VAN AERT SHOW A PRIVAS, ALAPHILIPPE RESTA IN GIALLO

settembre 2, 2020
Categoria: News

A Privas, al termine di una tappa oggettivamente sonnolenta, Wout Van Aert (Jumbo Visma) ravviva il finale andando a imporsi allo sprint su Cees Bol (Sunweb) e Sam Bennett (Deceuninck QUick Step). Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step), maglia gialla, viene penalizzato di 20 secondi per rifornimento irregolare e perde le insegne del primato, finite sulle spalle di Adam Yates (Mitchelton Scott). Riuscirà a riprenderle domanti al termine dell’insidiosa salita di Mont Aigoual?

La quinta tappa del Tour 2020, 183 km da Gap a Privas, strizza l’occhio ai velocisti che però nel finale devono affrontare due GPM, entrambi di quarta categoria, che potrebbero appesantire le gambe. In più, l’arrivo è in leggera pendenza e presenta una semicurva verso sinistra al termine di una carreggiata non larghissima e contenente alcune rotonde. Insomma, se lo sprint pare scontato, bisognerà fare molta attenzione anche perché le squadre dei big vorranno proteggere i capitani e cercheranno di restare nelle prime posizioni del gruppo. La giornata iniziava con l’annuncio dell’UCI che assegnava ufficialmente i Mondiali 2020 a Imola, dopo la rinuncia di Martigny per le insufficienti misure di garanzia per l’emergenza Covid. La tappa iniziava in modo abbastanza soft, senza attacchi immediati. Soltanto Kasper Asgreen (Deceuninck Quick Step) provava una timida azione personale, che veniva annullata quasi subito. Il gruppo non lasciava partire la fuga anche perché il traguardo volante di L’Épine, posto al km 47.5, offriva punti allettanti in ottica classifica maglia verde. Era Sam Bennett (Deceuninck Quick Step) ad aggiudicarselo ed a vestire virtualmente la maglia verde. La cronaca, piuttosto scarna, non faceva registrare molto, se si eccettua qualche “visita” dei ciclisti più acciaccati alla macchina del dottore, tra cui quella di Thibaut Pinot (Groupama FDJ) per farsi assistere alla spalla destra, ancora dolorante dopo la caduta nella prima tappa di Nizza. Sul Col de Serre Colon, primo GPM posto al km 130, transitava in prima posizione Benoît Cosnefroy (AG2R), che rafforzava il vantaggio nella speciale classifica della maglia a pois. Dopo il cartello dei 30 km dall’arrivo il gruppo iniziava finalmente ad imporre un ritmo più elevato, in vista del complicato finale. Erano Bora-Hansgrohe, INEOS Grenadiers e Jumbo Visma le squadre più attive in testa, con il gruppo che si allungava in una lunga fila indiana. Richard Carapaz (INEOS Grenadier) era vittima di una foratura a 22 km dall’arrivo. Cosnefroy si aggiudicava anche il secondo GPM di giornata, la Côte de Saint-Vincent-de-Barrès, posto al km 167. Anche Mads Pedersen (Trek Segafredo) era vittima di una foratura ma riusciva a riprendere le ruote del gruppo. A 8 km dall’arrivo una nuova e più decisa accelerazione della INEOS allungava ulteriormente il gruppo. Era la Sunweb la formazione maggiormente rappresentata in testa al gruppo per preparare la volata a Cees Bol. L’olandese sembrava avere la meglio ma alle sue spalle rimontava Wout Van Aert (Jumbo Visma), che per mezza ruota aveva la meglio proprio su Bol mentre terzo era Sam Bennett (Deceuninck Quick Step). Chiudevano la top five Peter Sagan (Bora Hansgrohe) in quarta posizione e Jasper Stuyven (Trek Segafredo) in quinta. Italia oggi abbastanza deludente con il primo classificatp, Giacomo Nizzolo (NTT Cycling), soltanto undicesimo. Van Aert così ottiene la prima vittoria al Tour 2020, seconda in totale per la sua squadra dopo l’affermazione di Primož Roglič a Orcières-Merlette. La classifica generare resta inizialmente invariata nelle prime posizioni con Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick) in maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Adam Yates (Mitchelton Scott) e 7 secondi su Roglič. Successivamente la giuria decide di penalizzare di 20 secondi il corridore francese per rifornimento non autorizzato, avendo preso una borraccia da un massaggiatore della sua formazione quando mancavano 17 Km al traguardo (il regolamento non consente tali rifornimenti negli ultimi 20 Km): in seguito a tale penalità Alaphilippe è sceso dal primo al 16° posto della classifica generale con 15″ di ritardo da Yates, al quale è stata consegnata la maglia gialla, vestita dal britannico con 3″ su Roglič e 7″ sullo sloveno Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates). Domani è in programma la sesta tappa da Le Teil a Mont Aigoual. E’ lunga 191 km e presenta per i primi tre quarti di percorso pianura a perdita d’occhio. Le cose si fanno interessanti negli ultimi 45 km, quando due GPM di terza categoria faranno da antipasto alla scalata finale, che si concentra in una prima parte davvero tosta caratterizzata dal Col de la Lusette, quasi 12 km ad oltre il 7% di pendenza media. I restanti 12 km sono intervallati da una breve discesa e da un nuovo tratto in salita al 5-6%. La scena se la prenderanno di nuovo i big e la classifica generale potrebbe subire qualche interessante variazione.

Giuseppe Scarfone

Van Aert vince la quinta tappa del Tour (Getty Images Sport)

Van Aert vince la quinta tappa del Tour (Getty Images Sport)

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