ARNAUD DE LIE VINCE IL RENEWI TOUR, SØREN WÆRENSKJOLD IL GIRO DI GERMANIA
Convincente prestazione al Renewi Tour del ciclista belga che sembra aver superato i problemi fisici che lo hanno condizionato nella prima parte di stagione e che può chiudere il 2025 avendo ancora molto da dire. Søren Wærenskjold vince il Giro di Germania grazie ad un’ottimo prologo d’apertura che lo fa restare nei quartieri alti della classifica generale fino alla stoccata decisiva della terza tappa, che lo vede vincere a Kassel
Il Renewi Tour 2025 – ex Binck Bank Tour – si svolge su cinque tappe in cui velocisti e uomini da classiche si alternano sia per gli arrivi in volata, sia per quelli più impegnativi sulle “côtes” belghe. La prima tappa totalmente pianeggiante da Terneuzen a Breskens ha visto il trionfo di Tim Merlier (Team Soudal Quick Step), tra i velocisti più forti in questo momento, che ha vinto davanti ad Arnaud De Lie (Team Lotto) e Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates XRG), con i sei secondi d’abbuono conquistati da De Lie che si riveleranno fondamentali per la vittoria finale. Nella seconda tappa da Blankenberge ad Ardooie, nuovamente adatta alle ruote veloci, Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike) ha vinto davanti a Pavel Bittner (Team Picnic PostNL) ed Arvid De Kleijn (Tudor Pro Cycling Team). La terza tappa da Aalter a Geraardsbergen, decisiva ai fini della classifica generale, proponeva diversi saliscendi – e tra questi il mitico muro di Grammont – con Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceunionck) che ha ritrovato lo smalto dopo il ritiro dal Tour ed è andato a vincere la volata a due davanti a De Lie. Terzo si classificava Tim Wellens (UAE Team Emirates) a 12 secondi di ritardo. De Lie manteneva così un solo secondo di vantaggio su Van der Poel quando mancavano due tappa alla conclusione della breve corsa belga. Merlier balzava ancora una volta agli oneri della cronaca il giorno successivo vincendo la violata della quarta tappa da Riemst a Bilzen-Hoeselt davanti a Bittner e Kooij. Nonostante diversi attacchi e contrattacchi negli ultimi 50 km, la quinta ed ultima tappa, disegnata in circuito attorno a Lovanio e costellata di ben 8 côtes si risolveva con una volata di gruppo nella quake De Lie aveva la meglio su Van der Poel e Dries De Bondt (Team Decathlon AG2R La Mondiale). Era il sigillo di Di Lie sulla classifica generale, conquistata con appena 3 secondi di vantaggio su Van der Poel e 31″ su Wellens. Chiudevano la top five della classifica generale Fred Wright (Team Bahrain Victorious) in quarta posizione ed Olav Kooij in quinta posizione, rispettivamente a 55 e 57 secondi da De Lie. A portare a casa le classifiche accessorie erano, invece, il ceco Bittner (punti), l’olandese Tibor Del Grosso (Alpecin – Deceuninck, miglior giovane) e la formazione belga Alpecin – Deceuninck (a squadre) mentre non era prevista l’assegnazione di una maglia destinata agli scalatori nonostante le numerose piccole ascese disseminate nelle ultime tre tappe. Se in Belgio De Lie è stato profeta in patria, al Giro di Germania è stato il norvegese Søren Wærenskjold (Team Uno X Mobility) a catalizzare le attenzioni già dal breve prologo di Essen dove vince per meno di un secondo su Samuel Watson (Team INEOS Grenadiers) e Marco Haller (Team Tudor Pro Cycling). Le successive quattro tappe sono tutte favorevoli ai velocisti e in particolare i favori del pronostico puntano sul nostro
Jonathan Milan (Lidl-Trek) che, considerati i numerosi abbuoni previsti e i soli 6 secondi di ritardo patiti nel prologo, è tra i migliori indiziati per la vittoria finale. Wærenskjold, però, mantiene salde le aspirazioni di vittoria nonostante la prima tappa da Essen a Herford vede vincitore Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) davanti Milan e Danny van Poppel (Team Redbull BORA Hansgrohe). Nella volata a tre della seconda tappa da Herford ad Arnsberg è Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates) ad avere la meglio su Riley Sheehan (Team Israele Premier Tech) e lo stesso Wærenskjold, che ritorna al comando nella classifica generale dopo aver temporaneamente ceduto le insegne del primato a Van Poppel. Il norvegese ipoteca la vittoria del Giro di Germania vincendo la terza tappa da Arnsberd a Kassel e sopravanzando in volata Émilien Jeannière (Team TotalEnergies) e Watson, dopo che Van Poppel – primo a tagliare il traguardo – era stato retrocesso a causa di una manovra scorretta in volata e Milan era uscito dai piani alti della classifica accusando più di 10 minuti di ritardo. Il norvegese, infine, ha terminato in seconda posizione la quarta ed ultima tappa da Halle a Magdeburgo, dove a vincere è ancora Brennan, con terzo un Milan in ripresa dopo la débâcle di 24 ore prima. Wærenskjold vince così il Giro di Germania con 16 secondi di vantaggio su Narvaez e 19″ su Sheehan, mettendo in valigia anche le leadership della classifica a punti e di quella dei giovani. Miglior scalatore si laurea il tedesco Enzo Leijnse (Team Picnic PostNL), mentre fa festa anche la formazione emiratina UAE Team Emirates – XRG, che per soli 13 secondi svetta al vertice della classifica riservata alle squadre.
Antonio Scarfone

Arnaud De Lie si impone a Lovanio nell'ultima e decisiva tappa del Renewi Tour (foto Luc Claessen/Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SAN MAURIZIO CANAVESE – CERES
agosto 25, 2025 by Redazione
Filed under Approfondimenti
L’ultima tappa interamente disegnata in territorio italiano presenta un tracciato di media montagna ideale per imbastire fughe con ottime opportunità di andare all’arrivo. Ci sarà inevitabilmente grande bagarre, ma i grandi favoriti lasceranno fare, pregustando i tracciati più adatti alla selezione che la Vuelta proporrà una volta approdata in Spagna
La Vuelta si appresta a lasciare l’Italia e fisicamente lo farà domani con la tappa che partirà da Susa alla volta della cittadina francese di Voiron. Oggi si disputerà l’ultima delle tre frazioni interamente tracciate sul suolo piemontese, disegnata a nord di Torino tra San Maurizio Canavese e Ceres, piccolo centro delle Valli di Lanzo dove si affronterà un arrivo in salita decisamente più semplice di quello – già di suo non difficile – visto ieri pomeriggio a Limone Piemonte. La salita finale sarà, infatti, limitata agli ultimi 2500 metri, nei quali la strada proporrà una pendenza media del 3.2% appena, mentre più accidentato sarà il settore centrale di questa frazione, che inizierà a 55 Km dal via. Questa fase sarà introdotta dalla salita più impegnativa fra le tre che caratterizzano questo settore, diretta alla piccola borgata di Moris (erroneamente segnalata con due “erre” sulla cartografia del Giro di Spagna) in poco meno di 6 Km inclinati al 6.5%, con un tratto di 1000 metri al 9.3% ad inizio ascesa. Più morbide saranno le tre ascese che s’incontreranno nei successivi 40 Km, la prima delle quali – 1.5 Km al 4% – sarà posta a cavallo del traguardo volante di Cuorgnè, che elargirà anche abbuoni validi per la classifica generale. Da questo “toboga” si uscirà dopo aver affrontato la modesta salita a Corio (6.5 Km al 3.8%), piccolo centro che quest’anno ha il raro privilegio di poter ospitare tra le sue strade ben due GT: lo scorso 31 maggio da qui era, infatti, transitato anche il Giro d’Italia durante il tappone del Colle delle Finestre, quello dell’impresa sullo sterrato di Simon Yates che consentì al britannico di togliere la maglia rosa dalle spalle del messicano Isaac Del Toro e imporsi così nella classifica finale. Ben altri orizzonti si prospettano oggi pomeriggio per questa frazione, che molto probabilmente vedrà i big della classifica – protagonisti ieri a Limone – lasciar carta bianca alla fuga di giornata pregustando le prossime tappe che li reclamano protagonisti, la cronometro a squadre di Figueres in programma mercoledì e le due impegnative frazioni pirenaiche previste nei giorni immediatamente successivi. E di corridori che avranno il “licet” di uscire dal gruppo già che ne sono parecchi perchè in diversi, nonostante la facilità delle prime due frazioni, hanno già accumulato ritardi pesanti: oltre il 100° posto in classifica (i ciclisti al via sono 184) si superano i 5 minuti di distacco, giù giù fino ai 24 minuti e rotti del francese Axel Zingle, fanalino di coda e proverbiale “maglia nera”.

Il santuario di Santa Cristina a Ceres e l’altimetria della terza tappa (www.gulliver.it)
METEO VUELTA
San Maurizio Canavese: parzialmente nuvoloso, 23°C (percepiti 24°C), vento debole da NE (1-14 Km/h), umidità al 63%
Agliè (Km 46.6): nubi sparse, 23°C (percepiti 25°C), vento debole da S (3-14 Km/h), umidità al 60%
Cuorgné (Sprint – Km 78.5): nubi sparse, 23°C (percepiti 24°C), vento debole da S (4-18 Km/h), umidità al 60%
Ceres: parzialmente nuvoloso, 21°C, vento moderato da SE (5-26 Km/h), umidità al 74%
GLI ORARI DELLA VUELTA
14.00: inizio della diretta su Eurosport
14.20: partenza da San Maurizio Canavese
15.50-16.05: GPM di Issiglio (Moris)
16.05-16.20: traguardo volante di Cuorgné (con abbuoni)
17.20-17.40: arrivo a Ceres
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=80298
RASSEGNA STAMPA
Italia
Vuelta, Vingegaard vince la seconda tappa e si prende la maglia rossa: Ciccone battuto in volata
Gazzetta dello Sport
Danimarca
Vingegaard tager etapesejr og rød førertrøje i Vueltaen (Vingegaard conquista la vittoria di tappa e la maglia rossa di leader della Vuelta)
Jyllands-Posten
Spagna
Vingegaard es indestructible (Vingegaard è indistruttibile)
AS
Portogallo
Jonas Vingegaard vence 2.ª etapa e é o novo líder da Vuelta (Jonas Vingegaard vince la seconda tappa ed è il nuovo leader della Vuelta)
Público
Regno Unito
Vingegaard recovers from crash to win stage two of Vuelta a España (Vingegaard si riprende dalla caduta e vince la seconda tappa della Vuelta a España)
The Guardian
Francia
Vingegaard vainqueur et déjà maillot rouge (Vingegaard vincitore e già maglia rossa)
L’Équipe
Belgio
Valpartij deert Jonas Vingegaard niet: Deense topfavoriet remonteert sterke Ciccone op eerste aankomst bergop en neemt rode leiderstrui over van Philipsen (La caduta non preoccupa Jonas Vingegaard: il favorito danese supera il forte Ciccone al primo arrivo in salita e strappa la maglia rossa di leader a Philipsen)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Jonas Vingegaard valt in de stromende regen, staat op en grijpt dubbelslag in Vuelta (Jonas Vingegaard cade sotto la pioggia battente, si rialza e conquista una doppia vittoria alla Vuelta)
De Telegraaf
Germania
Trotz Sturz: Vingegaard gewinnt zweite Vuelta-Etappe (Nonostante la caduta: Vingegaard vince la seconda tappa della Vuelta)
Kicker
Slovenia
Vingegaard naposled v rdečem: Ob tla sem udaril kar močno (Vingegaard finalmente in rosso: ha toccato terra piuttosto duramente)
Delo
USA
Vingegaard wins Spanish Vuelta’s 2nd stage with bloodied elbow from crash (Vingegaard vince la seconda tappa della Vuelta spagnola con il gomito insanguinato a causa di una caduta)
The Washington Post
Colombia
Egan Bernal resistió a la dramática y demoledora etapa 2 de la Vuelta a España y fue cuarto en un final vibrante: Jonas Vingegaard ganó tras su caída (Egan Bernal ha affrontato la drammatica e devastante seconda tappa della Vuelta a España, concludendo al quarto posto con un finale emozionante: Jonas Vingegaard ha vinto dopo la sua caduta)
El Tiempo
Australia
Vingegaard climbs to Vuelta stage glory after crash (Vingegaard sale alla gloria di tappa alla Vuelta dopo l’incidente)
The West Australian
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della seconda tappa
1° Axel Zingle
2° Tim van Dijke a 1′42″
3° Jorge Arcas a 4′08″
4° Nickolas Zukowsky a 4′32″
5° Xabier Mikel Azparren s.t.
Miglior italiano Filippo Ganna, 11° a 12′41″
Classifica generale
1° Axel Zingle
2° Tim van Dijke a 1′42″
3° Jorge Arcas a 4′08″
4° Nickolas Zukowsky a 4′32″
5° Xabier Mikel Azparren s.t.
Miglior italiano Filippo Ganna, 13° a 12′41″
VINGEGAARD TORNA AL SUCCESSO, MA CICCONE È SEMPRE LÌ
In una tappa flagellata dal maltempo, e che non ha visto accadere gravi incidenti solo per l’assenza di discese importanti, nessuno dei favoriti si muove, neanche sulla lunga salita finale, e la tappa si chiude con una volata tutt’altro che ristretta, che vede il nostro Ciccone contendere sino all’ultimo metro la vittoria al grande favorito della corsa, il danese Jonas Vingegaard.
La seconda tappa della Vuelta si sposta decisamente nella parte meridionale del Piemonte, partendo da Alba, un centinaio di chilometri a sud di Novara dove ieri era posto il traguardo, e arrivando dopo circa 160 chilometri nella località sciistica di Limone Piemonte, nei pressi del confine francese: qui si dovrà affrontare un arrivo in salita di media difficoltà, 10 chilometri al 5% che vengono considerati GPM di seconda categoria. La salita, tuttavia, è di quelle “progressive” e addirittura l’intera tappa, sin dalla partenza, inizia a salire lentamente ma inesorabilmente, con un lunghissimo falsopiano che avvicinerà i corridori alle Alpi; poi, nel paese di Borgo San Dalmazzo, a 25 chilometri dal traguardo, le pendenze aumenteranno con decisione, dapprima all’1-2%, poi al 3-4% quando inizierà la salita “ufficiale”, e poi al 6-7% negli ultimi chilometri con le ultime rampe al 9%, anche 10%. Questo aumento progressivo della pendenza potrebbe tagliare le gambe a chi non è ancora al massimo della forma e senza dubbio capiremo già questo pomeriggio chi non lo è abbastanza per aspirare alla vittoria finale; chi invece sarà in forma si giocherà probabilmente la vittoria in una volata ristretta, come accadde nel Giro del 2002 quando Garzelli vinse la quinta tappa del Giro d’Italia davanti a Perez-Fernandez, Simoni e Casagrande.
La partenza è data poco prima delle 14, con tempo coperto ma basse probabilità di pioggia. La maglia rossa di leader della classifica generale è indossata dal velocista belga Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) che ieri ha vinto, secondo pronostico, la volata di gruppo a Novara. Nel giro di pochi chilometri, dopo alcune schermaglie iniziali, parte una fuga con quattro corridori di secondo piano capeggiati dal buon passista tedesco Nico Denz (Red Bull – BORA – hansgrohe), quest’anno vincitore di una tappa al Giro. Il gruppo lascia fare e i fuggitivi arrivano ad avere tre minuti di vantaggio in meno di quindici chilometri, mentre da dietro lo spagnolo Sinuhé Fernández (Burgos Burpellet BH) tenta di riportarsi su di loro. Con molta tenacia, e approfittando dell’improvviso cedimento di Denz che si stacca non appena la strada inizia a salire e viene riassorbito dal gruppo, lo spagnolo si riporta sui fuggitivi dopo ben 17 chilometri di inseguimento solitario; senza Denz, il loro vantaggio è rapidamente sceso sotto i due minuti, ma finirà per stabilizzarsi poco oltre il minuto e mezzo. Poco dopo Saluzzo il tempo peggiora e comincia a piovigginare; a Busca, dopo 67 chilometri, c’è un traguardo volante che viene vinto da uno dei componenti del quartetto, il belga Liam Slock (Lotto). Nulla succede: i corridori attraversano Cuneo, poi deviano sino ad arrivare a Villanova Mondovì, quasi a tenersi lontani dalle Alpi ormai vicine, e poi, nuovamente, tornano indietro sempre sfiorando le montagne sino ad arrivare a Borgo San Dalmazzo, appena sette chilometri a sud di Cuneo; è qui che la tappa si lancia nella Valle Vermenagna per affrontare la salita conclusiva. La pioggia, che è andata aumentando col passare dei chilometri, sta diventando un problema serio e nel gruppo si verificano alcune cadute: queste inizialmente coinvolgono pochi corridori, e senza conseguenze, ma poi, lungo una rotonda, l’asfalto viscido causa un incidente più grave, che coinvolge una decina di uomini tra cui il grande favorito della corsa Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) con molti dei suoi compagni di squadra. Tutti i corridori coinvolti riescono a ripartire, sia pure non subito e non senza danni, ma intanto i fuggitivi, che da mezz’ora hanno perso lo stanco Fernández per strada, riportano ad oltre un minuto e mezzo il loro vantaggio, che era molto calato quando avevano iniziato a tirare la Q36.5 Pro Cycling Team (per il suo capitano Tom Pidcock, venuto alla Vuelta con ambizioni di classifica) e la Team Jayco AlUla (probabilmente per il suo capitano Ben O’Connor, l’anno scorso secondo a Madrid). Il vantaggio è ormai sotto i 40 secondi quando i corridori raggiungono l’inizio “ufficiale” della salita, a 10 chilometri dal traguardo, e i velocisti, fra i quali Philipsen, iniziano a staccarsi dal gruppo; a 8 chilometri rimangono ai fuggitivi 25 secondi e il solo Slock sembra avere ancora abbastanza energie per insistere nella fuga, anche dopo il cedimento dei suoi compagni a 7 chilometri dall’arrivo. Slock regge fin quasi allo striscione dei 5 chilometri, ma alla fine viene ripreso e il gruppo affronta compatto l’ultimo, e più ripido, tratto di salita. La INEOS Grenadiers con Michał Kwiatkowski (forse sperando nel suo capitano Egan Bernal) e la Visma con Wilco Kelderman e poi con Ben Tulett iniziano a tirare con decisione; ma il gruppo rimane folto e nessuno si muove. Si arriva ai meno -3 chilometri, poi ai -2, e non succede nulla, anche se si aggiungono in testa gli uomini della Lidl Trek (certamente per il loro capitano Giulio Ciccone). Il gruppo è sempre compatto all’ultimo chilometro ed è solo ai 500 metri, quando Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG) e Tom Pidcock /(Q36.5 Pro Cycling Team), abbozzano degli scatti, che si vede qualcuno muoversi. La tappa, però, si chiude con una poco prevedibile volata di gruppo (neanche ristretto: sono rimasti in 25, e altri 20 seguono a pochi secondi), con Vingegaard e Ciccone che lottano spalla a spalla sino all’ultimo metro, e il danese che sulla linea d’arrivo la spunta di pochi centimetri, tornando così alla vittoria, in una tappa non a cronometro, dopo un digiuno che durava dal Tour dello scorso anno. Il terzo gradino del podio è occupato da David Gaudu (Groupama – FDJ); seguono poi, nell’ordine, tutti i grandi favoriti: Egan Bernal (INEOS Grenadiers), João Almeida (UAE Team Emirates – XRG), Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Jai Hindley (Red Bull – BORA – hansgrohe), Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG), Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike) e Pidcock. Il verdetto della tappa è quindi chiaro: nessuno, tra i favoriti, ha ceduto, Vingegaard conferma le sue ambizioni e Ciccone il suo ottimo stato di forma. Vingegaard è ovviamente il nuovo leader della classifica generale, davanti a Ciccone e a Gaudu; il danese guida anche la classifica degli scalatori (ma sarà ancora il nostro Alessnadro Verre dell’Arkéa – B&B Hotels a indossare domani la maglia a pois), mentre Philipsen resta al comando di quella a punti. Primo dei giovani è adesso Ayuso. Domani si continua in Piemonte con una tappa che sfiorerà continuamente le Alpi ma che, nonostante un arrivo in leggera salita, non dovrebbe vedere sconvolgimenti in classifica generale. Partenza da San Maurizio Canavese, arrivo dopo poco più di 130 Km di gara a Ceres.
Andrea Carta

Nella nebbia di Limone Piemonte Vingegaard vince la seconda tappa della Vuelta (foto Dario Belingheri/Getty Images)
TOUR DE L’AVENIR 2025, NOAH HOBBS FULMINA DAVIDE DONATI: LA PRIMA TAPPA IN LINEA È DEL BRITANNICO
Dopo il prologo inaugurale, il Tour de l’Avenir 2025 ha regalato la sua prima grande volata. A Saint-Galmier il britannico Noah Hobbs si è imposto di potenza sul traguardo, battendo l’azzurro Davide Donati e il messicano Cesar Macias. Paul Seixas resta in maglia gialla.
Il Tour de l’Avenir 2025 prosegue nel segno delle emozioni forti. Dopo il testa a testa della cronoscalata di Tignes la prima tappa in linea, 188 chilometri da Aoste (Isère) a Saint-Galmier, si è decisa in volata e ad avere la meglio è stato Noah Hobbs, 21enne britannico che ha fatto valere il suo spunto veloce sul rettilineo conclusivo. Alle spalle del corridore d’Oltremanica si è piazzato l’italiano Davide Donati, già vincitore tra i professionisti al Giro di Vallonia lo scorso mese. Per Donati si tratta di un secondo posto amaro, che conferma però la sua condizione di forma eccellente. Terza posizione per il messicano Cesar Macias, mentre completano la top-5 il ceco Matyáš Kopecký e il lussemburghese Mathieu Kockelmann.
In classifica generale non cambia la vetta: Paul Seixas (Francia) conserva la maglia gialla conquistata ieri, con lo stesso tempo dell’azzurro Lorenzo Finn, mentre sale in terza posizione il norvegese Jørgen Nordhagen, favorito dal frazionamento del gruppo nel finale. Perdono 7″ corridori attesi come il belga Jarno Widar, costretto subito a inseguire.
Domani nuova occasione per i velocisti: la seconda tappa porterà il gruppo fino a Vitry-en-Charollais, con un percorso che lascia prevedere un’altra volata a ranghi compatti e un’altra battaglia serrata tra i giovani talenti del futuro.
Mario Prato

Hobbs vince in volata la prima tappa in linea del Tour de l'Avenir (Eurosport)
24-08-2025
agosto 24, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
ll danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella seconda tappa, Alba – Limone Piemonte, percorrendo 159.5 Km in 3h47′14″, alla media di 42.115 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Giulio Ciccone (Lidl – Trek) e il francese David Gaudu (Groupama – FDJ). Vingegaard è la nuova maglia rossa con 4″ su Ciccone e 6″ su Gaudu
RENEWI TOUR
Il belga Arnaud De Lie (Lotto) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Lovanio, percorrendo 184.7 Km in 3h59′38″, alla media di 46.246 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck) e il belgs Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Miglior italiano Lorenzo Milesi (Movistar Team), 6°. De Lie si impone in classifica con 3″ sull’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck) e 31″ sul connazionale Tim Wellens (UAE Team Emirates – XRG9). Miglior italiano Alberto Bettiol (XDS Astana Team), 8° a 1′00″
DEUTSCHLAND TOUR
Il britannico Matthew Brennan (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Halle – Magdeburgo, percorrendo 163.7 Km in 3h29′21″, alla media di 46.917 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility) e l’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek). Wærenskjold si impone in classifica con 25″ su Brennan e 33″ sul belga Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious), 7° a 47″
TOUR DE L’AVENIR (Under23)
Il britannico Noah Hobbs (nazionale britannica) si è imposto nella prima tappa, Aoste – Saint-Galmier, percorrendo 188.6 Km in 4h14′45″, alla media di 44.42 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Davide Donati (nazionale italiana) e il messicano Cesar Macias (nazionale messicana). Il francese Paul Seixas (nazionale francese) è ancora in maglia gialla con lo stesso tempo dell’italiano Lorenzo Finn (nazionale italiana) e 8″ sul norvegese Jørgen Nordhagen (nazionale norvegese)
TOUR DE L’AVENIR FEMMES (Under23)
La francese Célia Gery (nazionale francese) si è imposta nella prima tappa, Saint-Vulbas – Saint-Galmier, percorrendo 129.8 Km in 3h30′12″, alla media di 37.05 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Eleonora Ciabocco (nazionale italiana) e la belga Fleur Moors (nazionale belga). La canadese Isabella Holmgren (nazionale canadese) è ancora in maglia gialla classifica con 17″ sulla Ciabocco e sull’australiana Talia Appleton (nazionale australiana)
TOUR BITWA WARSZAWSKA (Polonia)
Il polacco Marceli Bogusławski (ATT Investments) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, circuito di Varsavia, percorrendo 100 Km in 2h02′46″, alla media di 48.873 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Sverre Litlere (Epronex – Hungary Cycling Team) e il connazionale Patryk Stosz (Voster ATS Team). Miglior italiano Andrea Colnaghi (Karcag Cycling ÉPKAR Team), 7°. Il ceco Martin Voltr (ATT Investments) si impone in classifica con 20″ sul polacco Alan Banaszek (ATT Investments) e 29″ sul tedesco Nicolas Zippan (Team Standert Brandenburg). Miglior italiano Colnaghi, 32° a 8′23″.
BALTIC CHAIN TOUR
Il lettone Kristiāns Belohvoščiks (nazionale lettone) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Tartu, percorrendo 170.7 Km in 3h41′52″, alla media di 46.109 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli estoni Gert Kivistik (Peloton) e Markus Pajur (nazionale estone). Nessun italiano in gara. L’estone Rait Ärm (nazionale estone) si impone in classifica con 47″ su Belohvoščiks e 1′02″ sul connazionale Lauri Tamm (nazionale estone)
GRAND PRIX ORDU
L’estone Rein Taaramäe (Kinan Racing Team) si è imposto nella corsa turca, Ordu – Mesudiye, percorrendo 92.9 Km in 2h11′10″, alla media di 42.496 Km/h. Ha preceduto di 44″ il giapponese Ryuki Uga (Kinan Racing Team) e di 47″ il danese Mathias Bregnhøj (Terengganu Cycling Team). Nessun italiano in gara.
WEST BOEMIA TOUR (Under23)
Lo statunitense Alfredo Bueno (EF Education – Aevolo) si è imposto nella terza ed ultima tappa, circuito di Plzeň, percorrendo 151.4 Km in 3h27′02″, alla media di 43.877 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Sente Sentjens (Alpecin-Deceuninck Development Team) Liam Van Bylen (Lotto Development Team). Miglior italiano Juan David Sierra (Tudor Pro Cycling Team U23), 8°. L’ìtaliano Federico Savino (Soudal Quick-Step Devo Team) si impone in classifica con 5″ sul danese Alexander Arnt Hansen (AIRTOX – Carl Ras) e 8″ sul neozelandese Reef Roberts (Equipe continentale Groupama-FDJ)
TOUR DE L’AVENIR 2025: PAUL SEIXAS VINCE IL PROLOGO DI TIGNES, FINN BATTUTO PER SOLI 7 CENTESIMI
Un inizio spettacolare al Tour de l’Avenir 2025: il francese Paul Seixas conquista la prima maglia gialla battendo per un soffio l’azzurro Lorenzo Finn. Sul podio anche l’austriaco Marco Schrettl, mentre tanti big restano raccolti in pochi secondi.
Il Tour de l’Avenir 2025 si apre con il botto e con un duello già destinato a segnare la corsa. Nel prologo di Tignes, 3 chilometri durissimi all’8% di pendenza media, il pubblico di casa ha potuto esultare per la vittoria di Paul Seixas. Il corridore della Decathlon AG2R La Mondiale, in gara con la maglia della Francia, ha fermato il cronometro sul tempo di 7’19”, sufficiente a indossare la prima maglia gialla dell’edizione numero 61 della corsa.
A rendere ancora più emozionante la giornata è stato il testa a testa con Lorenzo Finn. L’azzurro, al primo anno nella categoria dopo essersi messo in mostra tra gli junior e reduce da un infortunio alla clavicola, ha chiuso con un ritardo di soli 7 centesimi di secondo, una manciata di metri che lo separano dal suo primo grande successo internazionale.
Alle spalle del duetto di vertice terzo posto per l’austriaco Marco Schrettl a 7”, seguito dall’ecuadoriano Mateo Pablo Ramírez, dal norvegese Jørgen Nordhagen e dal belga Jarno Widar, tutti racchiusi entro i dieci secondi. Hanno trovato spazio in top-10 anche gli irlandesi Adam Rafferty e Liam O’Brien, oltre allo spagnolo Pablo Torres, nono a 14”.
Più attardati, invece, i protagonisti del Giro Next Gen: l’australiano Luke Tuckwell si è classificato 13° a 18”, mentre il vincitore Jakob Omrzel ha chiuso 20° a 29”. L’Italia, oltre a Finn, ha visto in evidenza anche Alessandro Borgo, che ha concluso con un ritardo di 48”.
La corsa francese proporrà ora la prima tappa in linea, da Aoste (Isère) a Saint-Galmier, 188 chilometri con 1700 metri di dislivello complessivo e un percorso che prevede la lunga ma pedalabile salita al Col des Brosses e uno strappo negli ultimi otto chilometri, mentre nel finale la strada tenderà leggermente a scendere L’occasione ideale per nuovi scatti, ma anche per un altro confronto diretto tra i grandi protagonisti già visti in azione ieri.
Mario Prato

La premiazione di Seixas dopo la vittoria nel cronoprologo (tourdelavenir.com)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): ALBA – LIMONE PIEMONTE
agosto 24, 2025 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Subito un arrivo in salita alla Vuelta che scatta dal Piemonte. Ma la salita che conduce a Limone è tutto tranne che aspra e difficilmente vedremo grandi numeri
Il Piemonte è una regione ricca di salite e gli organizzatori della Vuelta non hanno resistito alla tentazione di inserire subito un arrivo in salita al secondo giorno di gara, esattamente come avevano fatto lo scorso anno al Giro d’Italia con l’arrivo ad Oropa, dove Tadej Pogacar aveva messo il primo mattoncino della vittoria finale. Non aspettatevi un “numero” come quello del corridore sloveno, però, perchè per la seconda tappa della Vuelta si è scelta una salita molto più pedalabile rispetto a quella diretta al santuario biellese, presentando infatti una pendenza media del 5% i 10 Km che condurranno a Panice Soprana, frazione di Limone Piemonte situata poco sopra il portale italiani del traforo del Colle di Tenda. Proprio a Panice, anche se in quell’occasione si salì da un poco dissimile versante parallelo, nel 2002 terminò una tappa del Giro d’Italia che, complici pendenze poco accentuate, non fece registrare grandissimi distacchi, con i primi quattro corridori regolati in volata da Stefano Garzelli (poi squalificato per doping) e gli altri con distacchi minini (primi 20 corridori raccolti in un fazzoletto di 25 secondi). Se si considera che la marcia d’avvicinamento al traguardo finale era leggermente più impegnativa rispetto a quello della tappa odierna, probabilmente maggiore sarà il numero di corridori che andrà a giocarsi la vittoria e difficilmente un uomo come Vingegaard proverà a staccare gli avversarsi su una salita poco adatta alla selezione, anche se gli ultimi duemila metri presentano pendenze un po’ più accese (media del 7.5%, massima del 10%). In queste condizioni pare azzardato fare il nome di un probabile vincitore, ma di una cosa si può essere certi: a cambiare sarà il nome del titolare della maglia rossa.

La chiesa di San Pietro in Vincoli a Limone Piemonte e l’altimetria della seconda tappa (www.visitcuneese.it)
METEO VUELTA
Alba: pioggia debole (0.1 mm), 17°C, vento moderato da NE (10-25 Km/h), umidità al 86%
Busca (Sprint – Km 67): pioggia debole (0.3 mm), 21°C, vento moderato da E (6-21 Km/h), umidità al 75%
Chiusa di Pesio (Km 117): parzialmente nuvoloso, 21°C, vento moderato da N (6-20 Km/h), umidità al 79%
Limone Piemonte: pioggia debole (0.2 mm), 18°C, vento moderato da S (2-22 Km/h), umidità al 77%
GLI ORARI DELLA VUELTA
13.25: inizio della diretta su Eurosport
13.50: partenza da Alba
15.20-15.30: traguardo volante di Busca (con abbuoni)
17.05-17.30: inizio salita finale
17.20-17.45: arrivo a Limone Piemonte
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=80295
RASSEGNA STAMPA
Italia
Vuelta, Philipsen non tradisce: sprint da campione a Novara e prima maglia rossa
Gazzetta dello Sport
Danimarca
Jasper Philipsen åbnede Vueltaen med sikker spurtsejr (Jasper Philipsen ha aperto la Vuelta con una sicura vittoria in volata)
Jyllands-Posten
Spagna
La Vuelta empieza igual que el Tour (La Vuelta inizia come il Tour)
AS
Portogallo
Philipsen veste vermelho na Vuelta – mas talvez por pouco tempo (Philipsen indossa il rosso alla Vuelta, ma forse solo per un breve periodo)
Público
Regno Unito
Jasper Philipsen bounces back from Tour pain to win opening stage (Jasper Philipsen si riprende dal dolore del Tour e vince la tappa d’apertura)
The Guardian
Francia
Philipsen premier maillot rouge (Philipsen prima maglia rossa)
L’Équipe
Belgio
Jasper Philipsen wint maand na zware crash in Tour openingsrit van de Vuelta en is meteen ook eerste leider (Jasper Philipsen vince la tappa di apertura della Vuelta un mese dopo una brutta caduta ed è anche il primo leader)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Jasper Philipsen sprint naar dagzege en rode leiderstrui in Vuelta (Jasper Philipsen vola verso la vittoria di tappa e la maglia rossa di leader della Vuelta)
De Telegraaf
Germania
Beim Auftakt in Italien: Philipsen gewinnt im Massensprint (Alla gara d’apertura in Italia: Philipsen vince allo sprint di gruppo)
Kicker
Slovenia
Philipsen v sprintu unovčil premoč in oblekel rdečo majico (Philipsen capitalizza il vantaggio nello sprint e indossa la maglia rossa)
Delo
USA
Jasper Philipsen wins sprint finish on opening stage of Spanish Vuelta (Jasper Philipsen vince lo sprint finale nella tappa di apertura della Vuelta spagnola)
The Washington Post
Colombia
Egan Bernal y Santiago Buitrago salvaron el día en la primera etapa de la Vuelta a España: Jasper Philipsen es líder (Egan Bernal e Santiago Buitrago hanno salvato la giornata nella prima tappa della Vuelta a España: Jasper Philipsen è il leader.)
El Tiempo
Australia
After broken bones, Philipsen breaks sprinters’ hearts (Dopo le fratture Philipsen spezza il cuore degli sprinter)
The West Australian
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della prima tappa e prima classifica generale
1° Jay Vine
2° Joel Nicolau a 1′46″
3° Joan Bou a 2′54″
4° Luca Van Boven s.t.
5° Amanuel Ghebreigzabhier s.t.
Miglior italiano Luca Vergallito, 19° a 3′28″
DAL GIALLO AL ROSSO, PHILIPSEN INAUGURA LA VUELTA A NOVARA; A LUGLIO SI ERA IMPOSTO NELLA PRIMA TAPPA DEL TOUR
Il mese scorso Jasper Philipsen si era imposto nella tappa d’apertura del Tour de France a Lilla, oggi si è ripetuto nella frazione inaugurale del Giro di Spagna a Novara. Sua la prima maglia rossa, insegna del primato che già domani dovrà cedere sull’arrivo in salita a Limone Piemonte
Come tutti sanno, questa edizione della Vuelta a España (la 90esima) parte dall’Italia, dove si svolgeranno le prime tre tappe, quasi ad imitare il Tour dell’anno scorso, le cui fasi iniziali hanno regalato agli appassionati un inizio un po’ diverso dal solito ma non per questo meno interessante. Vedremo se sarà così anche in questa edizione della Vuelta: la prima tappa, tuttavia, difficilmente si concluderà in maniera diversa da una volata di gruppo. I suoi 187 chilometri, con partenza da Torino nella scenografica Reggia di Venaria, si snodano infatti tutti in pianura sino al traguardo di Novara e presentano un’unica salita degna di questo nome: la Serra, dopo 71 chilometri (6.5 km al 5.2%) in un punto del percorso che sfiora le pendici delle Alpi poco dopo Ivrea, e che vale come GPM di 3° categoria. La notevole distanza dal traguardo consentirà ai velocisti, che forse si staccheranno sulla salita, di rientrare senza difficoltà: a giocarsi la vittoria a Novara dovrebbero essere soprattutto il passista danese Mads Pedersen (Lidl – Trek), già vincitore della classifica a punti al Giro e trionfatore nel recente Giro di Danimarca (notoriamente pianeggiante), e il forte velocista belga Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck), quest’anno prima maglia gialla al Tour; vedremo se altri sapranno dire la loro in volata. Difficile, invece, che si mettano in evidenza i grandi favoriti della corsa, come il danese Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike), il portoghese João Almeida (UAE Team Emirates – XRG), gli spagnoli Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG) e Mikel Landa (Soudal Quick-Step), il colombiano Egan Bernal (INEOS Grenadiers) e i nostri Giulio Ciccone (Lidl – Trek) e Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious).
Si parte alle 13.30 circa con un tempo sereno, pochissime nuvole e una temperatura di 25 gradi: un clima ideale per non logorare più di tanto i corridori e non aggiungere insidie a quelle che già presenterà loro il percorso. Nel giro di un paio di chilometri parte una fuga con sei corridori di secondo piano, fra i quali vanno citati almeno il nostro Alessandro Verre (Arkéa – B&B Hotels) e il navigato olandese Koen Bouwman (Team Jayco AlUla), in evidenza al Giro di tre anni fa quando vinse due tappe e la classifica degli scalatori. I fuggitivi non riescono mai a ottenere un grande vantaggio sul gruppo, ma arrivano ai piedi della salita della Serra con un paio di minuti da gestire nel prosieguo della tappa; in cima al GPM è proprio il nostro Verre a transitare per primo e a guadagnarsi la maglia di leader degli scalatori. Poco dopo il traguardo volante situato nel paese di Valdengo, vinto dall’olandese Pepijn Reinderink (Soudal Quick-Step), i fuggitivi cedono e solo il semisconosciuto spagnolo Hugo de la Calle (Burgos Burpellet BH), che faceva parte del gruppetto, cerca di resistere al ritorno del gruppo. L’andatura, che inizialmente aveva sfiorato i 50 km/h, è però molto calata col passare dei chilometri e ancora a Borgomanero, quando mancano 54 chilometri all’arrivo, il corridore spagnolo mantiene una cinquantina di secondi di vantaggio. Ad Arona (42 chilometri alla conclusione), il vantaggio è sceso a 40 secondi; nulla di importante succede e senza i fantastici scorci sul lago Maggiore che vengono continuamente proposti agli spettatori la noia regnerebbe sovrana. All’inizio della salita che dopo Arona porta i corridori a Borgo Ticino De la Calle decide di averne avuto abbastanza e si fa riassorbire dal gruppo in pochi minuti: a 38 chilometri dall’arrivo i corridori sono di nuovo tutti insieme e la corsa entra nel vivo. O meglio, vi entrerebbe se qualcuno volesse muoversi e evitare la volata generale: ma questo non accade e il gruppo passa compatto sia da Borgo Ticino, sia da Oleggio, a soli 21 chilometri dal traguardo di Novara. L’andatura è sempre tranquilla e sembra di assistere più a una gita di un nutrito gruppo di cicloamatori che a una corsa di primaria importanza nel variegato panorama ciclistico. È solo a 4 chilometri da Novara che prima la Visma e poi la Alpecin iniziano a tirare con decisione. Il gruppo si allunga progressivamente e infine la Alpecin prende il comando delle operazioni e pilota senza difficoltà Philipsen alla vittoria, in una volata combattuta ma abbastanza scontata. Alle sue spalle si piazza il buon velocista inglese Ethan Vernon (Israel – Premier Tech), che ha vinto qualche tappa nei “major Tour” e che diventa primo nella classifica dei giovani; terzo è il passista venezuelano Orluis Aular (Movistar Team), vincitore di molti campionati nazionali e, l’anno scorso, del Trofeo Matteotti. Quarto arriva il nostro Elia Viviani (Lotto), ovviamente primo degli italiani, mentre Pedersen, stranamente, non va oltre il 14esimo posto. Come al Tour Philipsen (alla 55esima vittoria in carriera) è il primo leader di questo GT: non rimane che sperare che stavolta le cose gli vadano meglio (in Francia si era dovuto ritirare nella terza tappa). Domani, con l’arrivo in salita a Limone Piemonte, comunque non proibitivo, molte cose cambieranno e forse capiremo chi, tra i molti nomi di spicco presenti alla Vuelta, è venuto solo per allenarsi e chi, invece, per vincere.
Andrea Carta
23-08-2025
agosto 23, 2025 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
ll belga Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella prima tappa, Torino (Reggia di Venaria) – Novara, percorrendo 186.7 Km in 4h09′12″, alla media di 44.952 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Ethan Vernon (Israel – Premier Tech) e il venezuelano Orluis Aular (Movistar Team). Miglior italiano Elia Viviani (Lotto), 4°. Philipsen è la prima maglia rossa con 4″ su Vernon e sull’olandese Pepijn Reinderink (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Viviani, 7° a 10″
RENEWI TOUR
Il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella quarta tappa, Riemst – Bilzen-Hoeselt, percorrendo 198.5 Km in 4h19′28″, alla media di 45.902 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Pavel Bittner (Team Picnic PostNL) e l’olandese Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Vincenzo Albanese (EF Education – EasyPost), 10°. Il belga Arnaud De Lie (Lotto) è ancora leader della classifica con 1″ sull’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck) e 21″ sul connazionale Tim Wellens (UAE Team Emirates – XRG9). Miglior italiano Alberto Bettiol (XDS Astana Team), 8° a 52″
DEUTSCHLAND TOUR
Il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility) si è imposto nella terza tappa, Arnsberg – Kassel, percorrendo 175.7 Km in 3h53′10″, alla media di 45.212 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Emilien Jeannière (Team TotalEnergies) e il britannico Samuel Watson (INEOS Grenadiers). L’olandese Danny van Poppel (Red Bull – BORA – hansgrohe) è stato retrocesso dalla prima alla 33a posizione per due deviazioni in volata. Miglior italiano Andrea Raccagni Noviero (Soudal Quick-Step), 6°. Wærenskjold è ancora leader della classifica con 10″ sull’ecuadoriano Jhonatan Narváez (UAE Team Emirates – XRG) e 15″ sullo statunitense Riley Sheehan (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious), 14° a 37″
TOUR DE L’AVENIR (Under23)
Il francese Paul Seixas (nazionale francese) si è imposto nel prologo, cronoscalata Tignes – Tignes 1800, percorrendo 3 Km in 7′19″, alla media di 24.601 Km/h. Ha preceduto di 7 centesimi di secondo l’italiano Lorenzo Finn (nazionale italiana) e di 7″ l’austriaco Marco Schrettl (nazionale austriaca). Seixas è la prima maglia gialla con lo stesso tempo di Finn e 7″ su Schrettl
TOUR DE L’AVENIR FEMMES (Under23)
La canadese Isabella Holmgren (nazionale canadese) si è imposta nel prologo, cronoscalata Tignes – Tignes 1800, percorrendo 3 Km in 8′43″, alla media di 20.628 Km/h. Ha preceduto di 17″ l’italiana Eleonora Ciabocco (nazionale italiana) e l’australiana Talia Appleton (nazionale australiana). La Holmgren è la prima maglia gialla classifica con 17″ sulla Ciabocco e sulla Appleton
TOUR BITWA WARSZAWSKA (Polonia)
Il polacco Marceli Bogusławski (ATT Investments) si è imposto nella quarta tappa, Klembów – Ossów, percorrendo 156 Km in 3h24′24″, alla media di 45.793 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Alan Banaszek (ATT Investments) e il sudafricano Emile van Niekerk (Madar Pro Cycling Team). Miglior italiano Andrea Colnaghi (Karcag Cycling ÉPKAR Team), 10°. Il ceco Martin Voltr (ATT Investments) è ancora leader della classifica con 20″ su Banaszek e 30″ sul tedesco Nicolas Zippan (Team Standert Brandenburg). Miglior italiano Colnaghi, 36° a 8′20″.
BALTIC CHAIN TOUR
L’estone Rait Ärm (nazionale estone) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Tartu, percorrendo 175.7 Km in 3h47′50″, alla media di 46.244 Km/h. Ha preceduto di 22″ il lettone Kristiāns Belohvoščiks (nazionale lettone) e di 45″ il connazionale Lauri Tamm (nazionale estone). Nessun italiano in gara. Ärm è tornato leader della classifica con 1′00″ su Belohvoščiks e 1′06″ su Tamm
WEST BOEMIA TOUR (Under23)
Il belga Liam Van Bylen (Lotto Development Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Klatovy, percorrendo 151 Km in 3h36′51″, alla media di 41.78 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Jelle Harteel (Soudal Quick-Step Devo Team) e l’italiano Alessio Delle Vedove (XDS Astana Development Team). L’ìtaliano Federico Savino (Soudal Quick-Step Devo Team) è ancora leader della classifica con 2″ sul belga Victor Vaneeckhoutte (Lotto Development Team) e 3″ sul danese Alexander Arnt Hansen (AIRTOX – Carl Ras).
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): TORINO (REGGIA DI VENARIA) – NOVARA
agosto 23, 2025 by Redazione
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La Vuelta spegne 80° candeline e parte dall’Italia con un’edizione che avrà come principale favorito il danese Vingegaard, grande sconfitto delle ultime due edizione del Tour de France. Annunciati protagonisti saranno anche il portoghese Almeida e il corridore di casa Ayuso, mentre l’Italia concentra le sue attenzioni su Ciccone, Tiberi e Pellizzari.
Quest’anno la Vuelta ha raggiunto il prestigioso traguardo dell’ottantesima edizione e per festeggiare l’evento ha scelto come location l’Italia, imitando il Tour dell’anno scorso che scattò da Firenze. Se il “Grand Départ” del Tour aveva coinvolto ben 5 regioni, la Vuelta ha deciso si concentrare i suoi primi giorni di gara in Piemonte, sulle cui strade scenderanno in campo i 184 corridori che prenderanno parte al Giro di Spagna, 17 dei quali italiani, un numero ben maggiore rispetto a quello degli azzurri che il mese scorso hanno preso parte al Tour (solo 11 elementi). E arriva proprio dall’ultima Grande Boucle il principale favorito per la vittoria finale, il danese Jonas Vingegaard, reduce dalla seconda sconfitta consecutiva a opera di Tadej Pogacar, che per sua fortuna non sarà al via e non sarà presente nemmeno il suo connazionale Primož Roglič, vincitore dell’edizione 2024 della Vuelta. Considerata la classe del danese e il fatto che al Tour aveva comunque staccato di oltre 6 minuti il secondo classificato, probabilmentee la lotta più accesa sarà quella per i due grandi più bassi del podio finale, lotta che dovrebbe coinvolgere il corridore di casa Juan Ayuso e il portoghese João Almeida. Nella tenzone potrebbero tentare di inserirsi i tre più rappresentativi italiani al via: ci sarà il marchigiano Giulio Pellizzari e soprattutto l’abruzzese Giulio Ciccone e il laziale Antonio Tiberi, entrambi costretti ad abbandonare l’ultimo Giro d’Italia per cadute. Tutti e due hanno lanciato ottimi segnali dalle due corse preparatorie alle quali hanno partecipato in vista della Vuelta, con Tiberi che si è piazzato secondo al Giro di Polonia, preceduto di 29″ dallo statunitense Brandon McNulty, mentre Ciccone ha vinto sia la Classica di San Sebastian, sia la tappa regina della Vuelta a Burgos, corsa nella quale probabilmente si sarebbe imposto in classifica se non avesse perduto quasi un minuto e mezzo nella prima frazione per colpa di un’altra caduta.
Come avvenuto dodici mesi fa, quando le tappe a loro dedicate furono appena quattro, anche nel 2025 ai velocisti saranno lasciate le briciole, ma almeno uno di loro avrà l’onore di vestire la prima maglia rossa. Non ci sarà, infatti, la classica cronometro a squadre d’apertura – rimandata al quinto giorno, quando si disputerà la prima frazione disegnata in territorio spagnolo – poichè si è stabilito di far partire la corsa con una tappa destinata all’arrivo allo sprint, fatto che alla Vuelta non accade dal 2007, quando al termine del circuito di Vigo si impose l’aretino Daniele Bennati. I chilometri che si dovranno percorrere in questa prima tappa saranno 186 Km e vedranno i corridori partire dalla Reggia di Venaria Reale per pedalare in direzione di prima di Torino, dove sarà previsto il “chilometro zero”, per poi puntare su Biella, Borgomanero, Arona e infine Novara, dove si ricalcherà il chilometro conclusivo della seconda tappa del Giro del 2021, vinta allo sprint dal belga Tim Merlier. Ci sarà spazio anche per la prima salita ufficiale di questa edizione, il GPM della Serra, 6 Km e mezzo al 5.3% che porteranno il gruppo sin poco sotto i 600 metri di quota quando saranno trascorsi 70 Km dalla partenza e ne mancheranno quasi 120 all’arrivo. Nei tratti successivi s’incontreranno alcuni morbidi saliscendi prima di ritrovare strada perfettamente “liscia” nei conclusivi 25 Km, che porteranno dritti a una volata che, comunque, non si annuncia semplicissima: quando mancheranno 400 metri al traguardo la strada prenderà leggermente a curvare verso destra e lo farà fino a pochi passi dal brevissimo rettilineo d’arrivo.

La cupola della Basilica di San Gaudenzio a Novara e l’altimetria della prima tappa (a-novara.it)
METEO VUELTA
Torino: nubi sparse, 24°C (percepiti 25°C), vento debole da SE (4-19 Km/h), umidità al 63%
Strambino (Km 48.8): pioggia debole (0.1 mm), 24°C (percepiti 25°C), vento debole da SE (4-16 Km/h), umidità al 67%
Valdengo (Sprint – Km 96.2): nubi sparse, 24°C (percepiti 25°C), vento moderato da SE (6-20 Km/h), umidità al 63%
Arona (Km 143): nubi sparse, 21°C , vento moderato da S (9-25 Km/h), umidità al 3%
Novara: nubi sparse, 24°C (percepiti 25°C), vento debole da S (4-18 Km/h), umidità al 71%
GLI ORARI DELLA VUELTA
12.40: inizio della diretta su Eurosport
13.20: partenza da Torino
14.50-15.00: GPM de La Serra
15.20-15.40: traguardo volante di Valdengo (con abbuoni)
17.20-17.45: arrivo a Novara
LA FOTORICOGNIZIONE DEL FINALE
http://www.ilciclismo.it/2009/?p=80292
RASSEGNA STAMPA
Italia
Vuelta all’Italiana: Piemonte, che fiesta. E Ciccone scalda le speranze azzurre
Gazzetta dello Sport
Danimarca
Udfaldet af Vueltaen bliver skelsættende for storfavoritten Vingegaard (L’esito della Vuelta sarà decisivo per il grande favorito Vingegaard)
Politiken
Spagna
Una Vuelta ‘Gran Torino’ – Todos contra Vingegaard
AS
Regno Unito
Vingegaard has chance to shine at Vuelta in absence of world-weary Pogacar (Vingegaard ha la possibilità di brillare alla Vuelta in assenza di uno stanco Pogacar)
The Guardian
Francia
Qui pour concurrencer Vingegaard ? (Chi può competere con Vingegaard?)
L’Équipe
Belgio
Waarom Jonas Vingegaard dit jaar wel de Vuelta kan winnen: “We hebben één leider en die zit hier naast mij” (Perché Jonas Vingegaard potrebbe vincere la Vuelta quest’anno: “Abbiamo un leader ed è seduto qui accanto a me.”)
Het Nieuwsblad
Paesi Bassi
Topfavoriet Vingegaard heeft slechts één doel in Vuelta, Poels heeft bedenkingen bij uitstapjes grote rondes (Il favorito Vingegaard ha un solo obiettivo alla Vuelta, Poels ha delle riserve sulle escursioni nei Grandi Giri)
De Telegraaf
Germania
Die Favoriten im Check: Für Vingegaard zählt nur der Sieg (I favoriti sotto controllo: per Vingegaard conta solo la vittoria)
Kicker
Slovenia
Vuelta, dirka, ki bo navdušila hribolazce (La Vuelta, una corsa che delizierà gli scalatori)
Delo
USA
Vingegaard aims for Spanish Vuelta title with Pogačar and Roglic skipping race (Vingegaard punta al titolo della Vuelta spagnola, Pogačar e Roglic saltano la corsa)
The Washington Post
Colombia
Egan Bernal y el dato estadístico que ilusiona a toda Colombia de cara a su objetivo de, por fin, ganar la Vuelta a España (Egan Bernal e la statistica che entusiasma tutta la Colombia nella sua corsa per vincere finalmente la Vuelta a España)
El Tiempo
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Così è terminata la Vuelta nel 2024
1° Tim Naberman
2° Ide Schelling a 1′14″
3° Kamil Gradek a 7′03″
4° Thibault Guernalec a 16′15″
5° Julius van den Berg a 16′22″
Miglior italiano Alessandro De Marchi, 11° a 27′07″
Maglia nera Primoz Roglic, 135° a 5h21′03″