla Polsa)
Conti: “1900 e 70″ (1970)
De Stefano: “Il video cede il passo alle partenze dei corridori”
Pancani: “Cummings è il leader dell’ordine dei corridori arrivati fino a questo punto”
Pancani: “Quando ne mancano 11 e 100 metri alla conclusione”
Pancani: “Cipollini ha seguito in gara, con una bici montata su un’auto cabrio, Stefano Garzelli” (cyclette al vento)
Pancani: “Il primo elemento che viene preso in condizione” (considerazione)
Corridore alla partenza: “Che il tempo guardi giù e ci permette di fare queste due tappe” (semmai il contrario)
Pancani: “Uno dei pochi velodromi ancora in Italia” (li stanno trasferendo tutti?)
Cassani: “Buono il cronometro di Diego Rosa”
Pancani: “La nuova classifica vede Caruso in prima posizione” (ordine d’arrivo provvisorio)
Pancani: “E’ lui il nuovo leader qui a Polsa” (vedi sopra)
De Luca: “Si vedono davanti le macchine della coda di Cadel Evans”
De Stefano: “Mauro Acquarone” (e due!)
Martinello: “Due tasse importantissime” (tappe)
IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
18a tappa: Mori – Polsa (cronometro)
1° Maxim Belkov
2° Manuel Belletti a 13″
3° Davide Appollonio a 2′57″
4° Adam Blythe a 3′02″
5° Cristiano Salerno a 5′11″
Classifica generale
1° Adam Blythe
2° Davide Appollonio a 1′33″
3° Rafael Andriato a 2′00″
4° Wilson Alexander Marentes Torres a a 6′06″
5° Miguel Minguez Ayala a 6′31″
QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
18a TAPPA: GORIZIA – NEVEGAL – 6 giugno 1963
PAMBIANCO VITTORIOSO PER DISTACCO AL NEVEGAL, ADORNI NUOVA MAGLIA ROSA, BALMAMION SECONDO
Sensibili cambiamenti in classifica nella 18a tappa del Giro – Vivace lotta sull’ultima salita – Adorni difenderà il primo posto sui severi colli dolomitici
Il romagnolo precede di poco il giovane Zilioli sulla rampa finale – Alle spalle dei due, i migliori classificati si danno battaglia – Balmamion ed Adorni staccano i rivali, piazzandosi al terzo e quarto posto all’arrivo e guadagnando minuti preziosi – Ronchini, ostacolato da una foratura, ha perso la maglia rosa – Oggi i ciclisti sui Monti Pallidi – Il maltempo e la neve renderanno dura la corsa


ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)
3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea
4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno
6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia
8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)
9a tappa: Sansepolcro – Firenze
10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio
11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont
12a tappa: Longarone – Treviso
14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)
15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier
17a tappa: Caravaggio – Vicenza
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI VICENZA
maggio 23, 2013 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.
Foto copertina: sulle strade della corsa rosa si fa rivedere Mario Cipollini (foto Bettin
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Viscont regale: bis a Vicenza. Nibali controlla e resta in rosa (Gazzetta dello Sport)
Giro d’Italia, Visconti vince anche in pianura (Corriere della Sera)
Regno Unito
Mark Cavendish’s painful day threatens points prize (The Independent)
Giro Visconti’s second win in three days (The Times)
Visconti holds on for stage 17 win (The Daily Telegraph)
Francia
Visconti, un Movistar encore à l’affiche (L’Equipe)
Spagna
Visconti repite en Vicenza (AS)
Movistar, a cuatro bandas (Marca)
Visconti se quita presión ganando (El Mundo Deportivo)
Belgio
Visconti gagne la 17e étape, Nibali reste en rose (Le Soir)
Visconti pakt zijn tweede ritzege in de Giro (De Standaard)
Visconti gagne la 17e étape, Nibali reste en rose (L’Avenir)
Victoire de l’Italien Giovanni Visconti lors de la 17e étape (La Dernière Heure/Les Sports)
Giovanni Visconti, déjà vainqueur sur le Galibier, s’offre le doublé (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Zege Visconti in Vicenza (De Telegraaf)
Germania
Visconti gewinnt 17. Giro-Etappe – Weitere Wetterkapriolen drohen (Berliner Zeitung)
Visconti feiert zweiten Etappensieg (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Lettonia
R. Navardausko žvaigždė žiba toliau – lietuvis „Giro d’Italia“ etape užėmė antrąją vietą Lietuvos Rytas
Canada
Giovanni Visconti wins 17th Giro stage with strong solo performance (The Globe and Mail)
USA
Visconti Takes Second Stage Win in Giro d’Italia (The New York Times)
Colombia
Giovanni Visconti ganó la etapa 17 del Giro de Italia (El Tiempo)
Miguel Ángel Rubiano brilló en la 17ª etapa del Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Evans confirmed as Tour de France team leader (The Age)
Visconti claims Giro stage 17 win (The Australian)
Visconti wins stage, Nibali still leading (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Troppo dura per i velocisti anche stavolta? Possibile ancora movimento tra i primi della classifica?
Howling Wolf14: Ci sono velocisti pellegrini, tipo Chicchi, Ferrari e Gavazzi, per i quali è troppo duro anche un cavalcavia. Se Cavendish pedala come ieri, può passare indenne da Crosara, tutt’al più con un piccolo distacco colmabile dal gruppo, e ambire ad un nuovo successo parziale. Ma non è detto che il gruppo arrivi compatto ai piedi del Crosara. Se va via una fuga da lontano, magari bene assortita, possono non essere molti i team interessati ad inseguire. E se tutto il peso finisce dall’inizio sulle spalle dell’Omega non so se ne valga la pena.
Nessun movimento tra i big, se non dal 15° posto in giù. Ma forse nemmeno.
Jack.ciclista: La salita non è durissima ma non lascia rifiatare, sicuramente il gruppo si allungherà. La discesa successiva è molto veloce e lo stare il gruppo non consente recuperi, anzi, da soli si viaggia sicuramente più veloci.
Però poi 5 km di piano non sono pochi. Secondo dell’ultimo strappo me parte una fuga di uomini di seconda fascia, e può arrivare all’arrivo se scattano nel primo km; se tardano il vantaggio accumulato non consente di arrivare all’arrivo.
GattoVe: In verità la salita ha dei tratti duri anche oltre il12%,ma non è vero che non ha tratti per rifiatare,per 100 mt addirittura scende!Diciamo che ha quattro gradoni e dopo ogni uno di questi molla parecchio.
Jack.ciclista: Forse per te e per i meno allenati sembra a scalini! Io che sono forte la faccio tutta tirata, ed anche i professionisti la faranno ad una velocità tale da non accorgersi delle differenze di pendenza tra l’8% ed il 12%. E la contro pendenza per loro durerà 10 secondi, non fanno certo tempo a rifiatare, anche perchè poi da li in poi la salita è praticamente finita!
GattoVe: Scusa,non capisco. Ma qual’è la salita che fa rifiatare? Se è tutta salita continua non rifiati,se spiana dici che non si può perché si va a tutta,ergo che non esiste la salita che fa rifiatare! Poi dimenticavo che tu hai sempre certezze tombali!
DOPO LA TAPPA
Mauro Facoltosi: Bis di Visconti. Commenti?
Pudra: Ha fatto un bel numerozzo. e ha avuto la capacità di attendere la fine della salita per attaccare non come Di Luca che è partito presto e poi si è piantato (addirittura prima del fuggitivo Rubiano).
Nebe1980: Di luca non si è piantato, quando ha visto che Visconti aveva un altro passo si è rialzato
Pudra: era ad un km dal gpm, non poteva tenere duro e provare a tenerlo?
Nebe1980: No, perchè andava molto più forte. Di Luca è un corridore esperto e ha capito subito che non ce l’avrebbe fatta
Howling Wolf14: Di Luca si pianta tutti i giorni. E’ un mediocre. Visconti usa la testa, Di Luca va all’attacco a testa bassa, tutti i giorni, tanto per andarci. Secondo me lo fa per far scena, sa di non poter andare lontano. Solo che alla fine danneggia il suo team.
Profpivo: Concordo, non ce la fa. E non se ne rende conto, tanto che l’altro giorno sulla Gazzetta si candidava addirittura al ruolo di capitano per il Mondiale!!
Nebe1980: Come alla tre cime di Lavaredo nel 2007… vero?
Howling Wolf14: Lo lasciano andare, poi si spegne da solo. Qualche anno fa era superdopato, ma da quando ha finito di fumare è tornato ad essere un signor anonimo.
Jack.ciclista: Secondo me se ne rende conto benissimo, per questo attacca solo dove ha la possibilità di farsi vedere per una decina di minuti (quando va bene). Sa di non avere più possibilità su traguardi importanti, non gli restano che questi allunghi fini a se stessi.
PS: Per me era mediocre anche da bombato. E poi non ho capito perchè corre ancora: uno beccato due volte non doveva essere radiato ? Ah, già, lui ha collaborato facendo i nomi di Ferrari e Fuentes !! Come se Berlusconi ottenesse la grazia dicendo “adesso vi dico io chi comanda nel mondo della mafia: Riina e Provenzano”!!
in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Bis (Elio e le Storie Tese)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Mori – Polsa (cronoscalata)
Mori – partenza primo corridore: nuvole sparse con possibilità di deboli ed isolate precipitazioni, 19,7°C (percepiti 18°C), venti moderati da SW (10-15 Km/h), umidità al 53%
Mori – partenza maglia rosa: pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 19,5°C (percepiti 18°C), venti moderati da SW (11-18 Km/h), umidità al 59%
Polsa – arrivo primo corridore: poco nuvoloso con qualche goccia di pioggia, 11,1°C (percepiti 7°C), venti moderati da SW (14-17 Km/h), umidità al 52%
Polsa – arrivo maglia rosa: pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 9,5°C (percepiti 7,5°C), venti moderati da SW (13-17 Km/h), umidità al 64%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Conti: “Adriano Zamboni ci ha lasciati nel 2006″ (è morto nel 2005)
De Stefano, ringraziando un ospite: “Grazie a Thomas Casarotto” (Casarotto è morto nel 2010)
Martinello: “Thomas Casarotto è mancato due anni fa” (vedi sopra)
De Stefano, presentando la cantante Benedetta Caretta: “Benedetta Engels”
De Stefano: “Siamo partiti dalla città che ha dato i natali a Michelango Merisi” (Caravaggio nacque a Milano, non a Caravaggio)
Fagnani: “Non ci sono informazioni celle temporalesche”
De Luca: “Onostà intellettuale”
De Luca: “Come ricordevate”
Pancani: “Stiamo entrando sotto il minuto di vantaggio”
De Luca: “Hanno levato il piede dalla pedivella” (la pedivella è l’elemento che collega il pedale al corpo della bicicletta)
Televideo: “Lukas Mezgec” (hanno imparato a scrivere bene il cognome, ma ora cannano il nome, che è Luka)
IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
17a tappa: Caravaggio – Vicenza
1° Maxim Belkov
2° Iljo Keisse a 1′17″
3° Stephen Cummings a 1′32″
4° Pim Ligthart s.t.
5° Danny Pate s.t.
Primo italiano Stefano Locatelli, 10° (s.t.)
Classifica generale
1° Rafael Andriato
2° Miguel Minguez Ayala a 1′57″
3° Adam Blythe a 2′42″
4° Davide Appollonio a a 4′20″
5° Wilson Alexander Marentes Torres a 4′49″
QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
17a TAPPA: TREVISO – GORIZIA – 5 giugno 1963
BARIVIERA SI AFFERMA IN VOLATA A GORIZIA ALLA VIGILIA DELLE DURE TAPPE DOLOMITICHE
Il velocista della Carpano ha ottenuto la terza vittoria allo sprint, in questo Giro d’Italia, battendo cinque compagni di fuga – L’episodio decisivo a pochi chilometri dal traguardo – La corsa é stata monotona: i corridori si sono risparmiati in vista delle prossime fatiche – Oggi arrivo in salita al Nevegal – Domani la «Cavalcata dei Monti Pallidi»
Il corridore Mele ha rischiato di morire per una iniezione senza controllo medico – Grave denuncia del dott. Fruttini, sanitario del Giro


ARCHIVIO ALMANACCO
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2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)
3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea
4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno
6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia
8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)
9a tappa: Sansepolcro – Firenze
10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio
11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont
12a tappa: Longarone – Treviso
14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)
15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI IVREA
maggio 22, 2013 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.
Foto copertina: Cavendish festeggia il suo 28° compleanno alla partenza da Valloire (foto Bettini)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
A Ivrea fa festa Inxausti sprinta e trionfa a Ivrea. Nibali rosa, affonda Santambrogio (Gazzetta dello Sport)
Nibal resta in rosa. Cede Santambrogio (Corriere della Sera)
Regno Unito
Vincenzo Nibali stays on course as Intxausti edges sprint (The Independent)
Intxausti sprints to stage 16 win at Giro (The Times)
Intxausti sprints to stage 16 victory (The Daily Telegraph)
Francia
Intxausti, aussi! (L’Equipe)
Spagna
Victoria de Intxausti, la primera de un español en este Giro (AS)
¡’Bravissimo’ Intxausti! (Marca)
Intxausti se lleva la etapa (El Mundo Deportivo)
Belgio
Victoire de l’Espagnol Benat Intxausti (Le Soir)
Intxausti triomfeert in de Giro (De Standaard)
Intxausti offre un 3e succès partiel de Movistar (L’Avenir)
L’Espagnol Intxausti s’adjuge la 16e étape(La Dernière Heure/Les Sports)
Victoire de l’Espagnol Benat Intxausti dans la 16e étape(Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Weer drama Gesink (De Telegraaf)
Germania
Erster Giro-Etappensieg für Intxausti – Nibali in Rosa (Berliner Zeitung)
Baske Intxausti gewinnt 16. Etappe (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Lettonia
R. Navardauskas „Giro d’Italia“ šešioliktajame etape – ketvirtas Lietuvos Rytas
Canada
Spain’s Benat Intxausti wins Giro stage 16 (The Globe and Mail)
USA
Nibali Retains Giro Lead (The New York Times)
Colombia
Urán y Betancur siguen tercero y séptimo en la general tras etapa 16 (El Tiempo)
El colombiano Carlos Betancur, líder de los novatos del Giro (El Espectador)
Australia
Giro leader braces for Evans’ attack (The Age)
Cadel keeps focus on Giro’s scenic route (The Australian)
Italian holds Cadel at bay (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Succederà qualcosa tra i primi ad Andrate, secondo voi?
Profpivo: Dovrebbe andare via una fuga. Ad Andrate, anche se mi sembra una salita corta ma piuttosto dura, potrebbe muoversi magari gente di seconda linea come Majka, Betancur o Inxausti.
Howling Wolf14: Può essere che si muovano quelli che occupano dall’8° al 20° posto della classifica, magari per scalzarsi l’un l’altro, ma questa è la giornata buona perché la fuga parta da lontano e nessuno del gruppo abbia l’interesse ad andarla a riprendere. Non verrà inseguita dalle squadre dei velocisti perché con Andrate in mezzo gli sprinters rischiano di non tenere le ruote, non verrà inseguita dai big perché il migliore in classifica tra gli attaccanti avrà come minimo un distacco di 25 minuti. Potrebbero andar via 10-15 elementi e poi giocarsi la vittoria sulla salita di Andrate.
Mauro Facoltosi: Potrebbero succedere entrambe le cose: approdo della fuga e qualche tentativo di un corridore d’alta (anche se non altissima) classifica nel finale
DURANTE LA TAPPA
Howling Wolf14 Il finale della tappa di Ivrea si sta facendo interessante perché il gruppo ha deciso di non lasciare andare via la fuga di Pazzi & Pirazzi e la conclusione è molto incerta e il prode Cassani tira fuori l’argomento Ranking UCI e i piazzamenti di rincalzi. Ma ha le fette di salame sugli occhi? Ma non vede che una corsa che era ormai quasi addormentata si sta animando proprio perché dietro tirano per difendere il 13° posto o il 14° posto? Ma che cos’è questo brutto modo di interpretare il ciclismo solo in chiave di vittoria. Scinto mi è molto simpatico, ma le idiozie che a volte dice non posso fargliele passare. E peggio ancora sono quelle di Reverberi. Ma che cosa vuola il d.s. della Bariani-CSF, che i suoi corridori vengano portati sul red carpet all’arrivo? Ma che cos’è quest’avversione per lo “scattarsi in faccia”? E perché mai i fuggitivi della Movistar dovrebbero collaborare? Per far vincere la tappa a Di Luca. Ma il bello è proprio quello: scattarsi in faccia. E senza guardarsi in faccia. Cassani ha fatto una giusta osservazione: con il sistema punti UCI ora anche tra i professionisti si corre come tra i dilettanti. Esatto. Ma è proprio quello il bello. Lui, invece, l’ha detto quasi in chiave denigratoria, come se la combattività fosse un elemento negativo, come se ci si dovesse accordare per andare tutti insieme amichevolmente all’arrivo. Ma basta. Ma di questo ciclismo siamo stufi. Vogliamo vedere i corridori scattarsi in faccia. Il bello è lì. Reverberi, vai a casa a fare i mestieri. Cassani, smettila di fare il tirapiedi di Reverberi e di Scinto.
DOPO LA TAPPA
Mauro Facoltosi: Vittoria di Intxausti. Il gruppo maglia rosa riprende i fuggitivi sulla salita di Andrate, dove si staccano Pozzovivo e Santambrogio (che perde due posizioni in classifica). Commenti?
Nebe1980: Il commento è che al giro qualche uomo di classifica rimette le penne anche in tappe come questa mentre al tour queste tappe sono una noia mortale e questa è la netta superiorità del giro. Il tour non lo vede nemmeno con il cannocchiale
Gnaldi: Credo i due abbiano sottovalutato la salita. Certo non lunga, ma
piuttosto impegnativa. I nomi mi fanno venire un po’ di nostalgia dato che erano le strade sulle quali scorrazzavo quando per lavoro vivevo ad Ivrea (fra i giri memorabili: una Ivrea-Biella-Oropa-Ivrea ed una Ivrea-Nivolet e ritorno, entrambe in solitaria).
Howling Wolf14: Tappa bellissima, una delle più belle. Combattuta e incerta sino alla fine. Il signor Reverberi pretendeva che gli altri team gli dicesso: “Prego, signor Reverberi, si accomodi. Lei ha messo in scena una bella fuga, oggi la vittoria tocca a lei”. Si era messo in testa questa cosa. Ma il Giro d’Italia, per fortuna, non è una fiaba di Perrault. Battaglia sino alla fine. Bella tappa, bella vittoria di Inxausti. Mi è dispiaciuto per Gesink: ogni giorno ne ha una. Scarponi tra l’ammirevole e il patetico.
Pozzovivo? E’ un corridore che va bene quando i ritmi sono blandi. Allora fa lo scattino e guadagna quei 40 metri. Ma quando si mena duro non ce la fa. E’ ammirevole anche lui, ma è stato un po’ sopravvalutato.
Santambrogio? E’ la prima volta che raccoglie la sfida di un grande giro. Va quindi compreso. E’ la prima volta che affronta da protagonista la fatidica “terza settimana”. Probabilmente avrà un’ulteriore flessione, ma il suo Giro va comunque giudicato in chiave positiva. Magari alla prossima occasione sarà più maturo. E soprattutto avrà una vera squadra, non quella tipo Armata Brancaleone del simpatico Luca Scinto, che anziché proteggere il capitano manda in avanscoperta Rabottini e lo “scarsoide” (mutuo il termine da un amico del forum) Di Luca.
MirkoBL: Scusate, ma Gesink, che ha avuto un problema meccanico negli ultimi 3 km, non avrebbe dovuto vedersi assegnato lo stesso tempo dei primi 3 arrivati?
Howling Wolf14: A me risulta che avrebbe avuto lo stesso tempo dei primi 3 se fosse caduto. Non mi pare valido il problema meccanico.
in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Inno nazionale spagnolo
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Caravaggio – Vicenza
Caravaggio : cielo sereno, 18,7°C, venti deboli da WNW (7 Km/h), umidità al 59%
Leno (Km 50,6): cielo sereno, 19,5°C, venti deboli da WNW (5-6 Km/h), umidità al 56%
Valeggio sul Mincio – rifornimento (Km 97,4) : cielo sereno, 20,7°C, assenza di vento, umidità al 55%
San Bonifacio – Traguardo volante (Km 150,3) : poco nuvoloso, 21,6°C, venti deboli da ESE (4 Km/h), umidità al 55%
Vicenza: nuvole sparse con possibilità di deboli ed isolate piogge, 21,4°C, venti deboli da E (4-6 Km/h), umidità al 57%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Meteoweb: “il Galibier fatto solo a metà” (un po’ più di metà, a dire il vero)
De Stefano: “Un musica speciale”
De Stefano: “Questa città resa famosa dal calendario delle arance” (Ivrea è famosa per il carnevale delle arance)
Conti: “E’ partita una tappa a cronometro del Tour da Ivrea” (nel 1966 si corse la Ivrea – Chamonix, non certo una crono)
Conti, ricordando la tappa di Biella del 1964: “Attaccò da Ivrea verso la Serra” (la salita non iniziava da Ivrea)
Pancani: “Ha ringraziato gli astani”
Cassani: “Non l’hanno detto radiocorsa”
Pancani: “Questi che abbiamo visto inquadrate”
Cassani: “Prima di arrivare a quell’ultimo chilometro di difficoltà ce ne sono ancora tante” (mancava solo la salita di Andrate)
Pancani: “Traguardo volante di Bollegno” (Bollengo)
Pancani: “Ecco i battistrada all’ultima curva, quando mancherà 1 km all’arrivo”
De Stefano: “Sempre più dominatore di questa torsa”
Martinello: “Una tappa fotocopia, come quella di oggi”
De Stefano: “Beppe, prepara i tuoi bianco e nero a colore”
Televideo: “2′23″ (il distacco di Santambrogio è di 2′24″)
Televideo: “Mari – Polsa” (Mori-Polsa)
IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
16a tappa: Valloire – Ivrea
1° Maxim Belkov
2° Pieter Weening s.t.
3° Christian Meier s.t.
4° Mads Christensen s.t.
5° Thomas Danielson s.t.
Primo italiano Edoardo Zardini, 7° (s.t.)
Mattia Gavazzi, giunto primo, espulso per traino
Classifica generale
1° Edwin Alcibiad Avila Vanegas
2° Rafael Andriato a 51″
3° Davide Appollonio a 2′04″
4° Miguel Minguez Ayala a 2′48″
5° Adam Blythe a 3′33″
QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
16a TAPPA: TREVISO (cronometro individuale) – 4 giugno 1963
ADORNI BATTE BALDINI NELLA PROVA A CRONOMETRO – RONCHINI BALZA AL PRIMO POSTO IN CLASSIFICA
Emozioni a Treviso nella 16a tappa del Giro ciclistico d’Italia – Ronchini maglia rosa; seguono Adorni a 2″, Zancanaro a 10″, De Rosso a 16″ e Balmamion a 24″
La corsa si è svolta senza clamori pubblicitari nel rispetto del dolore per la morte del Pontefice – Una caduta dopo venti chilometri di gara ha danneggiato l’ex campione del mondo – Il vincitore è scoppiato in lacrime quando ha saputo di aver sconfitto il suo compagno di squadra – Cinque corridori, in classifica generale, sono ora raggruppati nel breve intervallo di ventiquattro secondi, alla vigilia delle salite dolomitiche


ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)
3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea
4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno
6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia
8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)
9a tappa: Sansepolcro – Firenze
10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio
11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont
12a tappa: Longarone – Treviso
14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)
15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI GALIBIER
maggio 20, 2013 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.
Foto copertina: ripresa dalla telecamera della RAI, anche una marmotta è uscita dal letargo per assistere al tappone del Galibier
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Galibier, Visconti nel nome del Pirata. Nibali sempre più padrone del Giro (Gazzetta dello Sport)
Impresa di Visconti sul Galibier. Nibali resta maglia rosa (Corriere della Sera)
Regno Unito
Visconti claims first victory amid snowy conditions (The Independent)
Visconti conquers snow and rivals to take the stage 15 (The Daily Telegraph)
Francia
Visconti en solitaire (L’Equipe)
Spagna
Visconti conquista el Galibier en un día de huelga del pelotón (AS)
Visconti se adjudica una etapa épica en el Galibier (Marca)
Nibali mantiene el rosa bajo la nieve (El Mundo Deportivo)
Belgio
L’Italien Giovanni Visconti remporte la 15e étape du Tour d’Italie, au Galibier (Le Soir)
Visconti wint mythische Giro-etappe op de Galibier (De Standaard)
Visconti remporte en solitaire la 15e étape, dans la neige (L’Avenir)
Santambrogio dompte la neige et Nibali (La Dernière Heure/Les Sports)
Visconti en solitaire dans la neige (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Visconti wint in de sneeuw (De Telegraaf)
Canada
Visconti claims 15th Giro stage with strong solo performance (The Globe and Mail)
USA
Nibali Contains Rival’s Attacks to Retain Overall Lead (The New York Times)
Colombia
Carlos Betancur, de segundo en la etapa 15 del Giro, Duarte fue quinto (El Tiempo)
Carlos Betancurt, líder de los jóvenes del Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Evans down on time but not hope (The Age)
Evans still in the hunt in Giro (The Australian)
Cadel chase stalls in snow (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
GIORNI PRECEDENTI LA TAPPA
Mauro Facoltosi: RCS al momento non ha ancora preso una decisione, il prefetto della Savoia sì: negato il permesso al Giro per il passaggio su Moncenisio e Galibier a causa dei troppi rischi. L’unica soluzione possibile sarebbe, a questo punto, di partire da Cesana Torinese, raggiungere Bardonecchia, sconfinare attraverso il traforo del Frejus e da lì salire sul Telegraphe per raggiungere Valloire. Si parla di traguardo alternativo a Les Verneys, circa 2 Km dopo Valloire. Il problema è che, in diretta, oggi Vegni ha detto che il traforo era impensabile: dunque, a questo punto, temo che RCS deciderà di annullare la tappa. Le squadre dovranno comunque raggiungere Valloire in autobus, dove è in programma il giorno di riposo e la partenza della successiva frazione, che riporterà la carovana in Italia. Se, però, il Moncenisio non sarà agibile nemmeno martedì e non vorranno passare dal traforo, penso che, a questo punto, recupereranno la partenza saltata domenica e la tappa diventerà Cesana Torinese – Ivrea.
Nebe1980: buffoni sono mesi che si lavora per assicurare il galibier, aspetta almeno la mattina della tappa per decidere e nel frattempo sbattiti per consentire il passaggio in sicurezza. In fondo il galibier è arrivo e quindi non c’è discesa
Mauro Facoltosi: Gli organizzatori non ne hanno colpa; senza l’ok del prefetto non si passa. Qualche anno fa un permesso negato fece saltare un’intera corsa a tappe (Giro della Liguria)
Profpivo: Parlare col senno di poi è sempre facile, ma non è stato un po’ troppo azzardato prevedere un Giro con quattro tappe oltre i 2000 metri di quota? A maggio non è così incredibile che nevichi in montagna. E se continua così anche la tappa con Gavia e Stelvio salterà, e a grosso rischio anche quella della Tre Cime.
Mauro Facoltosi: Va anche detto che erano anni che non si vedeva un maggio così nevoso e freddo.
Salitepuntocia’: Un maggio piovoso direi ma non freddo. La prima parte del mese ha fatto ben 2-3 gradi sopramedia del periodo degli ultimi trent’anni, solo da 3 gg si è sottomedia ed è capitato nel momento delle Alpi … L’aria più fresca e quindi la neve in montagna a quelle quote cade indipendentemente da quanto sia più caldo o più freddo della media, infatti anche a luglio e agosto con una semplice perturbazione atlantica nevica sopra i 2500 e a volte più in basso, livigno ha le sue nevicatine anche a luglio a agosto a 1800 mt. A metà maggio la media massime a milano ad esempio è 22 gradi , e minime di 10 gradi.. In quota significa che va sottozero comunque. L’unica differenza è che in un maggio veramente freddo nevica a 700-1000 mt, in un maggio qualsiasi a 2000. Nel giro 84 A GIUGNO nevicò a Bardonecchia alla partenza della tappa a 1200 mt e fece 30cm a macugnaga…
Sto maggio fa ridere al confronto…
Howling Wolf14: Il Giro d’Italia va un po’ ripensato. E’ vero che il 2013 è un anno eccezionale di maltempo, però non si possono sempre forzare le situazioni. Bisognerà tener conto anche di questo aspetto.
Mauro Facoltosi: Secondo le ultime informazioni in arrivo dalla Francia, che in un primo momento parlavano di traguardo anticipato a Le Verneys (3 Km dopo Valloire), pare che si possa arrivare fino alle Granges del Galibier, a quota 2300 metri.
Mauro Facoltosi: E’ arrivata la conferma da Acquarone: arrivo a quota 2300, dove c’è il monumento a Pantani. Ci sono ancora dubbi, ma si spera, per il Moncenisio.
Nebe1980: Beh era quello che dicevo io. Aspettiamo domani e tentiamo nel frattempo di fare il possibile perchè il tracciato sia il più possibile vicino a quello originariamente programmato. L’arrivo ai 2300 mt è già una buona scelta per coniugare la sicurezza dei corridori con l’esigenza di una corsa che vede molte salite a rischio
Howling Wolf14: Con tutta la comprensione per gli organizzatori, io ritengo comunque che una corsa a tappe non possa vivere per metà della sua durata su precarietà, punti interrogativi, ipotesi e percorsi di emergenza. E’ vero che si tratta di un anno particolarmente ostile per via del maltempo, ma è altrettanto vero che, svolgendosi la corsa a maggio, il fattore possibile maltempo andrà tenuto in debita considerazione quando si disegneranno i percorsi della prossime edizioni. I team programmano le loro tattiche sulla base delle caratteristiche delle tappe che si succedono, magari non attaccano in una frazione e tengono in serbo le energie per quella successiva. Se quella successiva salta, le tattiche e i programmi vanno a pallino. E allora si dice che sapendolo prima si sarebbe attaccato nella tappa precedente. Il Giro non può vivere alla giornata. Dovrà decidere di andare dove si può, non dove forse non si può. Sennò chieda la collocazione in un’altra parte del calendario. Ma temo che, siccome il Giro, ormai, conta poco, le eventuali richieste rimangano lettera morta.
Profpivo: Non credo assolutamente che arriveranno a 2300 metri, mi sembra solo una maldestra mossa per tenere vivo l’interesse della gente sfruttando anche il fatto che lì c’è la stele per Pantani. E poi scusate ma se non si passa sul Moncenisio, come fanno a fare la tappa. Secondo me sarà annullato tutto, se il prefetto non dà l’ok è impossibile partire. E se proprio andasse bene, metteranno il traguardo a Valloire.
Nebe1980: ma perchè non mettono l’arrivo all’alpe d’huez che è più bassa? comunque in effetti le altitudini estreme sono pericolose. io preparerei il percorso alternativo sin dalla presentazione del giro. Comunque di salite dure sotto i 2000 ce ne sono tante (prime tra tutte Zoncolan e Mortirolo)
Salitepuntocia’: Meglio così. Con la scusa del maltempo finalmente capiranno che le salite da passistoni tipo Stelvio galibier etc non su devono mettere nei percorsi. I zoncolan Prada alta nortirolo etc son a quote più basse e quindi questi son i punti fermi per il futuro
Howling Wolf14: Ma, Nebe, forse tu non hai ancora capito come si organizza una corsa ciclistica a tappe. Le tappe devono arrivare dove ci sono gli enti locali che cacciano i cosiddetti euros. Non è che si vanno a mettere a capocchia i teloni del traguardo. RCS ha preso i soldi da Valloire e lì la tappa deve arrivare e lì le squadre devono pernottare. L’Alpe d’Huez non c’entra. All’Alpe d’Huez non interessa l’arrivo del Giro. Seconda cosa. I percorsi alternativi sono pronti da mesi. Ovviamente non vengono rivelati, ma per ogni tappa alpina ce ne sono almeno due o tre. Questa è stata un’ondata di maltempo eccezionale che ha reso parzialmente impraticabili anche gli itinerari alternativi.
Salitepuntocia’: L’alpe d’huez sta chiedendo il giro da tre anni ma valloire ha offerto più soldi. idem bardonecchia etc. Il mondo gira in base ai soldi …
Nebe1980: Nun va bene. NN si può fare il galibier? Io avrei messo l’alpe d’huez come arrivo alternativo. in fondo a 2660 mt può nevicare anche a luglio (vi ricordate il tour 96?) quindi alternativa sulla vicina alpe d’huez e quel paese gli stramaledetti quattrini che rovinano questo sport e anche tutti gli altri
Howling Wolf14: Per quanto mi riguarda i soldi non rovinano il ciclismo. Io vado in bicicletta da quando avevo 8 anni. E non ho mai smesso. La mia è una passione. Anche per altri. Per i professionisti, invece, è una passione trasformata in lavoro. Pedalano per guadagnare. Gli stramaledetti quattrini servono a loro per vivere come servono a te. Se poi questa logica non ti piace e pensi che – come dice Salitepuntocià – si dovrebbe correre solo per passione, non per soldi, per osservare lo spirito olimpico, beh, prova a fare qualche proposta oppure – come dicevo io – se il principio non ti va, accomodati da altra parte. Tanto, se vai in bicicletta, potrai continuare a farlo lo stesso.
DOPO LA TAPPA
Mauro Facoltosi: Vittoria di Visconti. Betancur 2°, Niemiec 3°. Nel gruppo maglia rosa si è visto poco. Con tutto quello che avevano fatto gli organizzatori per salvare questa tappa potevano osare un pochino di più.
Fricius: Direi però che il pianto di Visconti è stato veramente commovente, da solo è valso più di molto spettacolo e molte parole.
Salitepuntocia’: Quoto. Anche perché dal galibier non ci si aspettava nulla, la prossima volta facciano un arrivo all’alpe d’huez anche se come euro offrirà di meno….
in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
E adesso pedala (Marco Pantani)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Valloire – Ivrea
Valloire: previsioni non disponibili
confine di stato (Km 78,1): pioggia debole (0,1 mm), 6,7°C, venti deboli da SSE (3-7 Km/h), umidità al 77%, limite della neve a 1810 metri.
Susa (Km 95,4) : pioggia debole (0,2 mm), 15,6°C, venti deboli da E (6-11 Km/h), umidità al 71%
Fiano (Km 147) : pioggia debole (0,2 mm), 14,5°C, venti deboli da ENE (6 Km/h), umidità al 73%
Agliè – Traguardo volante (Km 183,6) : pioggia debole (0,3 mm), 14,3°C (percepiti 13°C), venti deboli da NE (10 Km/h), umidità al 76%
Ivrea : pioggia debole (0,3 mm), 14,9°C, venti deboli da ENE (8 Km/h), umidità al 80%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Vaccari: “Abbassare la partenza” (abbassare la bandiera del via alla partenza)
Roberto Petito: “Condizioni atmosferice”
Vaccari: “Partenza alle 14″ (infatti sono partiti alle 13)
Cattaneo: “Non solo sei arrivato al fondo, ma hai pure vinto questa tappe per ciclisti duri” (ciclisti duri? intendevi congelati? ieri ci sono andati vicino, in effetti)
Nibali: “Sul Galibier, dove Pantani ha costruito qualche… diversi successi” (uno solo, rimasto nella storia, ma uno solo)
Roberto Petito: “Spartitraffici”
Pancani: “Giuffrò” (Jafferau si pronuncia Giaffrò)
Cassani: “Il Moncensio verrà scalato anche domani per rientrare in Italia” (domani c’è il riposo)
France3: “Cesara Torinese” (la Buonamici è toscana)
De Stefano: “Francesco Pantani”
Pancani: “La cima del gigante delle alpi ancora una volta resterà inviolata” (solo stavolta e nel 1996, al Tour, non si riuscì a salire sul Galibier)
Pancani: “La sbarra era rimasta ai piedi della strada del Galibier”
Pancani: “Sette uomini al comando sul gruppo”
De Luca: “Siamo alle code del gruppo”
Pancani: “Uno dei campioni più amato”
Pancani: “Ha ripreso a navigare qua ai 2300 metri del Galibier” (la neve è diventata uno straripante diluvio?)
Pancani: “La composizione del podio alle spalle di Visconti”
IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier
1° Davide Appollonio
2° Mattia Gavazzi s.t.
3° Filippo Pozzato s.t.
4° Marco Canola s.t.
5° Giairo Ermeti s.t.
Classifica generale
1° Mattia Gavazzi
2° Rafael Andriato a 20′04″
3° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 20′14″
4° Davide Appollonio a 21′24″
5° Miguel Minguez Ayala a 22′01″
QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
15a TAPPA: MANTOVA – TREVISO – 2 giugno 1963
MAGNANI SCATTA E VINCE A TREVISO – BALMAMION, DE ROSSO E ADORNI: UNO DEI TRE MAGLIA ROSA A MILANO
Giornata senza emozioni al Giro d’Italia, alla vigilia dell’odierno riposo – De Rossi strappa 3 secondi a Balmamion – Il “punto” dopo le prime quindici tappe
Primo successo da professionista del corridore di Cesena, che ha staccato di un soffio in prossimità del traguardo i 27 compagni di fuga – Il plotone dei migliori giunto con un quarto d’ora di distacco – I primi hanno percorso i 155 Km, alla notevole media di 44,211 Km/h – Alla partenza, breve cerimonia a ricordo di Learco Guerra – I primi in classifica sono arrivati a Treviso con netto ritardo, ma nell’ultimo chilometro il veneto è riuscito a staccare di poco la Maglia rosa – Fra i miglior in classifica una specie di patto di non aggressione in attesa delle Dolomiti – Sulle prossime salite Taccone attaccherà di nuovo? – Zancanaro si batte bene, ma è poco aiutato dai compagni di squadra.
GIORNO DI RIPOSO A TREVISO (3 GIUGNO 1963, GIORNO DELLA SCOMPARSA DI PAPA GIOVANNI XXIII)
I CORRIDORI DEL GIRO OGGI A TREVISO IMPEGNATI NELLA TAPPA A CRONOMETRO
Si prevedono importanti mutamenti in classifica generale – Il cordoglio del Giro per la morte del Papa
La frazione, completamente pianeggiante, è lunga 56 chilometri – Alle spalle di Baldini, cui non dovrebbe sfuggire il successo, si daranno battaglia la maglia rosa Balmamion ed i suoi più diretti rivali – Una grande cerimonia prevista per domani prima della partenza della tappa per Gorizia


ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)
3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea
4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno
6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia
8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)
9a tappa: Sansepolcro – Firenze
10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio
11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont
12a tappa: Longarone – Treviso
14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI JAFFERAU
maggio 18, 2013 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.
Foto copertina: il grafico d’emergenza della tappa
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Santambrogio, che impresa. Nibali 2°: è padrone del Giro(Gazzetta dello Sport)
Tra pioggia e neve, Nibali è sempre più padrone del Giro (Corriere della Sera)
Regno Unito
Now for the Tour: Thomas backs Bradley Wiggins’ return after Giro d’Italia disappointment (The Independent)
Nibali extends Giro d’Italia lead (The Times)
Santambrogio take stage as overall Giro leader Nibali retains maglia rosa (The Daily Telegraph)
Francia
Deux vainqueurs face au froid (L’Equipe)
Spagna
El ‘Tiburón’ Nibali le pega otro bocado al Giro de Italia (AS)
Nibali estira la ‘maglia’ rosa (Marca)
Santambrogio gana una etapa capada y Nibali, más líder (El Mundo Deportivo)
Belgio
Victoire de Santambrogio à la 14e étape (Le Soir)
Nibali laat Santambrogio winnen en verstevigt roze (De Standaard)
Santambrogio remporte la 14e étape devant Nibali (L’Avenir)
Santambrogio dompte la neige et Nibali (La Dernière Heure/Les Sports)
Santambrogio remporte la 14e étape sous la neige fondue (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Gesink in zwaar weer (De Telegraaf)
Germania
Italiener Santambrogio Sieger bei Schneeregen-Etappe (Berliner Zeitung)
Nibali baut Führung bei Santambrogios Sieg aus (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Canada
Santambrogio claims Giro 14th stage (The Globe and Mail)
USA
Santambrogio Takes Giro Stage 14, Nibali Extends Lead (The New York Times)
Colombia
Carlos Betancur, de tercero en la etapa 14 del Giro; Urán fue quinto (El Tiempo)
Colombiano Carlos Betancurt, tercero en la etapa 14 del Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Nibali prospers as Evans slips behind (The Age)
Evans loses time to Giro leader (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Howling Wolf14: Si potrebbe evitare il Sestriere ed arrivare a Bardonecchia facendo la Valle di Susa. Se la nevicata non è abbondante, l’arrivo alla Jafferau potrebbe anche non saltare. E’ un arrivo in salita, non ci sono discese.
Howling Wolf14: Pare che le nevicate siano circoscritte solo alla primissima parte del mattino. Poi sono piogge deboli. L’Arpa Piemonte segnala lo zero termico a 2200-2300 metri.
Pedra85: Zero termico a 2200m vuol dire verosimilmente nevicate con accumuli anche sotto i 2000m
Howling Wolf14: Certo, è ovvio. Ma se la neve sarà al mattino entreranno subito in funzione i mezzi per la rimozione. Se malauguratamente dovesse nevicare anche al pomeriggio, la coltre sarà limitata e comunque non tale da pregiudicare la scalata della Jafferau. Occorrerà tenere in conto anche le temperature rigide, ma in salita – lo sai bene – si sentono meno.
Nebe1980: Se salta il Sestriere pazienza. Speriamo che non salti l’arrivo perchè già è un giro con poche salite, se saltano pure quelle… Aggiornamento meteo per domani Bardonecchia quota neve a 1750 mt
Salitepuntocia’: Si potrebbe fare la valle di Susa e arrivare anche a metà jafferau
Howling Wolf14: Poche salite? E’ pieno di salite. Troppe.
MirkoBL: Ma tanto metà le taglieranno per maltempo.
Vittorio P: Ci sono troppe salite! O, comunque, troppe in relazione ai pochissimi km a cronometro (cronometro vallonata non per specialisti e l’errore della cronoscalata) praticamente non ci sono crono. Giro per scalatori puri, non equilibrato. Quando si decideranno, gli organizzatori, ad ABOLIRE le cronoscalate e a inserire crono belle lunghe e piatte??
Nebe1980: Le salite sono poche e facili le crono sono troppe. Per fare un giro equilibrato ci vorrebbero almeno due salite come mortirolo e zoncolan e non ci sono. I Km a crono sono troppi dovrebbero essere non più di 60 di cui almeno 30 di crono di montagna perchè nel ciclismo di oggi nelle crono si fanno distacchi di minuti mentre in salita di pochi secondi. Guarda quest’anno Wiggins con infezione polmonare prende solo 30 sec sul Montasio staccandosi solo nel tratto aò 20%. Nibali al top prende un minuti e mezzo da wiggins in 22 Km di crono (dal Km 26 al K 48 della crono di saltara) Se Wiggins fosse in gara e non avesse perso tempo nelle discese sarebbe maglia rosa lui e con una cronoscalata a disposizione per assicurarsi un vantaggio incolmabile
Vittorio P: L’anno scorso Wiggins al top della forma si staccava da un Froome qualsiasi su una qualsiasi salita pirenaica. Chiunque che sa un briciolo di ciclismo sa Che una crono di 55 min non basta a pareggiare Stelvio, Tre Cime, Montasio, Jafferau, Galibier, Gavia, Val Martello, ecc.
Mauro Facoltosi: Ufficiale. Niente Sestriere nel percorso della tappa. Confermato l’arrivo in salita a Jafferau. La tappa sarà più lunga di 12 Km.
Howling Wolf14 (a Nebe1980): Sulle salite dure non si fanno distacchi importanti. Sono anni che si pone l’accento su questo aspetto. Lo ha sottolineato più a volte anche Cassani nelle sue cronache. Per fare i distacchi importanti bisogna far scoppiare di fatica i corridori. E questo avviene solo con i tapponi. Tapponi vuol dire percorsi con tante salite. Non necessariamente difficili. Anzi, forse meglio che siano facili.
Howling Wolf14 (a Vittorio P.): Speriamo presto. Un Giro che si riduce ad avere ancora una volta Scarponi protagonista dell’ultima settimana dev’essere ripensato. Mettiamo una pietra sopra questa ossessiva ricerca di salite con pendenze estreme, creiamo un Giro equilibrato e cerchiamo di portare i veri big del ciclismo di oggi, senza ridurci a Scarponi e Pozzovivo.
Howling Wolf14: il nuovo tracciato è bruttissimo. Le tappe così favoriscono gli scattisti. E così il Giro d’Italia torna ad essere per scattisti. E non per fondisti. Sempre più un campionato per scalatori. Gente che ha la sparata di uno o due minuti, poi vive di rendita.
Mauro 72: Questa volta sono ridicoli. Al Sestriere non c’è nessun problema, fa freddo, bella scoperta. La discesa a Cesana è la strada di montagna più sicura che esista. L’unica cosa bella del giro è la presentazione. Il Galibier, invece, è impossibile. E non faranno neppure il Moncenisio. Ma mettere 3 cime da più di 2600m in una corsa a maggio è la dimostrazione delle qualità degli organizzatori.
Il prossimo anno metteranno in programma una salita al 35%, sterrata, nel fango, coi chiodi per terra e le cavallette che attaccano.
Salitepuntocia’: Per far venire l anno prossimo froome sleck e contador ritorneranno
le salite dure,doppio zoncolan altro che il sestriere da Pinerolo, i galibier e
gli Stelvi a 70 km dal versante facile…
Patavium82: HW, sono d’accordo sul fatto che la tappa, il cui tracciato già non era memorabile prima, sia ora particolarmente brutta, e sono d’accordo sul fatto che non favorisca i fondisti, e cioè chi è capace di menare in montagna per tanti km, anche da solo se serve. Però, ti chiedo con sincera curiosità, quale percorso alternativo avrebbero potuto immaginare, una volta eliminato il Sestriere? Non conosco quelle zone, non è per fare polemica.
Patavium: Mauro 72, se all’arrivo di Jafferau sta nevischiando, come si vede in TV, dubito che al Sestriere sia meglio. Capisco l’amarezza di dovere vedere una mezza tappa (e neanche quella perchè le immagini non ci sono) però immagino sia una questione di sicurezza. Se fosse capitato qualcosa di serio in discesa dal Sestriere, cosa avremmo detto dell’organizzazione?
DURANTE LA CORSA
Howling Wolf14: Tappa stupida e insignificante. Non hanno nemmeno voglia di correrla. Si sveglieranno quando mancheranno 5 km all’arrivo. Bella roba. Noia mortale nelle tappe di montagna più ancora che nelle tappe di pianura. C’è qualcosa che non va. Sarebbe stato meglio fare una tappa appenninica ondulata con tante salite. Questa scelta ossessiva di salitoni alpini si sta rivelando un boomerang. E intanto Scarponi ha sempre più possibilità di lottare per il successo. Sigh!
Howling Wolf14: Non c’erano molte alternative, effettivamente. Potevano fare il Pra Martino, già scalato dal Giro qualche anno fa. Ma io ho l’impressione che i corridori non avevano molta voglia di fare salite. Hanno fiutato la possibilità di saltare il Sestriere, di evitare il freddo della discesa e quindi spingevano in ogni caso affinché il Sestriere non fosse sostituito in alcun modo. Quella di puntare direttamente su Susa è stata la scelta più logica. Il problema è che insistendo con queste tappe che arrivano molto in alto, anche nei prossimi giorni ci saranno tagli. Domani, innanzitutto, saltano Moncenisio e Galibier. Poi probabilmente salteranno Gavia e Stelvio. Forse si salveranno le 3 Cime di Lavaredo. Colpa del maltempo, sì, però la struttura del Giro va un po’ ripensata. Si corre a inizio maggio, bisogna tenerne conto.
Howling Wolf14: Io sul taglio del Sestriere sono d’accordissimo. Lo prevedevo e lo auspicavo già da ieri. Per ragioni di sicurezza.
Mauro 72: Al Sesteriere ha iniziato a nevischiare poco fa, strade perfette, te lo assicuro. Sono bagnate, ma non mi sembra che questa sia una motivazione per fermare la corsa Alla Sanremo era tutta un’altra storia, era proprio impossibile pedalare. Vi asscuro che la discesa da Sestriere a Cesana è una delle più facili discese da 2000m che ci siano, pericolosità zero. Poi sinceramente non mi spiace di non vedere il Sestriere che, come salita, non ha nulla di che. A parte che, come dici giustamente, non si vede nulla. Di vedere il faccino della Di Stefano ci siamo un poco stufati. Vedendo poco fa le immagini di Pantani al Galibier nel 1998 la Rai si auto-umilia. I francesi, 15 anni fa, non ci fecero perdere 1 solo minuto di corsa in condizioni meteo anche peggiori. La Rai non riesce a trasmettere da Avigliana
Canone? Ribadisco un’ultima cosa. Se programmi quote così alte a maggio non lamentarti della sfortuna perché qui la sfiga non c’entra nulla.
DOPO LA TAPPA
Salitepuntocià: Grande santambrogio. Ma più grande Nibali che con l’abbuono da 40″a Uran e qualcosa in più a evans. La durezza del giro su vede anche nelle tappe considerate facili, il freddo fa cento volte più selezione del caldo,che è il vero amico dei corridori. Uran ha detto in tv pure lui che il giro è la corsa più dura e più fredda. Peccato che non c e un organizzazione e una TV all altezza
trautman80: Non è possibile nel 2013 vedere solo le immagini dell’arrivo perche’ non volano gli elicotteri. La rai avra’ le tecnologie per predisporre un ponte mobile a meta’ salita, sapendo da giorni del maltempo. Non si pretende il fullhd con 15 riprese diverse, ma una trasmissione d’emergenza a bassa risoluzione dalla testa della corsa tramite una tecnologia diversa (satellitare,traffico telefonico?) dovrebbe essere possibile. Poi vedere Scarponi gelato all’arrivo fa pensare al Gavia di 25 anni fa, è una scena quasi ridicola pensando che i cicloamatori con l’abbigliamento tecnico di oggi corrono tranquillamente a febbraio.
Howling Wolf14: Quelle dichiarazioni di Uran gliele strappano di bocca i tirapiedi della Rai. Il Giro è la corsa più fredda? E il Tour è la corsa più calda. E allora? Per quanto riguarda Uran, vedremo cosa combinerà quando andrà al Tour.
Salitepuntocia’: Menomale l’anno prossimo tornano le salite
Howling Wolf14: Speriamo che nel 2014 eliminino un po’ di arrivi in salita. Non se ne può più. Speriamo che la lezione di quest’anno serva a qualcosa. Speriamo che l’attenzione, anziché sul percorso, si concentri sui big da portare al via. Ma ho paura che il Giro d’Italia interessi sempre di meno.
Howling Wolf14: Scarponi non è gelato. Era cotto. Deve aver faticato tantissimo su quella salita. In salita, lo sappiamo benissimo anche noi che pedaliamo, il freddo non lo senti, anche quando ci sono zero gradi. Inizi a sentir freddo se ti fermi, ma non subito, dieci minuti dopo.
Howling Wolf14: La Rai è un circo. Un carrozzone. Tanti scaldasedie, tanti tromboni, tanti tirapiedi. E poca gente che ha voglia di lavorare. E’ dai primi anni 60 che c’è questo problema, dai tempi di De Zan. Bastava una nuvola ed usciva la scritta: “Siamo in attesa di riprendere la trasmissione”. Gli elicotteri non volavano allora e non volano adesso. Al Tour volano sempre. Alla Vuelta pure. E, in ogni caso, come giustamente osservi, si possono prevedere in anticipo sistemi di trasmissione d’emergenza. Ma figurati se alla Rai ci arrivano.
Nebe1980: Si dice che i tapponi con tante salite fanno più selezione delle salite estreme e io sono daccordo. Ma io sono dell’idea che bisogna mettere i tapponi con varie salite estreme. Es. Stelvio Mortirolo, Monte Padrio. Oppure Sella Ciampigotto, Passo Pura, Crostis, Zoncolan o ancora Fauniera Sampeyre Agnello e Izoard.
Invece a proposito di salite al 30% non sarebbe male una cronoscalata all’albergo Edelweiss sopra San genesio.
Nebe1980 (a Howling Wolf14): Scusa ti lamenti che gli altri ce l’abbiano con Wiggins e tu cos’hai contro Scarponi? Anche io preferisco un corridore capace di attaccare da lontano ma meglio uno Scarponi di uno che guadagna minuti a cronometro e poi addormenta la corsa e fa ddormentare anche noi a vedere tappe noiose in cui la squadra tira a tutta e lui sta a ruota. Le salite estreme servono perchè li la squadra non ti può aiutare, ti devi arrangiare, deve lavorare il capitano in prima persona, la corsa non te la possono fare gli altri la devi fare tu. Io ho sempre detto che ci sono poche salite e infatti oggi e domani a prescindere dasl tempo si può fare la corsa solo sull’ultima salita mentre io avrei visto bene un tappone con cinque o sei colli.
Howling Wolf14: I tapponi con cinque-sei colli non li fanno più. Abbiamo dato al Giro quest’input delle salite estreme e ormai seguono questo filone. Quando andrà in pensione questa moda, forse rivedremo i veri tapponi. Non ce l’ho con Scarponi. Che peraltro, poi, mi è anche simpatico. Voglio solo sottolinearne la mediocrità e, soprattutto, la sopravvalutazione che fanno del marchigiano tanti mestieranti dell’informazione. Tanto di cappello per Scarponi, che è coriaceo e lottatore, ma un Giro che non annovera tra i suoi favoriti Scarponi non può essere una grande gara a tappe internazionale. Scarponi è uno da 10° posto, un piazzamento rispettabilissimo, ma altra cosa rispetto alla lotta per la maglia rosa.
Nebe1980: no psrimo piuttosto di vedere più salite e soprattutto di rivedere le salite dure i mortiroli, gli zoncolan, i fedaia i plan de corones e compagnia. Anzi speriamo in arrivi in salita seri anche al sud, un blockhaus e similari.
In fondo non mi sembra tanto per scalatori questo giro. il secondo della genarale è un cronoman e il primo sì è forte il salita ma è un passista scalatore non un arrampicatore puro tant’è vero che a cronometro perde dagli specialisti ma guadagna sugli arrampicatori puri. HW ma tu vorresti davvero un giro modello tour con le prime dieci tappe che sono un tavolo da biliardo due crono piatte di 60 Km l’una di cui una prima delle poche montagne così il cronoman fa le montagne con un enorme vantaggio e poi se gli dovesse capitare un giorno di dafaillances ha la crono finale. E le poche montagne con cime storiched a 60 Km dall’arrivo e tre arrivi in salita sriminziti su salite pedalabili dove la squadra conta più delle energie del singolo ? No perchè io negli ultimi anni sinceramente sto perdendo sempre più interesse per il tour, preferisco guardare la vuelta perchè il tour mi annoia
Howling Wolf14: Ma se hai appena finito di dire che Uran Uran ha detto che il Giro è la corsa più dura!!! Adesso dici che questo Giro non ti sembra “tanto per scalatori”. Ma allora, delle due l’una. Evans cronoman? Ma quando mai. Evans è un corridore completo, uno che si difende benissimo su ogni terreno. Ma non mi risulta che abbia mai fatto prestazioni eccezionali nelle crono. Tu, avendocela a morte con chiunque non prenda distacchi superiori ai 6 minuti nelle cronometro, vedi cronomen dappertutto. E’ una questione ideologica, la tua. Tu vorresti corse solo per scalatori, solo arrivi in salita. E chiunque altro non sia scalatore lo tratteresti e lo considereresti come carne da macello, come zavorra, come gente solo per far numero. Il ciclismo è altro, caro Nebe. Se andassi a rileggerti (o a leggerti) un po’ di storia forse te ne convinceresti.
Nebe1980: Veramente il commento di Uran non l’ho ricordato io ma un altro utente. io non lo avevo neppure sentito. Questo giro non è per scalatori. I giri per scalatori degli ultimi anni erano: il 96, 97, il 99, un po il 2007, il 2010, il 2011. Evans ha vinto un tour grazie alle cronometro altrimenti avrebbe vinto (meritatamente Schleck. Certo Evans va in salita ma il suo punto forte è la cronometro. io non ce l’ho con chi prende meno di 6 minuti a cronometro ma non mi piacciono i ragionieri della bici e solitamente i cronoman lo sono mentre mi piacciono quelli cxhe corrono a sensazione a provano anche quando sembra assurdo riuscire. ripeto per la ventesima volta, De Gendt è un cronoman ma mi è piaciuto l’anno scorso e ho sperato che quell’attacco sul mortirolo e stelvio lo portasse alla maglia rosa. alla fvine non ce l’ha fatta ma comunque ha conquistato il podio.
Salitepuntocia’: Uran ha detto che è la corsa più dura mai fatta. Ma ciò dimostra che anche un giro facile è piu duro di un tour. Anche lo stradopato e Leipheimer dissero che la per noi non estrema tappa del petrano era la più dura mai fatta da loro, figuriamoci se facevano i giri 2006 o 2010.
Howling Wolf14 (a Nebe1980): Non capisco in base a cosa tu possa stabilire che uno vince una corsa “meritatamente” ed uno “immeritatamente”. Il ciclismo non è come la boxe, dove ci sono dei giudici che stabiliscono chi vince in base ai pugni messi a segno, allo stile, alla difesa, etc. Nel ciclismo vince chi percorre un itinerario in minor tempo. Il ciclismo è questo, forse tu vedi un altro sport.
Nebe1980: Meritatamente perchè si è sbattuto, attaccando a cento chilometri dall’arrivo e vincendo la tappa il giorno dopo andando di nuovo all’attacco con Contador. Senza quella tappa a cronometro inutile e quindi su un percorso meno sbilanciato a favore dei cronoman avrebbe vinto lui. Ecco cosa intendo per meritatamente, chi fa attacchi come quelli che vanno a buon fine merita certamente
Nebe1980: Si a me piacciono le salite da ribaltamento e più sono pendenti più sono di buon umore. Quando vedo un muro mi si dipinge il sorriso sulla faccia. E allora? Tu la pensi diversamente… il mondo è bello perchè è vario
Howling Wolf14: Certo. Si è sbattuto solo lui. Gli altri sono lazzaroni. Non è che forse non si è sbattuto nella cronometro? Quello non ti viene in mente, perché hai un’avversione viscerale nei confronti delle cronometro. Insegniamo invece ai ciclisti ad allenarsi da soli, a fare delle uscite in soglia di 100-120 chilometri, da soli, senza scie. Quello è il ciclismo. Non stare in gruppo sino a tre km dal traguardo e poi uscire in bellezza. Se ti alleni da solo, impari a viaggiare a cronometro e poi puoi vincere i grandi giri. Altro che salite da circo.
in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Mani di Forbice (Francesco Baccini), dedicata al gran lavoro di “taglia e cuci” degli organizzatori
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Cesana Torinese – Col du Galibier
Cesana Torinese: pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 6,3°C, venti deboli da S (4-5 Km/h), umidità al 89%
Susa (Km 32,9): pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 14,3°C, venti deboli da E (5-12 Km/h), umidità al 89%
confine di stato (Km 50 ): pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 6,8°C, venti deboli da ESE (6-7 Km/h), umidità al 79%, limite della neve a 1860 metri.
Col du Galibier : nevicate deboli (0,2 cm, sin dal mattino), -2,1°C (percepiti -6°C), venti moderati da WSW (11-18 Km/h), umidità al 90%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Le immagini languono, le parole volano… e gli strafalcioni lievitano
Vegni: “Giafferò” (Jafferau si pronuncia Giaffrò)
Pancani: “Gioffrò”
De Stefano: “La nostra radiocamera”
De Stefano: “Giovanni Barsotti” (Borsotti)
De Stefano: “Nuovo arrivo a Le Valloir, sotto Le Valloir” (si parlava di arrivo a Les Verney, sopra Valloir: tre strafalcioni in uno)
De Stefano: “Non ci so’ le condizioni per andare sul Galibier” (ce n’annamo a li castelli)
Martinello: “Per ben sei tappe sono previste percorsi alternativi”
De Stefano: “Sotto il nostro cartello della grafica”
De Stefano: “Le olimpiade invernale”
Sentita ad Anteprima Giro: “Cappa per mountain bike” (crasi tra gara e tappa)
De Stefano: “A causa della modifica del cambiamento del percorso” (cos’altro hanno tagliato?)
De Stefano: “A causa della modifica del percorso c’è un ritardo delle immagini” (e che c’entra!!! E poi le immagini in quel momento ancora c’erano, era l’audio che non andava)
De Stefano: “Teleceneoperatore” (che se stava a magnà?)
De Stefano: “Due settimane di corsa si stanno consumando in questa corsa rosa”
De Stefano: “Le volate di Napoli” (me ne ricordo una sola)
De Stefano: “Abbiamo cambiato il profilo di questa nostra 14a frazione” (ecco la colpevole del taglio del Sestriere, è la RAI, altro che neve!!!)
Martinello: “Una velacità”
Pancani: “Il gruppo non è più contato” (compatto)
Pancani: “Sulla salita verso Susa” (Susa è in pianura)
Cassani: “Ultimi otto colometri”
Pancani: “Grazie Alessandra” (ringraziando Arianna Secondini)
Pancani: “Queste nuvole così basso”
Pancani: “Comprensori sciistichi”
Pancani: “Cartello dell’ultimo chilometro” (striscione)
Martinello: “Gesink, che oggi occupava il terzo posto in classifica generale” (era quarto)
De Stefano: “Ha fatto la conferenza stampa lassù, via verso la sala stampa”
De Stefano: “Mauro Acquarone” (Michele, Mauro è Vegni)
IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)
1° Nathan Haas
2° Mattia Gavazzi a 7″
3° Maurits Lammertink a 19″
4° Pim Lingthart s.t.
5° Andrey Zeits a 21″
Classifica generale
1° Mattia Gavazzi
2° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 17′27″
3° Wilson Alexander Marentes Torres a 18′23″
4° Rafael Andriato a 20′04″
5° Davide Appollonio a 21′24″
QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
14a TAPPA: SAINT VINCENT – CREMONA – 1 giugno 1963
NEL GIRO D’ITALIA IL GIOVANE MILANESE VIGNA SI IMPONE A CREMONA IN UNA CONFUSA VOLATA
Numerose spinte ed altre irregolarità fra i battuti – Il primo arrivato complimentato anche dagli sconfìtti per il suo fulmineo scatto finale – Vigna, da dilettante, aveva vinto le Olimpiadi di inseguimento a squadre – Nessun altro episodio di rilievo nella tappa, tolto il ritiro di Nencini – Classifica immutata – Oggi la Mantova-Treviso


ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)
3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea
4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno
6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia
8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)
9a tappa: Sansepolcro – Firenze
10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio
11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont
12a tappa: Longarone – Treviso
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CHERASCO
maggio 17, 2013 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.
Foto copertina: l’abbraccio di folla alla partenza della tappa da Busseto (Foto Marco Vasini)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Cavendish, poker a Cherasco. Wiggo e Hesjedal si ritirano(Gazzetta dello Sport)
Cavendish non molla 4 volate, 4 vittorie (Corriere della Sera)
Regno Unito
Mark Cavendish sprints to yet another victory (The Independent)
Sick Wiggins forced out of Giro d’Italia (The Times)
Mark Cavendish sprints to fourth victory as Briton extends lead in points competition (The Daily Telegraph)
Francia
La fusée Cavendish (L’Equipe)
Spagna
Poker del intratable Cavendish (AS)
Cavendish no se cansa de ganar (Marca)
Cavendish no para, gana la cuarta etapa y Nibali sigue de rosa (El Mundo Deportivo)
Belgio
Bradley Wiggins, malade, renonce au Giro (Le Soir)
Cavendish pakt vierde ritzege in Giro (De Standaard)
13e étape du Giro: un Cavendish puissance 4 (L’Avenir)
Et de quatre pour Cavendish (La Dernière Heure/Les Sports)
Cavendish est vraiment monté en puissance (Sudinfo.be)
Cavendish sprint naar vierde ritzege in de Giro (Het Nieuwsblad)
Paesi Bassi
Cavendish ijzersterk (De Telegraaf)
Germania
Giro-Sieg Nummer vier für Cavendish – Wiggins raus (Berliner Zeitung)
Cavendish gewinnt vierte Etappe (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Lituania
Tryliktąjį „Giro d’Italia“ etapą R. Navardauskas baigė tarp lyderių (Lietuvos Rytas)
Canada
Canadian Ryder Hesjedal withdraws from Giro D’Italia in ‘heartbreaking’ decision(The Globe and Mail)
USA
Even Cavendish Surprised by Fourth Stage Win (The New York Times)
Colombia
Cavendish ganó su cuarta etapa; Urán no deja el tercer puesto del Giro (El Tiempo)
Urán no cede el tercer puesto en el Giro (El Espectador)
Australia
Wiggins pulls out of Giro (The Age)
Cavendish races to another stage win (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Nebe1980: Che palle! Ancora Cavendish, però stavolta è stato bravo
MirkoBL: Volata da manuale anche oggi. E per fortuna che era stanco! Interessante anche questo Mezgec, piazzato pure oggi. E bravo Nizzolo, più di così oggi era quasi impossibile fare
Howling Wolf14: Finalmente al Giro d’Italia hanno messo al bando gli arrivi in curva, specialità in cui si era distinto Carmine Castellano. Ora bei vialoni, lunghissimi, ampi.
in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Barbera e champagne (Giorgio Gaber)
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Cervere – Bardonecchia / Jafferau
Cervere : pioggia abbondante (2,4 mm), 11,7°C, venti deboli da N (8-9 Km/h), umidità al 95%
Villafranca Piemonte (Km 47,8): pioggia abbondante (2,8 mm), 11,6°C (percepiti 10°C), venti deboli da N (9-12 Km/h), umidità al 95%
Fenestrelle (Km 103,8 ): pioggia abbondante (3 mm), 5°C (percepiti 2°C), venti moderati da NE (13-29 Km/h), umidità al 96%
Sestriere – GPM 2035 m (Km 125,3) : nevicate abbondanti (2,1 cm, sin dal mattino), 0,4°C (percepiti -5°C), venti moderati da ESE (23-42 Km/h), umidità al 95%
Bardonecchia centro* – Traguardo volante (Km 159,4) : pioggia abbondante (2,8 mm), 4,1°C (percepiti 0°C), venti moderati da E (19-34 Km/h), umidità al 97%
*Il traguardo dello Jafferau è a 1908 metri, il limite della neve per Bardonecchia a 1230 (il centro è a 1281)
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Sentita ad Anteprima Giro: “Quest’opera è riservato”
Cassani: “Il tempo è riuscito a far capolino”
Cassani, mentre un rilevatore della velocità indicava 56 Km/h: “Gruppo che sta marciando a 52-53-54 orari”
Pancani: “Traguardo volante di Andriato” (t.v. di Alba, vinto da Andriato)
Pancani: “Classe noventa” (novanta)
Pancani: “Sonny Colbelli” (Colbrelli)
Pancani: “Raggiunti tre contrattaccanti” (commentando il fatto che tre contrattaccanti avevano raggiunto alcuni dei reduci della fuga del mattino)
Cassani: “Strada reletivemente stretta”
Cassani: “24 secondo”
Pancani: “Questi sono gli uomini che sono rimasti al contatto”
De Stefano: “Da Napoli a Cherasco attraverso la Lombardia” (va bene che questa era la tappa più lunga…)
De Stefano, parlando di Cavendish: “Abbiamo finito gli articoli per lui” (aggettivi)
Traduttrice di Samuel Sanchez: “Fate venire voglia di venire in Italia e conoscere la televisione pubblica” (la RAI puoi conoscerla anche rimanendo in Spagna)
De Stefano: “Torniamo qui da Cherasco” (dove già c’erano)
Pancani: “La linea può tornare allo studio di Roma” (dando la linea alla De Stefano che stava lì a due passi, a Cherasco)
Corriere della Sera: “Cavendish non molla 4 volate, 4 vittorie” (al Giro 2013 le volate finora disputate sono state 5)
IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
13a tappa: Busseto – Cherasco
1° Mattia Gavazzi
2° Tobias Ludvigsson s.t.
3° Patrick Gretsch s.t.
4° Iljo Keisse s.t.
5° Stephen Cummings s.t.
Classifica generale
1° Mattia Gavazzi
2° Jack Bodridge a 8′06″
3° Rafael Andriato a 15′19″
4° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 16′55″
5° Miguel Minguez Ayala a 17′16″
QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
13a TAPPA: LEUKERBAD – SAINT VINCENT – 31 maggio 1963
TACCONE 1° SUL GRAN SAN BERNARDO E A ST. VINCENT
Quarto successo consecutivo dell’abruzzese al Giro ciclistico d’Italia – Balmamion difende la sua maglia rosa – Malgrado una foratura nel finale – Massignan ha deluso i suoi tifosi
Il ciclista piemontese è giunto al traguardo con la pattuglia dei primi comprendente anche Zancanaro, De Rosso, Ronchini, Adorni e Fontona – Lo scalatore veneto in lieve ritardo sul culmine del Gran San Bernardo – Due sportivi di Como erano già in vetta alle 5 per attendere i corridori – Gli accorgimenti di Zilioli, Vendemmiati e Garau per affrontare la discesa


ARCHIVIO ALMANACCO
Cliccare sul nome della tappa per visualizzare l’articolo
2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)
3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea
4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno
6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia
8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)
9a tappa: Sansepolcro – Firenze
10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio
11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont
ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI TREVISO
maggio 16, 2013 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.
Foto copertina: piove e il raduno di partenza lo si fa al coperto (foto Bettini)
GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO
Italia
Tris Cavendish a Treviso. E Wiggins affonda sotto il diluvio(Gazzetta dello Sport)
12esima tappa a Cavendish. Nibali resta in rosa (Corriere della Sera)
Regno Unito
Mark Cavendish wins stage 12 of the Giro (The Independent)
Giro d’Italia hopes dashed for sick Bradley Wiggins (The Times)
Cavendish registers 100th career win as Wiggins toils in Giro (The Daily Telegraph)
Francia
Cavendish rit, Wiggins pleure (L’Equipe)
Spagna
Cavendish suma cien triunfos y Wiggins, enfermo, pierde 3:17 (AS)
Mark Cavendish se pone a cien (Marca)
Wiggins sigue hundiéndose (El Mundo Deportivo)
Belgio
Troisième succès de Cavendish au Giro (Le Soir)
Cavendish sprint naar honderdste zege, Wiggins definitief uitgeteld (De Standaard)
Wiggins déclare souffrir d’une infection pulmonaire (L’Avenir)
La passe de trois pour Cavendish (La Dernière Heure/Les Sports)
100e succès officiel pour Mark Cavendish (Sudinfo.be)
Paesi Bassi
Derde ritzege Cavendish (De Telegraaf)
Germania
Cavendish sprintet zum 100. Sieg (Berliner Zeitung)
Cavendish holt dritten Etappensieg (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
Lituania
R. Navardauskas finišavo su pagrindine grupe, M. Cavendishas iškovojo šimtąją karjeros pergalę Lietuvos Rytas
Canada
Cavendish wins rainy 12th stage at Giro d’Italia (The Globe and Mail)
USA
Cavendish Wins 12th Stage of Giro d’Italia (The New York Times)
Colombia
Rigobero Urán sigue tercero en el Giro, tras etapa que ganó Cavendish (El Tiempo)
Rigoberto Urán se mantiene tercero en el Giro de Italia (El Espectador)
Australia
Wiggins’ loss is Evans’ gain (The Age)
Wiggins falls off pace in Giro (The Australian)
Cavendish sprints to 100th win (Herald Sun)
BOX POPULI
Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
Mauro Facoltosi: Secondo voi le due salite previste nel finale, che hanno belle pendenze e strada stretta, potrebbero dar grossi problemi alle squadre dei velocisti e influire sullo sprint? In caso di volata chi potrebbe imporsi su questo circuito, che sarà affrontato su strade bagnatissime? Non escludo l’eventualità che i tempi per la classifica vengano presi al primo passaggio
Pudra: Oltre alla squadra di Cavendish chi ha interesse nell’arrivare in volata?
quelle di Bouhanni, Viviani, Goss e pochi altri… ma non è meglio che attaccano anche loro (intendo le loro squadre). Non so quanti ritiri ci siano stati e quanto siano ancora forti le squadre, ma non darei per scontato un arrivo in volata, dato che Cavendish ha vinto le prime due tappe veloci e può anche essere che le altre squadre cambino tattica.
MirkoBL: Visto come piove (passano a neanche 15 km da casa mia e non sono nemmeno uscito per andare a vederli passare perché è improponibile), secondo me ci sarà una tranquilla processione fino all’arrivo.
Profpivo: Giù come birilli sul secondo tornante del Fadalto… sta venendo giù tanta di quell’acqua da far paura!
Nebe1980: la pioggia complica tutto, peccato non ci sia una discesa vicino all’arrivo
comunque queste tappe così disegnate sono inutili. Il muro di ca del poggio andava messo a due o tre Km dall’arrivo. Piazzato lì non serve a nulla.
Jack.ciclista: Serve a fare pubblicità ai titolari del ristorante! E’ una tappa per velocisti, è già tanto che abbiamo messo due salitelle buone solo per fare da spot alla provincia.
Nebe1980: Le tappe per velocisi sono inutili. Io metterei sempre quqalche collinetta o salitella vicina all’arrivo. O meglio farei tappe con salitelle vicine all’arrivo su cui i velocisti possono resistere. (es Milano Sanremo col poggio) ma comunque tappe dove non ci si può limitare a far lavorare la squadra per entrare in azione solo negli ultimi 200 metri, tappe che i velocisti possono vincere ma in cui devono faticare per arrivare in volata invece che limitarsi a tenere la fuga a bagnomaria per poi raggiungerla a tre Km dall’arrivo quando vanno a 60 all’ora ed è impossibile evadere. Con qualche collinetta a 4 o 5 Km dall’arrivo dovrebbero resistere ad attacchi di altri uomini e la battaglia sarebbe interessante mentre così le tappe per velocisti sono una noia mortale
Jack.ciclista: Già. Anche io non sopporto i velocisi. E nemmeno i velocisti! Tutti a casa, non dovrebbero nemmeno partecipare alle corse a tappe. E nemmeno alle classiche. Se uno è un velocista che si dedichi solo alla pista.
Vittorio P.: Ecco il risultato di troppe salite e una crono non per specialisti. Wiggins, uno dei grandi attesi e protagonisti, di cui tutte le TV internazionali parlabano, è fuori. Ok, non starà bene, ma se ci fosse stata una bella crono da 60 km piatta, ora magari aveva 1 minuti di vantaggio su Nibali e il tutto era molto più interessante.
Macché, pure la cronoscalata hanno messo! A che serve invitare campioni stranieri, cronoman, velocisti, ecc. ecc. se volete solo montagne! Facciamo direttamente un GP dello scalatore e sono tutti felici e contenti. Puah! Forza Wiggins, ripijati. E viva le cronometro piatte.
Nebe1980: Ottimo!!! Wiggins staccato. Molto bene! Ora se vuole salvare il suo giro d’Italia deve attaccare a fondo in montagna. Se ci riuscirà tanto di cappello.
Una domanda Mauro. Ma visto che vi era la neutralizzazione del tempo ai tre dall’arrivo vorrei capire una cosa. I fuggitivi ai 3 Km all’arrivo avevano dei secondi di vantaggio. Vanno calcolati o no? Perchè se nn vanno calcolati che neutralizzazione è? Se vanno calcolati ci sarebbe la singolare situazione di un vincitore di tappa che prende dei secondi dai fuggitivi che ha raggiunto e battuto
Nebe1980: Troppe salite? Ma sinora hanno fatto solo in Montasio di salita seria e li ha perso solo 30 sec. Il tempo Wiggins non lo ha persao in salita ma in discesa e in discesa bagnata. Le crono da 60 Km piatte sono assurde e non lemettono più neppure al tour. Le crono piatte vanno eliminate del tutto ci vogliono crono vallonate e di non più di 40 Km
MirkoBL: Per la tappa conta l’ordine d’arrivo sulla linea del traguardo, per il tempo conta quello preso ai -3 km. Infatti per Cavendish il tempo è di 3. 1′ 47″, per i 5 fuggitivi è 3. 1′ 37″. Comunque Cav in volata è veramente impressionante.
Non avrà forse questi grandi avversari, ma quando ha accelerato ha preso 5 metri agli altri in un lampo.
Vittorio P: Mettiamoci in testa che non siamo più negli anni ‘90-’00 Indurain-Berzin-Armostrong, cioè NON ESISTONO PIU’ cronoman talmente forti che distruggono i GT.
Oggi, in cui evidentemente il tasso di doping è inferiore, le crono fanno molta meno selezione che nel recente passato. La salita è tornata principe. E quindi, per giustificare un Montasio-Galibier-Jafferau-Tre Cime-Gavia-Stelvio-Val Martello secondo voi bastano 55 km di crono vallonata? Risposta: no.
(E la situazione è ancora peggiore se si pensa che la 2a corno è addirittura “scalata”. Orrore). Quanto sarebbe assai più interessante se il giro avesse avuto una prima crono di 60 km piatta. Io non dico di togliere le salite. per carità, dico che è più importante avere i BIG stranieri e, soprattutto, creare un percorso equilibrato capace di esaltare il corridore più forte e che dia suspance, possibilmente, fino alla fine.
Mauro Facoltosi: Wiggins è malato (polmonite) Non ho potuto vedere il dopotappa, ma preparando la rassegna stampa dei quotidiani stranieri, mi sono imbattuto nel giornale spagnolo As, sul quale si dice che Wiggins ha una polmonite (se non ho tradotto male)
Gnaldi: Ho ascoltato per poco i commenti alla radio sulla tappa e mi è venuto il latte alle ginocchia. Commenti del tipo “il Giro non è facile come il Tour”, “eh, il Giro è un’altra cosa!”, “al Giro ogni giorno può accadere qualcosa”. Commenti da campanile che sinceramente mi danno davvero fastidio, così come mi danno fastidio i giubili per il ritardo di Wiggins. Ma se il Tour è così facile, perché i corridori nostrani non lo vincono da una vita (escludendo per pietà il Tour di Pantani) ? Se continuiamo con questo provincialismo davvero alla fine a correrlo non ci verrà più nessuno se non i corridori di casa nostra. E fra l’altro tutto questo sminuisce invece l’ottima prestazione di Nibali. Ma se il primo si chiamasse Li Yang a me andrebbe bene lo stesso, basta che se le meriti (e per inciso credo Nibali se lo meriti).
MirkoBL: Che Wiggins non stia bene lo si vede: non ha mai avuto la condizione dello scorso anno e in più si sono acuiti i problemi che ha in discesa col bagnato (probabilmente ben mascherati al Tour, visto che non ci sono state discese bagnate). Oggi non riusciva a tenere le ruote nemmeno in pianura, non può essere solo una questione di paura. O forse patisce in maniera molto forte il maltempo.
Però ci andrei cauto con la questione della polmonite: si è passato da raffreddore a influenza ed adesso a questa novità. Secondo me la verità sta nel mezzo.
Howling Wolf 14 (risposta Vittorio P.): Caro V.P., ormai anche nel ciclismo dobbiamo fare i conti con un po’ di teste calde. Il ciclismo è sempre stato lo sport della misura, dell’equilibrio, della sobrietà. Ora c’è qualcuno che vuole inoculare nel mondo della bici il virus del tifo, delle contrapposizioni e via dicendo. Il mio auspicio è che rimangano solo episodi e personaggi isolati, perché radicalizzando le posizioni, a volte in maniera ottusa, ossessiva e non tecnicamente sostenibile, si rischia di rovinare la storia e lo spirito di questo meraviglioso sport.
Howling Wolf 14 (risposta a Nebe1980): Certo che il vantaggio dei 5 fuggitivi viene calcolato. E’ normale. Logico. Ma non è la prima volta che in un ordine di arrivo chi arriva prima di un altro può avere un tempo più alto. A volte quando avvengono delle cadute nelle volate del gruppo di testa prima che chi è finito a terra si rialzi passa magari un altro gruppetto con dei corridori che raggiungono il traguardo prima di quelli caduti. Così il 115° arriva con un distacco di 1′15″ e il 116° arriva con lo stesso tempo del vincitore. E’ normale, ma è sempre stato così, almeno da quando le cadute negli ultimi 3 km vengono neutralizzate.
Howling Wolf 14 (risposta a Nebe1980): Certo che il vantaggio dei 5 fuggitivi viene calcolato. E’ normale. Logico. Ma non è la prima volta che in un ordine di arrivo chi arriva prima di un altro può avere un tempo più alto. A volte quando avvengono delle cadute nelle volate del gruppo di testa prima che chi è finito a terra si rialzi passa magari un altro gruppetto con dei corridori che raggiungono il traguardo prima di quelli caduti. Così il 115° arriva con un distacco di 1′15″ e il 116° arriva con lo stesso tempo del vincitore. E’ normale, ma è sempre stato così, almeno da quando le cadute negli ultimi 3 km vengono neutralizzate.
Howling Wolf 14 (risposta a Gnaldi): Bravo GNaldi, quoto tutto, ma proprio tutto, ciò che hai scritto. Non aggiungo altro, se non che sono contento e orgoglioso che ci sia gente che sa vedere le cose con i propri occhi senza essere influenzata da commentatori pelosi.
Howling Wolf 14 (risposta a Mauro Facoltosi): Ne parlava già la France Presse nel primo pomeriggio di oggi.
“Bradley Wiggins soffre di un’infezione polmonare. L’ha annunciato il suo team, la Sky. L’inglese, 4° in classifica, al momento non si sente “molto bene”. “Le ultime 24 ore – ha spiegato Wiggo alla partenza da Longarone – sono state yn po’ problematiche. Ho un’infezione polmonare. Spero di rimettermi, di star bene tra qualche giorno». «Fortunatamente in questi tre giorni ci sono tappe in cui non c’è grande agonismo, così posso sperare di rimettermi».
Wiggins non è il solo della Sky a non star bene. Anche Dario Cataldo è stato male nella prima parte del Giro. «La maggior parte dei corridori del team sono stati malati – sottolinea Wiggins – ma nel giro di tre-quattro giorni hanno superato i problemi, ora stanno meglio».” (AFP)
Nebe1980: Spero che Wiggins superi i problemi e che si riprenda alla grande per sferrare un serio attacco in montagna per tentare di recuperare lo svantaggio e che dimostri a me e a tutti quelli che lo criticano dicendo che non sa attaccare, che ci sbagliamo. Detto ciò però bisogna dire che in effetti giro e tour sono diversi e non devono snaturarsi solo per far venire i big. I big vanno più al tour perchè si vince di più ma il tour è una corsa diversa dal giro. Molta pianura, molto cronometro, salite più lunghe ma meno pendenti. Tutte caratteristiche adatte a corridori come Wiggins che mal sopportano le forti pendenze e che amano le cronometro. Quindi è ovvio che per Wiggins il tour sia più semplice da affrontare rispetto al giro
in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)
DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
La canzone del sole (Battisti)…. quel che mancava oggi… e con la speranza che ci sia domani, dopo e ancora dopo
a cura di DJ Jorgens
METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Busseto – Cherasco
Busseto : pioggia moderata (0,8 mm), 16,3°C (percepiti 15°C), venti deboli da SE (8 Km/h), umidità al 87%
Rottofreno (Km 47,8): pioggia moderata (0,9 mm), 16,4°C, venti deboli da SE (8 Km/h), umidità al 86%
Pontecurone – Rifornimento (Km 101,7 ): poco nuvoloso con qualche goccia di pioggia, 18,2°C, venti deboli da SE (3-18 Km/h), umidità al 71%
Nizza Monferrato (Km 161,5) : poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate piogge, 19,5°C (percepiti 18°C), venti moderati da SSE (11-30 Km/h), umidità al 58%
Alba – Traguardo volante (Km 201,5) : temporale con pioggia moderata (0,8 mm) e schiarite, 18,9°C, venti deboli da WNW (6 Km/h), umidità al 65%
Cherasco : temporale con pioggia moderata (0,9 mm) e schiarite, 15,9°C, venti deboli da NW (9 Km/h), umidità al 75%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “Siamo qui, ben riparati dalla tenda che ci sostiene”
Martinello: “Trasferimento di neutralizzazione”
Conti: “Arrivare in diretti” (arrivare direttamente, senza affrontare il circuito”
Conti: “Vito Favero è stato reso celebre dal Tour del 1958, che lo sfiorò” (collisione evitata?)
Vito Favero: “Sono tutti che vanno più per terra” (Giro giro tondo)
De Stefano: “Il tempo verrà preso sugli ultimi 3 Km” (e allora cosa facevano a fare i 131 Km precedenti?)
De Luca: “Cambio di bicicletta di ruota”
De Luca: “L’asfalto è allagato”
De Luca: “Pioggia che fa male in faccia talmente è forta”
Martinello: “Questo immagine è eloquente”
Martinello: “I primi 5 Km sono state neutralizzate”
Martinello: “Un dettaglio per far capire qualche goccia”
Televideo: “Mezgek” (Mezgec)
Infine, non è uno strafalcione ma merita di essere segnalata questa bellissima frase di Martinello, spronato a fare un paragone con il calcio (dove una partita non sarebbe mai stata incominciata, nelle condizioni di gara viste oggi al Giro)
“Questo è uno sport, il calcio è un gioco”
IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
12a tappa: Longarone – Treviso
1° Edwin Alcibiad Avila Vanegas
2° Wilson Alexander Marentes Torres a 2′03″
3° Jarlinson Pantano a 9′54″
4° Robinson Eduardo Chalapud Gomez s.t.
5° Stefano Locatelli s.t.
Classifica generale
1° Mattia Gavazzi
2° Jack Bodridge a 8′06″
3° Rafael Andriato a 15′17″
4° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 16′55″
5° Miguel Minguez Ayala a 17′16″
QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it
12a TAPPA: BIELLA – LEUKERBAD – 30 maggio 1963
TACCONE VINCE LA TAPPA, BALMAMION MAGLIA ROSA
Dopo i successi nelle tappe di Asti e Oropa – Per la terza volta consecutiva l’abruzzese primo al traguardo – Ieri a Leukerbad, in Svizzera, si sono nuovamente affermati gli scalatori – Pace fatta tra Adorni e Taccone
Il piccolo scalatore ha vinto anche il Gran Premio della Montagna sul Passo del Sempione, precedendo Adorni e Zancanaro – La salita finale ha provocato una seconda selezione – Massignan continua a deludere – La gioia di Balmamion – Ripetuto l’ordine di arrivo di Oropa – Il secondo arrivato riconosce la superiorità del rivale – Pellicciari ricoverato in ospedale a Gattinara per capogiri – Grave caduta di Durante nella discesa del Sempione


ARCHIVIO ALMANACCO
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2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)
3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea
4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno
6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia
8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)
9a tappa: Sansepolcro – Firenze
10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

