TOUR OF NORWAY, HAYTER FA SUA LA PRIMA

agosto 19, 2021 by Redazione  
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Ethan Hayter vince la prima tappa del Tour of Norway battendo Schelling e Træen

Prima tappa del Giro di Norvegia 2021, con arrivo sulla collina di Kroheia. La corsa procede spedita, ma senza un tentativo del mattino che riesce a fare il vuoto.
In avvicinamento al traguardo è la Ineos Grenadiers a prendere le redini della corsa, grazie al ritmo forsennato del fresco oro olimpico Filippo Ganna. Il lavoro del talento di Verbania è fondamentale per il compagno di squadra in Ineos Ethan Hayter, che a pochi chilometri dal traguardo riesce ad evadere dal plotone e prendere il largo in testa.
Giunti al rettilineo finale sono rimasti soltanto in due: insieme al portacolori Ineos l’unico a resistere è Ide Schelling (BORA-hansgrohe), che però nulla può nella lunghissima volata conclusiva accontentandosi così della piazza d’onore.
Alle loro spalle chiude il podio Torstein Træen (Uno-X Pro Cycling Team) attardato di 11″. Nonostante il grande lavoro di gregariato, sesta piazza per Filippo Ganna (Ineos – Grenadiers) che continua a mostrare una gamba invidiabile dopo l’exploit in terra giapponese.

Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAle8

Ethan Hayter vince la prima tappa del Tour of Norway. Photo Credit: Bettini Photo

Ethan Hayter vince la prima tappa del Tour of Norway. Photo Credit: Bettini Photo

19-08-2021

agosto 19, 2021 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il danese Magnus Cort Nielsen (EF Education – Nippo) si è imposto nella sesta tappa, Requena – Alto de la Montaña de Cullera, percorrendo 158.3 Km in 3h30′53″, alla media di 45.039 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma) e di 2″ l’italiano Andrea Bagioli (Deceuninck – Quick Step). Roglič è tornato maglia rossa con 25″ sullo spagnolo Enric Mas Nicolau (Movistar Team) e 36″ sul colombiano Miguel Ángel López Moreno (Movistar Team). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 7° a 58″

TOUR OF NORWAY

Il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) si è imposto nella prima tappa, Egersund – Sokndal (Kroheia), percorrendo 150.8 Km in 3h44′30″, alla media di 40.303 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’olandese Ide Schelling (Bora-Hansgrohe) e di 11″ il norvegese Torstein Træen (Uno-X Pro Cycling Team). Miglior italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), 6° a 13″. Hayter è il primo leader della classifica con 5″ su Schelling e 17″ su Træen. Miglior italiano Ganna, 6° a 23″

TOUR DU LIMOUSIN – NOUVELLE AQUITAINE

L’italiano Simone Velasco (Gazprom – RusVelo) si è imposto nella terza tappa, Bugeat (Espace 1000 Sources) – Lubersac, percorrendo 184.2 Km in 4h12′08″, alla media di 43.834 Km/h. Ha preceduto di 11″ il tedesco Simon Geschke (Cofidis) e l’italiano Luca Wackermann (EOLO-KOMETA). Il francese Dorian Godon (AG2R Citroën) è ancora leader della classifica con 14″ sui connazionali Warren Barguil (Arkéa-Samsic) e Franck Bonnamour (B&B Hotels p/b KTM). Miglior italiano Velasco, 7° a 30″

TOUR DE L’AVENIR (Under23)

Il norvegese Anders Halland Johannessen (nazionale norvegese) si è imposto nella sesta tappa, Champagnole – Septmoncel les Molunes, percorrendo 111 Km in 2h44′37″, alla media di 40.458 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale (e fratello gemello) Tobias Halland Johannessen (nazionale norvegese) e il britannico Thomas Gloag (nazionale britannica). Miglior italiano Filippo Zana (nazionale italiana), 5°. L’olandese Mick van Dijke (nazionale olandese) è ancora leader della classifica con 18″ sul connazionale Marijn van den Berg (nazionale olandese) e 28″ sul connazionale Casper van Uden (nazionale olandese). Miglior italiano Gianmarco Garofoli (nazionale italiana), 9° a 1′55″

CORT NIELSEN VINCE A CULLERA. ROGLIC TORNA IN ROSSO

agosto 19, 2021 by Redazione  
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Il secondo arrivo in salita della Vuelta 2021 arride nuovamente alla fuga. E’ Magnus Cort Nielsen (Team EF Education First) a resistere all’impetuoso inseguimento delle squadre dei big di classifica ed a vincere davanti a Promoz Roglic (Team Jumbo Visma) che si riprende la maglia rossa conquistata nella prima tappa e ceduta nella terza. Buon terzo posto per Andrea Bagioli (Team Deceuninck Quick Step). Domani tappa costellata di GPM con l’arrivo davvero impegnativo sul Balcon de Alicante.

La sesta tappa della Vuelta 2021 offre un gustoso finale dove il ‘garagismo’ spagnolo torna in auge e gli uomini di classifica si sfideranno sulle arcigne pendenze dell’Alto de la Montana de Cullera, un arrivo già affrontato alla Volta a la Comunitat Valenciana 2020 e che vide prevalere Tadej Pogacar su Alejandro Valverde. Quest’anno le nazionalità a contendersi la vittoria di tappa potrebbero essere le stesse, con Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) in rampa di lancio per la maglia rossa, visto che ha solo 5 secondi di ritardo dall’attuale leader Kenny Elissonde (Team Trek Segafredo). Più indietro Alejandro Valverde, che su questi arrivi va a nozze nonostante i 41 anni d’età ed una Movistar che ha ancora tanti galli nel pollaio, visto che anche Enric Mas e Miguel Angel Lopez oggi daranno battaglia. Non escludiamo neanche l’arrivo di una fuga, con uomini fuori classifica che potrebbero avere una buona possibilità di riuscita. La fuga di giornata si concretizzava soltanto intorno al km 60 grazie all’azione di cinque ciclisti: Jetse Bol (Team Burgos BH), Magnus Cort Nielsen (Team EF Education Nippo), Joan Bou (Team Euskaltel Euskadi), Bert-Jan Lindeman (Team Qhubeka NextHash) e Ryan Gibbons (UAE Team Emirates). La fuga raggiungeva un vantaggio massimo di circa 6 minuti ma dopo il traguardo intermedio di Pinedo, posto al km 98.3 e vinto da Bol, il gruppo aumentava l’andatura e dimezzava il suo ritardo a circa 50 km dall’arrivo. A 34 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso al di sotto dei 3 minuti. Le squadre più attive nell’inseguimento erano la Jumbo Visma e La Movistar. A 32 km dall’arrivo il vento favoriva i ventagli e si verificavano dei frazionamenti nel gruppo. Tra i pesci grossi rimasti nelle retrovie si segnalavano Hugh Carthy (EF Education Nippo), Fabio Aru (Team Qhubeka NextHash) e la maglia rossa Elissonde. Il gruppo si ricompattava dopo un paio di km. A 20 km dal termine la fuga aveva 2 minuti di vantaggio sul gruppo in forte recupero. Era sempre la Movistar a condurre l’inseguimento. Carthy si staccava a 13 km dall’arrivo. Il britannico, sofferente per la caduta nella seconda tappa, era scortato dai suoi compagni di squadra nelle retrovie del gruppo. A 7 km dalla conclusione la fuga aveva 55 secondi di vantaggio sul gruppo. Il quintetto di testa iniziava lo strappo finale di 2 km con 25 secondi di vantaggio sul gruppo maglia rossa. L’INEOS Grenadiers accelerava in testa al gruppo. Cort Nielsen provava l’allungo finale a poco meno di 1 km dall’arrivo. Alle sue spalle si scatenava la bagarre ma il danese riusciva a resistere al ritorno dei più immediati inseguitori e si imponeva davanti a Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) mentre Andrea Bagioli (Team Deceuninck Quick Step) era terzo a 2 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Aleksandr Vlasov (Team Astana) in quarta posizione ed Enric Mas (Team Movistar) in quinta posizione. Cort Nielsen ottiene la terza vittoria stagionale dopo quelle nell’ottava tappa della Parigi – Nizza e nella quarta tappa della Route d’Occitanie. Roglic è la nuova maglia rossa con 25 secondi di vantaggio su Mas (Team Movistar) e 36 secondi di vantaggio su Miguel Angel Lopez (Team Movistar). Domani la settima tappa da Gandia al Balcon de Alicante ha tutti i titoli per essere considerata uno dei tapponi della Vuelta 2021. I ciclisti dovranno affrontare sei GPM e vedranno pochissima pianura lungo i 152 km totali. La salita conclusiva presenta 4 km con pendenze costantemente in doppia cifra. I big di classifica usciranno sicuramente allo scoperto.

Antonio Scarfone

Magnus Cort Nielsen vince sullAlto de Cullera (foto: Getty Images Sport)

Magnus Cort Nielsen vince sull'Alto de Cullera (foto: Getty Images Sport)

LA TAPPA DEL GIORNO: REQUENA – ALTO DE LA MONTAÑA DE CULLERA

agosto 19, 2021 by Redazione  
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Secondo arrivo in salita, al termine di una salita breve ma intensa, ultimo atto di una tappa priva di altre insidie altimetriche e che potrebbe essere condizionata dal vento

L’apparenza inganna. Si arriva su una “montaña” ma oggi ci si terrà ben distante dalle montagne, considerato che la località d’arrivo è in realtà una collina che raggiunge quale quota massima i 233 metri sul livello del mare e che il resto del tracciato sarà quasi una fotocopia di quello della tappa di ieri, con parecchia pianura da digerire per giungere ai piedi della breve ma intensa ascesa finale. Sono appena 1900 i metri della rampa conclusiva, la cui pendenza media al 9.4% ingolosisce i finisseur, i quali certamente cercheranno di piazzare una rasoiata delle loro in modo d’anticipare un probabile epilogo allo sprint tra l’élite della classifica, come ci ricorda l’ordine d’arrivo di un anno fa che rammentiamo più sotto (sempre che non riesca ad andare in porto la fuga di giornata, come successo in vetta al Picón Blanco). Altre difficoltà la tappa non ne presenterà sul piano stradale, ma il tratto pianeggiante che precederà l’attacco dell’ascesa finale si svolgerà lungo le coste del Mediterraneo, dove domani pomeriggio saranno attese folate fino a 29 Km/h in senso laterale e leggermente contrario che potrebbero provocare fratture in seno al gruppo.

METEO

Requena : cielo sereno, 29.4°C, vento moderato da SE (13-15 km/h), umidità al 41%
Macastre (Km 42.8) : sole e caldo, 30°C (percepiti 31°C), vento moderato da SE (14-16 km/h), umidità al 48%
em> Pinedo (traguardo volante – Km 98.3) : cielo sereno, 28.5°C (percepiti 31°C), vento moderato da ESE (15 km/h), umidità al 31%
Alto de la Montaña de Cullera: sole e caldo, 31.6°C (percepiti 33°C), vento moderato da E (21-28 km/h), umidità al 43%

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

13.45: partenza da Requena
13:55: chilometro 0
14.50: inizio diretta su Eurosport 1 (a circa 41 Km dalla partenza)
16.00-16.15: traguardo volante di Pinedo
17.20-17.40: arrivo sulla Montaña de Cullera

L’ANGOLO DELLA STORIA

La località balneare di Cullera, conosciuta anche per la scritta a caratteri cubitali che ne riproduce il nome sulla fiancata interna della sua “montaña” e che ricorda quella celebre di Hollywood, ha finora all’attivo un solo precedente targato Vuelta, risalente al 1980. Quell’anno vi terminò la seconda tappa, scattata da Benidorm e vinta allo sprint dall’irlandese Sean Kelly, che nell’occasione precedette l’attuale d.s. dell’Astana Giuseppe Martinelli e che si era già imposto il giorno prima sul traguardo della Manga del Mar Menor, località dove la Vuelta 2021 farà scalo tra un paio di giorni. L’arrivo in salita sulla soprastante collina è, invece, una novità a metà perchè se il Giro di Spagna non vi è mai arrivato il 6 febbraio dello scorso anno vi era terminata la seconda frazione della Vuelta Valenciana, che finì con la vittoria allo sprint di un “certo” Tadej Pogacar davanti ad un “certo” Alejandro Valverde. Due giorni più tardi lo sloveno concederà il bis in vetta alla più ardua ascesa della Sierra de Bernia, imponendosi in classifica con 6 secondi sull’australiano Jack Haig e con il medesimo vantaggio sul futuro vincitore del Giro d’Italia Tao Geoghegan Hart. E anche lo stesso Pogacar, sette mesi più tardi, si porterà a casa un grande giro facendo rocambolescamente suo il Tour de France con un inatteso ribaltone ai danni del connazionale Roglic nella cronometro del penultimo giorno.

La “montaña de Cullera” e l’altimetria della sesta tappa (www.culleraturismo.com)

La “montaña de Cullera” e l’altimetria della sesta tappa (www.culleraturismo.com)

AD ALBACETE PHILIPSEN CONCEDE IL BIS. ELISSONDE NUOVA MAGLIA ROSSA

agosto 18, 2021 by Redazione  
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Jasper Philipsen (Team Alpecin Fenix) ottiene la seconda vittoria in volata e ritorna in maglia verde, seppur con un solo punto di vantaggio su Fabio Jakobsen (Team Deceuninck), oggi secondo. Buon terzo posto di Alberto Dainese (Team DSM). Una caduta a circa 12 km dall’arrivo mette fuori causa Rein Taaramae (Team Intermarchè Wanty Gobert) che cede la maglia rossa a Kenny Elissonde (Team Trek Segafredo). Domani finale interessante all’Alto de la Montaña de Cullera, salita di soli 2 km ma con pendenze in doppia cifra, con i big di classifica che si daranno battaglia.

La Vuelta 2021 prosegue la tendenza alla pianura ed oggi per la quinta tappa presenta una nuova opportunità per i velocisti. Siamo a tre volate certe su cinque tappe, e se si esclude la breve cronometro iniziale di Burgos, anch’essa sostanzialmente piatta, notiamo come gli organizzatori abbiano cambiato qualcosa nel percorso, che negli anni passati vedeva davvero poche occasioni per le ruote veloci. Sono quasi 185 i km da Tarancon ad Albacete ed i ciclisti non troveranno nessuna insidia altimetrica di rilievo. Rein Taaramae (Team Intermarchè Wanty Gobert) potrà conservare – si spera più agevolmente di ieri, dopo la caduta a meno di 3 km dall’arrivo – la maglia rossa mentre Fabio Jakobsen (Team Deceuninck Quick Step), nuovo leader della classifica a punti, non si farà certo pregare per difendere la maglia verde e sprintare per la vittoria, dopo quella di ieri. Dopo la partenza da Tarancon, si formava la fuga di giornata grazie all’azione di tre ciclisti: Pelayo Sanchez (Team Burgos BH), Xabier Mikel Azparren (Team Euskaltel Euskadi) e Oier Lazkano (Team Caja Rural). Il terzetto faceva registrare il suo vantaggio massimo sul gruppo, circa 7 minuti, intorno al km 60. Erano le squadre dei velocisti ad organizzarsi per controllare la fuga. Oltre a Deceuninck Quick Step, Alpecin Fenix e Groupama FDK si facevano vedere nelle prime posizioni del gruppo anche i compagni di squadra della maglia rossa Rein Taaramae (Team Intermarchè Wanty Gobert). Lazkano si aggiudicava lo sprint intermedio di La Roda, posto al km 131.5. A 30 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso a 1 minuto e 50 secondi e restavano da soli in testa Lazkano ed Azparren, visto che qualche km prima Sanchez si era fatto sfilare ed era stato ripreso dal gruppo maglia rossa. Lazkano veniva ripreso a 17 km dalla conclusione. Si attendeva ormai soltanto la volata anche se le squadre degli uomini di classifica erano anch’esse presenti nelle prime posizioni del gruppo. A 11 km e 500 metri dal termine una caduta al centro del gruppo vedeva coinvolti parecchi ciclisti e tra di essi anche Taaramae toccava l’asfalto e non sarebbe più riuscito ad rientrare nel gruppo principale. Tra gli uomini di classifica il più malconcio era Romain Bardet (Team DSM) che probabilmente diceva addio ai sogni di gloria, dopo aver dimostrato di avere una buona gamba nelle corse di riscaldamento alla Vuelta. L’Alpecin Fenix lavorava alla perfezione per Philipsen che vinceva nettamente davanti a Jakobsen mentre terzo era un ottimo Alberto Dainese (Team DSM). Chiudevano la top five Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) in quarta posizione e Piet Allegaert (Team Cofidis) in quinta posizione. Philipsen ottiene la seconda vittoria alla Vuelta 2021 e riconquista la maglia verde. In classifica generale, dopo l’uscita di scena di Taaramae, Kenny Elissonde (Team Trek Segafredo) è la nuova maglia rossa con 5 secondi di vantaggio su Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) e 10 secondi di vantaggio su Lilian Calmejane (Team AG2R Citroen). Domani la sesta tappa da Requena all’Alto de la Montaña de Cullera vedrà difficilmente i velocisti sfidarsi per la vittoria, visto che dopo 156 km senza grosse difficoltà altimetriche si dovranno affrontare gli ultimi 2 km in costante ascesa. Sarà una salita breve ma dalle pendenze arcigne, visto che non si scenderà mai sotto il 9%, con punte all’11%. Insomma, a meno che la fuga del giorno non concretizzi, sarà una tappa per abili finisseur, per velocisti molto resistenti e perché no, anche per uomini di classifica che vorranno testare i propri avversari.

Antonio Scarfone

Jasper Philipsen vince ad Albacete (foto: Getty Images Sport)

Jasper Philipsen vince ad Albacete (foto: Getty Images Sport)

18-08-2021

agosto 18, 2021 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) si è imposto nella quinta tappa, Tarancón – Albacete, percorrendo 184.4 Km in 4h24′41″, alla media di 41.801 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Fabio Jakobsen (Deceuninck-Quick Step) e l’italiano Alberto Dainese (Team DSM), 4°. Il francese Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) è la nuova maglia rossa con 5″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma) e 10″ sul connazionale Lilian Calmejane (AG2R Citroën Team). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 7° a 32″

TOUR DU LIMOUSIN – NOUVELLE AQUITAINE

Il francese Dorian Godon (AG2R Citroën) si è imposto nella seconda tappa, Agonac – Payzac, percorrendo 172 Km in 4h13′02″, alla media di 40.785 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Warren Barguil (Arkéa-Samsic) e Franck Bonnamour (B&B Hotels p/b KTM). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè), 9° a 45″. Godon è il nuovo leader della classifica con 14″ su Barguil e 16″ su Bonnamour. Miglior italiano Fiorelli, 11° a 1′04″

TOUR DE L’AVENIR (Under23)

L’olandese Marijn van den Berg (nazionale olandese) si è imposto nella quinta tappa, Tomblaine – Bar-sur-Aube, percorrendo 172 Km in 3h58′14″, alla media di 37.954 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Mick van Dijke (nazionale olandese) e l’italiano Luca Colnaghi (nazionale italiana). L’olandese Mick van Dijke (nazionale olandese) è ancora leader della classifica con 7″ su Van den Berg (nazionale olandese) e 10″ sul connazionale Casper van Uden (nazionale olandese). Miglior italiano Gianmarco Garofoli (nazionale italiana), 13° a 1′55″

LA TAPPA DEL GIORNO: TARANCÓN – ALBACETE

agosto 18, 2021 by Redazione  
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Ancora una tappa per velocisti all’orizzionte della Vuelta, che oggi proporrà un percorso quasi del tutto pianeggiante e caratterizzato da un’infinita sequela d’interminabili rettilinei nel finale

Dopo la tappa di ieri, anche oggi la Vuelta ha in programma una tappa destinata ai velocisti, come quelle vinte da Philipsen e Jakobsen prive di Gran Premi della Montagna. Quella odierna sarà, però, nettamente più filante rispetto alle due finora disputate e non soltanto per il tracciato quasi perfettamente pianeggiante, nel quale l’unica concessione alla salita sarà costituit da un tratto di 3500 metri al 2.3% che s’incontrerà ad una quarantina di chilometri dalla partenza. Anche sotto l’aspetto planimetrico la tappa appare molto snella, soprattutto negli ultimi 113 Km, caratterizzati da rarissime curve e da interminabili rettilinei lungo i quali andrà inevitabilmente a spegnersi la fuga di giornata. Il più lungo, poco meno di 40 Km, è quello che anticiperà ai -53 Km dall’arrivo il passaggio dal traguardo volante de La Roda, subito dopo il quale ne inizierà uno di 18 Km e infine un’ultimo di 25 Km che si concluderà alle porte di Albacete, quando al traguardo mancheranno poco più di 5 Km. Nel frattempo risaliranno le temperature, con la colonnina di mercurio che tornerà abbondantemente a superare i 30°C.

METEO

Tarancón : cielo sereno, 29.3°C, vento debole da SSW (6 km/h), umidità al 36%
Villamayor de Santiago (Km 31.5) : sole e caldo, 31.8°C (percepiti 31°C), vento debole da SW (6-7 km/h), umidità al 28%
em> El Provencio (Km 91) : sole e caldo, 32.2°C (percepiti 31°C), vento debole da WSW (9-11 km/h), umidità al 23%
em> La Roda (traguardo volante – Km 131.5) : poco nuvoloso, 33.8°C (percepiti 32°C), vento debole da SW (9-10 km/h), umidità al 22%
Albacete : poco nuvoloso, 34.4°C (percepiti 33°C), vento debole da SSW (9-11 km/h), umidità al 23%

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

13.00: partenza da Tarancón
13:13: chilometro 0
14.50: inizio diretta su Eurosport 1 (a circa 72 Km dalla partenza)
16.10-16.25: traguardo volante di La Roda
17.20-17.45: arrivo ad Albacete

L’ANGOLO DELLA STORIA

Dopo due mete inedite la Vuelta proporrà ora l’arrivo in una cittadina decisamente più tradizionale, che quest’anno accoglierà la corsa iberica per la ventiduesima volta nella storia. La prima “vuelta” risale al lontano 1942, l’anno della terza edizione del Giro di Spagna, quando Albacete accolse l’arrivo della prima tappa, vinta dallo scalatore spagnolo Julián Berrendero. I padroni di casa monopolizzeranno questo traguardo fino al 1973, quando il primo a tagliare la linea d’arrivo sarà l’olandese Gerben Karstens. L’Italia dovrà attendere fino al 1989 per vedere un azzurro sfrecciare vittorioso ad Albacete, il velocista lombardo Stefano Allocchio, oggi direttore di corsa del Giro d’Italia e delle altre corse organizzate dalla Gazzetta dello Sport. Dopo di lui solo Alessandro Petacchi riuscirà ad imporsi qui (2003) mentre l’ultimo corridore a vincere nella cittadina castigliana sarà lo sprinter francese Nacer Bouhanni nel 2014.

L a cattedrale di Albacete e l’altimetria della quinta tappa (www.elespanol.com)

L a cattedrale di Albacete e l’altimetria della quinta tappa (www.elespanol.com)

VUELTA, LA RINASCITA DI JAKOBSEN A MOLINA DE ARAGÓN

agosto 17, 2021 by Redazione  
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Ad un anno esatto dalla terribile caduta al Giro di Polonia, ecco la rinascita. Fabio Jakobsen (Deceunink-Quick Step) si aggiudica in volata la 4a frazione della Vuelta, da El Burgo de Osma a Molina de Aragón per 169 km. Il velocista olandese – terzo hurrà per lui nella corsa a tappe spagnola – rimonta nel finale Arnaud Demare (Groupama – FDJ) impedendogli, così, di trionfare per la prima volta alla Vuelta. Con questo successo Jakobsen scalza Philipsen dalla testa della classifica a punti.

Una tappa interlocutoria, dopo l’ascesa al PicPicón on Blanco e l’accoppiata tappa-maglia rossa conquistata da Rein Taaramäe (Intermarché). Calma piatta e le scintille, come previsto, solo negli ultimi chilometri.
L’altimetria racconta di una frazione in cui non si scende quasi mai sotto i 1000 metri. Ciò nonostante la tappa sembra terreno di conquista per i velocisti. Qualche speranza nutrono i finisseur: gli ultimi 500 metri, infatti, sono un po’ nervosetti con una pendenza del 3,5%
Dopo un paio di chiilometri va in fuga un terzetto: due della Burgos BH, Carlos Canal ed Angel Madrazo assieme a Joan Bou dell’Euskadi-Euskaltel. Il loro vantaggio lievita fino ai 4’30” sul gruppo tirato dall’Intermarché, il team del novello leader della generale, marcato stretta dalla Movistar.
Il ritmo è abbastanza blando sui continui saliscendi della Castiglia. Si viaggia intorno ai 43 km/h di media.
Col passare dei chilometri il gruppo alza il ritmo. A tirare arriva anche il team Alpecin per la sua punta di diamante negli sprint, quel Jasper Philipsen primo a Burgos, maglia verde addosso e sempre più affamato di volate.
Al traguardo volante di Alcolea del Pinar è Bou a primeggiare. Poi il gruppo che transita a 1’23” con Philipsen davanti a tutti.
I tre fuggitivi ormai non ci credono più, mentre il gruppo li cuoce a fuoco lento. Anche Team BikeExchange, Groupama-FDJ e Astana-Premier Tech lavorano rispettivamente per quelli che, assieme a Philipsen, saranno i favoriti di giornata: Michael Matthews, Demare ed Alex Aranburu.
Ai -20 al traguardo il vantaggio dei 3 battistrada si assottiglia mentre dietro aumentano progressivamente l’andatura (si arriva anche ai 60 all’ora). Il ricongiungimento avviene quando mancano 13 km e mezzo al traguardo, nei pressi del Santuario de la Virgen de la Hoz.
Si arriva ai – 7. Il vento leggermente di fianco, da sinistra verso destra, rende ancor più difficile il lavoro alle squadre che puntano alla vittoria di tappa. Il gruppo si allunga. Ci si preoccupa anche della posizione dei capitani per evitare brutte sorprese. Si fa notare la Jumbo Visma con Nathan Van Hooydonck alla ricerca del proprio capitano Primoz Roglic. Quindi Team-Ineos a tutta per evitare colpi di scena e buchi per Egan Bernal. Qualche brivido ai – 2: cade il leader Taaramäe, rimasto un po’ troppo arretrato, approfittando della bolla dei “-3 km” e del congelamento dei tempi. Nessun problema, comunque, per lui.
Alpecin e Groupama affrontano in testa il curvone a destra subito dopo lo striscione dell’ultimo chilometro. Jacopo Guarnieri (Groupama-Fdj) è l’ultimo uomo per lanciare la volata a Demare, ma Philipsen è alla sua ruota. Sacha Modolo (Alpecin) costringe il francese a partire molto lungo. Con una bella progressione Jakobsen rimonta il transalpino negli ultimi 50 metri gli prende la ruota e lo sopravanza. Terzo posto per il danese Magnus Cort (EF Education-NIPPO), ottimo quarto Alberto Dainese (team DSM) davanti a Matthews. Ottavo Matteo Trentin (UAE – Team Emirates).
Nella generale tutto invariato con Taaramäe che comanda la generale con 25″ su Kenny Elissonde (Trek-Segafredo), 30″ sull’ex leader e campione uscente Primoz Roglic (Jumbo Visma), 35” su Lilian Calmejane (AG2R – Citreon team), 45” su Enric Mas (Movistar). Primo italiano in classifica un Giulio Ciccone la cui forma cresce ogni giorno di più. Il portacolori della Trek- Segafredo, ottavo, ha un distacco di 57” da Taaramäe.
Domani la quinta frazione, la Tarancon-Albacete, di 184.4 chilometri, costituirà un’altra occasioneper le ruote veloci.

Vito Sansone

Jakobsen esorcizza lo spettro della caduta al Giro di Polonia dello scorso anno imponendosi nella quarta tappa della Vuelta (foto Bettini)

Jakobsen esorcizza lo spettro della caduta al Giro di Polonia dello scorso anno imponendosi nella quarta tappa della Vuelta (foto Bettini)

17-08-2021

agosto 17, 2021 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

L’olandese Fabio Jakobsen (Deceuninck-Quick Step) si è imposto nella quarta tappa, El Burgo de Osma – Molina de Aragón, percorrendo 163.9 Km in 3h43′07″, alla media di 44.076 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e il danese Magnus Cort Nielsen (EF Education-NIPPO). Miglior italiano Alberto Dainese (Team DSM), 4°. L’estone Rein Taaramäe (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) è ancora maglia rossa con 25″ sul francese Kenny Elissonde (Trek-Segafredo) e 30″ sullo sloveno Primož Roglič (Jumbo-Visma). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 8° a 57″

EGMONT CYCLING RACE

L’olandese Danny van Poppel (Intermarché-Wanty-Gobert) si è imposto nella corsa belga, circuito di Zottegem, percorrendo 192.3 Km in 4h31′51″, alla media di 42.443 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Niccolò Bonifazio (Team TotalEnergies) e Luca Mozzato (B&B Hotels p/b KTM), unici azzurri in gara.

TOUR DU LIMOUSIN – NOUVELLE AQUITAINE

Il francese Christophe Laporte (Cofidis, Solutions Crédits) si è imposto nella prima tappa, Isle – Sainte-Feyre, percorrendo 183.3 Km in 4h27′55″, alla media di 41.05 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Dorian Godon (AG2R Citroën) e il belga Tom Paquot (Bingoal Pauwels Sauces WB). Miglior italiano Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè), 5°. Laporte è il primo leader della classifica con 4″ su Godon e 5″ su Paquot. Miglior italiano Fiorelli, 6° a 10″

TOUR DE L’AVENIR (Under23)

Il britannico Ethan Vernon (nazionale britannico) si è imposto nella quarta tappa, Provins – Bar-le-Duc, percorrendo 183.9 Km in 4h04′30″, alla media di 45.129 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Jensen Plowright (nazionale australiano) e il connazionale Lewis Askey (nazionale britannico). Miglior italiano Gianmarco Garofoli (nazionale italiana), 4°. L’olandese Mick van Dijke (nazionale olandese) è ancora leader della classifica con 7″ sul connazionale Marijn van den Berg (nazionale olandese) e 10″ sul connazionale Casper van Uden (nazionale olandese). Miglior italiano Garofoli, 13° a 1′55″

LA TAPPA DEL GIORNO: EL BURGO DE OSMA – MOLINA DE ARAGÓN

agosto 17, 2021 by Redazione  
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Si torna in pianura per una tappa in alta quota che vedrà per la seconda volta protagonisti i velocisti, chiamati ad esibirsi su un palcoscenico reso leggermente infido da un breve e facilissimo strappetto finale

Affrontata la prima grande salita il gruppo torna a pedalare in pianura, anche se fa un certo effetto abbinare questo termine ad una tappa che disputerà interamente a quote montane, ad un’altitudine media di quasi 1000 metri sul livello del mare. In effetti l’altimetria appare leggermente più articolata rispetto a quella della seconda frazione di Burgos, ma anche stavolta i velocisti non avranno particolari problemi per andare a disputarsi la vittoria. Anche perchè l’elemento che sembrerebbe turbarli di più di fatto non esiste: l’altimetria ufficiale dettagliata del tratto conclusivo segnala, infatti, un’ascesa finale di un chilometro che è invenzione di chi ha disegnato quel grafico perchè la salita – che effettivamente è presente – è limitata agli ultimi 500 metri, nei quali la strada sale al 3.5% appena. Di certo qualche sprinter dovrebbe esser tagliato fuori dai giochi per la vittoria, ma grosse sorprese non dovrebbero esserci perchè la brevità e la facilità dello strappo dovrebbero mettere al riparo dal rischio di attacchi a sorpresa portati da qualche finisseur.

METEO

El Burgo de Osma: cielo sereno, 23.3°C, vento debole da NE (8-12 km/h), umidità al 31%
Alcolea del Pinar (traguardo volante – Km 101) : cielo sereno, 25.6°C, vento moderato da NNE (10-12 km/h), umidità al 25%
Molina de Aragón: cielo sereno, 25.7°C, vento moderato da N (11-13 km/h), umidità al 26%

GLI ORARI DELLA VUELTA

Segnaliamo che la corsa non sarà seguita dalla RAI

13.38: partenza da El Burgo de Osma
13:47: chilometro 0
14.50: inizio diretta su Eurosport 1 (a circa 46 Km dalla partenza)
16.00-16.10: traguardo volante di Alcolea del Pinar
17.20-17.40: arrivo a Molina de Aragón

L’ANGOLO DELLA STORIA

Non c’è storia a Molina de Aragón e sarà scritta oggi pomeriggio. Mai nessuna corsa ciclistica (almeno in tempi recenti) ha fatto scalo in questo comune della Castiglia, dominato da uno scenografico castello, uno dei più grandi della Spagna. Per la Vuelta si tratterà della seconda meta inedita di questa edizione dopo il Picón Blanco (che, però, come avevano detto ha già un suo discreto curriculum alle spalle) e in altre nove occasioni si andrà a piantar le tende in luoghi finora inesplorati. Nel “gran ballo delle debuttanti” saranno, infatti, coinvolti anche il Balcón de Alicante, Rincón de la Victoria, Villanueva de la Serena, il Pico Villuercas, El Barraco, Santa Cruz de Bezana, l’Altu d’El Gamoniteiru, Monforte de Lemos e Mos. E ancora non è finita perchè a questa pattuglia vanno aggiunti anche i dieci comuni sede di partenza che mai in precedenza avevano ospitato la Vuelta, vale a dire Caleruega, Santo Domingo de Silos, El Burgo de Osma, Tarancón, Santa Pola, Belmez, Don Benito, Navalmoral de la Mata, Unquera e Salas.

Il castello di Molina de Aragón e l’altimetria della quarta tappa (http://turismoenguadalajara.es)

Il castello di Molina de Aragón e l’altimetria della quarta tappa (http://turismoenguadalajara.es)

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