LUTSENKO ILLUMINA L’AIGOUAL, ARU SI ACCENDE SULLA LUSETTE

settembre 3, 2020
Categoria: News

La sesta tappa del Tour 2020 arride alla fuga di otto ciclisti (tra i quali l’italiano Daniel Oss). Sul Col de la Lusette, ultima insidiosa asperità altimetrica odierna, Alexey Lutsenko (Astana) scatta nel punto più duro e va a vincere sul Mont Aigoual dopo una bella azione personale. Sulla stessa ascese bel tentativo di Fabio Aru (UAE-Team Emirates), che guadagna quasi un minuto prima di esser ripreso. Adam Yates (Mitchelton Scott) resta agevolmente in maglia gialla. Domani a Lavaur sono attesi i velocisti.

Sono 191 i km che si dipanano da Le Teil a Mont Aigoual nella sesta tappa del Tour de France 2020 ed è inedita la salita finale che fa la sua prima apparizione al Tour al termine di una tappa senza asperità altimetriche per i primi tre quarti del percorso. Ad una quarantina di km dal termine, però, prima il Cap de Coste e poi il Col de Mouzères faranno da antipasto al Col de la Lusette, salita di prima categoria lunga quasi 12 km che presenta un tratto centrale di 2 km al 12%. Dopo lo scollinamento, si risalirà verso il già citato Mont Aigoual che presenta pendenze molto più facili e che non è neanche classificato come GPM; resta il fatto che se il ritmo imposto sulla Lusette sarà stato elevato, e magari ci sono stati anche attacchi da parte di qualcuno d’importante, oggi assisteremo ad un finale non banale che potrebbe scavare dei solchi nella classifica generale. Non scartiamo a priori neanche il successo della fuga, dopo la tappa di ieri che ha visto una sorta di no contest e che, a parte la vittoria di Wout van Aert (Jumbo-Visma), verrà ricordata per la penalità di 20 secondi inflitta a Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step) per rifornimento irregolare. Il francese perde così la maglia gialla a favore di Adam Yates (Mitchelton Scott), che oggi dovrà quindi difenderla su un arrivo non banale. Subito dopo la partenza da Le Teil si formava la fuga di giornata composta da otto ciclisti: Nicolas Roche (Sunweb), Neilson Powless (EF Education First), Edvald Boasson Hagen (NTT Cycling), Rémi Cavagna (Deceuninck-Quick Step), Greg Van Avermaet (CCC), Jesús Herrada (Cofidis), Alexey Lutsenko (Astana) e Daniel Oss (Bora Hansgrohe), unico italiano presente nel tentativo. Il gruppo dava il via libera agli attaccanti, dei quali quello messo meglio in classifica era Van Avermaet, che ha 3 minuti e 17 secondi di ritardo da Yates. Al km 27 la fuga faceva registrare 3 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo ed in questo momento il belga era maglia gialla virtuale. Il vantaggio della fuga aumentava progressivamente e dopo 80 km saliva a 6 minuti e 30 secondi. Boasson Hagen si aggiudicava il traguardo volante di Saint-Hippolyte-du-Fort, posto al km 125.5. A 50 km dal termine la fuga aveva 5 minuti e 40 secondi di vantaggio sul gruppo, tirato da Jumbo Visma e Mitchelton Scott. Roche transitava in prima posizione sul Cap de Coste, primo GPM in programma posto al km 146. Il ritmo in testa al gruppo inseguitore era nel frattempo aumentato ed il vantaggio della fuga scendeva progressivamente. Sul Col de Mouzères, secondo GPM della tappa odierna posto al km 163, Roche scollinava ancora in prima posizione mentre il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era sceso a 2 minuti e 55 secondi. In testa al gruppo il forcing della INEOS Grenadiers aveva dato i suoi frutti. Lutsenko e Powless restavano da soli in testa alla corsa a circa 18 km dall’arrivo. Il kazako provava l’azione personale e restava da solo al comando a meno di 17 km dall’arrivo, nel tratto più duro del Col de Lusette. Dal gruppo maglia gialla era nel frattempo evaso un redivivo Fabio Aru (UAE-Team Emirates), che si metteva tutto solo all’inseguimento degli uomini in fuga. Il solo uomo di classifica, o presunto tale, in difficoltà era Sergio Henao (EF Education First), il quale restava nelle ultime posizioni del gruppo maglia gialla. Lutsenko scollinava in prima posizione sul Col de la Lusette e si avviava ad una meritata vittoria. Il ciclista kazako vinceva così in solitaria sul Mont Aigoual al termine di una tappa dove la fuga del mattino riusciva a giungere fino alla fine per la prima volta in questa edizione del Tour. Herrada chiudeva in seconda posizione a 55 secondi da Lutsenko mentre terzo era Van Avermaet a 2 minuti e 15 secondi da Lutsenko. Poco meno di 40 secondi più tardi Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step) regolava allo sprint il gruppo maglia gialla dal quale Aru, che era stato ripreso dopo aver guadagnato quasi un minuto, perdeva 8 secondi appena, segno di una condizione in crescita seppur non ancora ottimale. In classifica generale Yates (resta in maglia gialla con 3 secondi di vantaggio su Primož Roglič (Jumbo Visma) e 7 su Tadej Pogačar (UAE Team Emirates). Domani è in programma la settima tappa da Millau a Lavaur, per un totale di 168 km. La prima metà di tappa presenta un percorso piuttosto nervoso con tre GPM da scalare, di cui due di terza categoria. La seconda metà è invece quasi del tutto pianeggiante, con i velocisti che avranno una nuova possibilità di giocarsi la vittoria in volata.

Giuseppe Scarfone

Lutsenko tutto solo sullAigoual (Getty Images Sport)

Lutsenko tutto solo sull'Aigoual (Getty Images Sport)

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