SAN JUAN, ARRIVA IL PRIMO RUGGITO DI GAVIRIA

gennaio 28, 2020
Categoria: News

Il forte velocista della UAE Emirates si è aggiudicato la seconda tappa della corsa argentina, destinata come quella di apertura agli sprinter. Stavolta la sorpresa, ieri riuscita alla perfezione con l’inaspettato successo del poco pronosticato Rudy Barbier, oggi si è fermata al secondo posto, piazzamento conseguito dall’argentino Nicolás Javier Naranjo

Si ripartiva con il francese Rudy Barbier (Israel Start-Up Nation) leader a sorpresa in classifica generale grazie al successo nella prima tappa e senza il suo connazionale Christophe Laporte (Cofidis), ritiratosi a causa della caduta nella quale ventiquattrore prima aveva subito la frattura di un polso. La fuga del giorno vedeva protagonisti l’iberico Iker Ballarin (Fundaciòn – Orbea), lo statunitense Robin Carpenter (Rally Cycling), gli argentini Leandro Velardez e Daniel Juarez (Agrupaciòn Virgen de Fatima), il corridore di casa Francisco Monte (nazionale argentina), il panamense Cristopher Robin Jurado (nazionale panamense) e i peruviani Royner Navarro e Hugo Ruiz (nazionale peruviana), i quali nella prima metà della frazione erano anche protagonisti di una caduta provocata da un cane che avevaattraversato la strada all’improvviso.
Ai due traguardi volanti l’atleta di casa Daniel Juarez aveva la meglio ei confronti dei compagni di fuga, mentre il connazionale Francisco Monte era transitato in testa al GPM posizionato dopo 102 km. Le squadre dei velocisti volevano perdere l’opportunità di andare a giocarsi la volata finale, andando a mettersi in testa al gruppo nel tentativo di annullare l’azione degli otto attaccanti. Una caduta a 12 km dall’arrivo coinvolgeva alcuni atleti, che per fortuna sono ripartiti senza conseguenze (due di loro sono caduti in un fosso). Bora–Hansgrohe, Deceuninck–Quickstep e UAE–Emirates predisponevano i loro treni lì davanti e poco prima dell’ultimo chilometro si aggiungevano anche altre squadre, tra le quali le italiane Androni– Sidermec e Bardiani–CSF– Faizané. Sul lungo rettilineo conclusivo di Pocito era Fernando Gaviria ad aggiudicarsi lo sprint e a portare a casa la vittoria n. 41 in carrier davanti all’argentino Nicolás Naranjo (Agrupaciòn Virgen de Fátima) e all’azzurro Marco Benfatto (Bardiani–CSF– Faizané); il tre volte campione del mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), che domenica aveva festeggiato il suo 30° compleanno (con una torta in faccia da parte del suo team!), non andava oltre il quinto posto.
Gaviria conquistava anche la leadership provvisoria in classifica generale, indossandola a pari tempo con Rudy Barbier mentre l’italiano Manuel Belletti (Androni Giocattoli – Sidermec), ieri secondo, scendeva al terzo posto con un ritardo di 4″. Oggi tutto sicuramente cambierà di nuovo perchè è in programma una cronometro di 15 Km tra Ullum e il lago artificiale di Punta Negra, dove si giungerà dopo aver affrontato una salita di 1 Km al 7.5%.
Tornando alla tappa appena disputata, ecco le dichiarazioni del vincitore di Gaviria: “La corsa non è stata facile, il ritmo non era velocissimo ma nemmeno lento ed era difficile capire come avrebbero risposto le mie gambe. Max Richeze non ha potuto aiutarmi nel finale a causa della caduta del giorno prima, così per la volata mi sono affidato a McNulty e Troia, che mi hanno portato nella posizione migliore per lo sprint. Mi sono messo a fianco di Hodeg e Sagan usando tutta la mia forza per sprintare fino alla linea di arrivo.”

Andrea Giorgini

Stavolta nessuna sorpresa alla Vuelta a San Juan e ad imporsi è latteso Gaviria (Getty Images)

Stavolta nessuna sorpresa alla Vuelta a San Juan e ad imporsi è l'atteso Gaviria (Getty Images)

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