VUELTA A SAN JUAN, SAM BENNETT FIRMA LA PRIMA TAPPA
Al termine di una volata convulsa, caratterizzata anche da una caduta, il più veloce è stato Sam Bennet che ha avuto la meglio su Mørkøv e Nizzolo.
È iniziata in Argentina la Vuelta a San Juan, corsa a tappe che negli ultimi anni ha acquisito sempre più appeal per le squadre di vertice. Nell’edizione 2023 sono presenti sette squadre WordTour (Soudal-Quick Step, BORA-Hansgrohe, Trek-Segafredo, Astana, Movistar, DSM e INEOS) e quattro nazionali (Argentina, Italia, Cile e Paraguay). Oltre alla nazionale diretta in ammiraglia da Marco Villa a difendere l’orgoglio italico sono presenti anche altri 3 team, EOLO-Kometa, Green Project-Bardiani CSF-Faizanè e il Team Corratec.
I sette giorni di gara non presentano difficoltà altimetriche significative e per la maggior parte sembrano banchetti apparecchiati per invitare al desco le ruote veloci. L’unica frazione che sarà decisiva per la classifica finale sarà quella che prevede l’arrivo sull’Alto del Colorado, al termine di una salita lunga quasi 19 km ma dalle pendenze sempre tenere.
La prima tappa non è sfuggita alla dura legge delle ruote veloci, anche se una caduta occorsa ai meno 8 ha scombussolato un po’ i piani delle squadre e modificate l’elenco dei protagonisti.
La giornata di gara si è sviluppata nel “solito modo”, ovvero con la più classica fuga di giornata. Ad animarla sono stati dieci ciclisti e precisamente gli argentini Marcelo Nahuel Mendez (Municipalidad de Rawson), Leonardo Cobarrubia (Sindicato de Empleados Públicos of San Juan), José Martin Reyes (Municipalidad de Pocito), Dario Alvares (Chimbas Te Quiero) e Daniel Omar Juarez (Agrupación Virgen de Fatima – San Juan Biker Motos), i panamensi Bolivar Espinoza e Christofer Robin Jurado (Panamá es Cultura y Valores), l’uruguaiano Nahuel Hernandez (Nazionale Uruguaiana), il cileno Francisco Kotsakis (Nazionale Cilena) e l’italiano Manuele Tarozzi della Green Project-Bardiani CSF-Faizanè.
Ai meno 60 in testa erano rimasti solo l’italiano e l’argentinoi Leandro Javier Velardez (Municipalidad de Pocito), che nel frattempo era riuscito a riportarsi sui fuggitivi. La loro azione terminava ai meno 23 quando il plotone, orma saldamente nelle mani dei team dei velocisti, aveva iniziato le “grandi manovre” in previsione della volata finale. Ai meno 8 una caduta rimescolava un po’ le carte e le ambizioni dei protagonisti. Il più veloce del plotone è così stato Sam Bennett (BORA-Hansgrohe) che ha preceduto Michael Mørkøv (Soudal – Quick Step) e Giacomo Nizzolo (Israel – Premier Tech). A seguire si sono piazzati nell’ordine Danny van Poppel (BORA Hansgrohe) e Gleb Syritsa (Astana Qazakstan).
Nella TopTen erano resenti ben altri tre italiani: Elia Viviani (INEOS Grenadiers) sesto, Enrico Zanoncello (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) nono e Attilio Viviani (Corratec), decimo. Ottavo si è invece piazzato un certo Peter Sagan (TotalEnergies).
Domani è in programma la seconda tappa da Villa San Agustìn a San Josè de Jachal di 202 km, cararatterizzata da una lunga ma facilissima salita nella prima parte che dovrebbe interferire con le ambizioni dei velocisti
Mario Prato

La volata di Bennett a San Juan (Getty Images)