JOHANNESSEN AFFERRA IL BOUQUET, TIBERI SORPRENDE E THOMAS SI SALVA
L’Étoile de Bessèges concentrava nel weekend le tappe decisive e quella odierna ha sorriso al norvegese Johannessen, vincitore della frazione che si concludeva sul Mont Bouquet, e ha sorriso a Benjamin Thomas che ha mantenuto la sua prima posizione della classifica generale. Tra le sorprese il non riuscito assalto alla leadership del francese da parte di Alberto Bettiol e l’ottima prova del giovane Antonio Tiberi, terzo di giornata.
Tra oggi e domani si decide l’Étoile de Bessèges, ma la tappa odierna ha inciso poco sull’economia generale della corsa a tappe francese. Buon per il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) che si è permesso il lusso di andare a cogliere il successo in quella che si può tranquillamente definire la tappa regina della corsa francese. L’impegnativo finale è stato interpretato e non subito dai contendenti che – chi per un motivo (leggi vittoria di tappa), chi per un altro (vedi la voce classifica generale) hanno scaricato sui pedali tattica, tecnica e agonismo.
La prima parte di gara è stata caratterizzata dalla fuga di giornata animata da 5 coraggiosi diventati dopo poco 8: Flavien Maurelet (St-Michel-Auber 93), Samuel Leroux (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Antoine Raugel (AG2R Citroën Team), Joel Suter (UAE Team Emirates), Georg Zimmermann (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux), Tony Gallopin (Trek-Segafredo), Alexis Gougeard (B&B Hôtels-KTM) e Emmanuel Morin (Team U Nantes Atlantique).
Con l’approssimarsi del traguardo la situazione è ovviamente cambiata e ai meno 40 km in testa erano rimasti i soli Suter, Zimmermann e Gougeard, mentre il plotone inseguitore stava semplicemente affilando gli artigli per la zampata finale.
Il viaggio nelle avanguardia dei tre superstiti si è esaurito con l’approccio dell’ultima ascesa di giornata, quando sul piatto bisognava gettare il tutto per tutto, in un vero e proprio “all in” dove a prendere il sopravvento erano gli interessi personali e dei team.
Con i team impegnati a lanciare i loro uomini migliori, compresa la INEOS Grenadier che voleva rigenerare Richard Carapaz dopo la caduta dei giorni scorsi che aveva ridimensionato le sue più che giuste ambizioni di classifica.
Con un Benjamin Thomas (Cofidis) rimasto leggermente attardato la carica è suonata per la EF Education-EasyPost con Magnus Cort Nielsen, al lavoro in funzione di Alberto Bettiol, secondo in classifica a 7” dal francese. L’azione che doveva favorire il vincitore del Fiandre 2019 non ha, però, dato i frutti sperati e il transalpino attivo su strada e su pista ha recuperato le prime posizioni smorzando le ambizioni del toscano. La marcatura tra i due ha solleticato la fantasia di chi, disinteressandosi alla classifica, ha avuto la possibilità di scrivere il proprio nome nelle prime posizioni dell’ordine d’arrivo.
Ai meno 2 lo scatto di Jay Vine (Alpecin–Fenix), seguito da Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team) e da Antonio Tiberi (Trek-Segafredo), risulterà a consuntivo l’azione decisiva della Saint-Hilaire-de-Brethmas – Le Mont Bouquet. Dietro ai tre si è mosso successivamente Clement Champoussin (AG2R), seguito a breve distanza da Pierre-Roger Latour (TotalEnergies) e Bettiol, con un Thomas meno reattivo. Anche il toscano, però, ha dovuto rallentare l’andatura, venendo raggiunto dal francese prima del traguardo.
Lo striscione d’arrivo ha visto passare sotto di esso nell’ordine Johannessen davanti a Vine, Tiberi e Champoussin. A seguire Latour (a 12″), Diego Ulissi (UAE) e Bauke Mollema (Trek) (a 20″), Alessandro Verre (Arkea-Samsic) e Sebastian Reichenbach (Groupama-FDJ) (a 21″). Decimo si è piazzato Bettiol, che ha chiuso a 23″ insieme a Thomas.
Il portacolori della Cofidis ha così conservato la maglia di leader con 7” su Bettiol e 8” su Joannessen, mentre leggermente più staccati sono i due corridori della TotalEnergies, Latour (25″) e Mathieu Burgaudeau (26″).
Domani l’”OK Corral” che accoglierà la sfida finale avrà le caratteristiche della cronometro di 11 km con partenza da Alès e arrivo in vetta alla tradizionale salita dell’Ermitage (2.6 Km al 5.8%).
Mario Prato

Tobias Halland Johannessen vince la tappa regina dell'Étoile de Bessèges (foto Getty Images)