SAN LUIS, SUPEREMCOMAN SORVOLA GLI AVVERSARI A CRONOMETRO
Terza tappa dela Vuelta a San Juan, una cronometro individuale di quasi 15 chilometri che da Ullum portava al lago di Punta Negra. Terza frazione che non vedeva al via una delle sue stelle più attese, il transalpino Julian Alaphilippe della Deceuninck-Quick Step. Il talentuoso corridore francese era stato colpito da problemi gastrointestinali il iorno precedente e, di comune accordo col team, decideva di ritirarsi dalla corsa. Una stella che non partiva lasciava, però, spazio a una stella che abbagliava l’intero firmamento, il suo compagno di squadra Remco Evenepoel.
Straordinaria prestazione per Evenepoel nella prova a cronometro, il belga con un sonoro tempo di 19’16”, riusciva a superare di ben 32″ il campione italiano Filippo Ganna (nazionale italiana). Lo stesso Ganna, però, si è ritrovato a correre in una situazione metereologica instabile a causa di un temporale in avvicinamento, parziale scusante per un ritardo eccessivo nei confronti del campioncino fiammingo. Terza posizione per Óscar Sevilla Ribera (Team Medellín) a 1′08”, ciclista con 24 anni in più del vincitore di giornata. Solo quarto lo specialista Nelson Oliveira (Movistar) con un gap di 1’25”. Quinto il giovane americano Brandon McNulty (UAE Team Emirates) ad 1’26”, che precedeva per un solo secondo Macej Bodnar (Bora-Hansgrohe). Ottima prova di Matteo Fabbro (Bora Hansgrohe), nono con un ritardo di 1’41”
Dopo le due prove dedicate a velocisti, la classifica generale veniva modificata dalla crono ed ora Remco Evenepoel è il nuovo leader della classifica generale. Appuntamento a domani con la quarta tappa che da San José de Jáchal dopo 185 chilometri porterà a Villa San Agustín, ancora un traguardo a favore dei velocisti in attesa dell’arrivo in salita di venerdì sull’Alto Colorado.
Luigi Giglio

Con il maltempo alle spalle Remco Evenepoel surclassa la concorrenza nella cronometro della Vuelta a San Luis (foto Bettini)
SAN JUAN, ARRIVA IL PRIMO RUGGITO DI GAVIRIA
Il forte velocista della UAE Emirates si è aggiudicato la seconda tappa della corsa argentina, destinata come quella di apertura agli sprinter. Stavolta la sorpresa, ieri riuscita alla perfezione con l’inaspettato successo del poco pronosticato Rudy Barbier, oggi si è fermata al secondo posto, piazzamento conseguito dall’argentino Nicolás Javier Naranjo
Si ripartiva con il francese Rudy Barbier (Israel Start-Up Nation) leader a sorpresa in classifica generale grazie al successo nella prima tappa e senza il suo connazionale Christophe Laporte (Cofidis), ritiratosi a causa della caduta nella quale ventiquattrore prima aveva subito la frattura di un polso. La fuga del giorno vedeva protagonisti l’iberico Iker Ballarin (Fundaciòn – Orbea), lo statunitense Robin Carpenter (Rally Cycling), gli argentini Leandro Velardez e Daniel Juarez (Agrupaciòn Virgen de Fatima), il corridore di casa Francisco Monte (nazionale argentina), il panamense Cristopher Robin Jurado (nazionale panamense) e i peruviani Royner Navarro e Hugo Ruiz (nazionale peruviana), i quali nella prima metà della frazione erano anche protagonisti di una caduta provocata da un cane che avevaattraversato la strada all’improvviso.
Ai due traguardi volanti l’atleta di casa Daniel Juarez aveva la meglio ei confronti dei compagni di fuga, mentre il connazionale Francisco Monte era transitato in testa al GPM posizionato dopo 102 km. Le squadre dei velocisti volevano perdere l’opportunità di andare a giocarsi la volata finale, andando a mettersi in testa al gruppo nel tentativo di annullare l’azione degli otto attaccanti. Una caduta a 12 km dall’arrivo coinvolgeva alcuni atleti, che per fortuna sono ripartiti senza conseguenze (due di loro sono caduti in un fosso). Bora–Hansgrohe, Deceuninck–Quickstep e UAE–Emirates predisponevano i loro treni lì davanti e poco prima dell’ultimo chilometro si aggiungevano anche altre squadre, tra le quali le italiane Androni– Sidermec e Bardiani–CSF– Faizané. Sul lungo rettilineo conclusivo di Pocito era Fernando Gaviria ad aggiudicarsi lo sprint e a portare a casa la vittoria n. 41 in carrier davanti all’argentino Nicolás Naranjo (Agrupaciòn Virgen de Fátima) e all’azzurro Marco Benfatto (Bardiani–CSF– Faizané); il tre volte campione del mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), che domenica aveva festeggiato il suo 30° compleanno (con una torta in faccia da parte del suo team!), non andava oltre il quinto posto.
Gaviria conquistava anche la leadership provvisoria in classifica generale, indossandola a pari tempo con Rudy Barbier mentre l’italiano Manuel Belletti (Androni Giocattoli – Sidermec), ieri secondo, scendeva al terzo posto con un ritardo di 4″. Oggi tutto sicuramente cambierà di nuovo perchè è in programma una cronometro di 15 Km tra Ullum e il lago artificiale di Punta Negra, dove si giungerà dopo aver affrontato una salita di 1 Km al 7.5%.
Tornando alla tappa appena disputata, ecco le dichiarazioni del vincitore di Gaviria: “La corsa non è stata facile, il ritmo non era velocissimo ma nemmeno lento ed era difficile capire come avrebbero risposto le mie gambe. Max Richeze non ha potuto aiutarmi nel finale a causa della caduta del giorno prima, così per la volata mi sono affidato a McNulty e Troia, che mi hanno portato nella posizione migliore per lo sprint. Mi sono messo a fianco di Hodeg e Sagan usando tutta la mia forza per sprintare fino alla linea di arrivo.”
Andrea Giorgini

Stavolta nessuna sorpresa alla Vuelta a San Juan e ad imporsi è l'atteso Gaviria (Getty Images)
NIENTE SPASSO, SIAM GIRINI
È una delle ultime occasioni per le ruote veloci del gruppo quella che sarà offerta in quel di Rimini. Il percorso li agevola, perché le poche difficoltà altimetriche previste saranno di bassa entità e si concluderanno lontano dal traguardo. Per i big si pospetta una giornata di relativa tranquillità alla vigilia di un’altra frazione “trabocchetto”, quella di Cesenatico disegnata sul percorso della “Nove Colli”.
Rimini è stata, è e sarà una delle mete più agognate da giovani e non più giovani, riconosciuta capitale del divertimento della riviera romagnola… ma non andatelo a dire ai “girini”. Per loro questa sarà una giornata di lavoro, pur essendo la frazione con arrivo a Rimini una delle più facili del 103° Giro d’Italia, una delle ultime che sono state riservate ai velocisti poichè dopo questa rimararrono solo quella di Monselice, caratterizzata però da un finale complicato, e quella di Asti, difficile da gestire per le loro squadre perché lunga oltre 250 Km e stretta tra gli ultimi due tapponi di montagna e, dunque, appuntamento al quale diversi sprinter potrebbero non giungere perché costretti alla via di casa dal tempo massimo oppure ritirati anzitempo, come spesso purtroppo accade.
Oggi le difficoltà non mancheranno, anche se si materializzeranno nella forma di piccoli ostacoli naturali di poca rilevanza, inseriti per dare un po’ di spessore a una tappa altrimenti piatta. Quando si sarà usciti dalla fase più intricata mancheranno 25 Km all’arrivo e ci sarà tutto lo spazio per preparare al meglio lo sprint, anche se bisognerà tenere in considerazione le “varie ed eventuali” che costituiscono le insidie nascoste di ciascun percorso, come vento, pioggia e incidenti meccanici di sorta.
La bandiera del “via” sarà sventolata in quel di Porto Sant’Elpidio, cittadina del litorale marchigiano conosciuta anche per essere uno dei centri del distretto calzaturiero fermano-maceratese, costituito principalmente da una serie di piccoli borghi appollaiati sulle colline dell’entroterra che gli appassionati di ciclismo ben conoscono perché hanno spesso ospitato l’arrivo di nervose tappe della Tirreno-Adriatico. Le colline, per adesso, faranno da quinta al percorso di gara, che seguirà la statale litoranea verso nord, giungendo dopo pochi chilometri a Civitanova Marche, la cui città alta è ancora circondata dalle mura erette in epoca rinascimentale. Arrivati a Porto Recanati, presso la quale si trovano la piccola area archeologica della città romana di Potentia e il medioevale castello d’epoca sveva (oggi trasformato in arena), il percorso si allontanerà dal mare per una quarantina di chilometri per doppiare il promontorio del Conero e “bypassare” la città di Ancona. All’inizio di questo tratto, caratterizzato da un impercettibile falsopiano, si transiterà ai piedi del celebre santuario di Loreto per poi sfiorare la Selva di Castelfidardo, che il 18 settembre 1860 fu teatro degli scontri più cruenti e decisivi della storica battaglia che vide l’esercito sabaudo sfidare quello dello Stato Pontificio, uscito sconfitto dal combattimento che come conseguenza ebbe l’annessione dell’Umbria e delle Marche all’allora ancora Regno di Sardegna, un anno prina della definitiva unità italiana.
Si ritroverà il mare alle soglie di Falconara Marittima e qui si riprenderà la litoranea puntando su Senigallia, celebre per la sua “spiaggia di velluto”, ma che ospita anche uno dei monumenti della regioni più “gettonati” dai turisti, la Rocca Roveresca che nel 1993 fece da sfondo alla partenza di una tappa a cronometro del Giro vinta da Miguel Indurain mentre esattamente 30 anni prima farà capolino in una scena di “Cuore”, film di Romano Scavolini che ambientò nel ‘900 il romanzo ottocentesco di Edmondo De Amicis. Con un andamento quasi costantamente rettilineo la strada maestra della tappa odierna porterà prima il gruppo prima a Fano e poi a Pesaro. Ricordate la tappa vinta in questa cittadina da Caleb Ewan al Giro dello scorso anno e, in particolare, il suo tortuoso e spettacolare finale lungo la strada panoramica del promontorio di Gabicce? Oggi ci sarà oggetto di una sorta di “ripetizione”, anche se i corridori imboccheranno quella strada al contrario, affrontando in uscita da Pesaro la salita del Monte San Bartolo (3 Km al 5%), piccola elevazione protetta da un parco naturale e in vetta alla quale si trova un faro gestito dalla Marina Militare. Subito prima di giungere a Fiorenzuola di Focara, piccolo borgo che fu citato anche da Dante nel ventottesimo canto dell’Inferno, si abbandonerà la panoramica per rientrare sulla parallela e più filante statale all’altezza della Siligata, modesto valico che vanta il primato di essere stato la prima salita affrontata al Giro d’Italia, inserita nel percorso della Bologna-Chieti, seconda tappa della storica edizione del 1909. Si entrerà velocemente in Romagna imboccando la circonvallazione di Cattolica prima di iniziare la seconda “escursione” sulle strade dell’entroterra adriatico, stavolta serpeggiando tra le basse collinette che fanno da collante tra il litorale e il Montefeltro. All’inizio di questo tratto il percorso sfilerà accanto all’Autodromo di Santamonica, inaugurato nel 1972 e dal 2012 intitolato alla memoria di Marco Simoncelli, poi si andrà ad affrontare la pedalabile ascesa di Cà Urbinati (2.6 Km al 3.6%), che precede di poco il passaggio da Coriano, borgo che si attraversa affrontando uno strappo di 800 metri al 6% e che presenta un castello che appartenne alla famiglia Malatesta. Immediatamente dopo si dovrà superare un’altra piccola e ripida “côte” (700 metri all’8%), poi si giungerà a Ospitaletto, dove s’incrocerà quello che era stato il tracciato della cronoscalata di San Marino del Giro dello scorso anno. In un succedersi di saliscendi si andrà a superare ora una salita di 1.4 Km al 5% che si concluderà nei pressi del bivio per San Patrignano, la comunità di recupero per tossicodipendenti fondata nel 1978 da Vincenzo Muccioli. Alle porte della Repubblica di San Marino si dovrà superare l’ultima collinetta di giornata (Santa Cristina, 300 metri al 6%) poi si riguadagnerà definitavamente la pianura procedendo in direzione di Santarcangelo di Romagna, centro nella cui rocca si ritiene siano avvenute le vicende amorose di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, i cognati che ispireranno a Dante Alighieri il quinto canto dell’Inferno.
Il finale di gara si snoderà sul tratto terminale della Via Emilia, che attraverserà ora le terre natali del ballo liscio (Secondo Casadei, l’autore di “Romagna Mia”, era nativo della vicina Gatteo) ma le note che a questo punto si uderanno in gruppo saranno quelle decisamente più rock dell’oramai prossima volata, uno sprint per il quale molti venderanno cara la pelle prima d’aggingersi ad affrontare percorsi decisamente più ardui.
Mauro Facoltosi
RINGRAZIAMENTI
Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.
FOTOGALLERY
La spiaggia di Porto Sant’Elpidio
Civitanova Marche, porta d’accesso al borgo fortificato di Civitanova Alta
Porto Recanati, area archeologica di Potentia
Porto Recanati, Castello Svevo
La Selva di Castelfidardo vista dalla strada che percorreranno I “girini”

La Rocca Roveresca di Senigallia in una scena di “Cuore” (www.davinotti.com)
Faro di Monte San Bartolo
Autodromo di Santa Monica
Coriano, castello malatestiano
Comunità di San Patrignano
Santarcangelo di Romagna, Rocca Malatestiana

Turisti a passeggio sulla spiaggia di Rimini e, in trasparenza, l’altimetria dell’undicesima tappa del Giro 2020 (Centro Nautico Alla Deriva)
BARBIER, SORPRESA ALLO SPRINT A SAN JUAN
Si apre con una sorpresa la trentottesima edizione della Vuelta a San Juan, poichè nell’arrivo in volata a San Juan i favoriti di giornata sono stati battuti dal rampate transalpino Rudy Barbier della Israel Start-Up Nation. Battuto, in seconda posizione, un Manuel Belletti (Androni Sidermec) che mastica amaro per uno sprint e una vittoria largamente alla sua portata. Terzo posto per il corridore di casa Tomas Contte (Equipo Municipalidad de Pocito). Quarto Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates) e quinto Álvaro José Hodeg ( Deceuninck – Quick Step). Sesto un deludente Peter Sagan (Bora Hansgrohe), ancora non in condizione. Nella top ten anche il nostro connazionale Luca Wackermann della Vini Zabù KTM, giunto all’ottavo posto.
Nell’ondulata tappa d’apertura della corsa argentina si vedevano vari tentativi di fuga, in uno dei quali entravano tre italiani in azione, tutti e tre al debutto con la casacca di nuova formazione, Mattia Bais dell’Androni Giocattoli-Sidermec, Andrea Di Renzo della Vini Zabù-KTM e Filippo Zaccanti della Bardiani-CSF-Faizanè. Il gruppo non lasciava spazio e annullava ogni tentativo di attacco ricompattando tutto il plotone a meno 36 km dall’arrivo.
Da segnalare una brutta caduta avvenuta a 3400 metri dalla conclusione con tanti corridori a terram tagliati fuori dai giochi per il successo finale. Lo sprint che veniva vinto a sorpresa da Barbier, mentre il velocista più atteso, Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) rimaneva imbottigliato e rinunciava persino a lottare per la vittoria, vanificando così il lavoro fatto da “Maxi” Richeze e dagli altri compagni di squadra e terminando al nono posto.
Appuntamento a domani con la seconda tappa, un circuito quasi totalmente pianeggiante di quasi 170 Km con traguardo fissato sulle strade del dipartimento di Pocito.
Luigi Giglio

Rudy Barbier sorprende i velocisti più quotati a San Juan (Getty Images)
HOLMES SPODESTA PORTE DAL TRONO DI WILLUNGA, MA LA CORONA È DELL’AUSTRALIANO
A Willunga Hill la (maxi) fuga che non ti aspetti premia il coraggio di Matthew Holmes (Team Lotto Soudal), abile a resistere al ritorno degli uomini di classifica ed a scattare nei metri finali mettendosi alle spalle proprio Richie Porte (Team Trek Segafredo), che così non riesce ad ottenere il settimo successo consecutivo nella tappa regina del Tour Down Under. Nonostante questo “scippo” l’australiano vince nettamente la corsa di casa dimostrando di essere molto più in palla dell’ex maglia ocra Daryl Impey (Mitchelton Scott) già sulle prime pendenze della salita finale. Da segnalare un ottimo Diego Ulissi (UAE Team Emirates), secondo in classifica generale.
Anche quest’anno la salita di Willunga Hill sarà il giudice inappellabile del Tour Down Under. Gira e rigira, si arriva all’ultima tappa – fino a due anni fa, a dire il vero, era la penultima – con le idee ancora non troppo chiare su chi potrà vincere il Tour Down Under. Ne sono esempi lampanti proprio le ultime due edizioni, nelle quali Daryl Impey (Mitchelton-Scott) dava l’impressione di dover essere battuto in partenza da Richie Porte (Trek – Segafredo) e invece aveva vinto tra lo stupore generale. Sia nel 2018, sinel 2019 Porte vinse sulla salita simbolo della corsa, ma un inossidabile Impey arrivò rispettivamente secondo e terzo, garantendosi la vittoria finale con gli abbuoni guadagnati negli sprint intermedi. La stessa cosa si stava concretizzando quest’anno, anche se la salita di Paracombe, arrivo della terza frazione, aveva permesso a Porte di portarsi questa volta molto più vicino in classifica generale al sudafricano, con soli due secondi a dividere i contendenti. Oltre ai due “litiganti”, sono comunque molti i pretendenti alla vittoria perchè la classifica è ancora abbastanza corta e Gente come Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Rohan Dennis (INEOS), Robert Power (Sunweb) e Simon Yates (Mitchelton Scott) potrebbero dire la loro nell’ultima tappa. Dopo la partenza da McLaren Vale si formava subito la fuga di giornata, un maxi tentativo di ventisei uomini, uno dei più “nutriti” della storia recente del Tour Down Under: tra gli altri ne facevano parte cinque ciclisti di casa – Michael Storer (Team Sunweb), Dylan Sunderland (NTT Pro Cycling), Mitchell Docker (EF Education First), Samuel Welsford e Cameron Scott (UNISA Australia) – mentre era da sottolineare la presenza di tre italiani, Manuele Boaro (Astana), Marco Marcato (UAE Team Emirates) e Cesare Benedetti (Bora Hansgrohe). Il vantaggio della fuga sfiorava i 4 minuti a poco più di 100 km dal termine. Andrè Greipel (Israel Start-Up Nation) si aggiudicava il primo sprint intermedio di Shapper Point, posto al km 63. A 75 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era salito a 4 minuti e 45 secondi. Welsford transitava per primo al successivo traguardo volante di Shapper Point, al km 103. Si avvicinava così la prima ascesa verso Willunga Hill. Molto attiva in testa al gruppo era la Trek Segafredo con il campione del mondo Mads Pedersen a tirare. Il gruppo limava qualcosa sulla fuga e a 35 km dalla conclusione il suo ritardo era sceso a 3 minuti e 20 secondi. Joey Rosskopf (CCC) scollinava in prima posizione al primo passaggio dal traguardo, conquistando anche i punti del GPM e facendo così definitivamente sua la speciale classifica. In testa restava un gruppo di 12 ciclisti, i superstiti della fuga. Il gruppo maglia ocra inseguiva ad oltre 1 minuto e mezzo di ritardo quando mancavano circa 5 km dall’arrivo. Stava per iniziare l’ultima salita verso Willunga Hill. I primi attacchi venivano portati, all’interno del gruppo di testa, da Luke Rowe (INEOS) e da Jonas Rutsch (EF Education First). Alle loro spalle la Trek Segafredo imprimeva subito un ritmo elevato e Impey appariva in difficoltà. Il gruppo inseguitore si spezzettava in più parti con Porte che accelerava a poco più di 2 km dall’arrivo. Gli resisteva soltanto Yates, che però si defilava quando mancava poco più di un chilometro all’arrivo. Porte insisteva nella sua azione e raggiungeva la testa della corsa quando mancavano 800 metri al traguardo. Riuscivano in qualche modo a tenere testa allo scatenato australiano soltanto Boaro e Matthew Holmes (Lotto Soudal). Porte, capendo di essere ormai il vincitore, lasciava la vittoria ad Holmes che scattava negli ultimi 100 metri e sopravanzava l’australiano per 3 secondi, mentre Boaro era terzo a 4 secondi. A sette secondi giungeva il primo gruppetto con, tra gli altri, Ulissi, Dennis e Simon Geschke (CCC). Impey stringeva i denti ma non riusciva a fare meglio del ventesimo posto, a 29 secondi da Holmes ma soprattutto a 26 secondi da Porte. Holmes ottiene così a 27 anni suonati la sua prima vittoria in una corsa WT e Porte vince per la seconda volta in carriera il Tour Down Under. Una vittoria fortemente voluta dopo una miriade di secondi posti. Da sottolineare l’ottimo secondo posto di Diego Ulissi, a 25 secondi da Porte. Il toscano ha sempre fatto bene in Australia e ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma. Per quanto riguarda le altre classifiche, Jasper Philipsen (UAE Team Emirates) vince la maglia verde di leader della classifica a punti, Pavel Sivakov (INEOS) fa sua la maglia bianca di miglior giovane, Rosskopf vince come già accennato la classifica dei GPM mentre il Team INEOS è la migliore squadra. Il ciclismo che conta si sposta adesso in Sud America dove da oggi fino al 2 Febbraio si svolgerà la Vuelta a San Juan e dove inizierà il 2020 ciclistico di gente come Peter Sagan (Bora Hansgrohe), Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step) e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates).
Giuseppe Scarfone

Willunga stavolta non è sua, ma la soddisfazione per Richie Porte è tanta: sua la 22a edizione del Tour Down Under (foto Bettini)
L’ITALIA S’È DESTA NEL PORTO DELLA VITTORIA, NIZZOLO PRECEDE CONSONNI AL TOUR DOWN UNDER
A Victor Harbor una volata ristretta premia Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling), abile a sfruttare il lavoro dei compagni negli ultimi chilometri di una tappa molto vivace, caratterizzata dal ribaltone in classifica generale, grazie agli abbuoni ottenuti negli sprint intermedi, da parte di Daryl Impey (Mitchelton Scott), che ora è la nuova maglia ocra con 2 secondi di vantaggio su Richie Porte (Trek Segafredo). Domani a Willunga Hill sapremo chi avrà la meglio fra i due avversari che, a meno di sorprese, si contenderanno la vittoria finale del Tour Down Under 2020.
Il Tour Down Under 2020 si avvia alla conclusione ed oggi propone la quinta tappa da Glenleng a Victor Harbor, che dovrebbe riservare un arrivo in volata. I velocisti avranno quindi l’ultima possibilità di dire la loro prima dell’ultima tappa di Willunga Hill, nella quale si deciderà il vincitore della breve corsa australiana. Da seguire anche la tattica della Mitchelton Scott che dovrebbe lavorare per Daryl Impey nella prima parte della tappa, visto che i due traguardi intermedi di McLaren Flat e di Meadows Memorial Hall possono garantire al ciclista sudafricano ulteriori secondi d’abbuono dopo quelli già ottenuti nella tappa di ieri. Dopo la partenza da Glenleng il primo ciclista che provava l’attacco era Axel Domont (AG2R La Mondiale). Il francese arrivava ad avere un vantaggio di circa un minuto ma la Mitchelton Scott, come previsto, non voleva dare spazio alla fuga fino al km 58 e così Domont veniva ripreso al km 30. Il primo sprint intermedio vedeva Mads Pedersen (Trek Segafredo) imporsi su Impey e Robert Power (Sunweb). Il sudafricano si rifaceva con gli interessi al successivo sprint intermedio, prevalendo su Jasper Philipsen (UAE Team Emirates) e su Pedersen ed andando così a conquistare l’abbuono che gli consentire di vestire, per ora virtualmente, la maglia ocra con 2 secondi di vantaggio su Porte. Nella seconda parte della tappa in molti provavano la fuga e tra i ciclisti più attivi erano da segnalare Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Ian Stannard (INEOS), Iljo Keisse (Deceuninck Quick Step) e Michael Schwartzmann (Bora Hansgrohe), ma una scatenata Mitchelton Scott continuava a chiudere regolarmente. Alla fine la coppia del Team UNISA Australia formata da Samuel Jenner e Samuel Welsford riusciva a conquistare un margine di oltre un minuto sul gruppo quando mancavano circa 60 km all’arrivo. Ma il gruppo teneva a bada anche questo tentativo e recuperava inesorabilmente. Ai piedi dell’unico GPM di giornata, la salita di Kerby Hill posta a circa 20 km dall’arrivo, il gruppo riprendeva Jenner e Welsford. Era Porte, probabilmente “scottato” dal fatto di aver perso la maglia ocra, a transitare in prima posizione davanti a Impey. Un primo gruppo costituito dagli uomini di classifica conduceva la corsa a meno di 20 km dall’arrivo. I velocisti, o meglio ciò che rimaneva di loro nel gruppo inseguitore, provavano a rientrare in testa alla corsa. A contendersi la vittoria finale era alla fine una cinquantina di ciclisti, con la Mitchelton Scott sempre in testa a tirare il gruppo e magari a consentire ad Impey di giocarsi anche la vittoria di tappa, aumentando il vantaggio su Porte. Da segnalare nelle posizioni di testa un nutrito drappello di uomini della NTT Pro Cycling Team, che lavoravano per Giacomo Nizzolo. Era proprio l’italiano ad avere la meglio in volata su Simone Consonni (Cofidis) e Sam Bennett (Deceuninck Quick Step). Chiudevano la top fine Michael Mørkøv (Deceuninck Quick Step) e Jasper Philipsen, mentre Caleb Ewan (Lotto Soudal), già vincitore di due tappe, doveva accontentarsi soltanto dell’ottavo posto. Oltre a dare all’Italia la prima vittoria stagionale in una corsa WT, Nizzolo fa felice anche Bjarne Riis, tornato nel ciclismo che conta proprio come direttore generale della NTT Pro Cycling. Come già detto, la classifica generale vede ora Impey sopravanzare Porte per 2 secondi mentre Robert Power è terzo a 9 secondi. Ci sono tutti i presupposti perchè l’ultima tappa sia davvero appassionante. A Willunga Hill Richie Porte resta il favorito d’obbligo e vuole tornare al successo in una corsa che sente sua, visto che negli ultimi cinque anni ha già vinto una volta e collezionato ben 4 secondi posti. Ma Impey, che oggi ha tenuto bene sulla salita di Kerby Hill, non farà da sparring partner e vorrà provare per il terzo anno consecutivo a scombinare i piani del ciclista australiano. In più ci sono due sprint intermedi (uno al km 63 ed uno al km 103) che potrebbero contribuire a mettere ulteriore pepe alla corsa.
Giuseppe Scarfone

Giacomo Nizzolo firma la prima vittoria italiana nel World Tour 2020 (foto Bettini)
EWAN COGLIE IL BIS, PORTE CONTINUA LA SUA MARCIA IN OCRA
A Murray Bridge velocisti protagonisti e la volata premia Caleb Ewan (Lotto Soudal), abile a superare Sam Bennett (Deceuninck Quick Step) negli ultimi metri prima della linea del traguardo. Il piccolo australiano ottiene la sua seconda vittoria al Tour Down Under 2020 mentre in classifica generale Richie Porte (Trek Segafredo) è sempre primo, anche se Daryl Impey (Mitchelton Scott) gli rosicchia 3 secondi grazie agli abbuoni ottenuti negli sprint intermedi.
Dopo la vittoria e la relativa conquista della maglia ocra nella terza tappa, Richie Porte (Trek Segafredo) può godersi due giorni di tranquillità nella quarta e quinta frazione del Tour Down Under 2020 prima del gran finale dell’ultima tappa di Willunga Hill, dove si deciderà il vincitore della breve corsa australiana. Oggi è in programma la quarta tappa da Norwood a Murray Bridge per un totale di 153 km. L’unico GPM di Mount Torrens, posto a metà del tracciato, non eviterà a nostro giudizio l’arrivo di una volata a ranghi compatti; spazio dunque ai velocisti che dovrebbero contendersi la vittoria anche nella tappa di domani. Dopo la partenza da Norwood ci provava Laurens De Vreese (Astana), il quale si avvantaggiava di una ventina di secondi sul gruppo, ma quest’ultimo rinveniva sul belga nel giro di un paio di chilometro Il primo sprint intermedio di Cudlee Creek Hotel, posto al km 18, faceva gola a molti e in particolare a Daryl Impey (Mitchelton Scott). La squadra di casa, insieme a Team INEOS e Team Sunweb, facevano infatti l’andatura in testa al gruppo. Era Jasper Philipsen (UAE Team Emirates) ad aggiudicarselo su Mads Pedersen (Trek Segafredo) e lo stesso Impey. Il successivo sprint intermedio di Victoria Terrace, posto al km 40, impediva ancora alla fuga di partire. Era stavolta la Mitchelton Scott a tenere il gruppo compatto per consentire ad Impey di racimolare qualche altro secondo d’abbuono. Il sudafricano in questa occasione volta transitava in seconda posizione, superato ancora una volta da Philipsen. In totale Impey guadagnava così 3 secondi sulla maglia ocra, indossata da Porte. La fuga finalmente aveva via libera e si formava dopo il km 40 ad opera del sempre presente De Vreese, cui si univano James Piccoli (Israel Start-Up Nation), Joey Rosskopf (Team CCC), e i Movistar Jorge Arcas e Sergio Samitier. A 100 km dal termine la fuga aveva 2 minuti di vantaggio sul gruppo, che accusava un passivo massimo di 3 minuti e 20 secondi prima dell’ascesa verso Mount Torrens, unico GPM di giornata posto al km 76. Era Rosskopf ad aggiudicarselo poi, a 60 km dal termine, il vantaggio della fuga scendeva a un minuto. Il gruppo riprendeva i fuggitivi a poco meno di 30 km dall’arrivo. Le squadre dei velocisti erano già al lavoro per consentire ai propri capitani di esprimersi al meglio nella volata. George Bennett, uomo di classifica del Team Jumbo Visma, restava nelle retrovie anche a causa di alcuni ventagli, ma riusciva a rientrare in gruppo. Negli ultimi chilometri era la Deceuninck Quick Step a farsi vedere con più costanza in testa al gruppo. Sam Bennett (Deceuninck Quick Step) lanciava la volata ma veniva supertao da Caleb Ewan (Lotto Soudal), il quale vinceva sul traguardo di Murray Bridge portando a due le vittorie al Tour Down Under 2020. In terza posizione chiudeva il podio di giornata Jasper Philipsen, quarto si piazzava Andrè Greipel (Israel Start-Up Nation) mentre quinto e primo degli italiani era Alberto Dainese (Sunweb). Nella top ten da segnalare il settimo posto di Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling). In classifica generale Porte ha ora un vantaggio di 3 secondi su Impey e di 8 secondi su Robert Power (Sunweb). Domani, come già detto all’inizio, i velocisti avranno l’ultima occasione per vincere al Tour Down Under 2020 con la quinta tappa da Glenleng a Victor Harbor; sono 149 i km che i ciclisti dovranno affrontare e la volata, come detto, è più che probabile anche se il breve ma difficile GPM di Kerby Hill a 20 km dall’arrivo – poco più di un km e mezzo all’8.7% di pendenza media – potrebbe togliere di mezzo qualcuno. Inoltre la Mitchelton Scott potrebbe nuovamente tenere chiusa la corsa fino al secondo dei due traguardi volanti, posto al km 58, ai quali Daryl Impey potrebbe rosicchiare ancora qualche secondo a Porte in vista dell’ultima e decisiva tappa di Willunga Hill.
Giuseppe Scarfone

Un'altra perla di Caleb Ewan nella corsa di casa (foto Bettini)
PORTE, TAPPA E MAGLIA A PARACOMBE. BUONA PROVA DI ULISSI
Sull’arrivo in salita di Paracombe Richie Porte (Trek – Segafredo) fa sua la terza tappa del Tour Down Under 2020 grazie ad uno scatto deciso a circa un chilometro dall’arrivo. L’australiano non trova avversari sulla sua strada visto che Robert Power (Sunweb), secondo al traguardo, paga un ritardo di 5 secondi. Da segnalare il buon quinto posto di Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Porte è la nuova maglia ocra con un vantaggio di 6 secondi su Daryl Impey (Mitchelton Scott) ed aspetta ora la tappa regina di Willunga Hill per consacrarsi definitivamente.
La terza tappa del Tour Down Under 2020 vede alla partenza da Unley Caleb Ewan (Lotto Soudal) in maglia ocra, mentre non fanno più parte della corsa Ben Hermans (Israel Start-Up Nation) e Rafa Valls (Bahrain McLaren), costretti al ritiro dopo la brutta caduta avvenuta nel finale della tappa di Stirling. Il primo in particolare ha riportato diverse fratture alla spalla ed alle costole ed è già in Belgio per operarsi. Tornando alla tappa odierna, essa ci dirà molto sulle ambizioni di vittoria finale dei ciclisti più accreditati, visto che il traguardo di Paracombe è posto in vetta ad una salita breve ma davvero tosta, con pendenze massime che sfiorano il 20%. La tappa è stata caratterizzata da una fuga a tre composta da Geoffrey Bouchard (AG2R), Guillaume Boivin (Israel Start-Up Nation) e Miles Scotson (Groupama FDJ). Gli attaccanti di giornata partivano al km 0 e già dopo 4 km avevano 2 minuti e 40 secondi sul gruppo. Il gruppo iniziava blandamente a condurre l’inseguimento mettendo in testa uomini della Trek Segafredo e della Mitchelton Scott. A 85 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di 2 minuti e 10 secondi. Scotson si aggiudicava il primo sprint intermedio di Inglewood posto al km 83, mentre Boivin si aggiudicava quello successivo, posto al km 95. A poco più di 30 km dal termine il gruppo era segnalato in forte recupero sulla fuga, che adesso aveva soltanto 50 secondi di vantaggio. Jay McCarthy, uomo di punta della Bora Hansgrohe e terzo della classifica generale nel 2017, era vittima di una caduta a meno di 20 km dall’arrivo e diceva così addio ai sogni di gloria. Erano sempre Trek Segafredo e Mitchelton Scott a condurre l’inseguimento sulla testa della corsa. La fuga veniva ripresa a meno di 10 km dall’arrivo. Il gruppo giungeva ai piedi dello strappo finale verso Paracombe forte di una quarantina di unità. Il primo a scattare era Marco Marcato (UAE Team Emirates), la cui azione durava un centinaio di metri, quando era la Trek Segafredo di Richie Porte a chiudere su di lui. Era proprio il tasmaniano a contrattaccere a e fare subito il vuoto, con INEOS e Mitchelton Scott che cercavano di fare alle sue spalle un ritmo regolare per i rispettivi capitani Rohan Dennis e Daryl Impey. Ma l’azione di Porte non si esauriva; l’australiano rilanciava continuamente e andava a vincere sul traguardo di Paracombe con 5 secondi di vantaggio su un gruppetto di otto ciclisti regolato da Robert Power (Sunweb), mentre in terza posizione si piazzava Simon Yates (Mitchelton Scott). Chiudevano la top five Dennis e Diego Ulissi (UAE Team Emirates), primo italiano al traguardo. Porte conquista la prima vittoria stagionale sullo stesso arrivo che lo vide trionfare nel 2017 e veste la maglia ocra con 6 secondi di vantaggio su Impey e 9 secondi su Rober Power, per una classifica generale ancora abbastanza fluida, visto che sono presenti 10 ciclisti racchiusi in 23 secondi. Tra questi c’è anche il citato Ulissi, attualmente 6° a 16″, che sin dal 2014 (con le esclusioni delle due edizioni successivi), termina la corsa australiano da miglior italiano della classifica. Domani è in programma la quarta tappa da Norwood a Murray Bridge (153 km), che presenta un solo GPM di seconda categoria a metà percorso. Sarà quasi certamente volata con i velocisti pronti a sfidarsi per la vittoria, in attesa della penultima tappa con un finale non del tutto banale ma soprattutto dell’ultima frazione di Willunga Hill dove si deciderà la breve corsa australiana con Porte che, alla luce della tappa di oggi, veste ampiamente i panni di principale favorito.
Giuseppe Scarfone

Richie Porte vince a Paracombe e punta con decisione al bis al Tour Down Under, già conquistato nel 2017 (foto Bettini)
EWAN SEMPRE PIÙ DI CASA A STIRLING, IMPEY IN AGGUATO
A Stirling, dove si era già imposto nel 2018, Caleb Ewan (Lotto Soudal) vince una volata ridotta – a causa di una caduta a 1500 metri dall’arrivo – battendo Daryl Impey (Mitchelton Scott) e Nathan Haas (Cofidis). Ewan è il nuovo leader della classifica generale ma domani il difficile arrivo in salita di Paracombe dovrebbe cambiare le carte in tavola, con Impey che potrebbe avere più di una chance per diventare la nuova maglia ocra.
La seconda tappa del Tour Down Under 2020 da Woodside a Stirling è lunga poco meno di 140 km ed è ancora una volta adatta ai velocisti, anche se il tracciato vallonato del circuito finale – tre giri di circa 22 km ciascuno – può indurire le gambe di qualche uomo veloce rendendo il finale meno scontato di quanto possa sembrare. Sam Bennett (Deceuninck Quick Step) dopo la vittoria nella prima tappa e la conquista della maglia ocra sembra essere l’uomo da battere in un tracciato che gli si addice alla perfezione. Da seguire anche la tattica della Mitchelton-Scott che potrebbe animare la corsa proprio nel finale, affidandosi all’esuberanza di Daryl Impey. Da segnalare il ritiro di Alexandr Riabushenko (UAE Team Emirates) a causa di una caduta durante la prima tappa che gli aveva provocato la frattura del polso. La seconda tappa vedeva, subito dopo la partenza da Woodside, l’attacco combinato di Joey Rosskopf (CCC) e Samuel Jenner (Unisa – Australia), ai quali si aggiungevano poco dopo anche Omer Goldstein (Israel Start Up Nation) e Laurens De Vreese (Astana). Rosskopf si aggiudicava il primo GPM di Quarry Road. Dopo circa 25 km di corsa il vantaggio del quartetto di testa sul gruppo era di 2 minuti e dopo altri 10 km la fuga sfiorava i 3 minuti. In testa al gruppo inseguitore si portavano uomini della Mitchelton. Rosskopf si avvantaggiava sul secondo GPM di Quarry Road e transitava ancora una volta in prima posizione, rafforzando il primato della speciale classifica. All’entrata nel vallonato circuito finale, a circa 70 km dall’arrivo, la fuga aveva ormai poco più di un minuto di vantaggio. Anche la Deceuninck-Quick Step si era portata davanti e dettava con più decisione il ritmo dell’inseguimento. Il primo traguardo intermedio di Heathfield, posto al km 75, era appannaggio di Goldstein. A 55 km dalla concusione la fuga aveva 1 minuto di vantaggio sul gruppo. A questo puntoi il gruppetto all’attacco si scomponeva e De Vreese provava la soluzione solitaria. Il ciclista belga dell’Astana si aggiudicava il secondo sprint intermedio posto al km 96. Una caduta senza conseguenze a circa 30 km dal termine coinvolgeva Fabio Sabatini (Cofidis), Mickaël Delage (FDJ Groupama) e Jurgen Roelandts (Movistar). De Vreese veniva ripreso dal gruppo a poco più di 20 km dall’arrivo. Il gruppo era tirato con decisione da Bora-Hansgrohe, Mitchelton Scott e INEOS e si spezzettava nel finale vallonato. Tra gli uomini in difficoltà era segnalato Romain Bardet (AG2R) che restava invischiato nelle retrovie. Nel finale, con il gruppo condotto a tutta velocità, un’altra caduta coinvolgeva una decina di ciclisti e la maggior parte del gruppo doveva inoltre rallentare. Si giocavano così la vittoria sul traguardo di Stirling una trentina di ciclisti. Era Caleb Ewan (Lotto Soudal) ad avere la meglio su Daryl Impey (Mitchelton Scott) e Nathan Haas (Cofidis). Da segnalare, nella top ten, il quinto posto di Fabio Felline (Astana), il sesto di Andrea Vendrame (AG2R) ed il nono di Diego Ulissi (UAE Team Emirates). Delusione per l’ex maglia ocra Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step), che non riusciva a fare meglio del 13mo posto. Ewan, che si era già imposto sul traguardo di Stirling due anni fa, è alla seconda vittoria stagionale dopo aver già vinto la Schwalbe Classic, il criterium che fa da antipasto proprio al Tour Down Under. Il piccolo folletto australiano è anche il nuovo leader della classifica generale con lo stesso tempo di Bennet, mentre in terza posizione troviamo Impey, che ha appena un secondo di ritardo. L’australiano si fa così sempre più minaccioso in classifica generale e domani potrebbe essere il suo giorno. È, infatti, in programma la terza tappa da Unley a Paracombe che può rappresentare il primo vero spartiacque del Tour Down Under 2020 visto che l’arrivo è posto su uno zampellotto arcigno che ha più l’aria di essere una “côte” delle Ardenne: in 1200 metri sono concentrate punte di dislivello superiori al 20% di pendenza, il che dovrà giocoforza prevedere attacchi e controattacchi di chi vuole davvero vincere la breve corsa australiana; occhio quindi agli atleti di casa come Richie Porte (Trek Segafredo), Rohan Dennis (INEOS), Lucas Hamilton (Mitcheltos Scott) e Jay McCarthy (Bora Hansgrohe) ed altri che vorranno ben figurare, primo fra tutti Impey che vuole conquistare la corsa australiana per il terzo anno di fila.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1
Caleb Ewan (Aus) Lotto Soudal 3:27:31
2
Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott
3
Nathan Haas (Aus) Cofidis Solutions Credits
4
Jasper Philipsen (Bel) UAE Team Emirates
5
Fabio Felline (Ita) Astana Pro Team
6
Andrea Vendrame (Ita) AG2R La Mondiale
7
Timo Roosen (Ned) Team Jumbo-Visma
8
Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team
9
Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
10
George Bennett (NZl) Team Jumbo-Visma
11
Simon Geschke (Ger) CCC Team
12
Lucas Hamilton (Aus) Mitchelton-Scott
13
Sam Bennett (Irl) Deceuninck-QuickStep
14
Hermann Pernsteiner (Aut) Bahrain McLaren
15
Rob Power (Aus) Team Sunweb
16
Dries Devenyns (Bel) Deceuninck-QuickStep
17
Jens Keukeleire (Bel) EF Pro Cycling
18
Danilo Wyss (Swi) NTT Pro Cycling
19
Neilson Powless (USA) EF Pro Cycling
20
Yukiya Arashiro (Jpn) Bahrain McLaren
21
Santiago Buitrago Sanchez (Col) Bahrain McLaren
22
Omar Fraile Matarranz (Spa) Astana Pro Team
23
Simone Consonni (Ita) Cofidis Solutions Credits
24
Jorge Arcas (Spa) Movistar Team
25
Bruno Armirail (Fra) Groupama-FDJ
26
Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
27
Lukasz Wisniowski (Pol) CCC Team
28
Cameron Meyer (Aus) Mitchelton-Scott
29
Florian Stork (Ger) Team Sunweb
30
Marc Sarreau (Fra) Groupama-FDJ
31
Michael Mørkøv (Den) Deceuninck-QuickStep
32
Luis Mas (Spa) Movistar Team
33
Kenny Elissonde (Fra) Trek-Segafredo
34
Kilian Frankiny (Swi) Groupama-FDJ
35
Josef Cerny (Cze) CCC Team
36
Szymon Sajnok (Pol) CCC Team
37
Antwan Tolhoek (Ned) Team Jumbo-Visma
38
Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
39
Lawrence Warbasse (USA) AG2R La Mondiale
40
Miles Scotson (Aus) Groupama-FDJ
41
Dylan Sunderland (Aus) NTT Pro Cycling
42
Stefan De Bod (RSA) NTT Pro Cycling
43
Rick Zabel (Ger) Israel Start-Up Nation
44
Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
45
Mattia Cattaneo (Ita) Deceuninck-QuickStep
46
Gabriel Cullaigh (GBr) Movistar Team
47
James Piccoli (Can) Israel Start-Up Nation
48
Juan Pedro Lopez Perez (Spa) Trek-Segafredo
49
Richie Porte (Aus) Trek-Segafredo
50
Rohan Dennis (Aus) Team Ineos
51
Jurgen Roelandts (Bel) Movistar Team
52
Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott
53
Guillaume Boivin (Can) Israel Start-Up Nation
54
Kristoffer Halvorsen (Nor) EF Pro Cycling
55
Fabian Lienhard (Swi) Groupama-FDJ
56
Roger Kluge (Ger) Lotto Soudal
57
Tosh Van der Sande (Bel) Lotto Soudal
58
Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates
59
Jarrad Drizners (Aus) UniSA-Australia
60
Tyler Lindorff (Aus) UniSA-Australia
61
Matthew Holmes (GBr) Lotto Soudal
62
Juri Hollmann (Ger) Movistar Team
63
Clément Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale
64
Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:23
65
Pavel Sivakov (Rus) Team Ineos
66
Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
67
Geoffrey Bouchard (Fra) AG2R La Mondiale
68
Joseph Rosskopf (USA) CCC Team
69
Francisco Ventoso (Spa) CCC Team
70
Lennard Hofstede (Ned) Team Jumbo-Visma
71
Mathias Le Turnier (Fra) Cofidis Solutions Credits
72
Daniil Fominykh (Kaz) Astana Pro Team 0:03:12
73
Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
74
André Greipel (Ger) Israel Start-Up Nation
75
Eduard Prades Reverter (Spa) Movistar Team
76
Sergio Samitier Samitier (Spa) Movistar Team
77
Rasmus Fossum Tiller (Nor) NTT Pro Cycling
78
Manuele Boaro (Ita) Astana Pro Team
79
Dylan Van Baarle (Ned) Team Ineos
80
Jay Mc Carthy (Aus) Bora-Hansgrohe
81
Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
82
Jai Hindley (Aus) Team Sunweb
83
Michael Storer (Aus) Team Sunweb
84
Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team 0:04:16
85
Luka Pibernik (Slo) Bahrain McLaren
86
Koen De Kort (Ned) Trek-Segafredo 0:04:29
87
Guillaume Van Keirsbulck (Bel) CCC Team
88
Michel Ries (Lux) Trek-Segafredo
89
Asbjørn Kragh Andersen (Den) Team Sunweb
90
Jonas Rutsch (Ger) EF Pro Cycling 0:04:32
91
Max Kanter (Ger) Team Sunweb
92
Christopher Lawless (GBr) Team Ineos
93
Jonathan Dibben (GBr) Lotto Soudal 0:04:42
94
Owain Doull (GBr) Team Ineos
95
Samuel Jenner (Aus) UniSA-Australia
96
Sam Welsford (Aus) UniSA-Australia
97
Kelland O’Brien (Aus) UniSA-Australia
98
Lachlan Morton (Aus) EF Pro Cycling 0:04:50
99
Shane Archbold (NZl) Deceuninck-QuickStep
100
Michael Schwarzmann (Ger) Bora-Hansgrohe 0:05:01
101
Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ 0:05:06
102
Alberto Dainese (Ita) Team Sunweb
103
Chris Harper (Aus) Team Jumbo-Visma
104
Ian Stannard (GBr) Team Ineos
105
João Almeida (Por) Deceuninck-QuickStep 0:05:21
106
Samuele Battistella (Ita) NTT Pro Cycling
107
Ryan Gibbons (RSA) NTT Pro Cycling
108
Giacomo Nizzolo (Ita) NTT Pro Cycling 0:05:25
109
Kenneth Vanbilsen (Bel) Cofidis Solutions Credits 0:05:29
110
Elia Viviani (Ita) Cofidis Solutions Credits
111
Mikkel Bjerg (Den) UAE Team Emirates 0:05:35
112
Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott
113
Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
114
Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott 0:06:08
115
Luke Rowe (GBr) Team Ineos 0:06:17
116
Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal
117
Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
118
Erik Baska (Svk) Bora-Hansgrohe
119
Tom Scully (NZl) EF Pro Cycling
120
Taco Van der Hoorn (Ned) Team Jumbo-Visma
121
Cameron Scott (Aus) UniSA-Australia
122
Nicholas White (Aus) UniSA-Australia
123
Martin Laas (Est) Bora-Hansgrohe 0:06:46
124
Ide Schelling (Ned) Bora-Hansgrohe
125
Alex Dowsett (GBr) Israel Start-Up Nation 0:07:29
126
Bert-Jan Lindeman (Ned) Team Jumbo-Visma
127
Marco Mathis (Ger) Cofidis Solutions Credits
128
Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
129
Mitchell Docker (Aus) EF Pro Cycling
130
Rafael Valls (Spa) Bahrain McLaren
131
Marco Haller (Aut) Bahrain McLaren
132
Domen Novak (Slo) Bahrain McLaren 0:07:34
133
Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team 0:10:55
134
Omer Goldstein (Isr) Israel Start-Up Nation
135
Iljo Keisse (Bel) Deceuninck-QuickStep
136
Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
137
Fabio Sabatini (Ita) Cofidis Solutions Credits 0:13:47
138
Mickael Delage (Fra) Groupama-FDJ
139
Ben Hermans (Bel) Israel Start-Up Nation
CLASSIFICA GENERALE
1
Caleb Ewan (Aus) Lotto Soudal 6:56:15
2
Sam Bennett (Irl) Deceuninck-QuickStep
3
Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott 0:00:01
4
Jasper Philipsen (Bel) UAE Team Emirates 0:00:04
5
Nathan Haas (Aus) Cofidis Solutions Credits 0:00:05
6
Jarrad Drizners (Aus) UniSA-Australia 0:00:07
7
Dylan Sunderland (Aus) NTT Pro Cycling 0:00:08
8
Christopher Lawless (GBr) Team Ineos
9
Jay Mc Carthy (Aus) Bora-Hansgrohe
10
George Bennett (NZl) Team Jumbo-Visma 0:00:09
11
Michael Storer (Aus) Team Sunweb
12
Andrea Vendrame (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:10
13
Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
14
Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team
15
Fabio Felline (Ita) Astana Pro Team
16
Marc Sarreau (Fra) Groupama-FDJ
17
Lucas Hamilton (Aus) Mitchelton-Scott
18
Michael Mørkøv (Den) Deceuninck-QuickStep
19
Simon Geschke (Ger) CCC Team
20
Gabriel Cullaigh (GBr) Movistar Team
21
Luis Mas (Spa) Movistar Team
22
Szymon Sajnok (Pol) CCC Team
23
Kristoffer Halvorsen (Nor) EF Pro Cycling
24
Neilson Powless (USA) EF Pro Cycling
25
Rob Power (Aus) Team Sunweb
26
Dries Devenyns (Bel) Deceuninck-QuickStep
27
Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates
28
André Greipel (Ger) Israel Start-Up Nation
29
Yukiya Arashiro (Jpn) Bahrain McLaren
30
Hermann Pernsteiner (Aut) Bahrain McLaren
31
Bruno Armirail (Fra) Groupama-FDJ
32
Cameron Meyer (Aus) Mitchelton-Scott
33
Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
34
James Piccoli (Can) Israel Start-Up Nation
35
Mattia Cattaneo (Ita) Deceuninck-QuickStep
36
Timo Roosen (Ned) Team Jumbo-Visma
37
Lawrence Warbasse (USA) AG2R La Mondiale
38
Danilo Wyss (Swi) NTT Pro Cycling
39
Omar Fraile Matarranz (Spa) Astana Pro Team
40
Lukasz Wisniowski (Pol) CCC Team
41
Richie Porte (Aus) Trek-Segafredo
42
Jens Keukeleire (Bel) EF Pro Cycling
43
Clément Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale
44
Kenny Elissonde (Fra) Trek-Segafredo
45
Jorge Arcas (Spa) Movistar Team
46
Stefan De Bod (RSA) NTT Pro Cycling
47
Jurgen Roelandts (Bel) Movistar Team
48
Kilian Frankiny (Swi) Groupama-FDJ
49
Eduard Prades Reverter (Spa) Movistar Team
50
Pavel Sivakov (Rus) Team Ineos
51
Joseph Rosskopf (USA) CCC Team
52
Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
53
Jai Hindley (Aus) Team Sunweb
54
Santiago Buitrago Sanchez (Col) Bahrain McLaren
55
Simone Consonni (Ita) Cofidis Solutions Credits
56
Juri Hollmann (Ger) Movistar Team
57
Miles Scotson (Aus) Groupama-FDJ
58
Antwan Tolhoek (Ned) Team Jumbo-Visma
59
Elia Viviani (Ita) Cofidis Solutions Credits
60
Luka Pibernik (Slo) Bahrain McLaren
61
Chris Harper (Aus) Team Jumbo-Visma
62
Manuele Boaro (Ita) Astana Pro Team
63
Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
64
Lennard Hofstede (Ned) Team Jumbo-Visma
65
Ryan Gibbons (RSA) NTT Pro Cycling
66
Rohan Dennis (Aus) Team Ineos
67
Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott
68
Tyler Lindorff (Aus) UniSA-Australia
69
Josef Cerny (Cze) CCC Team
70
Fabian Lienhard (Swi) Groupama-FDJ
71
Florian Stork (Ger) Team Sunweb
72
Rick Zabel (Ger) Israel Start-Up Nation
73
Matthew Holmes (GBr) Lotto Soudal
74
Dylan Van Baarle (Ned) Team Ineos
75
Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
76
Juan Pedro Lopez Perez (Spa) Trek-Segafredo
77
Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
78
Rafael Valls (Spa) Bahrain McLaren
79
Samuele Battistella (Ita) NTT Pro Cycling
80
Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
81
Max Kanter (Ger) Team Sunweb
82
Ben Hermans (Bel) Israel Start-Up Nation
83
Bert-Jan Lindeman (Ned) Team Jumbo-Visma
84
Marco Haller (Aut) Bahrain McLaren
85
Sergio Samitier Samitier (Spa) Movistar Team 0:00:32
86
Roger Kluge (Ger) Lotto Soudal 0:00:36
87
Tosh Van der Sande (Bel) Lotto Soudal 0:00:43
88
Rasmus Fossum Tiller (Nor) NTT Pro Cycling
89
Francisco Ventoso (Spa) CCC Team 0:01:20
90
Mathias Le Turnier (Fra) Cofidis Solutions Credits 0:01:40
91
Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:02:33
92
Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale
93
Daniil Fominykh (Kaz) Astana Pro Team 0:03:22
94
Geoffrey Bouchard (Fra) AG2R La Mondiale 0:03:32
95
Guillaume Boivin (Can) Israel Start-Up Nation 0:03:35
96
Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott
97
Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team 0:04:26
98
Guillaume Van Keirsbulck (Bel) CCC Team 0:04:39
99
Michel Ries (Lux) Trek-Segafredo
100
Jonas Rutsch (Ger) EF Pro Cycling 0:04:42
101
Samuel Jenner (Aus) UniSA-Australia 0:04:50
102
Sam Welsford (Aus) UniSA-Australia 0:04:52
103
Owain Doull (GBr) Team Ineos
104
Kelland O’Brien (Aus) UniSA-Australia
105
Lachlan Morton (Aus) EF Pro Cycling 0:05:00
106
Shane Archbold (NZl) Deceuninck-QuickStep
107
Alberto Dainese (Ita) Team Sunweb 0:05:16
108
Koen De Kort (Ned) Trek-Segafredo 0:05:24
109
João Almeida (Por) Deceuninck-QuickStep 0:05:31
110
Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ 0:05:38
111
Mikkel Bjerg (Den) UAE Team Emirates 0:05:45
112
Giacomo Nizzolo (Ita) NTT Pro Cycling 0:06:08
113
Jonathan Dibben (GBr) Lotto Soudal 0:06:14
114
Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott 0:06:18
115
Erik Baska (Svk) Bora-Hansgrohe 0:06:23
116
Taco Van der Hoorn (Ned) Team Jumbo-Visma 0:06:27
117
Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
118
Nicholas White (Aus) UniSA-Australia
119
Cameron Scott (Aus) UniSA-Australia
120
Ian Stannard (GBr) Team Ineos 0:06:38
121
Michael Schwarzmann (Ger) Bora-Hansgrohe 0:06:44
122
Asbjørn Kragh Andersen (Den) Team Sunweb 0:06:50
123
Martin Laas (Est) Bora-Hansgrohe 0:06:56
124
Kenneth Vanbilsen (Bel) Cofidis Solutions Credits 0:07:09
125
Marco Mathis (Ger) Cofidis Solutions Credits 0:07:39
126
Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal
127
Tom Scully (NZl) EF Pro Cycling 0:07:41
128
Domen Novak (Slo) Bahrain McLaren 0:07:44
129
Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:07:59
130
Alex Dowsett (GBr) Israel Start-Up Nation 0:08:15
131
Ide Schelling (Ned) Bora-Hansgrohe 0:08:29
132
Luke Rowe (GBr) Team Ineos 0:08:50
133
Mitchell Docker (Aus) EF Pro Cycling 0:08:57
134
Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team 0:11:01
135
Omer Goldstein (Isr) Israel Start-Up Nation 0:11:02
136
Iljo Keisse (Bel) Deceuninck-QuickStep 0:12:02
137
Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 0:12:25
138
Fabio Sabatini (Ita) Cofidis Solutions Credits 0:13:57
139
Mickael Delage (Fra) Groupama-FDJ 0:16:12

Caleb Ewan si impone ancora sul traguardo di Stirling dopo il successo conquisto in questa cittadina nel 2018 (foto Bettini)
SAM BENNETT INAUGURA IL WORLD TOUR, SUA LA PRIMA TAPPA DEL TOUR DOWN UNDER
Nella prima tappa del Tour Down Under 2020, riservata ai velocisti, Sam Bennett (Deceuninck Quick Step) non fa sconti e vince agevolmente sul traguardo di Tanunda lasciandosi alle spalle Jasper Philipsen (UAE Team Emirates) ed Erik Baška (Bora Hansgrohe). Solo quarto e fuori dal podio Elia Viviani (Cofidis). Bennett è anche il primo ciclista ad indossare la maglia ocra, che dovrebbe mantenere anche domani a Stirling.
Gli incendi delle scorse settimane in Australia ci avevavo fatto un po’ penare e temere il peggio, ma per fortuna il Tour Down Under parte regolarmente e con esso la lunga stagione ciclistica 2020, che quest’anno presenta anche l’imperdibile appuntamento con le Olimpiadi di Tokyo. Essendo corsa World Tour, la corsa australiana vede ai nastri di partenza tutte le squadre della massima categoria e a fare gli onori di casa sarà la Mitchelton Scott, che vorrà essere di nuovo protagonista con Daryl Impey. Il campione sudafricano ha vinto sorprendendo tutti nel 2018 e lo scorso hanno ha bissato il successo resistendo strenuamente sulla salita di Willunga Hill, simbolo dela corsa. La tattica sarà la stessa anche quest’anno, con la caccia agli abbuoni al traguardo e agli sprint intermedi delle tappe pianeggianti, che potranno ancora essere decisivi per la vittoria finale. La prima delle sei tappe prevede un circuito di cinque giri da 30 km ciascuno nella località di Tanunda, per un totale di 150 km, al termine del quale i velocisti si giocheranno la vittoria. Le prime fasi della corsa vedevano il gruppo compatto, con la Mitchelton Scott che controllava la situazione almeno fino al km 35, dove era in programma il primo sprint intermedio di Angaston. Era proprio Impey a transitare in prima posizione e ad aggiudicarsi i 3 secondi d’abbuono. A questo punto la fuga di giornata poteva partire ed erano in quattro ad avvantaggiarsi sul gruppo: Joey Rosskopf (Team CCC), Jarrad Drizners (Unisa Australia), Michael Storer (Sunweb) e Dylan Sunderland (NTT Pro Cycling). Alla fine del primo giro il quartetto in testa aveva un vantaggio che sfiorava i 4 minuti. Drizners si aggiudicava il primo GPM di Breakneck Hill, posto al km 46. A condurre l’inseguimento in testa al gruppo erano le squadre dei velocisti, in primo luogo Deceuninck-Quick Step e Cofidis, rispettivamente al servizio di Sam Bennett ed Elia Viviani. A 75 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era sceso a poco più di 2 minuti. Drizners si aggiudicava il successivo sprint intermedio di Angaston, posto al km 75. A 70 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di 1 minuto e 35 secondi. Con il gruppo che incombeva sempre più, la fuga iniziava a scomporsi e Rosskopf restava da solo in testa quando mancavano circa 50 km al termine. L’americano si aggiudicava il secondo GPM di Breakneck Hill, posto al km 106, mentre anche la Lotto Soudal si faceva vedere in testa al gruppo. Rosskopf veniva infine ripreso a 35 km dal termine. Gli ultimi chilometri vedevano le squadre dei velocisti preparare al meglio le volate per i propri capitani, ma in testa al gruppo erano presenti anche squadre come INEOS e AG2R che erano più interessate a proteggere i propri uomini per la classifica generale. La volata vedeva la Deceuninck a lavorare alla perfezione per Sam Bennett, il quale con una bella progressione a sinistra riusciva ad emergere dalla massa e ad imporsi nettamente sul traguardo di Tanunda. In seconda posizione si piazzava Jasper Philipsen (UAE Team Emirates) mentre terzo era Erik Baška (Bora Hansgrohe). Chiudevano la top five di giornata Elia Viviani (Cofidis) e Andrè Greipel (Israel Start-Up Nation), rispettivamente al quarto ed al quinto posto. Da segnalare nella top ten anche il decimo posto di Alberto Dainese (Sunweb). Bennett conquista la prima vittoria stagionale per sè e per la Deceunincked in classifica generale l’irlandese veste anche la prima maglia ocra con 4 secondi di vantaggio su Philipsen e 6 secondi di vantaggio su Baška. Domani è in programma la seconda tappa da Woodside a Stirling per un totale di 135 km. Il finale appare piuttosto impegnativo dovendo i ciclisti affrontare un circuito di quattro giri abbastanza vallonato. In realtà i velocisti dovrebbero comunque essere in grado di resistere, come già accaduto in passato sul traguardo di Stirling, e dovremmo assistere nuovamente ad una volata a ranghi piuttosto compatti. Bennett dovrebbe così mantenere la maglia ocra senza troppe difficoltà.
Giuseppe Scarfone
ORDINE D’ARRIVO
1
Sam Bennett (Irl) Deceuninck-QuickStep 3:28:54
2
Jasper Philipsen (Bel) UAE Team Emirates
3
Erik Ba_ka (Svk) Bora-Hansgrohe
4
Elia Viviani (Ita) Cofidis Solutions Credits
5
André Greipel (Ger) Israel Start-Up Nation
6
Kristoffer Halvorsen (Nor) EF Pro Cycling
7
Caleb Ewan (Aus) Lotto Soudal
8
Marc Sarreau (Fra) Groupama-FDJ
9
Sam Welsford (Aus) UniSA-Australia
10
Alberto Dainese (Ita) Team Sunweb
11
Gabriel Cullaigh (GBr) Movistar Team
12
Chris Lawless (GBr) Team Ineos
13
Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott
14
Michael Mørkøv (Den) Deceuninck-QuickStep
15
Chris Harper (Aus) Team Jumbo-Visma
16
Andrea Vendrame (Ita) AG2R La Mondiale
17
Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
18
Ryan Gibbons (RSA) NTT Pro Cycling
19
Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates
20
Rafael Valls (Spa) Bahrain McLaren
21
George Bennett (NZl) Team Jumbo-Visma
22
Szymon Sajnok (Pol) CCC Team
23
Luis León Sánchez (Spa) Astana Pro Team
24
Fabio Sabatini (Ita) Cofidis Solutions Credits
25
Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe
26
Luis Mas (Spa) Movistar Team
27
Jai Hindley (Aus) Team Sunweb
28
Taco van der Hoorn (Ned) Team Jumbo-Visma
29
Jarrad Drizners (Aus) UniSA-Australia
30
Lucas Hamilton (Aus) Mitchelton-Scott
31
Eduard Prades (Spa) Movistar Team
32
Luka Pibernik (Slo) Bahrain McLaren
33
Fabio Felline (Ita) Astana Pro Team
34
Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
35
Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
36
Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
37
Clément Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale
38
Nathan Haas (Aus) Cofidis Solutions Credits
39
Joey Rosskopf (USA) CCC Team
40
James Piccoli (Can) Israel Start-Up Nation
41
Manuele Boaro (Ita) Astana Pro Team
42
Pavel Sivakov (Rus) Team Ineos
43
Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
44
Mattia Cattaneo (Ita) Deceuninck-QuickStep
45
Neilson Powless (USA) EF Pro Cycling
46
Simon Geschke (Ger) CCC Team
47
Richie Porte (Aus) Trek-Segafredo
48
Juri Hollmann (Ger) Movistar Team
49
Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
50
Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
51
Larry Warbasse (USA) AG2R La Mondiale
52
Guillaume Van Keirsbulck (Bel) CCC Team
53
Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott
54
Jurgen Roelandts (Bel) Movistar Team
55
Lennard Hofstede (Ned) Team Jumbo-Visma
56
Rob Power (Aus) Team Sunweb
57
Cameron Meyer (Aus) Mitchelton-Scott
58
Bruno Armirail (Fra) Groupama-FDJ
59
Dries Devenyns (Bel) Deceuninck-QuickStep
60
Yukiya Arashiro (Jpn) Bahrain McLaren
61
Dylan Sunderland (Aus) NTT Pro Cycling
62
Stefan De Bod (RSA) NTT Pro Cycling
63
Ben Hermans (Bel) Israel Start-Up Nation
64
Samuele Battistella (Ita) NTT Pro Cycling
65
Dylan van Baarle (Ned) Team Ineos
66
Nicholas White (Aus) UniSA-Australia
67
Tyler Lindorff (Aus) UniSA-Australia
68
Hermann Pernsteiner (Aut) Bahrain McLaren
69
_ukasz Wi_niowski (Pol) CCC Team
70
Kenny Elissonde (Fra) Trek-Segafredo
71
Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team
72
Kilian Frankiny (Swi) Groupama-FDJ
73
Miles Scotson (Aus) Groupama-FDJ
74
Danilo Wyss (Swi) NTT Pro Cycling
75
Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott
76
Rohan Dennis (Aus) Team Ineos
77
Antwan Tolhoek (Ned) Team Jumbo-Visma
78
Fabian Lienhard (Swi) Groupama-FDJ
79
Matthew Holmes (GBr) Lotto Soudal
80
Jorge Arcas (Spa) Movistar Team
81
Jens Keukeleire (Bel) EF Pro Cycling
82
Omer Goldstein (Isr) Israel Start-Up Nation
83
Timo Roosen (Ned) Team Jumbo-Visma
84
Samuel Jenner (Aus) UniSA-Australia
85
Michel Ries (Lux) Trek-Segafredo
86
Michael Storer (Aus) Team Sunweb
87
Simone Consonni (Ita) Cofidis Solutions Credits
88
Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale
89
Santiago Buitrago Sanchez (Col) Bahrain McLaren
90
Bert-Jan Lindeman (Ned) Team Jumbo-Visma
91
Mikkel Bjerg (Den) UAE Team Emirates
92
Domen Novak (Slo) Bahrain McLaren
93
Daniil Fominykh (Kaz) Astana Pro Team
94
Josef Cerny (Cze) CCC Team
95
Rick Zabel (Ger) Israel Start-Up Nation
96
Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
97
Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team
98
Juan Pedro Lopez (Spa) Trek-Segafredo
99
Marco Haller (Aut) Bahrain McLaren
100
João Almeida (Por) Deceuninck-QuickStep
101
Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
102
Owain Doull (GBr) Team Ineos
103
Marco Mathis (Ger) Cofidis Solutions Credits
104
Lachlan Morton (Aus) EF Pro Cycling
105
Max Kanter (Ger) Team Sunweb
106
Florian Stork (Ger) Team Sunweb
107
Cameron Scott (Aus) UniSA-Australia
108
Shane Archbold (NZl) Deceuninck-QuickStep
109
Kelland O’Brien (Aus) UniSA-Australia
110
Jonas Rutsch (Ger) EF Pro Cycling
111
Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
112
Martin Laas (Est) Bora-Hansgrohe
113
Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:00:20
114
Sergio Samitier Samitier (Spa) Movistar Team 0:00:22
115
Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ
116
Roger Kluge (Ger) Lotto Soudal 0:00:26
117
Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal 0:00:33
118
Giacomo Nizzolo (Ita) NTT Pro Cycling
119
Rasmus Fossum Tiller (Nor) NTT Pro Cycling
120
Alex Dowsett (GBr) Israel Start-Up Nation 0:00:36
121
Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo 0:00:45
122
Iljo Keisse (Bel) Deceuninck-QuickStep 0:00:57
123
Geoffrey Bouchard (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:59
124
Francisco Ventoso (Spa) CCC Team 0:01:10
125
Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:01:12
126
Tom Scully (NZl) EF Pro Cycling 0:01:14
127
Mitchell Docker (Aus) EF Pro Cycling 0:01:18
128
Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 0:01:20
129
Jonathan Dibben (GBr) Lotto Soudal 0:01:22
130
Ian Stannard (GBr) Team Ineos
131
Kenneth Van Bilsen (Bel) Cofidis Solutions Credits 0:01:30
132
Mathias Le Turnier (Fra) Cofidis Solutions Credits
133
Ide Schelling (Ned) Bora-Hansgrohe 0:01:33
134
Michael Schwarzmann (Ger) Bora-Hansgrohe
135
Asbjørn Kragh Andersen (Den) Team Sunweb 0:02:11
136
Mickaël Delage (Fra) Groupama-FDJ 0:02:15
137
Luke Rowe (GBr) Team Ineos 0:02:23
138
Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott 0:03:25
139
Guillaume Boivin (Can) Israel Start-Up Nation
CLASSIFICA GENERALE
1
Sam Bennett (Irl) Deceuninck-QuickStep 3:28:44
2
Jasper Philipsen (Bel) UAE Team Emirates 0:00:04
3
Erik Ba_ka (Svk) Bora-Hansgrohe 0:00:06
4
Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott 0:00:07
5
Jarrad Drizners (Aus) UniSA-Australia
6
Chris Lawless (GBr) Team Ineos 0:00:08
7
Dylan Sunderland (Aus) NTT Pro Cycling
8
Nathan Haas (Aus) Cofidis Solutions Credits 0:00:09
9
Michael Storer (Aus) Team Sunweb
10
Elia Viviani (Ita) Cofidis Solutions Credits 0:00:10
11
André Greipel (Ger) Israel Start-Up Nation
12
Kristoffer Halvorsen (Nor) EF Pro Cycling
13
Caleb Ewan (Aus) Lotto Soudal
14
Marc Sarreau (Fra) Groupama-FDJ
15
Sam Welsford (Aus) UniSA-Australia
16
Alberto Dainese (Ita) Team Sunweb
17
Gabriel Cullaigh (GBr) Movistar Team
18
Michael Mørkøv (Den) Deceuninck-QuickStep
19
Chris Harper (Aus) Team Jumbo-Visma
20
Andrea Vendrame (Ita) AG2R La Mondiale
21
Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
22
Ryan Gibbons (RSA) NTT Pro Cycling
23
Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates
24
Rafael Valls (Spa) Bahrain McLaren
25
George Bennett (NZl) Team Jumbo-Visma
26
Szymon Sajnok (Pol) CCC Team
27
Luis León Sánchez (Spa) Astana Pro Team
28
Fabio Sabatini (Ita) Cofidis Solutions Credits
29
Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe
30
Luis Mas (Spa) Movistar Team
31
Jai Hindley (Aus) Team Sunweb
32
Taco van der Hoorn (Ned) Team Jumbo-Visma
33
Lucas Hamilton (Aus) Mitchelton-Scott
34
Eduard Prades (Spa) Movistar Team
35
Luka Pibernik (Slo) Bahrain McLaren
36
Fabio Felline (Ita) Astana Pro Team
37
Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
38
Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
39
Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott
40
Clément Chevrier (Fra) AG2R La Mondiale
41
Joey Rosskopf (USA) CCC Team
42
James Piccoli (Can) Israel Start-Up Nation
43
Manuele Boaro (Ita) Astana Pro Team
44
Pavel Sivakov (Rus) Team Ineos
45
Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
46
Mattia Cattaneo (Ita) Deceuninck-QuickStep
47
Neilson Powless (USA) EF Pro Cycling
48
Simon Geschke (Ger) CCC Team
49
Richie Porte (Aus) Trek-Segafredo
50
Juri Hollmann (Ger) Movistar Team
51
Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
52
Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
53
Larry Warbasse (USA) AG2R La Mondiale
54
Guillaume Van Keirsbulck (Bel) CCC Team
55
Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott
56
Jurgen Roelandts (Bel) Movistar Team
57
Lennard Hofstede (Ned) Team Jumbo-Visma
58
Rob Power (Aus) Team Sunweb
59
Cameron Meyer (Aus) Mitchelton-Scott
60
Bruno Armirail (Fra) Groupama-FDJ
61
Dries Devenyns (Bel) Deceuninck-QuickStep
62
Yukiya Arashiro (Jpn) Bahrain McLaren
63
Stefan De Bod (RSA) NTT Pro Cycling
64
Ben Hermans (Bel) Israel Start-Up Nation
65
Samuele Battistella (Ita) NTT Pro Cycling
66
Dylan van Baarle (Ned) Team Ineos
67
Nicholas White (Aus) UniSA-Australia
68
Tyler Lindorff (Aus) UniSA-Australia
69
Hermann Pernsteiner (Aut) Bahrain McLaren
70
_ukasz Wi_niowski (Pol) CCC Team
71
Kenny Elissonde (Fra) Trek-Segafredo
72
Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team
73
Kilian Frankiny (Swi) Groupama-FDJ
74
Miles Scotson (Aus) Groupama-FDJ
75
Danilo Wyss (Swi) NTT Pro Cycling
76
Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott
77
Rohan Dennis (Aus) Team Ineos
78
Antwan Tolhoek (Ned) Team Jumbo-Visma
79
Fabian Lienhard (Swi) Groupama-FDJ
80
Matthew Holmes (GBr) Lotto Soudal
81
Jorge Arcas (Spa) Movistar Team
82
Jens Keukeleire (Bel) EF Pro Cycling
83
Omer Goldstein (Isr) Israel Start-Up Nation
84
Timo Roosen (Ned) Team Jumbo-Visma
85
Samuel Jenner (Aus) UniSA-Australia
86
Michel Ries (Lux) Trek-Segafredo
87
Simone Consonni (Ita) Cofidis Solutions Credits
88
Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale
89
Santiago Buitrago Sanchez (Col) Bahrain McLaren
90
Bert-Jan Lindeman (Ned) Team Jumbo-Visma
91
Mikkel Bjerg (Den) UAE Team Emirates
92
Domen Novak (Slo) Bahrain McLaren
93
Daniil Fominykh (Kaz) Astana Pro Team
94
Josef Cerny (Cze) CCC Team
95
Rick Zabel (Ger) Israel Start-Up Nation
96
Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
97
Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team
98
Juan Pedro Lopez (Spa) Trek-Segafredo
99
Marco Haller (Aut) Bahrain McLaren
100
João Almeida (Por) Deceuninck-QuickStep
101
Adam Hansen (Aus) Lotto Soudal
102
Owain Doull (GBr) Team Ineos
103
Marco Mathis (Ger) Cofidis Solutions Credits
104
Lachlan Morton (Aus) EF Pro Cycling
105
Max Kanter (Ger) Team Sunweb
106
Florian Stork (Ger) Team Sunweb
107
Cameron Scott (Aus) UniSA-Australia
108
Shane Archbold (NZl) Deceuninck-QuickStep
109
Kelland O’Brien (Aus) UniSA-Australia
110
Jonas Rutsch (Ger) EF Pro Cycling
111
Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
112
Martin Laas (Est) Bora-Hansgrohe
113
Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:00:30
114
Sergio Samitier Samitier (Spa) Movistar Team 0:00:32
115
Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ
116
Roger Kluge (Ger) Lotto Soudal 0:00:36
117
Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal 0:00:43
118
Giacomo Nizzolo (Ita) NTT Pro Cycling
119
Rasmus Fossum Tiller (Nor) NTT Pro Cycling
120
Alex Dowsett (GBr) Israel Start-Up Nation 0:00:46
121
Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo 0:00:55
122
Iljo Keisse (Bel) Deceuninck-QuickStep 0:01:07
123
Geoffrey Bouchard (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:09
124
Francisco Ventoso (Spa) CCC Team 0:01:20
125
Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:01:22
126
Tom Scully (NZl) EF Pro Cycling 0:01:24
127
Mitchell Docker (Aus) EF Pro Cycling 0:01:28
128
Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 0:01:30
129
Jonathan Dibben (GBr) Lotto Soudal 0:01:32
130
Ian Stannard (GBr) Team Ineos
131
Kenneth Van Bilsen (Bel) Cofidis Solutions Credits 0:01:40
132
Mathias Le Turnier (Fra) Cofidis Solutions Credits
133
Ide Schelling (Ned) Bora-Hansgrohe 0:01:43
134
Michael Schwarzmann (Ger) Bora-Hansgrohe
135
Asbjørn Kragh Andersen (Den) Team Sunweb 0:02:21
136
Mickaël Delage (Fra) Groupama-FDJ 0:02:25
137
Luke Rowe (GBr) Team Ineos 0:02:33
138
Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott 0:03:35
139
Guillaume Boivin (Can) Israel Start-Up Nation

Sam Bennett vince la prima tappa del Santos Tour Down Under (foto Bettini)

