L’ÉTAPE DU JOUR: CAZÈRES-SUR-GARONNE – LOUDENVIELLE

settembre 5, 2020 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Alla vigilia dei Pirenei si disputa la quarta frazione che gli organizzatori del Tour hanno predisposto per i velocisti. La prima parte è vallonata, ma la totale assenza di difficoltà nel finale giocherà a favore delle squadre degli sprint, che avranno parecchio terreno a disposizione per andare a riacciuffare i fuggitivi di giornata

Debuttano i Pirenei, sui quali il Tour si fermerà quest’anno con due frazioni, entrambe caratterizzate dalla mancanza dell’arrivo in salita. Delle due la più favorevole agli scalatori sarà quella in programma oggi perché quella con le salite collocate più vicine al traguardo. Poco meno di dodici saranno i chilometri che si dovranno percorrere per andare al traguardo una volta raggiunti la cima dell’ultima ascesa, lo storico Col de Peyresourde, 9.7 km al 7.8% che furono affrontati per la prima volta nel 1910, anno nel quale Henri Desgrange decise di inserire per la prima volta nel percorso del Tour i Pirenei, una scelta che non piacque ai corridori (le strade all’epoca erano molto dissestate) e in particolare ad Octave Lapize, che insultò il direttore del Tour dandogli dell’assassino. Nel 110° anniversario di quella prima storica scalata si torna sul luogo del misfatto abbinando il Peyresourde ad una scoperta recente della corsa francese, il più impegnativo Port de Balès, i cui 12 Km al 7.6% ne fanno la prima delle cinque salite che al Tour di quest’anno saranno considerate “Hors Catégorie”, ossia fuori categoria, di massima durezza.

METEO TOUR

Cazères-sur-Garonne: cielo sereno, 28.6°C, vento moderato da WNW (19-22 Km/h), umidità al 35%
Cierp-Gaud (Km 73): cielo sereno, 28.3°C, vento moderato da NNW (12 Km/h), umidità al 36%
Luchon (bivio Peyresourde, Km 120): cielo sereno, 28.2°C, vento moderato da NNW (12 Km/h), umidità al 37%
Loudenvielle : previsioni non disponibili

GLI ORARI DEL TOUR

13.25: inizio trasmissione Eurosport 1 (dieci minuti prima del via)
13.35: partenza da Cazères-sur-Garonne
14.00: inizio trasmissione RAI2 (all’incirca a 16 Km dal via)
15.00 – 15.10: scollinamento Col de Menté
16-15-16.30: scollinamento Port de Balès
16.50 – 17.15: scollinamento Col de Peyresourde
17.00 – 17.30: traguardo a Loudenvielle

UN PO’ DI STORIA

Località di villeggiatura della Vallée du Louron, Loudenvielle accoglierà quest’anno il Tour per la terza volta nella storia, una serie inaugurata nel 1997 dal francese Laurent Brochard, che quell’anno vincerà anche il campionato del mondo e che quel giorno si impose in una frazione che raggiungeva il traguardo dalla direzione opposta rispetto al 2020, salendo in precedenza su Soulor, Tourmalet, Aspet e Val Louron, in vetta al quale scollinò in testa l’indimenticato Marco Pantani. Nel 2003, quando era previsto il Peyresourde anticipato dal Portillon, a cogliere la vittoria fu il trentino Gilberto Simoni, reduce dalla vittoria nel suo secondo Giro d’Italia. L’ultima volta, correva l’anno 2007, si gareggiò su di un tracciato che ricalcava fedelmente quello odierno nella parte conclusiva, con il Balès che veniva affrontato per la prima volta nella storia dopo esser stato “testato” negli anni precedenti alla “Route du Sud”, corsa che dal 2018 ha mutato il suo nome in “Route d’Occitanie”. Quel giorno fu il kazako Aleksandr Vinokurov a tagliare per primo la linea d’arrivo, ma per la scoperta della sua ositività al CERA gli fu tolta la vittoria assegnandola al lussemburghese Kim Kirchen

Mauro Facoltosi

Il Lac de Génos-Loudenvielle e, in trasparenza, laltimetria dellottava tappa (www.loudenvielle.fr)

Il Lac de Génos-Loudenvielle e, in trasparenza, l'altimetria dell'ottava tappa (www.loudenvielle.fr)

VAN AERT VINCE LA TAPPA DEL VENTO, YATES ANCORA IN GIALLO

settembre 4, 2020 by Redazione  
Filed under News

Van Aert, ancora lui! A Lavaur bis dell’olandese in una tappa con i ventagli protagonisti. Yates conserva la maglia gialla.

Doveva essere una tappa di avvicinamento ai Pirenei e invece la settima tappa da Millau a Lavaur è stata finora quella più vibrante del Tour 2020. Dopo un inizio in cui la Bora Hansgrohe ha messo il turbo facendo fuori praticamente tutti i velocisti, negli ultimi 30 km l’improvvisa accelerazione della INEOS Grenadiers provoca ventagli che mettono in difficoltà alcuni nomi caldi della classifica generale come Richie Porte (Trek – Segafredo), Mikel Landa (Bahrain – McLaren) e Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates). La vittoria arride in una volata ristretta a Wout Van Aert (Jumbo-Visma), alle seconda affermazione al Tour 2020. Adam Yates (Mitchelton Scott) resta in maglia gialla alla vigilia del week end sui Pirenei.
Si era partiti da Millau per arrivare a Lavaur dopo 186 km. Una prima parte di tappa con tre GPM poteva dare alla fuga di giornata la possibilità di evadere, ma gli ultimi 70 km in discesa e in pianura dovevano consentire alle squadre dei velocisti un comodo inseguimento, anche perché la classifica della maglia verde è ancora molto aperta con Sam Bennett (Deceuninck Quick Step) e Peter Sagan (Bora Hansgrohe) in lotta serrata ma con buoni outsider alle loro spalle. Dopo la partenza la fuga di giornata non partiva immediatamente e così Benoît Cosnefroy (Team AG2R) aveva la possibilità di transitare in prima posizione sulla Côte de Luzençon, primo GPM di giornata posto dopo soli 9 km. Dopo lo scollinamento era il team Bora Hansgrohe ad imporre un ritmo elevato che spezzava il gruppo in molti tronconi. La maggior parte dei velocisti pativa il ritmo imposto dalla squadra di Peter Sagan: quelli maggiormente in difficoltà erano Giacomo Nizzolo (NTT Cycling), Elia Viviani (Cofidis), Cees Bol (Sunweb), Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates) e Caleb Ewan (Lotto Soudal). Bennett cercava di resistere all’impeto della Bora e, pur segnalato in difficoltà, si trovava nel primo drappello inseguitore, che aveva 35 secondi di ritardo dal gruppo maglia gialla, costituito da appena un centinaio di unità dopo circa 40 km dal via. Dopo la prima ora di corsa erano stati percorsi poco più di 46 km. Il gruppo maglia gialla aveva 1 minuto e 10 secondi di vantaggio sul gruppo della maglia verde e 2 minuti e 45 secondi di vantaggio su un terzo gruppo, nel quale era presente la maggior parte dei velocisti. Stando così le cose, soltanto Bennett sembrava al momento l’unico tra le ruote veloci che aveva qualche chance di rientrare sul gruppo di testa, anche perché non era lontano l’inizio del Col de Peyronnenc, seconda difficoltà altimetrica prevista nella tappa odierna. Al traguardo intermedio di Saint-Sernin-sur-Rance, posto al km 58, era Matteo Trentin (CCC) ad imporsi su Sagan. A 100 km dal termine la situazione sembrava ormai cristallizzata. Il gruppo maglia gialla aveva 3 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo di Bennett e 6 minuti e 15 secondi di vantaggio su quello dei velocisti. Thomas de Gendt (Lotto Soudal), dopo aver preso qualche metro di vantaggio, scollinava per primo sul Peyronnenc. L’azione del ciclista belga proseguiva ed il gruppo maglia gialla lasciava fare. De Gendt si aggiudicava così anche il successivo GPM della Côte de Paulhe, posta al km 97.5. A 45 km dal termine il belga aveva 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla, poi veniva ripreso a 35 km dall’arrivo. Un’improvvisa accelerazione del team INEOS Grenadiers rompeva a sua volta il gruppo maglia gialla in tre mini gruppetti. A farne le spese erano, tra gli uomini di classifica, Landa, Porte e Pogačar, che al termine della tappa lasceranno per strada 1 minuto e 21 secondi. Stesso distacco anche Richard Carapaz (INEOS Grenadiers), che restava attardato a sua volta a causa di una foratura. La volata ristretta la vinceva Van Aert su Edvald Boasson Hagen (NTT Cycling) e Bryan Coquard (B&B Hotels Vital Concept). L’olandese conquista così la seconda vittoria al Tour 2020 e fa un bel passo avanti nella classifica della maglia verde, che vede ora al primo posto Sagan. In classifica generale Yates conduce con 3 secondi di vantaggio su Primož Roglič (Jumbo Visma) e 9 su Guillaume Martin (Team Cofidis). Domani è in programma l’ottava tappa con i Pirenei protagonisti. Da Cazères-sur-Garonne a Loudenvielle sono 141 i chilometri da percorrere, molto intensi per la presenza di due GPM di prima categoria e uno classificato “Hors Catégorie”, il difficile Port de Balès, concentrati nell’ultima settantina di chilometri. A 11 Km dall’arrivo, sull’ultimo GPM in programma, il Col De Peyresourde, sono previsti anche gli abbuoni temporali del “Point Bonus”, per cui vedremo come i big di classifica interpreteranno la tappa e se in particolare quelli che oggi hanno perso terreno avranno voglia di attaccare per recuperare il terreno perduto.

Giuseppe Scarfone

Il bis di Van Aert arriva nella pazza tappa di Lavaur (Getty Images Sport)

Il bis di Van Aert arriva nella pazza tappa di Lavaur (Getty Images Sport)

04-09-2020

settembre 4, 2020 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il belga Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) si è imposto nella settima tappa, Millau – Lavaur, percorrendo 191 Km in 3h23′03″ alla media di 47.54 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Edvald Boasson Hagen (NTT Pro Cycling) e il francese Bryan Coquard (B&B Hotels – Vital Concept p/b KTM). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Pro Cycling), 21°. Il britannico Adam Yates (Mitchelton-Scott) è ancora maglia gialla con 3″ sullo sloveno Primož Roglič (Team Jumbo-Visma) e 9″ sul francese Guillaume Martin (Cofidis, Solutions Crédits). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – McLaren), 22° a 2′02″.

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

L’olandese Pascal Eenkhoorn (Jumbo-Visma Development Team) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Forlì, percorrendo 166.2 Km in 3h54′05″ alla media di 42.60 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Diego Ulissi (UAE-Team Emirates) e il colombiano Jhonatan Manuel Narváez Prado (INEOS Grenadiers), che si impone in classifica con 1″ sull’italiano Andrea Bagioli (Deceuninck – Quick Step) e 17″ sul portoghese João Pedro Gonçalves Almeida (Deceuninck – Quick Step).

GIRO D’ITALIA UNDER23

Il britannico Thomas Pidcock (Trinity Racing Team) si è imposto nella settima tappa, Barzio – Montespluga, percorrendo 116.5 Km in 3h08′15″ alla media di 37.131 Km/h. Ha preceduto di 26″ l’italiano Kevin Colleoni (Biesse Arvedi) e di 43″ il neozelandese Connor Brown (NTT Continental Cycling Team). Pidcock è ancora maglia rosa con 1′28″ su Colleoni (Biesse Arvedi) e 2′08″ sull’italiano Giovanni Aleotti (Cycling Team Friuli ASD).

BELGRADO – BANJA LUKA (Serbia – Bosnia-Erzegovina)

Lo spagnolo Xavier Cañellas Sánchez (Caja Rural – Seguros RGA) si è imposto nella prima tappa, Belgrado – Bijeljina, percorrendo 134 Km in 3h00′51″ alla media di 44.46 Km/h. Ha preceduto allo sprint i polacchi Jakub Kaczmarek (Mazowsze Serce Polski) e Jakub Murias (Voster ATS Team). Nessun italiano in gara. Cañellas Sánchez è il primo leader della classifica con 4″ su Kaczmarek e 6″ su Murias.

BALTYK – KARKONOSZE TOUR (Polonia)

Il danese Frederik Rodenberg Madsen (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Babimost – Zbąszynek, percorrendo 128.5 Km in 2h49′53″ alla media di 45.38 Km/h. Ha preceduto allo sprint i polacchi Alan Banaszek (Mazowsze Serce Polski) e Maciej Paterski (Wibatech Merx 7R). Nessun italiano in gara. Rodenberg Madsen è il primo leader della classifica con 4″ su Banaszek e Paterski

HAFJELL TT (Norvegia)

Il norvegese Andreas Leknessund (Uno-X Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa a cronometro norvegese, circuito di Øyer, percorrendo 22 Km in 25′14″ alla media di 52.31 Km/h. Ha preceduto di 28″ il connazionale Stein-Erik Eriksen (Team Coloquick) e di 47″ il connazionale Tore Andre Aase Vabø (Ringerike SK). Nessun italiano in gara

GRAND PRIX CAPPADOCIA (Turchia)

L’ucraino Mykhaylo Kononenko (nazionale ucraina) si è imposto nella corsa turca, circuito di Develi, percorrendo 180 Km in 4h43′36″ alla media di 38.06 Km/h. Ha preceduto di 1′19″ il russo Ivan Smirnov e di 1′21″ il connazionale Vitaliy Buts (nazionale ucraina). Nessun italiano in gara

L’ÉTAPE DU JOUR: MILLAU – LAVAUR

settembre 4, 2020 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Alla vigilia dei Pirenei si disputa la quarta frazione che gli organizzatori del Tour hanno predisposto per i velocisti. La prima parte è vallonata, ma la totale assenza di difficoltà nel finale giocherà a favore delle squadre degli sprint, che avranno parecchio terreno a disposizione per andare a riacciuffare i fuggitivi di giornata

Archiviata la pratica Massiccio Centrale (per adesso, perché ci si tornerà nel corso della seconda settimana, quando saranno previste ben tre tappe su quelle tormentate strade) ora il Tour volge il suo sguardo ai Pirenei, che accoglieranno la corsa nei prossimi giorni. Prima di tornare a pedalare sulle grandi salite si dovrà superare un’altra tappa di trasferimento che ha ancora come obiettivo l’arrivo allo sprint. Stavolta non si saranno particolari insidie da segnalare per i velocisti, grazie ad un finale più scorrevole rispetto a quello di Privas. La totale assenza di difficoltà altimetriche negli ultimi 70 Km li dovrebbe mettere al riparo da sorprese e avranno gioco facile le loro formazioni nell’andare a riprende i fuggitivi di giornata, che potrebbero uscire dal gruppo sin dai chilometri iniziali, essendo previsto un GPM di 3a categoria a soli novi chilometri dal via che sembra proprio un classico trampolino di lancio.

METEO TOUR

Millau : cielo sereno, 27.4°C, vento moderato da SSE (22-27 Km/h), umidità al 37%
Castres (Km 124.5): sole e caldo, 31.1°C (percepiti 30°C), vento moderato da SE (17-21 Km/h), umidità al 28%
Lavaur : previsioni non disponibili

GLI ORARI DEL TOUR

13.20: inizio trasmissione Eurosport 1 (quindici minuti prima del via)
13.35: partenza da Millau
14.00: inizio trasmissione RAI2 (all’incirca a 15 Km dal via)
14.50: traguardo volante di Saint-Sernin-sur-Rance
15.15: scollinamento Col de Peyronnenc
15.45 – 16.00: scollinamento Côte de Paulhe
17.20 – 17.40: traguardo a Lavaur

UN PO’ DI STORIA

Oggi si arriva a Lavaur, centro del dipartimento del Tarn che si trova nel cuore di un’area scherzosamente definita “Pays de Cocagne”, ovvero “Paese della Cuccagna”, della quale è considerata il capoluogo. Qui la “cuccagna” è stata grande in particolare per il belga Rik Verbrugghe e per il britannico Mark Cavendish, che in questa cittadina si sono rispettivamente imposti nel 2001 e nel 2011.

Mauro Facoltosi

La cattedrale di Saint-Alain a Lavaur e, in trasparenza, laltimetria della settima tappa del Tour (www.tourisme-tarn.com)

La cattedrale di Saint-Alain a Lavaur e, in trasparenza, l'altimetria della settima tappa del Tour (www.tourisme-tarn.com)

GIRO D’ITALIA UNDER23: NEI DUE GIORNI DEDICATI AI VELOCISTI VITTORIA PER MILAN E MEUSS

settembre 3, 2020 by Redazione  
Filed under News

Dopo le salite della quarta tappa il Giro Giovani è tornato ”affaire” per le ruote veloci; così a Rosà, ieri, si è imposto il friulano Jonathan Milan (Cycling Team Friuli), mentre oggi a Colico è stato la volta del belga Jordi Meeus (SEG Racing Academy)

Ieri con la Marostica-Rosà e oggi la tappa di Colico il Giro d’Italia Under23 è ritornato affare per velocisti. Nella cittadina veneta lo sprint irresistibile del friulano Jonathan Milan (Cycling Team Friuli) gli ha permesso di avere la meglio su Jordi Meeus (SEG Racing Academy) e sul britannico Jake Stewart (Equipe Cycliste Continentale Groupama-FDJ). Ovviamente nulla è cambiato in classifica generale, dove Thomas “Tom” Pidcock (Trinity Road Racing) rimaneva in vetta.
Oggi si cambiava regione, trasferendo armi e bagagli sulle rive del Lago di Como, dove era in programma il periplo del Lario con partenza e arrivo a Colico.
Ad essere più veloce di tutti è stato colui che aveva già collezionato due secondi posti in questa edizione del Giro, ovvero il belga Jordi Meeus (SEG Racing Academy), che ha preceduto il leader della classifica dei traguardi volanti Cristian Rocchetta (General Store) e il connazionale Arne Marit (Lotto Soudal Development Team). Per quanto riguarda la classifica generale nessun problema invece per il suddito di sua Maestà Pidcock (Trinity Road Racing), che ha mantenuto la maglia rosa sempre davanti agli italiani Kevin Colleoni (Biesse Arvedi) e Giovanni Aleotti (Cycling Team Friuli).
Da domani si cambia musica con una due giorni destinata a stabilire il degno vincitore di questo Giro d’Italia Under23.
La penultima frazione è la tappa delle “Tre V” ovvero Valsassina, Valtellina e Valchiavenna. La prima ospiterà la partenza, che avverrà in quel di Barzio, poi si attraverserà in pianura la bassa Valtellina prima di dirigersi verso la Valchiavenna, dove si affronterà la lunga e decisiva salita verso i 1.908 metri di altitudine di Montespluga, poco sotto il celebre valico, lunga quasi 30 km e caratterizzata da una pendenza media del 5.7%, con punte del 10%

Mario Prato

La volata di Meuss a Colico (© Giro dItalia U23)

La volata di Meuss a Colico (© Giro d'Italia U23)

03-09-2020

settembre 3, 2020 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il kazako Alexey Lutsenko (Astana Pro Team) si è imposto nella sesta tappa, Le Teil – Mont Aigoual, percorrendo 191 Km in 4h32′34″ alla media di 42.04 Km/h. Ha preceduto di 55″ lo spagnolo Jesús Herrada López (Cofidis, Solutions Crédits) e di 2′15″ il belga Greg Van Avermaet (CCC Team). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – McLaren), 28° a 2′53″. Il britannico Adam Yates (Mitchelton-Scott) è ancora maglia gialla con 3″ sullo sloveno Primož Roglič (Team Jumbo-Visma) e 7″ sullo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – McLaren), 22° a 41″.

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

Il colombiano Jhonatan Manuel Narváez Prado (INEOS Grenadiers) si è imposto nella terza tappa, circuito di Riccione, percorrendo 168.9 Km in 4h37′04″ alla media di 36.58 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Pascal Eenkhoorn (Jumbo-Visma Development Team) e l’eritreo Biniam Ghirmay Hailu (NIPPO DELKO One Provence). Miglior italiano Jacopo Mosca (Trek – Segafredo), 4°. L’italiano Andrea Bagioli (Deceuninck – Quick Step) è ancora leader della classifica con 3″ su Narváez Prado e 16″ sul portoghese João Pedro Gonçalves Almeida (Deceuninck – Quick Step).

GIRO D’ITALIA UNDER23

Il belga Jordi Meeus (SEG Racing Academy) si è imposto nella sesta tappa, circuito di Colico, percorrendo 157 Km in 3′24′19″ alla media di 46.10 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Cristian Rocchetta (General Store Essegibi F.lli Curia) e il connazionale Arne Marit (Lotto – Soudal U23). Il britannico Thomas Pidcock (Trinity Racing Team) è ancora maglia rosa con 58″ sull’italiano Kevin Colleoni (Biesse Arvedi) e 1′15″ sull’italiano Giovanni Aleotti (Cycling Team Friuli ASD).

TOUR DE SERBIE

Il serbo Dušan Rajović (nazionale serba) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Zrenjanin – Novi Sad, percorrendo 170 Km in 2h02′48″ alla media di 48.86 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Enrique Sanz Unzué (Equipo Kern Pharma) e il polacco Adrian Banaszek (Mazowsze Serce Polski). Nessun italiano in gara. Lo slovacco Martin Haring (Dukla Banská Bystrica) si impone in classifica con 3″ sullo spagnolo Jaime Castrillo Zapater (Equipo Kern Pharma) e 1′28″ sul olacco Emanuel Piaskowy (Mazowsze Serce Polski)

GRAND PRIX DEVELI (Turchia)

L’ucraino Anatoliy Budyak (nazionale ucraina) si è imposto nella corsa turca, Develi – Erciyes, percorrendo 121.5 Km in 3h14′54″ alla media di 37.4 Km/h. Ha preceduto di 3′10″ il connazionale Oleksandr Golovash (nazionale ucraina) e di 3′11″ il connazionale Andriy Vasylyuk. Non ha concluso la gara l’unico italiano in gara, Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk Development)

LUTSENKO ILLUMINA L’AIGOUAL, ARU SI ACCENDE SULLA LUSETTE

settembre 3, 2020 by Redazione  
Filed under News

La sesta tappa del Tour 2020 arride alla fuga di otto ciclisti (tra i quali l’italiano Daniel Oss). Sul Col de la Lusette, ultima insidiosa asperità altimetrica odierna, Alexey Lutsenko (Astana) scatta nel punto più duro e va a vincere sul Mont Aigoual dopo una bella azione personale. Sulla stessa ascese bel tentativo di Fabio Aru (UAE-Team Emirates), che guadagna quasi un minuto prima di esser ripreso. Adam Yates (Mitchelton Scott) resta agevolmente in maglia gialla. Domani a Lavaur sono attesi i velocisti.

Sono 191 i km che si dipanano da Le Teil a Mont Aigoual nella sesta tappa del Tour de France 2020 ed è inedita la salita finale che fa la sua prima apparizione al Tour al termine di una tappa senza asperità altimetriche per i primi tre quarti del percorso. Ad una quarantina di km dal termine, però, prima il Cap de Coste e poi il Col de Mouzères faranno da antipasto al Col de la Lusette, salita di prima categoria lunga quasi 12 km che presenta un tratto centrale di 2 km al 12%. Dopo lo scollinamento, si risalirà verso il già citato Mont Aigoual che presenta pendenze molto più facili e che non è neanche classificato come GPM; resta il fatto che se il ritmo imposto sulla Lusette sarà stato elevato, e magari ci sono stati anche attacchi da parte di qualcuno d’importante, oggi assisteremo ad un finale non banale che potrebbe scavare dei solchi nella classifica generale. Non scartiamo a priori neanche il successo della fuga, dopo la tappa di ieri che ha visto una sorta di no contest e che, a parte la vittoria di Wout van Aert (Jumbo-Visma), verrà ricordata per la penalità di 20 secondi inflitta a Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step) per rifornimento irregolare. Il francese perde così la maglia gialla a favore di Adam Yates (Mitchelton Scott), che oggi dovrà quindi difenderla su un arrivo non banale. Subito dopo la partenza da Le Teil si formava la fuga di giornata composta da otto ciclisti: Nicolas Roche (Sunweb), Neilson Powless (EF Education First), Edvald Boasson Hagen (NTT Cycling), Rémi Cavagna (Deceuninck-Quick Step), Greg Van Avermaet (CCC), Jesús Herrada (Cofidis), Alexey Lutsenko (Astana) e Daniel Oss (Bora Hansgrohe), unico italiano presente nel tentativo. Il gruppo dava il via libera agli attaccanti, dei quali quello messo meglio in classifica era Van Avermaet, che ha 3 minuti e 17 secondi di ritardo da Yates. Al km 27 la fuga faceva registrare 3 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo ed in questo momento il belga era maglia gialla virtuale. Il vantaggio della fuga aumentava progressivamente e dopo 80 km saliva a 6 minuti e 30 secondi. Boasson Hagen si aggiudicava il traguardo volante di Saint-Hippolyte-du-Fort, posto al km 125.5. A 50 km dal termine la fuga aveva 5 minuti e 40 secondi di vantaggio sul gruppo, tirato da Jumbo Visma e Mitchelton Scott. Roche transitava in prima posizione sul Cap de Coste, primo GPM in programma posto al km 146. Il ritmo in testa al gruppo inseguitore era nel frattempo aumentato ed il vantaggio della fuga scendeva progressivamente. Sul Col de Mouzères, secondo GPM della tappa odierna posto al km 163, Roche scollinava ancora in prima posizione mentre il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era sceso a 2 minuti e 55 secondi. In testa al gruppo il forcing della INEOS Grenadiers aveva dato i suoi frutti. Lutsenko e Powless restavano da soli in testa alla corsa a circa 18 km dall’arrivo. Il kazako provava l’azione personale e restava da solo al comando a meno di 17 km dall’arrivo, nel tratto più duro del Col de Lusette. Dal gruppo maglia gialla era nel frattempo evaso un redivivo Fabio Aru (UAE-Team Emirates), che si metteva tutto solo all’inseguimento degli uomini in fuga. Il solo uomo di classifica, o presunto tale, in difficoltà era Sergio Henao (EF Education First), il quale restava nelle ultime posizioni del gruppo maglia gialla. Lutsenko scollinava in prima posizione sul Col de la Lusette e si avviava ad una meritata vittoria. Il ciclista kazako vinceva così in solitaria sul Mont Aigoual al termine di una tappa dove la fuga del mattino riusciva a giungere fino alla fine per la prima volta in questa edizione del Tour. Herrada chiudeva in seconda posizione a 55 secondi da Lutsenko mentre terzo era Van Avermaet a 2 minuti e 15 secondi da Lutsenko. Poco meno di 40 secondi più tardi Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step) regolava allo sprint il gruppo maglia gialla dal quale Aru, che era stato ripreso dopo aver guadagnato quasi un minuto, perdeva 8 secondi appena, segno di una condizione in crescita seppur non ancora ottimale. In classifica generale Yates (resta in maglia gialla con 3 secondi di vantaggio su Primož Roglič (Jumbo Visma) e 7 su Tadej Pogačar (UAE Team Emirates). Domani è in programma la settima tappa da Millau a Lavaur, per un totale di 168 km. La prima metà di tappa presenta un percorso piuttosto nervoso con tre GPM da scalare, di cui due di terza categoria. La seconda metà è invece quasi del tutto pianeggiante, con i velocisti che avranno una nuova possibilità di giocarsi la vittoria in volata.

Giuseppe Scarfone

Lutsenko tutto solo sullAigoual (Getty Images Sport)

Lutsenko tutto solo sull'Aigoual (Getty Images Sport)

L’ÉTAPE DU JOUR: LE TEIL – MONT AIGOUAL

settembre 3, 2020 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Si torna in montagna per la prima delle quattro frazioni disegnate sulle strade del Massiccio Centrale, l’unica inserita nel percorso durante la prima settima del Tour. In programma il secondo arrivo in salita, non ufficiale non essendo previsto nessuno GPM al traguardo. Se gli ultimi 8 Km presenteranno una pendenza molto dolce, subito prima bisognerà affrontare gli impegnativi 12 Km Col del de la Lusette, sui quali si scatenerà la bagarre anche per la presenza in vetta del Point Bonus

Si torna in montagna per l’unica tappa con arrivo in salita di questo Tour a non essere considerata come tale. Non ci sarà nessuno striscione del GPM a pendere sopra la testa dei corridori al termine degli 8 Km al 4% che condurranno i corridori sulla cima del Mont Aigoual. Questi dati non devono trarre in inganno perché questa frazione non sarà una passeggiata e, anzi, la pedalabile ascesa finale alla fine potrebbe anche rivelarsi più selettiva del previsto. È risaputo che le salite facili spesso contribuiscono ad incrementare i distacchi se immediatamente precedute da altre più impegnative ed è proprio quello che accadrà oggi: l’attacco degli 8000 metri conclusivi sarà, infatti, preceduto di circa 5 Km – e la salita può quasi essere considerata un tutt’uno con quella pocanzi affrontata – dallo scollinamento del più impegnativo Col de la Lusette. Novità per il Tour de France, non solo proporrà pendenze decisamente più intriganti (media del 7.2% su 12 Km) ma proprio in vetta sarà collocato anche il “Point Bonus”, traguardo volante introdotto tre anni fa e che elargirà abbuoni validi per la classifica generale oltre a quelli normalmente in palio ai traguardi di tappa.

METEO TOUR

Le Teil : cielo sereno, 25.7°C (percepiti 27°C), vento moderato da NNE (22-27 Km/h), umidità al 41%
Alès (Km 88): cielo sereno, 27.3°C, vento debole da NW (5 Km/h), umidità al 41%
Ganges (Km 138): cielo sereno, 28.4°C, vento debole da NNE (9-12 Km/h), umidità al 28%
Mont Aigoual: cielo sereno, 17.1°C (percepiti 18°C), vento debole da N (6 Km/h), umidità al 35%

GLI ORARI DEL TOUR

11.55: inizio trasmissione Eurosport 1 (quindici minuti prima del via)
12.10: partenza da Le Teil
13.30: inizio trasmissione RAI2 (all’incirca a 60 Km dal via)
15.00: traguardo volante di Saint-Hippolyte-du-Fort
15.20 – 15.40: scollinamento Cap de la Coste
16.20 – 16.50: scollinamento Col de la Lusette
16.40 – 17.13: traguardo sul Mont Aigoual

UN PO’ DI STORIA

Vetta più alta del massiccio delle Cevenne (1565 metri), dotata anche di una piccola stazione di sport invernali in località Prat Peyrot. il Mont Aigoual non ha mai finora ospitato l’arrivo di una corsa ciclistica. Nella storia del Tour è già comunque iscritto un passaggio sulle pendici di questa montagna, che furono affrontate nel 1987 durante la tappa Millau – Avignone, terminata allo sprint con il successo dell’olandese Jean-Paul van Poppel. A transitare per primo al GPM dell’Aigoual, scalato dal versante opposto rispetto al 2020, fu un corridore italiano, il varesino Silvano Contini.

Mauro Facoltosi

Losservatorio del Mont Aigoual e, in trasparenza, laltimetria della sesta tappa (www.sudcevennes.com)

L'osservatorio del Mont Aigoual e, in trasparenza, l'altimetria della sesta tappa (www.sudcevennes.com)

VAN AERT SHOW A PRIVAS, ALAPHILIPPE RESTA IN GIALLO

settembre 2, 2020 by Redazione  
Filed under News

A Privas, al termine di una tappa oggettivamente sonnolenta, Wout Van Aert (Jumbo Visma) ravviva il finale andando a imporsi allo sprint su Cees Bol (Sunweb) e Sam Bennett (Deceuninck QUick Step). Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step), maglia gialla, viene penalizzato di 20 secondi per rifornimento irregolare e perde le insegne del primato, finite sulle spalle di Adam Yates (Mitchelton Scott). Riuscirà a riprenderle domanti al termine dell’insidiosa salita di Mont Aigoual?

La quinta tappa del Tour 2020, 183 km da Gap a Privas, strizza l’occhio ai velocisti che però nel finale devono affrontare due GPM, entrambi di quarta categoria, che potrebbero appesantire le gambe. In più, l’arrivo è in leggera pendenza e presenta una semicurva verso sinistra al termine di una carreggiata non larghissima e contenente alcune rotonde. Insomma, se lo sprint pare scontato, bisognerà fare molta attenzione anche perché le squadre dei big vorranno proteggere i capitani e cercheranno di restare nelle prime posizioni del gruppo. La giornata iniziava con l’annuncio dell’UCI che assegnava ufficialmente i Mondiali 2020 a Imola, dopo la rinuncia di Martigny per le insufficienti misure di garanzia per l’emergenza Covid. La tappa iniziava in modo abbastanza soft, senza attacchi immediati. Soltanto Kasper Asgreen (Deceuninck Quick Step) provava una timida azione personale, che veniva annullata quasi subito. Il gruppo non lasciava partire la fuga anche perché il traguardo volante di L’Épine, posto al km 47.5, offriva punti allettanti in ottica classifica maglia verde. Era Sam Bennett (Deceuninck Quick Step) ad aggiudicarselo ed a vestire virtualmente la maglia verde. La cronaca, piuttosto scarna, non faceva registrare molto, se si eccettua qualche “visita” dei ciclisti più acciaccati alla macchina del dottore, tra cui quella di Thibaut Pinot (Groupama FDJ) per farsi assistere alla spalla destra, ancora dolorante dopo la caduta nella prima tappa di Nizza. Sul Col de Serre Colon, primo GPM posto al km 130, transitava in prima posizione Benoît Cosnefroy (AG2R), che rafforzava il vantaggio nella speciale classifica della maglia a pois. Dopo il cartello dei 30 km dall’arrivo il gruppo iniziava finalmente ad imporre un ritmo più elevato, in vista del complicato finale. Erano Bora-Hansgrohe, INEOS Grenadiers e Jumbo Visma le squadre più attive in testa, con il gruppo che si allungava in una lunga fila indiana. Richard Carapaz (INEOS Grenadier) era vittima di una foratura a 22 km dall’arrivo. Cosnefroy si aggiudicava anche il secondo GPM di giornata, la Côte de Saint-Vincent-de-Barrès, posto al km 167. Anche Mads Pedersen (Trek Segafredo) era vittima di una foratura ma riusciva a riprendere le ruote del gruppo. A 8 km dall’arrivo una nuova e più decisa accelerazione della INEOS allungava ulteriormente il gruppo. Era la Sunweb la formazione maggiormente rappresentata in testa al gruppo per preparare la volata a Cees Bol. L’olandese sembrava avere la meglio ma alle sue spalle rimontava Wout Van Aert (Jumbo Visma), che per mezza ruota aveva la meglio proprio su Bol mentre terzo era Sam Bennett (Deceuninck Quick Step). Chiudevano la top five Peter Sagan (Bora Hansgrohe) in quarta posizione e Jasper Stuyven (Trek Segafredo) in quinta. Italia oggi abbastanza deludente con il primo classificatp, Giacomo Nizzolo (NTT Cycling), soltanto undicesimo. Van Aert così ottiene la prima vittoria al Tour 2020, seconda in totale per la sua squadra dopo l’affermazione di Primož Roglič a Orcières-Merlette. La classifica generare resta inizialmente invariata nelle prime posizioni con Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick) in maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Adam Yates (Mitchelton Scott) e 7 secondi su Roglič. Successivamente la giuria decide di penalizzare di 20 secondi il corridore francese per rifornimento non autorizzato, avendo preso una borraccia da un massaggiatore della sua formazione quando mancavano 17 Km al traguardo (il regolamento non consente tali rifornimenti negli ultimi 20 Km): in seguito a tale penalità Alaphilippe è sceso dal primo al 16° posto della classifica generale con 15″ di ritardo da Yates, al quale è stata consegnata la maglia gialla, vestita dal britannico con 3″ su Roglič e 7″ sullo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates). Domani è in programma la sesta tappa da Le Teil a Mont Aigoual. E’ lunga 191 km e presenta per i primi tre quarti di percorso pianura a perdita d’occhio. Le cose si fanno interessanti negli ultimi 45 km, quando due GPM di terza categoria faranno da antipasto alla scalata finale, che si concentra in una prima parte davvero tosta caratterizzata dal Col de la Lusette, quasi 12 km ad oltre il 7% di pendenza media. I restanti 12 km sono intervallati da una breve discesa e da un nuovo tratto in salita al 5-6%. La scena se la prenderanno di nuovo i big e la classifica generale potrebbe subire qualche interessante variazione.

Giuseppe Scarfone

Van Aert vince la quinta tappa del Tour (Getty Images Sport)

Van Aert vince la quinta tappa del Tour (Getty Images Sport)

02-09-2020

settembre 2, 2020 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il belga Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) si è imposto nella quinta tappa, Gap – Privas, percorrendo 183 Km in 4h21′22″ alla media di 42.01 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Cees Bol (Team Sunweb) e l’irlandese Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step). Miglior italiano Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling), 11°. Il britannico Adam Yates (Mitchelton-Scott) è la nuova maglia gialla con 3″ sullo sloveno Primož Roglič (Team Jumbo-Visma) e 7″ sullo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain – McLaren), 22° a 41″.

SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI

L’italiano Andrea Bagioli (Deceuninck – Quick Step) si è imposto nella seconda tappa, Riccione – Sogliano al Rubicone, percorrendo 166.5 Km in 4h21′58″ alla media di 38.13 Km/h. Ha preceduto di 1″ il colombiano Jhonatan Manuel Narváez Prado (INEOS Grenadiers) e l’italiano Nicola Conci (Trek – Segafredo). Bagioli è il nuovo leader della classifica con 13″ su Narváez Prado e 16″ sul portoghese João Pedro Gonçalves Almeida (Deceuninck – Quick Step).

GIRO D’ITALIA UNDER23

L’italiano Jonathan Milan (Cycling Team Friuli) si è imposto nella quinta tappa, Marostica – Rosà, percorrendo 145.8 Km in 3′20′49″ alla media di 43.56 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jordi Meeus (SEG Racing Academy) e il britannico Jake Stewart (Groupama-FDJ Conti). Il britannico Thomas Pidcock (Trinity Racing Team) è ancora maglia rosa con 58″ sull’italiano Kevin Colleoni (Biesse Arvedi) e 1′15″ sull’italiano Giovanni Aleotti (Cycling Team Friuli ASD).

TOUR DE HONGRIE (Ungheria)

L’ungherese Attila Valter (CCC Team) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, Miskolc – Gyöngyös-Kékestető, percorrendo 187.9 Km in 4h35′15″ alla media di 40.94 Km/h. Ha preceduto di 10″ lo statunitense Simmons Quinn (Trek – Segafredo) e di 12″ l’australiano Damien Howson (Mitchelton-Scott). Miglior italiano Giacomo Garavaglia (Kometa Xstra Cycling Team), 19° a 1′07″. Valter si impone in classifica con 12″ su Simmons e 16″ su Howson. Miglior italiano Francesco Manuel Bongiorno (Vini Zabù – KTM), 25° a 2′06″.

TOUR DE SERBIE

Il polacco Emanuel Piaskowy (Mazowsze Serce Polski) si è imposto nella seconda tappa, Mionica – Požarevac, percorrendo 170 Km in 3h27′38″ alla media di 46.24 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Martí Márquez Román (Equipo Kern Pharma) e il kazako Matvey Nikitin (Vino – Astana Motor) Nessun italiano in gara. Lo slovacco Martin Haring (Dukla Banská Bystrica) è il nuovo leader della classifica con 3″ sullo spagnolo Jaime Castrillo Zapater (Equipo Kern Pharma) e 1′28″ su Piaskowy

« Pagina precedentePagina successiva »