PADUN, FORZA E CARATTERE A LA PLAGNE. VITTORIA DELL’UCRAINO, PORTE NUOVA MAGLIA GIALLA.

giugno 5, 2021
Categoria: News

A La Plagne attacchi e contrattacchi dei favoriti per la vittoria finale. Mark Padun (Team Bahrain Victorious) sferra l’attacco decisivo a poco meno di 5 km dall’arrivo e vince dopo un digiuno di oltre due anni. Richie Porte (Team INEOS Grenadiers) arriva secondo con un discreto vantaggio sul resto dei big ed è il nuovo titolare della maglia gialla, che dovrà difendere nell’ultima tappa di domani.

Le ultime due tappe del Giro del Delfinato 2021 saranno giudici inappellabili della breve corsa francese. Due veri e propri tapponi alpini nei quali i pretendenti alla maglia finale si daranno battaglia. Quella attuale, Alexey Lutsenko (Team Astana), sorprenderà tutti e riuscirà a portarla domani fino a Les Gets? Vedremo. Intanto oggi la settima tappa da Saint-Martin-le-Vinoux a La Plagne lunga 171 km scremerà e non poco la classifica generale, ancora non del tutto assestata. L’arrivo a La Plage al termine di una salita di 17 km ad oltre il 7% di pendenza media darà quindi il primo vero scossone nella rosa dei pretendenti. Anche le condizioni atmosferiche, con pioggia e vento previsti per la gran parte della tappa, potrebbero influire sulla sua evoluzione. Eppure, almeno per i primi 60 km di pianura, nonostante qualche attacco isolato, il gruppo restava compatto Intorno al km 65 in cinque provavano ad allungare: Alexis Renard (Team Israel StartUp Nation), Marco Haller (Team Bahrain Victorious), Martin Salmon (Team DSM), Pierre Rolland e Franck Bonnamour (Team B&B Hotels KTM). Al traguardo volante di Albertville Haller transitava in prima posizione, con il gruppo maglia gialla che inseguiva a 1 minuto e 50 secondi di ritardo. Sulla Cote de Venthon, primo GPM in programma posto al km 81.2, Haller scollinava in prima posizione. Intanto dopo una caduta che lo vedeva coinvolto, Greg Avermaet (Team AG2R Citroen) rientrava nel gruppo maglia gialla. Sulle prime rampe del Col du Prè dal gruppo evadeva un altro dappello di 10 ciclisti che cercava di riportarsi sui cinque in fuga. I dieci contrattaccanti erano: Michael Valgren e Lawson Craddock (Team EF Education Nippo), Jorge Arcas (Team Movistar), Nils Politt (Team Bora Hansgrohe), Warren Barguil (Team Arkea Samsic), Steff Cras e Matthew Holmes (Team Lotto Soudal), Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), Kenny Elissonde (Team Trek Segafredo) e Martijn Tusveld (Team DSM). A 4 km dallo scollinamento restavano in testa Haller, Rolland e Bonnamour. Da dietro si univano altri ciclisti e Craddock scollinava in prima posizione. Lo statunitense passava per primo anche sul successivo GPM del Cormet de Roseland posto al km 122.5. Nella lunga discesa le carte si rimescolavano ed a 28 km dall’arrivo in testa restavano in cinque: Valgren, Arcas, Haller, Bjerg e Tusveld. Sulle prime rampe verso l’ascesa finale di La Plagne il gruppo maglia gialla aumentava il ritmo con INEOS Grenadiers e Movistar. Alzavano bandiera bianca nomi importanti della classifica generale come Steven Kruijswijk (Team Jumbo Visma), Patrick Konrad (Team Bora Hansgrohe), Nairo Quintana (Team Arkea Samsic) e Guillaume Martin (Team Cofidis). A 6 km dall’arrivo tutti i fuggitivi della prima ora erano stati ripresi. Al comando si portavano Mark Padun (Team Bahrain Victorious) e Sepp Kuss (Team Jumbo Visma). A poco meno di 5 km dall’arrivo Padun lasciava sul posto Kuss e restava da solo in testa alla corsa. Scatti e controscatti si susseguivano alle loro spalle nel gruppetto dei favoriti. Prendevano un leggero vantaggio Richie Porte (Team INEOS Grenadiers) e Miguel Angel Lopez (Team Movistar). Padun manteneva una trentina di secondi di vantaggio sugli inseguitori a meno di 2 km dall’arrivo. L’ucraino si involava così verso una vittoria che gli mancava da più di due anni, visto che la sua ultima affermazione era targata Adriatica Ionica Race 2019. In seconda posizione si classificava Richie Porte, che nell’ultimo km si era scrollato di dosso Lopez. L’australiano giungeva a 34 secondi di ritardo da Padun mentre Lopez era terzo a 43 secondi. Chiudevano la top five Jack Haig (Team Bahrain Victorious) in quarta posizione e Ben O’Connor (Team AG2R Citroen) in quinta posizione, rispettivamente a 43 e 47 secondi di ritardo da Padun. Porte è la nuova maglia gialla con 17 secondi di vantaggio su Lutsenko e 29 secondi di vantaggio su Thomas. Domani è previsto l’atto finale del Delfinato 2021 con l’ottava tappa, un altro tappone alpino con sei GPM, l’ultimo sei quali sull’hors categorie del Col de Joux Plane, quasi 12 km di ascesa all’8.5 %. Dallo scollinamento all’arrivo di Les Gets mancheranno 16 km tra discesa e leggera salita. A questo punto Porte ha molte chance di vittoria ma dovrà comunque guadagnarsela su un percorso finale davvero esigente.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Mark Padun a La Plagne (foto: Getty Images Sport)

La vittoria di Mark Padun a La Plagne (foto: Getty Images Sport)

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