FERRON INOSSIDABILE A GAP. VITTORIA DEL FRANCESE, VAN AERT RESTA IN GIALLO

giugno 10, 2022
Categoria: News

Nella sesta tappa del Delfinato 2022 arriva la fuga con cinque francesi e un italiano a giocarsi la vittoria di tappa. Valentin Ferron (Team TotalEnergies) parte a circa 400 metri dall’arrivo e resiste al ritorno dei compagni di fuga, trionfando sul traguardo di Gap. Wou van Aert (Team Jumbo Visma) resta in maglia gialla e prepara la difesa o – perché no – l’attacco nelle ultime due tappa decisive ai fini della classifica generale.

La sesta tappa del Delfinato 2022 si avvicina alle Alpi e propone un percorso interessante, lungo il quale non escludiamo qualche attacco tra i big di classifica, anche se potrebbe anche prevalere l’attendismo in considerazione delle ultime due tappe decisamente più impegnative. La fuga d’altro canto ha le sue buone possibilità di successo e può avvantaggiarsi sul gruppo maglia gialla nei primi 70 km, nei quali sono presenti i GPM della Côte de Sainte-Eulalie-en-Royans, della Côte des Grands Goulet e del Col de Rousset, rispettivamente di quarta, terza e seconda categoria. L’ultimo dei quattro GPM in programma, il Col de Cabre, è il più lungo della tappa con i suoi 9 km di lunghezza e servirà a capire quanto vantaggio avrà ancora la fuga sul gruppo. Ieri i fuggitivi sono stati ripresi a soli 200 metri dall’arrivo, quindi vedremo se oggi sapranno essere capaci di resistere fino alla fine. Wout van Aert (Team Jumbo Visma) può ancora far lavorare la sua squadra e provare a fare la volata, che gli assicurerebbe in caso di arrivo nei primi tre, altri secondi d’abbuono. Ormai il belga non può più nascondersi e proverà a difendere la maglia gialla fino alla fine. Alla partenza di Rives non si presentava Juan Ayuso (UAE Team Emirates) a causa di uno stato influenzale che lo costringeva al forfait. Il primo concreto attacco per portare via la fuga vedeva un terzetto di ciclisti che provava ad evadere dal gruppo dopo una ventina di km. I tre erano Andrea Bagioli (Team Quick Step Alpha Vinyl), Jasper Stuyven (Team Trek Segafredo) e Lukasz Owsian (Team Arkea Samsic). Il gruppo reagiva ed annullava questo tentativo di fuga. Alexis Vuillermoz (Team TotalEnergies) scollinava per primo sul GPM della Côte de Sainte-Eulalie-en-Royans posto al km 41.6. Il francese restava in avanscoperta e veniva raggiunto da Kevin Geniets (Team Groupama FDJ), Mikkel Honoré (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Samuele Battistella (Team Astana Qazaqstan). Il gruppo reagiva nuovamente ed annullava anche questo tentativo di fuga. Pierre Rolland (Team B&B Hotels KTM) scollinava in prima posizione sul GPM della Côte des Grands Goulet posto al km 50.2. Lungo la successiva ascesa del Col de Rousset si formava finalmente la fuga di giornata. A Rolland si univano Geoffrey Bouchard (Team AG2R Citroen), Bruno Armirail (Team Groupama FDJ), Victor Lafay (Team Cofidis), Valentin Ferron (Team TotalEnergies), Warren Barguil (Team Arkea Samsic) e di nuovo Andrea Bagioli. Rolland scollinava in prima posizione sul GPM del Col de Rousset, posto al km 74.3. Il gruppo maglia gialla era segnalato a 4 minuti di ritardo. Barguil si aggiudicava il traguardo volante di Beaurières posto al km 128.9. All’inizio dell’ascesa verso il Col de Cabre, ultima difficoltà della tappa, il vantaggio dei fuggitivi sul gruppo si manteneva intorno ai 4 minuti. Era Rolland a scollinare per primo mentre Armirail si faceva riprendere dal gruppo. In testa alla corsa restavano così sei ciclisti. Il Team Jumbo Visma era schierato in testa al gruppo ma l’andatura non sembrava tale da poter impensierire i fuggitivi, che a 18 km dall’arrivo avevano 2 minuti e 35 secondi di vantaggio. Nelle prime posizioni del gruppo si portavano anche gli uomini della Trek Segafredo, della BikeExchange Jayco e dell’UAE Team Emirates ma sembrava oggettivamente tardi per riprendere la fuga. A 10 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso ad 1 minuto e 55 secondi. I fuggitivi pedalavano di comune accordo fin sotto lo striscione dell’ultimo km. A 500 metri dall’arrivo con una poderoso scatto Ferron si avvantaggiava sui diretti avversari mantenendo un margine tale da consentirgli di vincere sul traguardo di Gap. In seconda posizione a 3 secondi di ritardo si piazzava in seconda posizione Rolland davanti a Barguil. Chiudevano la top five Bagioli in quarta posizione e Bouchard in quinta posizione. Il gruppo maglia gialla veniva regolato a 32 secondi di ritardo da Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates). Il colombiano verrà squalificato nel post gara per aver colpito Hugo Page (Team Intermarchè Wanty Gobert) ad una decina di km dalla conclusione della tappa. Ferron, dopo qualche buon risultato in stagione, ottiene la prima vittoria del 2022. In classifica generale resta tutto invariato quando mancano le ultime due tappe, le più esigenti dal punto di vista altimetrico. Van Aert è primo con un vantaggio di 1 minuto e 3 secondi su Mattia Cattaneo (Team Quick Step Alpha Vinyl) ed 1 minuto e 6 secondi di vantaggio su Primoz Roglic (Team Jumbo Visma). Domani è in programma la settima tappa da Saint-Chaffrey a Vaujany, che ricalca per grandi tratti la tappa dell’Alpe d’Huez del prossimo Tour de France. Si parte subito in salita affrontando il Col du Galibier. Dopo una lunga discesa inframmezzata da un breve passaggio sul Col du Telegraphe, si risale verso il Col de la Croix de Fer. Si scaleranno oltre 50 km in poco più di 100 km, mentre la salita finale di Vaujany è lunga soltanto 5,7 km ma concentra le maggiori difficoltà altimetriche avendo una pendenza media superiore al 7%. I big questa volta sono chiamati decisamente all’azione.

Giuseppe Scarfone

Valentin Ferron vince a Gap (foto: Dario Belingheri/Getty Images)

Valentin Ferron vince a Gap (foto: Dario Belingheri/Getty Images)

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