ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI JAFFERAU

maggio 18, 2013
Categoria: Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: il grafico d’emergenza della tappa

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Santambrogio, che impresa. Nibali 2°: è padrone del Giro(Gazzetta dello Sport)

Tra pioggia e neve, Nibali è sempre più padrone del Giro (Corriere della Sera)

Regno Unito

Now for the Tour: Thomas backs Bradley Wiggins’ return after Giro d’Italia disappointment (The Independent)

Nibali extends Giro d’Italia lead (The Times)

Santambrogio take stage as overall Giro leader Nibali retains maglia rosa (The Daily Telegraph)

Francia

Deux vainqueurs face au froid (L’Equipe)

Spagna

El ‘Tiburón’ Nibali le pega otro bocado al Giro de Italia (AS)

Nibali estira la ‘maglia’ rosa (Marca)

Santambrogio gana una etapa capada y Nibali, más líder (El Mundo Deportivo)

Belgio

Victoire de Santambrogio à la 14e étape (Le Soir)

Nibali laat Santambrogio winnen en verstevigt roze (De Standaard)

Santambrogio remporte la 14e étape devant Nibali (L’Avenir)

Santambrogio dompte la neige et Nibali (La Dernière Heure/Les Sports)

Santambrogio remporte la 14e étape sous la neige fondue (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Gesink in zwaar weer (De Telegraaf)

Germania

Italiener Santambrogio Sieger bei Schneeregen-Etappe (Berliner Zeitung)

Nibali baut Führung bei Santambrogios Sieg aus (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Canada

Santambrogio claims Giro 14th stage (The Globe and Mail)

USA

Santambrogio Takes Giro Stage 14, Nibali Extends Lead (The New York Times)

Colombia

Carlos Betancur, de tercero en la etapa 14 del Giro; Urán fue quinto (El Tiempo)

Colombiano Carlos Betancurt, tercero en la etapa 14 del Giro de Italia (El Espectador)

Australia

Nibali prospers as Evans slips behind (The Age)

Evans loses time to Giro leader (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

PRIMA DELLA TAPPA

Howling Wolf14: Si potrebbe evitare il Sestriere ed arrivare a Bardonecchia facendo la Valle di Susa. Se la nevicata non è abbondante, l’arrivo alla Jafferau potrebbe anche non saltare. E’ un arrivo in salita, non ci sono discese.

Howling Wolf14: Pare che le nevicate siano circoscritte solo alla primissima parte del mattino. Poi sono piogge deboli. L’Arpa Piemonte segnala lo zero termico a 2200-2300 metri.

Pedra85: Zero termico a 2200m vuol dire verosimilmente nevicate con accumuli anche sotto i 2000m

Howling Wolf14: Certo, è ovvio. Ma se la neve sarà al mattino entreranno subito in funzione i mezzi per la rimozione. Se malauguratamente dovesse nevicare anche al pomeriggio, la coltre sarà limitata e comunque non tale da pregiudicare la scalata della Jafferau. Occorrerà tenere in conto anche le temperature rigide, ma in salita – lo sai bene – si sentono meno.

Nebe1980: Se salta il Sestriere pazienza. Speriamo che non salti l’arrivo perchè già è un giro con poche salite, se saltano pure quelle… Aggiornamento meteo per domani Bardonecchia quota neve a 1750 mt

Salitepuntocia’: Si potrebbe fare la valle di Susa e arrivare anche a metà jafferau

Howling Wolf14: Poche salite? E’ pieno di salite. Troppe.

MirkoBL: Ma tanto metà le taglieranno per maltempo.

Vittorio P: Ci sono troppe salite! O, comunque, troppe in relazione ai pochissimi km a cronometro (cronometro vallonata non per specialisti e l’errore della cronoscalata) praticamente non ci sono crono. Giro per scalatori puri, non equilibrato. Quando si decideranno, gli organizzatori, ad ABOLIRE le cronoscalate e a inserire crono belle lunghe e piatte??

Nebe1980: Le salite sono poche e facili le crono sono troppe. Per fare un giro equilibrato ci vorrebbero almeno due salite come mortirolo e zoncolan e non ci sono. I Km a crono sono troppi dovrebbero essere non più di 60 di cui almeno 30 di crono di montagna perchè nel ciclismo di oggi nelle crono si fanno distacchi di minuti mentre in salita di pochi secondi. Guarda quest’anno Wiggins con infezione polmonare prende solo 30 sec sul Montasio staccandosi solo nel tratto aò 20%. Nibali al top prende un minuti e mezzo da wiggins in 22 Km di crono (dal Km 26 al K 48 della crono di saltara) Se Wiggins fosse in gara e non avesse perso tempo nelle discese sarebbe maglia rosa lui e con una cronoscalata a disposizione per assicurarsi un vantaggio incolmabile

Vittorio P: L’anno scorso Wiggins al top della forma si staccava da un Froome qualsiasi su una qualsiasi salita pirenaica. Chiunque che sa un briciolo di ciclismo sa Che una crono di 55 min non basta a pareggiare Stelvio, Tre Cime, Montasio, Jafferau, Galibier, Gavia, Val Martello, ecc.

Mauro Facoltosi: Ufficiale. Niente Sestriere nel percorso della tappa. Confermato l’arrivo in salita a Jafferau. La tappa sarà più lunga di 12 Km.

Howling Wolf14 (a Nebe1980): Sulle salite dure non si fanno distacchi importanti. Sono anni che si pone l’accento su questo aspetto. Lo ha sottolineato più a volte anche Cassani nelle sue cronache. Per fare i distacchi importanti bisogna far scoppiare di fatica i corridori. E questo avviene solo con i tapponi. Tapponi vuol dire percorsi con tante salite. Non necessariamente difficili. Anzi, forse meglio che siano facili.

Howling Wolf14 (a Vittorio P.): Speriamo presto. Un Giro che si riduce ad avere ancora una volta Scarponi protagonista dell’ultima settimana dev’essere ripensato. Mettiamo una pietra sopra questa ossessiva ricerca di salite con pendenze estreme, creiamo un Giro equilibrato e cerchiamo di portare i veri big del ciclismo di oggi, senza ridurci a Scarponi e Pozzovivo.

Howling Wolf14: il nuovo tracciato è bruttissimo. Le tappe così favoriscono gli scattisti. E così il Giro d’Italia torna ad essere per scattisti. E non per fondisti. Sempre più un campionato per scalatori. Gente che ha la sparata di uno o due minuti, poi vive di rendita.

Mauro 72: Questa volta sono ridicoli. Al Sestriere non c’è nessun problema, fa freddo, bella scoperta. La discesa a Cesana è la strada di montagna più sicura che esista. L’unica cosa bella del giro è la presentazione. Il Galibier, invece, è impossibile. E non faranno neppure il Moncenisio. Ma mettere 3 cime da più di 2600m in una corsa a maggio è la dimostrazione delle qualità degli organizzatori.
Il prossimo anno metteranno in programma una salita al 35%, sterrata, nel fango, coi chiodi per terra e le cavallette che attaccano.

Salitepuntocia’: Per far venire l anno prossimo froome sleck e contador ritorneranno
le salite dure,doppio zoncolan altro che il sestriere da Pinerolo, i galibier e
gli Stelvi a 70 km dal versante facile…

Patavium82: HW, sono d’accordo sul fatto che la tappa, il cui tracciato già non era memorabile prima, sia ora particolarmente brutta, e sono d’accordo sul fatto che non favorisca i fondisti, e cioè chi è capace di menare in montagna per tanti km, anche da solo se serve. Però, ti chiedo con sincera curiosità, quale percorso alternativo avrebbero potuto immaginare, una volta eliminato il Sestriere? Non conosco quelle zone, non è per fare polemica.

Patavium: Mauro 72, se all’arrivo di Jafferau sta nevischiando, come si vede in TV, dubito che al Sestriere sia meglio. Capisco l’amarezza di dovere vedere una mezza tappa (e neanche quella perchè le immagini non ci sono) però immagino sia una questione di sicurezza. Se fosse capitato qualcosa di serio in discesa dal Sestriere, cosa avremmo detto dell’organizzazione?

DURANTE LA CORSA

Howling Wolf14: Tappa stupida e insignificante. Non hanno nemmeno voglia di correrla. Si sveglieranno quando mancheranno 5 km all’arrivo. Bella roba. Noia mortale nelle tappe di montagna più ancora che nelle tappe di pianura. C’è qualcosa che non va. Sarebbe stato meglio fare una tappa appenninica ondulata con tante salite. Questa scelta ossessiva di salitoni alpini si sta rivelando un boomerang. E intanto Scarponi ha sempre più possibilità di lottare per il successo. Sigh!

Howling Wolf14: Non c’erano molte alternative, effettivamente. Potevano fare il Pra Martino, già scalato dal Giro qualche anno fa. Ma io ho l’impressione che i corridori non avevano molta voglia di fare salite. Hanno fiutato la possibilità di saltare il Sestriere, di evitare il freddo della discesa e quindi spingevano in ogni caso affinché il Sestriere non fosse sostituito in alcun modo. Quella di puntare direttamente su Susa è stata la scelta più logica. Il problema è che insistendo con queste tappe che arrivano molto in alto, anche nei prossimi giorni ci saranno tagli. Domani, innanzitutto, saltano Moncenisio e Galibier. Poi probabilmente salteranno Gavia e Stelvio. Forse si salveranno le 3 Cime di Lavaredo. Colpa del maltempo, sì, però la struttura del Giro va un po’ ripensata. Si corre a inizio maggio, bisogna tenerne conto.

Howling Wolf14: Io sul taglio del Sestriere sono d’accordissimo. Lo prevedevo e lo auspicavo già da ieri. Per ragioni di sicurezza.

Mauro 72: Al Sesteriere ha iniziato a nevischiare poco fa, strade perfette, te lo assicuro. Sono bagnate, ma non mi sembra che questa sia una motivazione per fermare la corsa Alla Sanremo era tutta un’altra storia, era proprio impossibile pedalare. Vi asscuro che la discesa da Sestriere a Cesana è una delle più facili discese da 2000m che ci siano, pericolosità zero. Poi sinceramente non mi spiace di non vedere il Sestriere che, come salita, non ha nulla di che. A parte che, come dici giustamente, non si vede nulla. Di vedere il faccino della Di Stefano ci siamo un poco stufati. Vedendo poco fa le immagini di Pantani al Galibier nel 1998 la Rai si auto-umilia. I francesi, 15 anni fa, non ci fecero perdere 1 solo minuto di corsa in condizioni meteo anche peggiori. La Rai non riesce a trasmettere da Avigliana
Canone? Ribadisco un’ultima cosa. Se programmi quote così alte a maggio non lamentarti della sfortuna perché qui la sfiga non c’entra nulla.

DOPO LA TAPPA

Salitepuntocià: Grande santambrogio. Ma più grande Nibali che con l’abbuono da 40″a Uran e qualcosa in più a evans. La durezza del giro su vede anche nelle tappe considerate facili, il freddo fa cento volte più selezione del caldo,che è il vero amico dei corridori. Uran ha detto in tv pure lui che il giro è la corsa più dura e più fredda. Peccato che non c e un organizzazione e una TV all altezza

trautman80: Non è possibile nel 2013 vedere solo le immagini dell’arrivo perche’ non volano gli elicotteri. La rai avra’ le tecnologie per predisporre un ponte mobile a meta’ salita, sapendo da giorni del maltempo. Non si pretende il fullhd con 15 riprese diverse, ma una trasmissione d’emergenza a bassa risoluzione dalla testa della corsa tramite una tecnologia diversa (satellitare,traffico telefonico?) dovrebbe essere possibile. Poi vedere Scarponi gelato all’arrivo fa pensare al Gavia di 25 anni fa, è una scena quasi ridicola pensando che i cicloamatori con l’abbigliamento tecnico di oggi corrono tranquillamente a febbraio.

Howling Wolf14: Quelle dichiarazioni di Uran gliele strappano di bocca i tirapiedi della Rai. Il Giro è la corsa più fredda? E il Tour è la corsa più calda. E allora? Per quanto riguarda Uran, vedremo cosa combinerà quando andrà al Tour.

Salitepuntocia’: Menomale l’anno prossimo tornano le salite

Howling Wolf14: Speriamo che nel 2014 eliminino un po’ di arrivi in salita. Non se ne può più. Speriamo che la lezione di quest’anno serva a qualcosa. Speriamo che l’attenzione, anziché sul percorso, si concentri sui big da portare al via. Ma ho paura che il Giro d’Italia interessi sempre di meno.

Howling Wolf14: Scarponi non è gelato. Era cotto. Deve aver faticato tantissimo su quella salita. In salita, lo sappiamo benissimo anche noi che pedaliamo, il freddo non lo senti, anche quando ci sono zero gradi. Inizi a sentir freddo se ti fermi, ma non subito, dieci minuti dopo.

Howling Wolf14: La Rai è un circo. Un carrozzone. Tanti scaldasedie, tanti tromboni, tanti tirapiedi. E poca gente che ha voglia di lavorare. E’ dai primi anni 60 che c’è questo problema, dai tempi di De Zan. Bastava una nuvola ed usciva la scritta: “Siamo in attesa di riprendere la trasmissione”. Gli elicotteri non volavano allora e non volano adesso. Al Tour volano sempre. Alla Vuelta pure. E, in ogni caso, come giustamente osservi, si possono prevedere in anticipo sistemi di trasmissione d’emergenza. Ma figurati se alla Rai ci arrivano.

Nebe1980: Si dice che i tapponi con tante salite fanno più selezione delle salite estreme e io sono daccordo. Ma io sono dell’idea che bisogna mettere i tapponi con varie salite estreme. Es. Stelvio Mortirolo, Monte Padrio. Oppure Sella Ciampigotto, Passo Pura, Crostis, Zoncolan o ancora Fauniera Sampeyre Agnello e Izoard.
Invece a proposito di salite al 30% non sarebbe male una cronoscalata all’albergo Edelweiss sopra San genesio.

Nebe1980 (a Howling Wolf14): Scusa ti lamenti che gli altri ce l’abbiano con Wiggins e tu cos’hai contro Scarponi? Anche io preferisco un corridore capace di attaccare da lontano ma meglio uno Scarponi di uno che guadagna minuti a cronometro e poi addormenta la corsa e fa ddormentare anche noi a vedere tappe noiose in cui la squadra tira a tutta e lui sta a ruota. Le salite estreme servono perchè li la squadra non ti può aiutare, ti devi arrangiare, deve lavorare il capitano in prima persona, la corsa non te la possono fare gli altri la devi fare tu. Io ho sempre detto che ci sono poche salite e infatti oggi e domani a prescindere dasl tempo si può fare la corsa solo sull’ultima salita mentre io avrei visto bene un tappone con cinque o sei colli.

Howling Wolf14: I tapponi con cinque-sei colli non li fanno più. Abbiamo dato al Giro quest’input delle salite estreme e ormai seguono questo filone. Quando andrà in pensione questa moda, forse rivedremo i veri tapponi. Non ce l’ho con Scarponi. Che peraltro, poi, mi è anche simpatico. Voglio solo sottolinearne la mediocrità e, soprattutto, la sopravvalutazione che fanno del marchigiano tanti mestieranti dell’informazione. Tanto di cappello per Scarponi, che è coriaceo e lottatore, ma un Giro che non annovera tra i suoi favoriti Scarponi non può essere una grande gara a tappe internazionale. Scarponi è uno da 10° posto, un piazzamento rispettabilissimo, ma altra cosa rispetto alla lotta per la maglia rosa.

Nebe1980: no psrimo piuttosto di vedere più salite e soprattutto di rivedere le salite dure i mortiroli, gli zoncolan, i fedaia i plan de corones e compagnia. Anzi speriamo in arrivi in salita seri anche al sud, un blockhaus e similari.
In fondo non mi sembra tanto per scalatori questo giro. il secondo della genarale è un cronoman e il primo sì è forte il salita ma è un passista scalatore non un arrampicatore puro tant’è vero che a cronometro perde dagli specialisti ma guadagna sugli arrampicatori puri. HW ma tu vorresti davvero un giro modello tour con le prime dieci tappe che sono un tavolo da biliardo due crono piatte di 60 Km l’una di cui una prima delle poche montagne così il cronoman fa le montagne con un enorme vantaggio e poi se gli dovesse capitare un giorno di dafaillances ha la crono finale. E le poche montagne con cime storiched a 60 Km dall’arrivo e tre arrivi in salita sriminziti su salite pedalabili dove la squadra conta più delle energie del singolo ? No perchè io negli ultimi anni sinceramente sto perdendo sempre più interesse per il tour, preferisco guardare la vuelta perchè il tour mi annoia

Howling Wolf14: Ma se hai appena finito di dire che Uran Uran ha detto che il Giro è la corsa più dura!!! Adesso dici che questo Giro non ti sembra “tanto per scalatori”. Ma allora, delle due l’una. Evans cronoman? Ma quando mai. Evans è un corridore completo, uno che si difende benissimo su ogni terreno. Ma non mi risulta che abbia mai fatto prestazioni eccezionali nelle crono. Tu, avendocela a morte con chiunque non prenda distacchi superiori ai 6 minuti nelle cronometro, vedi cronomen dappertutto. E’ una questione ideologica, la tua. Tu vorresti corse solo per scalatori, solo arrivi in salita. E chiunque altro non sia scalatore lo tratteresti e lo considereresti come carne da macello, come zavorra, come gente solo per far numero. Il ciclismo è altro, caro Nebe. Se andassi a rileggerti (o a leggerti) un po’ di storia forse te ne convinceresti.

Nebe1980: Veramente il commento di Uran non l’ho ricordato io ma un altro utente. io non lo avevo neppure sentito. Questo giro non è per scalatori. I giri per scalatori degli ultimi anni erano: il 96, 97, il 99, un po il 2007, il 2010, il 2011. Evans ha vinto un tour grazie alle cronometro altrimenti avrebbe vinto (meritatamente Schleck. Certo Evans va in salita ma il suo punto forte è la cronometro. io non ce l’ho con chi prende meno di 6 minuti a cronometro ma non mi piacciono i ragionieri della bici e solitamente i cronoman lo sono mentre mi piacciono quelli cxhe corrono a sensazione a provano anche quando sembra assurdo riuscire. ripeto per la ventesima volta, De Gendt è un cronoman ma mi è piaciuto l’anno scorso e ho sperato che quell’attacco sul mortirolo e stelvio lo portasse alla maglia rosa. alla fvine non ce l’ha fatta ma comunque ha conquistato il podio.

Salitepuntocia’: Uran ha detto che è la corsa più dura mai fatta. Ma ciò dimostra che anche un giro facile è piu duro di un tour. Anche lo stradopato e Leipheimer dissero che la per noi non estrema tappa del petrano era la più dura mai fatta da loro, figuriamoci se facevano i giri 2006 o 2010.

Howling Wolf14 (a Nebe1980): Non capisco in base a cosa tu possa stabilire che uno vince una corsa “meritatamente” ed uno “immeritatamente”. Il ciclismo non è come la boxe, dove ci sono dei giudici che stabiliscono chi vince in base ai pugni messi a segno, allo stile, alla difesa, etc. Nel ciclismo vince chi percorre un itinerario in minor tempo. Il ciclismo è questo, forse tu vedi un altro sport.

Nebe1980: Meritatamente perchè si è sbattuto, attaccando a cento chilometri dall’arrivo e vincendo la tappa il giorno dopo andando di nuovo all’attacco con Contador. Senza quella tappa a cronometro inutile e quindi su un percorso meno sbilanciato a favore dei cronoman avrebbe vinto lui. Ecco cosa intendo per meritatamente, chi fa attacchi come quelli che vanno a buon fine merita certamente

Nebe1980: Si a me piacciono le salite da ribaltamento e più sono pendenti più sono di buon umore. Quando vedo un muro mi si dipinge il sorriso sulla faccia. E allora? Tu la pensi diversamente… il mondo è bello perchè è vario

Howling Wolf14: Certo. Si è sbattuto solo lui. Gli altri sono lazzaroni. Non è che forse non si è sbattuto nella cronometro? Quello non ti viene in mente, perché hai un’avversione viscerale nei confronti delle cronometro. Insegniamo invece ai ciclisti ad allenarsi da soli, a fare delle uscite in soglia di 100-120 chilometri, da soli, senza scie. Quello è il ciclismo. Non stare in gruppo sino a tre km dal traguardo e poi uscire in bellezza. Se ti alleni da solo, impari a viaggiare a cronometro e poi puoi vincere i grandi giri. Altro che salite da circo.

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

Mani di Forbice (Francesco Baccini), dedicata al gran lavoro di “taglia e cuci” degli organizzatori

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Cesana Torinese – Col du Galibier

Cesana Torinese: pioggia debole (0,1 mm) e schiarite, 6,3°C, venti deboli da S (4-5 Km/h), umidità al 89%
Susa (Km 32,9): pioggia debole (0,3 mm) e schiarite, 14,3°C, venti deboli da E (5-12 Km/h), umidità al 89%
confine di stato (Km 50 ): pioggia debole (0,2 mm) e schiarite, 6,8°C, venti deboli da ESE (6-7 Km/h), umidità al 79%, limite della neve a 1860 metri.
Col du Galibier : nevicate deboli (0,2 cm, sin dal mattino), -2,1°C (percepiti -6°C), venti moderati da WSW (11-18 Km/h), umidità al 90%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Le immagini languono, le parole volano… e gli strafalcioni lievitano

Vegni: “Giafferò” (Jafferau si pronuncia Giaffrò)
Pancani: “Gioffrò”
De Stefano: “La nostra radiocamera”
De Stefano: “Giovanni Barsotti” (Borsotti)
De Stefano: “Nuovo arrivo a Le Valloir, sotto Le Valloir” (si parlava di arrivo a Les Verney, sopra Valloir: tre strafalcioni in uno)
De Stefano: “Non ci so’ le condizioni per andare sul Galibier” (ce n’annamo a li castelli)
Martinello: “Per ben sei tappe sono previste percorsi alternativi”
De Stefano: “Sotto il nostro cartello della grafica”
De Stefano: “Le olimpiade invernale”
Sentita ad Anteprima Giro: “Cappa per mountain bike” (crasi tra gara e tappa)
De Stefano: “A causa della modifica del cambiamento del percorso” (cos’altro hanno tagliato?)
De Stefano: “A causa della modifica del percorso c’è un ritardo delle immagini” (e che c’entra!!! E poi le immagini in quel momento ancora c’erano, era l’audio che non andava)
De Stefano: “Teleceneoperatore” (che se stava a magnà?)
De Stefano: “Due settimane di corsa si stanno consumando in questa corsa rosa”
De Stefano: “Le volate di Napoli” (me ne ricordo una sola)
De Stefano: “Abbiamo cambiato il profilo di questa nostra 14a frazione” (ecco la colpevole del taglio del Sestriere, è la RAI, altro che neve!!!)
Martinello: “Una velacità”
Pancani: “Il gruppo non è più contato” (compatto)
Pancani: “Sulla salita verso Susa” (Susa è in pianura)
Cassani: “Ultimi otto colometri”
Pancani: “Grazie Alessandra” (ringraziando Arianna Secondini)
Pancani: “Queste nuvole così basso”
Pancani: “Comprensori sciistichi”
Pancani: “Cartello dell’ultimo chilometro” (striscione)
Martinello: “Gesink, che oggi occupava il terzo posto in classifica generale” (era quarto)
De Stefano: “Ha fatto la conferenza stampa lassù, via verso la sala stampa”
De Stefano: “Mauro Acquarone” (Michele, Mauro è Vegni)

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)

1° Nathan Haas
2° Mattia Gavazzi a 7″
3° Maurits Lammertink a 19″
4° Pim Lingthart s.t.
5° Andrey Zeits a 21″

Classifica generale

1° Mattia Gavazzi
2° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 17′27″
3° Wilson Alexander Marentes Torres a 18′23″
4° Rafael Andriato a 20′04″
5° Davide Appollonio a 21′24″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

14a TAPPA: SAINT VINCENT – CREMONA – 1 giugno 1963

NEL GIRO D’ITALIA IL GIOVANE MILANESE VIGNA SI IMPONE A CREMONA IN UNA CONFUSA VOLATA
Numerose spinte ed altre irregolarità fra i battuti – Il primo arrivato complimentato anche dagli sconfìtti per il suo fulmineo scatto finale – Vigna, da dilettante, aveva vinto le Olimpiadi di inseguimento a squadre – Nessun altro episodio di rilievo nella tappa, tolto il ritiro di Nencini – Classifica immutata – Oggi la Mantova-Treviso

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ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

12a tappa: Longarone – Treviso

13a tappa: Busseto – Cherasco

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