VAN DEN BERG ENTRA NEL CLUB DEI VELOCISTI. SUO IL TROFEO SES SALINES – ALCUDIA

gennaio 26, 2023 by Redazione  
Filed under News

Marijn van den Berg (Team EF Education-EasyPost) vince il Trofeo Ses Salines – Alcudia davanti a Ethan Vernon (Team Soudal Quick Step) e Biniam Girmay (Team Intermarchè – Circus – Wanty), in una volata anomala caratterizzata da una chicane quanto meno inopportuna

Il Trofeo Ses Salines – Alcudia, seconda prova del Challenge Mallorca 2023, presenta un percorso quasi totalmente pianeggiante se si esclude la salita nel finale del Coll de Sa Batalla, lungo quasi 9 km al 5% di pendenza media. Si scollinerà, dopo una successivo passaggio sul brevissimo Coll de Femenia, a 28 km dall’arrivo. Sono 8 le squadre WT delle 21 alla partenza. Ça fuga di giornata è stata caratterizzata dall’azione di quattro ciclisti: Alessandro Fancellu (Team EOLO-Kometa), Colby Lange (Team Project Echelon Racing), Julius van den Berg (Team EF Education-EasyPost) e Luis Ángel Maté Team (Euskaltel – Euskadi). I quattro di testa hanno pedalato di comune accordo fino all’inizio della salita del Coll de Sa Batalla, quando l’armonia degli attaccanti è stata interrotta dall’attacco di Van den Berg e Matè. L’olandese e lo spagnolo hanno proseguito nella loro azione, mentre alle loro spalle si faceva minaccioso il gruppo inseguitore tirato da UAE Team Emirates e Team Intermarchè – Circus – Wanty. La coppia di testa veniva ripresa poco prima del secondo scollinamento del Coll de Femenia dopodichè in gruppo di testa, forte di una quarantina di ciclisti, si lanciava nella discesa verso il traguardo. Negli ultimi 20 km le squadre dei velocisti, tra cui le più attive erano L’EF Education EasyPost, la Soudal Quick Step e l’immancabile Intermarchè – Circus – Wanty, dava una bella sferzata nelle prime posizioni del gruppo. Da segnalare un allungo di Nils Politt (Team BORA – Hansgrohe) che veniva ripreso a 7 km dal termine. L’ultimo km, in una strada bagnata per la pioggia e con una chicane situata proprio nelle ultime decine di metri, non veniva percorso a velocità eccessiva, visto che i ciclisti erano più preoccupati a restare in equilibrio. L’allungo di Marijn van den Berg (Team EF Education-EasyPost) era decisivo, visto che l’olandese riusciva a prendere in prima posizione la chicane posta sull’arrivo. Van den Berg andava così a vincere, quasi in surplace, davanti a Ethan Vernon (Team Soudal Quick Step) e Biniam Girmay (Team Intermarchè – Circus – Wanty), mentre chiudevano la top five Axel Zingle (Team Cofidis) e Antonio Jesús Soto (Team Euskaltel – Euskadi), mentre primo degli italiani era Filippo Fiorelli (Team Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), soltanto tredicesimo. Van den Berg conquista la prima vittoria stagionale e si propone come velocista, o almeno uno dei velocisti di riferimento dell’EF Education EasyPost. Domani è in programma il Trofeo Andratx – Mirador D’es Colomer, terza prova del Challenge Mallorca 2023. I quasi 171 km da Andratx al Coll de la Creueta vedono al km 113 l’impegnativa salita del Coll de Puig Major, che con i suoi 14.4 chilometri al 6.1% presenta le caratteristiche di una vera e propria montagna alpina e che vedrà protagonisti gli scalatori presenti. L’arrivo, posto sul Coll de la Creueta, 3 km a poco più del 6% di pendenza media, quasi certamente non vedrà un gruppo compatto giocarsi la vittoria.

Antonio Scarfone

Marijn van den Berg vince il Trofeo Ses Salines - Alcudia (foto: Dario Belingheri/Getty Images)

Marijn van den Berg vince il Trofeo Ses Salines - Alcudia (foto: Dario Belingheri/Getty Images)

TROFEO CALVIA’, L’ETERNO RUI COSTA VINCE AL DEBUTTO CON LA INTERMARCHE’

gennaio 25, 2023 by Redazione  
Filed under News

Nella prima gara con la squadra belga, il portoghese campione del mondo a Firenze nel 2013 è riuscito ad imporsi in uno sprint a tre contro il belga Louis Vervaeke (Soudal-Quickstep) e l’irlandese Ben Healy (EF Education-Easypost).

Con un insolito clima freddo che ha colpito le isole Baleari nelle scorse ore, con temperature di 10 °C e un po’ di neve sui rilievi più alti, si è disputato il Trofeo Calvià, prima prova della Challenge Mallorca, sulla distanza di 150 km. E’ la gara che ha segnato il debutto stagionale di alcuni big assoluti, come il due volte iridato Julian Alaphilippe (Soudal – Quick Step), il belga Tim Wellens e lo statunitense Brandon McNulty, ma questi ultimi, che da questa stagione sono compagni di squadra nella UAE Team Emirates, hanno avuto poca fortuna e in particolare l’americano è stato costretto al ritiro, così come Oliveira e Bjerg.
Gli oltre tremila metri di dislivello insieme alle rigide temperature creano grande selezione e in testa rimangono alcuni gruppetti che andranno a giocarsi la corsa. A una quarantina di chilometri dall’arrivo si ritrovano in fuga Ben Healy (EF Education-EasyPos) e il campione d’Olanda Pascal Eenkhoorn (Lotto-Dstny), seguiti a ruota dal un plotoncino nel quale figurano anche gli italiani Andrea Bagioli (Soudal – Quickstep) e Mirko Maestri (Eolo – Kometa), quest’ultimo facente parte della fuga partita al Km 0. Il vantaggio dei due attaccanti è intorno al minuto, ma il gap si assottiglia man mano che la corsa entra sempre più nelle sue fasi conclusive. Ai -33 scattano in salita verso il Col de Sa Gramola Rui Costa (Intermarché – Circus – Wanty) e Louis Vervaeke (Soudal – Quick Step), che vanno a riprendere Healy ed Eenkhoorn. Solo l’irlandese resiste alla spinta offensiva del portoghese della Intermarché e del belga della Soudal – Quickstep e il terzetto punta dritto verso il tortuoso traguardo di Palmanova. Alle loro spalle gli inseguitori non ci stanno e tirano a più non posso nel tentativo di ricongiungimento, ma è ormai tardi. Nella volata Rui Costa sorpassa Vervaeke e lo batte, mentre Healy non sprinta avendo esaurito tutte le energie, “accontentandosi” del terzo posto.

Domani è in programma la seconda gara del Challenge Mallorca, il Trofeo Ses Salines – Alcúdia, che ha nel Col de Sa Batalla l’unica, vera difficoltà altimetrica.

Andrea Giorgini

La vittoria di Rui Costa al Trofeo Calvià (Rui Costa opens 2023 with a win in the Trofeo Calvia (Getty Images Sport)

La vittoria di Rui Costa al Trofeo Calvià (Rui Costa opens 2023 with a win in the Trofeo Calvia (Getty Images Sport)

SAN JUAN, JAKOBSEN METTE IN CARNIERE LA PRIMA VITTORIA DEL 2023

gennaio 24, 2023 by Redazione  
Filed under News

Dopo la convulsa volata di ieri che non lo ha visto protagonista, Fabio Jakobsen ritrova la vittoria nella seconda tappa della Vuelta a San Juan. Sul podio salgono Gaviria e Aberasturi, piazzamento nei 10 per Nizzolo e Viviani.

La seconda tappa della Vuelta a San Juan, non presentava particolari difficoltà altimetriche tali da impensierire le ruote veloci. L’unica salita di giornata è servita solo per mettere in mostra le velleità di andare in fuga di una dozzina di elementi tra i quali figurava l’anziano (46 anni!) Oscar Sevilla (Team Medellin – EPM), già vincitore in passato della corsa argentina, e il neoprofessionista Alessandro Santaromita (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), figlio di Antonio e nipote di Ivan, che è stato campione nazionale nel 2013. Il gruppetto di testa è rimasto compatto fino ai meno 70, quando Sevilla ha forzato l’andatura trascina dosi dietro solo 4 dei componenti la fuga di giornata. Quasi contemporaneamente il gruppo inseguitore, ha cominciato a fare sul serio, riducendo rapidamente il gap che lo divideva dai battistrada.
Dopo il ricongiungimento c’è stato solo il tempo per un velleitario tentativo di Manuele Tarozzi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Victor Ocampo (Team Medellin – EPM), mentre le squadre si erano già organizzate per “catapultare” i rispettivi velocisti sulla linea del traguardo.
Ad avere la meglio oggi è stato Fabio Jakobsen (Soudal – Quick Step) che ha preceduto Fernando Gaviria (Movistar Team) e Jon Aberasturi (Trek – Segafredo), che salgono con lui sul podio di giornata. Quarto posto per il vincitore di ieri Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), che ha preceduto l’argentino Nicolas Tivani (Team Corratec), mentre sesto si è piazzato Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech). In top 10 anche Tobias Lund Andresen (Team DSM), Elia Viviani (INEOS Grenadiers), Peter Sagan (Total Energies) e Niklas Märkl (Team DSM). Sam Bennet conserva la maglia di leader, pur essendo stato raggiunto al vertice della classifica dal vincitore odierno Jakobsen.
Domani la terza tappa con partenza e arrivo sulla pista dell’autodromo El Villicum sarà di nuovo “affaire” per velocisti.

Mario Prato

Volata a ranghi compatti anche al termine della seconda frazione della Vuelta a San Juan (foto SprintCyclingAgency)

Volata a ranghi compatti anche al termine della seconda frazione della Vuelta a San Juan (foto SprintCyclingAgency)

VUELTA A SAN JUAN, SAM BENNETT FIRMA LA PRIMA TAPPA

gennaio 24, 2023 by Redazione  
Filed under News

Al termine di una volata convulsa, caratterizzata anche da una caduta, il più veloce è stato Sam Bennet che ha avuto la meglio su Mørkøv e Nizzolo.

È iniziata in Argentina la Vuelta a San Juan, corsa a tappe che negli ultimi anni ha acquisito sempre più appeal per le squadre di vertice. Nell’edizione 2023 sono presenti sette squadre WordTour (Soudal-Quick Step, BORA-Hansgrohe, Trek-Segafredo, Astana, Movistar, DSM e INEOS) e quattro nazionali (Argentina, Italia, Cile e Paraguay). Oltre alla nazionale diretta in ammiraglia da Marco Villa a difendere l’orgoglio italico sono presenti anche altri 3 team, EOLO-Kometa, Green Project-Bardiani CSF-Faizanè e il Team Corratec.
I sette giorni di gara non presentano difficoltà altimetriche significative e per la maggior parte sembrano banchetti apparecchiati per invitare al desco le ruote veloci. L’unica frazione che sarà decisiva per la classifica finale sarà quella che prevede l’arrivo sull’Alto del Colorado, al termine di una salita lunga quasi 19 km ma dalle pendenze sempre tenere.
La prima tappa non è sfuggita alla dura legge delle ruote veloci, anche se una caduta occorsa ai meno 8 ha scombussolato un po’ i piani delle squadre e modificate l’elenco dei protagonisti.
La giornata di gara si è sviluppata nel “solito modo”, ovvero con la più classica fuga di giornata. Ad animarla sono stati dieci ciclisti e precisamente gli argentini Marcelo Nahuel Mendez (Municipalidad de Rawson), Leonardo Cobarrubia (Sindicato de Empleados Públicos of San Juan), José Martin Reyes (Municipalidad de Pocito), Dario Alvares (Chimbas Te Quiero) e Daniel Omar Juarez (Agrupación Virgen de Fatima – San Juan Biker Motos), i panamensi Bolivar Espinoza e Christofer Robin Jurado (Panamá es Cultura y Valores), l’uruguaiano Nahuel Hernandez (Nazionale Uruguaiana), il cileno Francisco Kotsakis (Nazionale Cilena) e l’italiano Manuele Tarozzi della Green Project-Bardiani CSF-Faizanè.
Ai meno 60 in testa erano rimasti solo l’italiano e l’argentinoi Leandro Javier Velardez (Municipalidad de Pocito), che nel frattempo era riuscito a riportarsi sui fuggitivi. La loro azione terminava ai meno 23 quando il plotone, orma saldamente nelle mani dei team dei velocisti, aveva iniziato le “grandi manovre” in previsione della volata finale. Ai meno 8 una caduta rimescolava un po’ le carte e le ambizioni dei protagonisti. Il più veloce del plotone è così stato Sam Bennett (BORA-Hansgrohe) che ha preceduto Michael Mørkøv (Soudal – Quick Step) e Giacomo Nizzolo (Israel – Premier Tech). A seguire si sono piazzati nell’ordine Danny van Poppel (BORA Hansgrohe) e Gleb Syritsa (Astana Qazakstan).
Nella TopTen erano resenti ben altri tre italiani: Elia Viviani (INEOS Grenadiers) sesto, Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) nono e Attilio Viviani (Corratec), decimo. Ottavo si è invece piazzato un certo Peter Sagan (TotalEnergies).
Domani è in programma la seconda tappa da Villa San Agustìn a San Josè de Jachal di 202 km, cararatterizzata da una lunga ma facilissima salita nella prima parte che dovrebbe interferire con le ambizioni dei velocisti

Mario Prato

La volata di Bennett a San Juan (Getty Images)

La volata di Bennett a San Juan (Getty Images)

CLASSICA COMUNITAT VALENCIANA, SUBITO DE LIE

gennaio 23, 2023 by Redazione  
Filed under News

Arnaud De Lie vince la classica valenciana davanti a Biermans e Boasson Hagen

Si apre la stagione europea 2023 sotto un benevolo sole del sud della Spagna. A comporre la prima fuga di giornata – e prima di una lunga serie dell’anno – è il gruppetto composto da Mattia Bais (Eolo-Kometa), Samuele Zoccarato (GreenProject – Bardiani CSF – Faizanè), Iker Ballarin (Euskaltel Euskadi) e Thomas Denis (Go Sport Roubaix Lille Métropole), ai quali si aggiunge in una seconda fase Mateu Esterlich (Electro Hiper Europa). Il gruppo alle loro spalle lascia fare, portando il vantaggio dei battistrada a sfiorare i 5 minuti.
La corsa procede senza ulteriori emozioni fino ai -60 km dal traguardo, esclusa la volata ristretta per il traguardo volante e qualche schermaglia sul primo GPM di giornata, risoltesi poi in un nulla di fatto. Complici anche queste fatiche però sui saliscendi successivi il gruppetto di testa inizia a sfaldarsi tanto che ai -40 a guidare la corsa resta solo la coppia italiana composta da Bais e Zoccarato, il quale destino però sembra segnato da una manciata di secondi di margine sul plotone arrembante alle loro spalle.
Tornati a situazione di ranghi compatti si susseguono tentativi da finisseurs, rintuzzati ogni volta da uno splendido lavoro portato dalla Lotto Dstny per il proprio uomo Arnaud De Lie desideroso di aprire il 2023 dove aveva terminato l’anno appena concluso, mettendosi in bella mostra in percorsi vallonati e insidiosi.
Lavoro portato a termine egregiamente già quest’oggi: grazie al trenino Lotto il belga può sprigionare tutta la sua potenza sui pedali negli ultimi 200 metri e bruciare tutti. Alle sue spalle primo degli sconfitti Edvald Boasson Hagen (Total Energies), chiude il podio José Joaquin Roas (Team Movistar).

Lorenzo Alessandri

Arnaud De Lie esulta sul traguardo di Valencia (Getty Images)

Arnaud De Lie esulta sul traguardo di Valencia (Getty Images)

YATES VINCE SUL MOUNT LOFTY. A VINE IL TOUR DOWN UNDER 2023

gennaio 22, 2023 by Redazione  
Filed under News

Nell’ultima tappa con cinque ascese verso il Mount Lofty, Simon Yates (Team Jayco AlUla) è il protagonista dell’azione decisiva a 2 km dall’arrivo. Il britannico evade dal gruppo dei migliori trainandosi la maglia ocra Jay Vine (UAE Team Emirates) e Ben O’Connor (Team AG2R Citroen). Questo sarà anche l’ordine d’arrivo dell’ultima tappa, con Yates che ottiene la sua prima vittoria stagionale e Vine che vince la breve corsa australiana

Il Tour Down Under 2023 giunge al termine con l’ultima tappa da Unley a Mount Lofty. Proprio quest’ultimo sarà il grande protagonista con le sue cinque ascese sui 113 km totali da percorrere, due delle quali valide come traguardo GPM. Jay Vine (UAE Team Emirates) parte da con la maglia ocra sulle spalle ed è ad un passo dalla vittoria della breve corsa australiana. Ad insidiarlo sono soprattutto Simon Yates (Team Jayco AlUla) e Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious), entrambi a 15 secondi di ritardo. L’inizio della tappa vedeva una serie di attacchi che si concretizzavano dono una decina di km nella prima vera fuga di giornata grazie all’azione di Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe), Michael Gogl (Team Soudal Quick Step) e Reuben Thompson (Team Groupama FDJ). Matthews vinceva il primo traguardo volante di Uraidla posto al km 15.3. Gli attaccanti venivano ripresi dopo pochi km dal gruppo tirato dal Team INEOS e dall’UAE Team Emirates. Subito dopo sulla prima ascesa verso il Mount Lofty evadeva un drappello di tredici ciclisti formato da Michael Hepburn (Team Jayco AlUla), Paul Lapeira (Team AG2R Citroen), Marc Brustenga (Team Trek Segafredo), Francois Bidars e Victor Lafay (Team Cofidis), Samuel Gaze (Team Alpecin Deceuninck), Ben Swift (Team INEOS), Timo Roosen (Team Jumbo Visma), Johan Jacobs (Movistar Team), Chris Hamilton E Matthew Dinham (Team DSM), Mathis Le Berre (Team Arkea Samsic) e Marco Haller (Team BORA Hansgrohe). Era Jacobs a scollinare in prima posizione mentre a tirare il gruppo maglia ocra erano gli uomini del Team Bahrain Victorious. Hepburn si aggiudicava il secondo traguardo volante di Uraidla posto al km 67. La tappa entrava nel vivo durante la quarta ascesa del Mount Lofty, valida come secondo GPM. Il gruppo dei fuggitivi veniva ripreso grazie al decisivo forcing del Team AG2R e ricominciava una serie di scatti che spezzettava il gruppo. Luka Plapp (Team INEOS) era il primo a scollinare, quando mancavano 27 km al termine della tappa. A 8 km dalla conclusione il gruppo maglia ocra era forte di una sessantina di ciclisti. Il Team Jayco AlUla e l’UAE Team Emirates erano schierati nelle prime posizioni del gruppo a tenere alta l’andatura. Nelle prime posizioni si faceva vedere anche Rohan Dennis (Team Jumbo Visma). Il tratto più diro dell’ultima salita, tra i meno 3 e i meno uno, si avvicinava. Vine faceva buona guardia nelle prime posizioni di un gruppo sempre meno numeroso. Simon Yates attaccava poco meno di 2 km dalla conclusione, seguito da Ben O’Connor (Team AG2R Citroen) e Jay Vine. Il terzetto di testa si avvantaggiava sul gruppo alle sue spalle e si giocava la vittoria di tappa con Yates che nella volata ristretta aveva la meglio su Vine , mentre O’Connor era terzo a 2 secondi di ritardo. Il gruppetto alle spalle dei primi tre veniva regolato da Antonio Tiberi (Team Trek Segafredo) in quarta posizione con Sven Erik Bystrom (Team Intermarché Cirus Wanty) quinto a chiudere la top five. Yates ottiene la prima vittoria stagionale e Vine vince il TDU 2023 allungando la lista dei ciclisti australiani che vincono la corsa di casa. Yates chiude in seconda posizione a 11 secondi di ritardo mentre Bilbao sale sul terzo ed ultimo gradino del podio a 27 secondi di ritardo da Vine. Per quanto riguarda le altre classifiche Michael Matthews (Team Jayco AlUla) vince quella a punti, Mikkel Honorè (Team EF Education EasyPost) quella gpm e Magnus Sheffield (Team INEOS) quella dei giovani. Il calendario ciclistico delle corse a tappe si sposta adesso in Sud Anerica, e precisamente in Argentina, dove oggi prenderà il via il Tour San Juan Internacional, che vedrà l’esordio stagionale di altri ciclisti tra i quali spicca quello del campione del mondo Remco Evenepoel.

Antonio Scarfone

Simon Yates vince sul Mount Lofty (foto: Getty Images)

Simon Yates vince sul Mount Lofty (foto: Getty Images)

COQUARD, SCATTO VINCENTE A WILLUNGA. VINE RESTA IN MAGLIA OCRA

gennaio 21, 2023 by Redazione  
Filed under News

Nella volata di un gruppo compatto ma non troppo, a causa del vento che lo aveva spezzettato durante la seconda parte della tappa, a Willunga si impone in volata Bryan Coquard (Team Cofidis) che ha la meglio su Alberto Bettiol (Team Education EasyPost) ed Hugo Page (Team Intermarchè – Circus Wanty). Jay Vine (UAE Team Emirates) resta in maglia ocra e domani nell’ultima tappa di Mount Lofty avrà la possibilità di vincere il TDU 2023

La quarta e penultima tappa del Tour Down Under 2023 strizza l’occhio ai velocisti dopo un paio di tappe in cui le insidie altimetriche nella parte finale dei percorsi hanno favorito la bagarre tra gli uomini di classifica e la conseguente modifica della graduatoria generale, con le ultime tre frazioni che hanno visto in maglia ocra sempre un ciclista diverso. Adesso tocca a Jay Vine (UAE Team Emirates) indossarla, dopo essere arrivato terzo nella tappa di ieri. Il ciclista australiano, una delle rivelazioni dello scorso anno, può allungare la tradizione dei vincitori di casa a patto che riesca a gestire il vantaggio sui diretti avversari. Oggi Vine potrà riposarsi, in attesa dell’impegnativa ultima tappa di domenica, visto che da Port Willunga a Willunga sono presenti soltanto i due facili gpm di Willunga, posti in corrispondenza della linea del traguardo al termine del primo e del secondo passaggio del circuito, sui tre totali. I primi km della tappa odierna erano caratterizzati da diversi attacchi ma la fuga non riusciva ad evadere. Tra le squadre in testa al gruppo a fare l’andatura vi era la stessa UAE Team Emirates della maglia ocra Vine. Dopo circa 25 km riuscivano a prendere un discreto vantaggio sul gruppo Daryl Impey (Team Israel Premier Tech) e Jonas Rutsch (Team EF Education EasyPost). Era Rutsch a scollinare in prima posizione sul primo gpm di Lower Willunga Hill posto al km 51.4, mentre Impey vinceva il successivo traguardo volante di Aldinga Beach posto al km 69.5. Le squadre che tiravano il gruppo erano la Jayco AlUla e la Movistar. La prima parte di un gruppo spezzettato a causa dei ventagli riprendeva la coppia di testa a 59 km dall’arrivo. Mikkel Honorè (Team Soudal Quick Step) scollinava per primo sul secondo gpm di Lower Willunga Hill posto al km 92.3. mentre Hugo Page Team Intermarchè – Circus – Wanty) vinceva il secondo ed ultimo traguardo volante di Aldinga Beach posto al km 110.4. Un gruppo di un’ottantina di ciclisti si sarebbe giocato la vittoria di tappa, i cui ultimi 2 km salivano leggermente, con una pendenza sulla linea d’arrivo che arrivava al 4%. Ad imporsi sul traguardo di Willunga – per la prima volta in carriera in una corsa WT – era Bryan Coquard (Team Cofidis), abile a partire a circa 100 metri dall’arrivo con una progressione a cui nessuno riusciva a rispondere. Al secondo posto si piazzava Alberto Bettiol (Team Education EasyPost) mentre terzo era Hugo Page. Chiudevano la top five Paul Penhoet (Team Groupama FDJ) in quarta posizione e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione. Coquard ottiene la prima vittoria stagionale mentre in classifica generale Vine resta primo davanti a Pello Bilbao (Team Jayco AlUla) e Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious), che hanno entrambi 15 secondi di ritardo dall’australiano. Domani si disputerà la quinta ed ultima tappa del TDU da Unley a Mount Lofty. Quest’ultima è la salita principale della corsa australiana, dopo la ‘cancellazione’ dal percorso di quest’anno di WIllunga Hill. I ciclisti dovranno scalare Mount Lofty per ben cinque volte e Vine dovrà sfruttare al meglio le sue doti di scalatore per vincere la sua prima corsa del 2023.

Antonio Scarfone

Bryan Coquard vince a Willunga (foto: Getty Images)

Bryan Coquard vince a Willunga (foto: Getty Images)

A CAMPBELLTOWN VINCE PELLO BILBAO. JAY VINE E’ LA NUOVA MAGLIA OCRA

gennaio 20, 2023 by Redazione  
Filed under News

Con un attacco sferrato nel tratto più impegnativo della salita di Corkscrew, in tre si involano verso la vittoria della terza tappa. E’ Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) a battere in una volata ristretta Simon Yates (Team Jayco AlUla) e Jay Vine (UAE Team Emirates). Quest’ultimo è la nuova maglia ocra e dovrà difenderla nelle ultime due tappe della corsa australiana

La terza tappa del Tour Down Under 2023 collega le località di Norwood e Campbelltown ed è lunga quasi 120 km. Una distanza non eccessiva che nasconde alcune insidie altimetriche, specialmente nell’ultimo dei tre gpm, quello di Corkscrew, situato a circa 7 km dall’arrivo e sul quale scoppierà presumibilmente la bagarre con Jay Vine (UAE Team Emirates) pronto ad insidiare la maglia ocra di Rohan Dennis (Team Jumbo Visma). La parte centrale dell’ultima salita, con pendenze che arrivano al 15%, potrebbe dare un bello scossone alla classifica generale. La tappa iniziava subito con l’ascesa verso il primo facile gpm di Ashton Hill, sul quale scattavano Mikkel Honorè (Team Soudal Quock Step) e Fabio Felline (Astana Kazaqstan Team). Era il danese a scollinare in prima posizione. La coppia di testa proseguiva nell’azione e Felline si aggiudicava il primo traguardo volante di Lobethal posto al km 29. Dopo circa 70 km Felline ed Honorè avevano quasi 5 minuti di vantaggio sul gruppo maglia ocra. Erano il Team Alpecin Deceuninck ed il Team Jumbo Visma i più attivi nelle prime posizioni del gruppo. Felline si aggiudicava anche il secondo traguardo volante di Williamstown posto al km 64. Sul successivo gpm di Checker Hill era Honorè a scollinare per primo mentre Felline si lasciava sfilare e veniva ripreso dal gruppo che nel frattempo si era avvicinato tantissimo alla testa della corsa, che raggiungeva infine a 25 km dal termine. Le squadre dei big di classifica erano tutte in prima fila per affrontare al meglio l’ultima salita. Nel frattempo si segnalava il ritiro di Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team) per i postumi di una caduta avvenuta a circa 35 km dall’arrivo. La salita di Corkscrew veniva affrontata ad alta velocità e nelle prime posizioni si segnalava il forcing del Team AG2R Citroen. Nel tratto più duro il gruppo si allungava e la maglia ocra Dennis si sfilava leggermente. Erano Jay Vine e Simon Yates (Team Jayco AlUla) ad attaccare a circa 500 metri dallo scollinamento. Sulla coppia di testa si riportava Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious). Era Vine a scollinare in prima posizione quando mancavano poco meno di 6 km all’arrivo. Gli ultimi km in discesa consentivano al terzetto di testa di allungare su ciò che era rimasto del gruppo inseguitore e Pello Bilbao si aggiudicava la volata ristretta davanti a Yates e Vine. A 28 secondi di ritardo Maichael Matthews (Team Jayco AlUla) si piazzava in quarta posizione mentre Sven Erik Bistrom (Team Intermarchè – Circus – Wanty) chiudeva la top five in quinta posizione. Bilbao ottiene la prima vittoria stagionale ed in classifica generale sale al secondo posto, a 15 secondi di ritardo dalla nuova maglia ocra Jay Vine, mentre terzo è Yates a 16 secondi di ritardo con Dennis che esce ufficialmente fuori classifica. Domani è in programma la quarta e penultima tappa da Port Willunga a Willunga Township, che prevede il doppio passaggio sul gpm di Lower Willunga Hill ma che presenta un finale adatto ai velocisti, nonostante gli ultimi 3 km siano caratterizzati da una leggera pendenza. Vine potrà riposarsi prima dell’ultima tappa del Mount Lofty che deciderà il vincitore della corsa australiana.

Antonio Scarfone

Pello Bilbao vince a Campbelltown (foto: Tim de Waele/Getty Images)

Pello Bilbao vince a Campbelltown (foto: Tim de Waele/Getty Images)

DENNIS FA DANNI A VICTOR HARBOR. TAPPA E MAGLIA PER L’AUSTRALIANO

gennaio 19, 2023 by Redazione  
Filed under News

In una tappa condizionata da vento e ventagli Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) e Michael Matthews (Team Jayco-AlUla) steccano tra crampi e problemi meccanici e la vittoria se la giocano in cinque, tra attacchi e contrattacchi nella seconda parte di tappa. Ad avere la meglio è Rohan Dennis (Team Jumbo Visma) che vince grazie ad uno scatto repentino nell’ultimo km e diventa anche la nuova maglia ocra

La seconda tappa del Tour Down Under parte da Brighton e termina a Victor Harbor ed è la più lunga dell’edizione 2023 con i suoi 154.8 km. I ciclisti troveranno le insidie maggiori nella seconda parte del percorso, quando dovranno affrontare i due gpm di Parawa Hill e di Nettle Hill, quest’ultimo posizionato a una ventina di km dall’arrivo. A meno di forcing esagerati da parte di qualche squadra, crediamo che a giocarsi la vittoria di tappa sarà nuovamente un velocista ed in questo caso la maglia ocra Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) dovrà ben guardarsi da un certo Michael Matthews (Team Jayco AlUla), che ieri ha fatto incetta di abbuoni ed è sempre più minaccioso in classifica generale alle spalle del toscano. Dopo le cadute nella tappa di ieri che avevano già costretto al ritiro, tra gli altri, Robert Gesink (Team Jumbo Visma) e Patrick Bevin (Team DSM), alla partenza di oggi non si presentavano Chris Harper (Team Jayco AlUla), Jordi Meeus (Team BORA-Hansgrohe), Conor Leahy e Graeme Frislie (Team UniSA-Australia). Il gruppo restava compatto nelle prime fasi della corsa ed il primo traguardo volante di Aldinga Beach posto al km 33.6 se lo aggiudicava Marc Brustenga (Team Trek-Segafredo). Il forte vento dava un’accelerata alla corsa e provocava alcuni ventagli intorno al km 55. Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) vinceva il secondo traguardo volante di Yankalilla posto al km 71.7. Sulla prima salita di Parawa Hill scattava Dmitriy Gruzdev (Astana Qazaqstan Team) che riusciva anche a scollinare per primo. Il ciclista kazako veniva ripreso a 60 km dalla conclusione. La successiva salita di Nettle Hill vedeva una lotta più serrata tra i ciclisti che componevano la prima parte del gruppo. Scatti e controscatti allungavano il plotone e Jay Vine (UAE Team Emirates) era il primo a scollinare sul secondo ed ultimo gpm di giornata, mentre Michael Matthews (Team Jayco AlUla) era segnalato nelle retrovie, anche perché aveva era stato vittima di un problema meccanico che lo aveva costretto a cambiare bici. A 11 km dall’arrivo Albero Bettiol si fermava a bordo strada vittima di crampi mentre in testa alla corsa restavano in cinque: il già citato Jay Vine, Rohan Dennis (Team Jumbo Visma), Simon Yates (Team Jayco AlUla), Jai Hindley (Team BORA-Hansgrohe) e Mauro Schmid (Team Soudal Quick-Step). A 8 km dall’arrivo il quintetto di testa aveva 45 secondi di vantaggio su un gruppo non foltissimo tirato dal Team INEOS e dal Team AG2R Citroen. L’accordo tra i cinque ciclisti permetteva loro di mantenere un discreto vantaggio sul gruppo inseguitore e di potersi così giocare la vittoria. Era Dennis che con uno scatto fulmineo a circa 400 metri dall’arrivo riusciva a staccare gli altri quattro ed ad imporsi a braccia alzate sul traguardo di Victor Harbor. A 2 secondi di ritardo Vine si piazzava in seconda posizione mentre Schmid era terzo. Chiudevano la top five Yates in quarta posizione sempre a 2 secondi di ritardo mentre Hindley era quinto a 5 secondi di ritardo da Dennis. Il gruppo, regolato da Caleb Ewan (Team UniSA-Australia), giungeva all’arrivo con 11 secondi di ritardo, mentre sia Bettiol che Matthews giungevano ad oltre 2 minuti di ritardo uscendo così dalla classifica generale. Dennis ottiene la sua prima vittoria stagionale e balza al comando in classifica generale con 3 secondi di vantaggio su Vine e 12 secondi di vantaggio su Magnus Sheffield (Team INEOS). Domani è in programma la terza tappa da Norwood a Campbelltown di 117 km. Dopo i non trascendentali gpm di Ashton Hill e di Checker Hill, la tappa dovrebbe animarsi sul terzo ed ultimo gpm di Corkscrew, lungo 2.4 km e con una pendenza media del 9%, con alcuni tratti in doppia cifra. Dallo scollinamento mancheranno 6 km all’arrivo, tutti in discesa, per cui il ciclista o i ciclisti che transiteranno in vetta avranno concrete chances di vittoria e potrebbero anche dire la loro in ottica classifica generale, naturalmente con il beneplacito di Dennis che in salite brevi ma ripide può dire la sua.

Antonio Scarfone

Rohan Dennis vince a Victor Harbor (foto: Getty Images)

Rohan Dennis vince a Victor Harbor (foto: Getty Images)

BAUHAUS VINCE A TANUNDA. BETTIOL CONSERVA LA MAGLIA OCRA

gennaio 18, 2023 by Redazione  
Filed under News

Nella prima tappa in linea del Tour Down Under 2023, le squadre dei velocisti lavorano per i propri capitani e preparano la volata finale vinta da Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) su Caleb Ewan (Team UniSA Australia) e Michael Matthews (Team Jayco AlUla). Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) conserva la maglia ocra

La prima tappa in linea del Tour Down Under 2023, dopo il prologo a cronometro di Adelaide, è lunga 151 km ed ha come partenza a arrivo Tanunda. Si tratta praticamente di un circuito da ripetere quattro volte e nel quale si entrerà ufficialmente dopo una quarantina di km e prima del quale si affronterà la prima delle cinque ascese totali verso Manglers Hill, due delle quali, al km 57 ed al km 109.5, saranno valide come traguardo gpm. Avendo vinto il prologo di Adelaide, Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) parte da Tanunda indossando la maglia ocra e può a ben vedere fare un pensierino per la classifica generale, se supportato da una buona condizione fisica ed in considerazione del percorso complessivo non durissimo. Le prime fasi della tappa vedevano un primo attacco portato da Luke Plapp (Team INEOS) e Taco van der Hoorn (Team Intermarchè – Circus – Wanty), subito annullato dal gruppo. Era successivamente Nans Peters (Team AG2R Citroen) ad avvantaggiarsi ed a transitare in prima posizione sul primo traguardo volante di Tanunda posto al km 45.6. Il francese aveva un vantaggio sul gruppo maglia ocra di circa 3 minuti dopo una cinquantina di km. Il primo ciclista ad abbandonare la corsa era Patrick Bevin (Team DSM), costretto al ritiro a causa di una caduta che lo aveva visto coinvolto dopo una quarantina di km. Peters si aggiudicava il primo GPM di Menglers Hill posto al km 58.2 mentre le squadre più attive al suo inseguimento erano la INEOS, L’EF Education EasyPost e l’Intermarchè – Circus – Wanty. A 80 km dall’arrivo il vantaggio di Peters sul gruppo maglia ocra era sceso a 1 minuto e 40 secondi. Si facevano vivi nelle prime posizioni del gruppo anche gli uomini dell’UniSA-Australia, pronti a supportare Caleb Ewan nell’eventuale volata conclusiva. Peters veniva ripreso a 56 km dall’arrivo e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) vinceva il successivo traguardo volante di Tanunda posto al km 97.8. Sul secondo gpm di Menglers Hill il gruppo si allungava a causa di alcuni attacchi che portavano Alessandro Covi (UAE Team Emirates) a scollinare in prima posizione. A causa di un’altra caduta era costretto al ritiro anche Robert Gesink (Team Jumbo Visma), che metteva il piede a terra a poco meno di 10 km dalla conclusione. La volata era ormai scontata visto che le squadre dei velocisti erano tutte schierate in prima fila in appoggio ai propri capitani. Era Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) a precedere per pochi cm Caleb Ewan (Team UniSa Australia) e Michael Matthews (Team Jayco AlUlA). Chiudevano la top five Alessandro Covi in quarta posizione e Paul Penhoet (Team Groupama FDJ) in quinta posizione. Per Bauhaus è la prima vittoria stagionale ed in classifica generale Bettiol conserva la maglia ocra mentre grazie ai vari abbuoni conquistati Matthews è secondo a 6 secondi dall’italiano, con Magnus Sheffiel (Team INEOS) terzo a 8 secondi. Domani è in programma la seconda tappa da Brighton a Victor Harbor di 154.8 km. Le salite di Parawa Hill e di Nettle Hill, quest’ultima posta a circa 20 km dall’arrivo, non dovrebbero compromettere più di tanto le chances dei velocisti che dovrebbero esibirsi in un’altra volata.

Antonio Scarfone

Phil Bauhaus vince a Tanunda (foto: Getty Images)

Phil Bauhaus vince a Tanunda (foto: Getty Images)

« Pagina precedentePagina successiva »