VUELTA A ESPAÑA 2015 – LA “PRIMERA SEMANA”
agosto 21, 2015 by Redazione
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Salpa dalle spiaggie di Marbella l’edizione n° 70 della Vuelta a España, con un campo partenti notevolmente luccicante di stelle e che, di fatto, sarà una riproposizione del “cartellone” dell’ultimo Tour de France. Ai nastri di partenza si schiereranno, infatti, oltre a Fabio Aru (che alla Grande Boucle non c’era), Froome, Quintana, Valverde, Nibali, Rodríguez e Valverde, chiamati a sfidarsi su un tracciato che anche quest’anno strizzerà l’occhio agli scalatori. Dopo l’insidiosa cronosquadre d’avvio, degli otto arrivi in salita in programma tre saranno già proposti nella prima settimana di gara, pur senza incontrare, per adesso, grandissime pendenze.
Sarà una delle edizioni più “succulente” degli ultimi anni quella della Vuelta che scatterà sabato 22 agosto da Marbella, in virtù di un campo partenti a dir poco eccezionale, che vedrà sfidarsi – escluso Contador che, stremato da Giro e Tour, ha già deciso di porre termine alla sua stagione – gli stessi grandi protagonisti del recente Tour de France, da Froome a Quintana, da Nibali a Van Garderen, da Valverde a Rodríguez, con l’aggiunta di Aru e Landa, reduci dal Giro. Il percorso avrà il solito taglio che anche quest’anno strizzerà gli occhi agli scalatori, grazie a otto arrivi in salita – tutti inediti – e a soli 46 Km da percorrere contro il tempo (comunque sempre più della “miseria” dell’ultima edizione della Tour), ai quali si aggiungeranno altre tre tappe di montagna senza l’arrivo in quota e più adatte ai corridori dotati di fondo. Le “briciole” spetteranno ai velocisti, che avranno a loro disposizione appena cinque frazioni, tra l’altro quasi tutte movimentate altimetricamente. L’ultima sarà quella conclusiva di Madrid, il 13 settembre, dopo che ci si saranno lasciati alle spalle 3358 Km suddivisi in 21 frazioni, 4 delle quali si svolgeranno su di una distanza superiore ai 200 Km, parecchie rispetto agli standard degli ultimi anni. Passiamo ora a esaminare i primi sette giorni di una gara impegnativa fin dall’inizio, che proporrà nella settimana d’apertura ben tre degli otto arrivi in salita, oltre alla breve cronosquadre d’avvio.
1a TAPPA: PUERTO BANÚS – MARBELLA (cronometro a squadre – 7,4 Km)
Per il sesto anno consecutivo la Vuelta si metterà in marcia con una cronometro a squadre, la più breve tra quelle affrontate nel recente passato ma non certo una delle più facili, a dispetto di un tracciato pianeggiante e quasi completamente sgombro di curve. Due fattori incideranno non poco sull’esito della gara, è il primo di questi è la totale esposizione al vento poiché la crono si snoderà costantemente lungo la costa del Mar Mediterraneo. Il vero problema, però, sarà costituito dal fondo stradale, che è stato oggetto di critiche da alcuni corridori, Froome su tutti. Infatti, di asfalto non se ne incontrerà praticamente mai e, in sua vece, i corridori si troveranno a pedalare sul cemento nel tratto iniziale della crono – disegnato sullo stretto Molo di Levante di Puerto Banús, che costringerà le squadre ad assumare fin da subito una formazione a fila indiana – per poi passare al poco scorrevole fondo sabbioso della passeggiata a mare, spezzato di tanto in tanto da non meno veloci passerelle di legno, come quella appositamente allestita nel bel mezzo della spiaggia di Marbella in occasione della Vuelta e che accoglierà il rettilineo d’arrivo.
2a TAPPA: ALHAURÍN DE LA TORRE – CAMINITO DEL REY (158,7 Km)
È già ora di prendere l’ascensore perché, subito al secondo giorno di gara, ci sarà da fare i conti con il primo degli otto arrivi in salita. Va detto che il finale non riserverà nulla di particolarmente trascendentale poiché l’ascesa all’Alto de la Mesa, ai cui 560 metri di quota sarà collocato il traguardo, non è impegnativa né per pendenze (la media è del 6,6%, condita da un paio di strappi al 15%), né per chilometraggio (4,7 Km) e al massimo potrebbe far più selezione la sede stradale non larghissima, in particolar modo nei chilometri finali, i più pendenti (la media negli ultimi mille metri è del 7%), contraddistinti anche da una maggior ruvidezza dell’asfalto. Una quarantina di chilometri prima di questo finale, si dovrà superare anche l’Alto de Ardales (5 Km al 4,4%), primo dei 45 GPM previsti dal tracciato della Vuelta 2015.
3a TAPPA: MIJAS – MÁLAGA (158,4 Km)
Scendono per la prima volta in campo i velocisti che avranno a disposizione in questo tracciato della Vuelta cinque occasioni per esprimere le loro potenzialità. Si tratterà di giornate in cui la vittoria dovranno sudarsela perché gli organizzatori non sono stati magnanimi nei loro confronti e, con l’esclusione della passerella conclusiva di Madrid, le hanno infarcite di difficoltà che daranno loro parecchio filo da torcere. Oggi, per esempio, si dovrà affrontare la prima salita di 1a categoria di questa edizione, il Puerto del León, che svetta sull’altimetria a 82 Km dal traguardo, una distanza che poco potrebbe impensierire i velocisti. L’ascesa al León non è dura ma è dotata di un considerevole chilometraggio (sono 16,3 Km al 5,6%) e potrebbe per questo rimanere nelle gambe, poiché siamo oramai nella fase terminale della stagione, momento al quale molti corridori giungono provati da diversi mesi trascorsi sulla strada, tra allenamenti e competizioni. E così i morbidi saliscendi che s’incontreranno a una quindicina di chilometri da Málaga potrebbero “azzoppare” le speranze di quei velocisti che avevano superato apparentemente indetti il GPM del Puerto del León e che invece gli ha atossicato le gambe. Segnaliamo che nella “stesura” originale di questa frazione, il tracciato era più accondiscendente verso gli sprinter, poiché al posto del colle di 1a categoria erano previste due pedalabili collinette di terza a centro tappa e un finale decisamente più snello.
4a TAPPA: ESTEPONA – VEJER DE LA FRONTERA (209,6 Km)
Dopo la crono d’avvio, il primo arrivo in salita e la frazione nella quale hanno debuttato i velocisti, in questa tappa saranno i finisseur i mattatori in scena alla Vuelta 2015, corridori alla “Purito” Rodríguez e alla Sagan, entrambi ai nastri di partenza ed entrambi motivatissimi, il primo per aggiungere altre perle a una stagione che l’ha visto trionfare nelle tappe di Huy e di Plateau de Beille al recente Tour, il secondo alla ricerca di una vittoria parziale in un grande giro che gli manca dal 2013, quando s’impose nella frazione di Albi della Grande Boucle. Il finale di Vejer calza a pennello per le loro caratteristiche, forse più per quelle dello slovacco rispetto a quelle del corridore spagnolo, al quale si addicono particolarmente i primi 2,2 Km dell’ascesa finale, che salgono al 7,9% con un picco al 18,4%. Nei rimanenti 2 Km verso il traguardo, invece, la strada diventa più benevola e favorevole al corridore slovacco, con la salita che si “sgonfia”, spezzata da un paio di falsopiani e da una consistente discesa di quasi 500 metri che s’incontrerà all’imbocco dell’ultimo chilometro; così chi si sarà avvantaggiato nella parte più impegnativa potrebbe veder vanificati i propri sforzi se non sarà riuscito a scavare un margine di sicurezza. Da segnalare che questa sarà la prima frazione nella quale si supereranno i 200 Km e la seconda per distanza da percorrere, superata solo dalla tappa, decisamente più impegnativa, che si concluderà in salita all’Alto Campoo e che misurerà 215 Km.
5a TAPPA: ROTA – ALCALÁ DE GUADAÍRA (167,3 Km)
A guardar l’altimetria della tappa numero 5 verrebbe automatico, di primo acchitto, “archiviare” questa frazione tra le più facili di questa edizione, pronti ad assistere a uno dei più classici volatoni, senza particolari emozioni. Ma poi, se si strizzano gli occhi a focalizzare i particolari, ecco spuntare una sorpresina proprio in fondo al grafico, sotto la forma di un tratto che s’impenna e che diventa più evidente nel dettaglio degli ultimi 5 Km. Così, transitati sotto il triangolo rosso dell’ultimo chilometro, la strada – fin lì piatta e movimentata al massimo ma morbidissime ondulazioni – prenderà costantemente ad ascendere e lo farà sin sulla linea d’arrivo. Detto questo, saranno sempre gli sprinter i naturali favoriti per il successo poiché le pendenze saranno sempre modeste, buone al massimo per respingere ancora una volta i velocisti più pesanti e meno resistenti. Per fare qualche nome, questo sarebbe un traguardo ideale per corridori come il francese Bouhanni e il tedesco Degenkolb, che riescono a rimanere a “galla” nei finali più impegnativi ed anche ad andare a segno (come il tedesco ha dimostrato nell’arcigno arrivo ad Hatta, al Dubai Tour). Ci sarà comunque spazio per i finisseur, anche se lo spazio di “manovra” oggi per loro sarà limitato al rettilineo d’arrivo: rispetto alla tappa precedente, un uomo come Rodríguez non avrà nessuna possibilità mentre Sagan potrebbe tentare il “goal” anche in quest’occasione.
6a TAPPA: CÓRDOBA – SIERRA DE CAZORLA (200,3 Km)
Un altro arrivo in salita si staglia all’orizzonte ed anche stavolta la musica non dovrebbe distanziarsi molto da quella suonata quattro giorni prima a Caminito del Rey, nonostante un percorso che sulla carta pare più impegnativo. Di fatto, però, non s’incontrerà nulla di veramente impegnativo fino ai piedi dell’ascesa finale, ancor più breve rispetto a quella dell’Alto de la Mesa, ma che sarà preceduta da un lungo tratto in falsopiano che ricorda il versante di Edolo dell’Aprica e che potrà rilevarsi interessante solo se il gruppo lo affronterà a tutta. Vera salita s’incontrerà negli ultimi 3,3 Km, nel corso dei quali si viaggerà tra una pendenza media del 6,3% e un picco massimo del 13%. Nulla di particolare, dunque, e i distacchi dovrebbero prevalentemente essere causati da selezione naturale o, al massimo, da piccoli buchi tra gli uomini di classifica ed eventualmente dagli abbuoni.
7a TAPPA: JÓDAR – LA ALPUJARRA (191,1 Km)
La settimana introduttiva della Vuelta 2015 si concluderà con la prima, vera tappa di montagna, servita dopo gli assaggini di salita offerti nei finali di Caminito del Rey e di Cazorla. Premettiamo che anche oggi non s’incontreranno grandissime pendenze ma l’ascesa che caratterizzerà il finale, verso la località di Capileira, piccolo comune situato nella regione dell’Alpujarra, è certamente la più “monumentale” di quest’edizione sotto l’aspetto del chilometraggio. Risalendo il versante sud occidentale della Sierra Nevada, i suoi 18,7 Km proporanno una pendenza media del 5%, mitigata da un lungo tratto pianeggiante di quasi 3 Km che la spezzerà in due parti distinte, la prima più pedalabile della seconda, che misura quasi 10 Km e presenta un’inclinazione media del 6.5% e un picco al 16%, raggiunto a poco meno di 2 Km dal traguardo. In pratica, si tratta di una tipica salita da prima settimana di un grande giro, paragonabile a quelle del Santuario di Montevergine e dell’Abetone, ideale per dare una prima scremata al gruppo ma senza troppe pretese di selezione. Va ancora ricordato, però, che siamo oramai entrati nell’ultima fase della stagione e la stanchezza fin qui accumulata potrebbe farla diventare più impegnativa del previsto, per qualcuno. A pesare, se si partirà da Jódar a passo di carica (come spesso accade da qualche anno a questa parte), potrebbe essere anche la natura frastagliata dell’altimetria nella marcia d’avvicinamento al finale, che proporrà diversi su e giù, tra i quali spicca – anche se non certo per chilometraggio e durezza – il GPM di terza categoria del Puerto de Los Blancares (9 Km al 3,3%.)
Mauro Facoltosi

Lo spettacolare Caminito del Rey, non lontano dal quale si concluderà la prima tappa di montagna della Vuelta 2015 (www.caminitodelrey.info)
LE ROI (AMERICAIN) EST MORT, VIVE LE ROI!
luglio 27, 2015 by Redazione
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Dieci anni dopo la fine dell’era Armstrong, il Team Sky ha fatto rivivere, sulle strade del Tour, scene che hanno ricordato quelle del monopolio US Postal sulla Grande Boucle. Un dominio reso possibile anche dai limiti degli avversari: limiti di gambe per alcuni e limiti tattici per altri, che hanno forse pensato più a salvaguardare il risultato già acquisito che a puntare al bersaglio grosso.
Pensavamo, credevamo, forse speravamo, di esserci lasciati oramai alle spalle le stagioni in cui impressionanti corazzate provenienti da oltre oceano sbarcavano in terra di Francia per conquistare la corsa più famosa del Mondo, salvo dissolversi istantaneamente dopo l’arrivo sui Campi Elisi. Ci eravamo illusi troppo presto di avere relegato ad un passato, purtroppo infausto, i Giri di Francia sviliti già al termine della prima cronometro e del primo arrivo in quota, da Armstrong e dai suoi invincibili postini blu vestiti.
Difatti, mutatis mutandis, il copione messo in scena nel corso dell’ultima Grande Boucle da Christopher Froome e dalla sua armata di cavalieri neri appare un deja-vu dell’era Armstrong, oltre che del primo Tour vinto in carriera dal keniano bianco. Tuttavia, è bene sottolinearlo, il risultato finale sul podio parigino avrebbe potuto trovare perlomeno le prime due posizioni invertite, se solo, ipotizziamo, la Movistar avesse lasciato libero Quintana di attaccare e di interpretare la gara come meglio avesse ritenuto opportuno. Invece la formazione spagnola ha preferito accontentarsi di concedere il pur meritato premio alla carriera al suo corridore più rappresentativo, nonché leader in pectore, Valverde, adottando una tattica congeniale a quest’ultimo, ovvero imprimendo un ritmo regolare in montagna, ad esclusione delle ultime due frazioni alpine. Così lo spagnolo, che lo scorso anno aveva paventato l’ipotesi di non correre più il Giro di Francia dopo la cocente delusione del quarto posto, ha potuto agguantare il suo primo podio al Tour, a trentacinque anni suonati. Un meraviglioso regalo per l’Embatido, non c’è che dire. Ci si permetta, tuttavia, di sottolineare come il maggior beneficiario di questa strategia sia stato il capitano della Sky, la cui agilità di pedalata molto difficilmente sarebbe bastata a difenderlo da un Quintana svincolato da obblighi di scuderia. D’altronde la storia recente insegna che l’agilità sfrenata è casomai funzionale ad attacchi in prossimità del traguardo ma non può reggere l’andatura degli scalatori puri per più chilometri.
Froome, come lo è stato l’americano prima di lui, è attaccabile alla distanza e parimenti lo sono i suoi compagni di squadra, la cui strategia di corsa ne ha evidenziato la vulnerabilità. Si sarà notato infatti come, in prospettiva di una difficile tappa di montagna, gli atleti Sky, a turno, nella tappa precedente quella temuta, si lasciassero staccare, per riposare, recuperare energie indispensabili e riuscire quindi a impostare un ritmo regolare per il loro capitano nella giornata di corvée. Adottare questa formula, dei “ciclisti a targhe alterne”, è un segno evidente della debolezza di una formazione che non può essere sfuggito ai direttori sportivi al seguito della corsa e che avrebbero dovuto sfruttare.
Onore invece a Contador che, dopo aver speso molte energie sulle strade italiane per vincere di misura il suo secondo Giro d’Italia, ha ugualmente provato a far saltare il banco ma, come già gli era accaduto in altre circostanze, la fantasia e la volontà di attaccare non sono state coadiuvate da gambe altrettanto reattive.
Gambe che invece non sono mancate al nostro Nibali che, con un’azione d’altri tempi, ha conquistato la tappa altimetricamente più dura del Tour, al termine di una cavalcata solitaria di sessanta chilometri.
Spirito combattivo e battagliero hanno animato anche i giovani scalatorini Bardet e Pinot che con le loro gesta in montagna hanno infiammato i cuori dei francesi e nobilitato anche il Giro di Francia dell’anno scorso vinto da Nibali, accusato ingiustamente di aver trionfato su comprimari.
Una lode particolare, poi, al già menzionato Valverde, che interpreta il mestiere del corridore come accadeva nei tempi passati, sempre protagonista e vincente da marzo a ottobre.
Questa edizione del Tour, insomma, deve lasciare molti rimpianti al solo Quintana, il quale ottiene sì un ulteriore lusinghiero secondo posto, dopo quello già rimediato nel 2013, ma che, a differenza di due anni fa, non è riuscito né a trionfare nella classifica riservata al miglior scalatore né a far sua una vittoria di tappa. E quest’assenza di risultati, per un grimpeur della sua classe, in una delle edizioni più montagnose del Giro di Francia, è emblematico dell’atteggiamento tenuto dal colombiano nell’arco delle tre settimane.
Chi ha tutti i motivi per esultare però è il solo Froome, e non per la semplice ragione di aver vinto ma per aver surclassato Quintana anche nella graduatoria del miglior scalatore, ottenendo una doppietta storica riuscita solo a cinque ciclisti prima di lui, da ultimo a Eddy Merckx nel 1970.
E poco importano le lamentele, i piagnistei, gli insulti indecorosi, le minacce e gli atti indecenti commessi dal pubblico francese contro lo scheletrico keniano bianco.
Froome si merita il Tour e il Tour si merita i Froome.
Francesco Gandolfi
CLASSIFICA GENERALE
1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 84:46:14
2 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:01:12
3 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:05:25
4 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:08:36
5 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 0:09:48
6 Robert Gesink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:10:47
7 Bauke Mollema (Ned) Trek Factory Racing 0:15:14
8 Mathias Frank (Swi) IAM Cycling 0:15:39
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:16:00
10 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:17:30
11 Andrew Talansky (USA) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:22:06
12 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:22:50
13 Serge Pauwels (Bel) MTN – Qhubeka 0:31:03
14 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Alpecin 0:31:15
15 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:31:39
16 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:38:52
17 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 1:02:51
18 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 1:05:00
19 Jarlinson Pantano (Col) IAM Cycling 1:09:08
20 Jan Bakelants (Bel) AG2R La Mondiale 1:16:36
21 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 1:21:27
22 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 1:24:58
23 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:25:23
24 Jan Barta (Cze) Bora-Argon 18 1:26:56
25 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 1:28:29
26 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing 1:33:21
27 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 1:35:06
28 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 1:36:07
29 Ruben Plaza Molina (Spa) Lampre-Merida 1:38:22
30 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 1:51:32
31 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 1:51:51
32 Nicolas Roche (Irl) Team Sky 1:54:08
33 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 1:56:13
34 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal 1:56:57
35 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Alpecin 1:58:14
36 Daniel Martin (Irl) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:03:37
37 Ryder Hesjedal (Can) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:04:37
38 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 2:05:03
39 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 2:08:20
40 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits 2:10:12
41 Wouter Poels (Ned) Team Sky 2:12:44
42 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 2:14:08
43 Peter Sagan (Svk) Tinkoff-Saxo 2:14:55
44 Nelson Oliveira (Por) Lampre-Merida 2:15:32
45 Richie Porte (Aus) Team Sky 2:16:05
46 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 2:16:15
47 Adam Yates (GBr) Orica GreenEdge 2:16:36
48 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 2:18:16
49 Pierrick Fedrigo (Fra) Bretagne-Séché Environnement 2:22:54
50 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 2:26:32
51 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 2:29:28
52 Bram Tankink (Ned) Team LottoNL-Jumbo 2:30:12
53 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 2:31:13
54 Winner Anacona (Col) Movistar Team 2:31:14
55 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 2:32:30
56 Stef Clement (Ned) IAM Cycling 2:33:42
57 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 2:34:15
58 Jean-Christophe Peraud (Fra) AG2R La Mondiale 2:35:10
59 Haimar Zubeldia (Spa) Trek Factory Racing 2:36:50
60 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 2:37:17
61 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team 2:38:06
62 José Herrada (Spa) Movistar Team 2:40:06
63 Daniel Navarro (Spa) Cofidis, Solutions Credits 2:43:34
64 Kristijan Koren (Slo) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 2:51:44
65 Leopold Konig (Cze) Team Sky 2:53:09
66 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr 2:53:22
67 Tiago Machado (Por) Team Katusha 2:54:31
68 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Alpecin 2:57:05
69 Perrig Quemeneur (Fra) Team Europcar 2:57:19
70 Reto Hollenstein (Swi) IAM Cycling 2:58:30
71 Kristijan Durasek (Cro) Lampre-Merida 3:02:14
72 Lieuwe Westra (Ned) Astana Pro Team 3:03:09
73 Rafael Valls Ferri (Spa) Lampre-Merida 3:03:11
74 Wilco Kelderman (Ned) Team LottoNL-Jumbo 3:04:07
75 Paul Martens (Ger) Team LottoNL-Jumbo 3:04:52
76 Pierre-Luc Perichon (Fra) Bretagne-Séché Environnement 3:05:48
77 Edvald Boasson Hagen (Nor) MTN – Qhubeka 3:08:02
78 Emanuel Buchmann (Ger) Bora-Argon 18 3:08:47
79 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka 3:10:36
80 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne-Séché Environnement 3:11:28
81 Stephen Cummings (GBr) MTN – Qhubeka 3:12:23
82 Georg Preidler (Aut) Team Giant-Alpecin 3:14:14
83 Florian Vachon (Fra) Bretagne-Séché Environnement 3:15:01
84 Simon Yates (GBr) Orica GreenEdge 3:16:04
85 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 3:17:03
86 Angelo Tulik (Fra) Team Europcar 3:18:24
87 Laurens Ten Dam (Ned) Team LottoNL-Jumbo 3:18:43
88 Markel Irizar (Spa) Trek Factory Racing 3:19:44
89 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:19:53
90 Michal Golas (Pol) Etixx – Quick-Step 3:21:17
91 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka 3:21:30
92 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 3:22:14
93 Brice Feillu (Fra) Bretagne-Séché Environnement 3:23:11
94 Paul Voss (Ger) Bora-Argon 18 3:24:53
95 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling 3:26:47
96 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 3:27:34
97 Grégory Rast (Swi) Trek Factory Racing 3:29:00
98 Zdenek Stybar (Cze) Etixx – Quick-Step 3:30:13
99 Sep Vanmarcke (Bel) Team LottoNL-Jumbo 3:31:15
100 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 3:32:12
101 Roy Curvers (Ned) Team Giant-Alpecin 3:35:40
102 Adriano Malori (Ita) Movistar Team 3:37:28
103 Bartosz Huzarski (Pol) Bora-Argon 18 3:38:06
104 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Alpecin 3:39:43
105 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar 3:42:36
106 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:42:42
107 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 3:42:57
108 Benoît Vaugrenard (Fra) FDJ.fr 3:43:08
109 Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal 3:45:18
110 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team 3:47:14
111 Julien Vermote (Bel) Etixx – Quick-Step 3:50:32
112 Matteo Trentin (Ita) Etixx – Quick-Step 3:50:59
113 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne-Séché Environnement 3:53:13
114 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team 3:53:21
115 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNL-Jumbo 3:54:19
116 Jose Rodolfo Serpa (Col) Lampre-Merida 3:54:25
117 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:55:35
118 Julian Arredondo (Col) Trek Factory Racing 3:56:49
119 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida 3:58:20
120 Marco Haller (Aut) Team Katusha 3:59:04
121 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:59:10
122 Ian Stannard (GBr) Team Sky 3:59:37
123 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal 3:59:39
124 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha 4:01:06
125 Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team 4:01:12
126 Matteo Tosatto (Ita) Tinkoff-Saxo 4:01:15
127 Arnaud Gerard (Fra) Bretagne-Séché Environnement 4:02:06
128 André Greipel (Ger) Lotto Soudal 4:03:28
129 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits 4:04:06
130 Luke Rowe (GBr) Team Sky 4:04:45
131 Yohann Gene (Fra) Team Europcar 4:04:56
132 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr 4:05:28
133 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Alpecin 4:05:30
134 José Mendes (Por) Bora-Argon 18 4:07:47
135 Frédéric Brun (Fra) Bretagne-Séché Environnement 4:10:32
136 Mark Cavendish (GBr) Etixx – Quick-Step 4:12:05
137 Ramunas Navardauskas (Ltu) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 4:14:40
138 Pieter Weening (Ned) Orica GreenEdge 4:14:59
139 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 4:16:06
140 Damien Gaudin (Fra) AG2R La Mondiale 4:16:13
141 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 4:18:40
142 Stijn Devolder (Bel) Trek Factory Racing 4:21:31
143 Jacopo Guarnieri (Ita) Team Katusha 4:22:20
144 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal 4:24:52
145 Luke Durbridge (Aus) Orica GreenEdge 4:25:03
146 Michael Matthews (Aus) Orica GreenEdge 4:26:33
147 Thomas Leezer (Ned) Team LottoNL-Jumbo 4:26:47
148 Tyler Farrar (USA) MTN – Qhubeka 4:32:32
149 Davide Cimolai (Ita) Lampre-Merida 4:33:21
150 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling 4:37:36
151 Bryan Nauleau (Fra) Team Europcar 4:40:12
152 Kenneth Van Bilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits 4:41:27
153 Svein Tuft (Can) Orica GreenEdge 4:48:08
154 Sébastien Chavanel (Fra) FDJ.fr 4:56:59

Il Team Sky abbracciato per festeggiare il successo di Froome (www.independent.co.uk)
ALENTOUR DU TOUR… QUI PARIGI
luglio 26, 2015 by Redazione
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Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato
IL POKER D’ASSI
Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Froome, ora scatta la festa. E Greipel fa poker a Parigi – Il giorno di Froome – I 10 momenti chiave del Tour – Nibali, Froome, Quintana: tutto il Tour in 10 “tappe” – Froome, il giorno più bello: baci e brindisi sui Campi Elisi – Tour: auto contro barriera, la polizia spara, è caccia all’uomo – La Course, Van der Breggen trionfa sugli Champs-Elysées (Gazzetta dello Sport)
Insulti, sputi e pure il gesto dell’ombrello: la dura vita di Froome re del Tour – Dai tifosi gestacci e offese di ogni tipo per l’inglese, trionfatore a Parigi – Parigi: giallo al Tour de France. Non rispetta l’alt, la polizia spara ma l’auto non si ferma (Corriere della Sera)
Contador: Spagna
Froome gana su segundo Tour y Valverde se sube al podio – Alarma en el Tour: la policía dispara a un coche sospechoso – La holandesa Van der Breggen ganó en los Campos Elíseos – Valverde: “Ahora quiero ser campeón del mundo” – Contador: “Ya tengo en la cabeza el Tour de 2016″ – La llegada a los Campos Elíseos bajo la lluvia (AS)
Fantastic Froome – Susto en el Tour de Francia – (Marca)
Greipel se suma a la fiesta de Froome – Valverde:”No me quedan lágrimas, me voy a emocionar” – Nibali correrá la Vuelta a España – 13 podios de Valverde entre las ‘grandes’ y el Mundial – ¡Tiroteo en el Tour de Francia! – Contador:”Ya tengo en la cabeza el Tour de 2016”(El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito
Froome wins second Tour de France after triumphant ride into Paris with Team Sky – How did Team Sky get back on top and propel Chris Froome to victory? – The most memorable moments – Paris police hunt driver of car that crashed through barricades at Tour de France – Chris Froome confirmed as winner after triumphant ride into Paris with Team Sky – Briton wins historic race for second time (The Independent)
Froome rides into the history books – Froome rides into the history book – Second Tour de France title all but secured (The Times)
Gearing up for victory: Froome crowned Tour de France winner on final Paris stage – Follow all the action from stage 21 – the triumphant procession from Sèvres to Paris – Chris Froome makes history for Britain at Tour de France – so why is he so unloved? – Tom Cary: Champion is misunderstood – but what he can do about it? – Tour de France: the agony and ecstasy – Bullet-ridden car found after Paris police open fire at Tour de France barricades – Manhunt under way after car driven directly at road block – Tour de France: car crashes through barricades – Froome’s Tour de France triumph ends the worst ordeal an athlete can suffer (The Daily Telegraph)
Quintana: Colombia
Froome vuelve a ganar el Tour de Francia, Nairo finaliza de segundo – Quintana, el ciclista que no tiene límites – Chris Froome, un luchador de la vida – Disparan a conductor que violó cordón policial cerca a meta del Tour – ¿Por qué perdió Nairo el Tour? (El Tiempo)
Nairo Quintana, oficialmente segundo en el Tour de Francia (El Espectador)
Francia
Le roi Froome, le maître Greipel – Coquard: «Avec 15 millions, je gagne» – Froome a gagné sur le plat – Bardet élu super-combatif – Des écarts records (L’Equipe)
Germania: Simon Geschke
Froome zurück auf dem Tour-Thron – Krönung für Greipel – Christopher Froome rettet Gelb ins Ziel – Polizei schießt vor Tour de France-Finale auf Auto in Paris (Berliner Zeitung)
Greipel gewinnt die letzte Etappe – Froome Toursieger – Polizei schießt vor Tour-de-France-Ankunft auf Auto in Paris (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
God Save the Queen (inno nazionale britannico)
Poker Face (Lady Gaga)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: TOUR 2016
La prossima edizione della Grande Boucle scatterà il 2 luglio 2016 dalla celebre località di Mont-Saint-Michel. Nei prossimi giorni ilciclismo.it pubblicherà le prime indiscrezioni sul tracciato del 103° Tour de France. Seguiteci.
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Tuttobiciweb: “Le transesse di Place de la Concorde” (transenne)
Garzelli: “Campi Elisi è un circuito”
Conti: “Il pavè che non riesce più a staccare gli altri”
Fabretti: “Un saluto a Pancani e Martinello per augurargli l’ultima tappa”
De Stefano: “Greipel è il più veloce di tutti e potrebbe arrivare là sugli Champs-Élysées” (a dire il vero ci arriveranno tutti i corridori rimasti in gara)
Martinello: “La velocità sarà una passeggiata”
De Stefano: “Sul podio più alto”, “Sul gradino più alto di Champs-Élysées” (sul gradino più alto del podio)
Garzelli: “Il ciclismo è uno sport che ti appassione”
Garzelli: “Si è esposto in prima persone” (plurale?)
Fabretti: “Tre milioni e mezzo di italiani incollati”
De Stefano: “Girasoli che colano spessi da una tela di Van Gogh”
De Stefano: “La gente aveva travolto la strada”
Martinello: “Transitando nel pavè”
Martinello: “Sono in tabella di marcia con la tabella di marcia”
Martinello: “Questa ultima tappa finale”
Martinello: “Davide Cimelai” (Cimolai)
De Stefano: “I nostri colleghi connazionali tedeschi”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della 22a tappa, Sèvres – Parigi
1° Thomas Voeckler
2° Luke Durbridge s.t.
3° Michael Rogers s.t.
4° Rohan Dennis s.t.
5° Michele Scarponi s.t.
Classifica generale
1° Sébastien Chavanel
2° Svein Tuft a 8′51″
3° Kenneth Vanbilsen a 15′32″
4° Bryan Nauleau a 16′47″
5° Matthias Brändle a 19′23″
Miglior italiano Davide Cimolai, 6° a 23′38″
IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”
14 LUGLIO 1965 – 22a TAPPA: VERSAILLES – PARIGI (cronometro individuale)
GIMONDI HA VINTO DA DOMINATORE IL TOUR TRIONFANDO ANCHE NELL’ULTIMA TAPPA A CRONOMETRO
Migliaia di tifosi italiani al Parc des Princes hanno applaudito la magnifica impresa del nostro corridore – Il superbo finale di Gimondi e Motta – Il ciclista più invidiato d’Europa
Nella Versailles-Parigi, di km 37,8, l’italiano ha distaccato il suo rivale Poulidor di 1’8” portando (con l’abbuono) il suo vantaggio complessivo a 2′40″ – Gianni Motta, secondo nella giornata e terzo in classifica generale, completa il successo italiano – Poulidor si è battuto con coraggio, ma ha dovuto cedere al più forte ciclista del Giro di Francia – Poco prima della premiazione ufficiale – Un abbraccio della Maglia gialla al suo rivale Raymond Poulidor – Soltanto 5 italiani vittoriosi al Tour – Ha conquistato in soli ventidue giorni la ricchezza e la popolarità – Un’affermazione, improvvisa e clamorosa, quasi una favola dei nostri giorni – Gimondi è un ragazzo dal fisico sottile e dal sorrìso ingenuo, ma possiede una volontà di ferro – Ha corso e vinto con facilità, in modo spavaldo, eppure è riuscito ad accattivarsi le simpatie di tutti, compresi i suoi avversari
ARCHIVIO ALMANACCO
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Tour 2013, il passaggio nel gruppo nel cortile centrale del Louvre (foto AP)
ALENTOUR DU TOUR… QUI ALPE D’HUEZ
luglio 25, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato
IL POKER D’ASSI
Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Quintana ci prova sull’Alpe. Froome resiste: il Tour è suo. Nibali fora: niente podio – I tifosi sull’Alpe d’Huez – Le sette imprese italiane – La cavalcata di Pinot – Froome: “Tappa durissima. Sembrava lunga 300 km!” (Gazzetta dello Sport)
Nibali fora, sfuma il podio. Sull’Alpe d’Huez vince Pinot – Lo «Squalo», sfortunato, chiude al quarto posto. Domenica passerella finale a Parigi (Corriere della Sera)
Contador: Spagna
Nairo puso a Froome contra las cuerdas en el Alpe d’Huez – Nairo Quintana: “Perdí el Tour en la primera semana” – Valverde lloró: “Esto es lo que he perseguido toda mi vida” – Froome: “Los 110 kilómetros de hoy me parecieron 300″ – Contador: “Se van a recordar mis victorias, no los podios” (AS)
La épica para Nairo, el Tour para Froome – Nairo Quintana: “Perdí el Tour en la primera semana” – Valverde: “Es lo que he perseguido toda mi vida” – Contador: “He hecho un Tour digno, pero no estoy contento” (Marca)
Quintana llega tarde – Valverde, entre lágrimas: “Esto es lo que he perseguido toda mi vida” – Quintana: “Perdí el Tour en la primera semana” – Contador: “He hecho un Tour digno, pero no estoy contento” (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito
Froome seals second Tour de France victory (The Independent)
Froome holds on to all but seal second Tour victory – Team Sky leader held off a series of fierce attacks from rival – Froome’s success built on best-laid plans – Froome’s success built on best-laid plans – Chris Froome survives late attacks to all but seal Tour de France – Chris Froome seals second Tour de France(The Times)
Froome survives final test to make Tour history – Chris Froome set for Tour de France victory parade in Paris – Food secrets of a Tour chef – Wiggins is the greatest – but who completes the top 10? – Froome is a man of hidden complexity (The Daily Telegraph)
Quintana: Colombia
Nairo: ¡segundo en el Tour, primero en nuestros corazones! – ‘Perdí el Tour en la primera semana’: Nairo Quintana – Nairo, segundo en el Tour tras una vibrante etapa – Con paso demoledor, Nairo fue segundo en la etapa y se acercó a Froome – ¡2 minutos 38 segundos! Este sábado es el juicio final en Alpe d’Huez – Las reales opciones de Nairo para pelear el título del Tour (El Tiempo)
Nairo Quintana asegura el segundo puesto en el Tour de Francia – Perdí el Tour en la primera semana: Nairo Quintana (El Espectador)
Francia
Pinot brille, Froome vers la victoire – Pinot: «Ça valait le coup d’attendre» – Geniez: «Je m’en rappellerai» – Bardet: «Aucun regret» – Froome, un doublé jaune-pois (L’Equipe)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Previsioni?
Nebe1980: Speriamo che Nibali abbia recuperato lo sforzo di ieri e che possa arrivare sul podio. Speriamo che Quintana avendo visto che Froome non è imbattibile lo metta in croce già sulla croce di ferro e soprattutto speriamo in una tappa agonisticamente accesa tra i big e con grande spettacolo, insomma un finale degno di un Tour che in tema di big nonostante la presenza è stato davvero scarso (salvo ieri)
Salitepuntocià: Quintana deve fare una cronoscalata dell’alpe a tutta. Ma prima deve scarificare Valverde e farlo attaccare sulla Fer
DOPO LA TAPPA
Mauro Facoltosi: Vittoria di Pinot. Quintana recupera 1′20″ a Froome, che salva la maglia gialla per 1′12″. Commenti?
Nebe1980: Quintana aveva perso più di 1 e 12 nei ventagli. In ogni caso se avesse attaccato a Palteau de Beille, a Pra Loup e sui laccetti forse oggi sarebbe in maglia gialla. Quel che io ed altri forumisti abbiamo ripetuti fino alla noia con qualcuno che ci dava degli incompetenti si concretizza oggi ed è stato ripetuto più volte anche da uno come Silvio Martinello che certo un incompetente non è. Dicevamo che Froome sembrava inattaccabile ma che se non provavi attacchi seri come quello di oggi e come quello negli ultimi 5 Km di ieri non puoi sapere se è veramente invulnerabile. Beh mi spiace per Nairo ma se l’è cercata
Howling Wolf14: Quaquaraquà e lingue lunghe zittiti. Tour spettacolare. I blablabla come al solito si sono rivelati inopportuni. Il Tour è sempre il Tour. I quattro grandi protagonisti hanno occupato 4 dei primi 5 posti.
in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Non c’è più niente da fare (Bobby Solo)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: SÈVRES – PARIGI (109.5 Km)
La lunga avventura del Tour de France è giunta al capolinea. Nulla potrà accadere, immancabile volatone finale a parte, nell’ultimo atto della corsa che si svolgerà secondo il tradizionale copione: la partenza da un centro dell’hinterland parigino, i chilometri iniziali vissuti al piccolo trotto con un solo guizzo in vista della Côte de l’Observatoire, ultimo dei 57 traguardi GPM, e, prima dell’ingresso nella capitale francese, il passaggio da Issy-les-Moulineaux, il comune dove hanno sede gli uffici di Amaury Sport Organisation (ASO), il gruppo organizzatore della Grande Boucle dal 1993. Il primo tratto parigino della tappa vedrà il gruppo sfilare accanto ai principali monumenti cittadini – dall’Arco di Trionfo alla Tour Eiffel, dal complesso degli Invalidi al Museo del Louvre – prima di giungere sullo storico circuito disegnato sugli Champs-Élysées, l’anello di circa 7 Km che fu proposto per la prima volta nel 1975 e che dovrà essere inanellato complessivamente 10 volte prima di conoscere il nome del vincitore su uno dei traguardi più prestigiosi della storia del ciclismo. A seguire la teoria delle premiazioni che si concluderà con quella più celebrata, quella del 102esimo re del Tour de France
METEO TOUR
Previsioni meteo della ventunesima tappa, Sèvres – Parigi
Sèvres : pioggia debole (0,3 mm), 14.9°C (percepiti 10°C), vento moderato da S (19-29 Km/h), umidità al 90%
Parigi – 1° passaggio (41 Km): pioggia debole (0,2 mm), 15.4°C (percepiti 10°C), vento moderato da S (21-31 Km/h), umidità al 87%
Parigi – arrivo : pioggia debole (0,2 mm), 15.8°C (percepiti 10°C), vento moderato da S (22-34 Km/h), umidità al 83%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Garzelli: “Alberto Contadore”
Garzelli: “A livello montale”
De Stefano: “Bardet ha riconquistato la tappa che aveva conquisto al Dauphiné Libéré” (1° strafalcione: la corsa si chiama Critérium du Dauphiné; 2° strafalcione: al Delfinato Bardet ha vinto la tappa di Pra Loup, al Tour quella di Saint-Jean-de-Maurienne)
Garzelli: “E’ uno dei più grande degli ultimi anni”
De Stefano: “Il Tour del 2013, il Tour del centenario” (quello era il Tour n° 100, il centenario è stato nel 2003)
Sportal.it: “Rajder Hesjedal” (Ryder)
Sportal.it: “La Toussiere” (La Toussuire)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della 21a tappa, Modane – Alpe d’Huez
1° Matthias Brändle
2° Alexander Kristoff s.t.
3° Tyler Farrar s.t.
4° Arnaud Démare s.t.
5° Mark Cavendish s.t.
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 12° s.t.
Classifica generale
1° Sébastien Chavanel
2° Svein Tuft a 8′51″
3° Kenneth Vanbilsen a 15′32″
4° Bryan Nauleau a 16′47″
5° Matthias Brändle a 19′23″
Miglior italiano Davide Cimolai, 6° a 23′38″
IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”
13 LUGLIO 1965 – 21a TAPPA: AUXERRE – VERSAILLES
GIMONDI O POULIDOR? OGGI LA SFIDA DECISIVA NELLA TAPPA A CRONOMETRO CHE CONCLUDE IL TOUR – L’OLANDESE KARSTENS PRIMO A VERSAILLES MA LA MAGLIA GIALLA HA CONTROLLATO LA GARA
Dopo 4139 chilometri di corsa la Versailles – Parigi di km 37,800 darà il verdetto definitivo – Ieri nella penultima giornata del Giro ciclistico di Francia – Anquetil pronostica un successo italiano – Le tariffe di Felice Gimondi per le riunioni post-Tour – I «limiti di tempo» per difendere il primato
Poulidor ha cercato invano di staccare il rivale, puntando anche sull’aiuto dei suoi gregari – Gimondi, sempre nelle posizioni di testa, ha bloccato tutti i tentativi del francese – “Gimondi — dichiara l’asso francese — ha raggiunto il primato in classifica con pieno merito. Sarebbe una grossa ingiustizia se venisse superato” – 450 mila lire se vince il Giro, 320 mila se viene superato da Poulidor – I contratti firmati dall’italiano sono settantuno – In caso di affermazione il ciclista bergamasco incasserà pertanto oltre 30 milioni – Oggi sono in palio 20″ di abbuono al primo e 10″ al secondo – Quale dev’essere il piazzamento di Gimondi per vincere il «Tour»
ARCHIVIO ALMANACCO
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Uno dei mitici tornanti dell'Alpe d'Huez al ''naturale'', svuotato dalla caratteristica cornice di pubblico del Tour de France (www.italpress.com)
ALENTOUR DU TOUR… QUI LA TOUSSUIRE
luglio 24, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato
IL POKER D’ASSI
Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Nibali pazzesco sulle Alpi. Attacca e arriva in solitaria – Tour, Nibali: “Froome mi ha attaccato. Parole ingiuste e troppo dure” (Gazzetta dello Sport)
Tour de France, Nibali torna grande: vince la tappa alpina e si prende il 4° posto – Lo Squalo stacca Quintana, Froome, Valverde e Contador (Corriere della Sera)
Contador: Spagna
Nibali brilla en La Toussuire y Nairo recorta 32″ a Froome – Contador: “Sufrí calambres y tuve que economizar” – Nibali: “He sufrido mucho en este Tour, ha sido muy difícil” – ¡Vaya cortes de mangas que le dedicó un aficionado a Froome! – Así fue la caída de Contador, que aún no se había visto… – Gran victoria de Nibali que se acerca al podio (AS)
Lección de pundonor de Nibali y aviso de Quintana a Froome – Nibali: “El podio está difícil, he gastado mucha energía” – Contador: “Ha sido un día para sobrevivir” (Marca)
Nibali gana; Quintana recorta – Nibali: “¿El podio? complicado, he gastado mucha energía” – Contador: “Ha sido un día para sobrevivir” – Corte de mangas de un aficionado a Froome- (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito
Quintana cuts Froome lead to put late pressure on Briton (The Independent)
Vincenzo Nibali wins stage as Nairo Quintana cuts the gap to Chris Froome – Time almost up for outclassed opponents – All human life contained in Tour’s complexity (The Times)
Froome holds yellow but loses time to Quintana (The Daily Telegraph)
Quintana: Colombia
Nairo, segundo en la etapa 19 y le descuenta 32 segundos a Froome – ‘El podio está complicado, he gastado mucha energía’: Nibali – ‘Ha sido un día para sobrevivir’: Contador – Penúltimo cartucho de Nairo en el Tour (El Tiempo)
Nairo Quintana, segundo en la etapa 19 del Tour de Francia (El Espectador)
Francia
Nibali a encore les crocs – Froome encore ciblé – (L’Equipe)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Previsioni?
Howling Wolf14: Al TdF ogni tappa può riservare sorprese. Avete visto i crolli dei francesi (Bardet, Pinot, Péraud, ecc), poi la débacle di Van Garderen. Ogni giorno può accadere qualcosa. Magari scoppia Thomas. Magari Contador. Magari Valverde. Auguriamoci che Nibali risalga in classifica. L’arrivo è in salita. Per provare a fare il vuoto bisogna stare molto molto bene. E per sperare di staccare l’avversario diretto occorre che lui sia in affanno. Lo si guarda in volto. Si contano le sue pedalate al minuto. Se io vado a 65 non posso attaccare uno che va a 85. Ma se vedo il mio avversario che va a 55 una botta gliela do. Guardate bene le gambe e le pedivelle prima di sentenziare, sulla carta, chi deve attaccare. Occhio alla penna.
Mauro Facoltosi: La tappa è partita fortissimo, con attacchi (Valverde, Contador, Nibali) sin dalla prima salita. Con Froome è rimasto solo Poels.
Olivier: E il tratto tra la base della discesa del Chaussy e l’attacco del Glandon e’ un andata e ritorno in valle con sali e scendi che se fatto forte non permette di recuperare tanto
Mauro Facoltosi: Vittoria in solitaria per Nibali che sale al 4° posto della classifica. Quintana guadagna una trentina di secondi su Froome. Commenti?
Salitepuntocià: Impresa di altri tempi di Nibali e dietro mica lo hanno lasciato andare. Diciamo che onora la vittoria dello scorso anno battendo i big alla grande. Quintana doveva muoversi prima
Nebe1980: Concordo
B-baggjins: Grande Nibali! Mi ha fatto commuovere. Sull’ultima salita ha continuato a guadagnare su Contador & Co., pensavo qualcosina perdesse e invece no
Garda Bike: Grande vittoria, ottenuta e voluta con coraggio, determinazione, cuore e caparbietà. Bravo Vincenzo! Però sottolineo due gesti assolutamente negativi nei confronti di Froome prima sul Croix de Fer e poi poco prima dell’arrivo, quando uno spettatore gli ha fatto l’ombrello e un altro gli ha sputato addosso. Gesti da infiltrati, non da appassionati di ciclismo, che vanno condannati al 100%.
Salitepuntocià: Vorrei sottolineare la stupidità della Movistar… se lasciavano come era logico lavorare la Sky o Froome negli attacchi i giorni scorsi , era piu stanco lui, piu freschi loro, e a quest’ora avrebbero meno distacco Ormai salvo crolli il Tour è di Froome, dubito perda 2′38 sulla sola Alpe domani. Mi pare ci sarà anche il sole, se avesse piovuto Quintana poteva sperare visto che col maltempo va forte.
in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Braveheart (colonna sonora)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: MODANE – ALPE D’HEUZ (110.5 Km)
E per ultima viene l’Alpe per antanomasia. Sede dell’ultima tappa di montagna lo era già stata nel 2011 ma poi si doveva affrontare una crono nella vicina Grenoble, messa quasi a far da cuscinetto tra l’Alpe d’Huez e la passerella finale parigina, mentre stavolta arriverà al penultimo giorno di gara, seguita da un lunghissimo trasferimento verso la capitale francese che i “suiveurs” affronteranno in macchina mentre i corridori, dopo aver trascorso la notte nella celebre stazione invernale, bruceranno più comodamente la distanza in aereo. Prima ci sarà da consumare l’ultima fatica del Tour 2015 che, nei programmi originari, doveva ricalcare le rotte della citata frazione del 2011 che, dopo la partenza da Modane, prevedeva di scalare i colli del Télégraphe e del Galibier (2556 metri). Ci ha pensato una frana, caduta quasi al termine della discesa dall’ultimo colle, a scombussolare la carte agli organizzatori, costringedoli poche settimane prima della partenza del Tour da Utrecht a rimetter mano al percorso, ridisegnato sostituendo i due colli originariamente previsti con la Croix-de-Fer, scalata dal versante opposto rispetto alla tappa della Toussuire. Si tratterà della salita più lunga di questa edizione, con ben 30 Km al 5,2% medio da coprire per ritornare ai 2067 metri del celebre valico, simile nella struttura a quella del Glandon affrontata nella tappa dell’altro giorno. La spezzano, infatti, due contropendenze e, dopo aver debuttato con 4 Km al 7,4%, propone un nucleo centrale di 5 Km all’8,8%, per poi non riservare più interruzioni negli ultimi 14 Km, morbidi nella prima metà e nuovamente impegnativi negli ultimi 7000 metri, che salgono all’8%. Al quale punto si sarà percorsa la prima metà di questa penultima frazione del Tour 2015 e 54,5 Km mancheranno al traguardo, con la discesa nella valle della Romanche e una decina di chilometri di pianura a tirar la “volata” ai mitici 21 tornanti che in quasi 14 Km al 8,1% conducono al “re” dei traguardi montani del Tour de France, consacrato dalla fantastica impresa di Fausto Coppi del 1952 e divenuto pane quasi quotidiano della Grande Boucle a partire dalla seconda metà degli anni ‘70, forte di ben 28 precedenti arrivi di tappa.
METEO TOUR
Previsioni meteo della ventesima tappa, Modane – Alpe d’Huez
Modane : previsioni non disponibili
Saint-Jean-de-Maurienne (25 Km): nuvole sparse con possibilità di deboli ed isolate precipitazioni, 18.5°C (percepiti 12°C), vento forte da WSW (36-44 Km/h), umidità al 57%
Alpe d’Huez : previsioni non disponibili
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Fabretti: “E’ accaduto poco o niente” (dici niente attacchi di Valverde, Nibali e Contador?)
Martinello: “Originariamente la tappa prevedeva la scalata del Lautaret e del Galibier” (Télégraphe e Galibier)
Conti: “Nibali è un altro Nibali rispetto a quello che abbiamo visto in questo avvio di Tour de France” (è da tre settimane che è partito il Tour)
Martinello: “Fa in modo che rimanga invariato la distanza”
Martinello: “Saint Jane de Maurienne” (Saint Jean de Maurienne)
Pancani: “Ricordatevi che domani il Tour non finisce oggi”
Pancani: “Sembrava che dovesse crollare definitivamente la sua classifica”
Martinello: “Nibali pedala fino al traguardo” (perchè, pensavi che lo tagliasse a piedi?)
Martinello: “Ai tanti che lo hanno critichiato”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della 20a tappa, Saint-Jean-de-Maurienne – La Toussuire
1° Jacopo Guarnieri
2° Kenneth Vanbilsen a 1′18″
3° Winner Andrew Anacona Gómez s.t.
4° Alexander Kristoff s.t.
5° Damien Gaudin s.t.
Classifica generale
1° Sébastien Chavanel
2° Svein Tuft a 8′51″
3° Bryan Nauleau a 14′09″
4° Kenneth Vanbilsen a 15′32″
5° Matthias Brändle a 19′23″
Miglior italiano Davide Cimolai, 6° a 21′00″
IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”
12 LUGLIO 1965 – 20a TAPPA: LIONE – AUXERRE
WRIGHT VINCE LA TAPPA PIÙ LUNGA DEL TOUR – CLASSIFICA IMMUTATA: GIMONDI SEMPRE AL COMANDO
Nei 298 km da Lione ad Auxerre nessuna grande sorpresa movimenta la corsa ciclistica – La Maglia gialla si prende il lusso di sfidare Poulidor con una «fuga»
Un significativo episodio poco dopo la partenza – Gimondi rincorre il belga Verhaegen – Dopo averlo raggiunto, passa a tirare e stacca il gruppo di Poulidor di venti secondi – Il breve tentativo dimostra la superiorità dell’italiano e serve a tenere la gara sotto controllo – Nel finale via libera all’inglese Wright, un ragazzo di ventiquattro anni che vive in Belgio – Oggi arrivo a Versailles, domani la prova a cronometro conclude il Tour – Il programma di Gimondi – Già firmati i contratti per cinquanta riunioni
ARCHIVIO ALMANACCO
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Vistsa panoramica sulla stazione invernale della Toussuire (www.hotels-chalets-tradition.com)
ALENTOUR DU TOUR… QUI SAINT-JEAN-DE-MAURIENNE
luglio 24, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato
IL POKER D’ASSI
Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
La Francia gode con Bardet, nessun distacco tra i big – Bardet: “In cima ai Lacets ho avuto la pelle d’oca” – Froome risponde ancora agli attacchi – Tour, Fuglsang tirato giù da una moto? (Gazzetta dello Sport)
Tour de France, «processo» a Froome: i pro e contro per la maglia gialla (Corriere della Sera)
Contador: Spagna
Contador lo probó de lejos y Bardet dio el 2º triunfo francés – Contador se levantó cojo y crítico: “Movistar se equivocó” – Y en la meta: “Ataqué más con el corazón que con las piernas” – Froome: “Sólo responderemos si atacan Quintana y Valverde” – Valverde: “¿Contador? El pique es deportivo, sólo en carrera” – Nairo: “Estamos contentos pero buscaremos el amarillo” – Así fue la caída de Contador, que aún no se había visto… – La leyenda de Ugrumov: el rival que ‘amenazó’ a Indurain(AS)
Fuegos de artificio en el Tour – Contador: “Voy a luchar por el podium” (Marca)
El plácido liderato de Froome – Froome: “Solo vigilo a Quintana y a Valverde” – 20 años de la ‘manita’ de Indurain – Contador afirma que luchará por subir al podio – La caída de Contador en la 17a etapa del Tour – El sudafricano Meintjes abandona por una gastroenteritis (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito
Froome remains on course for Tour de France title (The Independent)
Froome keeps rivals at bay as Bardet wins – Chris Froome deserves our admiration. Doubters must produce evidence, or desist (The Times)
Froome keeps up smooth progress towards second crown (The Daily Telegraph)
Quintana: Colombia
Bardet ganó una etapa en la que Froome mantuvo la diferencia con Nairo – ‘Este viernes empieza el terreno para atacar’: Nairo Quintana – Por los apodos se conocen a los ciclistas colombianos (El Tiempo)
Winner Anacona fue tercero en la etapa 18 del Tour de Francia – Sudafricano Meintjes abandona el Tour por una gastroenteritis – Urán: “Me han faltado fuerzas al final” – Seguiremos intentando hasta el final del Tour: Nairo Quintana – Una etapa del Tour en la casa de Nairo Quintana (El Espectador)
Francia
Bardet: «L’audace a payé» – Le triomphe de Bardet – Bardet: «Sauver mon Tour dans les Alpes» – C’est la bonne pour Bardet! – La chute de Fuglsang a-t-elle tout changé? – Barguil a «joué avec Mollema» – Froome: «J’ai dû défendre» – (L’Equipe)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Previsioni?
Olivier: Piu’ che una previsione la mia e’ una speranza, Contador che si prende una rivincita. Cmq, penso sia probabile una fuga all’arrivo con un Pinot, Bardet vincitori di tappa. Cmq, Vive La Maurienne, la piu’ bella valle del mondo – vabbe’io sono originario di La Chambre, quindi sono di parte
Howling Wolf14: Da La Chambre si va su, alla Madeleine. Chissà quante volte l’hai fatta. Poi su viene giù dalla Croix-de-Fer. E dal Glandon. E si va su anche al Télégraphe e al Galibier. Ho fatto due volte la Marmotte. Conosco bene. Bella la Maurienne.
Olivier: Quando ero giovane, tra i 14 e i 22 anni, passavo tutta l’estate li’ e ogni giorno con la mia mitica vecchia Motobecane mi andavo a sfiancare su una di quelle salite. Conosco molto bene anche il Chaussy che faranno domani, all’epoca il versante da dove scenderanno (Montaimont) aveva gli ultimi due km sterrati, bel posto!!! ora purtroppo non riesco piu’ ad andare spesso e non ho mai fatto la Marmotte; quando vado li’ ho solo il tempo di dedicarmi alla montagna, l’altra mia passione. Tra oggi e domani seguiro’ la tappa in cuffia dall’ufficio, che tristezza!!! l’ultima volta che sono riuscito ad andare per il tour era il 1998, sulla Madeleine con Ulrich all’attacco e Pantani in maglia gialla a ruota, sembra ieri ma sono quasi 20 anni!!! Domani ci sara’ meta’ della mia famiglia in ordine sparso tra La Chambre (fine discesa del Chaussy/Madeleine) e La Toussuire, beati loro!!!
DOPO LA TAPPA
Nebe1980: Ecco! Come volevasi dimostrare. Froome un po’ in affanno sull’ultima accelerazione di Nibali. Se Quintana avesse fatto il diavolo a quattro con continui scatti sul Glandon magari Froome rimaneva staccato e lì potevano essere dolori.
Invece nulla. Unica speranza è che quella defaillance di Froome sia la spia della riserva e che la paghi domani e dopodomani, certo che a torturarlo dai Pirenei la cosa poteva essere diversa invece lo hanno portato in carrozza. La dimostrazione? Le fughe che arrivano. Questi avevano 3 minuti anche a 100 Km dall’arrivo
in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
L’Esercito Del Surf (Catherine Spaak)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: SAINT-JEAN-DE-MAURIENNE – LA TOUSSUIRE (138 Km)
I chilometraggi “mignon” – 138 Km domani, 110,5 Km nel giorno dell’Alpe d’Huez – saranno il filo conduttore delle ultime due tappe di montagna del Tour 2015. Sono distanze che qualcuno ha criticato, ritenendole indicate più a corse per dilettanti che per gare professionistiche, ma hanno il loro rovescio della medaglia. Da anni sulle strade dei grandi giri non si vedono più tapponi vecchio stile, lunghi oltre 200 Km e infarciti di salite fin dalle prime battute, preferendogli frazioni più snelle ma che, alla fine, si sono rivelate più combattute. I chilometraggi maxi, infatti, in molti casi poco invogliavano alla battaglia e quelle tappe partivano al rallentatore, anche nel timore che molti potessero finire fuori tempo massimo. Con distanze inferiori spesso, al contrario, le partenze risultano più decise e le alte medie in avvio contribuiscono a rendere più dura la giornata, in particolar modo quando la tappa è di montagna e ancor più se c’è una salita subito dopo il via. Sarà proprio il caso della frazione che terminerà per la quarta volta nella stazione sciistica della Toussuire e che, lasciato il “chilometro 0″, immediatamente proporrà gli inediti 15,4 Km al 6,3% del Col du Chaussy. Discesa, poi pianura e una cinquantina di chilometri più avanti il gruppo tornerà a confrontarsi con il Glandon, scalandolo stavolta dal versante settentrionale, il più impegnativo, prolungandolo fino alla cima del Col de la Croix-de-Fer (2067 metri), sul quale si scollinerà dopo aver affrontato 22,4 Km d’ascesa al 6,9%, quando ne mancheranno 55 all’arrivo. Tutto il finale parlerà, alternativamente, il linguaggio della salita e della discesa, passando per i 1638 metri del Col du Mollard (5,7 Km al 6,8%) prima d’attaccare l’ascesa finale, che non è dura nelle pendenze (6,1% la media) ma lo sarà per la sua lunghezza, di 2000 metri inferiore ai 20 Km: sono numeri che, a 48 ore dall’epilogo parigino e dopo tre settimane di corsa, possono a loro volta farcene vedere di numeri!
METEO TOUR
Previsioni meteo della diciannovesima tappa, Saint-Jean de Maurienne – La Toussuire
Saint-Jean-de-Maurienne (partenza) : cielo sereno, 26.9°C (percepiti 28°C), vento debole da W (3-4 Km/h), umidità al 56%
Saint-Jean-de-Maurienne (119 Km): poco nuvoloso, 28.7°C (percepiti 27°C), vento moderato da WSW (12-14 Km/h), umidità al 49%
La Toussuire : previsioni non disponibili
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani: “Passo circondata dal massiccio”
Martinello: “Nonostante le condizione non ottimale”
Garzelli: “Mollemma” (Mollema)
Martinello: “Inizia il Tour de Glandon”
Pancani: “Si è allargato Fuglsang” (è ingrassato?)
Marca (quotidiano spagnolo): “Conrador”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della 19a tappa, Gap – Saint-Jean-de-Maurienne
1° Damien Gaudin
2° Bryan Coquard s.t.
3° Matthias Brändle s.t.
4° Arnaud Démare s.t.
5° Alexander Kristoff s.t.
Miglior italiano Davide Cimolai, 23° s.t.
Classifica generale
1° Sébastien Chavanel
2° Svein Tuft a 8′51″
3° Bryan Nauleau a 13′33″
4° Kenneth Vanbilsen a 15′32″
5° Matthias Brändle a 19′23″
Miglior italiano Davide Cimolai, 6° a 21′00″
IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”
11 LUGLIO 1965 – 19a TAPPA: AIX-LES-BAINS – LIONE
VAN LOOY PRIMO SUL TRAGUARDO DI LIONE – FELICE GIMONDI È SEMPRE MAGLIA GIALLA – PER DIFENDERSI DA POULIDOR L’ITALIANO È PASSATO ALL’ATTACCO
Seconda vittoria di tappa del campione belga al Giro di Francia – Una frazione severa e molto combattuta – Motta deluso e scontento
Sullo slancio di una fuga di Anglade, Gimondi ha staccato il rivale costringendolo ad un disperato inseguimento – La volontà di Van Looy alla caccia di una affermazione di prestigio – Malgrado il brillante piazzamento nella graduatoria generale, Gianni appare nervoso e irritabile – Le speranze di Poulidor e la fiducia del «leader» della classifica
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Gli spettacolari tornanti verso Montvernier (www.lacetsdemontvernier.com)
ALENTOUR DU TOUR… QUI PRA LOUP
luglio 22, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato
IL POKER D’ASSI
Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Tour, la prima di Geschke. Froome dà 2′17″ a Contador – Contador racconta la caduta: “Sagan mi ha dato la sua bici” – Tour, la battaglia delle Alpi. Nibali prova a mordere – Il Tour non è già deciso: tre giorni di fuoco sulle Alpi – Nibali, no alla preolimpica: lo Squalo andrà alla Vuelta (Gazzetta dello Sport)
Nibali «inizia» il suo Tour e risale in classifica: ora è 7°. Podio possibile per 3 ragioni – Froome, doping o fenomeno? – Pra Loup ‘75, fine era Merckx (Corriere della Sera)
Contador: Spagna
Valverde se sube al podio y Contador cede tiempo: 2:17 – Contador: “Me caí y luego traté de minimizar las pérdidas” – Valverde: “Apretamos porque a Contador no se le puede dejar nada” – Froome: “Quedan tres etapas duras y espero más ataques” – Nairo Quintana: “Hemos debilitado al Sky” – Van Garderen abandona y abre la pelea por la tercera plaza – El Tour hace un homenaje a las víctimas de Germanwings – Mikel Landa, nuevo corredor del equipo Sky (AS)
Contador se cae de la pelea – Contador: “He tratado de minimizar las pérdidas” – Valverder: “Tiramos cuando se cayó Contador porque es peligroso” – Van Garderen abandona y deja a Valverde en el podio – El Tour homenajea a las víctimas
del avión de Germanwings (Marca)
Geschke gana; Contador pierde – Contador: “He tratado de minimizar las pérdidas” – Froome: “Mis rivales se juegan el todo por el todo” – Nibali: “No he entendido que Movistar saliera a por Contador” – Van Garderen abandona y deja a Valverde en el podio – Valverde: “Contador es peligroso, por eso tiramos cuando se cayó” – El Tour homenajea a las víctimas del avión de Germanwings – (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito
Sky release Chris Froome data in an attempt to silence doping claims – Thomas hitting the heights as new Froome (The Independent)
Chris Froome must be ready for Col d’Allos descent – Geraint Thomas goes down but not out – Sky’s success simply down to masterclass in strategy (The Times)
Froome survives test as Geschke wins on Pra Loup – Team Sky hit back at doping claims by releasing Chris Froome power data (The Daily Telegraph)
Quintana: Colombia
Y Nairo no ha podido con Froome – Nairo atacó tarde y no le descontó tiempo a Froome – ‘Está difícil conseguirlo si ataco muy cerca del final’: Nairo – ‘Quintana se siente fuerte y va a intentarlo’: Chris Froome – ‘De momento estamos ahí, pero Froome está muy fuerte’: Valverde – ‘Se me ha ido la rueda y me he caído’: Alberto Contador – Tejay Van Garderen abandonó el Tour de Francia por problemas físicos – Llega la primera de tres etapas decisivas para Nairo y Froome – Por acusaciones, Sky compartió datos con autoridades antidopaje – Quintana y Valverde defienden a Froome por acusaciones de dopaje – Nairo Quintana mandó un saludo a los colombianos (El Tiempo)
Rigoberto Urán fue tercero en la etapa 17 del Tour de Francia – Van Garderen, tercero de la general, abandona la competencia – Los Alpes son de los colombianos (El Espectador)
Francia
Pinot: «Une descente catastrophique» – Geschke en solitaire, Froome en contrôle – Contador: touché, coulé? – Van Garderen abandonne – Bardet: «J’ai fini au courage» – Geschke: «J’ai fait “all in”» – Froome a contenu la meute – Froome: «Je suis resté cool»(L’Equipe)
Germania: Simon Geschke
Berliner Simon Geschke landet Überraschungscoup in Pra Loup – Christopher Froome geht in die Offensive (Berliner Zeitung)
Geschke triumphiert – fünfter deutscher Sieg bei der Tour (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)
BOX POPULI
Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.
PRIMA DELLA TAPPA
Mauro Facoltosi: Previsioni?
Nebe1980: Tinkoff intervistato dalla Rai ha detto che Contador è qui per vincere e che il podio non conta.
Ha ragione, Contador ha vinto Giri Tour e Vuelte quindi il podio per lui non conta. Deve provare a vincere. Anche se non sembra avere la condizione di Froome e Quintana, Alberto è uno che attacca da lontano inventando anche azioni strane quindi speriamo di vedere attacchi sia da Quintana che da Contador ma anche da Nibali che potrebbe attaccare sul Col d’Allos ed avvantaggiarsi nella difficile discesa per presentarsi ai piedi dell’ultima salita con un buon vantaggio
Salitepuntocià: altimetricamente tappa di mezza montagna, pendenze dolci
Garda Bike: ah beh se questa altimetricamente è una tappa di mezza montagna quelle sui Vosgi o sul Massiccio Centrale sono di pianura!
DOPO LA TAPPA
Howling Wolf14: Nei grandi giri, al TdF in particolare, ormai la selezione si fa per sfinimento. Quasi in ogni tappa (impegnativa) salta qualche pesce grosso. Oggi débacle di Van Garderen, mazza crisi di Mollema, calo di Gesink e Thomas. Facile che domani salti ancora qualcuno.
Nibali ha recuperato un solo posto, ma ha ormai Thomas e Gesink a portata di mano. Presto potrebbe essere 5°. Poi si spera, magari, che anche Contador e Valverde soffrano un calo.
Il nostro Vincenzo è corridore intelligente. Ha capito che chi lo spinge a fare stolti attacchi in discesa è un incompetente, concentrato solo su un presunto spettacolo che invece è nulla rispetto allo spettacolo che danno le prestazioni in salita. E’ da tempo che Nibali non rischia più in discesa. Ha capito che non ne vale la pena. Che raggranella solo briciole. E il rischio che corre (correva) è proporzionalmente troppo elevato per i frutti che dà. Scendendo dall’Allos è stato prudente. Tanto che addirittura a fine discesa il vantaggio che aveva guadagnato in salita su Gesink, Thomas e Co. s’era quasi azzerato. Mi ha fatto piacere vedere un Nibali più maturo, più riflessivo, più pragmatico. Stupenda l’impresa di Geschke. Per uno che scalatore non è vincere un tappone alpino è un vero exploit.
Nebe1980: Nibali come pensavo ha accelerato sul Col d’Allos per due motivi, intanto per distanziare uomini davanti a lui in generale due per cercare di vedere che succedeva in discesa. lo ha detto proprio Vincenzo dopo l’arrivo che ha tentato di forzare senza esagerare per vedere come rispondevano gli altri, visto che non perdevano un metro ha preferito non forzare ancora di più perchè avrebbe guadagnato poco e per recuperare un po’ in vista di probabili attacchi nell’ultima salita che poi in realtà si sono ridotti allo scattino ai 500 metri dall’arrivo.
Quintana sembra accontentarsi del secondo posto e questo èm triste. Certamente se coglierà Froome in difficoltà attaccherà a fondo il problema è che per metterlo in difficoltà non lo si può portare in carrozza come oggi. Quando nel 2013 Froome andò in difficoltà fu dopo che Quintana aveva fatto il diavolo a quattro scattando ma poi continuando nell’azione. In questo Tour Quintana ha sempre fatto 200 metri di scatto e poi si è rialzato invece bisogna continuare nell’azione e poi magari raggiunto lui dovrebbe ripartire a tutta Valverde per costringere Froome a rispondere fino allo sfinimento, magari anche con Nibali che potrebbe avere interesse a staccare Thomas per risalire la generale. In più se Valverde per aiutare Nairo ad mettere in difficoltà Froome dovesse poi andare in difficioltà Nibali potrebbe addirittura tentare il podio anche se mi sembra difficile.
Il problema è che se la Movistar non si decide su chi deve sacrificarsi per l’altro per tentare il colpaccio possono arrivare solo dietro e l’impressione è che accadrà così salvo crisi vere di Froome.
Garda Bike: Non fosse stato per Valverde (sempre più indecifrabile), l’attacco di Contador a 75 km dall’arrivo sarebbe stato d’ altri tempi. A me Alberto piace un sacco come atleta e come persona: ha fantasia, è intelligente e non ha paura, come deve essere un grande campione, e lo è. Purtroppo c’è troppo tatticismo e si aspettano ormai solo gli ultimi tre chilometri per fare selezione, cosa sbagliatissima per lo spettacolo, e Contador è “diverso” perché ci prova anche quando manca ancora tanto all’arrivo (si vedano gli arrivi a Fuente De alla Vuelta di qualche anno fa e a Guardiagrele alla Tirreno Adriatico 2014).
Salitepuntocià: Valverde assurdo. Condotta senza senso, da gregario di Froome. Ribadisco che altimetricamente è una tappetta di montagna quella di ieri, per le pendenze dolci. Chissenefrega del dislivello, non l’ho manco calcolato. Son andati a tutta eppure non è successo nulla fra i migliori, è la caduta che ha staccato contador, è la dissenteria virale che ha fermato Van Garderen. E’ in giro anche qui l’ho avuta l’altro ieri e per chi va in bici e lotta per il tour, ma anche chi è ultimo, è impossibile stare in sella… non è che la si fa una volta e tutto passa…
in collaborazione con il “Forum dello Scalatore”
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Das Lied der Deutschen (Inno nazionale tedesco)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: GAP – SAINT-JEAN-DE-MAURIENNE (186,5 Km)
Il vecchio e il nuovo vanno a braccetto nella terza frazione alpina. Dopo una fase iniziale saltabeccante, con 5 GPM di bassa categoria collocati nei primi 85 Km (fase ideale per rendere la corsa dura fin dall’inizio, che proporrà i 6,3 Km al 7% del Col Bayard subito dopo il “via”), la tappa entrerà nel vivo a 125 Km dal traguardo quando il gruppo attaccherà il glorioso Col du Glandon, che è tra i valichi storici del Tour nonostante un curriculum non nutritissimo di passaggi (13 scalate dal 1947 al 2013) e che sarà affrontanto da quello che, solo in apparenza, è il più facile dei due versanti possibili. La pendenza media del 5,1% è, infatti, notevolmente mitigata da due lunghe contropendenze che spezzano i 21,7 Km dell’ascesa, la terza per lunghezza tra le salite di questa edizione (i record sono i 29 Km della Croix de Fer della tappa dell’Alpe d’Huez): di salita reale ce ne sono tre tratti, il primo di circa 6 Km all’8%, il secondo di 9 Km al 7% (contentente quasi 1 Km al 11%) e gli ultimi 3 Km pure al 7%. Scesi nella Maurienne arriverà l’appuntamento con la novità, una succulenta novità: i Lacets de Montvernier. Come la tappa di Pra Loup testata al recente Delfinato (era la tappa di Valfréjus, risultata decisiva per la vittoria finale di Froome), si tratta di una salita breve – si brucia tutto nel giro di 3400 metri – ma molto spettacolare e appetitosa per la pendenza media (8,2%) e, soprattutto, per la tortuosità della strada che concentra 17 tornanti in 2000 metri, una media di 8,5 al chilometro. Generalmente i tornanti consentono di respirare e rendono meno asfissiante una salita, ma in questo contesto – tenendo conto anche della sede stradale ristretta – rischiano di sortire l’effetto opposto, quasi di “strangolamento”. Quasi certamente ci sarà gran bagarre nel gruppo del migliori per imboccare in testa la strada dei “lacets” e questo a sua volta provocherà una seconda scremata, dopo quella del Glandon e subito prima di quella che, inevitabilmente, provocherà anche il successivo, tortuoso tratto. Chi si stacca difficilmente riuscirà a rientrare, considerato che il traguardo non sarà molto distante, esattamente 10 Km più avanti.
METEO TOUR
Previsioni meteo della diciottesima tappa, Gap – Saint-Jean de Maurienne
Gap: cielo coperto, 27.5°C, vento debole da NW (9 Km/h), umidità al 47%
Rioupéroux – sprint (107.5 Km): nuvole sparse, 27.6°C (percepiti 26°C), vento moderato da N (12-17 Km/h), umidità al 74%
Saint-Jean-de-Maurienne : poco nuvoloso con possibilità di deboli ed isolate precipitazioni, 23.3°C (percepiti 22°C), vento debole da N (8-11 Km/h), umidità al 65%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Pancani: “Mancano meno di 2 Km alla conclusione” (in quel momento la corsa era a 67 Km dal traguardo)
Fabretti: “Pronto per ogni vostro curiosità”
Martinello: “Tejay Talansky” (Tejay Van Garderen – Andrew Talansky)
Martinello: “In tempo riale”
De Stefano: “Eddy Merckx, 525 in carriera” (vittorie)
Televideo: “Dopo il riposo da Dignes a Pra Loup” (non è stata proprio un riposo questa tappa)
Televideo: “Thibaud Pinot” (Thibaut)
Televideo: “Nicolas Castroviejo” (si chiama Jonathan, Nicolas è il secondo cognome)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della 18a tappa, Digne-les-Bains – Pra Loup
1° Louis Meintjes
2° Ian Stannard a 7′15″
3° Pieter Weening s.t.
4° Tim Wellens s.t.
5° Stephen Cummings s.t.
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 17° a 7′15″
Classifica generale
1° Sébastien Chavanel
2° Svein Tuft a 8′51″
3° Michael Matthews a 13′19″
4° Bryan Nauleau a 13′33″
5° Kenneth Vanbilsen a 15′32″
Miglior italiano Davide Cimolai, 7° a 21′00″
IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”
9 LUGLIO 1965 – 17a TAPPA: BRIANÇON – AIX-LES-BAINS
TOUR: TRA GIMONDI E POULIDOR DISTACCO IMMUTATO – LO SPAGNOLO JIMENEZ PRIMO A AIX-LES-BAINS
Continua la splendida incertezza nella corsa ciclistica francese – Dopo una serie di vani attacchi della Maglia gialla al rivale – La “cronometro in salita” risulterà oggi decisiva?
10 LUGLIO 1965 – 18a TAPPA: AIX-LES-BAINS – LE REVARD (cronometro individuale)
CLAMOROSO TRIONFO DI GIMONDI AL TOUR NELLA DURA TAPPA A CRONOMETRO IN SALITA – APPASSIONANTE DUELLO SCANDITO DAI SECONDI
I francesi lo hanno salutato con l’entusiasmo con cui applaudivano Coppi – Poulidor distaccato di 23″ – Il vantaggio della Maglia gialla sale a 1’12 – Motta 3° in classifica – Lungo i km 26,900 della Aix-les-Bains – Mont Le Revard
Poulidor, in svantaggio all’inizio, recupera e passa in testa a metà percorso – Con un rabbioso finale l’italiano ritorna a distanziare il rivale e vince – «Si è guastato il rapporto adatto proprio ai piedi della rampa finale» – Questo il rimpianto del vincitore – Senza l’incidente il successo di Gimondi sarebbe stato ancor più netto – I fiori della vittoria inviati dalla Maglia gialla alla madre – Le quattro tappe ancora da percorrere
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Panoramica della stazione di villeggiatura di Pra Loup (www.booking.com)
ALENTOUR DU TOUR… QUI GAP
luglio 21, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
IL POKER D’ASSI
Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Tour, discesa da brividi. Plaza 1°, Nibali strappa 28″ – Nibali, scatto d’orgoglio: “E adesso voglio una tappa” – Thomas scherza dopo il volo: “Dottore, sono Froome…” – Malori cade: botta a un ginocchio e rischio ritiro (Gazzetta dello Sport)
Tour, Nibali torna «squalo» A Gap discesa da kamikaze e strappa 28’’ a tutti i big – Thomas cade nella scarpata: illeso (Corriere della Sera)
Contador: Spagna
Rubén Plaza gana a lo grande – Rubén Plaza: “Llevaba días encontrándome muy bien” – Contador: “En el tú a tú tengo menos fuerzas que Froome” – Froome: “Creo que tengo buen equipo para los Alpes” – Terrible impacto de Thomas al salirse de la curva en Manse – El Sky podría mostrar los valores de Froome (AS)
Un gran Plaza en Gap – La escalofriante caída de Thomas – Un espectador del Tour se une a la carrera con los pantalones bajados (Marca)
Rubén Plaza toca la gloria a los 35 años – Espectacular caída de Geraint Thomas en el Tour – Plaza: “Había que tirar de experiencia, casi de vejez” – Froome: “Creo que tengo equipo para los Alpes” – Quintana: “Tengo ganas de que lleguen los Alpes” (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito
Chris Froome takes a swipe at the persistent doping questions – Ruben Plaza triumphs on stage 16 as Geraint Thomas overcomes huge crash to finish 38 seconds behind (The Independent)
Sky expected to release data on Froome – Thomas goes down but not out on descent – Geraint Thomas goes down but not out (The Times)
Thomas’s fall fails to dampen Team Sky spirits – Thomas is really hard… but can still crack a joke – The Cycling Podcast: Plaza conquers on the descent (The Daily Telegraph)
Quintana: Colombia
Froome resiste, pero Nairo debería atacarlo desde lejos – ‘Tengo ganas de que lleguen los Alpes’: Nairo Quintana – ‘Creo que tengo equipo para los Alpes’: Chris Froome – Járlinson Pantano, tercero en la etapa 16 del Tour de Francia – Aparatosa caída de uno de los gregarios de Chris Froome en el Tour – Presidente de la UCI llamó a ‘la responsabilidad’ en el tema Froome – El desafío verbal entre Froome y Nairo antes de la lucha de piernas (El Tiempo)
Jarlinson Pantano, tercero en la etapa 16 – Nairo va por el amarillo – Dramático accidente de Geraint Thomas en la etapa 16 del Tour de Francia – Las caídas que han marcado la historia del Tour de Francia (El Espectador)
Francia
Les «grosses c…» de Sagan – La victoire de Plaza – Petites chaleurs – Thomas: «Je suis Chris Froome» – Voeckler: «On va finir cramés» (L’Equipe)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Lo squalo (colonna sonora)
Il secondo secondo me (Caparazza)… dedicata a Sagan
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: DIGNE-LES-BAINS – PRA LOUP (161 Km)
Gli appassionati di ciclismo a 360° gradi, quelli che non si limitano a seguire le prove monumento di questo sport, già conoscono questa tappa poichè poco più d’un mese fa, sullo stesso preciso percorso, è stata affrontantata anche al Criterium del Delfinato, tradizionale prova generale del Tour de France, in particolare da quando l’organizzazione è passata dalle mani del quotidiano locale “Le Dauphiné libéré” a quelle del gruppo Amaury Sport Organisation (ASO), il medesimo “gestore” della Grande Boucle. Quella tappa fu vinta dal francese Romain Bardet, con una spettacolare attacco lungo la discesa dal Col d’Allos, Cima Coppi del Tour 2015 dall’alto dei suoi 2250 metri di quota e penultima delle cinque salite previste dal tracciato della Digne-Les-Bains – Pra Loup. Al traguardo Bardet diede 36″ a Van Garderen, 40″ a Froome (vincitore della classifica finale) e 1′59″ a Nibali, ma questo è un precedente che non fa molto testo perchè i due contesti sono del tutto differenti. Quella era la prima frazione di montagna di una corsa a tappe di una settimana, vissuta con un clima e un’intensità agonistiche differenti da una tappa di un grande giro, per giunta all’imbocco della terza ed ultima settimana di gara. Le salite in programma non presentano grandissime pendenze e, dunque, non sembrerebbero – al semplice esame dei numeri – particolarmente appetitose per chi punta a staccare gli avversari in salita ma, come detto, le fatiche fin qui accumulate potrebbe renderle entrambe più dispendiose del previsto. Ne sa qualcosa Eddy Merck che, nella tappa con arrivo a Pra Loup al Tour del 1975, che prevedeva anche l’Allos, fu vittima della sua prima grande crisi della carriera, punto iniziale della parabola discendente del suo astro. A pesare, in particolare, potrebbe essere la lunghezza dell’Allos, sia nel versante da percorrere in salita (14 Km al 5,5%), sia nella successiva planata (15,9 Km al 6,4%), che si conclude ai piedi della breve ascesa finale, i cui 6,2 Km al 6,5% potrebbe essere teatro di impreviste sorprese, come accadde nella storica giornata di 40 anni fa. La lunga discesa potrebbe anche ispirare un attacco di Nibali, su uno dei suoi terreni di gara preferiti, reso sdrucciolevole dalla prevista pioggia che dovrebbero incontrare i corridori domani, in particolare nell’ultima ora di gara, quando assumerà le dimensioni di un temporale. Ulteriore insidia, com’era stato anche per la prima frazione pirenaica, è rappresentata dal fatto che questa tappa arriverà dopo un giorno di riposo, con tutte le problematiche connesse per quei corridori che patiscono questi stop forzati.
METEO TOUR
Previsioni meteo della diciassettesima tappa, Digne-les-Bains – Pra Loup
Digne-les-Bains: sole e caldo, 33.3°C, vento debole da W (9-12 Km/h), umidità al 37%
Castellane (48.5 Km): pioggia debole e schiarite (0,1 mm), 32.3°C (percepiti 34°C), vento debole da SSW (8-10 Km/h), umidità al 46%
Allos (123 Km): temporale con pioggia moderata e schiarite (1,2 mm), 23.9°C (percepiti 22°C), vento moderato da W (11-13 Km/h), umidità al 55%
Pra Loup : temporale con pioggia moderata e schiarite (1 mm), 20.9°C (percepiti 18°C), vento moderato da W (12 Km/h), umidità al 69%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
De Stefano: “Bardet, protagonista due giorni fa del duello con Pinot, vinto da Cummings” (duello è un scontro tra sole due persone)
Televideo: “Nibali guadagna 28″ sui top”
Televideo: “La fuga di giornata era partita a unizio tappa”
Televideo: “Thomans De Gendt” (Thomas)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della 16a tappa, Bourg-de-Péage – Gap
1° Adriano Malori
2° Albert Timmer s.t.
3° Laurens Ten Dam s.t.
4° Sam Bennett s.t.
5° Luke Durbridge s.t.
Classifica generale
1° Sam Bennett
2° Sébastien Chavanel a 16′02″
3° Svein Tuft a 24′53″
4° Bryan Nauleau a 25′10″
5° Michael Matthews a 29′21″
Miglior italiano Davide Cimolai, 10° a 37′02″
IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”
8 LUGLIO 1965 – 16a TAPPA: GAP – BRIANÇON
A BRIANÇON: 1° GALERA; 2° MOTTA A 45″; 3° GIMONDI A 1′1″ – LA MAGLIA GIALLA AUMENTA DI 5″ IL VANTAGGIO SU POULIDOR
Gimondi staccato sul Vars riprende poi con sicurezza – Sempre nel gruppo di testa, nonostante un guasto meccanico sull’Izoard – Galera, che non ha alcuna possibilità di aggiudicarsi il Tour essendo in forte ritardo in graduatoria generale, ha potuto effettuare la fuga decisiva – Meritato il secondo posto di Motta – Il sorprendente scatto effettuato in vista del traguardo da Gimondi – L’italiano porta così a 39″ la distanza in classifica da Poulidor – Il francese è giunto settimo – Oggi altre salite – Poi due tappe a cronometro – Momenti di ansia e di tensione sul Vars – Gimondi era in ritardo, ma poi ha superato le difficoltà – Un abbraccio a Motta – Gimondi e Motta meritano un bravo – Quasi 2000 sportivi dall’Italia per incitare i nostri campioni – Auto, pullman e biciclette da Torino alla città francese – Anche lo zio di Fausto Coppi all’arrivo del Tour – Il Tour edizione ’66 farà tappa a Torino?
ARCHIVIO ALMANACCO
Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Panoramica di Gap (www.uelasfrance.org)
ALENTOUR DU TOUR… QUI VALENCE
luglio 19, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
IL POKER D’ASSI
Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Tour, è tris di Greipel!. Battuti Degenkolb e Kristoff – Funambolo Kwiatkowski – Meccanico della Tinkoff lancia borraccia a moto della TV – Sagan: “Quella moto bloccava l’ammiraglia” – Lo show dei velocisti prima delle Alpi – Lo show dei velocisti prima delle Alpi (Gazzetta dello Sport)
Contador: Spagna
El ‘Gorila’ Greipel conquista su tercera victoria al sprint – Contador: “Si tengo un gramo de fuerza lo voy a intentar” – Un mecánico del Tinkoff lanzó un bidón a una cámara de TV (AS)
El tríptico de Greipel – Tinkov, dispuesto a boicotear el próximo Tour – Contador: “Si tengo un gramo de fuerzas, en los Alpes haré algo bonito”- Valverde: “Mañana nos prepararán alguna sorpresa” – Landa decidirá entre Movistar y Sky (Marca)
André Greipel suma su tercera victoria de etapa – Mikel Landa: “Tengo las opciones de Movistar y Sky” – Tinkov, dispuesto a boicotear el Tour de 2016 – Quintana: “Me siento mejor que cuando gané el Giro” – Contador: “Si tengo un gramo de fuerza intentaré algo bonito” – Valverde: “Mañana nos prepararán alguna sorpresa” (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito
Greipel sprints to win 15th stage – Tour de France leader pleads his innocence (The Times)
Greipel takes third stage as Froome retains lead (The Daily Telegraph)
Quintana: Colombia
Greipel ganó la etapa 15 y Nairo sigue de segundo en el Tour – ‘Me siento mejor que cuando gané el Giro’: Nairo – El equipo de Nairo espera alguna sorpresa en la etapa de este lunes – Lucho y Parra le dicen a Nairo cómo ganar el Tour de Francia (El Tiempo)
Greipel ganó en Valence; Nairo se mantuvo segundo en la general – Cuando Nairo perseguía mulas – (El Espectador)
Francia
Greipel, et de trois! – «La peur» s’empare de l’équipe Sky – Froome : «On m’a jeté de l’urine» – Nibali : «N’oublions pas qui je suis» – Quintana : ” J’ai toujours mangé à ma faim ” – Peraud : «25 minutes pour m’habiller»(L’Equipe)
Andrè Greipel: Germania
Andre Greipel und John Degenkolb sorgen für deutschen Doppelsieg – Christopher Froome steht nach Urin-Attacke unter Polizeischutz (Berliner Zeitung)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
King Kong Song (Abba)
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: BOURG-DE-PÉAGE – GAP (201 Km)
Debuttano le Alpi con la più “soft” tra le 5 frazioni alpine, separata da tutte le altre non solo dal giorno di riposo, previsto nella giornata di dopodomani, ma anche da una netta differenza d’impegno. Quelle saranno vere e proprie tappe di montagne, non durissime ma comunque esigente, questa di Gap sarà solamente un leggero antipasto, i cui principali ingredienti saranno le due ascese verso il Col de Cabre (9,1 Km al 4,6%) e del Col de Manse (8,9 Km al 5,6%). Comumque, attenzione a quest’ultimo, poichè, a dispetto delle pendenze, presenta inclinazioni interessanti – anche se non pepate – nel tratto iniziali e, giungendo ad appena 12 Km dall’arrivo, potrebbe ispirare qualche azione a sorpresa da parte di uomini di classifica. E’ proprio quel che accadde il 19 luglio del 2011 quando, affrontando una tappa molto simile a questa (il finale era identico), attaccò Contador, con il quale rimasero Evans e Samuel Sánchez, riuscendo a guadagnare sui più diretti rivali di classifica, tra i quali chi pagò di più fu Andy Schleck, che giunse a Gap con 1′09″ di ritardo da Contador. Un’ultieriore insidia sarà rappresentata dalla discesa successiva al Manse, che nel 2003 fu teatro della famosa caduta dello spagnolo Beloki, divenuta celebre per la “scampagnata” di Armstrong in un tornante per evitare di ruzzolare lui stesso. Da segnalare, infine, che questa è una delle due frazioni del Tour 2015 a superare il tetto dei 200 Km di lunghezza, anche se per soli mille metri.
METEO TOUR
Previsioni meteo della sedicesima tappa, Bourg-de-Péage – Gap
Bourg-de-Péage: sole e caldo, 30.9°C (percepiti 29°C), vento moderato da NNE (19-25 Km/h), umidità al 49%
Crest (48.5 Km): sole e caldo, 33°C (percepiti 31°C), vento moderato da N (23-29 Km/h), umidità al 46%
Die – sprint (86.5 Km): sole e caldo, 32.1°C (percepiti 30°C), vento moderato da N (20-26 Km/h), umidità al 45%
Veynes (153.5 Km): sole e caldo, 33.3°C (percepiti 32°C), vento moderato da W (13 Km/h), umidità al 32%
Gap : sole e caldo, 33.1°C (percepiti 32°C), vento moderato da WNW (12-14 Km/h), umidità al 30%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Martinello: “Benvenuti agli amici che si sono sintonizzati su RAI da parte mia”
Pancani: “Hanno appena transitato il cartello che indica -25 Km alla conclusione”
Pancani: “Azioni da lontane”
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della 15a tappa, Mende – Valence
1° Thomas Leezer
2° Sep Vanmarcke s.t.
3° Jérôme Coppel s.t.
4° Simon Yates s.t.
5° Peter Kennaugh s.t.
Miglior italiano Matteo Trentin, 36° a 10′15″
Classifica generale
1° Sam Bennett
2° Sébastien Chavanel a 16′02″
3° Imanol Erviti a 22′26″
4° Svein Tuft a 24′53″
5° Bryan Nauleau a 25′10″
Miglior italiano Davide Cimolai, 12° a 37′02″
IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”
7 LUGLIO 1965 – 15a TAPPA: CARPENTRAS – GAP
L’ITALIANO GIUSEPPE FEZZARDI PRIMO NELLA TAPPA DI GAP OGGI IL TOUR SUL VARS (m. 2111) E SULL’IZOARD (m. 2360) – TROPPO PRESTO GILBERT DESMET CREDE DI AVERE VINTO LA VOLATA – GIMONDI CONSERVA LA “MAGLIA GIALLA” MA TEME LE TAPPE FINALI A CRONOMETRO
Si prevede una dura lotta fra gli scalatori sui grandi valichi delle Alpi – Curiosa distrazione del belga a pochi metri dal traguardo
Si volta indietro per controllare il suo compagno di fuga: non lo vede, alza la mano in segno di gioia e Fezzardi, sfrecciando a lato, gli soffia il successo – Necessario il fotofinish – Poulidor cade nella prima parte della gara, ma riprende – Immutata la classifica generale – ‘’Cercherò di attaccare Poulidor sulle salite – ha detto – sperando di difendermi poi nelle altre prove” – Il padre e la madre del corridore saranno oggi all’arrivo – Motta demoralizzato
ARCHIVIO ALMANACCO
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Valence, il chiosco intitolato a Raymond Peynet, l'illustratore celebre per aver creato nel 1942 i personaggi degli ''Innamorati''
ALENTOUR DU TOUR…. QUI MENDE
luglio 18, 2015 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Utrecht a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .
IL POKER D’ASSI
Breve rassegna stampa dai paesi del “poker d’assi” el Tour 2014, Nibali, Contador, Froome e Quintana. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno
Vincenzo Nibali: Italia
Froome: “Mi urlano dopato. E mi tirano addosso urina” – Cummings beffa i francesi. Nibali ci prova ma perde 30″ – Furto al Tour, rubati a Nibali gli occhiali del 2014 – Tour, Froome e il rinoceronte sulla bicicletta (Gazzetta dello Sport)
Tour, Froome contestato: «Mi gridano “dopato”, anche urina lanciata contro di me»
(Corriere della Sera)
Contador: Spagna
Cummings vence y Nairo ya es segundo tras apretar a Froome – Contador: “Valverde me ha sacado de punto en Mende” – Chris Froome: “Me tiraron orina y me llamaron dopado” – Valverde: “Si yo me metiera en el cajón sería la leche” – Nairo: “Hemos demostrado que se puede atacar a Froome” – Rasmussen: “El líder del Tour siempre está bajo sospecha” (AS)
Quintana avisa a Froome – Froome: “Me tiraron un vaso de orina a la cara” – Quintana: “Se puede atacar a Froome” (Marca)
Sólo Froome aguanta el ataque de Quintana – Froome: “Un espectador me ha lanzado una taza de orina” – Rasmussen: “El líder del Tour siempre está bajo sospecha” – Froome culpa a la prensa de la agresión que sufrió en la carrera – Contador: “He perdido tiempo, pero tengo más piernas” – Valverde: “Aspiro a que gane Quintana y si me meto en el podio sería la leche” – (El Mundo Deportivo)
Froome: Regno Unito
Cummings takes victory as Froome consolidates lead – Team Sky pay for success with trial by Twitter – No doubting Geraint Thomas can lead after coming of age – Peraud the fall guy in tough day on Tour – Tinkov angry after Peter Sagan blows sprint again – Richie Porte punched in abuse storm – Sky hoping new doctor can turn tide of criticism (The Times)
Cummings takes stunning win; Froome extends lead – Sky’s Porte punched in the ribs by spectator – (The Daily Telegraph)
Quintana: Colombia
Nairo le planteó guerra a Froome y se apoderó del 2° puesto en el Tour – ‘Hemos demostrado que se puede atacar a Froome’: Nairo Quintana – Expulsan del Tour al argentino Sepúlveda por subirse a un carro (El Tiempo)
Nairo aprendió a ser segundo para llegar de primero – Nairo Quintana asciende a la segunda posición en el Tour de Francia (El Espectador)
Francia
Froome: «On m’a jeté de l’urine» – Pinot et Bardet laissent filer – Sepulveda est monté dans une voiture – Sepulveda hors-course! – Pinot et Bardet voient passer la victoire – Pourquoi Cummings a surpris Bardet – Bardet: «Je suis écoeuré» – Pinot: «Deuxième ça ne sert à rien»(L’Equipe)
DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Twenty Years (Placebo)…. tanti ne sono passati dalla scomparsa di Fabio Casartelli
a cura di DJ Jorgens
LA TAPPA CHE VERRA’: MENDE – VALENCE (183 Km)
Il Tour saluta il Massiccio Centrale con una tappa “double face”, caratterizzata da una prima parte ancora movimentata altimetricamente – com’erano state per intero le due giornate precedenti – mentre, una voltra superati i 787 metri del colle dell’Escrinet, il tracciato si “schianterà” nella pianura nei rimanenti 56 Km. Sarà, dunque, un’occasione che si sono segnati in rosso i velocisti, che non hanno trovato più traguardi alla loro portata da ben nove giorni, dalla tappa di Fougères, e altri non ne avranno sino alla passerella conclusiva sugli Champs-Élysées. C’è da giurare che metteranno nel mirini i fuggitivi di giornata, per evitare che il loro vantaggio assuma dimensioni incolmbabili e per rientrare facilmente su di loro nel velocissimo finale. Tutto dipenderà anche da come usciranno le loro formazioni dal toboga dei primi 126 Km e da come gli sprinter avranno digerito l’ascesa all’Escrinet. Non è nè lunga, ne dura, ma i suoi 7,9 km al 5,8% potrebbero rimanere nelle gambe a chi, tra loro, sarà arrivato parecchio affaticato al termine della seconda settimana di Tour. Da segnalare che anche la tappa di domani sarà caratterizzata da temperature canicolari, solo lievemente mitigate dalla debole pioggia che dovrebbe cadere nelle fasi centrali di gara e che potrebbe costituire un’insidia aggiunta perchè spesso quattro gocce d’acqua fanno più danni di un acquazzone, impastandosi con la polvere e creando una patina scivolosa, in particolar modo nella discesa dall’Escrinet
METEO TOUR
Previsioni meteo della quindicesima tappa, Mende – Valence
Mende : poco nuvoloso, 28.5°C (percepiti 27°C), vento moderato da WNW (13-16 Km/h), umidità al 48%
Luc (53.5 Km): pioggia debole e schiarite (0,2 mm), 27.1°C (percepiti 26°C), vento moderato da WNW (12-17 Km/h), umidità al 53%
Aubenas – sprint (108 Km): pioggia debole e schiarite (0,1 mm), 33.2°C (percepiti 34°C), vento debole da WSW (4-8 Km/h), umidità al 38%
Privas (136.5 Km): pioggia debole e schiarite (0,3 mm), 32.7°C (percepiti 34°C), vento debole da WNW (5-9 Km/h), umidità al 43%
Valence : poco nuvoloso, 31.3°C (percepiti 32°C), vento debole da NW (10-13 Km/h), umidità al 42%
I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa
Garzelli: “Vuelta si Spagna”
De Stefano: “La vittoria di Rodriguez a Huy e quella di Vuillermoz a Huà” (Mûr-de-Bretagne)ù
Martinello: “Cannondale Ghermin” (Garmin)
IL TOUR DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!
Ordine d’arrivo della 14a tappa, Rodez – Mende
1° Peter Kennaugh
2° Sam Bennett a 39″
3° Bartosz Huzarski s.t.
4° Tim Wellens s.t.
5° Marcel Sieberg s.t.
Miglior italiano Jacopo Guarnieri, 8° a 1′32″
Classifica generale
1° Sam Bennett
2° Bryan Nauleau a 10′33″
3° Sebastian Langeveld a 12′48″
4° Svein Tuft a 12′59″
5° Michael Matthews a 13′40″
Miglior italiano Davide Cimolai, 10° a 21′21″
IL TOUR DI GIMONDI
Sono passati 50 esatti dal fantastico successo di Felice Gimondi al Tour de France. Ci ricondurranno a quelle “calde” giornate del 1965 i i titoli del quotidiano “La Stampa”
6 LUGLIO 1965 – 14a TAPPA: MONTPELLIER – MONT VENTOUX
POULIDOR VINCE, GIMONDI RESISTE, MOTTA CEDE
Il Giro ciclistico di Francia è entrato in una fase appassionante e decisiva – Il tremendo sforzo finale della Maglia gialla – Gimondi accusa Motta subito dopo l’arrivo – II milanese conferma: “Ho sbagliato tutto”
Sulla estenuante salita del Mont Ventoux, il francese arriva primo, precedendo di poco lo spagnolo Jimenez – Gimondi giunge staccato di 1’38″ (2′38″ con l’abbuono toccato a Poulidor), ma conserva il primato in classifica per 34″ – Motta, indisposto, in netto ritardo – Buona prova di De Rosso che passa al quinto posto nella graduatoria generale – Da oggi il Tour sulle Alpi – La Carpentras-Gap – Domani arrivo a Briançon – A dodici chilometri dal traguardo l’italiano era al comando con Poulidor e Jimenez – Poi veniva staccato e superato da altri corridori – Pareva l’inizio di una grave crisi, ma Gimondi reagiva da campione riuscendo a limitare il distacco – La Maglia gialla, irritata per il comportamento del giovane rivale, afferma: «Rispondendo ai ripetuti attacchi di Jimenez all’inizio della salita Gianni ha fatto il gioco di Poulidor» – La polemica è cessata col sopraggiungere di Motta – Il ragazzo, deluso, ha riconosciuto il suo errore
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Panorama di Mende (www.etoile.fr)