ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI GALIBIER

maggio 20, 2013
Categoria: Approfondimenti

Come negli ultimi anni, dopo la presentazione della tappa e la cronaca, la giornata in rosa di ilciclismo.it si chiude con uno scrigno zeppo di golosità: la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; i punti salienti della tappa a venire; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà e il ricordo del Giro del 1963. Seguiteci.

Foto copertina: ripresa dalla telecamera della RAI, anche una marmotta è uscita dal letargo per assistere al tappone del Galibier

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Galibier, Visconti nel nome del Pirata. Nibali sempre più padrone del Giro (Gazzetta dello Sport)

Impresa di Visconti sul Galibier. Nibali resta maglia rosa (Corriere della Sera)

Regno Unito

Visconti claims first victory amid snowy conditions (The Independent)

Visconti conquers snow and rivals to take the stage 15 (The Daily Telegraph)

Francia

Visconti en solitaire (L’Equipe)

Spagna

Visconti conquista el Galibier en un día de huelga del pelotón (AS)

Visconti se adjudica una etapa épica en el Galibier (Marca)

Nibali mantiene el rosa bajo la nieve (El Mundo Deportivo)

Belgio

L’Italien Giovanni Visconti remporte la 15e étape du Tour d’Italie, au Galibier (Le Soir)

Visconti wint mythische Giro-etappe op de Galibier (De Standaard)

Visconti remporte en solitaire la 15e étape, dans la neige (L’Avenir)

Santambrogio dompte la neige et Nibali (La Dernière Heure/Les Sports)

Visconti en solitaire dans la neige (Sudinfo.be)

Paesi Bassi

Visconti wint in de sneeuw (De Telegraaf)

Canada

Visconti claims 15th Giro stage with strong solo performance (The Globe and Mail)

USA

Nibali Contains Rival’s Attacks to Retain Overall Lead (The New York Times)

Colombia

Carlos Betancur, de segundo en la etapa 15 del Giro, Duarte fue quinto (El Tiempo)

Carlos Betancurt, líder de los jóvenes del Giro de Italia (El Espectador)

Australia

Evans down on time but not hope (The Age)

Evans still in the hunt in Giro (The Australian)

Cadel chase stalls in snow (Herald Sun)

BOX POPULI

Ogni giorno, a partire dalla prima tappa, qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

GIORNI PRECEDENTI LA TAPPA

Mauro Facoltosi: RCS al momento non ha ancora preso una decisione, il prefetto della Savoia sì: negato il permesso al Giro per il passaggio su Moncenisio e Galibier a causa dei troppi rischi. L’unica soluzione possibile sarebbe, a questo punto, di partire da Cesana Torinese, raggiungere Bardonecchia, sconfinare attraverso il traforo del Frejus e da lì salire sul Telegraphe per raggiungere Valloire. Si parla di traguardo alternativo a Les Verneys, circa 2 Km dopo Valloire. Il problema è che, in diretta, oggi Vegni ha detto che il traforo era impensabile: dunque, a questo punto, temo che RCS deciderà di annullare la tappa. Le squadre dovranno comunque raggiungere Valloire in autobus, dove è in programma il giorno di riposo e la partenza della successiva frazione, che riporterà la carovana in Italia. Se, però, il Moncenisio non sarà agibile nemmeno martedì e non vorranno passare dal traforo, penso che, a questo punto, recupereranno la partenza saltata domenica e la tappa diventerà Cesana Torinese – Ivrea.

Nebe1980: buffoni sono mesi che si lavora per assicurare il galibier, aspetta almeno la mattina della tappa per decidere e nel frattempo sbattiti per consentire il passaggio in sicurezza. In fondo il galibier è arrivo e quindi non c’è discesa

Mauro Facoltosi: Gli organizzatori non ne hanno colpa; senza l’ok del prefetto non si passa. Qualche anno fa un permesso negato fece saltare un’intera corsa a tappe (Giro della Liguria)

Profpivo: Parlare col senno di poi è sempre facile, ma non è stato un po’ troppo azzardato prevedere un Giro con quattro tappe oltre i 2000 metri di quota? A maggio non è così incredibile che nevichi in montagna. E se continua così anche la tappa con Gavia e Stelvio salterà, e a grosso rischio anche quella della Tre Cime.

Mauro Facoltosi: Va anche detto che erano anni che non si vedeva un maggio così nevoso e freddo.

Salitepuntocia’: Un maggio piovoso direi ma non freddo. La prima parte del mese ha fatto ben 2-3 gradi sopramedia del periodo degli ultimi trent’anni, solo da 3 gg si è sottomedia ed è capitato nel momento delle Alpi … L’aria più fresca e quindi la neve in montagna a quelle quote cade indipendentemente da quanto sia più caldo o più freddo della media, infatti anche a luglio e agosto con una semplice perturbazione atlantica nevica sopra i 2500 e a volte più in basso, livigno ha le sue nevicatine anche a luglio a agosto a 1800 mt. A metà maggio la media massime a milano ad esempio è 22 gradi , e minime di 10 gradi.. In quota significa che va sottozero comunque. L’unica differenza è che in un maggio veramente freddo nevica a 700-1000 mt, in un maggio qualsiasi a 2000. Nel giro 84 A GIUGNO nevicò a Bardonecchia alla partenza della tappa a 1200 mt e fece 30cm a macugnaga…
Sto maggio fa ridere al confronto…

Howling Wolf14: Il Giro d’Italia va un po’ ripensato. E’ vero che il 2013 è un anno eccezionale di maltempo, però non si possono sempre forzare le situazioni. Bisognerà tener conto anche di questo aspetto.

Mauro Facoltosi: Secondo le ultime informazioni in arrivo dalla Francia, che in un primo momento parlavano di traguardo anticipato a Le Verneys (3 Km dopo Valloire), pare che si possa arrivare fino alle Granges del Galibier, a quota 2300 metri.

Mauro Facoltosi: E’ arrivata la conferma da Acquarone: arrivo a quota 2300, dove c’è il monumento a Pantani. Ci sono ancora dubbi, ma si spera, per il Moncenisio.

Nebe1980: Beh era quello che dicevo io. Aspettiamo domani e tentiamo nel frattempo di fare il possibile perchè il tracciato sia il più possibile vicino a quello originariamente programmato. L’arrivo ai 2300 mt è già una buona scelta per coniugare la sicurezza dei corridori con l’esigenza di una corsa che vede molte salite a rischio

Howling Wolf14: Con tutta la comprensione per gli organizzatori, io ritengo comunque che una corsa a tappe non possa vivere per metà della sua durata su precarietà, punti interrogativi, ipotesi e percorsi di emergenza. E’ vero che si tratta di un anno particolarmente ostile per via del maltempo, ma è altrettanto vero che, svolgendosi la corsa a maggio, il fattore possibile maltempo andrà tenuto in debita considerazione quando si disegneranno i percorsi della prossime edizioni. I team programmano le loro tattiche sulla base delle caratteristiche delle tappe che si succedono, magari non attaccano in una frazione e tengono in serbo le energie per quella successiva. Se quella successiva salta, le tattiche e i programmi vanno a pallino. E allora si dice che sapendolo prima si sarebbe attaccato nella tappa precedente. Il Giro non può vivere alla giornata. Dovrà decidere di andare dove si può, non dove forse non si può. Sennò chieda la collocazione in un’altra parte del calendario. Ma temo che, siccome il Giro, ormai, conta poco, le eventuali richieste rimangano lettera morta.

Profpivo: Non credo assolutamente che arriveranno a 2300 metri, mi sembra solo una maldestra mossa per tenere vivo l’interesse della gente sfruttando anche il fatto che lì c’è la stele per Pantani. E poi scusate ma se non si passa sul Moncenisio, come fanno a fare la tappa. Secondo me sarà annullato tutto, se il prefetto non dà l’ok è impossibile partire. E se proprio andasse bene, metteranno il traguardo a Valloire.

Nebe1980: ma perchè non mettono l’arrivo all’alpe d’huez che è più bassa? comunque in effetti le altitudini estreme sono pericolose. io preparerei il percorso alternativo sin dalla presentazione del giro. Comunque di salite dure sotto i 2000 ce ne sono tante (prime tra tutte Zoncolan e Mortirolo)

Salitepuntocia’: Meglio così. Con la scusa del maltempo finalmente capiranno che le salite da passistoni tipo Stelvio galibier etc non su devono mettere nei percorsi. I zoncolan Prada alta nortirolo etc son a quote più basse e quindi questi son i punti fermi per il futuro

Howling Wolf14: Ma, Nebe, forse tu non hai ancora capito come si organizza una corsa ciclistica a tappe. Le tappe devono arrivare dove ci sono gli enti locali che cacciano i cosiddetti euros. Non è che si vanno a mettere a capocchia i teloni del traguardo. RCS ha preso i soldi da Valloire e lì la tappa deve arrivare e lì le squadre devono pernottare. L’Alpe d’Huez non c’entra. All’Alpe d’Huez non interessa l’arrivo del Giro. Seconda cosa. I percorsi alternativi sono pronti da mesi. Ovviamente non vengono rivelati, ma per ogni tappa alpina ce ne sono almeno due o tre. Questa è stata un’ondata di maltempo eccezionale che ha reso parzialmente impraticabili anche gli itinerari alternativi.

Salitepuntocia’: L’alpe d’huez sta chiedendo il giro da tre anni ma valloire ha offerto più soldi. idem bardonecchia etc. Il mondo gira in base ai soldi …

Nebe1980: Nun va bene. NN si può fare il galibier? Io avrei messo l’alpe d’huez come arrivo alternativo. in fondo a 2660 mt può nevicare anche a luglio (vi ricordate il tour 96?) quindi alternativa sulla vicina alpe d’huez e quel paese gli stramaledetti quattrini che rovinano questo sport e anche tutti gli altri

Howling Wolf14: Per quanto mi riguarda i soldi non rovinano il ciclismo. Io vado in bicicletta da quando avevo 8 anni. E non ho mai smesso. La mia è una passione. Anche per altri. Per i professionisti, invece, è una passione trasformata in lavoro. Pedalano per guadagnare. Gli stramaledetti quattrini servono a loro per vivere come servono a te. Se poi questa logica non ti piace e pensi che – come dice Salitepuntocià – si dovrebbe correre solo per passione, non per soldi, per osservare lo spirito olimpico, beh, prova a fare qualche proposta oppure – come dicevo io – se il principio non ti va, accomodati da altra parte. Tanto, se vai in bicicletta, potrai continuare a farlo lo stesso.

DOPO LA TAPPA

Mauro Facoltosi: Vittoria di Visconti. Betancur 2°, Niemiec 3°. Nel gruppo maglia rosa si è visto poco. Con tutto quello che avevano fatto gli organizzatori per salvare questa tappa potevano osare un pochino di più.

Fricius: Direi però che il pianto di Visconti è stato veramente commovente, da solo è valso più di molto spettacolo e molte parole.

Salitepuntocia’: Quoto. Anche perché dal galibier non ci si aspettava nulla, la prossima volta facciano un arrivo all’alpe d’huez anche se come euro offrirà di meno….

in collaborazione con gli utenti del Forum dello scalatore (www.salite.ch)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

E adesso pedala (Marco Pantani)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO
Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa Valloire – Ivrea

Valloire: previsioni non disponibili
confine di stato (Km 78,1): pioggia debole (0,1 mm), 6,7°C, venti deboli da SSE (3-7 Km/h), umidità al 77%, limite della neve a 1810 metri.
Susa (Km 95,4) : pioggia debole (0,2 mm), 15,6°C, venti deboli da E (6-11 Km/h), umidità al 71%
Fiano (Km 147) : pioggia debole (0,2 mm), 14,5°C, venti deboli da ENE (6 Km/h), umidità al 73%
Agliè – Traguardo volante (Km 183,6) : pioggia debole (0,3 mm), 14,3°C (percepiti 13°C), venti deboli da NE (10 Km/h), umidità al 76%
Ivrea : pioggia debole (0,3 mm), 14,9°C, venti deboli da ENE (8 Km/h), umidità al 80%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Vaccari: “Abbassare la partenza” (abbassare la bandiera del via alla partenza)
Roberto Petito: “Condizioni atmosferice”
Vaccari: “Partenza alle 14″ (infatti sono partiti alle 13)
Cattaneo: “Non solo sei arrivato al fondo, ma hai pure vinto questa tappe per ciclisti duri” (ciclisti duri? intendevi congelati? ieri ci sono andati vicino, in effetti)
Nibali: “Sul Galibier, dove Pantani ha costruito qualche… diversi successi” (uno solo, rimasto nella storia, ma uno solo)
Roberto Petito: “Spartitraffici”
Pancani: “Giuffrò” (Jafferau si pronuncia Giaffrò)
Cassani: “Il Moncensio verrà scalato anche domani per rientrare in Italia” (domani c’è il riposo)
France3: “Cesara Torinese” (la Buonamici è toscana)
De Stefano: “Francesco Pantani”
Pancani: “La cima del gigante delle alpi ancora una volta resterà inviolata” (solo stavolta e nel 1996, al Tour, non si riuscì a salire sul Galibier)
Pancani: “La sbarra era rimasta ai piedi della strada del Galibier”
Pancani: “Sette uomini al comando sul gruppo”
De Luca: “Siamo alle code del gruppo”
Pancani: “Uno dei campioni più amato”
Pancani: “Ha ripreso a navigare qua ai 2300 metri del Galibier” (la neve è diventata uno straripante diluvio?)
Pancani: “La composizione del podio alle spalle di Visconti”

IL GIRO DI GOMEZ
Come al Tour dello scorso anno, in questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

15a tappa: Cesana Torinese – Col du Galibier

1° Davide Appollonio
2° Mattia Gavazzi s.t.
3° Filippo Pozzato s.t.
4° Marco Canola s.t.
5° Giairo Ermeti s.t.

Classifica generale

1° Mattia Gavazzi
2° Rafael Andriato a 20′04″
3° Edwin Alcibiad Avila Vanegas a 20′14″
4° Davide Appollonio a 21′24″
5° Miguel Minguez Ayala a 22′01″

QUELLA VOLTA CHE SI PARTI’ DA NAPOLI
Tuffo nella storia del Giro del 1963, il primo e finora unico partito da Napoli. Ci condurranno indietro di 50 anni i titoli del quotidiano “La Stampa” e le altimetrie d’epoca dell’archivio di www.ilciclismo.it

15a TAPPA: MANTOVA – TREVISO – 2 giugno 1963

MAGNANI SCATTA E VINCE A TREVISO – BALMAMION, DE ROSSO E ADORNI: UNO DEI TRE MAGLIA ROSA A MILANO
Giornata senza emozioni al Giro d’Italia, alla vigilia dell’odierno riposo – De Rossi strappa 3 secondi a Balmamion – Il “punto” dopo le prime quindici tappe
Primo successo da professionista del corridore di Cesena, che ha staccato di un soffio in prossimità del traguardo i 27 compagni di fuga – Il plotone dei migliori giunto con un quarto d’ora di distacco – I primi hanno percorso i 155 Km, alla notevole media di 44,211 Km/h – Alla partenza, breve cerimonia a ricordo di Learco Guerra – I primi in classifica sono arrivati a Treviso con netto ritardo, ma nell’ultimo chilometro il veneto è riuscito a staccare di poco la Maglia rosa – Fra i miglior in classifica una specie di patto di non aggressione in attesa delle Dolomiti – Sulle prossime salite Taccone attaccherà di nuovo? – Zancanaro si batte bene, ma è poco aiutato dai compagni di squadra.

GIORNO DI RIPOSO A TREVISO (3 GIUGNO 1963, GIORNO DELLA SCOMPARSA DI PAPA GIOVANNI XXIII)

I CORRIDORI DEL GIRO OGGI A TREVISO IMPEGNATI NELLA TAPPA A CRONOMETRO
Si prevedono importanti mutamenti in classifica generale – Il cordoglio del Giro per la morte del Papa
La frazione, completamente pianeggiante, è lunga 56 chilometri – Alle spalle di Baldini, cui non dovrebbe sfuggire il successo, si daranno battaglia la maglia rosa Balmamion ed i suoi più diretti rivali – Una grande cerimonia prevista per domani prima della partenza della tappa per Gorizia

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ARCHIVIO ALMANACCO
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Raduno di partenza

1a tappa: Napoli

2a tappa: Ischia – Forio (cronosquadre)

3a tappa: Sorrento – Marina di Ascea

4a tappa: Policastro Bussentino – Serra San Bruno

5a tappa: Cosenza – Matera

6a tappa: Mola di Bari – Margherita di Savoia

7a tappa: San Salvo – Pescara

8a tappa: Gabicce Mare – Saltara (cronometro)

9a tappa: Sansepolcro – Firenze

10a tappa: Cordenons – Altopiano del Montasio

11a tappa: Tarvisio (Cave del Predil) – Vajont

12a tappa: Longarone – Treviso

13a tappa: Busseto – Cherasco

14a tappa: Cervere – Bardonecchia (Jafferau)

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