VAN DER POEL “PESCA” A LACHEN LA SUA PRIMA VITTORIA AL TOUR DE SUISSE

giugno 7, 2021 by Redazione  
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Seconda tappa del Giro di Svizzera vinta da uno straripante Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) dopo quasi due mesi di assenza dalle corse in linea di ciclismo su strada. L’olandese conquista la Neuhausen am Rheinfall – Lachen di 178 km con un attacco decisivo ai meno 3 chilometri dal traguardo e il successivo sprint a tre contro Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) e Wout Poels (Bahrain-Victorious). Per Van der Poel si tratta della quinta vittoria stagionale.

Subito dopo la partenza avvenivano i consueti tentativi dei vari ciclisti per entrare nella fuga di giornata. Riuscivano ad evadere dal controllo del gruppo ed andare in fuga gli svizzeri Tom Bohli (Cofidis) e Claudio Imhof (Nazionale elvetica) e i canadesi Nickolas Zukowsky e Matteo Dal-Cin della Rally Cycling. I nordamericani non riuscivano a tenere il passa degli svizzeri che nel finale allungavano. Rimasti da soli, Imhof allungava ulteriormente restando da solo in testa alla corsa E venendo ripreso solo ai piedi dell’ultimo strappo di giornata.
Su questa ascesa attaccava un ritrovato Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), anche lui fermo quasi due mesi dopo il secondo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi. Le accelerazioni del francese spezzavano il gruppo in più parti, mentre dietro di lui si accodavano un gruppetto di corridori tra i quali Richard Carapaz (Ineos), Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) e Iván García Cortina (Movistar). Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) riportava sotto Jakob Fuglsang (Astana-Premier Tech) mentre Wout Poels (Bahrain-Victorious) e Marc Hirschi (UAE-Emirates) sarebbero rientrati più tardi. Allo scollinamento Alaphilippe e Schachmann erano i protagonisti di un nervoso testa a testa, con il tedesco che superava Alaphilippe andandosi a prendere i punti del GPM. Il
tedesco non riusciva tuttavia ad andarsene da solo e, dopo qualche incomprensione su chi dovesse tirare, venivano entrambi uccellati da uno scatto imperioso ai -3 km di Van der Poel. L’olandese della Alpecin-Fenix veniva raggiunto un centinaio di metri più tardi da Schachmann e da Poels, ma in volata non c’era storia contro il nipote dell’indimenticato Raymond Poulidor. La maglia gialla rimane sulle spalle di Stefan Kung (Groupama – FDJ) che ora ha un secondi di vantaggio su Alaphilippe e due su Schachmann.
Domani si disputerà un’altra frazione collinare molto frastagliata, con partenza dalla stessa Lachen e arrivo dopo 182 Km a Pfaffnau.

Luigi Giglio

Colpaccio di Mathieu van der Poel sul traguardo della prima tappa del Giro di Svizzera (Getty Images)

Colpaccio di Mathieu van der Poel sul traguardo della prima tappa del Giro di Svizzera (Getty Images)

07-06-2021

giugno 7, 2021 by Redazione  
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TOUR DE SUISSE

L’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) si è imposto nella seconda tappa, Neuhausen am Rheinfall – Lachen, percorrendo 178 Km in 4h12′30″, alla media di 42.297 Km/h. Ha preceduto di 1″ il tedesco Maximilian Schachmann (Bora – Hansgrohe) e di 3″ l’olandese Wout Poels (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step), 19° a 22″. L’elvetico Stefan Küng (Groupama – FDJ) è ancora leader della classifica con 1″ sul francese Julian Alaphilippe (Deceuninck – Quick Step) e 2″ su Schachmann. Miglior italiano Cattaneo, 5° a 12″.

GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER 23

Lo spagnolo Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan) si è imposto nella quinta tappa, Fanano – Sestola, percorrendo 142 Km in 3h23′33″, alla media di 40.085 Km/h. Ha preceduto di 1′04″ il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Dare Development Team) e l’irlandese Ben Healy (Trinity Racing). Miglior italiano Alessandro Verre (Team Colpack Ballan), 9° a 1′52″. Ayuso Pesquer è tornato in maglia rosa con 1′35″ su Halland Johannessen e 2′22″ sul belga Henri Vandenabeele (Development Team DSM). Miglior italiano Verre, 5° a 2′31″.

GIRO U23, AYUSO SI PRENDE TAPPA E MAGLIA A SESTOLA

giugno 7, 2021 by Redazione  
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Juan Ayuso vince a Sestola con un’azione di forza, vestendo nuovamente la Maglia Rosa. Alle sue spalle Johannessen e Healy

La quinta frazione del Giro d’Italia Under 23 era una delle più attese alla presentazione del percorso, collocata subito dopo la cronometro come un crocevia di rilievo per le sorti della classifica generale.
Percorso da Fanano a Sestola, partendo e tornando nel cuore dell’Appennino Modenese e ripercorrendo l’arrivo del Giro d’Italia senior con il Colle Passerino ultima asperità prima del traguardo.
La corsa esplode sul Passo di Poggioraso dove ad evadere dal plotone è Ben Healy (Trinity Racing), ieri beffato per una manciata di centesimi da Filippo Baroncini nella cronometro di Guastalla. L’irlandese transita al GPM con un vantaggio di alcuni secondi sul gruppo Maglia Rosa che controlla. Sull’ultima salita di Colle Passerino inizia però lo show di Ayuso (Team Colpack – Ballan): lo spagnolo stacca uno ad uno tutti i rivali trionfando in solitaria sul traguardo di Sestola e riconquistando il simbolo del primato grazie al notevole distacco inflitto ai rivali in classifica generale.
Ultimo a resistergli e poi secondo finale di oggi a 1’04” Tobias Halland Johannessen (Uno-X), giunto al traguardo con Ben Healy. Alla deriva la Maglia Rosa Ben Turner (Trinity Racing), adesso soltanto ottavo in classifica generale.

Lorenzo Alessandri
TW @LorenzoAle8

Ayuso trionfa a Sestola e torna al vertice della classifica del Giro (© Giro dItalia Under 23)

Ayuso trionfa a Sestola e torna al vertice della classifica del Giro (© Giro d'Italia Under 23)

GIRO U23: A CRONO VINCE BARONCINI, TURNER NUOVA MAGLIA ROSA

giugno 6, 2021 by Redazione  
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Filippo Baroncini vince per soli 30 centesimi di secondo la frazione odierna contro il tempo su Ben Healy e Ben Turner, nuova Maglia Rosa.

Cronometro di spessore in programma quest’oggi per la quarta frazione del Giro d’Italia riservato agli Under 23: percorso di 25,4 km seguendo la ciclovia della Food Valley da Sorbolo Mezzani a Guastalla.
A imporsi col brivido finale è un grande Filippo Baroncini (Team Colpack Ballan), per soli 30 centesimi di secondo davanti a Ben Healy (Trinity Racing). Il romagnolo della Colpack ha fatto registrare una seconda parte straordinaria che gli è valsa la rimonta fino al primo posto finale.
Rivoluzione anche in classifica generale: Ben Turner (Trinity Racing) chiude terzo al traguardo a 5” dal vincitore odierno, riuscendo così a strappare la Maglia Rosa a Juan Ayuso (Team Colpack Ballan), solo 8° quest’oggi distanziato di 32 secondi dal primo posto. Baroncini si porta anche al secondo posto in generale, ad appena un secondo da Turner.

Lorenzo Alessandri
TW @LorenzoAle8

Baroncini al traguardo della crono di Guastalla (© Giro dItalia U23)

Baroncini al traguardo della crono di Guastalla (© Giro d'Italia U23)

06-06-2021

giugno 6, 2021 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

L’ucraino Mark Padun (Bahrain – Victorious) si è imposto anche nell’ottava ed ultima tappa, La Léchère-Les-Bains . Les Gets, percorrendo 147 Km in 4h06′49″, alla media di 35.735 Km/h. Ha preceduto di 1′36″ il danese Jonas Vingegaard Rasmussen (Team Jumbo-Visma) e l’austriaco Patrick Konrad (Bora – Hansgrohe). Miglior italiano Fabio Aru (Team Qhubeka ASSOS), 47° a 10′24″. L’australiano Richie Porte (INEOS Grenadiers) si impone in classifica con 17″ sul kazako Alexey Lutsenko (Astana – Premier Tech) e con 29″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Aru, 26° a 18′31″.

TOUR DE SUISSE

L’elvetico Stefan Küng (Groupama – FDJ) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Frauenfeld, percorrendo 10.9 Km in 12′00″, alla media di 54.500 Km/h. Ha preceduto di 4″ il connazionale Stefan Bissegger
(EF Education – Nippo) e di 12″ l’italiano Mattia Cattaneo (Deceuninck – Quick Step). Küng è il primo leader della classifica con 4″ su Bissegger e 12″ su Cattaneo

TOUR DE SUISSE WOMEN

L’italiana Marta Bastianelli (Alé BTC Ljubljana) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Frauenfeld, percorrendo 97 Km in 2h13′31″, alla media di 43.59 Km/h. Ha preceduto allo sprint la ceca Tereza Neumanova
(Women Cycling Team) e la statunitense Hannah Barnes (Canyon SRAM Racing). La britannica Elizabeth Deignan (Trek-Segafredo Women) si impone in classifica con 1″ sull’elvetica Elise Chabbey (Canyon SRAM Racing) e 34″ sull’elvetica Marlen Reusser (Alé BTC Ljubljana). Migliore italiana Letizia Borghesi (Aromitalia – Basso Bikes – Vaiano), 7a a 4′36″

ELFSTEDENRONDE

Il belga Tim Merlier (Alpecin-Fenix) si è imposto nella corsa belga, circuito di Bruges, percorrendo 193.1 Km in 2h49′32″, alla media di 44.345 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Mark Cavendish (Deceuninck – Quick Step) e il belga Sasha Weemaes (Sport Vlaanderen – Baloise). Migliore italiano Luca Mozzato (B&B Hotels p/b KTM), 8°.

DWARS DOOR DE WESTHOEK (Donne)

L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta nella corsa belga, circuito di Boezinge, percorrendo 125.3 Km in 4h16′30″, alla media di 45.17 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Jolien d’Hoore (SD Worx) e l’italiana Barbara Guarischi (Movistar Team).

TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia)

L’ucraino Anatoliy Budyak (nazionale ucraino) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Jabłonka – Stary Sącz Przehyba, percorrendo 131 Km in 3h05′40″, alla media di 42.334 Km/h. Ha preceduto di 27″ il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team) e il ceco Michal Schlegel (Elkov – Kasper). Nessun italiano in gara. Schlegel si impone in classifica con 14″ su Cieślik e 15″ su Budyak

TOUR DU CAMEROUN

Il burkinabè Paul Daumont (nazionale burkinese) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Ebolowa – Yaoundé, percorrendo 149 Km in 3h52′30″, alla media di 38.452 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Peter Merx (Global Cycling Team) e il connazionale Souleymane Kone (nazionale burkinese). Nessun italiano in gara. Il camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club) si impone in classifica con 12″ sul bulgaro Yordan Andreev (Martigues SC-Payden & Rygel) e 31″ sul bulgaro Nikolay Genov (nazionale bulgara)

GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER 23

L’italiano Filippo Baroncini (Team Colpack Ballan) si è imposto nella quarta tappa, cronometro individuale Sorbolo Mezzani – Guastalla, percorrendo 25.4 Km in 29′36″, alla media di 51.486 Km/h. Ha preceduto di 30 centesimi di secondo l’irlandese Ben Healy (Trinity Racing) e di 4″ il britannico Ben Turner (Trinity Racing). Turner è la nuova maglia rosa con 1″ su Baroncini e 15″ sul danese Anthon Charmig (Uno-X Dare Development Team)

COURSE DE LA PAIX GRAND PRIX JESENÍKY (Under 23 – Polonia)

Il francese Axel Laurance (nazionale francese) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Jeseník, percorrendo 167.9 Km in 4h07′40″, alla media di 40.676 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Wessel Krul (nazionale olandese) e lo slovacco Lukáš Kubiš (nazionale slovacca). Miglior italiano Filippo Zana (nazionale italiana), 9°. Zana si impone in classifica con 1′10″ sullo sloveno Kristjan Hočevar (nazionale slovena) e 1′12″ sul belga Toon Clynhens (nazionale belga)

KUNG PROFETA IN PATRIA. LO SVIZZERO VINCE LA CRONO D’APERTURA DEL TOUR DE SUISSE E SI VESTE DI GIALLO

giugno 6, 2021 by Redazione  
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E’ Stefan Kung la prima maglia gialla del Tour de Suisse, edizione n°85. Il campione d’europa a cronometro in forza alla Groupama-FDJ, ha battuto di 4” il connazionale Stefan Bissegger (EF Education Nippo) nella crono d’apertura della corsa svizzera conquistando la sua terza affermazione stagionale. Ottimo terzo posto per Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quick Step). Male invece Rohan Dennis (Ineos Grenadiers), favorito n°1 della vigilia e incapace di andare oltre ad un deludente 10° posto a 23” dal vincitore di giornata. Tra gli uomini di classifica ottime prestazioni per il campione del mondo Julian Alaphilippe (Deceuninick-Quick Step) e per Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)

La tappa d’apertura, una crono di 10,9 km con partenza e arrivo a Frauenfeld, rappresentava già un primo interessante banco di prova per gli uomini interessati alla classifica generale, anche se non era destinata a scavare solchi enormi visto la lunghezza non eccessiva della prova. Il percorso, completamente pianeggiate, presentava una parte iniziale decisamente tortuosa che consentiva ai corridori meno avvezzi alle prove contro il tempo di limitare i danni. La parte finale del tracciato era invece caratterizzata da un paio di rettilinei ed era quindi molto più adatta agli specialisti della cronometro.

La tappa è stata interamente disputata sotto una leggera pioggia che ha bagnato la sede stradale. Il primo a partire è stato Simon Pellaud, in gara non con l’abituale divisa dell’Androni Giocattoli ma con quella della selezione Svizzera. Per l’elevetico un tempo molto alto (13′43”) destinato ad essere ben presto migliorato da Sebastian Langeveld (EF Education Nippo) partito poco dopo e capace di chiudere in 12′41”. La leadership dell’olandese è però durata una decina di minuti poichè di lì a poco un redivivo Bob Jungels (Ag2r Citroen Team) ha migliorato il tempo di Langeveld di 9”, facendo segnare un buon 12′33”. Neanche il tempo di gustarsi il primato che un altro atleta della EF Education Nippo, il giovane Stefan Bissegger, ha letteralmente disintegrato il tempo di Jungels. Il corridore di casa (è nato a pochissimi chilometri da Frauenfeld), tra i principali favoriti del giorno, ha tagliato il traguardo con un notevole 12′04”, quasi mezzo minuto meglio del lussemburghese.
Da segnalare in questa prima fase della tappa anche il tempo di Tom Dumoulin (Jumbo-Visma) al rientro alle corse dopo una lunga pausa di riflessione. Il corridore di Maastricht ha fatto segnare un ottimo 12′32”, 7” peggio di Neilson Powless (EF Education Nippo) e 3” dietro Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) che si erano nel frattempo posizionati alle spalle di Bissegger.

La bontà della prestazione di Bissegger è diventata ancora più evidente con l’arrivo di Rohan Dennis, favorito numero uno della vigilia. L’australiano del team Ineos Grenadiers ha concluso la sua prova in seconda posizione a 19 secondi di ritardo dal giovane Elvetico. Poco dopo il tempo di Dennis è stato battuto anche da Soren Kragh Andersen (Team DSM), più rapido dell’Australiano di soli 60 centesimi di secondo. L’ultimo vero ostacolo tra Bissegger e la vittoria di tappa a quel punto era l’altro alteta di casa, Stefan Kung (anche lui nato a pochi passi dalla sede di tappa). Il corridore della Groupama-FDJ è stato autore del miglior intertempo (3” meglio di Bissegger) e ha poi mantenuto il vantaggio fino alla fine, tagliando il traguardo in 12′00” e beffando il connazionale di 4 secondi.

Chiusa almeno sulla carta la lotta per la vittoria di tappa, tutta l’attenzione si è spostata sulle prestazioni degli uomini di classifica. Alcuni di questi come Rigoberto Uran (EF Educatio Nippo) e Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) avevano già completato la prova in precedenza. Per il colombiano un discreto 12′46” (stesso tempo di Mauri Vansevenant), mentre l’Ecuadoriano è stato protagonista di una prova decisamente più buona chiudendo in 12′31”. Deludente invece la prestazione di Rui Costa (UAE Team Emirates) tra i primi a scendere in strada e autore di un deludente 12′59”.
Tra i big che hanno gareggiato nella seconda parte della crono, giornata decisamente positiva per Julian Alaphilippe (Deceuninick-Quick Step), capace di chiudere 3° a 19” da Kung e subito candidatosi ad un ruolo da protagonista nella corsa Elvetica. Il campione del Mondo è stato però superato poco dopo dal neozelandese Tom Scully (EF Education Nippo), bravo a chiudere in 12′15”. Più indietro invece Marc Soler (Movistar Team) che ha concluso in 13′06”, Sam Oomen (Jumbo-Visma) che ha impiegato 13 minuti netti e Tiesj Benoot (Team DSM) che è giunto al traguardo in 12′55” al pari di Lucas Hamilton (Team BikeExchange). Prestazione simile (12′53”) per Jakob Fuglsang (Astana Pro Team). Ottima infine la crono di Mattia Cattaneo. Il corridore della Deceuninick-Quick Step, partito per penultimo, è riuscito ad insediarsi sul gradino più basso del podio, perdendo solo 12” da Kung.

L’ordine d’arrivo della tappa, che ovviamente coincide perfettamente con la classifica generale, vede dunque in testa Stefan Kung (Groupama-FDJ) con 4” di vantaggio su Stefan Bissegger (EF Education Nippo) e 12” su Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quick Step). Ai piedi del podio si piazzano Tom Scully (EF Education Nippo) a 15” ed un ottimo Julian Alaphilippe (a 19”). Seguono a 22” Soren Kragh Andersen (Team DSM), Jonas Rutsch (EF Education Nippo), Jannik Steimle (Deceuninick-Quick Step) e Florian Vermeersch (Lotto-Soudal). Chiude la top ten un deludente Rohan Dennis (Ineos Grenadiers) arrivato a 23” da Kung.

Domani in programma la 2a tappa, la prima in linea di quest’edizione del TdS da Neuhausen am Rheinfall a Lachen per un totale di 178 km. I primi 100 km saranno ondulati ma privi di particolari asperità. Nel finale invece I corridori dovranno affrontare tre gpm di seconda categoria: Ghoch (8,3 km al 4,7%) al km 115,9, Oberricken (7,8 km al 5,1%) al km 138,2 e infine il Litschstrasse (2,4 km al 8,3% di pendenza media) posto a poco meno di 7 km dal traguardo. Dalla cima dell’ultimo gpm mancherà una breve discesa e infine 4 km pianeggiati.

Pierpaolo Gnisci

Kung profeta in patria (fonte: Getty Images)

Kung profeta in patria (fonte: Getty Images)

PADUN, LA FUGA NEL SANGUE. L’UCRAINO CONCEDE IL BIS NEL TAPPONE FINALE. PORTE VINCE IL GIRO DEL DELFINATO 2021

giugno 6, 2021 by Redazione  
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Mark Padun (Team Bahrain Victorious) va ancora in fuga, attacca sul Col de Joux Plane e tutti gli altri lo rivedono soltanto al traguardo di Les Gets. Richie Porte (Team INEOS Genadiers) controlla la tappa insieme alla sua squadra senza troppi grattacapi ed ottiene la vittoria nel Giro del Delfinato 2021.

Ieri Richie Porte (Team INEOS Grenadiers) è stato abile ad attaccare al momento giusto ed a conquistare la maglia gialla in una tappa molto esigente. L’australiano ritorna alla ribalta dopo un po’ di tempo ed oggi può vincere il Delfinato 2021. Ma se ieri era una tappa molto esigente dal punto di vista altimetrico, oggi se possibile lo è ancora di più, con un crescendo quasi rossiniano di salite che si concluderà col terribile Col de Joux Plane, quali 12 km all’8,5 %. Dalla vetta mancheranno 17 km all’arrivo di Les Gets e tireremo le somme di una settimana davvero interessante. Dopo la partenza da Léchère-Les-Bains i ciclisti affrontavano immediatamente Côte d’Esserts-Blay, primo GPM in programma, lungo poco più di 2 km. Era Michael Schwartzmann (Team Bora Hansgrohe) a transitare in prima posizione. Sulla successiva Côte d’Héry-sur-Ugine, posta al km 33.1, si definiva meglio la composizione della fuga di giornata. Una fuga di 16 ciclisti si avvantaggiava sul gruppo maglia gialla. Gli attaccanti erano: Valentin Madouas (Team Groupama FDJ), Guillaume Martin (Team Cofidis), Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma), Jorge Arcas ed Imanol Erviti (Team Movistar), Patrick Konrad e Nils Politt (Team Bora Hansgrohe), Dorian Godon (Team AG2R Citroen), Warren Barguil (Team Arkea Samsic), Harry Sweeny (Team Lotto Soudal), Mark Padun (Team Bahrain Victorious), Julien Bernard e Kenny Elissonde (Team Trek Segafredo), Pierre Rolland e Franck Bonnamour (Team B&B Hotels KTM) e Sander Armée (Team Qhubeka ASSOS). Era presente anche qualche ciclista intercalato tra testa della corsa e gruppo maglia gialla. Padus scollinava in prima posizione mentre il gruppo maglia gialla inseguiva a 5 minuti di ritardo. Sul successivo Col de Aravis si riportavano sul gruppo di testa Michael Valgren (Team EF Education Nippo) e Martijn Tusveld (Team DSM). Era ancora Padun a scollinare per primo, vestendo così virtualmente la maglia a pois. All’inizio del Col de la Colombière la fuga aveva qausi 4 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla tirato dagli uomini della INEOS Grenadiers. Dei fuggitivi Konrad era il più vicino a Richie Porte in classifica generale, a 2 minuti e 51 secondi di ritardo, per cui l’INEOS controllava che il vantaggio della fuga non crescesse eccessivamente. Padun scollinava in prima posizione sul Col de la Colombière. Sulla successiva Côte de Châtillon-sur-Cluses era Politt a scollinare per primo mentre Konrad si aggiudicava il traguardo intermedio di Samoens. Era così la volta del Col de Joux Plane, sul quale Padun attaccava e scollinava per primo. A più di 1 minuto scollinavano alle sue spalle Vingegaard e Konrad mentre più dietro era il gruppo maglia gialla. Miguel Angel Lopez (Team Movistar) provava l’attacco ma su di lui chiudeva Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers). Nella discesa Alexey Lutsenko e Ion Izagirre (Team Astana) sfruttavano le loro doti di discesisti e Richie Porte perdeva un centinaio di metri. Thomas era vittima di una caduta in una curva verso sinistra, proprio mentre Porte rientrava su Lutsenko e Izagirre. Gli ultimi 5 km in leggera ma costante salita vedeva Padun dare tutto per conquistare un bis di grande prestigio. Nel frattempo Thomas era riuscito a rientrare sul drappello con Porte, Lutsenko e Izagirre e si rimetteva in testa a tenere alta l’andatura per favorire Porte. Padun andava a vincere in solitaria sul traguardo di Les Gets con 1 minuto e 36 secondi di vantaggio su Vingegaard e Konrad mentre quarto era Ben O’Connor (Team AG2R) ad 1 minuto e 57 secondi di ritardo, David Gaudu (Team Groupama FDJ) regolava il drappello della maglia gialla costituito da nove ciclisti. Padun chiude col botto un Giro del Delfinato che lo ha visto trionfare nei due tapponi finali e che gli hanno permesso di aggiudicarsi anche la maglia a pois di miglior scalatore. Richie Porte sfrutta la forza dell’INEOS e torna a vincere una corsa di una settimana dopo più di un anno, visto che l’ultima volta che l’australiano si era confermato ad alti livelli era stato il Tour Down Under 2020. Porte è maglia gialla con 17 secondi di vantaggio su un ottimo Alexey Lutsenko mentre chiude il podio finale Geraint Thomas, a dimostrazione della forza dello squadrone inglese. Per quanto riguarda le altre classifiche, Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious) si aggiudica quella della maglia verde, e David Gaudu il miglior giovane. Infine l’INEOS Grenadiers vince la classifica a squadre.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Mark Padun a Les Gets (foto: Getty Images Sport)

La vittoria di Mark Padun a Les Gets (foto: Getty Images Sport)

GIRO U23, BONELLI VINCE IN VOLATA

giugno 5, 2021 by Redazione  
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Alessio Bonelli vince la terza frazione del Giro U23 davanti a Colnaghi e Cervellera. Ayuso mantiene la Maglia Rosa

Frazione mossa con partenza e arrivo a Cesenatico, transitando da alcuni dei punti chiave della celebre Novecolli come il Ciola e il Barbotto.
La fuga evade grazie all’azione di un drappello di 8 uomini, fra i quali non ci sono grosse minacce per il primato della Maglia Rosa Juan Ayuso. Nella seconda parte del percorso il plotone inizia a forzare il ritmo per ricucire il vantaggio che si è venuto a formare, ma gli otto attaccanti vanno spediti di buon accordo e con il passare dei km iniziano ad assaporare la possibilità di arrivare fino al traguardo.
Possibilità che si concretizza una volta terminate le asperità di giornata con lo scollinamento del Barbotto: nella lunga e vallonata discesa verso il traguardo il gruppo è costretto ad alzare bandiera bianca sui tentativi di rientro sulla testa della corsa.
Fra il drappello al comando parte così la volata che vede primeggiare Alessio Bonelli (Biesse Arvedi) su Luca Colnaghi (UC Trevigiani – Campana Imballaggi) e Andrea Cervellera (Petroli Firenze – Hopplà – Don Camillo).
Il plotone giunge sul traguardo 26” seguenti, sufficienti al portacolori della Colpack – Ballan per mantenere il simbolo del primato senza grosse apprensioni.

Lorenzo Alessandri
TW @LorenzoAle8

La vittoria di Bonelli a Cesenatico (© Giro dItalia Under 23)

La vittoria di Bonelli a Cesenatico (© Giro d'Italia Under 23)

05-06-2021

giugno 5, 2021 by Redazione  
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ

L’ucraino Mark Padun (Bahrain – Victorious) si è imposto nella settima tappa, Saint-Martin-le-Vinoux – La Plagne, percorrendo 171.1 Km in 4h35′07″, alla media di 37.315 Km/h. Ha preceduto di 34″ l’australiano Richie Porte (INEOS Grenadiers) e di 43″ il colombiano Miguel Ángel López Moreno (Movistar Team). Miglior italiano Fabio Aru (Team Qhubeka ASSOS), 31° a 9′01″. Porte è il nuovo leader della classifica con 17″ sul kazako Alexey Lutsenko (Astana – Premier Tech) e con 29″ sul britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Aru, 25° a 10′17″.

DWARS DOOR HET HAGELAND

Il norvegese Rasmus Fossum Tiller (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 177 Km in 3h58′27″, alla media di 44.538 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’olandese Danny Van Poppel (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) e di 2″ il belga Yves Lampaert (Deceuninck – Quick Step). Migliore italiano Luca Mozzato (B&B Hotels p/b KTM), 20° a 56″.

DWARS DOOR HET HAGELAND DONNE

L’olandese Chantal van den Broek-Blaak (SD Worx) si è imposta nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 122.3 Km in 3h14′12″, alla media di 37.786 Km/h. Ha preceduto di 36″ la lussemburghese Christine Majerus (SD Worx) e la connazionale Lorena Wiebes (Team DSM). Migliore italiana Ilaria Sanguineti (Valcar – Travel & Service), 8° a 37″.

TOUR DE SUISSE WOMEN

L’elvetica Elise Chabbey (Canyon SRAM Racing) si è imposta nella prima tappa, circuito di Frauenfeld, percorrendo 114 Km in 3h01′25″, alla media di 37.703 Km/h. Ha preceduto allo sprint la britannica Elizabeth Deignan (Trek-Segafredo Women) e di 24″ la connazionale Marlen Reusser (Alé BTC Ljubljana). Migliore italiana Tatiana Guderzo (Alé BTC Ljubljana), 7° a 4′22″. La Chabbey è la prima leader della classifica con 4″ sulla Deignan e 33″ sulla Reusser. Migliore italiana la Guderzo, 7a a 4′35″

TOUR OF MALOPOLSKA (Polonia)

Il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team) si è imposto nella seconda tappa, Niepołomice – Nowy Targ, percorrendo 142 Km in 3h22′22″, alla media di 42.102 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Maurice Ballerstedt (Jumbo-Visma Development Team) e il danese Frederik Irgens Jensen (BHS – PL Beton Bornholm). Nessun italiano in gara. Il ceco Michal Schlegel (Elkov – Kasper) è ancora leader della classifica con 16″ sul polacco Paweł Cieślik (Voster ATS Team) e 17″ sul polacco Adam Stachowiak (Mazowsze Serce Polski)

TOUR DU CAMEROUN

Il francese Thomas Metge (Martigues Sport Cyclisme Payden-Rygel) si è imposto nella settima tappa, Boumnyebel – Mbalmayo, percorrendo 112.2 Km in 2h58′55″, alla media di 37.626 Km/h. Ha preceduto di 2′34″ il burkinabè Paul Daumont (nazionale burkinese) e Axel Taillandier (Team Ufusport). Nessun italiano in gara. Il camerunense Clovis Kamzong (SNH Vélo Club) è ancora leader della classifica con 12″ sul bulgaro Yordan Andreev (Martigues SC-Payden & Rygel) e 31″ sul bulgaro Nikolay Genov (nazionale bulgara)

GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER 23

L’italiano Alessio Bonelli (Biesse Arvedi) si è imposto nella terza tappa, circuito di Cesenatico, percorrendo 132.5 Km in 3h19′55″, alla media di 39.767 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Luca Colnaghi (UC Trevigiani – Campana Imballaggi) e Andrea Cervellera (Petroli Firenze – Hopplà – Don Camillo). Lo spagnolo Juan Ayuso Pesquera (Team Colpack Ballan) è ancora in maglia rosa con 5″ sull’italiano Alessandro Verre (Team Colpack Ballan) e 9″ sull’eritreo Henok Mulubrhan (Team Qhubeka).

COURSE DE LA PAIX GRAND PRIX JESENÍKY (Under 23 – Polonia)

L’italiano Filippo Zana (nazionale italiana) si è imposto nella seconda tappa, Bruntál – Dlouhé Stráně, percorrendo 116.6 Km in 3h14′56″, alla media di 35.889 Km/h. Ha preceduto di 53″ il belga Toon Clynhens (nazionale belga) e lo sloveno Kristjan Hočevar (nazionale slovena). Zana è il nuovo leader della classifica con 1′10″ su Hočevar e 1′12″ su Clynhens

PADUN, FORZA E CARATTERE A LA PLAGNE. VITTORIA DELL’UCRAINO, PORTE NUOVA MAGLIA GIALLA.

giugno 5, 2021 by Redazione  
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A La Plagne attacchi e contrattacchi dei favoriti per la vittoria finale. Mark Padun (Team Bahrain Victorious) sferra l’attacco decisivo a poco meno di 5 km dall’arrivo e vince dopo un digiuno di oltre due anni. Richie Porte (Team INEOS Grenadiers) arriva secondo con un discreto vantaggio sul resto dei big ed è il nuovo titolare della maglia gialla, che dovrà difendere nell’ultima tappa di domani.

Le ultime due tappe del Giro del Delfinato 2021 saranno giudici inappellabili della breve corsa francese. Due veri e propri tapponi alpini nei quali i pretendenti alla maglia finale si daranno battaglia. Quella attuale, Alexey Lutsenko (Team Astana), sorprenderà tutti e riuscirà a portarla domani fino a Les Gets? Vedremo. Intanto oggi la settima tappa da Saint-Martin-le-Vinoux a La Plagne lunga 171 km scremerà e non poco la classifica generale, ancora non del tutto assestata. L’arrivo a La Plage al termine di una salita di 17 km ad oltre il 7% di pendenza media darà quindi il primo vero scossone nella rosa dei pretendenti. Anche le condizioni atmosferiche, con pioggia e vento previsti per la gran parte della tappa, potrebbero influire sulla sua evoluzione. Eppure, almeno per i primi 60 km di pianura, nonostante qualche attacco isolato, il gruppo restava compatto Intorno al km 65 in cinque provavano ad allungare: Alexis Renard (Team Israel StartUp Nation), Marco Haller (Team Bahrain Victorious), Martin Salmon (Team DSM), Pierre Rolland e Franck Bonnamour (Team B&B Hotels KTM). Al traguardo volante di Albertville Haller transitava in prima posizione, con il gruppo maglia gialla che inseguiva a 1 minuto e 50 secondi di ritardo. Sulla Cote de Venthon, primo GPM in programma posto al km 81.2, Haller scollinava in prima posizione. Intanto dopo una caduta che lo vedeva coinvolto, Greg Avermaet (Team AG2R Citroen) rientrava nel gruppo maglia gialla. Sulle prime rampe del Col du Prè dal gruppo evadeva un altro dappello di 10 ciclisti che cercava di riportarsi sui cinque in fuga. I dieci contrattaccanti erano: Michael Valgren e Lawson Craddock (Team EF Education Nippo), Jorge Arcas (Team Movistar), Nils Politt (Team Bora Hansgrohe), Warren Barguil (Team Arkea Samsic), Steff Cras e Matthew Holmes (Team Lotto Soudal), Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), Kenny Elissonde (Team Trek Segafredo) e Martijn Tusveld (Team DSM). A 4 km dallo scollinamento restavano in testa Haller, Rolland e Bonnamour. Da dietro si univano altri ciclisti e Craddock scollinava in prima posizione. Lo statunitense passava per primo anche sul successivo GPM del Cormet de Roseland posto al km 122.5. Nella lunga discesa le carte si rimescolavano ed a 28 km dall’arrivo in testa restavano in cinque: Valgren, Arcas, Haller, Bjerg e Tusveld. Sulle prime rampe verso l’ascesa finale di La Plagne il gruppo maglia gialla aumentava il ritmo con INEOS Grenadiers e Movistar. Alzavano bandiera bianca nomi importanti della classifica generale come Steven Kruijswijk (Team Jumbo Visma), Patrick Konrad (Team Bora Hansgrohe), Nairo Quintana (Team Arkea Samsic) e Guillaume Martin (Team Cofidis). A 6 km dall’arrivo tutti i fuggitivi della prima ora erano stati ripresi. Al comando si portavano Mark Padun (Team Bahrain Victorious) e Sepp Kuss (Team Jumbo Visma). A poco meno di 5 km dall’arrivo Padun lasciava sul posto Kuss e restava da solo in testa alla corsa. Scatti e controscatti si susseguivano alle loro spalle nel gruppetto dei favoriti. Prendevano un leggero vantaggio Richie Porte (Team INEOS Grenadiers) e Miguel Angel Lopez (Team Movistar). Padun manteneva una trentina di secondi di vantaggio sugli inseguitori a meno di 2 km dall’arrivo. L’ucraino si involava così verso una vittoria che gli mancava da più di due anni, visto che la sua ultima affermazione era targata Adriatica Ionica Race 2019. In seconda posizione si classificava Richie Porte, che nell’ultimo km si era scrollato di dosso Lopez. L’australiano giungeva a 34 secondi di ritardo da Padun mentre Lopez era terzo a 43 secondi. Chiudevano la top five Jack Haig (Team Bahrain Victorious) in quarta posizione e Ben O’Connor (Team AG2R Citroen) in quinta posizione, rispettivamente a 43 e 47 secondi di ritardo da Padun. Porte è la nuova maglia gialla con 17 secondi di vantaggio su Lutsenko e 29 secondi di vantaggio su Thomas. Domani è previsto l’atto finale del Delfinato 2021 con l’ottava tappa, un altro tappone alpino con sei GPM, l’ultimo sei quali sull’hors categorie del Col de Joux Plane, quasi 12 km di ascesa all’8.5 %. Dallo scollinamento all’arrivo di Les Gets mancheranno 16 km tra discesa e leggera salita. A questo punto Porte ha molte chance di vittoria ma dovrà comunque guadagnarsela su un percorso finale davvero esigente.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Mark Padun a La Plagne (foto: Getty Images Sport)

La vittoria di Mark Padun a La Plagne (foto: Getty Images Sport)

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