BIS DI TADEJ POGACAR ALLA PARIGI NIZZA, LO SLOVENO SEMPRE PIÙ IN GIALLO!
Sul Col de la Couillole Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) domina il secondo arrivo in salita della Parigi-Nizza 2023 a nulla sono serviti nei chilometri finali i tentativi di attacco di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) prima e di David Gaudù (Groupama-FDJ) dopo, rispettivamente terzo e secondo all’arrivo dietro la maglia gialla. In classifica generale Pogacar allunga proprio su entrambi andando così a mettere una seria ipoteca sulla breve corsa a tappe francese che domani terminerà a Nizza.
Penultima tappa e secondo arrivo in salita alla Parigi – Nizza 2023, si torna a correre dopo la tappa annullata ieri per il vento forte. La partenza è molto veloce con Lilian Calmejane (Intermarché-Circus-Wanty) e Javier Romo (Astana Qazaqstan) che provano a portare subito via un drappello di uomini a cui poi se ne aggiunge un secondo. I due gruppetti si ricompattano e danno vita a quella che sarà la fuga di giornata, al loro interno abbiamo oltre ai due sopracitati: Nils Politt (Bora-hansgrohe), Larry Warbasse (Ag2r Citroën), Florian Sénéchal (Soudal-QuickStep), Brent Van Moer (Lotto Dstny) e Hugo Houle (Israel-Premier Tech), Dorian Godon (Ag2r Citroën), Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck), Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), Kelland O’Brien (Team Jayco-AlUla) e Arnaud Démare (Groupama-FDJ). Dietro il gruppo lascia fare, in totale controllo e ad andatura regolare tanto che verso la Côte de Tourette-du-Château un altro gruppetto riesce ad agganciarsi alla fuga iniziale, i loro nomi sono: Rémi Cavagna (Soudal -QuickStep), David De La Cruz (Astana Qazaqstan), Kobe Goossen (Intermarché-Circus-Wanty), Gregor Mühlberger (Movistar), Lucas Hamilton (Team Jayco-AlUla), Pascal Eenkhoorn (Lotto Dsnty), Harrison Sweeny (Lotto Dsnty) e Jérémy Cabot (TotalEnergies). A perdere però contatto in salita è Arnaud Démare (Groupama-FDJ), mentre in discesa cade Tarling, la testa della corsa resta così composta da un gruppo di 18 unità, per loro vantaggio massimo di 2’:15” alla fine della discesa. Gli uomini della maglia gialla concedono alla fuga un vantaggio massimo di circa 3’. Il ritmo inizia ad alzarsi in vista del traguardo volante con abbuoni, a conquistarlo è De La Cruz, mentre dietro gli INEOS Grenadiers si mettono in testa a tirare tanto da far scendere il distacco a 1’:30”. La strada è favorevole a chi insegue, il lungo fondovalle che porta ai piedi del Col de la Couillole non offre particolari insidie altimetriche è così il gruppo è segnalato a soli 50”, a questo punto dalla fuga provano un tentativo di attacco Goossens, Romo, Cabot, Eenkhoorn e Politt che consente ai cinque di prendere in testa la salita finale, gli ex compagni di avventura invece sono riassorbiti dal gruppo. A pilotare il gruppo sono gli uomini della Jumbo – Visma con uno straodinario Tobias Foss, il campione del mondo a cronometro mantiene una andatura altissima senza consentire nessuno scatto. I cinque in testa sono ripresi a 8 Km dall’arrivo. Foss “traina” un ggruppetto di venti uomini fino ai meno sei dal traguardo, terminato il suo lavoro Chris Harper (Team Jayco-AlUla) prova un allungo a chiudere sull’australiano con un controscatto è Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) con alla sua ruota Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), David Gaudu (Groupama-FDJ), Romain Bardet (Team DSM) e Matteo Jorgenson (Movistar). Un nuovo scatto poco più di un chilometro dopo lo piazza la maglia gialla, il suo allungo è più violento ed efficace, dietro soltanto Vingegaard e Gaudu riescono a correre ai ripari portandosi poco dopo sotto lo sloveno; si forma così un terzetto, i primi tre della generale. Resta da aspettarsi lo scatto di Gaudù, il francese prova un allungo ma Pogacar non gli concede spazio, a farne le spese è Vingegaard che fa l’elastico, non appena il francese rallenta consente al vincitore del Tour de France di rientrare sui due in prossimità dell’ultimo chilometro, Pogar è inscalfibile ad un altro attacco di Gaudù. Intanto dietro dal gruppo dei migliori esce Simon Yates (Team Jayco – AlUla) che del suo passo si porta a 15” dai tre in testa. Davanti ai meno 300 metri Pogacar piazza la stoccata vincente lo sloveno va a prendersi la seconda vittoria su Gaudù a 2” e Vingegaard a 6”, più indietro Yates a 19”. Tadeyj Pogacar rafforza così il primato, sempre più maglia gialla. Domani da Nizza a Nizza andrà in scena l’ultima tappa con 6 GPM, due di prima categoria, con l’ultimo a soli 16 km dall’arrivo. Terreno per recuperare ce ne è ma con un Pogacar così sarà davvero difficile ribaltare la corsa.
Antonio Scarfone

Tadej Pogar vittorioso sul Col de la Couillole (Image credit: Getty Images)
TRIS DI ROGLIC AD OSIMO. LO SLOVENO AD UNA PASSO DALLA VITTORIA FINALE
Primoz Roglic concede il tris nella tappa marchigiana di Osimo battendo in una volata ristretta Joao Almeida (UAE Team Emirates) e Tao Geoghegan Hart (Team INEOS Grenadiers). Domani passerella finale di San Benedetto del Tronto con lo sloveno ad un passo dalla seconda vittoria nella Corsa dei Due Mari
La sesta tappa della Tirreno-Adriatico 2023 parte da Osimo Stazione e termina a Osimo dopo 193 km nei quali i ciclisti vedranno ben poca pianura. E’ la tipica tappa marchigiana con le sue peculiarità altimetriche fatte di brevi ma micidiali strappi. Il più temuto oggi sarà il muro in lastricato di Costa del Borgo, che si affronterà tre volte nel circuito finale e che dopo una breve discesa farà da anticamera ad un altro strappo, un po’ più facile, che porta al traguardo di Osimo. Il primo tentativo di fuga dopo la partenza era portato da nove ciclisti: Mathieu van der Poel e Robert Stannard (Team Alpecin Deceuninck), Nikias Arndt (Team Bahrain Victorious), Filippo Magli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Sven Erik Bystrom (Team Intermarchè Circus Wanty), Krists Neilands (Team Israel Premier Tech), Quinn Simmons (Team Trek Segafredo) ed Alexander Konychev e Valerio Conti (Team Corrataec). Dopo circa sei km in avanscoperta e con un vantaggio massimo intorno ai 30 secondi, il gruppo annullava l’azione di questi nove ciclisti. Valentin Ferron (Team TotalEnergies) vinceva gpm di Santa Maria del Monte posto al km 26.5, mentre Arndt si aggiudicava il traguardo volante di Macerata posto al km 32.6. Arndt e Ferron erano tra i ciclisti che avevano inaugurato un altro tentativo di fuga insieme a Gianni Vermeersch (Team Alpecin Deceuninck), Davide Bais (Team EOLO Kometa), Mike Teunissen e Georg Zimmermann (Team Intermarchè Circus Wanty), Casper Pedersen (Team Soudal Quick Step), Clément Russo (Team Arkea Samsic), Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), Quinn Simmons e Krists Neilands, questi ultimi insieme ad Arndt di nuovo attivi in testa alla corsa. Questa volta il gruppo dava il benestare e la fuga di undici ciclisti riusciva in poco tempo a prendere il largo. Dopo 70 km la fuga aveva 2 minuti e 50 secondi di vantaggio sul gruppo tirato, ancora abbastanza blandamente, dagli uomini del Team Jumbo Visma. Tra gli uomini di classifica o presunti tali, Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorious) ed Aleksandr Vlasov (Team BORA Hansgrohe) provavavo in tempi differenti azioni personali che avevano come immediata conseguenza il rapido avvicinarsi del gruppo maglia azzurra alla testa della corsa. La Jumbo Visma perdeva Wilco Kelderman a causa di una caduta perciò il lavoro principale all’inseguimento della testa della corsa lo dovevano fare Wout van Aert e Tiesj Benoot. A circa 25 km dalla conclusione restavano in testa Vlasov, Guillaume Martin (Team Cofidis), Alex Aranburu e Carlos verona (Team Movistar). Sotto l’impulso di Formolo e Almeida, il drappello di testa veniva ripreso a 5 km dalla conclusione. Iniziava la bagarre con scatti e controscatti. Un pimpante Mikel Landa (Team Bahrain Victorious) allungava il drappello degli uomini di classifica sul muro in lastricato di Osimo. L’arrivo in salita nel centro storico della cittadina marchigiana vedeva uno sprint ristretto in cui era ancora Roglic ad avere la meglio su Tao Geoghegan Hart (Team INEOS Grenadiers) e Joao Almeida (UAE Team Emirates). Chiudevano la top five Enric Mas (Team Movistar) in quarta posizione e Mikel Landa in quinta posizione. Roglic ottiene la terza vittoria di tappa nella Tirreno-Adriatico 2023 ed aumenta il vantaggio in classifica generale rispetto agli immediati inseguitori – Almeida è secondo a 18 secondi di ritardo mentre Hart è terzo a 23 secondi di ritardo; lo sloveno ipoteca ormai la vittoria finale visto che domani la settima ed ultima tappa da San Benedetto del Tronto a San Benedetto del Tronto è favorevole ai velocisti anche se nella prima parte ci sono alcune salite con un solo gpm categorizzato.
Antonio Scarfone

Primoz Roglic vince ad Osimo (foto: Getty Images)
10-03-2023
marzo 10, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TIRRENO-ADRIATICO
Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) si è imposto anche nella quinta tappa, Morro d’Oro – Sassotetto, percorrendo 165.6 Km in 4h38′32″, alla media di 35.673 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e il britannico Tao Geoghegan Hart (INEOS Grenadiers). Roglic è il nuovo leader della classifica con 4″ sul tedesco Lennard Kämna (BORA-hansgrohe) e 12″ sul portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates). Miglior italiano Ciccone, 9° a 24″.
PARIGI – NIZZA
La sesta tappa, Tourves – La Colle-sur-Loup (197.5 Km) è stata annullata a causa del forte vento, che aveva sradicato alcuni alberi lungo il percorso di gara. Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) rimane leader della classifica con 6″ sul francese David Gaudu (Groupama-FDJ) e 46″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Miglior italiano Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla), 10° a 1′56″
ISTARSKO PROLJEĆE – ISTRIAN SPRING TROPHY (Croazia)
Lo statunitense Artem Shmidt (Hagens Berman Axeon) si è imposto nella prima tappa, Parenzo – Fontana, percorrendo 153 Km in 3h20′57″, alla media di 45.683 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Moritz Kretschy (Rad-Net Osswald) e il polacco Patryk Stosz (Voster ATS Team). Miglior italiano Dario Igor Belletta (Jumbo-Visma Development Team), 7°. Shmidt è il nuovo leader della classifica con 1″ su Kretschy e 4″ su Stosz. Miglior italiano Persico, 10° a 7″
TOUR D’ALGÉRIE INTERNATIONAL DE CYCLISME
L’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina) si è imposto nella terza tappa, Biskra – Batna, percorrendo 119 Km in 2′54′16″, alla media di 40.972 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Sergei Rostovcev (Beykoz Belediyesi Spor Kulübü) e il connazionale Youcef Reguigui (Terengganu Polygon Cycling Team). Miglior italiano Alessio Portello (Q36.5 Continental Cycling Team), 10°. L’italiano Manuel Oioli (Q36.5 Continental Cycling Team) è ancora leader della classifica con lo stesso tempo dell’olandese Jarri Stravers (Universe Cycling Team) e 3″ su Reguigui
TROFEO PONENTE IN ROSA (Donne)
L’elvetica Jolanda Neff (nazionale elvetica) si è imposta anche nella terza tappa, San Bartolomeo – Diano Marina, percorrendo 88.6 Km in 2h20′08″, alla media di 37.935 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Cristina Tonetti (Top Girls Fassa Bortolo) e polacca Olga Wankiewicz (MAT ATOM Deweloper Wroclaw). La Neff è ancora leader della classifica con 1″ sulle italiane Carlotta Cipressi (UAE Development Team) e Federica Damiana Piergiovanni (UAE Development Team)
DRENTSE ACHT VAN WESTERVELD (Donne)
La corsa olandese, che si doveva disputare in circuito a Dwingeloo sulla distanza di 87 Km, è stata annullata a causa della neve
VUELTA EXTREMADURA FÉMINAS
Il team francese Arkéa Pro Cycling Team si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre di Mérida, percorrendo 7 Km in 08′20″, alla media di 50.400 Km/h. Ha preceduto di 4″ il team francese Stade Rochelais Charente-Maritime e di 6″ il team spagnolo Zaaf Cycling Team. La francese Marie-Morgane Le Deunff (Arkéa Pro Cycling Team) è la prima leader della classifica con lo stesso tempo della connazionale Anaïs Morichon (Arkéa Pro Cycling Team) e della canadese Clara Emond (Arkéa Pro Cycling Team). Unica italiana in gara Emanuela Zanetti (Zaaf Cycling Team), 74° a 2′10″
ROGLIC, BIS SUL SASSOTETTO. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO
Nella tappa più difficile, condizionata anche dal maltempo con forti raffiche di vento, Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) resta coperto sulla salita finale prima di sferrare l’attacco decisivo a poche decine di metri dalla linea del traguardo. Lo sloveno vince davanti a Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo) e Tao Geoghegan Hart (Team INEOS Grenadiers) ed è la nuova maglia azzurra
La quinta tappa della Tirreno-Adriatico 2023 è lunga 168 può delineare quasi definitivamente la classifica generale visto che i ciclisti dovranno affrontare una vera salita appenninica. E’ quella del Sassotetto, che si inerpica per oltre 13 km al 7.3 di pendenza media e con picchi del 14%. La nuova maglia azzurra Lennard Kamna (Team BORA Hansgrohe) oggi dovrà soltanto capire a chi cederà il simbolo del primato, visto che la lotta per i pretendenti alla vittoria finale sarà furiosa ed anche incerta, poiché le condizioni atmosferiche inclementi contribuiranno ad aumentare il pathos. Proprio per le forti raffiche di vento in cima al Sassotetto, la salita finale veniva accorciata di 2 km. Dopo la partenza da Morro d’Oro si formava la fuga di giornata grazie all’azione di sette ciclisti: Anthony Perez (Team Cofidis), Erik Fetter (Team EOLO Kometa), Davide Ballerini (Team Soudal Quick Step), Simon Guglielmi (Team Arkea Samsic), Florian Stork (Team DSM), Zdenek Stybar (Team Jayco AlUla) e Quinn Simmons (Team Trek Segafredo). Dopo 30 km il vantaggio della fuga era di 2 minuti e 30 secondi sul gruppo maglia azzurra. Simmons e Fetter erano i primi fuggitivi a rialzarsi dopo che il drappello di testa aveva raggiunto il traguardo volante di Amandola posto al km 101.3 e sul quale Stybar transitava per primo. Il ciclista ceco poco dopo si rialzava a sua volta e la fuga si riduceva a quattro unità. Sul successivo gpm di San Ginesio era Stork a scollinare per primo. Il gruppo alla fine raggiungeva la fuga a 31 km dalla conclusione con l’INEOS Grenadiers molto attiva nelle prime posizioni. Alessandro Santaromita (Team Green Project – Bardiani CSF – Faizanè) era il primo a scollinare sul secondo gpm di Gualdo posto al km 144.8. Il Team Movistar prendeva la testa del gruppo aumentando l’andatura mentre il forte vento dava noie a molti ciclisti. Il gruppo iniziava la scalata verso Sassotetto forte di una sessantina di unità. Un’accelerazione di Davide Formolo a poco meno di 6 km dall’arrivo iniziava a scremare il gruppo di testa. Damiano Caruso (Team Bharain Victorious) scattava ai meno 4.5 e riusciva ad avvantaggiarsi si oltre 20 secondo sugli immediati inseguitori fino ad essere ripreso a circa 2 km dalla conclusione. Nonostante i successivi tentativi di allungo di Enric Mas (Team Movistar) e di Mikel Landa (Team Bahrain Victorious), il drappello di testa tornava piuttosto compatto nell’ultimo km. Nella volata in salita, con il vento sempre molto fastidioso che prendeva di faccia i ciclisti, Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) vinceva davanti a Giulio Ciccone (Team Trek Segafredo) e Tao Geoghegan Hart (Team INEOS Grenadiers). Jai Hindley (Team BORA HAnsgrohe) era quarto mentre uno stoico Lennard Kamna terminava in quinta posizione. Nella top ten si segnalava anche il nono posto di Damiano Caruso. Roglic ottiene il bis dopo la vittoria di Tortoreto e balza in testa alla classifica generale davanti a Kamna, a 4 secondi di ritardo, ed a Joao Almeida (UAE Team Emirates), terzo a 12 secondi di ritardo. Domani è in programma la sesta tappa da Osimo Stazione ad Osimo. La più classica delle tappe marchigiane con continui saliscendi e muri brevi e micidiali. Considerando che in classifica generale i primi dieci ciclisti sono racchiusi in 31 secondi, domani assisteremo alla vera resa dei conti alla Tirreno-Adriatico 2023.
Antonio Scarfone

Primoz Roglic vince sul Sassotetto (foto: Getty Images)
EOLO, EOLO COMBINAGUAI. PROBLEMI A TIRRENO E NIZZA
Oggi problemi sia alla Corsa dei Due Mari, sia alla Parigi-Nizza a causa del vento. Se la tappa di montagna della corsa italiana è stata accorciata di un paio di chilometri, la movimentata frazione dei muri della gara francese non si è nemmeno disputata, spazzata via da folate che hanno addirittura sradicato gli alberi posti lungo il percorso.
Il vento ha organizzato un bello scherzetto agli organizzatori di Tirreno-Adriatico e Parigi-Nizza e, per un curioso scherzo del destino, entrambe le tappe previste nella giornata di oggi sono state condizionate dalle intemperanze di Eolo. Se è andata bene alla Tirreno-Adriatico, dove si è riusciti a salvare la tappa abbassando di un paio di chilometri il traguardo della frazione di Sassotetto, originariamente previsto ai 1465 metri del Valico di Santa Maria Maddalena, dove in mattinata le folate avevano raggiunto i 100 Km / orari, diversamente le cose sono andate oltralpe. Alla Parigi-Nizza, infatti, oggi non si è potuto nemmeno gareggiare, anche se inizialmente gli organizzatori avevano proposto un tracciato alternativo che prevedeva di percorrere solo gli ultimi 80 Km della sesta tappa, prevista tra Tourves e La Colle-sur-Loup sulla distanza originaria di 197 Km e un percorso accidentato che prevedeva 5 brevi ma impegnativi muri. Così, svolte come da programma le consuete operazioni del foglio firma a Tourves, si facevano salire i corridori sulle ammiraglie per effettuare su quattro ruote il viaggio verso Montaroux, la località prescelta per il nuovo via. Nel frattempo, però, la situazione peggiorava nella zona dell’arrivo, dove lungo il circuito finale alcuni alberi venivano sradicati dalla forza del vento e scaraventati sulle stesse strade che poche ore più avanti avrebbe dovuto percorrere il gruppo. Così, considerato che anche nella seconda parte del percorso non ci sarebbe state le condizioni di sicurezza, l’organizzazione si è vista costretta ad alzare bandiera bianca e annullare definitivamente la tappa.
Dopo questo giorno di riposo straordinario, domani si dovrebbe disputare senza particolari problemi la tappa regina della corsa francese, per la quale è ancora previsto vento forte ma in misura nettamente inferiore rispetto alla giornata di oggi. Il via sarà dato da Nizza, l’arrivo sarà ai 1678 metri del Col de la Couillole, percorsa un’ascesa finale di quasi 16 Km al 7.1% di pendenza media.
Mauro Facoltosi

Il trasferimento in autostrada delle ammiraglie dirette alla nuova partenza, un viaggio inutile perchè la tappa sarà successivamente annullata (foto AFPPIX)
OLAV KOOIJ FANTASTICA VITTORIA IN VOLATA ALLA PARIGI NIZZA!
Terza volata alla Parigi – Nizza 2023 e terzo velocista a vincere, questa volta è il giovanissimo Olav Kooij della Jumbo – Visma ad alzare le braccia al cielo sul traguardo di Saint-Paul-Trois-Châteaux, il talento di Numansdorp batte nettamente Mads Pedersen (Trek-Segafredo) che riesce a mantenere la maglia verde della speciale classifica per soli due punti, e Tim Merlier (Soudal-QuickStep). In classifica generale Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) resta in maglia gialla con David Gaudù (Groupama-FDJ) a soli 6” grazie all’abbuono preso al traguardo volante.
La quinta tappa della Parigi – Nizza 2023 vede subito muoversi la maglia a pois di Jonas Gregaard (Uno-X), i due GMP proprio nei primi 33 chilometri iniziali sono una occasione troppo ghiotta per non fare il pieno dei punti in palio. Al danese si accoda Sandy Dujardin (TotalEnergies), il gruppo lascia così andare via la fuga. Gregaard passa per primo su tutti GPM e rafforzato il primato della maglia pois si rialza facendosi così assorbire dal gruppo. In testa alla corsa rimane Dujardin con 4’ di vantaggio sul gruppo tirato da Soudal-QuickStep, Lotto-Dstny e Trek – Segafredo. Il francese viene ripreso dal gruppo a 85 Km dal traguardo, condizione di gara quindi tranquilla vista la starda da adesso in avanti non presenta nessuna difficoltà altimetrica. Dal gruppo non scappa via nessuno, anzi l’andatura si riduce fino a pochi chilometri prima del traguardo volante con abbuoni posto in leggera salita, questa volta a passare per primo è David Gaudu con il compagno di squadra Arnaud Démare che si mette al servizio del proprio capitano i due Groupama-FDJ mettono nel sacco Tadej Pogacar che deve accontentarsi della terza posizione. La velocità torna ad aumentare in vista dell’ultimo GPM posto a 40 dall’arrivo, ma non è per fare selezione ma piuttosto per portare davanti i propri capitani. La velocità aumenta in vista dei chilometri finali con le squadre pronte a pilotare al meglio il proprio velocista. Il colpo di scena, che fa sì la tappa viva uno scossone, si ha quando una rotonda posta all’ultimo chilometro con un marciapiede che offre, sulla destra, una doppia via d’uscita, spezza i treni delle squadre rimescolando le carte in tavola. Ad approfittarne è Ben Swift (Ineos Grenadiers), ritrovatosi in testa piazza un allungo che gli consente di guadagnare subito 3”, dietro la Jumbo-Visma è costretta agli straordinari grazie ad un lavoro preziosissimo di Edoardo Affini il gruppo si riporta sotto Swift lo riprende e subito dopo Mads Pedersen (Trek-Segafredo) lancia la volata, il danese sembra lanciato verso il secondo successo di tappa ma proprio negli ultimissimi metri spunta Olav Kooij (Jumbo-Visma). Il giovane neerlandese va ad alzare le braccia al cielo proprio sull’ex campione del mondo, terzo Tim Merlier (Soudal-QuickStep), visti i battuti per Kooik resta questa una vittoria pesantissima che consacra il giovane velocista. In classifica generale cambia poco, come detto in apertura, Pogar resta in maglia gialla seguito da Gaudù a 6” e Vingegaard a 46”. Domani sesta tappa da Tourves a La Colle-sur-Loup, 197.4 km con quattro GPM dislocati questa volta più vicino all’arrivo, l’ultimo dopo un breve falsopiano che porta allo sprint con abbuoni a circa 20 Km dal traguardo offrirà sicuro spettacolo alla corsa verso il sole!
Antonio Scarfone

L'esultanza di Olav Kooij dopo la vittoria in volata (Image credit: Getty)
09-03-2023
marzo 9, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TIRRENO-ADRIATICO
Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) si è imposto nella quarta tappa, Greccio – Tortoreto, percorrendo 218 Km in 5h00′04″, alla media di 43.59 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e il britannico Adam Yates (UAE Team Emirates). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 11°. Il tedesco Lennard Kämna (BORA-hansgrohe) è il nuovo leader della classifica con 6″ su Roglic e 8″ sul portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates). Miglior italiano Ciccone, 9° a 26″.
PARIGI – NIZZA
L’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) si è imposto nella quinta tappa, Saint-Symphorien-sur-Coise – Saint-Paul-Trois-Châteaux, percorrendo 212.4 Km in 4h01′17″, alla media di 40.956 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Pedersen (Trek – Segafredo) e il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates), 4°. Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 6″ sul francese David Gaudu (Groupama-FDJ) e 46″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Miglior italiano Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla), 10° a 1′56″
ISTARSKO PROLJEĆE – ISTRIAN SPRING TROPHY (Croazia)
L’elvetico Jan Sommer (nazionale elvetica) si è imposto nella prologo, circuito a cronometro dell’aeroporto di Orsera, percorrendo 1.5 Km in 01′44″, alla media di 51.923 Km/h. Ha preceduto di 34 centesimi di secondo il francese Thibaud Gruel (Groupama-FDJ Conti) e di 47 centesimi l’israeliano Oded Kogut (Israel Premier Tech Academy). Miglior italiano Davide Persico (Team Colpack Ballan), 6° a 2″. Sommer è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Gruel e Kogut. Miglior italiano Persico, 6° a 2″
TOUR D’ALGÉRIE INTERNATIONAL DE CYCLISME
L’algerino Youcef Reguigui (Terengganu Polygon Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Bou Saâda – Biskra, percorrendo 176 Km in 4′00′30″, alla media di 43.909 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alessio Portello (Q36.5 Continental Cycling Team) e il malesiano Mohd Harrif Saleh (Terengganu Polygon Cycling Team). L’italiano Manuel Oioli (Q36.5 Continental Cycling Team) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo dell’olandese Jarri Stravers (Universe Cycling Team) e 3″ su Reguigui
TROFEO PONENTE IN ROSA (Donne)
L’elvetica Jolanda Neff (nazionale elvetica) si è imposta nella seconda tappa, Ceriale – Laigueglia, percorrendo 97 Km in 2h23′57″, alla media di 40.431 Km/h. Ha preceduto di 33″ le italiane Alessia Vigilia (Top Girls Fassa Bortolo) e Federica Piergiovanni (UAE Development Team). La Neff è la nuova leader della classifica con 1″ sulle italiane Federica Damiana Piergiovanni (UAE Development Team) e Carlotta Cipressi (UAE Development Team)
ROGLIC, UN NUOVO INIZIO A TORTORETO. KAMNA NUOVA MAGLIA AZZURRA
Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) vince sull’insidioso strappo finale di Tortoreto nella quarta tappa della Tirreno-Adriatico e prova a dimenticare la sfortuna che lo aveva preso di mira al termine della scorsa stagione. Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) salta e lascia la maglia azzurra a Lennard Kamna (Team Bora Hansgrohe)
La Tirreno Adriatico 2023 offre oggi una tappa, la quarta, che potrebbe scatenare per la prima volta i veri pretendenti alla vittoria finale. Si parte da Greccio e si arriva a Tortoreto dopo 218 km che vedono l’asperità più insidiosa, sempre la stessa, nei quattro gpm che spiccano nel circuito della cittadina abruzzese. Il primo passaggio sulla linea del traguardo affronta una strada leggermente diversa, mentre gli altri tre constano tutti di 3.2 km al 6.9%. Si attendono attacchi e contrattacchi soprattutto negli ultimi giri e Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) rischia e non poco di perdere la sua maglia azzurra. La fuga di giornata, costituita da cinque ciclisti, riusciva ad evadere dal gruppo dopo circa 5 km dalla partenza di Greccio. I fuggitivi erano Davide Bais (Team EOLO Kometa), Filippo Magli (Team Green Project – Bardiani CSF – Faizanè), Mads Wurtz Schmidt (Team Israel Premier Tech), Valerio Conti (Team Corratec) e Lucas Eriksson (Tudor Pro Cycling Team). Dopo 40 km il vantaggio della fuga era di 6 minuti. Il gruppo iniziava ad imprime un ritmo più elevato all’inseguimento dopo il km 60 e la fuga veniva ripresa a 60 km dalla conclusione, poco prima di entrare nel circuito di Tortoreto. Già sulla prima ascesa verso il traguardo erano diversi i velocisti a staccarsi, tra cui Jordi Meeus (Team BORA Hansgrohe), Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e Fabio Jakobsen (Team Soudal Quick Step). Mikkel Honorè (Team SOudal Quick Step) transitava in prima posizione sul traguardo volante di Tortoreto Lido posto al km 175.3. Sulla seconda salita verso l’arrivo il gruppo si assottigliava maggiormente ed iniziavano i primi veri attacchi. Ad animare la salita erano Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) ed Adam Yates (UAE Team Emirates), con Wout van Aert (Team Jumbo Visma) che restava incollato alla ruota del francese e del britannico. Alaphilippe era il primo a scollinare. Il team Jumbo Visma manteneva alta l’andatura in vista della terza e penultima scalata verso l’arrivo di Tortoreto. Nella terza ascesa verso il traguardo si staccavano, tra i nomi più caldi, Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty), Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) e Thomas Pidcock (Team INEOS Grenadiers). Era Quinn Simmons (Team Trek Segafredo) a scollinare per primo. Il Team Jumbo Vista, tra le squadre numericamente più consistenti rimaste nel gruppo maglia azzurra, ricominciava il forcing verso l’ultima salita verso il traguardo. Poco prima dell’inizio della salita Van Aert e Pidcock, quest’ultimo rientrato in gruppo insieme a Van der Poel e Girmay, si agganciavano e cadevano, per fortuna senza grosse conseguenze. Nei primi tornanti Ganna si sfilava e il gruppo si allungava sotto il forcing di Groupama FDJ e Jumbo Visma. Si segnalava l’ottimo lavoro di Attila Valter (Team Jumbo Visma) che consentiva ai capitani Roglic e Kelderman di poter preparare al meglio un eventuale attacco. A poco meno di 2 km dalla conclusione un attacco combinato di Lorenzo Fortunato (Team EOLO Kometa) e Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team) non impensieriva più di tanto il gruppo, che ancora grazie ad un infaticabile Valter tornava piuttosto compatto a 1 km dalla conclusione. Nella volata in salita Roglic affrontava l’ultima semicurva davanti a tutti ed andava a vincere così davanti a Julian Alaphilippe ed Adam Yates. In quarta posizione si classificava Wilco Kelderman mentre Tao Geoghegan Hart (Team INEOS Grenadiers) chiudeva la top five. Roglic ottiene la prima vittoria stagionale e si lascia alle spalle un finale di 2022 davvero sfortunato che lo hanno costretto nella pausa invernale alla riabilitazione successiva all’intervento alla spalla sinistra, duramente colpita nella caduta nel finale della 17° tappa della scorsa Vuelta. In classifica generale Lennard Kamna (Team BORA Hansgrohe) è la nuova maglia azzurra con 6 secondi di vantaggio su Roglic e 8 secondi di vantaggio su Joao Almeida (UAE Team Emirates). Domani è in programma la quinta tappa da Morro d’Oro a Sassotetto, quella altimetricamente più dura con l’ascesa finale di 13 km ad oltre il 7% di pendenza media. Una salita vera, sulla quale emergeranno i veri pretendenti alla vittoria finale della Corsa dei Due Mari.
Antonio Scarfone

Primoz Roglic vince a Tortoreto (foto: Getty Images Sport)
08-03-2023
marzo 9, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TIRRENO-ADRIATICO
Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella terza tappa, Follonica – Foligno, percorrendo 216 Km in 5h19′08″, alla media di 40.61 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain Victorious) e l’eritreo Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty). Miglior italiano Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), 4°. L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) è ancora leader della classifica con 28″ sul il tedesco Lennard Kämna (BORA-hansgrohe) e 30″ sullo statunitense Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers).
PARIGI – NIZZA
Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto nella quarta tappa, Saint-Amand-Montrond – La Loge des Gardes, percorrendo 164.7 Km in 4h01′17″, alla media di 40.956 Km/h. Ha preceduto di 1″ il francese David Gaudu (Groupama-FDJ) e di 34″ l’elvetico Gino Mäder (Bahrain Victorious). Miglior italiano Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla), 20° a 1′38″. Pogacar è il nuovo leader della classifica con 10″ su Gaudu e 44″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Miglior italiano Sobrero, 10° a 1′54″
TOUR D’ALGÉRIE INTERNATIONAL DE CYCLISME
L’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina) si è imposto nella prima tappa, cBordj Bou Arreridj – M’Sila, percorrendo 121 Km in 2′58′28″, alla media di 40.68 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Youcef Reguigui (Terengganu Polygon Cycling Team) e il russo Sergei Rostovcev (Beykoz Belediyesi Spor Kulübü). Miglior italiano Alessio Portello (Q36.5 Continental Cycling Team). L’olandese Lars Quaedvlieg (Universe Cycling Team) è il nuovo leader della classifica con 1″ sull’italiano Manuel Oioli (Q36.5 Continental Cycling Team) e sul connazionale Jarri Stravers (Universe Cycling Team)
TROFEO PONENTE IN ROSA (Donne)
Giorno di riposo
GP OETINGEN (Belgio – Donne)
Corsa non disputata causa neve
POGACAR, LA PRIMA VITTORIA ALLA PARIGI NIZZA HA IL SAPORE DELLA RIVINCITA!
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) marchia con la sua classe sopraffina il primo arrivo in salita della Parigi Nizza 2023 portandosi in testa alla classifica generale, lo sloveno regola allo sprint David Gaudu (Groupama-FDJ), dopo aver risposto al primo scatto di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) che paga all’arrivo un ritardo di ben 43”.
Quarta tappa della Parigi-Nizza 2023 con il primo arrivo in salita, condizioni meteo non ideali con strascichi di pioggia sulla corsa e vento anche contrario proprio verso il traguardo di La Loges des Gardes. La fuga quindi tarda a formarsi, bisogna infatti aspettare il chilometro venticinque di corsa per vedere un drappello di sette corridori riuscire ad evadere dal gruppo. I sette sono: Maurice Ballerstedt (Alpecin-Deceuninck), Lilian Calmejane (Intermarché-Circus-Wanty), Anders Skaarseth e Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team), Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny), Lawrence Warbasse (AG2R Citroën), Hugo Houle(Israel-Premier Tech). Il vantaggio della fuga si porta subito a circa 3’ dopo la prima ora di corsa, da dietro questa volta sono le squadre degli uomini di classifica a portarsi in testa che in un primo momento aiutano gli Education-EasyPost della maglia gialla Magnus Cort. In un tratto di strada con vento contrario le formazioni della UAE Team Emirates, Groupama-FDJ e Ineos Grenadiers si portano in blocco davanti per proteggere i propri capitani, l’andatura diventa più sostenuta tanto che il gruppo principale si frazione in due tronconi per tornare qualche chilometro dopo nuovamente compatto, siamo a circa 90 chilometri dal traguardo. Dopo altri sette chilometri relativamente tranquilli è ancora il vento a far sì davanti, questa volta da soli, i Groupama-FDJ. Imprimono una accelerazione che fa esplodere letteralmente il gruppo in cinque tronconi. Nel gruppo in testa resta la maglia gialla Magnus Cort a cui pian piano si riaccodano gli altri quattro gruppi, situazione di corsa che torna tranquilla, con i sette al comando che in questa fase di gara raggiungono il vantaggio massimo di 4’:40”. Dietro andatura regolare della EF Education-EasyPost tornata a pilotare il plotone all’attacco del primo GPM di giornata a 57 Km dall’arrivo. Sulle prime rampe della salita si portano anche gli Ineos Grenadiers, ritmo più sostenuto e fuga che inizia a perdere secondi. In vista del GPM cede il passo Ballerstedt mentre Gregaard vi transita per primo, stessa cosa al successivo GPM, il francese vestirà così a fine tappa la maglia a pois. Allo scollinamento il gruppo passa con un ritardo di 1’:40”. Dopo una breve discesa, la strada torna a salire, nel trtatto più duro Calmejane si sbarazza dei compagni di fuga, con il solo Skaarseth a tenergli le ruote. Tutti gli altri sono ripresi dal gruppo. Il ricongiungimento con i due fuggitivi superstiti avviene in vista del traguardo volante del Col du Beaulouis, dove Michael Matthews (Team Jayco-AlUla) allunga conquistando lo sprint intermedio, secondo è Skaarseth mentre questa volta Pogacar deve accontentarsi della terza posizione che gli vale comunque 2” di abbuono. Dopo lo sprint sia Matthews che Pogacar si rialzano con nuovamente gli Ineos Grenadiers a condurre la testa della corsa non appena inizia l’ultima salita verso La Loge des Gardes. Restano 6,4 Km da percorrere con alcuni tratti di pendenza in doppia cifra, dopo i primi chilometri la maglia gialla di Magnus Cort alza bandiera bianca, subito dopo si staccano anche Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe), Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e Jack Haig (Bahrain Victorious). Davanti fanno capolino gli uomini della UAE Team Emirates, ritmo sempre più elevato che riduce il drappello dei migliori a 20 uomini. Ai meno 4 Km il primo ad accendere la miccia è Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), la risposta di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è immediata, lo sloveno si francobolla alle ruote del danese, non offre nessun cambio e così il gruppettino dei migliori da dietro riesce a tornare sui due. Ad approfittare di un leggero rallentamento è David Gaudu (Groupama-FDJ), il transalpino va via tutto solo portandosi subito a 15” di vantaggio ai meno 2 Km dal traguardo. Questa volta è Pogacar a piazzare uno scatto a cui Vingegaard non riesce a rispondere, più forte del vento contrario lo sloveno va a riacciuffare Gaudù che si mette alla sua ruota. Ritmo forsennato di Pogar che scava un distacco enorme su tutti gli altri uomini di classifica e va a conquistare la prima vittoria alla Parigi-Nizza, Gaudù chiude ad 1” mentre dietro Vingegaard con le polveri bagnate viene raggiunto e sopravanzato da Gino Mäder (Bahrain Victorious), Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën) e Kévin Vauquelin (Team Arkéa Samsic) chiudendo in quinta posizione a 43” dal nuovo leader della corsa francese, un Pogacar che illumina la corsa verso il sole! Lo sloveno si veste di giallo e si mette dietro a 10” Gaudù, 44” Vingegaard, 56” Yates. Domani quinta tappa, lunga con i suoi 213 KM e un GPM di terza categoria poco più di 30 Km dall’arrivo di Saint-Paul-Trois-Châteaux, strizza l’occhio ai cacciatori di tappe.
Antonio Scarfone

L'esultanza di Tadey Pogacar a La Loges des Gardes (Image credit: Alex Broadway/Getty Images)