30-06-2017
giugno 30, 2017 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE
Il team olandese Boels – Dolmans Cycling Team si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre Aquileia – Grado, percorrendo 11.5 Km in 14′47″ alla media di 46.674 Km/h. Ha preceduto di 16″ il team olandese Team Sunweb e di 22″ il team austrialiano Orica – Scott. Miglior team italiano il Bepink Cogeas, 15° a 1′33″. La canadese Karol-Ann Canuel (Boels – Dolmans Cycling Team) è la prima leader della classifica con lo stesso tempo della statunitense Guarnier e della danese Dideriksen. Migliore italiana Elisa Longo Borghini (Wiggle High5), 19° a 24″
COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES
Il polacco Mateusz Komar (Voster Uniwheels Team) si è imposto nella quarta tappa, Mielec – Krosno, percorrendo 151.1 Km in 3h44′51″ alla media di 40.320 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Cieślik e il ceco Polnicky. Komar è il nuovo leader della classifica con 8″ su Cieślik e 12″ sul connazionale Podlaski
TOUR DE HONGRIE
Il finlandese Matti Manninen (Team FixIT.no) si è imposto nella terza tappa, Paks – Cegléd, percorrendo 178 Km in 3h46′58″ alla media di 47.055 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Donders e l’australiano Scott Sunderland (IsoWhey Sports SwissWellness Team), ritornato leader della classifica con 4″ sullo sloveno Jerman e 9″ sull’ungherese Peák
29-06-2017
giugno 30, 2017 by Redazione
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COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES
Il ceco Alois Kankovsky (Elkov – Author Cycling Team) si è imposto nella terza tappa, Radom – Stalowa Wola, percorrendo 211.1 Km in 5h02′27″ alla media di 41.878 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Ariesen e il polacco Komar. Il polacco Alan Banaszek (CCC Sprandi Polkowice) è ancora leader della classifica con 2″ su Ariesen e Kankovsky
TOUR DE HONGRIE
Lo sloveno Ziga Jerman (ROG – Ljubljana) si è imposto nella seconda tappa, Velence – Siófok, percorrendo 138 Km in 3h22′37″ alla media di 40.865 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Sunderland e di 1″ l’ungherese Peák. Jerman è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Sunderland e 5″ su Peák
TOUR DE FRANCE 2017
giugno 29, 2017 by Redazione
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TOUR DE FRANCE 2017
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RADUNO DI PARTENZA
1a TAPPA: DÜSSELDORF (cronometro individuale)
2a TAPPA: DÜSSELDORF – LIEGI
3a TAPPA: VERVIERS – LONGWY
4a TAPPA: MONDORF-LES-BAINS – VITTEL
5a TAPPA: VITTEL – LA PLANCHE DES BELLES FILLES
6a TAPPA: VESOUL – TROYES
7a TAPPA: TROYES – NUITS-SAINT-GEORGES
8a TAPPA: DOLE – STATION DES ROUSSES
9a TAPPA: NANTUA – CHAMBÉRY
10a TAPPA: PÉRIGUEUX – BERGERAC
11a TAPPA: EYMET – PAU
12a TAPPA: PAU – PEYRAGUDES
13a TAPPA: SAINT-GIRONS – FOIX
14a TAPPA: BLAGNAC – RODEZ
15a TAPPA: LAISSAC-SÉVÉRAC L’EGLISE – LE PUY-EN-VELAY
16a TAPPA: LE PUY-EN-VELAY – ROMANS-SUR-ISÈRE
17a TAPPA: LA MURE – SERRE CHEVALIER
18a TAPPA: BRIANÇON – IZOARD
19a TAPPA: EMBRUN – SALON-DE-PROVENCE
20a TAPPA: MARSIGLIA (cronometro individuale)
21a TAPPA: MONTGERON – PARIGI
28-06-2017
giugno 28, 2017 by Redazione
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INTERNATIONALE WIELERTROFEE JONG MAAR MOEDIG I.W.T.
Il belga Toon Aerts (Telenet Fidea Lions) si è imposto nella corsa belga, circuito di Oetingen, percorrendo 184 Km in 4h13′39″ alla media di 43.525 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Stallaert e l’olandese Van Kessel. Ritirato l’unico italiano in gara, Claudio Catania (Team Differdange – Losch)
COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES
Due tappe disputate nel primo giorno di gara.
Il mattino, il polacco Grzegorz Stepniak (Wibatech 7r Fuji) si è imposto nella prima tappa, Łódź – Zduńska Wola, percorrendo 86.8 Km in 1h47′30″ alla media di 48.447 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Alan Banaszek (CCC Sprandi Polkowice) e l’olandese Ariesen. Stepniak è il primo leader della classifica con 2″ su Banaszek e 3″ sul connazionale Morajko
Il pomeriggio, Alan Banaszek si è imposto nella seconda tappa, Tomaszów Mazowiecki – Kielce, percorrendo 121.3 Km in 3h06′20″ alla media di 39.059 Km/h. Ha preceduto allo sprint Ariesen e il connazionale Zieliński. Alan Banaszek è il nuovo leader della classifica con 4″ su Ariesen e Stepniak
TOUR DE HONGRIE
La prima tappa, Keszthely – Zalaegerszeg (145 Km), è stata interrotta e annullata dopo 80 Km a causa del maltempo. si è imposto nel prologo, circuito di Szombathely, percorrendo 1 Km in 1′02″ alla media di 58.065 Km/h. L’australiano Scott Sunderland (IsoWhey Sports SwissWellness Team) rimane leader della classifica con 1″ sull’ungherese Szalontay e 2″ sull’ungherese Peák
27-06-2017
giugno 27, 2017 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE HONGRIE
L’australiano Scott Sunderland (IsoWhey Sports SwissWellness Team) si è imposto nel prologo, circuito di Szombathely, percorrendo 1 Km in 1′02″ alla media di 58.065 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’ungherese Szalontay e di 2″ l’ungherese Peák. Sunderland è il primo leader della classifica con 1″ su Szalontay e 2″ su Peák
ARU E I SUOI FRATELLI
Non si sono corsi solo in Italia i campionati nazionali di ciclismo. Ecco chi sono i principali “fratelli” di Fabio Aru, coloro che al pari del sardo potranno fregiarsi in corsa delle insegne delle rispettive nazionali fino al mese di giugno del 2018
Se in Italia è stato fabio Fabio Aru (Astana) a trionfare sul percorso del Gran Piemonte, quest’anno messo a nuovo e spostato in calendario per determinare il campione italiano su strada, ecco in sintesi una carrellata dei ciclisti vincitori dei campionati nazionali delle principali nazioni. In Spagna il percorso disegnato attorno alla cittadina di Soria prevedeva un tracciato caratterizzato nel finale da insidiosi saliscendi. Ad imporsi, grazie ad un ottimo gioco di squadra, è stato Jesús Herrada (Movistar) sul compagno di formazione Alejandro Valverde e Ion Izagirre (Bahrain Merida). In Francia, precisamente a Saint-Omer, al termine di un circuito movimento da una salita a metà percorso con punte massime del 10% a spuntarla è stato Arnaud Démare (FDJ) che si è imposto in una volata ristretta sull’avversario di sempre Nacer Bouhanni (Cofidis) dopo una corsa molto combattuta con continui attacchi e contrattacchi, confermando la superiorità della FDJ, presentatasi in massa all’appuntamento francese; terza piazza per Jérémy Leveau (Roubaix Lille Metropole). In Belgio ad Anversa, su un circuito pianeggiante ma caratterizzato da alcuni tratti in pavè, la corsa si è svolta all’insegna degli attacchi, soprattutto nel finale che ha visto un gruppetto di cinque uomini giocarsi la vittoria. Ad avere la meglio è stato Oliver Naesen (AG2R) che batte per un’incollatura Sep Vanmarke (Cannondale Drapac) mentre terzo è Jasper Stuyven (Trek Segafredo). In Germania la Bora Hansgrohe fa il pieno con Marcus Burghardt che precede il compagno Emanuel Buchmann sul traguardo di Chemnitz. Silvan Dillier (BMC) trionfa in Svizzera ad Affoltern, dove si è gareggiato su di un percorso molto simile a quello del campionato italiano. In Olanda Montferland Ramon Sinkeldam (Sunweb) si impone in uno sprint ristretto su Wouter Wippert (Cannondale Drapac). In Lussemburgo si conferma Bob Jungels: è la terza affermazione per il forte ciclista del Team Quick Step nei campionati nazionali del granducato, la quinta se si contano anche i titoli conseguiti da juniores prima e da U23 poi. In Portogallo Gondomar è, invece, la prima volta per Ruben Guerreiro (Trek Segafredo). Inarrestabile Steven Cummings (Team Dimension Data) in Gran Bretagna: dopo essersi imposto qualche giorno fa nella corsa contro il tempo, fa sua anche la prova in linea beffando sul traguardo di Douglas la corazzata Sky. Juraj Sagan (Bora Hansgrohe) vince in Slovacchia a Ziar nad Hronom per gentile concessione del fratello Peter, secondo: non si tratta comunque di una novità, essendosi imposto anche lo scorso anno in questa gara il fratellone maggiore del campione del mondo in carica. Facendo una capatina in Scandinavia, troviamo Mads Pedersen (Trek Segafredo) vittorioso in Danimarca, Matti Manninen (Team FixIT.no) in Finlandia, Rasmuss Fossum Tiller (Joker Ikopal) in Norvegia e Kim Magnusson (Team Tre Berg – Postnord), figlio d’arte, in Svezia. Negli USA a Knoxville è Lawrence Warbasse (Team BMC) a cogliere la vittoria più importante della sua carriera battendo Neilson Powless (Axeon Hagens Berman) e Alexey Vermeulen (Lotto NL – Jumbo). In Austria a imporsi è Gregor Mühlberger (Bora Hansgrohe), in Irlanda Ryan Mullen (Cannondale Drapac), in Polonia Adrian Kurek (CCC Sprandi), in Repubblica Ceca Zdeněk Štybar (Quick-Step Floors), in Russia Alexander Porsev (Katusha), in Kazakhstan Artyom Zakharov (Astana), in Lituania Ignatas Konovalovas (FDJ). Vedremo presto alcuni di questi ciclisti – tra i quali Aru, Démare, Herrada, Burghardt, Naesen, Sinkeldam e Sagan – indossare le nuove maglie di campioni nazionali al Tour de France che partirà sabato 1 luglio da Düsseldorf.
Giuseppe Scarfone

Fabio Aru in maglia tricolore (Eurosport)
25-07-2017
giugno 25, 2017 by Redazione
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CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – STRADA PROFESSIONISTI (Gran Piemonte)
Fabio Aru (Astana Pro Team) si è imposto nella prova su strada (valida anche come 101a edizione del Gran Piemonte), Asti – Ivrea, percorrendo 236 Km in 5h52′31″ alla media di 40.168 Km/h. Ha preceduto di 40″ Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Rinaldo Nocentini (Sporting Clube de Portugal/Tavira).
CAMPIONATI NAZIONALI STRANIERI (strada)
Portogallo: Ruben Guerreiro
Paesi Bassi: Ramon Sinkeldam
Giappone: Yusuke Hatanaka
Kazakistan: Artyom Zakharov
Austria: Gregor Mühlberger
Repubblica Ceca: Zdeněk Štybar
Repubblica Slovacca: Juraj Sagan
Belgio: Oliver Naesen
Francia: Arnaud Démare
Spagna: Jesús Herrada
Germania: Marcus Burghardt
Svizzera: Silvan Dillier
Polonia: Adrian Kurek
Lettonia: Krists Neilands
Croazia: Josip Rumac
Danimarca: Mads Pedersen
Gran Bretagna: Stephen Cummings
Israele: Roy Goldstein
Etiopia: Hailemelekot Hailu
Svezia: Kim Magnusson
Russia: Alexander Porsev
Norvegia: Rasmus Tiller
Slovenia: Luka Mezgec
Irlanda: Ryan Mullen
Ucraina: Vitaliy Buts
Bielorussia: Nikolai Shumov
Lussemburgo: Bob Jungels
Eritrea: Meron Abraham
Ruanda: Gasore Hategeka
Grecia: Charalampos Kastrantas
USA: Larry Warbasse
Finlandia: Matti Manninen
Lituania: Ignatas Konovalovas
Romania: Eduard Michael Grosu
Canada: Matteo Dal-cin
Mauritius: Philippe Colin
NON C’È STORIA AL GRAN PIEMONTE, ARU TRICOLORE AD IVREA.
Tutto facile per il campione sardo oggi nel Gran Piemonte, valevole per l’assegnazione della maglia tricolore. Il portacolori della Astana è scattato sull’ultima ascesa verso la Serra, con azione poderosa, riuscendo a staccare quasi subito tutti gli avversari che componevano il drappello decimato dal forcing di Cataldo. Il vantaggio non diminuisce neppure nel successivo tratto in pianura e Aru può godersi un prestigioso successo dopo mesi difficili.
Dopo averlo visto al Delfinato lottare con i big che saranno suoi diretti avversari sulle salite del Tour de France, era ovvio aspettarsi oggi una prova di Fabio Aru (Astana) votata alla ricerca della vittoria, in una corsa con un tracciato molto interessante ed aperto a molteplici soluzioni. C’era l’ipotesi di un arrivo in volata a ranghi ridotti ma non troppo, per la quale il maggiore indiziato era Sonny Colbrelli (Bahrain Merida), che è riuscito a lungo a rimanere coi migliori prima di alzare bandiera bianca. Altra opzione era l’arrivo di un drappello molto ristretto, nel qual caso Diego Ulissi (UAE Team Emirates) avrebbe potuto dire la sua. C’era, infine, l’ipotesi arrivo solitario, possibile solo grazie all’azione di qualche corridore di classe superiore. E’ stata proprio questa la soluzione che si è concretizzata, grazie ad un’azione di forza del sardo che ha staccato tutti i migliori, andando ad affondare con tutte le energie per guadagnare un numero di secondi che gli avrebbero permesso di tagliare il traguardo in prima posizione. Aru ha guadagnato 35 secondi in meno di 3 km di salita e, se si tiene conto delle odierne andature alte sulle ascese, ci si rende subito conto della netta differenza che si è vista oggi tra il sardo e tutti gli altri.
La maggior parte della corsa, che presentava un circuito finale con la salita alla Serra da affrontare quattro volte, è stata caratterizzata da una fuga nata quando i corridori avevano percorso circa 20 Km dal via ufficiale. In quel momento escono dal gruppo Paolo Prandini (Sangemini – MG.Kvis), Simone Sterbini (Bardiani CSF), Ettore Carlini (D’Amico Utensilinord) ed Enrico Battaglin (Lotto NL – Jumbo), i quali ricevono il placet del gruppo riuscendo a guadagnare rapidamente un margine che arriva a toccare una punta massima di dodici minuti. Proprio quando il vantaggio è ai massimi storici Prandini si rialza e si lascia riassorbire dal gruppo, mentre gli altri proseguono di buona lena, pur vedendo il vantaggio assottigliarsi progressivamente a causa del cambio di ritmo imposto in gruppo dagli uomini dell’Androni. I fuggitivi, pertanto, attaccano il circuito finale con un vantaggio più che dimezzato. In gruppo, nel frattempo, cominciano a muoversi le acque, con Diego Rosa (Sky) e Brambilla (Quick-Step Floors) che, con le loro trenate, assottigliano il gruppo già sulla prima ascesa alla Serra.
Durante la penultima ascesa sono Fabio Felline (Trek – Segafredo) prima ed Enrico Gasparotto (Bahrain Merida) poi a tentare di forzare il ritmo, riuscendo a riprendere i fuggitivi. L’azione più incisiva è, però, quella di Dario Cataldo (Astana), che riduce drasticamente il numero dei componenti del gruppo dei migliori e scollina addirittura con qualche metro di vantaggio su tutti gli altri.
Tutto rimandato all’ultima salita che vede, come ormai si era intuito, il forcing di Cataldo fino allo scatto secco di Fabio Aru, che si produce in un’accelerata davvero irresistibile. Dà tutto sè stesso il sardo e lo si vede più di una volta prodursi nel massimo sfrozo, a bocca aperta. Provano a rispondere Gianni Moscon (Sky) e Damiano Caruso (BMC), ma Aru rilancia continuamente l’azione rendendo vano ogni tentativo di reazione.
Moscon e Caruso vengono raggiunti da Rinaldo Nocentini (Sporting Clube de Portugal/Tavira) e Ulissi, ma neppure in quattro si riesce a ridurre il gap creato da uno scatenato Aru che, nella discesa e nel tratto in pianura verso il traguardo, prosegue a tutta andando ad indossare una prestigiosa maglia tricolore che potrà sfoggiare sulle strade del prossimo Tour de France. Proprio la convinzione ed il colpo di pedale che sembrano superare anche quelli dei giorni migliori inducono a sperare di vedere un Aru competitivo sulle strade della Grand Boucle, dopo il forzato stop che gli ha impedito di disputare il Giro d’Italia.
Benedetto Ciccarone

L'attacco di Fabio Aru sulla salita della Serra d'Ivrea (foto RCS Sport)
23-07-2017
giugno 23, 2017 by Redazione
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CAMPIONATI NAZIONALI ITALIANI – CRONOMETRO PROFESSIONISTI
Gianni Moscon (Team Sky) si è imposto nella prova a cronometro, Ciriè – Caluso, percorrendo 38.3 Km in 44′33″ alla media di 51.582 Km/h. Ha preceduto di 22″ Fabio Felline (Trek – Segafredo) e di 1′36″ Manuel Quinziato (BMC Racing Team)
MOSCON, PENITENZA E RISCATTO. È SUO IL TITOLO ITALIANO A CRONOMETRO
In una prova infuocata, soprattutto per le condizioni meteo con picchi di 35 gradi all’ombra, Gianni Moscon vince la prova a cronometro ai Campionati Italiani 2017, spodestando il campione uscente Manuel Quinziato, soltanto terzo e superato anche dal ‘padrone di casa’ Fabio Felline. Moscon, non proprio uno specialista della crono, disputa una crono perfetta e trova anche nuova linfa per il campionati su strada di domenica.
Seppur priva di Adriano Malori (Movistar Team), campione italiano della specialità per tre volte anche se ancora lontano dal record di Marco Pinotti (sei vittorie per il ciclista lombardo tra il 2005 ed il 2013), la cronometro tricolore piemontese, 38.3 km da Ciriè a Caluso, vedeva alla partenza nomi interessanti che non avrebbero sfigurato nella corsa contro il tempo. La prima menzione era per Manuel Quinziato (BMC Racing), campione uscente già messosi in mostra nell’ultima tappa del Giro 2017, nella quale aveva colto un ottimo terzo posto nella crono finale da Monza a Milano. Da non sottovalutare, inoltre, Fabio Felline (Trek-Segafredo), atleta di casa voglioso di fare bene e già ottimo primo nel cronoprologo del Giro di Romandia. Molta curiosità c’era anche su Filippo Ganna (UAE Team Emirates), campione uscente della specialità tra gli Under 23, per poi ampliare la panoramica su uomini di fondo come Gianni Moscon (Sky) Daniele Bennati (Movistar Team), Alessandro De Marchi (BMC Racing Team), Manuele Boaro (Bahrain Merida Pro Cycling Team), Daniel Oss (BMC Racing Team) e Dario Cataldo (Astana), quest’ultimo già campione italiano nel 2012. In totale erano 27 i ciclisti in gara, con Mattia Frapporti (Androni Giocattoli) primo a partire alle ore 16 e Quinziato ultimo alle 16.27, su un percorso costantemente tracciato in direzione est e caratterizzato da una prima metà in leggera discesa (grosso modo da Ciriè a Volpiano) e una seconda metà in leggera salita verso il traguardo di Caluso: insomma, un giusto mix per esaltare le qualità dei cronoman nostrani. Dopo un po’, per così dire, di scrematura, il primo a far segnare un tempo di un certo rilievo all’arrivo di Caluso era Mattia Cattaneo ( Androni Giocattoli) che con 47 minuti e 32 secondi si piazzava provvisoriamente in prima posizione. Ma col passare del tempo e dei ciclisti all’arrivo i tempi scendevano, e anche di molto. L’exploit lo faceva Gianni Moscon che vinceva col tempo di 44 minuti e 33 secondi. Fabio Felline si classificava in seconda posizione a 22 secondi dal trentino, mentre deludeva Manuel Quinziato che chiudeva terza a 1 minuto e 36 secondi da Moscon. Completavano la top five Dario Cataldo e Mattia Cattaneo. E così, dopo la squalifica interna al Team Sky di fine aprile per sei settimane dopo avere attaccato con insulti a sfondo razzista il corridore francese della FDJ Kévin Réza durante le fasi finali della terza tappa del Tour de Romandie, il corridore trentino ottiene la sua prima vittoria stagionale. Adesso l’attesa è tutta per la prova in linea tricolore che si svolgerà domenica 25 Giugno da Asti ad Ivrea per un totale di 236 km. Tutto si deciderà, verosimilmente, nella seconda parte del percorso, strutturato su un circuito di quattro giri nel quale spicca l’ascesa della Serra, breve ma che presenta pendenze che arrivano al 13%.
Giuseppe Scarfone

Il podio della cronometro riservata ai professionisti (foto RCS Sport)