SAGAN RINASCE A GRENCHEN. VITTORIA IN VOLATA DELLO SLOVACCO, WILLIAMS RESTA IN GIALLO
A Grenchen nella volata a ranghi compatti – probabilmente l’unica del Giro di Svizzera 2022 – Peter Sagan (Team TotalEnergies) vince davanti a Bryan Coquard (Team Cofidis) ed Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert). Lo slovacco torna alla vittoria dopo quasi un anno e prova a voltare pagina dopo una prima parte di 2022 deludente. Stephen Williams (Team Bahrain Victorious) resta in maglia gialla.
La terza tappa del Giro di Svizzera 2022 è altimetricamente quella più semplice e dove i velocisti hanno le maggiori chances di arrivare a giocarsi la vittoria in volata. Una volata che però dovranno conquistarsi perché la tappa presenta comunque quattro GPM non durissima ma comunque da scalare ed anche altre salitelle, specialmente nei primi 70 km , sulle quali potrà partire la fuga di giornata. Si parte da Aesch e si arriva a Grenchen dopo 177 km. La partenza subito in salita favoriva gli attacchi nel gruppo. Si formava un gruppo di sei ciclisti costituito da Manuele Boaro (Team Astana Qazaqstan), Stefan Bissegger (Team EF Education EasyPost), Philippe Gilbert (Team Lotto Soudal), Quinn Simmons (Team Trek Segafredo), Joey Rosskopf (Team Human Powered Health) e Mathias Reutiman (Nazionale Svizzera). Nicolas Prodhomme (Team AG2R Citroen) provava a rientrare sulla fuga ma dopo una ventina di km al suo inseguimento si rialzava e veniva riassorbito dal gruppo maglia gialla. Simmons scollinava in prima posizione sul primo GPM della Cote au Bouvier posto al km 82.9. Il gruppo maglia gialla inseguiva ad oltre 2 minuti di ritardo. Simmons si aggiudicava anche il successivo GPM di Bellelay posto al km 112.7. Dopo la buona volata ottenuta ieri, seppur per posizioni di rincalzo dietro Andreas Leknessund (Team DSM), era il Team Intermarchè Wanty Gobert a tirare il gruppo confidando nelle possibilità di Andrea Pasqualon, che oggi condivideva i gradi di capitano insieme ad Alexander Kristoff. Reutimann vinceva il primo traguardo volante di Tavannes posto al km 122. A 50 km dall’arrivo i fuggitivi avevano 1 minuto e 50 secondi di vantaggio nei confronti del gruppo. Sul successivo GPM di Vauffelin, dal gruppo di testa si staccavano Boaro e Reutimann. Simmons scollinava in prima posizione. Anche il Team TotalEnergies tirava in testa al gruppo, a completa disposizione di Peter Sagan, finora decisamente in ombra nel 2022 tra malattie e ritiri. Bissegger allungava in un tratto in discesa e sfruttando le sue capacità di passista restava da solo in testa quando mancavano meno di 30 km all’arrivo. A 20 km dall’arrivo Bissegger aveva 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla, che ormai teneva nel mirino lo svizzero. Bissegger scollinava per primo sul GPM di Lommiswil posto al km 159.9, pochi km prima di essere ripreso dal gruppo. Il gruppo riprendeva Bissegger a 11 km dall’arrivo. Geraint Thomas (Team INEOS) transitava in prima posizione sul traguardo volante di Bellach, posto al km 165.6. Nelle prime posizioni del gruppo si facevano vedere gli uomini dell’UAE Team Emirates. A 4 km dall’arrivo una caduta metteva fuori gioco Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe). La volata vedeva prevalere Peter Sagan davanti a Bryan Coquard (Team Cofidis) ed Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert). Chiudevano la top five Thomas Pidcock (Team INEOS) in quarta posizione ed Alex Aranburu (Team Movistar) in quinta posizione. Nella top ten si segnalavano il sesto posto di Matteo Trentin (UAE Team Emirates) ed il decimo posto di Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost). Sagan ottiene la prima vittoria stagionale è vede forse per la prima volta una luce fuori dal tunnel in cui era entrato da almeno un anno a questa parte. L’ultima vittoria dello slovacco tre volte campione del mondo risaliva infatti al 20 Giugno 2021 quando vinse i Campionati Nazionali su Strada. Per quanto riguarda la classifica generale, Stephen Williams (Team Bahrain Victorious) resta in maglia gialla con 6 secondi di vantaggio su Andreas Kron (Team Lotto Soudal) e 7 secondi di vantaggio su Geraint Thomas. Domani è in programma la quarta tappa da Grenchen a Brunnen per un totale di 191 km. I ciclisti dovranno affrontare due GPM, il primo dopo una trentina di km ed il secondo, quello di Sattel, con pendenze anche di una certa difficoltà, a soli 15 km dall’arrivo. A meno di una fuga vincente, ci aspettiamo un arrivo che favorisca una volata ristretta di ciclisti, tra cui quelli che ambiscono alla classifica generale.
Antonio Scarfone

Peter Sagan vince a Grenchen )foto: Vincent Kalut/PN/SprintCyclingAgency)
LEO HAYTER, DOPO PINZOLO IMPRESA (E CHE IMPRESA!) ANCHE A SANTA CATERINA VALFURVA
Bis del britannico Leo Hayter al Giro d’Italia Giovani Under23. Il britannico bissa il successo di ieri arrivando in solitaria a Santa Caterina Valfurva con un vantaggio abissale sul secondo classificato, Romain Grégoire. Più indietro ancora il terzo di giornata Lennert Van Eetvelt.
Il successo a Pinzolo non è bastato al più giovane degli Hayter, che anche oggi ha dato sfoggio delle sue capacità. Il portacolori della Hagens Berman Axeon, sempre attento in tutte le fasi della corsa, ha prima lasciato sfogare i protagonisti della prima fase di gara, ovvero Alex Baudin (Tudor Pro Cycling Team), Lorenzo Milesi (Development Team DSM), Davide De Pretto (Zalf Euromobil Désirée Fior) e Giulio Pellizzari (Bardiani-CSF-Faizanè), con i soli De Pretto e Pellizzari a resistere al comando fino all’attacco dell’inedito Passo di Guspessa. Su questa durissima salita si è avventurato Lenny Martinez, ben lanciato dalla sua Groupama-FDJ , che ha così dimostrato le sue intenzioni bellicose.
Il valico ha visto il passaggio solitario del corridore francese con un vantaggio di 2’10” su un gruppetto formato da Lennert Van Eetvelt (Lotto – Soudal U23), Riccardo Ciuccarelli (Biesse – Carrera), Toon Clynhens (Team Elevate p/b Home Solution Soenens), Romain Grégoire (Groupama-FDJ) e Leo Hayter, la maglia rosa. Il tentativo di Grégoire di riportarsi in discesa da solo sul compagno di squadra che conduceva la tappa non ha avuto successo e, anzi, è stata il prologo della successiva impresa di Hayter. Il capo della classifica generale prima ha raggiunto e superato prima Grégoire e successivamente Martinez. È cominciata così una cavalcata solitaria di 20 km che si è conclusa sul traguardo di Santa Caterina Valfurva. Grégoire è arrivato con 4’55” di ritardo, mentre Van Eetvelt ha concluso dopo 5’01” dal vincitore, distacchi che nemmeno un campione della classe di Marco Pantani era riuscito a imporre nel 1992, l’anno nel quale si impose al Giro dei dilettanti.
In classifica generale ora Hayter conduce con 5’48” su Grégoire, 5’56” su Van Eetvelt, 6’48” su Reuben Thompson (Groupama – FDJ), Martinez (Groupama – FDJ) e William Junior Lecerf (Lotto Soudal Development Team), 7′30″ su Hannes Wilksch (Development Team DSM) e Oscar Onley (Development Team DSM), 7′41″ su Harold Lopez Granizo (Astana Qazaqstan Development Team) e 7′56″ su Felix Engelhardt (Tirol KTM Cycling Team). Miglior italiano in classifica è Davide Piganzoli (Eolo-Kometa Cycling Team U23), 14° a 8’55”, stessa posizione con la quale ha chiuso la tappa odierna a 7’56” dal vincitore.
Leo Hayter è detentore anche della maglia rossa della classifica a punti e di quella della speciale classifica combinata, mentre è Martinez il leader degli scalatori grazie al passaggio in testa sul Guspessa, anche con con un solo punto di vantaggio su Hayter, su Van Eetvelt e sull’italiano Giulio Pellizzari (Bardiani-CSF-Faizanè). Grazie alle due vittorie consecutive e ai vantaggi conseguiti da Hayter la sua formazione, Hagens Berman Axeon, continua a condurre la classifica riservata alle squadre.
Domani si disputerà la quarta tappa, da Chiuro a Chiavenna per 101,1km. Si tratta di una frazione ondulata nella prima parte e poi caratterizzata da una fase centrale pianeggiante e dal finale in lungo falsopiano verso un traguardo favorevole ai velocisti ma anche ai virtuosi delle sparate finali.
Mario Prato

Impresa monumentale di Hayter nel tappone di Santa Caterina Valfurva (© Giro dItalia Giovani Under 23)
13-06-2022
giugno 13, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TOUR DE SUISSE
Il norvegese Andreas Leknessund (Team DSM) si è imposto nella seconda tappa, Küsnacht – Aesch, percorrendo 198 Km in 4h46′22″, alla media di 41.485 Km/h. Ha preceduto di 38″ l’italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) e l’australiano Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco). Il britannico Stephen Williams (Bahrain Victorious) è ancora leader della classifica con 4″ sul tedesco Maximilian Schachmann (BORA-hansgrohe) e 6″ sul danese Andreas Kron (Lotto Soudal). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), 9° a 10″.
GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER23
Il britannico Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) si è imposto anche nella terza tappa, Pinzolo – Santa Caterina Valfurva, percorrendo 182.8 Km in 5h10′49″, alla media di 35.288 Km/h. Ha preceduto di 4′55″ il francese Romain Grégoire (Groupama-FDJ Conti) e di 5′01″ il belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal U23). Miglior italiano Davide Piganzoli (EOLO-KOMETA U23), 14° a 7′56″. Hayter è ancora maglia rosa con 5′48″ su Grégoire e 5′56″ su Van Eetvelt. Miglior italiano Piganzoli, 14° a 8′55″
AD AESCH LEKNESSUND CORONA LA FUGA IN SOLITARIA. WILLIAMS RESTA IN GIALLO
Nella seconda tappa del Giro di Svizzera 2022, Andreas Leknessund (Team DSM) saluta i compagni di fuga accelerando sull’ultima salita di Challpass e involandosi verso la prima vittoria stagionale della sua carriera da professionista. Stephen Williams (Team Bahrain Victorious) resta in maglia gialla.
La seconda tappa del Giro di Svizzera 2022 parte da Kusnacht ed arriva ad Aesch dopo 197 km che vedranno le maggiori insidie nel finale. Negli ultimi 70 km c’è pochissima pianura e bisognerà affrontare i tre GPM di Gempen, Eichenberg e Challpass. Dall’ultimo GPM mancheranno all’arrivo 15 km, per la maggior parte in discesa con tratti anche parecchio ripidi. Un arrivo che sicuramente allungherà il gruppo o sarebbe meglio dire gruppetto, visto che come ieri crediamo che assisteremo a diversi attacchi nel tratto finale. Stephen Williams (Team Bahrain Victorious) deve difendere la maglia gialla conquistata nella prima tappa. La fuga di giornata, dopo la partenza da Kusnacht, attraversava due fasi. Nella prima riuscivano ad evadere dal gruppo otto ciclisti: Michael Schar (Team AG2R Citroen), Leonardo Basso (Team Astana Qazaqstan), Jonas Rutsch (Team EF Education EasyPost), Matteo Badilatti (Team Groupama FDJ), Matthew Holmes (Team Lotto Soudal), Andreas Leknessund (Team DSM), Joel Suter (UAE Team Emirates) e Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies). A questi otto riuscivano ad aggregarsi intorno al km 60 Claudio Imhof e Simon Vitzthum (Nazionale Svizzera). Dopo 90 km il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di 3 minuti e 20 secondi. Attualmente la maglia gialla virtuale se la contendevano Burgaudeau, Leknessund ed Holmes, tutti e tre ad 1 minuto ed 1 secondo di ritardo da Williams. Suter scollinava in prima posizione sul GPM di Gempen posto al km 127.7. Al traguardo volante di Therwil, a meno di 60 km dall’arrivo, la fuga aveva oltre 6 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Era Leknessund a transitare in prima posizione. Sulle prime rampe dell’Eichenberg, secondo GPM di giornata, si staccavano Basso e Vitzthum. Anche Badilatti e Schar iniziavano a sentire la fatica e perdevano qualche metro sui compagni di fuga. Leknessund scollinava in prima posizione sul GPM di Eichenberg posto al km 157.1. Il norvegese transitava in prima posizione anche sul successivo traguardo volante di Bretzwil posto al km 163.5. All’inizio del terzo ed ultimo GPM di Challpass restavano in testa alla corsa Schar, Leknessund, Rutsch, Badilatti, Holmes e Burgaudeau. Il gruppo maglia gialla, sotto la spinta del Team Quick Step Alpha Vinyl, era segnalato a circa 3 minuti di ritardo dalla fuga. Anche Team INEOS e Team BORA Hansgrohe erano attivamente impegnati nell’inseguimento. A 20 km dalla conclusione il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo maglia gialla era di 2 minuti. Badilatti era il primo dei fuggitivi a staccarsi sul Challpass, che presentava le pendenze più arcigne negli ultimi due km di ascesa. Leknessund allungava proprio quando iniziava il tratto più duro e staccava decisamente i compagni di fuga. Il norvegese scollinava da solo e si lanciava ad elevata velocità nella discesa che conduceva all’arrivo. Il gruppo maglia gialla, tirato dagli uomini del Team Alpecin Fenix, scollinava ad 1 minuto e 30 secondi di ritardo da Leknessund. A 7 km dall’arrivo Leknessund aveva ancora 1 minuto e 20 secondi da gestire sul gruppo maglia gialla. Il norvegese manteneva un vantaggio abbastanza ampio da pedalare in scioltezza e vincere tutto solo a braccia alzate sul traguardo di Aesch, ottenendo non solo la prima vittoria del 2022 ma anche la prima vittoria da professionissta. Il gruppo maglia gialla veniva regolato a 38 secondi di ritardo da Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost), che alzava le braccia in segno di vittoria ignaro del fatto che la volata valeva soltanto per il secondo posto. In terza posizione si piazzava Michael Matthews (Team BikeExchange Jayco) mentre chiudevano la top five Andrea Pasqualon (Team Intermarchè Wanty Gobert) in quarta posizione e Matteo Trentin )UAE team Emirates) in quinta posizione. Oltre a tre italiani nella top five, si segnalavano anche l’ottavo, il nono ed il decimo possto di Edoardo Zambanini (Team Bahtain Victorious), Daniel Oss (Team TotalEnergies) e Stefano Oldani (Team Alpecin Fenix). In classifica generale Williams resta in maglia gialla e Leknessund balza in seconda posizione a 7 secondi di ritardo dal gallese. Domani è in programma la terza tappa da Aesch a Grenchen di 177 km. Altimetricamente è la frazione più facile del Giro di Svizzera 2022 nonostante i quattro GPM presenti. In particolare gli ultimi due sono poco più che ‘zampellotti’ sui quali il gruppo non avrà troppi problemi a scollinare compatto. A meno di attacchi ben assestati o di una fuga ben assortita, domani potrebbe essere la volta buona per assistere ad un arrivo in volata.
Antonio Scarfone
Foto: Tim De Waele/Getty Images

Andreas Leknessund vince ad Aesch (foto: Foto: Tim De Waele/Getty Images)
ASSOLO HAYTER A PINZOLO NEL GIRO BABY
Successo del fratello d’arte Leo Hayter nella seconda tappa del Giro d’Italia Giovani Under 23. Il britannico della Hagens Berman Axeon si è presentato in solitaria sul traguardo di Pinzolo dopo essersi riportato sulla fuga di giornata, conquistando anche la vetta della classifica generale. Salgono sul podio di giornata Francesco Busatto e Mattia Petrucci.
Tappa e maglia in quel di Pinzolo per Leo Hayter nella seconda tappa del Giro d’Italia Giovani Under 23. Il portacolori della Hagens Berman Axeon (classe 2001) ha di fatto seguito le orme del fratello Ethan, professionista alla Ineos Granadier, che vinse una tappa e vestì la maglia di leader nel 2019 e che in questi giorni era in gara al Delfinato, concluso in 15a posizione senza vittorie di tappa ma facendosi comunque notare con un secondo e due terzi posti (come quello ottenuto nella tappa a cronometro, piazzandosi a soli 17″ da Filippo Ganna)
L’arrivo di Pinzolo non era certo destinato ad un arrivo a ranghi compatti come quello della tappa d’esordio e il giovane britannico ha onorato la tappa nel migliore dei modi andando via in solitaria, ai meno 30, a chiudere sui due fuggitivi di giornata, il ceco Petr Kelemen (Tudor) e l’ucraino Kyrylo Tsarenko (Gallina Ecotek Lucchini), “evasi” nelle prime fasi di gara dopo un susseguirsi di attacchi senza successo.
Se per i due fuggitivi la storia si è conclusa dopo poco, per il britannico è cominciata una cavalcata in solitaria che lo ha portato a tagliare il traguardo con un vantaggio di 39” su Francesco Busatto (General Store – Essegibi – F.lli Curia), che ha regolato il gruppo davanti a Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan), Martin Marcellusi (Bardiani CSF Faizané), Nicolò Parisini (Team Qhubeka), Davide De Pretto (Zalf Euromobil Désirée Fior), Alec Segaert (Lotto Soudal Development Team), Jacob Gessner (Team Lotto – Kern Haus), Lorenz Van Wynkele (Elevate P/B Home Solution-Soenens) e Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal Development Team), solo per citare la TopTen.
In classifica generale il vincitore della tappa balza al comando precedendo Busatto di 43″ e Petrucci (Team Colpack Ballan) di 45″, mentre sono accreditati di un ritardo di 49″ Sean Flynn (Tudor Pro Cycling Team), Marcellusi, De Pretto, Samuel Watson (Groupama-FDJ), Sakarias Koller Loland (Uno-X Dare Development Team), Christian Bagatin (Carnovali Rime), Pierre-Pascal Keup (Team Lotto – Kern Haus) e Luca Cretti (Hopplà – Petroli Firenze – Don Camillo).
Nelle altre classifiche ritroviamo Hayter anche al vertice della classifica a punti. In vetta a quella dei Gran Premi della Montagna si è insediato Kelemen grazie ai punti conquistati nella fuga di giornata, che gli è valsa anche il numero rossa della combattività. Unai Zubeldia (Laboral Kutxa – Fundacion Euskadi) è il leader della classifica dei giovani, mentre il vincitore della prima tappa e prima maglia rosa Alberto Bruttomesso (Zalf Euromobil Désirée Fior), oggi giunti al traguardo con più di venti minuti di ritardo, conduce la speciale classifica combinata. Infine, l’Hagens Berman Axeon del vincitore odierno si ritrova, proprio grazie all’affermazione con distacco di Hayter, al comando della classifica riservata alle squadre.
Ora il Giro d’Italia Giovani Under 23 proseguirà con la terza tappa, la prima delle due d’alta montagna. Lunga 182,8 Km prevede il via da Pinzolo e l’arrivo a Santa Caterina Valfurva transitando
Con i suoi 182,8 km prenderà il via da Pinzolo per concudersi a Santa Caterina Valfurva dopo esser transitati in vetta ai passe del Tonale, dell’Aprica e del tremendo Passo di Guspessa (10.7 Km all’11.5%), “vicino di casa” del mitico Mortirolo.
Mario Prato

Vittoria in solitaria per Leo Hayter a Pinzolo (© Giro d'Italia Giovani Under 23)
WILLIAMS SORPRENDE TUTTI A KUSNACHT. TAPPA E MAGLIA PER IL GIOVANE BRITANNICO
Nella prima tappa del Giro di Svizzera 2022, il circuito di Kusnacht da ripetere quattro volte si rivela più esigente del previsto e dopo l’annullamento della fuga a giocarsi la vittoria di tappa è un gruppetto di una quindicina di ciclisti. E’ Stephen Williams, nome nuovo del Team Bahrain Victorious, classe ’96, a sorprendere in una volata ristretta avversari ben più quotati come Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe), Andreas Kron (Team Lotto Soudal) o Marc Hirschi (UAE Team Emirates). Il gallese vince ed indossa la prima maglia gialla.
Il Giro di Svizzera 2022 apre le danze con una tappa movimentata da Kusnacht a Kusnacht lunga poco meno di 180 km. SI affronterà un circuito da ripetere quattro volte, caratterizzato dalla quadrupla scalata di Pfannenstiel e di Kusnachter Berg. Delle otto scalate totali, soltanto le prime due non saranno categorizzate come traguardo GPM. Sarà già un bel banco di prova per i ciclisti che vogliono ambire a fare classifica. Dopo la partenza da Kusnacht si formava la fuga di giornata grazie all’azione di sette ciclisti: Lewis Askey (Team Groupama FDJ), Casper Pedersen (Team DSM), Mike Teunissen (Team Jumbo Visma), Johan Jacobs (Team Movistar), Quinn Simmons (Team Trek Segafredo), Chad Haga (Team Huamn Powered Health) e Simon Vitzthum (Nazionale Svizzera). Simmons si aggiudicava il primo traguardo intermedio di Gossau posto dopo 53 km. Sul primo GPM di Pfannenstiel posto al km 67.3 era Jacobs a scollinare in prima posizione. Simmons invece transitava per primo sul successivo GPM di Kusnachter Berg posto al km 81.5. A 80 km dall’arrivo il vantaggio della fuga si attestava sui 3 minuti rispetto al gruppo inseguitore. Simmons si aggiudicava il secondo traguardo volante di Gossau posto al km 99. Sul successivo GPM di Pfannenstiel Askey si staccava dalla testa della corsa mentre Vitzthum scollinava per primo. Simmons si rifaceva sul successivo GPM di Kusnachter Berg transitando in prima posizione. Lo statunitense si aggiudicava anche il terzo ed ultimo traguardo volante di Gossau posto al km 144.7. Mancavano ormai soltanto gli ultimi due passaggi sul Pfannenstiel e sul Kusnachter Berg per definire chi avrebbe vinto la prima tappa del Giro di Svizzera. Il gruppo inseguitore aumentava l’andatura in particolar modo con il Team BikeExchange Jayco ed il Team EF Education EasyPost costantemente presenti a tirare nelle prime posizioni. Simmons scollinava in prima posizione sul GPM di Pfannenstiel posto al km 158.7. All’inizio dell’ultima ascesa verso il Kusnachter Berg restava in testa soltanto Vitzthum. Nonostante l’impegno, il giovane svizzero veniva ripreso dal gruppo proprio nel tratto iniziale della salita, quando mancavano circa 6 km alla fine. L’andatura aumentava sul tratto finale della salita, che presentava l’ultimo km con pendenze spesso in doppia cifra. A farne le spese, tra gli uomini di classifica o presunti tali, era Gino Mader (Team Bahrain Victorious). In testa al gruppo iniziavano a verificarsi le prime fratture e si avvantaggiavano Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech) e Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl). Fuglsang transitava in prima posizione sull’ultimo GPM quando ormai mancavano circa 7 km all’arrivo tra pianura e discesa. A circa 3 km dall’arrivo il gruppo dei migliori era formato da una quindicina di unità e nella volata ristretta aveva la meglio Stephen Williams (Team Bahrain Victorious) davanti a Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe) ed Andreas Kron (Team Lotto Soudal). Chiudevano la top five Marc Hirschi (UAE Team Emirates) in quarta posizione ed Alexey Lutsenko (Team Astana Qazaqstan) in quinta posizione. Nella top ten da segnalare il decimo posto di Domenico Pozzovivo (Team Intermarchè Wanty Gobert). Williams ottiene la prima vittoria stagionale e diventa di diritto un nome da seguire per arrivi di tappe mosse in cui può essere utile avere un discreto spunto veloce. Il giovane gallese è la prima maglia gialla del Giro di Svizzera 2022 con 4 secondi di vantaggio su Schachmann e 6 secondi di vantaggio su Kron. Alle spalle dei primi tre segue un drappello di 12 ciclisti a 10 secondi di ritardo da Williams, segno che già la prima tappa ha provocato un discreto divario tra i primi. Domani è in programma la seconda tappa da Kusnacht ad Aesch di 198 km. Le insidie maggiori sono tutte concentrate negli ultimi 70 km, quando si affronteranno in successione i tre GPM di Gempen, di Eicheberg e di Challpass. Un’altra tappa da seguire con molta attenzione e dove non mancherà la lotta sia per la vittoria di tappa che per le prime posizioni della classifica generale, che potrebbe subire qualche altro ritocco.
Antonio Scarfone

Stephen Williams vince a Kusnacht (foto: Getty Images)
12-06-2022
giugno 12, 2022 by Redazione
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Saint-Alban-Leysse – Plateau de Solaison, percorrendo 138.8 Km in 3h49′20″, alla media di 36.314 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e di 15″ l’australiano Ben O’Connor (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 6° a 55″. Roglic si impone in classifica con 4″ su Vingegaard e 1′41″ sull’australiano Ben O’Connor (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Caruso, 4° a 2′33″
TOUR DE SUISSE
Il britannico Stephen Williams (Bahrain Victorious) si è imposto nella prima tappa, circuito di Küsnacht, percorrendo 177.6 Km in 4h16′51″, alla media di 41.487 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Maximilian Schachmann (BORA-hansgrohe) e il danese Andreas Kron (Lotto Soudal). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), 10°. Williams è il primo leader della classifica con 4″ su Schachmann e 6″ su Kron. Miglior italiano Pozzovivo, 10° a 10″.
ZLM TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma)si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Made – Rijsbergen, percorrendo 160.5 Km in 3h27′45″, alla media di 46.354 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Alexander Salby (Riwal Cycling Team) e l’australiano Sam Welsford (Team DSM).Due italiani in gara, Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix), 5°, Elia Viviani (INEOS Grenadiers) 46° a 1′47″. Kooij si impone in classifica con 28″ su Mareczko e 34″ sul belga Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen-Baloise). Viviani 26° a 2′14″
TOUR D’EURE-ET-LOIR
Il francese Samuel Leroux (GO Sport-Roubaix Lille Métropole) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Bû – Chartres, percorrendo 187 Km in 4h11′43″, alla media di 44.574 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Valentin Tabellion (GO Sport-Roubaix Lille Métropole) e il neozelandese Ryan Christensen (Bolton Equities Black Spoke). Nessun italiano in gara. Leroux si impone in classifica con 1″ su Tabellion e 5″ sul connazionale Emilien Jeannière (Vendée U)
ELFSTEDENRONDE BRUGGE
L’olandese Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella corsa belga, circuito di Bruges, percorrendo 192.3 Km in 4h18′46″, alla media di 44.588 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) e il belga Tim Merlier (Alpecin-Fenix). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), 6°.
SPAR FLANDERS DIAMOND TOUR (Donne)
L’italiana Chiara Consonni (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella corsa belga, circuito di Nijlen, percorrendo 136.6 Km in 3h28′00″, alla media di 39.404 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Marthe Truyen (Plantur-Pura) e la neozelanda Georgia Danford (Andy Schleck-CP NVST-Immo Losch)
RAIFFEISEN OBERÖSTERREICH RUNDFAHRT (Austria)
L’austriaco Rainer Kepplinger (Hrinkow Advarics) si è imposto nella terza ed ultima tappa, PANEUM Sankt Florian (Asten) – Hinterstoder Hutterer Hös, percorrendo 133.5 Km in 3h21′32″, alla media di 39.745 Km/h. Ha preceduto di 19″ il francese Alexis Guérin (Team Vorarlberg) e di 30″ il danese Johannes Staune-Mittet (Jumbo-Visma Development Team). Unico italiano in gara Filippo Fortin (Maloja Pushbikers), 87° a 15′54″. Kepplinger si impone in classifica con 18″ su Guérin e 27″ su Staune-Mittet. Fortin 75° a 29′39″
TOUR DU CAMEROUN
Il marocchino Adil El Arbaoui (nazionale marocchina) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Ebolowa – Yaoundé, percorrendo 151.4 Km in 3h40′17″, alla media di 41.238 Km/h. Ha preceduto di 14″ il francese Axel Taillandier (Team France Défense) e il connazionale Achraf Ed-Doghmy (nazionale marocchina). Nessun italiano in gara. Il ruandese Moise Mugisha (nazionale ruandese) si impone in classifica con 32″ sul bulgaro Yordan Andreev (Martigues SC-Payden & Rygel) e 33″ sul camerunense Artuce Jodele Tella (SNH Velo Club Cameroun)
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Rodrigo Contreras (EPM Scott) si è imposto nella decima ed ultima tappa, cronometro individuale Paipa – Tunja, percorrendo 41.9 Km in 1h01′03″, alla media di 41.179 Km/h. Ha preceduto di 1′12″ il connazionale Fabio Duarte (Team Medellin-EPM) e di 1′54″ il connazionale Brayan Sanchez (Team Medellin-EPM). Nessun italiano in gara. Duarte (Team Medellin-EPM) si impone in classifica con 5′02″ sul connazionale Hernando Bohórquez (EPM Scott) e 6′13″ sul connazionale JuliánCardona (Sistecredito-GW)
GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER23
Il britannico Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) si è imposto nella seconda tappa, Rossano Veneto – Pinzolo, percorrendo 166.5 Km in 3h58′09″, alla media di 41.948 Km/h. Ha preceduto di 39″ gli italiani Francesco Busatto (General Store-Essegibi-F.Ili Curia) e Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan). Hayter è la nuova maglia rosa con 43″ su Busatto e 45″ su Petrucci
VINGEGAARD TRIONFA SUL PLATEAU DE SOLAISON. PRIMOZ ROGLIC VINCE IL DELFINATO 2022
Impressionante dimostrazione di forza del Team Jumbo Visma che sul Plateau de Solaison, nell’ultima tappa del Giro del Delfinato 2022, imprime un ritmo che non lascia scampo agli avversari, che vengono progressivamente respinti dalle durissime pendenze della salita finale. E’ Jonas Vingegaard a vincere davanti a Primoz Roglic. Lo sloveno vince il Giro del Delfinato 2022 ed al Tour de France potrà affidarsi alla squadra probabilmente più forte in circolazione per sferrare l’attacco a Tadej Pogacar.
Al Giro del Delfinato la maglia gialla resta un affare del Team Jumbo Visma dopo il passaggio di consegne da Wout van Aert a Primoz Roglic nella tappa di ieri. Il Galibier e la Croix de Fer si sono fatte sentire nelle gambe del campione belga che si è via via lasciato sfilare dal gruppo e Roglic ha completato l’opera con un attacco dei suoi sulla salita finale di Vaujany. Oggi lo sloveno ha la possibilità di vincere per la prima volta la breve corsa francese ma prima deve gestire la tappa più difficile dal punto di vista altimetrico, con la scalata conclusiva verso il Plateau de Solaison che misura 11.3 km al 9.2% di pendenza media. Dei quattro GPM che caratterizzano l’ultima tappa, quest’ultimo è certamente più impegnativo, essendo hors categorie, ma è preceduto da altri tre GPM non banali come il Col de Plainpalais, il Col de Leschaux ed il Col de la Colombière. I primi due sono posti nei primi trenta km e potranno fungere da trampolino per la fuga di giornata. Da saint-Alban-Leyss non prendeva il via Enric Mas (Team Movistar), ancora dolorante per la botta rimediata alla spalla nella caduta di un paio di tappe fa. Si partiva subito in salita con la scalata del Col de Plainpalais posto dopo meno di 9 km dalla partenza e si formava subito una fuga di quindici ciclisti formata da Eddie Dunbar e Laurens de Plus (Team INEOS), Matteo Fabbro (Team BORA Hansgrohe), Gorka Izagirre (Team Movistar), Bruno Armirail e Michael Storer (Team Groupama FDJ), George Bennett (UAE Team Emirates), Antonio Tiberi, Kenny Elissonde ed Antwan Tolhoek (Team Trek Segafredo), Simon Geschke (Team Cofidis), Alexis Vuillermoz (Team TotalEnergies), Jan Hirt (Team Intermarchè Wanty Gobert), Pierre Rolland, e Franck Bonnamour (Team B&B Hotels KTM). Rolland scollinava in prima posizione mentre il gruppo maglia gialla era tirato da Wout van Aert (Team Jumbo Visma), negli inediti panni di gregario. Rolland, sempre più saldo al comando della classifica GPM, scollinava in prima posizione anche sul successivo GPM del Col de Leschaux posto al km 30.8. Tolhoek vinceva il traguardo volante de Le-Grand-Bornard posto al km 88.1. Iniziava così la scalata verso il Col de la Colombière, terzo dei quattro GPM in programma oggi. Il gruppo dei fuggitivi iniziava a perdere qualche pezzo e tra gli altri ne faceva le spese Rolland. Era De Plus a scollinare in prima posizione. Il gruppo maglia gialla teneva sempre nel mirino i componenti della fuga, con la Jumbo Visma sempre presente nelle prime posizioni. Van Aert dava le ultime poderose pedalate prima di sfilarsi in corrispondenza dell’inizio dell’ascesa verso il traguardo. Il ritmo della Jumbo Visma era subito elevato con Steven Kruijswijk a mettere in fila un gruppo sempre più esiguo dove era inevitabile la selezione da dietro. I primi nomi grossi a rialzarsi erano David Gaudu (Team Groupama FDJ) e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team). Anche Tao Geoghegan Hart (Team INEOS) e Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious) avevano i loro bei problemi a mantenere il ritmo della Jumbo Visma che alle spalle di Kruijswijk restava compatta con Roglic e Vingegaard. Bennett era l’ultimo dei fuggitivi ad essere ripreso, a circa 7 km dall’arrivo. Kruijswijk dava l’ultima pedalata e partiva subito Vingegaard che faceva veramente il vuoto già a 6 km dall’arrivo. Soltanto Roglic rimaneva alla ruota del forte ciclista danese e anche Esteban Chaves (Team EF Education EasyPost), Jack Haig (Team Bahrain Victorious) e Ben O’Connor (Team AG2R) si staccavano irrimediabilmente a circa 5 km dall’arrivo. Roglic e Vingegaard andavano di comune accordo verso la vittoria di tappa e della classifica generale. Era il danese ad alzare le braccia sul traguardo del Plateau de Solaison davanti a Roglic. O’Connor era terzo a 15 secondi di ritardo mentre chiudevano la top five Chaves in quarta posizione e Ruben Guerreiro (Team EF Education EasyPost) in quinta posizione, entrambi a 53 secondi di ritardo. Ottimo il sesto posto di un indomito Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious), che conquista il quarto posto finale. I primi tre vanno nell’ordine a Roglic, Vingegaard e O’Connor. Per quanto riguarda le altre classifiche, Wout Van Aert vince la classifica a punti, Pierre Rolland vince la classifica dei GPM, Tobias Halland Johannessen vince la classifica del miglior giovane e la Jumbo Visma vince la classifica a squadre. Adesso l’interesse in preparazione Tour de France si sposta verso Est dove prima Giro di Svizzera e poi Giro di Slovenia, con la presenza del padrone di casa Tadej Pogacar, serviranno preparare la condizione in vista della Grande Boucle. Questo Delfinato ci ha detto che la Jumbo Visma è probabilmente la squadra più forte in circolazione; se riuscirà a giocare bene le proprie carte, potrà davvero puntare al piatto grosso con uno dei suoi ciclisti e dare filo da torcere a Tadej Pogacar.
Giuseppe Scarfone

Jonas Vingegaard vince sul Plateau de Solaison (foto: Getty Images)
BRUTTOMESSO INIZIA CON IL BOTTO IL GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER 23
Il Giro d’Italia Giovani Under 23, appuntamento clou del calendario dilettantistico italiano, ha preso il via oggi e ha visto primeggiare il portacolori della Zalf Euromobil Fior, Alberto Bruttomesso, capace di imporsi in volata davanti a Van Uden e Andersen ed al resto del plotone.
Alberto Bruttomesso da Valdagno (VI), classe 2003, è il primo nome iscritto sull’albo d’oro del Giro d’Italia Giovani Under23 2022. La manifestazione sportiva dedicato al futuro del ciclismo mondiale ha preso il via oggi con una tappa di 164,9 km, disegnata tra il borgo marchigiano di Gradara e la cittadina romagnola di Argenta, nel ferrarese.
Il giovane vicentino, al suo primo anno nella categoria, si è imposto in volata al termine di una tappa molto combattuta e ha avuto la meglio su Casper Van Uden (Development Team DSM), Kasper Andersen (Hagens Berman Axeon), Gidas Umbri (Team Colpack Ballan), Lorenzo Magli (Mastromarco Sensi FC Nibali), Leslie Lührs (Team Lotto-Kern Haus), Sean Flynn (Tudor Pro Cycling Team), Kevin Bonaldo (Team Qhubeka), Filippo Dignani (Work Service Group Vitalcare Vega) e Pierre-Pascal Keup (Team Lotto-Kern Haus), che ovviamente lo seguono nell’ordine anche nella prima classifica generale.
La volata vittoriosa di Bruttomesso è stata l’epilogo di una tappa corsa in maniera molto “garibaldina”, durante la quale si sono susseguite, fughe, ricongiungimenti e fratture del plotone principale.
I primi a conquistarsi l’onore della cronaca sono stati Valter Ghigino (Hopplà-Petroli Firenze-Don Camillo), Emanuele Ansaloni (#inEmiliaRomagna Cycling Team), Marco Palomba (General Store), Gabriele Petrelli (CT Friuli) e Owen Lightfoot (Zappi Racing Team), protagonisti della fuga di giornata avvantaggiati fin dal via. I cinque hanno “duelllato” al GPM di San Clemente (prima maglia Blu assegnata al ligure Ghigino), poi la loro avventura è proseguita per terminare con il ricongiungimento dopo un centinaio di chilometri dal via.
Con soli 55 km da percorrere a questo punto, il gruppo sembrava percorso da una scarica elettrica e prova ne è stata il fatto che il plotone si diviso in due tronconi, divisi da una quindicina scarsa di secondi.
Dopo il secondo ricompattamento c’è stato un secondo tentativo di Ansaloni, che abita ad una decina di chilometri da traguardo. Neanche in questa occasione il romagnolo ha avuto fortuna e il suo tentativo è stato prontamente rintuzzato. La normale conclusione in quel di Argenta è stata così quella di una volata di gruppo che ha visto il successo di Bruttomesso, alla prima affermazione stagionale.
Mario Prato

La vittoria di Bruttomesso ad Argenta (© Giro d'Italia Giovani Under 23)
11-06-2022
giugno 11, 2022 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Lo spagnolo Carlos Verona (Movistar Team) si è imposto nella settima tappa, Saint-Chaffrey – Vaujany, percorrendo 134.8 Km in 3h53′35″, alla media di 34.626 Km/h. Ha preceduto di 13″ lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e di 25″ il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 11° a 56″. Roglic è il nuovo leader della classifica con 44″ su Vingegaard e 1′24″ sull’australiano Ben O’Connor (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Caruso, 5° a 1′32″
ZLM TOUR (Paesi Bassi)
Il belga Timothy Dupont (Bingoal Pauwels Sauces WB) si è imposto nella quarta tappa, Sint Willebrord – Mierlo, percorrendo 196.5 Km in 4h12′57″, alla media di 46.110 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) e l’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers). In gara anche l’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix), 6°. Kooij è ancora leader della classifica con 17″ su Viviani e 18″ su Mareczko
TOUR D’EURE-ET-LOIR
Il francese Valentin Tabellion (GO Sport-Roubaix Lille Métropole) si è imposto nella seconda tappa, Cloyes-les-Trois-Rivières – La Ferté-Vidame, percorrendo 192 Km in 4h28′12″, alla media di 42.953 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Ryan Cortjens (Alpecin-Fenix Development Team) e il polacco Jakub Murias (Voster ATS Team). Nessun italiano in gara. Il francese Emilien Jeannière (Vendée U) è ancora leader della classifica con
2″ su Tabellion e 4″ sul britannico Robert Donaldson (nazionale britannica)
DWARS DOOR HET HAGELAND
L’olandese Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix) si è imposto nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 177 Km in 4h06′59″, alla media di 42.999 Km/h. Ha preceduto di 1″ il belga Gianni Vermeersch (Alpecin-Fenix) e di 3″ il francese Florian Sénéchal (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Unico italiano classificato (su tre partenti) Alexander Konychev (Team BikeExchange-Jayco), 38° a 5′14″
DWARS DOOR HET HAGELAND DONNE
L’italiana Ilaria Sanguineti (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 126.5 Km in 3h18′33″, alla media di 38.227 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaca Christina Schweinberger (Plantur-Pura) e di 2″ l’olandese Femke Markus (Parkhotel Valkenburg)
RAIFFEISEN OBERÖSTERREICH RUNDFAHRT (Austria)
Il norvegese Per Strand Hagenes (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Eferding – Niederkappel, percorrendo 129.5 Km in 3h07′37″, alla media di 41.414 Km/h. Ha preceduto di 3″ il danese Andreas Stokbro (Team Coop) e il tedesco Tim Torn Teutenberg (Leopard Pro Cycling). Unico italiano in gara Filippo Fortin (Maloja Pushbikers), 64° a 13′51″. Stokbro è il nuovo leader della classifica con 10″ sul belga Daan Soete (Team Deschacht Hens Maes Containers) e su Hagenes. Fortin 51° a 14′17″
TOUR DU CAMEROUN
Il francese Axel Taillandier (Team France Défense) si è imposto nella settima tappa, Boumnyebel – Mbalmayo, percorrendo 112.6 Km in 2h48′14″, alla media di 40.159 Km/h. Ha preceduto allo sprint il marocchino Anass Ait El Abdia (nazionale marocchina) e di 3″ il marocchino Adil El Arbaoui (nazionale marocchina). Nessun italiano in gara. Il ruandese Moise Mugisha (nazionale ruandese) è il nuovo leader della classifica con 32″ sul bulgaro Yordan Andreev (Martigues SC-Payden & Rygel) e 33″ sul camerunense Artuce Jodele Tella (SNH Velo Club Cameroun)
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Robinson Chalapud (Team Banco Guayaquil Ecuador) si è imposto nella nona tappa, Guateque – Santa Rosa de Viterbo, percorrendo 182.2 Km in 4h40′35″, alla media di 38.962 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Rafael Pineda (Colombia Tierra de Atletas) e Duban Bobadilla (Nativos Team). Nessun italiano in gara. Il connazionale Fabio Duarte (Team Medellin-EPM) è ancora leader della classifica con 1′48″ sul connazionale Hernando Bohórquez (EPM Scott) e 3′10″ sul connazionale JuliánCardona (Sistecredito-GW)
WOMEN’S TOUR (Regno Unito)
L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta nella sesta ed ultima tappa, Chipping Norton – Oxford, percorrendo 142.9 Km in 3h38′15″, alla media di 39.285 Km/h. Ha preceduto allo sprint la francese Clara Copponi (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo). La Longo Borghini si impone in classifica con 1″ sull’australiana Grace Brown (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e 5″ sulla polacca Katarzyna Niewiadoma (CANYON//SRAM Racing)
GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER23
L’italiano Alberto Bruttomesso (Zalf Euromobil Désirée Fior) si è imposto nella prima tappa, Gradara – Argenta, percorrendo 164.9 Km in 3h47′38″, alla media di 43.465 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Casper Van Uden (Development Team DSM) e il danese Kasper Andersen (Hagens Berman Axeon). Bruttomesso è la prima maglia rosa con 4″ su Van Uden e 6″ su Andersen