KUNG PROFETA IN PATRIA. LO SVIZZERO VINCE LA CRONO D’APERTURA DEL TOUR DE SUISSE E SI VESTE DI GIALLO

giugno 6, 2021
Categoria: News

E’ Stefan Kung la prima maglia gialla del Tour de Suisse, edizione n°85. Il campione d’europa a cronometro in forza alla Groupama-FDJ, ha battuto di 4” il connazionale Stefan Bissegger (EF Education Nippo) nella crono d’apertura della corsa svizzera conquistando la sua terza affermazione stagionale. Ottimo terzo posto per Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quick Step). Male invece Rohan Dennis (Ineos Grenadiers), favorito n°1 della vigilia e incapace di andare oltre ad un deludente 10° posto a 23” dal vincitore di giornata. Tra gli uomini di classifica ottime prestazioni per il campione del mondo Julian Alaphilippe (Deceuninick-Quick Step) e per Richard Carapaz (Ineos Grenadiers)

La tappa d’apertura, una crono di 10,9 km con partenza e arrivo a Frauenfeld, rappresentava già un primo interessante banco di prova per gli uomini interessati alla classifica generale, anche se non era destinata a scavare solchi enormi visto la lunghezza non eccessiva della prova. Il percorso, completamente pianeggiate, presentava una parte iniziale decisamente tortuosa che consentiva ai corridori meno avvezzi alle prove contro il tempo di limitare i danni. La parte finale del tracciato era invece caratterizzata da un paio di rettilinei ed era quindi molto più adatta agli specialisti della cronometro.

La tappa è stata interamente disputata sotto una leggera pioggia che ha bagnato la sede stradale. Il primo a partire è stato Simon Pellaud, in gara non con l’abituale divisa dell’Androni Giocattoli ma con quella della selezione Svizzera. Per l’elevetico un tempo molto alto (13′43”) destinato ad essere ben presto migliorato da Sebastian Langeveld (EF Education Nippo) partito poco dopo e capace di chiudere in 12′41”. La leadership dell’olandese è però durata una decina di minuti poichè di lì a poco un redivivo Bob Jungels (Ag2r Citroen Team) ha migliorato il tempo di Langeveld di 9”, facendo segnare un buon 12′33”. Neanche il tempo di gustarsi il primato che un altro atleta della EF Education Nippo, il giovane Stefan Bissegger, ha letteralmente disintegrato il tempo di Jungels. Il corridore di casa (è nato a pochissimi chilometri da Frauenfeld), tra i principali favoriti del giorno, ha tagliato il traguardo con un notevole 12′04”, quasi mezzo minuto meglio del lussemburghese.
Da segnalare in questa prima fase della tappa anche il tempo di Tom Dumoulin (Jumbo-Visma) al rientro alle corse dopo una lunga pausa di riflessione. Il corridore di Maastricht ha fatto segnare un ottimo 12′32”, 7” peggio di Neilson Powless (EF Education Nippo) e 3” dietro Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) che si erano nel frattempo posizionati alle spalle di Bissegger.

La bontà della prestazione di Bissegger è diventata ancora più evidente con l’arrivo di Rohan Dennis, favorito numero uno della vigilia. L’australiano del team Ineos Grenadiers ha concluso la sua prova in seconda posizione a 19 secondi di ritardo dal giovane Elvetico. Poco dopo il tempo di Dennis è stato battuto anche da Soren Kragh Andersen (Team DSM), più rapido dell’Australiano di soli 60 centesimi di secondo. L’ultimo vero ostacolo tra Bissegger e la vittoria di tappa a quel punto era l’altro alteta di casa, Stefan Kung (anche lui nato a pochi passi dalla sede di tappa). Il corridore della Groupama-FDJ è stato autore del miglior intertempo (3” meglio di Bissegger) e ha poi mantenuto il vantaggio fino alla fine, tagliando il traguardo in 12′00” e beffando il connazionale di 4 secondi.

Chiusa almeno sulla carta la lotta per la vittoria di tappa, tutta l’attenzione si è spostata sulle prestazioni degli uomini di classifica. Alcuni di questi come Rigoberto Uran (EF Educatio Nippo) e Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) avevano già completato la prova in precedenza. Per il colombiano un discreto 12′46” (stesso tempo di Mauri Vansevenant), mentre l’Ecuadoriano è stato protagonista di una prova decisamente più buona chiudendo in 12′31”. Deludente invece la prestazione di Rui Costa (UAE Team Emirates) tra i primi a scendere in strada e autore di un deludente 12′59”.
Tra i big che hanno gareggiato nella seconda parte della crono, giornata decisamente positiva per Julian Alaphilippe (Deceuninick-Quick Step), capace di chiudere 3° a 19” da Kung e subito candidatosi ad un ruolo da protagonista nella corsa Elvetica. Il campione del Mondo è stato però superato poco dopo dal neozelandese Tom Scully (EF Education Nippo), bravo a chiudere in 12′15”. Più indietro invece Marc Soler (Movistar Team) che ha concluso in 13′06”, Sam Oomen (Jumbo-Visma) che ha impiegato 13 minuti netti e Tiesj Benoot (Team DSM) che è giunto al traguardo in 12′55” al pari di Lucas Hamilton (Team BikeExchange). Prestazione simile (12′53”) per Jakob Fuglsang (Astana Pro Team). Ottima infine la crono di Mattia Cattaneo. Il corridore della Deceuninick-Quick Step, partito per penultimo, è riuscito ad insediarsi sul gradino più basso del podio, perdendo solo 12” da Kung.

L’ordine d’arrivo della tappa, che ovviamente coincide perfettamente con la classifica generale, vede dunque in testa Stefan Kung (Groupama-FDJ) con 4” di vantaggio su Stefan Bissegger (EF Education Nippo) e 12” su Mattia Cattaneo (Deceuninck-Quick Step). Ai piedi del podio si piazzano Tom Scully (EF Education Nippo) a 15” ed un ottimo Julian Alaphilippe (a 19”). Seguono a 22” Soren Kragh Andersen (Team DSM), Jonas Rutsch (EF Education Nippo), Jannik Steimle (Deceuninick-Quick Step) e Florian Vermeersch (Lotto-Soudal). Chiude la top ten un deludente Rohan Dennis (Ineos Grenadiers) arrivato a 23” da Kung.

Domani in programma la 2a tappa, la prima in linea di quest’edizione del TdS da Neuhausen am Rheinfall a Lachen per un totale di 178 km. I primi 100 km saranno ondulati ma privi di particolari asperità. Nel finale invece I corridori dovranno affrontare tre gpm di seconda categoria: Ghoch (8,3 km al 4,7%) al km 115,9, Oberricken (7,8 km al 5,1%) al km 138,2 e infine il Litschstrasse (2,4 km al 8,3% di pendenza media) posto a poco meno di 7 km dal traguardo. Dalla cima dell’ultimo gpm mancherà una breve discesa e infine 4 km pianeggiati.

Pierpaolo Gnisci

Kung profeta in patria (fonte: Getty Images)

Kung profeta in patria (fonte: Getty Images)

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