POGACAR, LA PRIMA VITTORIA ALLA PARIGI NIZZA HA IL SAPORE DELLA RIVINCITA!

marzo 8, 2023
Categoria: News

Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) marchia con la sua classe sopraffina il primo arrivo in salita della Parigi Nizza 2023 portandosi in testa alla classifica generale, lo sloveno regola allo sprint David Gaudu (Groupama-FDJ), dopo aver risposto al primo scatto di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) che paga all’arrivo un ritardo di ben 43”.

Quarta tappa della Parigi-Nizza 2023 con il primo arrivo in salita, condizioni meteo non ideali con strascichi di pioggia sulla corsa e vento anche contrario proprio verso il traguardo di La Loges des Gardes. La fuga quindi tarda a formarsi, bisogna infatti aspettare il chilometro venticinque di corsa per vedere un drappello di sette corridori riuscire ad evadere dal gruppo. I sette sono: Maurice Ballerstedt (Alpecin-Deceuninck), Lilian Calmejane (Intermarché-Circus-Wanty), Anders Skaarseth e Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team), Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny), Lawrence Warbasse (AG2R Citroën), Hugo Houle(Israel-Premier Tech). Il vantaggio della fuga si porta subito a circa 3’ dopo la prima ora di corsa, da dietro questa volta sono le squadre degli uomini di classifica a portarsi in testa che in un primo momento aiutano gli Education-EasyPost della maglia gialla Magnus Cort. In un tratto di strada con vento contrario le formazioni della UAE Team Emirates, Groupama-FDJ e Ineos Grenadiers si portano in blocco davanti per proteggere i propri capitani, l’andatura diventa più sostenuta tanto che il gruppo principale si frazione in due tronconi per tornare qualche chilometro dopo nuovamente compatto, siamo a circa 90 chilometri dal traguardo. Dopo altri sette chilometri relativamente tranquilli è ancora il vento a far sì davanti, questa volta da soli, i Groupama-FDJ. Imprimono una accelerazione che fa esplodere letteralmente il gruppo in cinque tronconi. Nel gruppo in testa resta la maglia gialla Magnus Cort a cui pian piano si riaccodano gli altri quattro gruppi, situazione di corsa che torna tranquilla, con i sette al comando che in questa fase di gara raggiungono il vantaggio massimo di 4’:40”. Dietro andatura regolare della EF Education-EasyPost tornata a pilotare il plotone all’attacco del primo GPM di giornata a 57 Km dall’arrivo. Sulle prime rampe della salita si portano anche gli Ineos Grenadiers, ritmo più sostenuto e fuga che inizia a perdere secondi. In vista del GPM cede il passo Ballerstedt mentre Gregaard vi transita per primo, stessa cosa al successivo GPM, il francese vestirà così a fine tappa la maglia a pois. Allo scollinamento il gruppo passa con un ritardo di 1’:40”. Dopo una breve discesa, la strada torna a salire, nel trtatto più duro Calmejane si sbarazza dei compagni di fuga, con il solo Skaarseth a tenergli le ruote. Tutti gli altri sono ripresi dal gruppo. Il ricongiungimento con i due fuggitivi superstiti avviene in vista del traguardo volante del Col du Beaulouis, dove Michael Matthews (Team Jayco-AlUla) allunga conquistando lo sprint intermedio, secondo è Skaarseth mentre questa volta Pogacar deve accontentarsi della terza posizione che gli vale comunque 2” di abbuono. Dopo lo sprint sia Matthews che Pogacar si rialzano con nuovamente gli Ineos Grenadiers a condurre la testa della corsa non appena inizia l’ultima salita verso La Loge des Gardes. Restano 6,4 Km da percorrere con alcuni tratti di pendenza in doppia cifra, dopo i primi chilometri la maglia gialla di Magnus Cort alza bandiera bianca, subito dopo si staccano anche Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe), Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e Jack Haig (Bahrain Victorious). Davanti fanno capolino gli uomini della UAE Team Emirates, ritmo sempre più elevato che riduce il drappello dei migliori a 20 uomini. Ai meno 4 Km il primo ad accendere la miccia è Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), la risposta di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è immediata, lo sloveno si francobolla alle ruote del danese, non offre nessun cambio e così il gruppettino dei migliori da dietro riesce a tornare sui due. Ad approfittare di un leggero rallentamento è David Gaudu (Groupama-FDJ), il transalpino va via tutto solo portandosi subito a 15” di vantaggio ai meno 2 Km dal traguardo. Questa volta è Pogacar a piazzare uno scatto a cui Vingegaard non riesce a rispondere, più forte del vento contrario lo sloveno va a riacciuffare Gaudù che si mette alla sua ruota. Ritmo forsennato di Pogar che scava un distacco enorme su tutti gli altri uomini di classifica e va a conquistare la prima vittoria alla Parigi-Nizza, Gaudù chiude ad 1” mentre dietro Vingegaard con le polveri bagnate viene raggiunto e sopravanzato da Gino Mäder (Bahrain Victorious), Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën) e Kévin Vauquelin (Team Arkéa Samsic) chiudendo in quinta posizione a 43” dal nuovo leader della corsa francese, un Pogacar che illumina la corsa verso il sole! Lo sloveno si veste di giallo e si mette dietro a 10” Gaudù, 44” Vingegaard, 56” Yates. Domani quinta tappa, lunga con i suoi 213 KM e un GPM di terza categoria poco più di 30 Km dall’arrivo di Saint-Paul-Trois-Châteaux, strizza l’occhio ai cacciatori di tappe.

Antonio Scarfone

Lesultanza di Tadey Pogacar a La Loges des Gardes (Image credit: Alex Broadway/Getty Images)

L'esultanza di Tadey Pogacar a La Loges des Gardes (Image credit: Alex Broadway/Getty Images)

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