WILLIAMS SORPRENDE TUTTI A KUSNACHT. TAPPA E MAGLIA PER IL GIOVANE BRITANNICO
Nella prima tappa del Giro di Svizzera 2022, il circuito di Kusnacht da ripetere quattro volte si rivela più esigente del previsto e dopo l’annullamento della fuga a giocarsi la vittoria di tappa è un gruppetto di una quindicina di ciclisti. E’ Stephen Williams, nome nuovo del Team Bahrain Victorious, classe ’96, a sorprendere in una volata ristretta avversari ben più quotati come Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe), Andreas Kron (Team Lotto Soudal) o Marc Hirschi (UAE Team Emirates). Il gallese vince ed indossa la prima maglia gialla.
Il Giro di Svizzera 2022 apre le danze con una tappa movimentata da Kusnacht a Kusnacht lunga poco meno di 180 km. SI affronterà un circuito da ripetere quattro volte, caratterizzato dalla quadrupla scalata di Pfannenstiel e di Kusnachter Berg. Delle otto scalate totali, soltanto le prime due non saranno categorizzate come traguardo GPM. Sarà già un bel banco di prova per i ciclisti che vogliono ambire a fare classifica. Dopo la partenza da Kusnacht si formava la fuga di giornata grazie all’azione di sette ciclisti: Lewis Askey (Team Groupama FDJ), Casper Pedersen (Team DSM), Mike Teunissen (Team Jumbo Visma), Johan Jacobs (Team Movistar), Quinn Simmons (Team Trek Segafredo), Chad Haga (Team Huamn Powered Health) e Simon Vitzthum (Nazionale Svizzera). Simmons si aggiudicava il primo traguardo intermedio di Gossau posto dopo 53 km. Sul primo GPM di Pfannenstiel posto al km 67.3 era Jacobs a scollinare in prima posizione. Simmons invece transitava per primo sul successivo GPM di Kusnachter Berg posto al km 81.5. A 80 km dall’arrivo il vantaggio della fuga si attestava sui 3 minuti rispetto al gruppo inseguitore. Simmons si aggiudicava il secondo traguardo volante di Gossau posto al km 99. Sul successivo GPM di Pfannenstiel Askey si staccava dalla testa della corsa mentre Vitzthum scollinava per primo. Simmons si rifaceva sul successivo GPM di Kusnachter Berg transitando in prima posizione. Lo statunitense si aggiudicava anche il terzo ed ultimo traguardo volante di Gossau posto al km 144.7. Mancavano ormai soltanto gli ultimi due passaggi sul Pfannenstiel e sul Kusnachter Berg per definire chi avrebbe vinto la prima tappa del Giro di Svizzera. Il gruppo inseguitore aumentava l’andatura in particolar modo con il Team BikeExchange Jayco ed il Team EF Education EasyPost costantemente presenti a tirare nelle prime posizioni. Simmons scollinava in prima posizione sul GPM di Pfannenstiel posto al km 158.7. All’inizio dell’ultima ascesa verso il Kusnachter Berg restava in testa soltanto Vitzthum. Nonostante l’impegno, il giovane svizzero veniva ripreso dal gruppo proprio nel tratto iniziale della salita, quando mancavano circa 6 km alla fine. L’andatura aumentava sul tratto finale della salita, che presentava l’ultimo km con pendenze spesso in doppia cifra. A farne le spese, tra gli uomini di classifica o presunti tali, era Gino Mader (Team Bahrain Victorious). In testa al gruppo iniziavano a verificarsi le prime fratture e si avvantaggiavano Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech) e Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl). Fuglsang transitava in prima posizione sull’ultimo GPM quando ormai mancavano circa 7 km all’arrivo tra pianura e discesa. A circa 3 km dall’arrivo il gruppo dei migliori era formato da una quindicina di unità e nella volata ristretta aveva la meglio Stephen Williams (Team Bahrain Victorious) davanti a Maximilian Schachmann (Team BORA Hansgrohe) ed Andreas Kron (Team Lotto Soudal). Chiudevano la top five Marc Hirschi (UAE Team Emirates) in quarta posizione ed Alexey Lutsenko (Team Astana Qazaqstan) in quinta posizione. Nella top ten da segnalare il decimo posto di Domenico Pozzovivo (Team Intermarchè Wanty Gobert). Williams ottiene la prima vittoria stagionale e diventa di diritto un nome da seguire per arrivi di tappe mosse in cui può essere utile avere un discreto spunto veloce. Il giovane gallese è la prima maglia gialla del Giro di Svizzera 2022 con 4 secondi di vantaggio su Schachmann e 6 secondi di vantaggio su Kron. Alle spalle dei primi tre segue un drappello di 12 ciclisti a 10 secondi di ritardo da Williams, segno che già la prima tappa ha provocato un discreto divario tra i primi. Domani è in programma la seconda tappa da Kusnacht ad Aesch di 198 km. Le insidie maggiori sono tutte concentrate negli ultimi 70 km, quando si affronteranno in successione i tre GPM di Gempen, di Eicheberg e di Challpass. Un’altra tappa da seguire con molta attenzione e dove non mancherà la lotta sia per la vittoria di tappa che per le prime posizioni della classifica generale, che potrebbe subire qualche altro ritocco.
Antonio Scarfone

Stephen Williams vince a Kusnacht (foto: Getty Images)
12-06-2022
giugno 12, 2022 by Redazione
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Saint-Alban-Leysse – Plateau de Solaison, percorrendo 138.8 Km in 3h49′20″, alla media di 36.314 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e di 15″ l’australiano Ben O’Connor (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 6° a 55″. Roglic si impone in classifica con 4″ su Vingegaard e 1′41″ sull’australiano Ben O’Connor (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Caruso, 4° a 2′33″
TOUR DE SUISSE
Il britannico Stephen Williams (Bahrain Victorious) si è imposto nella prima tappa, circuito di Küsnacht, percorrendo 177.6 Km in 4h16′51″, alla media di 41.487 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Maximilian Schachmann (BORA-hansgrohe) e il danese Andreas Kron (Lotto Soudal). Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), 10°. Williams è il primo leader della classifica con 4″ su Schachmann e 6″ su Kron. Miglior italiano Pozzovivo, 10° a 10″.
ZLM TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma)si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Made – Rijsbergen, percorrendo 160.5 Km in 3h27′45″, alla media di 46.354 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Alexander Salby (Riwal Cycling Team) e l’australiano Sam Welsford (Team DSM).Due italiani in gara, Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix), 5°, Elia Viviani (INEOS Grenadiers) 46° a 1′47″. Kooij si impone in classifica con 28″ su Mareczko e 34″ sul belga Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen-Baloise). Viviani 26° a 2′14″
TOUR D’EURE-ET-LOIR
Il francese Samuel Leroux (GO Sport-Roubaix Lille Métropole) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Bû – Chartres, percorrendo 187 Km in 4h11′43″, alla media di 44.574 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Valentin Tabellion (GO Sport-Roubaix Lille Métropole) e il neozelandese Ryan Christensen (Bolton Equities Black Spoke). Nessun italiano in gara. Leroux si impone in classifica con 1″ su Tabellion e 5″ sul connazionale Emilien Jeannière (Vendée U)
ELFSTEDENRONDE BRUGGE
L’olandese Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella corsa belga, circuito di Bruges, percorrendo 192.3 Km in 4h18′46″, alla media di 44.588 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) e il belga Tim Merlier (Alpecin-Fenix). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech), 6°.
SPAR FLANDERS DIAMOND TOUR (Donne)
L’italiana Chiara Consonni (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella corsa belga, circuito di Nijlen, percorrendo 136.6 Km in 3h28′00″, alla media di 39.404 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Marthe Truyen (Plantur-Pura) e la neozelanda Georgia Danford (Andy Schleck-CP NVST-Immo Losch)
RAIFFEISEN OBERÖSTERREICH RUNDFAHRT (Austria)
L’austriaco Rainer Kepplinger (Hrinkow Advarics) si è imposto nella terza ed ultima tappa, PANEUM Sankt Florian (Asten) – Hinterstoder Hutterer Hös, percorrendo 133.5 Km in 3h21′32″, alla media di 39.745 Km/h. Ha preceduto di 19″ il francese Alexis Guérin (Team Vorarlberg) e di 30″ il danese Johannes Staune-Mittet (Jumbo-Visma Development Team). Unico italiano in gara Filippo Fortin (Maloja Pushbikers), 87° a 15′54″. Kepplinger si impone in classifica con 18″ su Guérin e 27″ su Staune-Mittet. Fortin 75° a 29′39″
TOUR DU CAMEROUN
Il marocchino Adil El Arbaoui (nazionale marocchina) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Ebolowa – Yaoundé, percorrendo 151.4 Km in 3h40′17″, alla media di 41.238 Km/h. Ha preceduto di 14″ il francese Axel Taillandier (Team France Défense) e il connazionale Achraf Ed-Doghmy (nazionale marocchina). Nessun italiano in gara. Il ruandese Moise Mugisha (nazionale ruandese) si impone in classifica con 32″ sul bulgaro Yordan Andreev (Martigues SC-Payden & Rygel) e 33″ sul camerunense Artuce Jodele Tella (SNH Velo Club Cameroun)
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Rodrigo Contreras (EPM Scott) si è imposto nella decima ed ultima tappa, cronometro individuale Paipa – Tunja, percorrendo 41.9 Km in 1h01′03″, alla media di 41.179 Km/h. Ha preceduto di 1′12″ il connazionale Fabio Duarte (Team Medellin-EPM) e di 1′54″ il connazionale Brayan Sanchez (Team Medellin-EPM). Nessun italiano in gara. Duarte (Team Medellin-EPM) si impone in classifica con 5′02″ sul connazionale Hernando Bohórquez (EPM Scott) e 6′13″ sul connazionale JuliánCardona (Sistecredito-GW)
GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER23
Il britannico Leo Hayter (Hagens Berman Axeon) si è imposto nella seconda tappa, Rossano Veneto – Pinzolo, percorrendo 166.5 Km in 3h58′09″, alla media di 41.948 Km/h. Ha preceduto di 39″ gli italiani Francesco Busatto (General Store-Essegibi-F.Ili Curia) e Mattia Petrucci (Team Colpack Ballan). Hayter è la nuova maglia rosa con 43″ su Busatto e 45″ su Petrucci
VINGEGAARD TRIONFA SUL PLATEAU DE SOLAISON. PRIMOZ ROGLIC VINCE IL DELFINATO 2022
Impressionante dimostrazione di forza del Team Jumbo Visma che sul Plateau de Solaison, nell’ultima tappa del Giro del Delfinato 2022, imprime un ritmo che non lascia scampo agli avversari, che vengono progressivamente respinti dalle durissime pendenze della salita finale. E’ Jonas Vingegaard a vincere davanti a Primoz Roglic. Lo sloveno vince il Giro del Delfinato 2022 ed al Tour de France potrà affidarsi alla squadra probabilmente più forte in circolazione per sferrare l’attacco a Tadej Pogacar.
Al Giro del Delfinato la maglia gialla resta un affare del Team Jumbo Visma dopo il passaggio di consegne da Wout van Aert a Primoz Roglic nella tappa di ieri. Il Galibier e la Croix de Fer si sono fatte sentire nelle gambe del campione belga che si è via via lasciato sfilare dal gruppo e Roglic ha completato l’opera con un attacco dei suoi sulla salita finale di Vaujany. Oggi lo sloveno ha la possibilità di vincere per la prima volta la breve corsa francese ma prima deve gestire la tappa più difficile dal punto di vista altimetrico, con la scalata conclusiva verso il Plateau de Solaison che misura 11.3 km al 9.2% di pendenza media. Dei quattro GPM che caratterizzano l’ultima tappa, quest’ultimo è certamente più impegnativo, essendo hors categorie, ma è preceduto da altri tre GPM non banali come il Col de Plainpalais, il Col de Leschaux ed il Col de la Colombière. I primi due sono posti nei primi trenta km e potranno fungere da trampolino per la fuga di giornata. Da saint-Alban-Leyss non prendeva il via Enric Mas (Team Movistar), ancora dolorante per la botta rimediata alla spalla nella caduta di un paio di tappe fa. Si partiva subito in salita con la scalata del Col de Plainpalais posto dopo meno di 9 km dalla partenza e si formava subito una fuga di quindici ciclisti formata da Eddie Dunbar e Laurens de Plus (Team INEOS), Matteo Fabbro (Team BORA Hansgrohe), Gorka Izagirre (Team Movistar), Bruno Armirail e Michael Storer (Team Groupama FDJ), George Bennett (UAE Team Emirates), Antonio Tiberi, Kenny Elissonde ed Antwan Tolhoek (Team Trek Segafredo), Simon Geschke (Team Cofidis), Alexis Vuillermoz (Team TotalEnergies), Jan Hirt (Team Intermarchè Wanty Gobert), Pierre Rolland, e Franck Bonnamour (Team B&B Hotels KTM). Rolland scollinava in prima posizione mentre il gruppo maglia gialla era tirato da Wout van Aert (Team Jumbo Visma), negli inediti panni di gregario. Rolland, sempre più saldo al comando della classifica GPM, scollinava in prima posizione anche sul successivo GPM del Col de Leschaux posto al km 30.8. Tolhoek vinceva il traguardo volante de Le-Grand-Bornard posto al km 88.1. Iniziava così la scalata verso il Col de la Colombière, terzo dei quattro GPM in programma oggi. Il gruppo dei fuggitivi iniziava a perdere qualche pezzo e tra gli altri ne faceva le spese Rolland. Era De Plus a scollinare in prima posizione. Il gruppo maglia gialla teneva sempre nel mirino i componenti della fuga, con la Jumbo Visma sempre presente nelle prime posizioni. Van Aert dava le ultime poderose pedalate prima di sfilarsi in corrispondenza dell’inizio dell’ascesa verso il traguardo. Il ritmo della Jumbo Visma era subito elevato con Steven Kruijswijk a mettere in fila un gruppo sempre più esiguo dove era inevitabile la selezione da dietro. I primi nomi grossi a rialzarsi erano David Gaudu (Team Groupama FDJ) e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team). Anche Tao Geoghegan Hart (Team INEOS) e Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious) avevano i loro bei problemi a mantenere il ritmo della Jumbo Visma che alle spalle di Kruijswijk restava compatta con Roglic e Vingegaard. Bennett era l’ultimo dei fuggitivi ad essere ripreso, a circa 7 km dall’arrivo. Kruijswijk dava l’ultima pedalata e partiva subito Vingegaard che faceva veramente il vuoto già a 6 km dall’arrivo. Soltanto Roglic rimaneva alla ruota del forte ciclista danese e anche Esteban Chaves (Team EF Education EasyPost), Jack Haig (Team Bahrain Victorious) e Ben O’Connor (Team AG2R) si staccavano irrimediabilmente a circa 5 km dall’arrivo. Roglic e Vingegaard andavano di comune accordo verso la vittoria di tappa e della classifica generale. Era il danese ad alzare le braccia sul traguardo del Plateau de Solaison davanti a Roglic. O’Connor era terzo a 15 secondi di ritardo mentre chiudevano la top five Chaves in quarta posizione e Ruben Guerreiro (Team EF Education EasyPost) in quinta posizione, entrambi a 53 secondi di ritardo. Ottimo il sesto posto di un indomito Damiano Caruso (Team Bahrain Victorious), che conquista il quarto posto finale. I primi tre vanno nell’ordine a Roglic, Vingegaard e O’Connor. Per quanto riguarda le altre classifiche, Wout Van Aert vince la classifica a punti, Pierre Rolland vince la classifica dei GPM, Tobias Halland Johannessen vince la classifica del miglior giovane e la Jumbo Visma vince la classifica a squadre. Adesso l’interesse in preparazione Tour de France si sposta verso Est dove prima Giro di Svizzera e poi Giro di Slovenia, con la presenza del padrone di casa Tadej Pogacar, serviranno preparare la condizione in vista della Grande Boucle. Questo Delfinato ci ha detto che la Jumbo Visma è probabilmente la squadra più forte in circolazione; se riuscirà a giocare bene le proprie carte, potrà davvero puntare al piatto grosso con uno dei suoi ciclisti e dare filo da torcere a Tadej Pogacar.
Giuseppe Scarfone

Jonas Vingegaard vince sul Plateau de Solaison (foto: Getty Images)
BRUTTOMESSO INIZIA CON IL BOTTO IL GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER 23
Il Giro d’Italia Giovani Under 23, appuntamento clou del calendario dilettantistico italiano, ha preso il via oggi e ha visto primeggiare il portacolori della Zalf Euromobil Fior, Alberto Bruttomesso, capace di imporsi in volata davanti a Van Uden e Andersen ed al resto del plotone.
Alberto Bruttomesso da Valdagno (VI), classe 2003, è il primo nome iscritto sull’albo d’oro del Giro d’Italia Giovani Under23 2022. La manifestazione sportiva dedicato al futuro del ciclismo mondiale ha preso il via oggi con una tappa di 164,9 km, disegnata tra il borgo marchigiano di Gradara e la cittadina romagnola di Argenta, nel ferrarese.
Il giovane vicentino, al suo primo anno nella categoria, si è imposto in volata al termine di una tappa molto combattuta e ha avuto la meglio su Casper Van Uden (Development Team DSM), Kasper Andersen (Hagens Berman Axeon), Gidas Umbri (Team Colpack Ballan), Lorenzo Magli (Mastromarco Sensi FC Nibali), Leslie Lührs (Team Lotto-Kern Haus), Sean Flynn (Tudor Pro Cycling Team), Kevin Bonaldo (Team Qhubeka), Filippo Dignani (Work Service Group Vitalcare Vega) e Pierre-Pascal Keup (Team Lotto-Kern Haus), che ovviamente lo seguono nell’ordine anche nella prima classifica generale.
La volata vittoriosa di Bruttomesso è stata l’epilogo di una tappa corsa in maniera molto “garibaldina”, durante la quale si sono susseguite, fughe, ricongiungimenti e fratture del plotone principale.
I primi a conquistarsi l’onore della cronaca sono stati Valter Ghigino (Hopplà-Petroli Firenze-Don Camillo), Emanuele Ansaloni (#inEmiliaRomagna Cycling Team), Marco Palomba (General Store), Gabriele Petrelli (CT Friuli) e Owen Lightfoot (Zappi Racing Team), protagonisti della fuga di giornata avvantaggiati fin dal via. I cinque hanno “duelllato” al GPM di San Clemente (prima maglia Blu assegnata al ligure Ghigino), poi la loro avventura è proseguita per terminare con il ricongiungimento dopo un centinaio di chilometri dal via.
Con soli 55 km da percorrere a questo punto, il gruppo sembrava percorso da una scarica elettrica e prova ne è stata il fatto che il plotone si diviso in due tronconi, divisi da una quindicina scarsa di secondi.
Dopo il secondo ricompattamento c’è stato un secondo tentativo di Ansaloni, che abita ad una decina di chilometri da traguardo. Neanche in questa occasione il romagnolo ha avuto fortuna e il suo tentativo è stato prontamente rintuzzato. La normale conclusione in quel di Argenta è stata così quella di una volata di gruppo che ha visto il successo di Bruttomesso, alla prima affermazione stagionale.
Mario Prato

La vittoria di Bruttomesso ad Argenta (© Giro d'Italia Giovani Under 23)
11-06-2022
giugno 11, 2022 by Redazione
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Lo spagnolo Carlos Verona (Movistar Team) si è imposto nella settima tappa, Saint-Chaffrey – Vaujany, percorrendo 134.8 Km in 3h53′35″, alla media di 34.626 Km/h. Ha preceduto di 13″ lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e di 25″ il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – Victorious), 11° a 56″. Roglic è il nuovo leader della classifica con 44″ su Vingegaard e 1′24″ sull’australiano Ben O’Connor (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Caruso, 5° a 1′32″
ZLM TOUR (Paesi Bassi)
Il belga Timothy Dupont (Bingoal Pauwels Sauces WB) si è imposto nella quarta tappa, Sint Willebrord – Mierlo, percorrendo 196.5 Km in 4h12′57″, alla media di 46.110 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) e l’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers). In gara anche l’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix), 6°. Kooij è ancora leader della classifica con 17″ su Viviani e 18″ su Mareczko
TOUR D’EURE-ET-LOIR
Il francese Valentin Tabellion (GO Sport-Roubaix Lille Métropole) si è imposto nella seconda tappa, Cloyes-les-Trois-Rivières – La Ferté-Vidame, percorrendo 192 Km in 4h28′12″, alla media di 42.953 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Ryan Cortjens (Alpecin-Fenix Development Team) e il polacco Jakub Murias (Voster ATS Team). Nessun italiano in gara. Il francese Emilien Jeannière (Vendée U) è ancora leader della classifica con
2″ su Tabellion e 4″ sul britannico Robert Donaldson (nazionale britannica)
DWARS DOOR HET HAGELAND
L’olandese Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix) si è imposto nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 177 Km in 4h06′59″, alla media di 42.999 Km/h. Ha preceduto di 1″ il belga Gianni Vermeersch (Alpecin-Fenix) e di 3″ il francese Florian Sénéchal (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Unico italiano classificato (su tre partenti) Alexander Konychev (Team BikeExchange-Jayco), 38° a 5′14″
DWARS DOOR HET HAGELAND DONNE
L’italiana Ilaria Sanguineti (Valcar-Travel & Service) si è imposta nella corsa belga, Aarschot – Diest, percorrendo 126.5 Km in 3h18′33″, alla media di 38.227 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaca Christina Schweinberger (Plantur-Pura) e di 2″ l’olandese Femke Markus (Parkhotel Valkenburg)
RAIFFEISEN OBERÖSTERREICH RUNDFAHRT (Austria)
Il norvegese Per Strand Hagenes (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella seconda tappa, Eferding – Niederkappel, percorrendo 129.5 Km in 3h07′37″, alla media di 41.414 Km/h. Ha preceduto di 3″ il danese Andreas Stokbro (Team Coop) e il tedesco Tim Torn Teutenberg (Leopard Pro Cycling). Unico italiano in gara Filippo Fortin (Maloja Pushbikers), 64° a 13′51″. Stokbro è il nuovo leader della classifica con 10″ sul belga Daan Soete (Team Deschacht Hens Maes Containers) e su Hagenes. Fortin 51° a 14′17″
TOUR DU CAMEROUN
Il francese Axel Taillandier (Team France Défense) si è imposto nella settima tappa, Boumnyebel – Mbalmayo, percorrendo 112.6 Km in 2h48′14″, alla media di 40.159 Km/h. Ha preceduto allo sprint il marocchino Anass Ait El Abdia (nazionale marocchina) e di 3″ il marocchino Adil El Arbaoui (nazionale marocchina). Nessun italiano in gara. Il ruandese Moise Mugisha (nazionale ruandese) è il nuovo leader della classifica con 32″ sul bulgaro Yordan Andreev (Martigues SC-Payden & Rygel) e 33″ sul camerunense Artuce Jodele Tella (SNH Velo Club Cameroun)
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Robinson Chalapud (Team Banco Guayaquil Ecuador) si è imposto nella nona tappa, Guateque – Santa Rosa de Viterbo, percorrendo 182.2 Km in 4h40′35″, alla media di 38.962 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Rafael Pineda (Colombia Tierra de Atletas) e Duban Bobadilla (Nativos Team). Nessun italiano in gara. Il connazionale Fabio Duarte (Team Medellin-EPM) è ancora leader della classifica con 1′48″ sul connazionale Hernando Bohórquez (EPM Scott) e 3′10″ sul connazionale JuliánCardona (Sistecredito-GW)
WOMEN’S TOUR (Regno Unito)
L’olandese Lorena Wiebes (Team DSM) si è imposta nella sesta ed ultima tappa, Chipping Norton – Oxford, percorrendo 142.9 Km in 3h38′15″, alla media di 39.285 Km/h. Ha preceduto allo sprint la francese Clara Copponi (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo). La Longo Borghini si impone in classifica con 1″ sull’australiana Grace Brown (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e 5″ sulla polacca Katarzyna Niewiadoma (CANYON//SRAM Racing)
GIRO D’ITALIA GIOVANI UNDER23
L’italiano Alberto Bruttomesso (Zalf Euromobil Désirée Fior) si è imposto nella prima tappa, Gradara – Argenta, percorrendo 164.9 Km in 3h47′38″, alla media di 43.465 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Casper Van Uden (Development Team DSM) e il danese Kasper Andersen (Hagens Berman Axeon). Bruttomesso è la prima maglia rosa con 4″ su Van Uden e 6″ su Andersen
VERONA NON SI ARENA E VINCE A VAUJANY. ROGLIC E’ LA NUOVA MAGLIA GIALLA
Carlos Verona (Team Movistar), unico superstite della maxi-fuga della settima tappa, resiste sulla salita finale all’inseguimento di uno scatenato Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) e vince sul traguardo di Vaujany. Roglic è la nuova maglia gialla e se non l’ha ipotecata, poco ci manca, visto il netto vantaggio sugli immediati inseguitori. Domani ultima tappa del delfinato 2022 con la durissima salita finale di Solaison.
Il Giro del Delfinato affronta le ultime due tappe dell’edizione 2022. Un gran finale sulle Alpi che comincia con la settima tappa da Saint-Chaffrey a Vaujany per un totale di 135 km, la metà dei quali in salita. Si inizia con il Col du Galibier, si continua con il Col de la Croix de Fer , entrambe hors categorie, e si finisce sulla salita verso Vaujany, un seconda categoria che farà la differenza dopo la fatica accumulata precedentemente. La domanda è una sola: riuscirà Wout van Aert (Team Jumbo Visma) a difendere la maglia gialla? Non vediamo l’ora di scoprirlo. Chris Froome (Team Isreal Premier Tech) non prendeva il via della settima tappa a causa di un’influenza. Al britannico si aggiungevano i forfait di Dylan Groenewegen (Team BikeEnchange jayco) e Jordi Meeus (Team BORA Hansgrohe). Il gruppo pedalava compatto nei primi km ed Ethan Hayter (Team INEOS) si aggiudicava il traguardo volante di Le Monetier-les-Bains posto al km 5.2. Sulle prime rampe del Col du Galibier si formava una fuga di tredici uomini composta da Matteo Fabbro (Team BORA Hansgrohe), Pierre Rolland (Team B&B Hotels KTM), Andres Camilo Ardila (UAE Team Emirates), Bruno Armirail (Team Groupama FDJ), Laurens Huys (Team Intermarchè Wanty Gobert), Victor Lafay (Team Cofidis), Andrei Amador (Team INEOS), Carlos Verona (Team Movistar), Omer Goldstein (Team Israel Premier Tech), Dries Devenyns (Team Quick Step Alpha Vinyl), Kenny Vermaerke (Team DSM) e Kenny Elissonde e Toms Skujins (Team Trek Segafredo). A questi tredici si univano altri cinque ciclisti nei successivi km, ovvero Mark Donovan (Team DSM), Simon Guglielmi (Team Arkea Samsic), Jasper Styven (Team Trek Segafredo), Gregor Muhlberger (Team Movistar) e Luis Leon Sanchez (Team Bahrain Victorious). Rolland scollinava in prima posizione mentre il gruppo maglia gialla era segnalato a circa 2 minuti di ritardo. La corsa si animava sul successivo GPM del Col de la Croix de Fer, quando il gruppo di testa esplodeva in tanti pezzi e restavano in testa Lafay, Rolland, Verona, Ellissonde e Muhlberger in testa a 2 km dallo scollinamento. Intanto nel gruppo maglia gialla si segnalavano alcuni ciclisti in difficoltà. Tra i nomi caldi si staccavano prima Enric Mas (Team Movistar) e successivamente proprio la maglia gialla Wout van Aert (Team Jumbo Visma). Era Rolland a scollinare in prima posizione. Il Team Bahrain Victorious e il Team Groupama FDJ aumentavano l’andatura e Van Aert si perdeva nelle retrovie della corsa. Nella discesa verso l’ultima salita di Vaujany Verona ed Elissonde restavano da soli in testa alla corsa. La coppia al comando iniziava affrontava l’ultimasalita verso il traguardo di Vaujany con oltre due minuti di vantaggio sul drappello dei migliori. A meno di 3 km dall’arrivo Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) aumentava violentemente l’andatura ed il gruppo dei migliori si riduceva ad una decina di unità. A 2 km dall’arrivo Verona, rimasto da solo in testa alla corsa, aveva ancira circa 50 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Ad 1 km e 400 metri dall’arrivo, scattava Primoz Roglic (Team Jumbo Visma). Lo sloveno faceva subito il vuoto e si portava all’inseguimento di Verona. Lo spagnolo, favorito dall’ultimo km praticamente in discesa, riusciva a mantenere un esiguo vantaggio sullo scatenato sloveno ed andava a vincere sul traguardo di Vaujany. Roglic era secondo a 13 secondi di ritardo. Vingegaard chiudeva in terza posizione a 25 secondi di ritardo da Verona. Chiudevano la top five Ben O’Connor (Team AG2R Citroen) e Tobias Johannessenn (Team Unono.X Pro Cycling), rispettivamente a 39 ed a 40 secondi di ritardo da Verona. Lo spagnolo otteneva non solo la prima vittoria stagionale, ma addirittura la prima vittoria in una carriera già abbastanza lunga. La classifica generale, come ampiamente previsto, è cambiata radicalmente ed ora Roglic è la nuova maglia gialla con 44 secondi di vantaggio su Vingegaard ed 1 minuto e 24 secondi di vantaggio su O’Connor. Domani è in programma l’ottava ed ultima tappa da Saint-Alban-Leysse al Plateau de Solaison. Il Col de Plainpalais dopo 9 km, il Col des Leschaux dopo 31 km e il Col de la Colombière dopo 101 km, faranno da antipasto alla salita finale verso il Plateau de Solaison, un hors categorie di oltre 11 km di altezza ad oltre il 9% di pendenza media. La durezza dell’ultima salita stimolerà gli scalatori puri ad attaccare e ci svelerà il vincitore del Giro del Delfinato 2022, con Roglic che parte in pole position.
Giuseppe Scarfone

Carlos Verona vince a Vaujany (foto: Getty Images)
10-06-2022
giugno 10, 2022 by Redazione
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il francese Valentin Ferron (TotalEnergies) si è imposto nella sesta tappa, Rives – Gap, percorrendo 196.5 Km in 3h38′35″, alla media di 44.551 Km/h. Ha preceduto di 3″ i connazionali Pierre Rolland (B&B Hotels-KTM) e Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic). Miglior italiano Andrea Bagioli (Quick-Step Alpha Vinyl Team) 4° a 3″. Il belga Wout van Aert (Jumbo-Visma) è ancora leader della classifica con 1′03″ sull’italiano Mattia Cattaneo (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e 1′06″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma)
ZLM TOUR (Paesi Bassi)
L’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix) si è imposto nella terza tappa, Heythuysen – Buchten, percorrendo 192.5 Km in 4h27′36″, alla media di 48.716 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) e il danese Alexander Salby (Riwal Cycling Team). In gara anche l’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers), 4°. Kooij è ancora leader della classifica con 12″ su Mareczko e 15″ su Viviani
TOUR D’EURE-ET-LOIR
Il francese Emilien Jeannière (Vendée U) si è imposto nella prima tappa, La Loupe – Châteaudun, percorrendo 161.5 Km in 3h23′36″, alla media di 47.593 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Robert Donaldson (nazionale britannica) e il connazionale Samuel Leroux (GO Sport-Roubaix Lille Métropole). Nessun italiano in gara. Jeannière è il primo leader della classifica con 4″ su Donaldson e 6″ su Leroux
GROSSER PREIS DES KANTONS AARGAU
L’elvetico Marc Hirschi (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa elvetica, circuito di Leuggern, percorrendo 173.8 Km in 4h14′05″, alla media di 41.042 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Maximilian Schachmann (BORA-hansgrohe) e il danese Andreas Kron (Lotto Soudal). Miglior italiano Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), 4°.
RAIFFEISEN OBERÖSTERREICH RUNDFAHRT (Austria)
Il danese Andreas Stokbro (Team Coop) si è imposto nella prima tappa, Wels – Ranshofen, percorrendo 168.5 Km in 3h54′08″, alla media di 43.181 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Daan Soete (Team Deschacht Hens Maes Containers) e il ceco Jakub Toupalik (Elkov-Kasper). Unico italiano in gara Filippo Fortin (Maloja Pushbikers), 8° a 7″. Soete è ancora leader della classifica con 3″ su Stokbro e 9″ su Toupalik. Fortin 12° a 17″
TOUR DU CAMEROUN
Giorno di riposo
VUELTA A COLOMBIA
Il colombiano Aldemar Reyes (Team Medellin-EPM) si è imposto nell’ottava tappa, Sopo – Somondoco, percorrendo 96.3 Km in 2h09′45″, alla media di 44.532 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Fabio Duarte (Team Medellin-EPM) e di 18″ il connazionale Angel Alexander Gil (Orgullo Paisa). Nessun italiano in gara. Duarte è il nuovo leader della classifica con 59″ sul connazionale Hernando Bohórquez (EPM Scott) e 2′54″ sul connazionale Bernardo Suaza (Supergiros-Alc.Manizales)
WOMEN’S TOUR (Regno Unito)
L’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) si è imposta nella quinta tappa, Pembrey Country Park – Black Mountain, percorrendo 106.6 Km in 3h01′49″, alla media di 35.178 Km/h. Ha preceduto allo sprint la polacca Katarzyna Niewiadoma (CANYON//SRAM Racing) e l’australiana Grace Brown (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope). La Brown è ancora leader della classifica con lo stesso tempo della Longo Borghini e 2″ sulla Niewiadoma
FERRON INOSSIDABILE A GAP. VITTORIA DEL FRANCESE, VAN AERT RESTA IN GIALLO
Nella sesta tappa del Delfinato 2022 arriva la fuga con cinque francesi e un italiano a giocarsi la vittoria di tappa. Valentin Ferron (Team TotalEnergies) parte a circa 400 metri dall’arrivo e resiste al ritorno dei compagni di fuga, trionfando sul traguardo di Gap. Wou van Aert (Team Jumbo Visma) resta in maglia gialla e prepara la difesa o – perché no – l’attacco nelle ultime due tappa decisive ai fini della classifica generale.
La sesta tappa del Delfinato 2022 si avvicina alle Alpi e propone un percorso interessante, lungo il quale non escludiamo qualche attacco tra i big di classifica, anche se potrebbe anche prevalere l’attendismo in considerazione delle ultime due tappe decisamente più impegnative. La fuga d’altro canto ha le sue buone possibilità di successo e può avvantaggiarsi sul gruppo maglia gialla nei primi 70 km, nei quali sono presenti i GPM della Côte de Sainte-Eulalie-en-Royans, della Côte des Grands Goulet e del Col de Rousset, rispettivamente di quarta, terza e seconda categoria. L’ultimo dei quattro GPM in programma, il Col de Cabre, è il più lungo della tappa con i suoi 9 km di lunghezza e servirà a capire quanto vantaggio avrà ancora la fuga sul gruppo. Ieri i fuggitivi sono stati ripresi a soli 200 metri dall’arrivo, quindi vedremo se oggi sapranno essere capaci di resistere fino alla fine. Wout van Aert (Team Jumbo Visma) può ancora far lavorare la sua squadra e provare a fare la volata, che gli assicurerebbe in caso di arrivo nei primi tre, altri secondi d’abbuono. Ormai il belga non può più nascondersi e proverà a difendere la maglia gialla fino alla fine. Alla partenza di Rives non si presentava Juan Ayuso (UAE Team Emirates) a causa di uno stato influenzale che lo costringeva al forfait. Il primo concreto attacco per portare via la fuga vedeva un terzetto di ciclisti che provava ad evadere dal gruppo dopo una ventina di km. I tre erano Andrea Bagioli (Team Quick Step Alpha Vinyl), Jasper Stuyven (Team Trek Segafredo) e Lukasz Owsian (Team Arkea Samsic). Il gruppo reagiva ed annullava questo tentativo di fuga. Alexis Vuillermoz (Team TotalEnergies) scollinava per primo sul GPM della Côte de Sainte-Eulalie-en-Royans posto al km 41.6. Il francese restava in avanscoperta e veniva raggiunto da Kevin Geniets (Team Groupama FDJ), Mikkel Honoré (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan). Il gruppo reagiva nuovamente ed annullava anche questo tentativo di fuga. Pierre Rolland (Team B&B Hotels KTM) scollinava in prima posizione sul GPM della Côte des Grands Goulet posto al km 50.2. Lungo la successiva ascesa del Col de Rousset si formava finalmente la fuga di giornata. A Rolland si univano Geoffrey Bouchard (Team AG2R Citroen), Bruno Armirail (Team Groupama FDJ), Victor Lafay (Team Cofidis), Valentin Ferron (Team TotalEnergies), Warren Barguil (Team Arkea Samsic) e di nuovo Andrea Bagioli. Rolland scollinava in prima posizione sul GPM del Col de Rousset, posto al km 74.3. Il gruppo maglia gialla era segnalato a 4 minuti di ritardo. Barguil si aggiudicava il traguardo volante di Beaurières posto al km 128.9. All’inizio dell’ascesa verso il Col de Cabre, ultima difficoltà della tappa, il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo si manteneva intorno ai 4 minuti. Era Rolland a scollinare per primo mentre Armirail si faceva riprendere dal gruppo. In testa alla corsa restavano così sei ciclisti. Il Team Jumbo Visma era schierato in testa al gruppo ma l’andatura non sembrava tale da poter impensierire i fuggitivi, che a 18 km dall’arrivo avevano 2 minuti e 35 secondi di vantaggio. Nelle prime posizioni del gruppo si portavano anche gli uomini della Trek Segafredo, della BikeExchange Jayco e dell’UAE Team Emirates ma sembrava oggettivamente tardi per riprendere la fuga. A 10 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso ad 1 minuto e 55 secondi. I fuggitivi pedalavano di comune accordo fin sotto lo striscione dell’ultimo km. A 500 metri dall’arrivo con una poderoso scatto Ferron si avvantaggiava sui diretti avversari mantenendo un margine tale da consentirgli di vincere sul traguardo di Gap. In seconda posizione a 3 secondi di ritardo si piazzava in seconda posizione Rolland davanti a Barguil. Chiudevano la top five Bagioli in quarta posizione e Bouchard in quinta posizione. Il gruppo maglia gialla veniva regolato a 32 secondi di ritardo da Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates). Il colombiano verrà squalificato nel post gara per aver colpito Hugo Page (Team Intermarchè Wanty Gobert) ad una decina di km dalla conclusione della tappa. Ferron, dopo qualche buon risultato in stagione, ottiene la prima vittoria del 2022. In classifica generale resta tutto invariato quando mancano le ultime due tappe, le più esigenti dal punto di vista altimetrico. Van Aert è primo con un vantaggio di 1 minuto e 3 secondi su Mattia Cattaneo (Team Quick Step Alpha Vinyl) ed 1 minuto e 6 secondi di vantaggio su Primoz Roglic (Team Jumbo Visma). Domani è in programma la settima tappa da Saint-Chaffrey a Vaujany, che ricalca per grandi tratti la tappa dell’Alpe d’Huez del prossimo Tour de France. Si parte subito in salita affrontando il Col du Galibier. Dopo una lunga discesa inframmezzata da un breve passaggio sul Col du Telegraphe, si risale verso il Col de la Croix de Fer. Si scaleranno oltre 50 km in poco più di 100 km, mentre la salita finale di Vaujany è lunga soltanto 5,7 km ma concentra le maggiori difficoltà altimetriche avendo una pendenza media superiore al 7%. I big questa volta sono chiamati decisamente all’azione.
Giuseppe Scarfone

Valentin Ferron vince a Gap (foto: Dario Belingheri/Getty Images)
09-06-2022
giugno 9, 2022 by Redazione
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CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ
Il belga Wout van Aert (Jumbo-Visma) si è imposto nella quinta tappa, Thizy-les-Bourgs – Chaintré, percorrendo 162.3 Km in 3h38′35″, alla media di 44.551 Km/h. Ha preceduto allo spint il connazionale Jordi Meeus (BORA-hansgrohe) e il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Andrea Bagioli (Quick-Step Alpha Vinyl Team). 7°. Van Aert è ancora leader della classifica con 1′03″ sull’italiano Mattia Cattaneo (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e 1′06″ sullo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma)
ZLM TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) si è imposto anche nella seconda tappa, Veere – Goes, percorrendo 183.2 Km in 3h45′38″, alla media di 48.716 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers) e il belga Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen-Baloise). In gara anche l’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix), 17°. Kooij è ancora leader della classifica con 9″ su Viviani e 12″ su Van Poucke. Mareczko 4° a 16″
RAIFFEISEN OBERÖSTERREICH RUNDFAHRT (Austria)
Il belga Daan Soete (Team Deschacht Hens Maes Containers) si è imposto nel prologo, cronoscalata dello Schlossberg (Lienz), percorrendo 0.6 Km in 1′04″, alla media di 36.562 Km/h. Ha preceduto di 1″ il connazionale Lander Loockx (Team Deschacht Hens Maes Containers) e l’olandese Rick Pluimers (Jumbo-Visma Development Team). Unico italiano in gara Filippo Fortin (Maloja Pushbikers), 5° a 4″. Soete è il primo leader della classifica con 1″ su Loockx e Pluimers. Fortin 5° a 4″
TOUR DU CAMEROUN
Il marocchino Nasser Eddine Maatougui (nazionale marocchina) si è imposto nella sesta tappa, Douala – Kribi, percorrendo 152.7 Km in 3h53′10″, alla media di 39.294 Km/h. Ha preceduto di 2″ i connazionali Mounir Makhchoun (nazionale marocchina) e Anass Ait El Abdia (nazionale marocchina). Nessun italiano in gara. Il bulgaro Yordan Andreev (Martigues SC-Payden & Rygel) è ancora leader della classifica con 5″ sul camerunense Artuce Jodele Tella (SNH Velo Club Cameroun) e 19″ sul burkinabè Paul Daumont (nazionale burkinabè)
VUELTA A COLOMBIA
Il messicano Edgar Cadena (Canel´s-ZeroUno) si è imposto nella settima tappa, Mariquita – Alto del Vino, percorrendo 140.4 Km in 4h24′25″, alla media di 31.859 Km/h. Ha preceduto di 45″ il colombiano Wilson Estiben Pena (Colombia Tierra de Atletas) e di 1′05″ il colombiano Heiner Rodrigo Parra (Canel´s-ZeroUno). Nessun italiano in gara. Il colombiano Cristian David Rico (Colombia Tierra de Atletas) è ancora leader della classifica con 29″ sul connazionale Hernando Bohórquez (EPM Scott) e 1′23″ sul connazionale Julian Cardona (Sistecredito-GW)
WOMEN’S TOUR (Regno Unito)
L’australiana Grace Brown (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) si è imposta nella quarta tappa, Wrexham – Welshpool, percorrendo 144.7 Km in 3h48′34″, alla media di 37.985 Km/h. Ha preceduto allo sprint la polacca Katarzyna Niewiadoma (CANYON//SRAM Racing) e l’italiana Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo). La Brown è la nuova leader della classifica con 4″ sulla Niewiadoma e 6″ sulla Longo Borghini
VAN AERT SENZA RIVALI A CHAINTRE’. IL CAMPIONE BELGA VINCE IN VOLATA E RAFFORZA IL PRIMATO IN CLASSIFICA GENERALE
Dopo un forcing sull’ultimo GPM di giornata che esclude Dylan Groenewegen (Team BikeExchange) dalla lotta per la vittoria, la Jumbo Visma consente a Wout van Aert di giocarsi ancora una volta in volata le sue chance sul traguardo di Chaintrè. Il belga non tradisce le aspettative e vince davanti a Jordi Meeus (Team BORA Hansgrohe) ed Ethan Hayter (Team INEOS), cogliendo la seconda vittoria nella breve corsa francese e rafforzando il primato in cg.
Dopo la cronometro di ieri il Giro del Delfinato 2022 è al giro di boa e si avvicina alle dure tappe finali del week end con una tappa di trasferimento da Thizy-les-Bourgs a Chaintrè. I quattro GPM che la caratterizzano sono brevi e piuttosto facili, non avendo pendenze eccessive. Anche se gli ultimi due sono posizionati rispettivamente a 24 ed a 13 km dal traguardo, oggi potrebbe quindi essere l’occasione per i velocisti e in particolare per Dylan Groenewegen (Team BikeExchange), che fino adesso non è mai riuscito ad esprimere le sue qualità di velocista. Wout van Aert (Team Jumbo Visma) dal canto suo può far valere le sue doti in volata per prendersi qualche altro abbuono e rendere ancora più salda la sua maglia gialla. Nonostante alcuni attacchi dopo la partenza, la fuga oggi aveva difficoltà ad evadere dal gruppo, che transitava ancora sostanzialmente compatto sul primo GPM del Col des Ecorbans, posto al km 27.9. Era Jan Bakelants (Team Intermarchè Wanty Gobert) a transitare in prima posizione. Il belga manteneva la testa della corsa e su di lui si riportavano quattro ciclisti: Sebastian Shonbergen e Pierre Rolland (Team B&B Hotels KTM), Benjamin Thomas (Team Cofidis) e Fabien Doubey (Team TotalEnergies). Il quintetto di testa aumentava progressivamente il vantaggio sul gruppo maglia gialla e Bakelants si aggiudicava anche il traguardo volante di Chauffailles posto al km 43.8. All’inizio dell’ascesa verso il secondo GPM della Cote de Dun il vantaggio dei cinque fuggitivi era di circa 2 minuti e mezzo sul gruppo tirato dagli uomini del team Jumbo Visma. Rolland scollinava in prima posizione. Nella successiva discesa si segnalava la caduta di Enric Mas (Team Movistar). Rolland si rialzava facendosi riprendere dal gruppo. A 40 km dall’arrivo la fuga aveva 2 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla. In testa al gruppo si erano messi a tirare gli uomini del Team BikeExchange Jayco. Anche l’INEOS con il solito Filippo Ganna si faceva vedere nelle prime posizioni. Sulla Cote de Vergisson. Il ritmo della squadra inglese metteva in difficoltà proprio Dylan Groenewegen che si staccava ancora una volta dal gruppo principale e precisamente lungo l’ascesa della Cote de Vergisson, a 13 km dall’arrivo, che vedeva gli ultimi 600 metri ad una pendenza costantemente in doppia cifra. La fuga scollinava con poco più di 30 secondi di vantaggio sul gruppo in forte rimonta, mentre Groenewegen era segnalato ancora più dietro a oltre 1 minuto di ritardo. La fuga veniva ripresa a poco più di 200 metri dall’arrivo con il gruppo che aveva già lanciato la volata. Era Wout van Aert (Team Jumbo Visma) che aveva la meglio su Jordi Meeus (Team BORA Hansgrohe) ed Ethan Hayter (Team INEOS). Chiudevano la top five Edvald Boasson Hagen (Team TotalEnergies) in quarta posizione ed Hugo Page (Team Intermarchè Wanty Gobert) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava il settimo posto di Andrea Bagioli (Team Quick Step Alpha Vinyl). Van Aert coglie la seconda vittoria al Giro del Delfinato 2022 e grazie all’abbuono consolida la sua maglia gialla. Adesso il campione belga ha 1 minuto e 3 secondi di vantaggio su Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) ed 1 minuto e 6 secondi di vantaggio su Mattia Cattaneo (Team Quick Step Alpha Vinyl). Domani è in programma la sesta tappa da Rives a Gap. Dei quattro GPM che i ciclisti dovranno affrontare, l’ultimo di questi è posizionato a circa 60 km dall’arrivo, perciò se la fuga di giornata non riuscirà a giocarsi la vittoria, è probabile che assisteremo ad un altro arrivo in volata.
Giuseppe Scarfone

Wout van Aert vince a Chaintrè (foto: Dario Belingheri/Getty Images)

