EOLO, EOLO COMBINAGUAI. PROBLEMI A TIRRENO E NIZZA

marzo 10, 2023 by Redazione  
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Oggi problemi sia alla Corsa dei Due Mari, sia alla Parigi-Nizza a causa del vento. Se la tappa di montagna della corsa italiana è stata accorciata di un paio di chilometri, la movimentata frazione dei muri della gara francese non si è nemmeno disputata, spazzata via da folate che hanno addirittura sradicato gli alberi posti lungo il percorso.

Il vento ha organizzato un bello scherzetto agli organizzatori di Tirreno-Adriatico e Parigi-Nizza e, per un curioso scherzo del destino, entrambe le tappe previste nella giornata di oggi sono state condizionate dalle intemperanze di Eolo. Se è andata bene alla Tirreno-Adriatico, dove si è riusciti a salvare la tappa abbassando di un paio di chilometri il traguardo della frazione di Sassotetto, originariamente previsto ai 1465 metri del Valico di Santa Maria Maddalena, dove in mattinata le folate avevano raggiunto i 100 Km / orari, diversamente le cose sono andate oltralpe. Alla Parigi-Nizza, infatti, oggi non si è potuto nemmeno gareggiare, anche se inizialmente gli organizzatori avevano proposto un tracciato alternativo che prevedeva di percorrere solo gli ultimi 80 Km della sesta tappa, prevista tra Tourves e La Colle-sur-Loup sulla distanza originaria di 197 Km e un percorso accidentato che prevedeva 5 brevi ma impegnativi muri. Così, svolte come da programma le consuete operazioni del foglio firma a Tourves, si facevano salire i corridori sulle ammiraglie per effettuare su quattro ruote il viaggio verso Montaroux, la località prescelta per il nuovo via. Nel frattempo, però, la situazione peggiorava nella zona dell’arrivo, dove lungo il circuito finale alcuni alberi venivano sradicati dalla forza del vento e scaraventati sulle stesse strade che poche ore più avanti avrebbe dovuto percorrere il gruppo. Così, considerato che anche nella seconda parte del percorso non ci sarebbe state le condizioni di sicurezza, l’organizzazione si è vista costretta ad alzare bandiera bianca e annullare definitivamente la tappa.
Dopo questo giorno di riposo straordinario, domani si dovrebbe disputare senza particolari problemi la tappa regina della corsa francese, per la quale è ancora previsto vento forte ma in misura nettamente inferiore rispetto alla giornata di oggi. Il via sarà dato da Nizza, l’arrivo sarà ai 1678 metri del Col de la Couillole, percorsa un’ascesa finale di quasi 16 Km al 7.1% di pendenza media.

Mauro Facoltosi

Il trasferimento in autostrada delle ammiraglie dirette alla nuova partenza, un viaggio inutile perchè la tappa sarà successivamente annullata (foto AFPPIX)

Il trasferimento in autostrada delle ammiraglie dirette alla nuova partenza, un viaggio inutile perchè la tappa sarà successivamente annullata (foto AFPPIX)

OLAV KOOIJ FANTASTICA VITTORIA IN VOLATA ALLA PARIGI NIZZA!

marzo 9, 2023 by Redazione  
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Terza volata alla Parigi – Nizza 2023 e terzo velocista a vincere, questa volta è il giovanissimo Olav Kooij della Jumbo – Visma ad alzare le braccia al cielo sul traguardo di Saint-Paul-Trois-Châteaux, il talento di Numansdorp batte nettamente Mads Pedersen (Trek-Segafredo) che riesce a mantenere la maglia verde della speciale classifica per soli due punti, e Tim Merlier (Soudal-QuickStep). In classifica generale Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) resta in maglia gialla con David Gaudù (Groupama-FDJ) a soli 6” grazie all’abbuono preso al traguardo volante.

La quinta tappa della Parigi – Nizza 2023 vede subito muoversi la maglia a pois di Jonas Gregaard (Uno-X), i due GMP proprio nei primi 33 chilometri iniziali sono una occasione troppo ghiotta per non fare il pieno dei punti in palio. Al danese si accoda Sandy Dujardin (TotalEnergies), il gruppo lascia così andare via la fuga. Gregaard passa per primo su tutti GPM e rafforzato il primato della maglia pois si rialza facendosi così assorbire dal gruppo. In testa alla corsa rimane Dujardin con 4’ di vantaggio sul gruppo tirato da Soudal-QuickStep, Lotto-Dstny e Trek – Segafredo. Il francese viene ripreso dal gruppo a 85 Km dal traguardo, condizione di gara quindi tranquilla vista la starda da adesso in avanti non presenta nessuna difficoltà altimetrica. Dal gruppo non scappa via nessuno, anzi l’andatura si riduce fino a pochi chilometri prima del traguardo volante con abbuoni posto in leggera salita, questa volta a passare per primo è David Gaudu con il compagno di squadra Arnaud Démare che si mette al servizio del proprio capitano i due Groupama-FDJ mettono nel sacco Tadej Pogacar che deve accontentarsi della terza posizione. La velocità torna ad aumentare in vista dell’ultimo GPM posto a 40 dall’arrivo, ma non è per fare selezione ma piuttosto per portare davanti i propri capitani. La velocità aumenta in vista dei chilometri finali con le squadre pronte a pilotare al meglio il proprio velocista. Il colpo di scena, che fa sì la tappa viva uno scossone, si ha quando una rotonda posta all’ultimo chilometro con un marciapiede che offre, sulla destra, una doppia via d’uscita, spezza i treni delle squadre rimescolando le carte in tavola. Ad approfittarne è Ben Swift (Ineos Grenadiers), ritrovatosi in testa piazza un allungo che gli consente di guadagnare subito 3”, dietro la Jumbo-Visma è costretta agli straordinari grazie ad un lavoro preziosissimo di Edoardo Affini il gruppo si riporta sotto Swift lo riprende e subito dopo Mads Pedersen (Trek-Segafredo) lancia la volata, il danese sembra lanciato verso il secondo successo di tappa ma proprio negli ultimissimi metri spunta Olav Kooij (Jumbo-Visma). Il giovane neerlandese va ad alzare le braccia al cielo proprio sull’ex campione del mondo, terzo Tim Merlier (Soudal-QuickStep), visti i battuti per Kooik resta questa una vittoria pesantissima che consacra il giovane velocista. In classifica generale cambia poco, come detto in apertura, Pogar resta in maglia gialla seguito da Gaudù a 6” e Vingegaard a 46”. Domani sesta tappa da Tourves a La Colle-sur-Loup, 197.4 km con quattro GPM dislocati questa volta più vicino all’arrivo, l’ultimo dopo un breve falsopiano che porta allo sprint con abbuoni a circa 20 Km dal traguardo offrirà sicuro spettacolo alla corsa verso il sole!

Antonio Scarfone

Lesultanza di Olav Kooij dopo la vittoria in volata (Image credit: Getty)

L'esultanza di Olav Kooij dopo la vittoria in volata (Image credit: Getty)

ROGLIC, UN NUOVO INIZIO A TORTORETO. KAMNA NUOVA MAGLIA AZZURRA

marzo 9, 2023 by Redazione  
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Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) vince sull’insidioso strappo finale di Tortoreto nella quarta tappa della Tirreno-Adriatico e prova a dimenticare la sfortuna che lo aveva preso di mira al termine della scorsa stagione. Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) salta e lascia la maglia azzurra a Lennard Kamna (Team Bora Hansgrohe)

La Tirreno Adriatico 2023 offre oggi una tappa, la quarta, che potrebbe scatenare per la prima volta i veri pretendenti alla vittoria finale. Si parte da Greccio e si arriva a Tortoreto dopo 218 km che vedono l’asperità più insidiosa, sempre la stessa, nei quattro gpm che spiccano nel circuito della cittadina abruzzese. Il primo passaggio sulla linea del traguardo affronta una strada leggermente diversa, mentre gli altri tre constano tutti di 3.2 km al 6.9%. Si attendono attacchi e contrattacchi soprattutto negli ultimi giri e Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) rischia e non poco di perdere la sua maglia azzurra. La fuga di giornata, costituita da cinque ciclisti, riusciva ad evadere dal gruppo dopo circa 5 km dalla partenza di Greccio. I fuggitivi erano Davide Bais (Team EOLO Kometa), Filippo Magli (Team Green Project – Bardiani CSF – Faizanè), Mads Wurtz Schmidt (Team Israel Premier Tech), Valerio Conti (Team Corratec) e Lucas Eriksson (Tudor Pro Cycling Team). Dopo 40 km il vantaggio della fuga era di 6 minuti. Il gruppo iniziava ad imprime un ritmo più elevato all’inseguimento dopo il km 60 e la fuga veniva ripresa a 60 km dalla conclusione, poco prima di entrare nel circuito di Tortoreto. Già sulla prima ascesa verso il traguardo erano diversi i velocisti a staccarsi, tra cui Jordi Meeus (Team BORA Hansgrohe), Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e Fabio Jakobsen (Team Soudal Quick Step). Mikkel Honorè (Team SOudal Quick Step) transitava in prima posizione sul traguardo volante di Tortoreto Lido posto al km 175.3. Sulla seconda salita verso l’arrivo il gruppo si assottigliava maggiormente ed iniziavano i primi veri attacchi. Ad animare la salita erano Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) ed Adam Yates (UAE Team Emirates), con Wout van Aert (Team Jumbo Visma) che restava incollato alla ruota del francese e del britannico. Alaphilippe era il primo a scollinare. Il team Jumbo Visma manteneva alta l’andatura in vista della terza e penultima scalata verso l’arrivo di Tortoreto. Nella terza ascesa verso il traguardo si staccavano, tra i nomi più caldi, Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty), Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) e Thomas Pidcock (Team INEOS Grenadiers). Era Quinn Simmons (Team Trek Segafredo) a scollinare per primo. Il Team Jumbo Vista, tra le squadre numericamente più consistenti rimaste nel gruppo maglia azzurra, ricominciava il forcing verso l’ultima salita verso il traguardo. Poco prima dell’inizio della salita Van Aert e Pidcock, quest’ultimo rientrato in gruppo insieme a Van der Poel e Girmay, si agganciavano e cadevano, per fortuna senza grosse conseguenze. Nei primi tornanti Ganna si sfilava e il gruppo si allungava sotto il forcing di Groupama FDJ e Jumbo Visma. Si segnalava l’ottimo lavoro di Attila Valter (Team Jumbo Visma) che consentiva ai capitani Roglic e Kelderman di poter preparare al meglio un eventuale attacco. A poco meno di 2 km dalla conclusione un attacco combinato di Lorenzo Fortunato (Team EOLO Kometa) e Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team) non impensieriva più di tanto il gruppo, che ancora grazie ad un infaticabile Valter tornava piuttosto compatto a 1 km dalla conclusione. Nella volata in salita Roglic affrontava l’ultima semicurva davanti a tutti ed andava a vincere così davanti a Julian Alaphilippe ed Adam Yates. In quarta posizione si classificava Wilco Kelderman mentre Tao Geoghegan Hart (Team INEOS Grenadiers) chiudeva la top five. Roglic ottiene la prima vittoria stagionale e si lascia alle spalle un finale di 2022 davvero sfortunato che lo hanno costretto nella pausa invernale alla riabilitazione successiva all’intervento alla spalla sinistra, duramente colpita nella caduta nel finale della 17° tappa della scorsa Vuelta. In classifica generale Lennard Kamna (Team BORA Hansgrohe) è la nuova maglia azzurra con 6 secondi di vantaggio su Roglic e 8 secondi di vantaggio su Joao Almeida (UAE Team Emirates). Domani è in programma la quinta tappa da Morro d’Oro a Sassotetto, quella altimetricamente più dura con l’ascesa finale di 13 km ad oltre il 7% di pendenza media. Una salita vera, sulla quale emergeranno i veri pretendenti alla vittoria finale della Corsa dei Due Mari.

Antonio Scarfone

Primoz Roglic vince a Tortoreto (foto: Getty Images Sport)

Primoz Roglic vince a Tortoreto (foto: Getty Images Sport)

POGACAR, LA PRIMA VITTORIA ALLA PARIGI NIZZA HA IL SAPORE DELLA RIVINCITA!

marzo 8, 2023 by Redazione  
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Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) marchia con la sua classe sopraffina il primo arrivo in salita della Parigi Nizza 2023 portandosi in testa alla classifica generale, lo sloveno regola allo sprint David Gaudu (Groupama-FDJ), dopo aver risposto al primo scatto di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) che paga all’arrivo un ritardo di ben 43”.

Quarta tappa della Parigi-Nizza 2023 con il primo arrivo in salita, condizioni meteo non ideali con strascichi di pioggia sulla corsa e vento anche contrario proprio verso il traguardo di La Loges des Gardes. La fuga quindi tarda a formarsi, bisogna infatti aspettare il chilometro venticinque di corsa per vedere un drappello di sette corridori riuscire ad evadere dal gruppo. I sette sono: Maurice Ballerstedt (Alpecin-Deceuninck), Lilian Calmejane (Intermarché-Circus-Wanty), Anders Skaarseth e Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team), Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny), Lawrence Warbasse (AG2R Citroën), Hugo Houle(Israel-Premier Tech). Il vantaggio della fuga si porta subito a circa 3’ dopo la prima ora di corsa, da dietro questa volta sono le squadre degli uomini di classifica a portarsi in testa che in un primo momento aiutano gli Education-EasyPost della maglia gialla Magnus Cort. In un tratto di strada con vento contrario le formazioni della UAE Team Emirates, Groupama-FDJ e Ineos Grenadiers si portano in blocco davanti per proteggere i propri capitani, l’andatura diventa più sostenuta tanto che il gruppo principale si frazione in due tronconi per tornare qualche chilometro dopo nuovamente compatto, siamo a circa 90 chilometri dal traguardo. Dopo altri sette chilometri relativamente tranquilli è ancora il vento a far sì davanti, questa volta da soli, i Groupama-FDJ. Imprimono una accelerazione che fa esplodere letteralmente il gruppo in cinque tronconi. Nel gruppo in testa resta la maglia gialla Magnus Cort a cui pian piano si riaccodano gli altri quattro gruppi, situazione di corsa che torna tranquilla, con i sette al comando che in questa fase di gara raggiungono il vantaggio massimo di 4’:40”. Dietro andatura regolare della EF Education-EasyPost tornata a pilotare il plotone all’attacco del primo GPM di giornata a 57 Km dall’arrivo. Sulle prime rampe della salita si portano anche gli Ineos Grenadiers, ritmo più sostenuto e fuga che inizia a perdere secondi. In vista del GPM cede il passo Ballerstedt mentre Gregaard vi transita per primo, stessa cosa al successivo GPM, il francese vestirà così a fine tappa la maglia a pois. Allo scollinamento il gruppo passa con un ritardo di 1’:40”. Dopo una breve discesa, la strada torna a salire, nel trtatto più duro Calmejane si sbarazza dei compagni di fuga, con il solo Skaarseth a tenergli le ruote. Tutti gli altri sono ripresi dal gruppo. Il ricongiungimento con i due fuggitivi superstiti avviene in vista del traguardo volante del Col du Beaulouis, dove Michael Matthews (Team Jayco-AlUla) allunga conquistando lo sprint intermedio, secondo è Skaarseth mentre questa volta Pogacar deve accontentarsi della terza posizione che gli vale comunque 2” di abbuono. Dopo lo sprint sia Matthews che Pogacar si rialzano con nuovamente gli Ineos Grenadiers a condurre la testa della corsa non appena inizia l’ultima salita verso La Loge des Gardes. Restano 6,4 Km da percorrere con alcuni tratti di pendenza in doppia cifra, dopo i primi chilometri la maglia gialla di Magnus Cort alza bandiera bianca, subito dopo si staccano anche Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe), Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e Jack Haig (Bahrain Victorious). Davanti fanno capolino gli uomini della UAE Team Emirates, ritmo sempre più elevato che riduce il drappello dei migliori a 20 uomini. Ai meno 4 Km il primo ad accendere la miccia è Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), la risposta di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è immediata, lo sloveno si francobolla alle ruote del danese, non offre nessun cambio e così il gruppettino dei migliori da dietro riesce a tornare sui due. Ad approfittare di un leggero rallentamento è David Gaudu (Groupama-FDJ), il transalpino va via tutto solo portandosi subito a 15” di vantaggio ai meno 2 Km dal traguardo. Questa volta è Pogacar a piazzare uno scatto a cui Vingegaard non riesce a rispondere, più forte del vento contrario lo sloveno va a riacciuffare Gaudù che si mette alla sua ruota. Ritmo forsennato di Pogar che scava un distacco enorme su tutti gli altri uomini di classifica e va a conquistare la prima vittoria alla Parigi-Nizza, Gaudù chiude ad 1” mentre dietro Vingegaard con le polveri bagnate viene raggiunto e sopravanzato da Gino Mäder (Bahrain Victorious), Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën) e Kévin Vauquelin (Team Arkéa Samsic) chiudendo in quinta posizione a 43” dal nuovo leader della corsa francese, un Pogacar che illumina la corsa verso il sole! Lo sloveno si veste di giallo e si mette dietro a 10” Gaudù, 44” Vingegaard, 56” Yates. Domani quinta tappa, lunga con i suoi 213 KM e un GPM di terza categoria poco più di 30 Km dall’arrivo di Saint-Paul-Trois-Châteaux, strizza l’occhio ai cacciatori di tappe.

Antonio Scarfone

Lesultanza di Tadey Pogacar a La Loges des Gardes (Image credit: Alex Broadway/Getty Images)

L'esultanza di Tadey Pogacar a La Loges des Gardes (Image credit: Alex Broadway/Getty Images)

A FOLIGNO IL PRIMO SQUILLO DI PHILIPSEN. GANNA RESTA IN MAGLIA AZZURRA

marzo 8, 2023 by Redazione  
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Nella terza tappa della Tirreno-Adriatico 2023 Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) è autore di una volata quasi perfetta che gli consente di vincere con autorità su Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) e Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty). Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) resta in maglia azzurra e domani dovrà vedersela con le prime vere insidie altimetriche a Tortoreto

La terza tappa della Tirreno-Adriatico 2023 parte da Follonica ed attraversando l’Appennino Toscano approda in Umbria e precisamente a Foligno, sede d’arrivo dopo 216 km. Nella prima parte della tappa i ciclisti affronteranno diverse salite, non eccessivamente impegnative ma che comunque potrebbero appesantire le gambe dei velocisti. I gpm categorizzati sono due: il Passo del Lume Spento posto al km 77 e La Foce posto al km 114. Gli ultimi 60 km sono prevalentemente pianeggianti ma una fuga ben assortita potrebbe anche riuscire a fare il colpaccio. La fuga di giornata partiva dopo un km dalla partenza grazie all’azione di quattro ciclisti: Davide Bais e Mattia Bais (Team EOLO Kometa), Stefano Gandin ed Alessandro Iacchi (Team Corratec). Davide Bais era il primo a scollinare sul gpm del Passo del Lume Spento. I due Bais acceleravano mentre Gandin e Iacchi si defilavano restando a bagnomaria tra la coppia di testa ed il gruppo maglia azzurra. Davide Bais scollinava in prima posizione anche sul successivo gpm de La Foce. A circa metà tappa le squadre dei velocisti iniziavano a collaborare più strettamente in testa al gruppo e si alternavano nelle prime posizioni uomini dell’Alpecin Deceuninck, della Jayco AlUla e della Soudal Quick Step. Il vantaggio massimo della coppia di testa, che aveva sfiorato i 7 minuti, iniziava così a calare inesorabilmente. Davide Bais si aggiudicava il traguardo volante di Moiano posto al km 138.7. La coppia di testa veniva ripresa a 70 km dalla conclusione. Una improvvisa accelerazione del gruppo a circa 50 km dall’arrivo metteva in difficoltà Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck), che veniva inghiottito nelle retrovie. A 10 km dalla conclusione si rifaceva vivo in testa al gruppo Wout van Aert (Team Jumbo Visma), che tirava come al solito per i vari capitani dello squadrone olandese. Nella volata finale si segnalavo l’ottimo lavoro dell’Alpecin Deceuninck con Van der Poel che era risalito nelle prime posizioni e si era messo a tirare anche lui per Jasper Philipsen. Era proprio il ciclista belga ad imprimere un’accelerazione irresistibile negli ultimi metri che gli permetteva di vincere nettamente davanti a Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) e Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty). Chiudevano la top five Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team) in quarta posizione e Simone Consonni (Team Cofidis) in quinta posizione mentre Van Aertm pur avendo tirano negli ultimi km si esibiva anche lui in una volata che gli valeva la sesta posizione. Dopo il secondo posto di ieri Philipsen ottiene oggi la sua prima vittoria del 2023 mentre la classifica generale resta praticamente invariata nelle prime posizioni con Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) che conserva la maglia azzurra con 28 secondi di vantaggio su Lennard Kamna (Team BORA – Hansgrohe) e 30 secondi di vantaggio su Magnus Sheffield (Team INEOS Grenadiers). Domani è in programma la quarta tappa da Greccio a Tortoreto. Le insidie maggiori verranno affrontate nel circuito conclusivo della cittadina marchigiana da ripetere quattro volte, con la salita finale di 3 km a 7%, che verrà affrontata completamente altre due volte. Un bel banco di prova per coloro che vorranno ambire alla classifica generale e perché no anche per Ganna che proverà a mantenere la maglia azzurra confidando nei recenti progressi in salita.

Antonio Scarfone

Jasper Philipsen vince a Foligno (foto: Tim de Waele/Getty Images)

Jasper Philipsen vince a Foligno (foto: Tim de Waele/Getty Images)

JUMBOSOLEIL BRILLA NELLA CRONOSQUADRE!

marzo 7, 2023 by Redazione  
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Nella terza tappa della Parigi – Nizza 2023 va di scena la cronosquadre con il nuovo regolamento sperimentato da ASO formula che vede prendere i tempi sul primo uomo di ogni squadra al traguardo, in pratica una prova individuale corsa con tutti i componenti. Favoritissima la Jumbo-Visma di Jonas Vingegaard che non delude i pronostici e sulle strade intono a Dampierre-en-Burly chiude al primo posto davanti alla EF Education – EasyPost, con Magnus Cort che passa al comando della classifica generale, terzo il Team Jayco – AlUla.

I primi a partire sono i Lotto Dstny per loro primo riferimento in chiusura con 34’58” ad una media oraria poco superiore ai 55 km/h; il nuovo miglior tempo è stato fatto registrare dal Team Jayco AlUla in 33’:59” con una media di quasi 57 km/h che alla fine gli varrà come terzo miglior tempo. Il tempo degli australiani sarà migliorato dalla EF Education-EasyPost in 33’:56”, riferimento che consente a Magnus Cort di portarsi in testa alla classifica generale ma di non vincere la prova, secondi assoluti, infatti la Jumbo-Visma fa ancora meglio arrivando a chiudere la prova con 33’:55” con una media ancor più vicina ai 57 Km/h. Buona la prova della Groupama-FDJ, quarto miglior tempo con 34:’09”. Al quinto posto la UAE Emirates di Tadej Pogacar chiude a 34’:18” seguiti dai BORA-hansgrohe che fermano le lancette in 34’:20’, al sesto posto la Soudal-Quick Step con 34’:34”, mentre la Trek-Segafredo della maglia gialla Mads Pedersen deve accontentarsi del settimo posto con un riferimento di 34’:40”. Sottotono la prova di Bahrain Victorius, della INEOS Grenadiers e del Team DSM che chiudono ad oltre 40” dalla Jumbo-Visma. La nuova classifica generale della corsa francese vede al comando Magnus Cort Nielsen (EF Education – EasyPost) con un solo secondo su Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma), 3” su Michael Matthews (Team Jayco – AlUla), stesso tempo a 3” Jan Tratnik e Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), 7” su Simon Yates (Team Jayco – AlUla), 8” su Neilson Powless (EF Education – EasyPost) e Tobias Foss (Jumbo-Visma), 11” su Kelland O’Brien (Team Jayco – AlUla) e 14” su Pogacar che chiude la top 10. Domani quarta tappa con arrivo in salita a La Loges des Gardes, 6,8Km al 7% chiama allo scoperto gli uomini di classifica.

Antonio Scarfone

La Jumbo-Visma domina la cronosquadre di Dampierre-en-Burly (Image credit: Getty Images)

La Jumbo-Visma domina la cronosquadre di Dampierre-en-Burly (Image credit: Getty Images)

A FOLLONICA JAKOBSEN SVERNICIA TUTTI. GANNA RESTA IN MAGLIA AZZURRA

marzo 7, 2023 by Redazione  
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Nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico, l’arrivo di Follonica è preda dei velocisti con Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) e Wout van Aert (Team Jumbo Visma) a lungo gregari di lusso. La volata la vince Fabio Jakobsen (Team Soudal Quick Step) davanti a Jasper Philipsen (Team Alpecin-Deceuninck) e Fernando Gaviria (Team Movistar). Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) conserva la maglia azzurra

La seconda tappa della Tirreno-Adriatico parte da Camaiore e arriva a Follonica dopo 209 km. E’ presente un solo gpm a metà tappa per cui i velocisti dovrebbero giocarsi la vittoria, anche se la salitella dell’Impostino, lunga quasi 1 km e mezzo con una pendenza media del 6% e da percorrere due volte, potrebbe animare il finale di corsa. Dopo lo show offerto nella cronometro iniziale, Filippo Ganna (Team INEOS) riparte oggi in maglia azzurra e vedremo fino a quando il ciclista piemontese riuscirà a resistere al vertice della classifica. Alla partenza da Camaiore non erano presenti Michael gogl (Team Alpecin Deceuninck) ed Andrey Amador (Team EF Education EastPost). Già al primo km evadevano dal gruppo cinque ciclisti: Davide Bais e Mirco Maestri (Team EOLO – Kometa), Stefano Gandin ed Alessandro Iacchi (Team Corratec) e Roland Thalmann (Tudor Pro Cycling Team). Già al km 10 i cinque di testa avevano 3 minuti di vantaggio sul gruppo maglia azzurra che per il momento se la prendeva comoda. Gandin transitava per primo sul gpm di Castellina Marittima posto al km 96.7. A metà tappa il gruppo aveva dimezzato il ritardo sui fuggitivi. Dopo il traguardo volante di Canneto posto al km 136.3 e sul quale transitava in prima posizione ancora Gandin, la fuga perdeva due componenti, ovvero lo stesso Gandin e Bais. I tre ciclisti rimasti in testa, pur dandosi cambi regolari, venivano ripresi abbastanza agevolmente dal gruppo che aveva accelerato con gli uomini della Soudal Quick Step molto attivi in testa, in particolare con Julian Alaphilippe. Il ricongiungimento definitivo avveniva a 20 km dalla conclusione. Le squadre dei velocisti erano presenti nelle prime posizioni del gruppo e si notava anche la presenza di Wout van Aert (Team Jumbo Visma) che teneva alta l’andatura più che altro per consentire ai vari Benoot, Kelderman e Roglic di mantenere una buona posizione in testa. Dopo la seconda ascesa dell’Impostino, sulla quale il gruppo si allungava leggermente anche a causa di una sede stradale meno ampia, ci si preparava così alla volata di Follonica. Fernando Gaviria (Team Movistar) con uno scatto bruciante anticipava la volata ma pur prendendo un vantaggio di una bici veniva risucchiato da Fabio Jakobsen (Team Soudal Quick Step) e Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) che si giocavano la vittoria testa a testa. Era l’olandese a prevalere di pochi centimetri sul belga, mentre Gaviria si piazzava in terza posizione. Chiudevano la top five Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty) in quarta posizione e Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) in quinta posizione. Il primo degli italiani era Simone Consonni (Team Cofidis) che si piazzava in nona posizione. Jakobsen ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella nella seconda tappa della Vuelta a San Juan. In classifica generale Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) conserva la maglia azzurra con 28 secondi di vantaggio su Lennard Kamna (Team BORA – Hansgrohe) e 31 secondi di vantaggio su Magnus Sheffield (Team INEOS Grenadiers). Domani è in programma la terza tappa da Follonica a Foligno di 216 km. Si lascia la Toscana e si entra in Umbria, per una tappa che presenta due semplici gpm nella prima parte del percorso. I velocisti sono attesi al bis prima di un finale di settimana davvero esplosivo e nel quale si decideranno le sorti della Corsa dei Due Mari.

Antonio Scarfone

Fabio Jakobsen vince a Follonica (foto: Tim de Waele/Getty Images)

Fabio Jakobsen vince a Follonica (foto: Tim de Waele/Getty Images)

TIRRENO-ADRIATICO: GANNA MONSTRE A CAMAIORE. IL PIEMONTESE DOMINA LA CRONO E SI VESTE DI BLU

marzo 7, 2023 by Redazione  
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Due settimane fa avevamo lasciato Filippo Ganna un pò deluso al termine di una Volta ao Algarve interpretata benissimo ma persa per una manciata di secondi a causa della crono finale. Lo ritroviamo oggi raggiante al termine di un’altra prova contro il tempo, questa volta dominata infliggendo distacchi abissali ai più immediati rivali. Il fuoriclasse della Ineos-Grenadiers ha stracciato la concorrenza vincendo al lido di Camaiore la breve crono d’apertura della della Tirreno-Adriatico. Alle sue spalle (si fa per dire) Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe) primo degli umani a ben 28″ dal colosso di Verbania e il giovane talento statunitense Magnus Sheffield, compagno di Ganna all’Ineos, a 31″.

La 58a edizione della Tirreno-Adriatico si è aperta, così come già avvenuto un anno fa, con una breve cronometro individuale disputata al Lido di Camaiore. Il percorso, 11,5 km interamente ricavanti sul lungomare della nota località balneare della Versilia, era completamente pianeggiate e presenteva soltanto una curva, l’ideale per gli specialisti delle prove contro il tempo.

Le principali insidie di giornata non sono certamente venute dalla strada, bensì dal maltempo che ha imperversato specialmente nella prima parte della corsa.
Il primo a prendere il via, poco prima dell’ora di pranzo, è stato lo sprinter neerlandese Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla), seguito a stretto giro da uno degli uomini più attesi della corsa dei due mari, Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Il belga ha però tenuto fede alle dichiarazioni della vigilia e non si è spremuto troppo, disputando una prova abbastanza anonima (alla fine sarà 45° ad oltre un minuto dal vincitore).
Il primo tempo degno di nota è stato fatto segnare dal francese Bruno Armirail (Groupama-FDJ), partito poco dopo Van Aert e capace di fermare le lancette del crono sul tempo di 13′25″. Il campione francese della specialità ha conservato a lungo il primato che è stato interrotto oltre un’ora dopo dal giovane e talentuoso americano dell’Ineos Magnus Sheffield, autore di una prova veramente notevole e primo a scendere sotto i 13 minuti (12′59″ il suo tempo) grazie anche alle condizioni meteo in miglioramento.

Mentre Sheffield si godeva il primato provvisorio, sono arrivati i primi uomini di classifica, tra cui Primoz Roglic (Jumbo-Visma) all’esordio stagionale. Lo sloveno ha concluso la sua prova in 13′17″, appena un secondo meglio di Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) e due secondi davanti all’altro Bora Jai Hindley. Il primato di Sheffield è stato successivamente avvicinato dall’altro statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates) arrivato a 6″ e dall’australiano Michael Hepburn (Team Jayco-AlUla) giunto a 5″, per essere poi battuto da un ottimo Lennard Kamana (Bora-Hansgrohe) che ha saputo fare meglio di 3″, chiudendo con il tempo di 12′56″.

A quel punto mancava ancora l’uomo più atteso, ovvero Filippo Ganna. Il campione dell’Ineos non ha deluso le aspettative, anzi si è espresso in una performance devastante transitando con 9″ su Kamna all’intermendio per poi concludere in crescendo, chiudendo con un vantaggio di addirittura 28″ sul tedesco e 31″ su Sheffield. Fuori dal podio Hepburn (a 33″) e McNulty (a 34″). Seguono Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) a 39″ e la coppia formata da Joao Almeida (UAE Team Emirates) e Andreas Leknessund (Team DSM) a 41″. Chiudono la top ten di giornata, che ovviamente ricalca anche la prima classifica generale, il danese Casper Pedersen (Soudal-Quick Step) a 47″ e Wilco Keldermann (Jumbo-Visma) a 48″. Tra gli uomini di classifica sono andati bene i già citati Roglic, Vlasov, Hinldey. Bene anche Enric Mas (Movistar Team) giunto a 1′00″, mentre hanno perso qualche secondo in più Santiago Buritrago (Bahrain-Victorius), arrivato a 1′10″, Mikel Landa (Bahrain-Victorius) a 1′15″ e soprattutto Adam Yates (UAE Team Emirates), che ha chiuso ad 1′18″.

Domani è in programma la seconda tappa, la prima in linea di quest’edizione, da Camaiore a Follonia per un totale di 210 km. La frazione sembra destinata alle ruote veloci, ma bisognerà prestare attenzione ad alcuni strappi, l’ultimo dei quali posto a 14 km dall’arrivo.

Pierpaolo Gnisci

Ganna monstre a Camaiore (credit: Tim de Waele/Getty Images)

Ganna monstre a Camaiore (credit: Tim de Waele/Getty Images)

Il LAMPO DI MADS PEDERSEN NELLA CORSA DEL SOLE!

marzo 6, 2023 by Redazione  
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Ieri l’ha sfiorata quest’oggi invece la vittoria Mads Pedersen l’ha fatta sua conquistando in volata la seconda tappa della Parigi-Nizza 2023, il corridore della Trek-Segafredo è un fulmine sul traguardo di Fontainebleau e va a bruciare Olav Kooij (Jumbo-Visma) e Magnus Cort (Ef Education-EasyPost). Il danese grazie all’abbuono si piazza al comando della classifica generale. Grande prova di forza da parte di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) che anche quest’oggi va vincere lo sprint del traguardo volante distanziando così gli uomini di classifica in vista della cronosquadre di domani.

La seconda tappa della Parigi-Nizza 2023 porta i corridori da Bazainville a Fontainebleau, poco più di 163 chilometri senza particolari difficolta altimetriche, epilogo che sa di volata e che scoraggia anche i più avvezzi alla fuga di evadere dal gruppo. Dopo il via non appena il gruppo prende tutta la sede stradale Jonas Gregaard (Uno-X) va via tutto solo, al danese non risponde nessuno. Situazione di corsa con un uomo al comando che arriverà ad avere un vantaggio massimo poco inferiore ai 5’. Dietro nel gruppo sono le solite Soudal-QuickStep, Lotto Dstny ed Alpecin Deceunink a piazzare un proprio uomo in testa ed iniziare le operazioni di recupero. A metà gara un cambio in testa vede la Groupama-FDJ la Bora-hansgrohe imprimere una forte accelerazione, il gruppo poco dopo, quando mancano 70 chilometri all’arrivo si porta a soli 40” da Jonas Gregaard che andandosi a prendere i punti dei due GPM di giornata vestirà a fine tappa la maglia a pois. Poco male visto che l’azione del danese sarà annullata dal gruppo al termine della breve discesa di Mèrèville. Gruppo quindi compatto, da segnalare una caduta, senza particolari conseguenze di Pierre Latour (TotalEnergies). In vista del traguardo volante ecco il déjà-vu di quanto accaduto ieri, Tadej Pogačar va a prendersi i 6″ di abbuono battendo questa volta Michael Matthews (Jayco-AlUla) e Nathan van Hooydonck (Jumbo-Visma), altri secondi preziosi in vista della cronosquadre di domani. Resta da vivere la volata finale con i treni delle squadre dei velocisti lanciati ad altissima velocità, poco prima dell’arco dell’ultimo chilometro una caduta rimescola le carte in tavola, ad uscirne senza conseguenze è una prima parte del gruppo, una secondo troncone si riaccoda ma le posizioni dei velocisti sono ormai compromesse visti i treni scomporsi. Davanti è bravissimo a restare attento Mads Pedersen (Trek-Segafredo) che prende in testa gli ultimi metri e brucia nettamente Olav Kooij (Jumbo-Visma) e Magnus Cort Nielsen (Ef Education-EasyPost). Per il campione del mondo di Harrogate è una vittoria che vale anche la maglia gialla del primato con 2” su Pogacar e 4” su Merlier. Da domani la corsa del sole entra nel vivo con la cronosquadre di Dampierre-en, ben 32.2 km che saranno non decisivi ma di certo determinanti per l’esito finale.

Antonio Scarfone

TIM MERLIER, VOLATA REGALE A LA VERRIÈRE

marzo 5, 2023 by Redazione  
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Vittoria alla tappa di apertura della Parigi-Nizza 2023 per Tim Merlier, il belga della Soudal-QuickStep va a conquistare la volata battendo nettamente Sam Bennett (Bora-hasngrohe) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Il belga comanda la classifica generale con 4″ di vantaggio proprio su Bennett e su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) grazie all’abbuono conquistato allo sprint intermedio.

Parte oggi una Parigi Nizza destinata ad offrire grande spettacolo vista la presenza di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), i due campioni si contenderanno probabilmente la vittoria finale della breve corsa a tappe francese. Ma oggi è tappa riservata alle ruote veloci, la fuga del mattino si concretizza intono al chilometro quattordici propiziata da un allungo di Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team) a cui risponde Paul Ourselin (TotalEnergies). La coppia ha subito il benestare del gruppo che lascia fare, la testa della corsa si porta a 3’:50” dopo trentacinque chilometri percorsi. Dietro a pilotare il gruppo iniziano a comparire gli uomini della Lotto Dstny, dell’Alpecin Deceunink e della Soudal – Quick Step. Il lavoro delle due formazioni fa sì che la fuga perda qualche secondo e per gran parte della seconda ora di corsa la situazione resta cristallizzata con 3.15” che dividono la testa della corsa dal gruppo. Allo scollinamento del GPM della breve Côte de Milon-la-Chapelle, da ripetere ancora in un passaggio, conquistata da Ourselin i due perdono un minuto. Il gruppo è in forte rimonta ed a metà corsa il distacco è di soli 55”. Vista la sede stradale che si va a rimpicciolire spesso nel gruppo tutti vogliono stare davanti e così le squadre vanno a protegger sia i capitani sia il proprio velocista, questa situazione di corsa fa sì che la velocità aumenti e, inesorabilmente, la fuga viene ripresa a trentatré chilometri dal traguardo. In vista del secondo passaggio alla Côte de Milon-la-Chapelle una caduta coinvolge Thibault Guernalec (Team Arkéa-Samsic) dolorante a bordo strada viene subito soccorso, per lui probabile frattura della clavicola. Sullo strappo, breve di soli 500 metri, uno scatto di Neilson Powless (EF Education-EasyPost) infiamma una tappa fino ad ora piuttosto anonima, a seguire lo statunitense c’è, a sorpresa, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) i due scollinano insieme con dietro Arnaud Démare (Groupama – FDJ) apparso in gran forma. Grazie all’azione dei due poc’anzi menzionati si forma in testa un gruppetto di 25 uomini con vantaggio di 15”. Dietro il gruppo si organizza tanto che si porta sotto dopo pochi chilometri, davanti non c’è collaborazione e si rialzano tutti tranne un indomito Powless che scatta nuovamente. L’uomo della EF Education-EasyPost guadagna subito una ventina di secondi a quindici chilometri dall’arrivo. La sua azione è controllata dalle squadre dei velocisti con anche il Team Jayco Alula di Matthews a dar man forte all’inseguimento che si concretizza a sette chilometri dalla conclusione. Prima della volata un brevissimo strappo al 5% porta allo sprint intermedio con abbuoni conquistato da Pogacar su Pierre Latour (TotalEnergies), Dorian Godon (Ag2r Citroen). In discesa lo sloveno e Latour allungano assieme a Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) attardato di poco in precedenza ma che subito si è riportato sotto alla coppia in testa. L’azione dei tre dura poco perché Vingegaard non collabora, dietro il compagno di squadra Olav Kooij dovrà disputare la volata, lo sloveno scambia due parole con Vingegaard che spiega il suo comportamento passivo. A questo punto si rialzano ed il gruppo comunque in recupero torna compatto nonostante Latour era rimasto per qualche chilometro tutto solo al comando della cora. Ai meno due chilometri è la Soudal-QuickStep a portarsi al comando, la forte formazione belga non sbaglia niente e serve su un piatto d’argento la vittoria a Tim Merlier nonostante il tentativo di anticipare di Sam Bennett (Bora-hansgrohe) secondo, chiude al terzo posto Mads Pedersen (Trek-Segafredo), quarto Olav Kooij (jumbo Visma), quinto Arnaud De Lie (Lotto Dstny). In classifica generale Tim Merlier veste la maglia gialla del primato seguito a 4” da Sam Bennett e Tadej Pogacar. Domani seconda tappa da Bazainville a Fontainebleau di 163.7 km con un profilo simile a quello odierno in cui saranno ancora protagoniste le ruote veloci.

Antonio Scarfone

Lesultanza di Tim Merlier sul traguardo di La Vérriere (Image credit: Getty Images)

L'esultanza di Tim Merlier sul traguardo di La Vérriere (Image credit: Getty Images)

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