VALLE D’AOSTA: ORA LA MARSIGLIESE RISUONA ANCHE IN ALTA SAVOIA

agosto 29, 2010 by Redazione  
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Il Valle d’Aosta sconfina in terra di Francia e i padroni di casa si dimostrano profeti in patria. Per il secondo giorno consecutivo, infatti, è stato un corridore della nazionale transalpina ha tagliare per primo il traguardo, avendo ragione dei compagni d’avventura Talansky e Bongiorno. Quest’ultimo ha insidiato e usurpato il terzo posto ad Aru, mentre non è apparsa in pericolo la leadership del russo Ignatenko che, a meno di clamorose sorprese, si appresta ad essere incoronato vincitore della 47a edizione del Giro della Valle d’Aosta Mont Blanc.

Suona ancora la Marsigliese sul traguardo della quinta tappa del “Valle d’Aosta”.
A Ville La Grand dopo l’ennesima fuga andata in porto si è imposto Nicolas Edet.
Dopo il lavoro di gregariato del giorno prima a favore di Thomas Bonnin, che aveva vinto la tappa, il francese ha saputo entrare nella fuga giusta e mantenere la lucidità necessaria a tarpare le velleità di Bongiorno e dell’americano Talansky, ultimo a resistergli.
“Sono entrato in fuga, non so neanche perché. Sentivo la fatica di ieri, ma ho preso coraggio e ho continuato a mulinare. Le cose si sono messe bene, con Talansky abbiamo collaborato bene, siamo rientrati su Bongiorno e poi a due chilometri dalla fine mi sono trovato con dieci metri di vantaggio su di loro quasi per caso e ho deciso di andarmene”.
Dopo quanto dimostrato in questo Valle d’Aosta il già annunciato passaggio alla Cofidis per Edet acquista ancora più valore. Che sia la rinascita dello storico movimento francese? I presupposti ci sono tutti, da troppi anni una delle nazioni che hanno fatto la storia del ciclismo in Europa latita dagli albi d’oro che contano.
Per quanto riguarda invece la lotta per il vertice della classifica, da registrare solamente, grazie alla fuga di Bongiorno, la coabitazione sul terzo gradino del podio di Aru e del corridore di Fucecchio. Il sardo e il toscano sono entrambi a 2’05” dal russo Ignatenko, mentre il secondo posto è sempre occupato Monsalve, a 55’’ dal russo.
“Oggi la squadra ha fatto molto bene, ha tirato per quasi tutta la tappa ed è riuscita a proteggermi al meglio. – commenta il capoclassifica – Ma domani ci sono ancora quasi novanta chilometri, e quindi bisogna rimanere concentrati”.
Oggi ultima tappa di 88km con tre GPM. Più che per la classifica generale, la giornata si prospetta più interessante per la lotta per la maglia di miglior scalatore, con Bonnin ed Edet, divisi da soli 6 punti.

Mario Prato

Bis della nazionale francese con il vittorioso arrivo di Edet (foto Riccardo Scanferla)

Bis della nazionale francese con il vittorioso arrivo di Edet (foto Riccardo Scanferla)

28-08-2010

agosto 29, 2010 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

La formazione statunitense Team HTC-Columbia si è imposta nella prima tappa, cronometro a squadre di Siviglia, percorrendo 13 Km in 14′06″, alla media di 55,319 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’italiana Liquigas-Doimo e di 12″ il lussemburghese Team Saxo Bank. La prima maglia rossa è il britannico Mark Cavendish (Team HTC-Columbia), che precede gli slovacchi Peter Velits e Martin Velits. Miglior italiano Daniele Bennati (Liquigas-Doimo), 9° a 10″.

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA MONT BLANC

Il francese Nicolas Edet (nazionale francese) si è imposto nella quinta tappa, Marignier – Ville-La-Grand, percorrendo 149,9 Km in 4h21′58″, alla media di 34,332 Km/h. Ha preceduto di 12″ lo statunitense Talansky e di 23″ l’italiano Francesco-Manuel Bongiorno (Futura Team – Matricardi). Il russo Petr Ignatenko (Itera – Katusha) conserva la maglia di leader con 55″ sul venezuelano Monsalve Pertsinidis e 2′05″ su Bongiorno.

GIRO DEL VENETO
L’italiano Daniel Oss (Liquigas-Doimo) si è imposto nella classica italiana, percorrendo 198 Km in 4h35′05″, alla media di 43,186 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Sagan e di 3″ l’italiano Sacha Modolo (Colnago – CSF Inox)

TOUR OF VICTORY (Turchia)
Il siriano Omar Hasanin (Syrian Arab Republic) si è imposto nella terza tappa, Cankin – Akyurt, percorrendo 99 Km in 2h48′33″, alla media di 35,241 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bulgaro Georgiev e di 11″ il turco Sayar. Il turco Mutlu Mert conserva la testa della classifica con 32″ su Sayar e 51″ sul bulgaro Koev.

SZLAKIEM WALK MAJORA HUBALA (Polonia)
Il polacco Tomasz Kiendys (CCC Polsat Polkowice) si è imposto nella prima tappa, circuito di Konskie, percorrendo 180 Km in 3h13′28″, alla media di 55,823 Km/h. Ha preceduto di 9″ e 15″ i connazionali Batek e Przydzial.

UN VENETO PER VELOCISTI

agosto 28, 2010 by Redazione  
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Andrea Mastrangelo, nostro giornalista ed esperto conoscitore della sue terre natali, ci porta alla scoperta della starting list dell’edizione 2010 del Giro del Veneto, alla luce del nuovo tracciato adottato dagli organizzatori. Tra Padova e Castelfranco Veneto i corridori troveranno tanta pianura e la sola facile salita di Mercato Vecchio che, nonostante le 12 ascesa previste, ben difficilmente scipperà i velocisti da un molto probabile successo. Il favorito principe è Francesco Gavazzi, reduce dalla vittoria nella Coppa Agostoni. Sempre in casa Lampre papabili alternative sono Lorenzetto e Furlan. Tra le altri potrebbero far bene Fisher, Hunter e Gatto, che correrà in maglia azzurra sulle strade di casa.

Foto copertina: Francesco Gavazzi (foto Dardo Rigamonti)

Il nuovo percorso non ha portato solo novità logistiche ma, ovviamente, anche le consuete tattiche di squadra, costruite su misura per una gara di media montagna, sono state stravolte.
È così tra le fila delle squadre molte ruote veloci prendono il posto degli scalatori, più o meno puri, che negli ultimi anni hanno avuto i favori del pronostico al Giro del Veneto.
L’arrivo di Castelfranco non lascia dubbi: quest’anno la classica centenaria sarà aggiudicata allo sprint, presumibilmente a ranghi compatti, ma questo dipenderà molto da che corsa si vedrà nel circuito di Montebelluna. La salita di Mercato Vecchio non è nulla di trascendentale, anzi, a dirla tutta è alla portata anche dei cicloamatori scarsamente allenati
Se si rispetterà il classico copione di una tappa da volata, lasciando un margine di qualche minuto ai fuggitivi e il gruppo compatto alle loro spalle, non ci sarà scampo e Piazza Giorgione ospiterà un bello sprint di gruppo.
Se, invece, con un po’ (tanta) fantasia qualche squadra riuscirà a far sfilacciare il plotone lasciando in minoranza i velocisti lungo la salita, è possibile che, nonostante l’impossibilità di far grandi distacchi lungo lo strappo, i velocisti si ritrovino in un gruppo non sufficientemente folto per ricucire il gap, e giro dopo giro, dovranno abbandonare ogni sogno di gloria. Ovviamente stiamo facendo fantaciclismo, ma sappiamo bene che in queste gare agostane, sotto il caldo e magari con preparazioni ancora approssimative in vista di obiettivi più importanti, ci vuole un niente per passare da favoriti a ritirati.
Ora bando alle ciance e cominciamo con qualche nome. Se qualcuno oggi mi chiedesse di fare un nome direi Francesco Gavazzi (Lampre), è in ottima forma dopo la vittoria alla Coppa Agostoni e il discreto piazzamento al GP Plouay. Inoltre non vedo velocisti più forti del valtellinese nella startlist. Rimandendo in casa Lampre possiamo trovare Lorenzetto e Furlan come valide alternative, lasciando a Cunego la speranza che, in qualche modo, il gruppo non giunga compatto all’arrivo (ma anche in questo caso vedrei meglio Lorenzetto).
Le altre squadre Pro Tour mi sembrano meno competitive, soprattutto la Liquigas che schiera Sagan, Oss e dall’Antonia: non penso che la formazione italiana possa andare oltre un buon piazzamento. Un po’ meglio vedo la Garmin che oltre i grandi nomi (Hesjedal, forse in cerca della forma per il finale di stagione; Maaskant, idem come sopra; Bobridge e Millar, dei quali non vedo l’utilità se non tirare a lungo per ricucire sull’eventuale fuga iniziale) presenta due punte come Fisher e Hunter, corridori in grado di dire la loro in volata.
La grande novità di questa edizione del Giro del Veneto è, però, la partecipazione della nazionale, ottima formazione che ripone le speranze su quattro uomini per la volata: Ongarato, Marcato, Chiarini e Gatto, col primo padrone di casa (il padre era presidente della società organizzatrice fino a un paio di anni fa) e probabile capitano. In caso di fuga la palla passerebbe in mano a Tonti, Ballan e al compagno di team Santambrogio.
In caso di volata non vedo nessuno che potrebbe impensierire queste quattro formazioni e forse solo Paolini della Acqua&Sapone potrebbe avrebbe qualche chance, se la volata non avvenisse proprio a ranghi compatti.
Scorrendo la lista dei partenti vediamo comparire nomi di tutto rispetto che, però, in questa edizione della corsa difficilmente vedremo protagonisti se non per la classifica dei GPM. Stiamo parlando di Garzelli, compagno del già citato Paolini e di Visconti della ISD, in cerca forse di mettere al sicuro il primato nell’Europe Tour o forse di cercare una nuova sistemazione dopo che il suo sponsor ha deciso di unirsi alla Lampre. Lo stesso discorso fatto per Paolini vale per Ginanni , già vincitore della corsa due anni fa. Ai suoi compagni Scarponi e Bertagnolli non darei alcuna chance di vittoria, così come a Santo Anzà, Andrea Noè e Pozzovivo, rispettivamente della Ceramiche Flaminia i primi due e della Colnago l’ultimo. Idem per il portacolori della CarmioOro Sella, mentre qualche timida possibilità potrebbe avercela l’Amore&Vita con l’ucraino Metlushenko.
Obiettivo classica GPM probabilmente anche per la Miche, che schiera tra le sue fila Niemiec e Baliani.
Le altre squadre, che elenchiamo “per onor di cronaca”, sono Team Nippo, Kalev, Tecnofilm, Price, Zheroquadro, CDC, Voralberg e De Rosa: non crediamo abbiano alcuna possibilità di fare grandi cose, pronti a essere smentiti magari da qualche sconosciuto giovane destinato a fare una buona carriera, o magari dal risultato della vita di un prof. Casamandrei qualunque (ricordate Totò al Giro d’Italia?).

Andrea Mastrangelo

VALLE D’AOSTA, L’ARMATA DI FRANCIA ESPUGNA IL FORTE DI BARD

agosto 28, 2010 by Redazione  
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L’avevano rinforzato nell’800 per protezione contro gli assalti delle truppe francesi, memori della sconfitta patita anni prima da parte di Napoleone. Il forte di Bard soccombeva invece sotto i colpi dell’alfiere della nazionale francese Bonnin che, a colpi di pedale, aggrediva l’arcigna rupe valdostana coronando con il successo il suo tentativo di fuga. Per la quarta giornata consecutiva, dunque, al traguardo approdavano gli ardimentosi andati all’attacco sin dal mattino. Dietro infuriava la battaglia tra le teste di serie della classifica, conclusa con la conquista da parte del russo Ignatienko di un magro bottino di guerra, una manciata di secondi che gli consentivano, però, di aumentare il vantaggio sugli avversari più diretti.

Foto copertina: il francese Bonnin “assalta” con successo il forte di Bard (foto Riccardo Scanferla)

Impresa eroica del francese Thomas Bonnin nella quarta tappa del “Valle d’Aosta”.
Il francese, supportato per buona parte della sua fatica dal compagno di squadra Nicolas Edet, prossimo al passaggio al professionismo, ha salutato i compagni di fuga sulla salita di Saint-Barthélemy. I due galletti di comune accordo hanno scavato un discreto divario tra loro e gli inseguitori. Il sacrificio di Edet, fattosi raggiungere dopo aver tirato in pianura per stoppare le velleità di chi inseguiva, ha fatto si che Thomas Bonnin arrivasse solitario e festante al Forte di Bard.
“Quando sul primo colle ho visto scattare Gazzara – ha detto il francese – mi sono accodato, e con me Nicolas Edet. Poi il siciliano ha mollato, mentre io ho proseguito con una fuga di cinque uomini. Non pensavo che arrivassimo in porto, invece anche quando siamo rimasti soli io e il mio compagno di squadra tutto è filato per il meglio. Lui si è sacrificato in pianura per me, se oggi ho rivinto qui al Forte di Bard è anche grazie a lui”.
L’impresa del francese non ha intaccato la leadership del russo Ignatienko in classifica, anche se qualche momento di suspence si è avuto.
Una caduta in discesa di Ignatienko e Ignatiev ha, infatti, alimentato le speranze di Monsalve, sfumate però quando il duo Katusha è rientrato in gruppo.
Cosa non riuscita a un altro russo, Novikov, che occupava la terza posizione in classifica. Il russo è arrivato con più di mezz’ora di ritardo e questo fatto ha favorito il sardo Fabio Aru, salito in terza posizione a 2’05 dal leader; secondo a 55’ da Ignatienko è il venezuelano della Mastromarco Jonathan Monsalve.
“Sono caduto nella discesa di Saint-Barthélemy, – racconta il russo in testa alla classifica – ho avuto paura che il mio sogno andasse in frantumi. Ma come ieri Dmitri Ignatiev mi ha dato una grande mano: ho recuperato la sua bicicletta, ho raggiunto il gruppo dei migliori e li ho controllati fino al traguardo. Adesso mi rimane domani: con la mia squadra cercherò di controllare la tappa, anche se non sarà facile”.
Oggi il Giro si sposta nella Savoia francese per le ultime due frazioni. La penultima si correrà tra Marignier e Ville-La-Grand per quasi 150 chilometri, con tre colli di prima categoria (Joux Plane, Ramaz e Plaine Joux) nei primi cento chilometri di gara.

Mario Prato

27-08-2010

agosto 28, 2010 by Redazione  
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GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA MONT BLANC

Il francese Thomas Bonnin (nazionale francese) si è imposto nella quarta tappa, Hone – Forte di Bard, percorrendo 166,4 Km in 4h36′01″, alla media di 36,171 Km/h. Ha preceduto di 2′33″ il lituano Kovaliovas e di 2′39″ il bielorusso Bekaert. Miglior italiano Francesco-Manuel Bongiorno (Futura Team – Matricardi), 5° a 2′42″. Il russo Petr Ignatenko (Itera – Katusha) conserva la maglia di leader con 55″ sul venezuelano Monsalve Pertsinidis e 2′05″ sull’italiano Fabio Aru (Team Palazzago).

TOUR INTERNATIONAL DU POITOU CHARENTES
Il francese Jimmy Casper (Saur – Sojasun) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Niort – Poitiers, percorrendo 197,6 Km in 4h22′20″, alla media di 45,194 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Pineau e Pinot. Miglior italiano Enrico Peruffo (Carmiooro NGC), 31° a 3′26″. In classifica si impone il francese Jimmy Engoulvent (Saur – Sojasun), con lo stesso tempo del canadese Rollin; terzo a 28″ l’elvetico Elmiger. Miglior italiano Daniele Colli (Ceramica Flaminia), 25° a 3′39″.

TOUR OF VICTORY (Turchia)
Il turco Kemal Kücükbay si è imposto nella seconda tappa, Kastamonu – Cankiri, percorrendo 113 Km in 3h16′15″, alla media di 34,548 Km/h. Ha preceduto di 1″ e 29″ i connazionali Mutlu Mert e Sayar. Mert conserva la testa della classifica con 38″ su Sayar e 52″ sul bulgaro Koev.

VUELTA 2010

agosto 27, 2010 by Redazione  
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1a TAPPA: SIVIGLIA (cronometro a squadre – 13 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

2a TAPPA: ALCALA’ DE GUADAIRA – MARBELLA (173,7 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa


3a TAPPA: MARBELLA – MALAGA (157,3 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

4a TAPPA: MALAGA – VALDEPENAS DE JAEN (183,8 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa


5a TAPPA: GUADIX – LORCA (198,8 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa


6a TAPPA: CARAVACA DE LA CRUZ – MURCIA (151 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa


7a TAPPA: MURCIA – ORIHUELA (187,1 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

8a TAPPA: VILLENA – XORRET DE CATI’ (190 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

9a TAPPA: CALPE – ALCOY (187,7 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

10a TAPPA: TARRAGONA – VILLANOVA I LA GELTRU’ (175,7 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

11a TAPPA: VILLANOVA I LA GELTRU’ – ANDORRA / PAL (208,4 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

12a TAPPA: ANDORRA LA VELLA – LLEIDA (172,5 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

13a TAPPA: RINCON DE SOTO – BURGOS (196 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

14a TAPPA: BURGOS – PENA CABARGA (178 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

15a TAPPA: SOLARES – LAGOS DE COVADONGA (187,3 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

16a TAPPA: GIJON – COTOBELLO (181,4 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

17a TAPPA: PENAFIEL (cronometro individuale – 46 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

18a TAPPA: VALLADOLID – SALAMANCA (148,9 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa


19a TAPPA: PIEDRAHITA – TOLEDO (231,2 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa


20a TAPPA: SAN MARTIN DE VALDEIGLESIAS – BOLA DEL MUNDO (172,1 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

21a TAPPA: SAN SEBASTIAN DE LOS REYES – MADRID (85 Km)

Cronaca
Almanacco del dopo tappa

VALLE D’AOSTA, IL CORAGGIO PAGA

agosto 27, 2010 by Redazione  
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Col coraggio si arriva lontano, fin sui traguardi più impervi, fin sulla vetta di una corsa prestigiosa e, al contempo, impegnativa come il Giro della Valle d’Aosta Mont Blanc. Anche stavolta, infatti, a battagliare in testa a tutti per il successo parziale e per la classifica non sono stati i big più attesi ma gli ardimentosi della prima ora, capaci di resistere fino alla fine e di imporsi con distacchi da tappone. Ieri è toccato al siberiano Ignatenko che ha staccato tutti i compagni d’avventura lungo l’arrampicata finale verso Covarey e si è fasciato della maglia di leader della corsa, che oggi proporrà lo spettacolare arrivo al forte di Bard.

Foto copertina: la gioia del siberiano Ignatenko sul traguardo di Covarey (foto Riccardo Scanferla)

Il primo arrivo in salita per i ragazzi impegnati al Valle d’Aosta ha dimostrato che alla corsa valdostana il coraggio è premiato. Anche nella terza tappa, infatti, la fuga partita nei primi chilometri ha raggiunto il traguardo.
Erano ben 13 i coraggiosi che, avvantaggiandosi poco dopo il via, hanno dato una fisionomia certa alla giornata. Con alterne vicende e con il gruppo che sembrava riuscire a chiudere sui fuggitivi, la fuga è andata avanti, pur con qualche defezione tra i battistrada.
Immediatamente prima d’attaccare la salita finale, è stato il lituano Kovaliovas ad accendere la battaglia, seguito subito dopo da Ignatenko e Antonio Santoro, compagni di squadra dei protagonisti del giorno precedente.
I due dimostravano di avere una marcia in più rispetto al coraggioso lituano e lo abbandonavano ben presto al suo destino. Ma, quando mancavano 6 Km al traguardo, il siberiano ha dimostrato la sua superiorità nei confronti dell’italiano, andando a raccogliere tappa e maglia. Nelle retrovie da registrare tra i big l’ottima la prova di Fabio Aru della Palazzago, che nelle battute finali ha staccato Bongiorno di 33’ e Monsalve di 58’, portandosi al quarto posto della classifica generale, ora comandata da Petr Ignatenko con 45’ su Monsalve, 1’54” su Novikov e 1’58 su Aru. Il nuovo leader del Valle d’Aosta si considera uno scalatore che “ha obbedito alla tattica di squadra. Avevamo Novikov con la maglia, l’abbiamo difesa andando in fuga io e Ignatiev. Devo ringraziare Dmitri per il suo lavoro eccezionale, senza di lui non ce l’avrei mai fatta. Quando è scattato Kovaliovas ho tentennato, ma sapevo che la salita era lunga e impegnativa e quindi l’ho lasciato andare. Mi sono ritrovato con Santoro, poi lui è sparito e io ho abbassato la testa e sono andato al traguardo”. Per quanto riguarda le sue ambizioni invece si dichiara “deciso a fare di tutto, anche se io e la squadra preferiamo vivere alla giornata. Affrontiamo un passo alla volta, poi vedremo. Devo ringraziare il mio direttore sportivo Nikova Morozov, Andrei Tchmill e tutti gli sponsor della Katusha, senza dimenticare la squadra e tutto il personale che stanno svolgendo davvero un ottimo lavoro”.
Oggi si correrà l’ultima tappa tracciata in territorio valdostano, prima del passaggio sul suolo francese: si andrà da Hone a Bard affrontando in 166,4 chilometri le ascese di Saint-Barthélemy e del Col d’Arlaz prima del secco strappo finale a tornanti verso lo spettacolare forte di Bard.

Mario Prato

26-08-2010

agosto 27, 2010 by Redazione  
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GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA MONT BLANC

Il russo Petr Ignatenko (Itera – Katusha) si è imposto nella terza tappa, Champdepraz – Covarey (Parco Mont Avic), percorrendo 119,2 Km in 3h17′06″, alla media di 36,286 Km/h. Ha preceduto di 1′18″ l’italiano Fabio Aru (Team Palazzago) e di 1′23″ il francese Elissonde. Ignatenko è il nuovo leader della corsa, con 45″ sul venezuelano Monsalve Pertsinidis e 1′54″ sul russo Novikov. Miglior italiano Aru, 4° a 1′58″.

TOUR INTERNATIONAL DU POITOU CHARENTES

Due tappe disputate nel terzo giorno di gara.
Il mattino, il francese Jimmy Engoulvent (Saur – Sojasun) si è imposto nella terza tappa, Quincay – Vouille, percorrendo 95,7 Km in 2h12′54″, alla media di 43,205 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Bouhanni e Casper. Miglior italiano Daniele Colli (Ceramica Flaminia), 4°. Il francese Anthony Roux (Francaise des Jeux) conserva la testa della corsa con 5″ sul connazionale Ravard e 9″ su Colli.
Il pomeriggio, lo spagnolo Markel Irizar Aranburu (Team Radioshack) si è imposto nella quarta tappa, cronometro Latille – Vouille, percorrendo 22,1 Km in 26′01″, alla media di 50,967 Km/h. Ha preceduto l’elvetico Elminger (stesso tempo) e di 1″ lo spagnolo Zubeldia Aguirre. Miglior italiano Daniele Colli (Ceramica Flaminia), 22° a 1′05″. Irizar Aranburu è il nuovo leader della corsa, con lo stesso tempo di Elminger e 1″ su Zubeldia Aguirre. Colli è 15° a 59″.

TOUR OF VICTORY (Turchia)
Il turco Mutlu Mert si è imposto nella prima tappa, Inebolu – Kastamonu, percorrendo 87 Km in 2h20′49″, alla media di 37,069 Km/h. Ha preceduto di 4″ il connazionale Sayar e 9″ il bulgaro Koev, distanziati in classifica di 8″ e 15″.

VALLE D’AOSTA, SI BALLA LA RUMBA

agosto 26, 2010 by Redazione  
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Le prime vere montagne hanno “agitato” ben bene il 47° Giro della Valle d’Aosta e ribaltato i verdetti stabiliti dalla prima tappa di Quart. Il Colle San Carlo ha spazzato via le seconde schiere protagoniste della prima giornata di gara e ai piani alti della classifica si sono piazzati dei primattori: lo scalatore venezuelano Monsalve vince come da pronostico la tappa e punta alla maglia di leader, finita sulle spalle di un altro corridore da tenere in considerazione, il russo Novikov, autore di un eccezionale recupero sul duro Colle San Carlo. Oggi si replica con un’altra salita tutta da recitare, quella inedita di Covarey.

Foto copertina: Lo sprint che ha deciso la prima frazione montana del Giro della Valle d’Aosta Mont Blanc (foto Riccardo Scanferla)

I colli che infarcivano la seconda tappa del Valle d’Aosta hanno dato, come previsto, una nuova fisionomia alla classifica generale.
Il nome del vincitore era facilmente ipotizzabile: il venezuelano Jonathan Monsalve della Mastromarco, ha dimostrato in passato di essere a proprio agio quando la strada comincia a salire e anche sulle strade valdostane ha voluto dimostrarlo.
Ma non è stata la vittoria, bensì lo svolgimento della gara che ha cambiato la situazione in classifica.
Ovviamente, le ambizioni dei partecipanti si sono manifestate fin dal via, quando il plotone sembrava percorso dalla corrente elettrica. Nel susseguirsi di tentativi di fuga si avvantaggiava il biellese Mattia Pozzo, a caccia di punti per la ”sua” maglia degli sprint catch.
Dopo aver incrementato il suo bottino, il corridore piemontese ha visto accendersi la luce della riserva sulla salita di Verrogne, penultimo colle di giornata, favorendo così il recupero degli inseguitori, il francese Bonnin e il venuezelano Monsalve.
I due sembravano destinati oltre che alla vittoria anche alla leadership, ma non avevano fatto i conti con le ambizioni del russo Nikita Novikov, campione nazionale under23 a cronometro che, sia salendo verso San Carlo, sia nella picchiata verso il traguardo, riusciva ad accodarsi ai battistrada.
La vittoria andava come detto al venezuelano, che regolava i compagni di fuga.
I secondi guadagnati oggi, però, uniti a quelli del giorno prima hanno decretato la leadership del russo con un vantaggio di 9” sui due compagni di fuga. “Sono venuto al Valle d’Aosta per preparare il mondiale di Melbourne a cronometro – dice l’attuale leader della classifica – ma adesso corro anche in funzione della generale. Oggi ho provato anche a vincere la tappa, ma Monsalve ha sfruttato il mio lavoro nel finale saltandomi a pochi metri dall’arrivo”.
La vittoria odierna ha, invece, incrementato le ambizioni del venezuelano che ribadisce ancora una volta di mirare al bersaglio grosso: “Domani a Champdepraz voglio vincere questo Giro, oggi sapevo di avere la gamba e ho controllato anche le condizioni dei miei avversari. Sul San Carlo il vantaggio sembrava favorevole, ma non mi sono fidato nel lasciare Bonnet e di correre il finale da solo. E’ stata una scelta vincente”.
Se il buongiorno si vede dal mattino, si prevedono scintille oggi sui 9 km finali della salita che porta a Covarey, nel cuore del Parco naturale del Mont Avic, arrivo della terza tappa.

Mario Prato

25-08-2010

agosto 26, 2010 by Redazione  
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GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA MONT BLANC

Il venezuelano Jonathan Monsalve Pertsinidis (G.S. Mastromarco) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Morgex, percorrendo 141,1 Km in 4h10′15″, alla media di 33,830 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Nikita Novikov (Itera – Katusha) e il francese Bonnin. Miglior italiano Francesco-Manuel Bongiorno (Futura Team – Matricardi), 6° a 2′11″. Novikov è il nuovo leader della corsa, con 9″ su Bonnin e Monsalve. Miglior italiano Ricardo Pichetta (Cerone Rafi), 7° a 2′13″.

TOUR INTERNATIONAL DU POITOU CHARENTES

Il francese Anthony Ravard (AG2R La Mondiale) si è imposto nella seconda tappa, Saint Georges de Didonne – Niort, percorrendo 178,5 Km in 4h17′01″, alla media di 41,670 Km/h. Ha preceduto allo sprint il canadese Dominique Rollin (Cervelo Test Team) e l’italiano Enrico Rossi (Ceramica Flaminia). Il francese Anthony Roux (Francaise des Jeux) conserva la testa della corsa con 5″ su Ravard e 6″ su Feillu. Miglior italiano Daniele Colli (Ceramica Flaminia), 6° a 11″.

DRUIVENKOERS – OVERIJSE
Il belga Bjorn Leukemans (Vacansoleil) si è imposto nella corsa belga, percorrendo 200 Km in 4h34′52″, alla media di 43,657 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’italiano Marco Marcato ( Vacansoleil) e di 5″ il belga Van Hecke.

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