GAVIRIA SI ESIBISCE ALL’EXHIBITION CENTRE, SUA LA PRIMA TAPPA DEL TOUR OF OMAN

febbraio 10, 2022 by Redazione  
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Il Tour of Oman ritorna dopo due anni di assenza e nella prima tappa Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) vince la volata di gruppo davanti a Mark Cavendish (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Kaden Groves (Team BikeExchange – Jayco). Il colombiano indossa la prima maglia di leader e può riconfermarsi già domani nella seconda tappa adatta ancora alle ruote veloci.

Dopo due anni di assenza a causa del Covid, ritorna il Tour of Oman, una delle corse a tappe più lunghe e più dure che si corre in Medio Oriente. Le sei tappe sono complessivamente adatte a tutte le tipologie di ciclista, dal fugaiolo, al velocista, al finisseur ed allo scattista scalatore, per dirne alcune. La vittoria della corsa si deciderà come al solito sulla Green Mountain, tipico arrivo che ha segnato la storia di questa corsa. Oltre alla citata Green Mountain, clou della quinta tappa, ci saranno altri arrivi in cui chi vorrà avere chance di vittoria finale dovrà esporsi in prima persona. Stiamo parlando della terza tappa, con arrivo sullo strappo di Qurayyat, e della quarta tappa, con un circuito finale che presenta tre scalate sull’insidiosa salita di Al Jabal Street. Da segnalare che Andrey Lutsenko (Team Astana Qazakstan), vincitore nel 2019 e nel 2019, non prenderà il via all’edizione 2002 ed il team kazako si affida ad alcune nuove leve tra cui spiccano Alexander e Nicolas Vinokourov, il cui cognome dice già tutto. La prima tappa parte da Al Rustaq Fort e termina all’ Oman Convention and Exhibition Centre dopo 138 km. Il semplice GPM di Fanja posto dopo 90 km non sarà di intralcio ai velocisti che si giocheranno la prima maglia gialla in volata, anche se il vento del deserto potrebbe sempre scompaginare i programmi e l’ultimo km è in leggera pendenza. Dopo la partenza da Al Rustaq Fort si formava la fuga del giorno grazie all’azione di tre ciclisti: Peio Goikoetxea Goiogana (Team Euskaltel Euskadi), Mohammed Al Wahibi (Team Oman) e Jan Dunnewind (Team Novo Nordisk). Il gruppo lasciava fare ma controllava che il vantaggio dei fuggitivi non aumentasse troppo. Era il Team Quick Step Alpha Vinyl a tirare il gruppo ed a lavorare per Mark Cavendish, velocista designato per la volata finale. Goikoetxea Goiogana si aggiudicava il traguardo volante di Afy posto al km 58.8. Lo spagnolo transitava in prima posizione anche sul successivo GPM di Fanja, accelerando e staccando i suoi compagni di fuga. Goikoetxea Goiogana faceva suo anche il secondo traguardo intermedio di Fanja posto al km 105. Nel frattempo oltre alla Quick Step, anche il Team DSM tirava in testa al gruppo inseguitore. Goikoetxea Goiogana veniva ripreso a poco meno di 10 km dall’arrivo. Iniziavano le grandi manovre tra le squadre dei velocisti per preparare al meglio la volata. Era l’UAE Team a fare un’ottino lavoro per Fernando Gaviria la cui accelerazione non lasciava scampo agli avversari. Il colombiano aveva la meglio su Mark Cavendish e Kaden Groves (Team BikeExchange – Jayco). Chiudevano la top five Amaury Capiot (Team Arkea Samsic) in quarta posizione e Paul Penhoet (Team Groupama FDJ) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava il nono posto di Andrea Peron (Team Novo Nordisk). Gaviria ottiene la sua prima vittoria stagionale e va al comando della classifica generale con 2 secondi di vantaggio su Cavendish e 4 secondi di vantaggio su Goikoetxea Goiogana. Domani è in programma la seconda tappa da Naseem Park a Suhar Corniche, per un totale di 167.5 km. Il percorso è completamente pianeggiante ed è attesa una nuova volata di gruppo, anche se bisognerà stare attenti al vento del deserto, sempre in agguato da quelle parti.

Giuseppe Scarfone

Fernando Gaviria vince a Mascate (foto: Getty Images)

Fernando Gaviria vince a Mascate (foto: Getty Images)

FILIPPO GANNA FIRMA L’ULTIMA TAPPA DELL’ÉTOILE DE BESSÈGES DI BENJAMIN THOMAS

febbraio 6, 2022 by Redazione  
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Dici cronometro e pensi a lui. Al nostro Filippone nazionale che oggi fasciato nell’iride conquistato a Lovanio ha fatto registrare il miglior tempo nella prima cronometro del 2022. La corsa a tappe francese è andata a Benjamin Thomas, che sugli 11 km “contre le montre” ha fatto meglio di Alberto Bettiol.

Atto conclusivo dell’Étoile de Bessèges 2022. Era il giorno della resa dei conti per quanto riguardava la classifica generale ed era un giorno importante per i cronoman alla prima occasione in questa nuova stagione.
Gli undici chilometri della tradizionale tappa di Alès erano un ottimo banco di prova per registrare quanto fatto durante la preparazione e per affinare la tecnica in previsione dei prossimi e più importanti appuntamenti.
Filippo Ganna non si può certo definire un carneade della specialità e ci ha insegnato che nelle cronometro conclusive di una breve corsa a tappe ha spesso detto la sua, vedi, Tirreno-Adriatico 2020 ed Étoile de Bessèges 2021, giusto per citarne due del suo ricchissimo palmares.
La tappa odierna aveva anche un significato particolare perché era l’ultima occasione per cercare di scalzare Benjamin Thomas (Cofidis) dalla vetta della classifica. L’impresa, però, si è dimostrata tutt’altro che percorribile per Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e per Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team), i più prossimi al campione francese di specialità.
Fasciato dalla maglia iridata griffata INEOS Grenadiers Ganna ha preceduto di 6″ Mads Pedersen (Trek-Segafredo), di 9″ Thomas, di 11″ Bauke Mollema (Trek), di 17″ Thibault Guernalec (Team Arkéa Samsic), di 18″ Bettiol, di 19″ Pierre-Roger Latour (TotalEnergies), di 21″ Jay Vine (Alpecin-Fenix), di 22″ Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e di 23″ Antonio Tiberi (Trek), a completare la topten di giornata.
Per quanto rigurda la classifica generale la corsa è definitivamente di Thomas, che grazie al tempo guadagnato sugli avversari ha preceduto Bettiol di 16” e Johannessen di 32”, saliti con lui sull’ultimo podio della corsa. Completano la topten Latour a 34″, Mathieu Bergaudeau (TotalEnergies) a 1’02”, Ulissi a 1’09”, Connor Swift (Arkea) a 1’13”, Guernalec a 1’22”, Toms Skujins (Trek) a 1’48” e Quentin Pacher (Groupama – FDJ) a 1’56”.

Mario Prato

Per il secondo anno consecutivo Filippo Ganna fa sua la cronometro conclusiva dellÉtoile de Bessèges (Getty Images)

Per il secondo anno consecutivo Filippo Ganna fa sua la cronometro conclusiva dell'Étoile de Bessèges (Getty Images)

JAKOBSEN BIS ALLA VALENCIANA. VLASOV VINCE LA VOLTA VALENCIANA 2022

febbraio 6, 2022 by Redazione  
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A Valencia, nella passerella finale della breve corsa spagnola, Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl) vince la scontata volata di gruppo davanti a Elia Viviani (Team INEOS) ed Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert). Aleksandr Vlasov (Team BORA Hangrohe) si veste definitivamente di giallo dando un primo segnale per la stagione appena iniziata.

L’atto conclusivo della Volta a la Comunitat Valenciana non può che avere Valencia come tappa d’arrivo. Una passerella per velocisti che parte da Paterna e si conclude dopo soli 92 km. Aleksandr Vlasov (Team BORA Hangrohe) vede la prima vittoria stagionale di una corsa a tappe, meritatamente conquistata l’altro ieri con la netta vittoria sull’Alto Antenas del Maigmò. L’ultima fuga della breve corsa spagnola comprendeva quattro ciclisti: Antonio Nibali e Manuele Boaro (Team Astana Qazaqstan), Jonathan Lastra (Team Caja Rural) e Gotzon Martin (Team Euskaltel Euskadi). Il vantaggio massimo della fuga non superava mai i 2 minuti, anche in considerazione della brevità della tappa. All’inseguimento in un primo momento si portavano gli uomini del Team BORA Hansgrohe, mentre nella seconda metà della tappa erano prevalentemente le squadre dei velocisti a tirare il gruppo. A 45 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di 1 minuto e 20 secondi. In testa al gruppo si facevano vedere il Team Intermarchè Wanty Gobert e Team Quick Step Alpha Vinyl. All’unico traguardo volante di Betera posto al km 75 Martin transitava in prima posizione. Una volta raggiunta la fuga, il gruppo si preparava alla volata. Era Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl) a ottenere la seconda vittoria dopo quella nella seconda tappa. L’olandese batteva Elia Viviani (Team INEOS) ed Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert). Chiudeva la top five la coppia del Team Bingoal Pauwels formata da Timothy Dupont e Stanislaw Aniolkowski, rispettivamente quarto e quinto. Da segnalate, nella top ten, anche il sesto posto di Matteo Trentin (UAE Team Emirates) ed il decimo posto di Luca Mozzato (Team B&B Hotels). Vlasov vince la Vuelta a la Comunitat Valenciana 2022 con 32 secondi di vantaggio su Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) e 36 secondi di vantaggio su Carlos Rodriguez (Team INEOS). Per quanto riguarda le altre classifiche, Jakobsen fa sua la classifica a punti, Ben King (Team Human Powered Health) si aggiudica quella dei GPM, mentre Remco Evenepoel vince quella del ciclista più giovane. Infine il Team INEOS vince la classifica a squadre. I ciclisti torneranno a calcare le strade spagnole domenica prossima alla Clasica de Almeria e la settimana che segue con la Vuelta a Andalucia.

Giuseppe Scarfone

Fabio Jakobsen vince a Valencia (foto: Getty Images)

Fabio Jakobsen vince a Valencia (foto: Getty Images)

JOHANNESSEN AFFERRA IL BOUQUET, TIBERI SORPRENDE E THOMAS SI SALVA

febbraio 6, 2022 by Redazione  
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L’Étoile de Bessèges concentrava nel weekend le tappe decisive e quella odierna ha sorriso al norvegese Johannessen, vincitore della frazione che si concludeva sul Mont Bouquet, e ha sorriso a Benjamin Thomas che ha mantenuto la sua prima posizione della classifica generale. Tra le sorprese il non riuscito assalto alla leadership del francese da parte di Alberto Bettiol e l’ottima prova del giovane Antonio Tiberi, terzo di giornata.

Tra oggi e domani si decide l’Étoile de Bessèges, ma la tappa odierna ha inciso poco sull’economia generale della corsa a tappe francese. Buon per il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) che si è permesso il lusso di andare a cogliere il successo in quella che si può tranquillamente definire la tappa regina della corsa francese. L’impegnativo finale è stato interpretato e non subito dai contendenti che – chi per un motivo (leggi vittoria di tappa), chi per un altro (vedi la voce classifica generale) hanno scaricato sui pedali tattica, tecnica e agonismo.
La prima parte di gara è stata caratterizzata dalla fuga di giornata animata da 5 coraggiosi diventati dopo poco 8: Flavien Maurelet (St-Michel-Auber 93), Samuel Leroux (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Antoine Raugel (AG2R Citroën Team), Joel Suter (UAE Team Emirates), Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), Tony Gallopin (Trek-Segafredo), Alexis Gougeard (B&B Hôtels-KTM) e Emmanuel Morin (Team U Nantes Atlantique).
Con l’approssimarsi del traguardo la situazione è ovviamente cambiata e ai meno 40 km in testa erano rimasti i soli Suter, Zimmermann e Gougeard, mentre il plotone inseguitore stava semplicemente affilando gli artigli per la zampata finale.
Il viaggio nelle avanguardia dei tre superstiti si è esaurito con l’approccio dell’ultima ascesa di giornata, quando sul piatto bisognava gettare il tutto per tutto, in un vero e proprio “all in” dove a prendere il sopravvento erano gli interessi personali e dei team.
Con i team impegnati a lanciare i loro uomini migliori, compresa la INEOS Grenadier che voleva rigenerare Richard Carapaz dopo la caduta dei giorni scorsi che aveva ridimensionato le sue più che giuste ambizioni di classifica.
Con un Benjamin Thomas (Cofidis) rimasto leggermente attardato la carica è suonata per la EF Education-EasyPost con Magnus Cort Nielsen, al lavoro in funzione di Alberto Bettiol, secondo in classifica a 7” dal francese. L’azione che doveva favorire il vincitore del Fiandre 2019 non ha, però, dato i frutti sperati e il transalpino attivo su strada e su pista ha recuperato le prime posizioni smorzando le ambizioni del toscano. La marcatura tra i due ha solleticato la fantasia di chi, disinteressandosi alla classifica, ha avuto la possibilità di scrivere il proprio nome nelle prime posizioni dell’ordine d’arrivo.
Ai meno 2 lo scatto di Jay Vine (Alpecin–Fenix), seguito da Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) e da Antonio Tiberi (Trek-Segafredo), risulterà a consuntivo l’azione decisiva della Saint-Hilaire-de-Brethmas – Le Mont Bouquet. Dietro ai tre si è mosso successivamente Clement Champoussin (AG2R), seguito a breve distanza da Pierre-Roger Latour (TotalEnergies) e Bettiol, con un Thomas meno reattivo. Anche il toscano, però, ha dovuto rallentare l’andatura, venendo raggiunto dal francese prima del traguardo.
Lo striscione d’arrivo ha visto passare sotto di esso nell’ordine Johannessen davanti a Vine, Tiberi e Champoussin. A seguire Latour (a 12″), Diego Ulissi (UAE) e Bauke Mollema (Trek) (a 20″), Alessandro Verre (Arkea-Samsic) e Sebastian Reichenbach (Groupama-FDJ) (a 21″). Decimo si è piazzato Bettiol, che ha chiuso a 23″ insieme a Thomas.
Il portacolori della Cofidis ha così conservato la maglia di leader con 7” su Bettiol e 8” su Joannessen, mentre leggermente più staccati sono i due corridori della TotalEnergies, Latour (25″) e Mathieu Burgaudeau (26″).
Domani l’”OK Corral” che accoglierà la sfida finale avrà le caratteristiche della cronometro di 11 km con partenza da Alès e arrivo in vetta alla tradizionale salita dell’Ermitage (2.6 Km al 5.8%).

Mario Prato

Tobias Halland Johannessen vince la tappa regina dellÉtoile de Bessèges (foto Getty Images)

Tobias Halland Johannessen vince la tappa regina dell'Étoile de Bessèges (foto Getty Images)

MOSCHETTI, COLPO DI CLASSE A TORREVIEJA. VLASOV RESTA IN GIALLO.

febbraio 5, 2022 by Redazione  
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A Torrevieja la scontata volata della penultima tappa premia Matteo Moschetti (Team Trek Segafredo) che con una bella progressione negli ultimi metri coglie la prima vittoria stagionale battendo velocisti del calibro di Viviani, Kristoff, Jakobsen e Molano. Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) resta comodamente in maglia gialla ed è ormai ad un passo della vittoria finale.

Con la vittoria di ieri sull’Alto Antenas del Maigmò Aleksander Vlasov (Team BORA Hansgrohe) ha dato uno scossone forse decisivo per la vittoria finale della Volta a la Comunitat Valenciana ma i russo, pur avendo oltre 30 secondi di vantaggio sul secondo classificato, docrà tenere gli occhi ben aperti nelle ultime due tappe della breve corsa spagnola. La quarta frazione di oggi parte da Orihuela e si conclude a Torrevieja dopo 193 km completamente piatti, se si esclude il facile GPM di terza categoria di Campules posto al km . E’ attesa la volata del gruppo compatto e vedremo molto probabilmente una riproposizione dello sprint della seconda tappa vinta da Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl). Alla partenza da Orilhuela si registrava l’assenza del Team Jumbo Visma, escluso dalla corsa a causa di due positività al Covid. La fuga di giornata partiva dopo pochi km con il beneplacito del gruppo ed era formata da cinque ciclisti: Manuele Boaro (Team Astana Qazaqstan), Angel Madrazo (Team Burgos BH), Antonio Jesus Soto (Team Euskaltel Euskadi), Urko Berrade (Team kern Pharma) e (Team Bingoal Pauwels). Il gruppo maglia gialla lasciava fare anche perché nessuno dei fuggitivi impensieriva Aleksandr Vlasin (Team BORA Hansgrohe) in classifica generale. SI sarebbe aspettata l’accelerazione delle squadre dei velocisti, interessate a portare in volata i propri capitani. Nel frattempo Soto si aggiudicava l’unico GPM di Compules posto al km 69. A 60 km dalla conclusione la fuga aveva 3 minuti di vantaggio sul gruppo. Una decisa accelerazione del gruppo riprendeva la fuga a circa 20 km dall’arrivo. La volata, piuttosto confusa, se l’aggiudicava Matteo Moschetti (Team Trek Segafredo), abile a risalire posizioni nelle ultime decine di metri ed a vincere davanti a Manuel Penalver (Team Burgos BH) ed Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert). Chiudevano la top five Elia Viviani (Team INEOS) e Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl). Prima vittoria stagionale per Matteo Moschetti, che ottiene una vittoria di prestigio contro velocisti affermati. In classifica generale resta tutto invariato con Vlasov che resta in maglia gialla davanti a Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Carlos Rodriguez (Team INEOS ). Domani va di scena la passerella finale da Paterna a Valencia di soli 92 km, ancora per velocisti. A Vlasov basta arrivare ‘sano e salvo’ al traguardo per vincere la Volta a la Comunitat Valenciana 2022.

Giuseppe Scarfone

Matteo Moschetti vince a Torrevieja (foto: Getty Images)

Matteo Moschetti vince a Torrevieja (foto: Getty Images)

SUL SAUDI TOUR 2022 IL SIGILLO DI GROENEWEGEN, CLASSIFICA A VAN GILS

febbraio 5, 2022 by Redazione  
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L’ultima tappa del Saudi Tour porta ancora la firma di Dylan Groenewegen, che vince facile davanti a Daniel McLay e all’italiano Davide Ballerini. Nessun problema per Maxim Van Gils, che si porta a casa la seconda edizione della corsa araba

Bene, bravo, bis! Per Dylan Groenewegen (Team BikeExchange-Jayco) secondo successo al Saudi Tour 2022. L’olandese volante si dimostra il più forte allo sprint anche nell’ultima frazione superando Daniel McLay (Arkea-Samsic), il quale deve ancora una volta accontentarsi della piazza d’onore, e Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl). Dopo il numero di ieri nella tappa regina, Maxim Van Gils (Lotto Soudal) conquista il successo finale nella corsa a tappe disegnata negli affascinati scenari desertici dell’Arabia Saudita. Sul podio salgono anche Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain Victorious), 2° a 36”, e l’iridato di Firenze 2013 Rui Costa (UAE Team Emirates), terzo a 48”, mentre il migliore degli italiani è Daniel Oss (TotalEnergies), sesto a 57″ dal belga.
La quinta tappa ha come partenza ed arrivoAlUla Old Town e misura poco meno di 139 km.
La fuga prende il via dopo una dozzina di chilometri. Si rivedono il greco Polychronis Tzortzakis (Kuwait Pro Cycling Team) e Martin Bugge Urianstad (Uno-X Pro Cycling Team), quest’ultimo accompagnato dal compagno di squadra Anton Charmig. Assieme a loro c’è Jannik Steimle (Quick-Step Alpha Vinyl).
Il gruppo controlla e lascia sfogare i quattro, che vedono rosicchiarsi il loro vantaggio (2 minuti al massimo). Il primo a cedere, ai -30, è Tzortzakis. Poi tocca a Charmig, fino a quando Steimle non decide di rompere gli indugi e prova l’azione solitaria lasciando Urianstad.
Ma ai -10 dall’arrivo il plotone rinviene anche su di lui, dopo aver risucchiato uno ad uno i 3 compagni di avventura del tedesco.
Prima la BikeExchange-Jayco e la Lotto Soudal, poi la Quick-Step Alpha Vinyl lottano nelle prime posizioni per tirare la volata ai loro sprinters. Dai giochi per il successo di tappa si chiama fuori, ai -3, Caleb Ewan (Lotto Soudal) a causa di una foratura.
All’ultimo chilometri si scatenano i Bora-Hansgrohe con l’obiettivo di tirare la volata a Danny Van Poppel, il quale parte molto lungo. Dietro come un gatto spunta Groenewegen che ai -100 metri supera il connazionale sulla destra e va a vincere davanti a McLay e Ballerini.
Maglia verde e trionfo, dunque, per Maxim Van Gils. Per il 22enne di Brasschaat è la prima corsa a tappe della sua giovane carriera, iniziata solo lo scorso anno.

Vito Sansone

Groenewegen vince anche la frazione conclusiva del Saudi Tour (foto Luca Bettini/SprintCyclingAgency)

Groenewegen vince anche la frazione conclusiva del Saudi Tour (foto Luca Bettini/SprintCyclingAgency)

L’ÉTOILE DE BESSÈGES È UN AFFAIRE COFIDIS

febbraio 5, 2022 by Redazione  
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In questi due giorni gara in terra francese si sono messi in luce due portacolori della transalpina Cofidis, rispettivamente Bryan Coquard giovedì, e Benjamin Thomas oggi. Buona la prova di Bettiol che in queste due tappe ha collezionato un quinto e un secondo posto e si è portato ad un passo dal primo piazzamento in classifica.

Giovedì si è disputata la seconda tappa dell’Étoile de Bessèges, da Saint-Christol-lès-Alès a Rousson. A imporsi sul traguardo in salita (600m al 12%), al termine di una tappa combattuta, è stato Bryan Coquard (Cofidis), che ha avuto la meglio sul leader della classifica Mads Pedersen (Trek – Segafredo). A seguire si sono piazzati Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies), che hanno preceduto Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost). Il danese della Trek ha comunque mantenuto la leadership su Burgaudeau (+17″) e Bettiol (+21″).
Oggi la breve corsa a tappe francese ha affrontato la sua terza tappa, quella con il maggior numero di metri di dislivello distribuiti su tutto il tracciato, che vedeva la partenza e l’arrivo nella cittadina di Bessèges.
I continui saliscendi hanno messo alla frusta i corridori, che si sono affrontati a viso aperto, riversando nella frazione odierna molte delle loro possibilità di successo. Ad aggiungere sale ad una tappa già di per sé saporita ci ha pensato l’interessante fuga partita sulla prima asperità di giornata. Ad animarla sono stati: Bruno Armirail (Groupama-FDJ), Samuele Zoccarato (Bardiani CSF Faizanè), Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), Hugo Houle (Israel-Premier Tech), Jérémy Cabot (TotalEnergies), Thibault Guernalec (Team Arkéa-Samsic) e Sebastian Schönberger (B&B Hôtels-KTM). La presenza tra i fuggitivi di Guernalec e Houle, 1’14” il loro ritardo in classifica, ha “spaventato” Pedersen che ha messo la squadra a tirare, pur con scarso beneficio.
Un guasto meccanico ha poi ritardato il danese mentre la EF di Bettiol ha cominciato a prendere l’iniziativa dando il via ad un finale a dir poco pirotecnico. I fuggitivi cominciano a perdere elementi, ma non le loro velleità di vittoria. In un susseguirsi di scatti, controscatti e tentativi di ricongiungimento i chilometri passano i le colline del finale vengono percorse a velocità sostenuta. Quello che ha dimostrato di averne di più è stato Benjamin Thomas, che ai meno tre si invola verso il successo di tappa e la conquista della maglia di leader.
Seconda piazza a 9″ per Bettiol, che ha raggiunto e superato nei chilometri finali Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team). Il gruppo arrivato a 15″ è stato regolato da Rasmus Tiller (Uno-X), che ha preceduto Coquard Edvald Boasson Hagen (TotalEnergies), Hugo Hofstetter (Arkea), Clement Champoussin (AG2R Citroën Team), Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty). Addirittura 1’08” di ritardo accusato dall’ex capo classifica Mads Pedersen.
Grazie al secondo posto odierno Bettiol ha indossato la maglia della classifica a punti e si è portato immediatamente alle spalle di Thomas in classifica, staccato di 7″.
Ora si correrà la tappa regina, da Saint-Hilaire-de-Brethmas al Mont Bouquet per 145 km con un interessante arrivo in salita di 4.7 km al 9.2%.

Mario Prato

Laffermazione di Benjamin Thomas nella tappa di Bessèges (foto Luc Claessen/Getty Images)

L'affermazione di Benjamin Thomas nella tappa di Bessèges (foto Luc Claessen/Getty Images)

VLASOV RIZZA LAS ANTENAS. VITTORIA DEL RUSSO CHE SI PRENDE LA MAGLIA GIALLA

febbraio 4, 2022 by Redazione  
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Sulla salita finale dell’Alto Antenas del Maigmò, con un tratto in sterrato, Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) attacca nel tratto più duro a circa 2 km dall’arrivo, lasciando al palo i suoi avversari e specialmente la maglia gialla Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl), incapace di controbattere al russo. Vlasov vince in solitaria, indossa la maglia gialla e ipoteca la vittoria della Volta a la Comunitat Valenciana 2022

La terza tappa della Volta a la Comunitat Valenciana 2022 è certamente quella più dura non solo della breve corsa spagnola, ma anche quella più difficile nel panorama ciclistico di questo inizio di stagione 2022. La stessa interpretazione dell’ultima salita verso l’Alto Antenas del Maigmò non avrà fatto dormire sonni tranquilli ai pretendenti alla vittoria finale. Infatti gli oltre 5 km al 10% di pendenza media della salita finale sono equamente divisi tra asfalto e strada sterrata. Una strada sterrata brutta, che dalle foto postate da qualche ciclista nella ricognizione dei giorni precedenti alla partenza testimonia la presenza di pietrisco grossolano che, ad esempio, non ha nulla a che fare con le Strade Bianche toscane. Lo stesso Evenepoel aveva dichiarato di essersi sorpreso che la strada verso l’arrivo fosse così malmessa. Ma lo show deve continuare e proprio Evenepoel dovrà dimostrare di avere le capacità per spianare – è proprio il caso di dirlo – questa insidia e ipotecare la vittoria della breve corsa spagnola, visto che le ultime due tappe sono favorevoli ai velocisti. A indurire le gambe, prima della salita finale, ci penseranno altri quattro GPM, di cui due di seconda e due di terza categoria. Alla partenza da Alicante non era presente il Team BikeExchange Jayco a causa di una positività al Covid di un componente della squadra. Era da segnalare anche l’assenza di Wilco Kelderman (Team BORA – Hansgrohe). Dopo la prima cinquantina di km nei quali non c’era molto da segnalare, le cose cambiavano sui primi tre GPM affrontati dalla corsa: il Coll de Rates, Sa Creuta e Fageca. Su queste asperità, seppur non eccessivamente difficili, si staccavano a ripetizione diversi mini gruppetti di ciclisti che andavano a formare la fuga di giornata. Alla fine erano in tutto undici i ciclisti che si riunivano in testa alla corsa: Lars Van den Berg ed Attila Valter (Team Groipama FDJ), Jan Tratnik (Team Bahrain Merida), Nicolas Prodhomme e Valentin Paret-Peintre (Team AG2R Citroen), Sven Erik Bystrom e Dimitri Claeys (Team Intermarchè Wanty Gobert), Fernando Barcelo (Team Caja Rural), Daniel Navarro (Team Burgos BH), Jan Polanc (UAE Team Emirates) e Kenny Molly (Team Bingoal Pauwels). Il gruppo tirato da Quick Step Alpha Vinyl e BORA Hansgrohe non lasciava comunque troppo spazio alla fuga che non superava mai i 3 minuti di vantaggio. In corrispondenza dello scollinamento del quarto GPM di giornata di Bonifallim, posto al km 116, la fuga aveva poco più di 2 minuti di vantaggio sul gruppo. I primi a perdere contatto dal drappello di testa erano Polanc e Prodhomme. A 20 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso a 1 minuto e 45 secondi; in testa restavano in quattro: Valter, Barcelo, Bystrom e Tratnik. Quest’ultimo staccava progressivamente i propri compagni di fuga e si ritrovava da solo in testa a 18 km dal termine. Lo sloveno scollinava in prima posizione sul GPM di Tibi, quando mancavano ormai 15 km all’arrivo. Tratnik faceva suo anche il traguardo intermedio di Tibi posto al km 144. Si avvicinava così la tanto attesa salita verso l’Alto Antenas del Maigmò, atto finale di una tappa che avrebbe definito la classifica generale. All’inizio della salita il vantaggio di Tratnik sul gruppo maglia gialla era di 1 minuto e 20 secondi. Il gruppo inseguitore era tirato dal Team Movistar. Il primo attacco era portato da Alejandro Valverde (Team Movistar), anche se più che un attacco era un allungo che scremava il gruppo maglia gialla. Tratnik veniva ripreso a poco meno di 3 km dall’arrivo, all’inizio del tratto in sterrato. Un pimpante Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech) conduceva il gruppetto maglia gialla ridotto a circa una decina di unità. Nel tratto più duro del tratto in sterrato, tra pietrisco e polvere, Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) portava l’assalto decisivo alla maglia gialla Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl). Il belga provava a restare alla ruota dello scatenato russo ma si staccava progressivamente a poco più di un km dall’arrivo, al termine del tratto in sterrato e nel punto in cui le pendenze della salita erano intorno al 14%. Il russo andava a vincere in solitaria dando tutto nell’ultimo km e tagliando il traguardo con 14 secondi di vantaggio su Carlos Rodriguez (Team INEOS) e 21 secondi di vantaggio su Mas. Chiudevano la top five Pello Bilbao (Team Bahrain Merida) in quarta posizione ed Alejandro Valverde in quinta posizione, entrambi a 29 secondi di ritardo dal vincitore. Da segnalare la discreta prova di Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo) che chiudeva al settimo posto davanti a Evenepoel ottavo. Vlasov è la nuova maglia gialla e può vantare un vantaggio su Evenepoel di 32 secondi, mentre Rodriguez è terzo a 36 secondi. Domani è in programma la quarta tappa da Orihuela a Torrevieja di 193 km. Un solo GPM di terza categoria posto dopo una sessantina di km non inciderà sul copione di una tappa dove al 99% assisteremo ad un arrivo in volata a ranghi compatti.

Giuseppe Scarfone

Aleksandr Vlasov vince sullAlto Antenas del Maigmò (foto: Luis Angel Gomez / SprintCyclingAgency)

Aleksandr Vlasov vince sull'Alto Antenas del Maigmò (foto: Luis Angel Gomez / SprintCyclingAgency)

VAN GILS VA AL MAX AL SAUDI TOUR, SUA LA TAPPA REGINA

febbraio 4, 2022 by Redazione  
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Il belga Maxim Van Gils vince la tappa regina e si porta al vertice della classifica generale alla vigilia della passerella conclusiva. Andrea Bagioli ancora protagonista, anche se il migliore dei nostri all’arrivo e in classifica è Daniel Oss.

Da solo allo Skyviews of Harat Uwayrid. Così Maxim Van Gils (Lotto Soudal) fa il numero nel tappone del Saudi Tour 2022 ipotecando il successo finale. Il belga vince e si prende la maglia verde di leader della generale dopo essere scattato sull’ultima salita, lasciandosi alle spalle un generosissimo Andrea Bagioli (Quick-Step Alpha Vinyl Team), il quale ai -10 dal traguardo aveva dato vita alla bagarre sulle tremende pendenze finali della 4a tappa di 149 km e 300 metri, partita dallo Winter Park di AlUla.
Anche la frazione regina è caratterizzata da un forte vento che fraziona il plotone. Scappano il greco Polychronis Tzortzakis (Kuwait Pro Cycling Team), autore di un’ennesima fuga in questo Giro dell’Arabia Saudita, e il malesiano Muhamad Othman (Team Sapura Cycling). La Quick-Step Alpha Vinyl, vera maestra di tattica, lascia fare per un po’ (il duo di testa avrà un vantaggio massimo di 3’25”) e poi accelera per chiudere il tentativo di Othman e Tzortzakis. Saranno in 18, però, a raggiungerli quando mancano poco più di 50 chilometri dalla conclusione. Si tratta di Niccolò Bonifazio (TotalEnergies) con il compagno di squadra Daniel Oss, Luka Mezgec (Team BikeExchange), Maxim Van Gils, Andrea Bagioli e altri quattro della Quick Step-Alpha Vinyl Team (Tim Declercq, Jannis Steimle, Bert Van Lerberghe e Davide Ballerini. Poi ci sono anche Simone Consonni e Alexis Renard per la Cofidis, il tedesco Nico Denz e Sam Welsford del Team DSM, Danny Van Poppel (Bora-Hansgrohe) e JérémyLecroq (B&B Hotels-KTM). Ad arrancare lì dietro è la maglia verde Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain Victorious).
Nella testa della corsa Bagioli è il più attivo, stimolato dal lavoro dei compagni di squadra. Qualcuno, però, inizia a mollare appena la strada s’impenna e Ballerini cede ai – 12.
Bagioli a questo punto rompe gli indugi, ma gli si accoda subito Van Gils. Le pendenze si fanno importanti: 2,7 km costantemente al 12% e punte del 22%. Buitrago prova ad inseguire cercando di difendere con i denti il simbolo del primato. I due aumentano il vantaggio, poi il belga ai -7 fa “ciao ciao” al valtellinese e arriva da solo al traguardo.
Alle sue spalle Mezgec agguanta la piazza d’onore superando allo sprint Declercq ed i restanti componenti del gruppetto inseguitore, trainato disperatamente da Buitrago e nel quale, nel frattempo, era stato risucchiato Bagioli, giunto a 44”. Il migliore degli italiani è, però, Oss, sesto.
Doppio colpo, dunque, per Van Gils che va in testa alla classifica generale con 36” di vantaggio su Buitrago e 48” sull’ex iridato Rui Costa (UAE Team Emirates). In sesta posizione si piazza Oss con un distacco di 57” dal belga. Caleb Ewan primeggia nella classifica a punti
Domani l’atto finale del Saudi Tour 2022:, una tappa conclusiva di 138.9 Km adatta alle ruote veloci disegnata in circuito attorno a AlUla.

Vito Sansone

Il belga Van Gils si impone sul traguardo più arduo del Saudi Tour (foto Tim de Waele/Getty Images)

Il belga Van Gils si impone sul traguardo più arduo del Saudi Tour (foto Tim de Waele/Getty Images)

FABULOUS FABIO. JAKOBSEN, VOLATA VINCENTA A TORRENT. EVENEPOEL RESTA IN GIALLO

febbraio 3, 2022 by Redazione  
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Il grave infortunio del Giro di Polonia 2020 sembra ormai alle spalle per Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl) che con una volata irresistibile su un arrivo non banale non dà scampo agli altri velocisti e trionfa con autorità sul traguardo di Torrent. Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) resta saldamente in maglia gialla e domani la terza tappa con arrivo sull’Alto Antenas del Maigmò ci dirà al 99% chi vincerà la Volta a la Comunitat Valenciana 2022.

Nei 172 km da Betera a Torrent della seconda tappa della Volta a la Comunitat Valenciana 2022 sono presenti cinque GPM non difficilissimi ma che la rendono piuttosto movimentata dall’inizio alla fine. Resta comunque una tappa sulla carta favorevole alle ruote veloci, anche se forse non tutti i velocisti presenti saranno in grado di potersi giocare le chances di vittoria in volata. Non diamo però del tutto assenti le speranze di una fuga o di un attacco da parte di qualche finisseur negli ultimi km. Al di là delle previsioni su come possa andare la tappa di oggi, siamo più che certi che Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) non avrà particolari problemi a mantenere sulle spalle la maglia gialla, brillantemente conquistata nella tappa di ieri. La fuga della tappa odierna si componeva di sei ciclisti: Ben King e Joey Rosskopf (Team Human Powered Health), Mikel Xabier Azparren (Team Euskaltel Euskadi), Mathijs Paasschens (Team Bingoal Pauwels), Sergio Roman Martin (Team Caja Rural) ed Ivan Cobo (Team Kern Pharma). All’inizio del primo GPM di Gabaldon, posto al km 52.5, il vantaggio della fuga sul gruppo era di 4 minuti. Ben King faceva incetta di GPM, scollinando in prima posizione su quello di Gabaldon, e su quelli successivi di Rio Juanes, La Muela e Fuente de Real. Non contento, l’americano si aggiudicava anche il traguardo volante di Dos Aguas posto al km 114.5. Il primo ciclista a sfilarsi dalla fuga era Martin ed i quattro superstiti in testa alla corsa potevano vantare ancora 3 minuti di vantaggio sul gruppo a 45 km dall’arrivo. Ai meno 30 il vantaggio del quartetto di testa era inferiore ai 2 minuti. Il gruppo era tirato in particolar modo da Quick Step Alpha Vinyl ed Israel Premier Tech. Il gruppo riprendeva la fuga a 17 km dall’arrivo, dopo che anche Rosskopk si era fatto sfilare. Dylan Teuns (Team Bahrain Merida) accelerava e provava l’azione solitaria, riuscendo anche a scollinare per primo dell’ultimo GPM di Calicanto. Nella discesa spavento per Thomas Dekker (Team Jumbo Visma) che prendeva una curva troppa larga e usciva di strada ‘atterrando’ in un boschetto. Dopo qualche minuto di attesa, Dekker rispuntava a bordo strada, un po’ spaventato ma intero, anche se almeno per oggi doveva rimandare la volata. Nel frattempo Theuns veniva ripreso a 9 km dal termine da un gruppo abbastanza compatto con all’interno ancora diversi velocisti. Ryan Gibbons (UAE Team), altro velocista, era vittima di un’altra caduta a 4 km dall’arrivo. La maglia gialla Remco Evenepoel tirava il gruppo negli ultimi 2 km. Un gregario di lusso per il compagno Fabio Jakobsen, che nella volata con gli ultimi 400 metri in leggera ma costante salita andava a vincere a braccia alzate sul traguardo davanti a Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) ed Elia Viviani (Team INEOS). Chiudevano la top five di giornata Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Matej Mohoric (Team Bahrain Merida) in quarta e quinta posizione. Dopo la grande paura del Giro di Polonia 2020, Jakobsen sembra essere tornato un velocista di altissimo livello ed ottiene la prima vittoria del 2022 all’esordio stagionale. In classifica generale rimane tutto invariato con Evenepoel che resta saldamente in maglia gialla davanti ad Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe) e Carlos Rodriguez (Team INEOS). Domani si riparte da Alicante per la terza tappa da Alicante all’Alto Antenas del Maigmò. E’ la tappa regina della breve corsa spagnola, con la salita conclusiva di 5 km e mezzo a oltre il 10% di pendenza media e tratto finale in sterrato. Evenepoel parte naturalmente con i favori del pronostico e il vantaggio sui diretti avversari è tale da mettere il giovane belga nelle condizioni di chiudere definitivamente il discorso per quanto riguarda la classifica generale.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Fabio Jakobsen a Torrent (foto: Dario Belingheri Getty Images)

La vittoria di Fabio Jakobsen a Torrent (foto: Dario Belingheri Getty Images)

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