­BIS DI PEDERSEN, A VALONA IL DANESE SI RIPRENDE IL MALTOLTO

maggio 11, 2025 by Redazione  
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In una tappa che sulla carta poteva sembrare complicata il danese, grazie all’aiuto della squadra, riesce a portare la corsa allo sprint e la spunta su uno Strong affaticato dallo sforzo fatto per rientrare dopo essersi staccato in salita. Si va al riposo con Pedersen in rosa in attesa di rientrare in Italia con una tappa completamente pianeggiante.

Nell’intervista post tappa, Mauro Vegni, nel promuovere la tre giorni albanese, ha detto che dalla tappa di oggi si sarebbe aspettato di più, salvo poi darsi da solo la risposta osservando che siamo solo alla terza tappa.
Un tracciato come quello della frazione odierna, inserito al terzo giorno di una corsa che di tappe ne prevede ventuno, non poteva che mandare in scena ciò che si è visto e questo non significa necessariamente che le energie spese oggi non si faranno sentire in futuro.
Chiaramente, una tappa come quella di oggi, piazzata nella terza settimana, avrebbe probabilmente offerto quel quid pluris che Vegni si aspettava.
Il busillis oggi era in realtà capire se e chi, tra i velocisti, sarebbe riuscito a rimanere in gruppo dopo le salite e quindi quali sarebbero state le mosse delle squadre per portare gli uomini veloci a giocarsi lo sprint.
Mads Pedersen (Lidl – Trek), ad esempio, è riuscito a battere un pistard provetto come Corbin Strong (Israel – Premier Tech), che si era addirittura piazzato sulla sua ruota sfruttandone le scia e non si può fare a meno di pensare che quanto accaduto sia conseguenza delle energie che Strong, staccato sulla salita, ha dovuto spendere per rientrare in gruppo.
Pedersen, al contrario, più resistente in salita di Strong, è stato supportato da una squadra che ha impostato un ritmo adatto per tenere il danese in gruppo, probabilmente troppo elevato per molti velocisti puri, anche perché era necessario, oltre che far fuori potenziali avversari, evitare che l’attacco di due scalatori come Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team) e Pello Bilbao (Bahrain – Victorious) potesse prendere il largo.
Primoz Roglic (Red Bull – BORA – hansgrohe) con la sua squadra ha fatto il minimo sindacale dettato da una sorta di noblesse oblige, essendo in realtà sommamente felice di cedere il vessillo del primato insieme all’onere di gestire la corsa a un corridore che tenterà di tenere la rosa sulle spalle il più a lungo possibile (probabilmente fino a Tagliacozzo).
Come nella prima tappa Giulio Ciccone (Lidl – Trek) si è messo la servizio del compagno di squadra e, se questo può avere un senso (ma fino a un certo punto) sulle salite, è sembrato piuttosto singolare mettere a rischio un corridore come l’abruzzese piazzandolo in testa al gruppo negli ultimi chilometri pianeggiati e tortuosi.
Quali che siano i piani della Lidl per Ciccone (classifica generale o lotta in tappe adatte) sarebbe stato più opportuno mettere davanti qualcun altro negli ultimi pericolosi chilometri.
Dopo un inizio concitato, con un po’ di fatica si forma una fuga di quattro uomini ai quali se ne aggiungono altri due in un secondo momento. Il sestetto che si forma al comando è composto da Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team), Chris Hamilton (Team Picnic PostNL), Dries De Bondt (Decathlon Ag2r La Mondiale Team) e Alessandro Tonelli (Team Polti VisitMalta).
Il gruppo non lascia mai più di tre minuti agli attaccanti e sono soprattutto Lidl e Bora a incaricarsi di tenere sotto controllo il drappello in avanscoperta.
Su un percorso disseminato di saliscendi l’aumento del ritmo in gruppo fa precipitare il vantaggio dei battistrada e mette a dura prova anche molti uomini, in particolare velocisti, che si staccano nei punti più duri.
Sulla salita di seconda categoria del Passo Llogara la Lidl prosegue nel tentativo di staccare i velocisti senza mettere in croce Pedersen e imponendo un ritmo che è molto difficile da reggere per i velocisti puri ma risulta blando per gli scalatori. La situazione ispira in particolare Fortunato – che vede la possibilità di conquistare la maglia azzurra – Bilbao e Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step) a tentare un attacco, mentre i fuggitivi del mattino vengono man mano riassorbiti.
E’ soprattutto Fortunato ad alimentare l’azione e il suo ritmo costringe Garofoli ad alzare bandiera bianca. I due attaccanti scollinano con meno di 50 secondi, troppo pochi per resistere al rientro del gruppo nei 40 chilometri che mancano per andare all’arrivo.
Lungo la salita ha provato ad evadere anche Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), ma il suo tentativo è stato prontamente stoppato da Ciccone e a quel punto anche la UAE si è messa in testa al gruppo per evitare guai.
Ai meno 17 avviene il ricongiungimento e, nel finale, si organizzano le squadre, in un gruppo in cui è rientrato un ottimo velocista come Strong, che tenta di contendere la vittoria a Pedersen ma paga lo sforzo effettuato per chiudere e non riesce ad essere brillante.
Pedersen riconquista la maglia rosa e Roglic è ben felice di cedergliela in una prima parte di Giro che potrebbe rivelarsi dispendiosa per la squadra che dovrà controllare la corsa.
Ultima notazione degna di nota è il cattivo stato di forma di Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike), che anche oggi ha palesato gravi difficoltà e che gli appassionati sperano di vedere al meglio più avanti, anche perché le tappe adatte alle sue caratteristiche non mancheranno di certo.
Domani giorno di riposo e rientro in Italia, poi la Corsa Rosa si rimetterà in marcia con una delle tappe più facili di questa edizione, 189 Km di quasi totale pianura da percorrere tra Alberobello e Lecce.

Benedetto Ciccarone

Pedersen punta a testa bassa verso il traguardo di Valona e la riconquista della maglia rosa (foto Luca Bettini / AFP via Getty Images)

Pedersen punta a testa bassa verso il traguardo di Valona e la riconquista della maglia rosa (foto Luca Bettini / AFP via Getty Images)

TARLING, UN FULMINE A TIRANA. CRONOMETRO AL BRITANNICO DELL’INEOS, ROGLIC NUOVA MAGLIA ROSA

maggio 10, 2025 by Redazione  
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Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers) conferma i pronostici della vigilia e vince la cronometro individuale di Tirarna nonostante la strenua resistenza di Primoz Reglic (Team Redbull BORA Hansgrohe), secondo ad un solo secondo di ritardo dal britannico. Delude Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike). Roglic è la nuova maglia rosa

Se la prima tappa del Giro 2025 ha già detto qualcosina sulla forma e sugli obbiettivi dei ciclisti più attesi, la seconda può far capire ulteriormente la composizione delle gerarchie nelle squadre che schierano due o più ciclisti forti come l’UAE Team Emirates XRG. La cronometro di Tirana è lunga poco meno di 14 km e presenta diverse curve e cambi di direzione in cui bisognerà rilanciare il ritmo costantemente. Mads Pedersen (Team Lidl Trek) difende la maglia rosa dall’attacco di Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike) che è distante solo 4 secondi ma il danese su distanze del genere ha mostrato in passato di sapersela cavare. Joshua Tarling conferma i pronostici della vigilia e vince con il tempo di 16 minuti e 7 secondi ma il brivido corre fino alla fine lungo la schiena del ciclista britannico visto che Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) prova a insidiarlo e si piazza alle spalle di Tarling con un solo secondo di ritardo. La terza piazza del podio se la prende Jay Vine, il migliore dello squadrone UAE Team Emirates XRG che chiude a 3 secondi di ritardo da Tarling. Completano la top five un buonissimo Edoardo Affini (Tean Visma Lease a Bike) in quarta posizione a 6 secondi di ritardo da Tarling e Matias Vacek (Team Lidl Trek) quinto anche lui a 6 secondi di ritardo da Vacek. La delusione più grossa è quella di Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike) che chiude addirittura in 34° posizione a 39 secondi di ritardo da Tarling. Per quanto riguarda Antonio Tiberi (Team Bahrain Victorious), speranza italiana per la classifica generale, un 18° posto senza infamia e senza lode dal quale ripartire per la scalata verso le posizioni che contano. Per Tarling è la seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta sempre a cronometro nella seconda tappe dell’UAE Tour. In classifica generale Roglic è la nuova maglia rosa con 1 secondo di vantaggio su Mads Pedersen (Team Lidl Trek) e 5 secondi di vantaggio su Vacek. Domani è il programma la terza tappa, l’ultima sul suolo albanese prima del ritorno in Italia. Valona è la sede di partenza e di arrivo per una tappa che misura complessivamente 160 km e che presenta due gpm da non sottovalutare, in particolare il secondo di Qafa e Llogarasë lungo 10 km e mezzo e con iìuna pendenza media del 7.5%, insomma una salita vera e propria anche se abbastanza distante dall’arrivo.

Antonio Scarfone

Tirling in azione nella crono di Tirana (foto Dario Belingheri/Getty Images)

Tirling in azione nella crono di Tirana (foto Dario Belingheri/Getty Images)

HABEMUS PAPAM: PEDERSEN PRIMA TUNICA ROSEA GIRI ITALIAE

maggio 9, 2025 by Redazione  
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In un finale convulso caratterizzato da alcune cadute – a farne le spese più di tutti è Mikel Landa (Team Soudal Quick Step) – Mads Pedersen (Team Lidl Trek) vince da favorito battendo in volata Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike). Il danese è la prima maglia rosa del Giro 2025

La prime tre tappe del Giro d’Italia 2025 vedono l’Albania protagonista. Si parte con la prima tappa da Durazzo a Tirana di 160 km in cui i velocisti dovranno sudarsi la volata. I due gpm di Gracen e di Surrel, quest’ultimo da affrontare in due occasioni, appesantiranno subito le gambe dei ciclisti e non escludiamo che possano già verificarsi le prime schermaglie tra gli uomini di classifica. In particolare la salita di Surrel presenta nel tratto centrale più di un km all’8% di pendenza media con picchi del 12%. Dopo la partenza da Durazzo iniziavano subito scatti e controscatti per portare via la fuga. Erano in cinque ad evadere dal gruppo ovvero Sylvain Moniquet (Team Cofidis), Taco van der Hoorn (Team Intermarchè Wanty), Alessandro Tonelli (Team Polti VisitMalta), Manuele Tarozzi (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) ed Alessandro Verre (Team Arkéa B&B Hotels). I cinque battistrada raggiungevano un vantaggio di circa 1 minuto e 30 secondi sul gruppo tirato da Lidl Trek, Alpecin Deceuninck e Visma Lease a Bike. Tonelli vinceva il primo traguardo volante di Papër posto al km 57.9 km. Era invece Tarozzi a vincere il successivo traguardo volante di Elbasan posto al km 67. Juan Ayuso (UAE Team Emirates) era coinvolto in una caduta apparentemente senza conseguenze a 90 km dalla conclusione. Il ciclista spagnolo rientrava in gruppo dopo il cambio bici. Il gruppo manteneva le distanze dalla fuga abbastanza invariate nella scalata verso il primo gpm di Gracen sul quale il primo a scollinare era Moniquet. Tarossi vinceva il traguardo volante di Sauk posto al km 112 dopo dicheè la fuga veniva ripresa prima dell’inizio della salita di Surrel, che mieteva alcune vittime tra i velocisti. Tra i primi a staccarsi erano Sam Bennett (Team Decathlon AG2R La Mondiale) ed Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike). Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana) scollinava in prima posizione sul primo gpm di Surrel posto al km 123.1. La Lidl Trek aumentava il ritmo sul secondo gpm di Surrel ed a farne le spese era Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck) che così veniva tagliato fuori dal discorso vittoria di tappa. Giulio Ciccone (Team Lidl Trek) scollinava in prima posizione sul secondo gpm di Surrel posto al km 148.7. Nella discesa una caduta metteva fuori gioco Mikel Landa (Team Soudal Quick Step). Lo spagnolo era praticamente il primo ciclista a ritirarsi dal Giro 2025. Una trentina di ciclisti si presentavano alla volata di Tirana. Era Mads Pedersen (Team Lidl Trek) ad imporsi su Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike) mentre chiudeva il podio di giornata Orluis Aular (Team Movistar). Chiudevano la top five Francesco Busatto (Team Intermarchè Wanty) in quarta posizione e Tom Pidcock (Team Q36.5 Pro Cycling) in quinta posizione. Per Pedersen è la seconda vittoria di tappa al Giro d’Italia dopo quella di Napoli nel Giro 2023. In classifica generale l’ex campione del mondo è primo con 4 secondi di vantaggio su Van Aert e 6 secondi di vantaggio su Aular. Domani è in programma la seconda tappa, la cronometro individuale di Tirana di quasi 14 km. Il breve tratto in salita di Sauk non dovrebbe impensierire più di tanto quei ciclisti a loro agio con le prove contro il tempo. La classifica generale, già bella frazionata, si assesterà ulteriormente.

Antonio Scarfone

Mads Pedersen vince a Tirana (foto: Luca Bettini / AFP / Getty Images)

Mads Pedersen vince a Tirana (foto: Luca Bettini / AFP / Getty Images)

ULTIMA TAPPA DEL GIRO DI TURCHIA 2025: MATTEO MALUCELLI TRIONFA A SMIRNE, WOUT POELS CONQUISTA LA CLASSIFICA GENERALE

maggio 4, 2025 by Redazione  
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Il Giro di Turchia 2025 si conclude con una grande festa per la XDS-Astana, che si aggiudica sia l’ultima tappa con Matteo Malucelli, sia la classifica generale con Wout Poels. La tappa finale, corsa da Çeşme a Smirne, ha visto il velocista romagnolo superare Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) in uno sprint deciso, mentre Giovanni Lonardi (Polti-VisitMalta) ha conquistato il terzo posto.

Il successo di Matteo Malucelli (XDS-Astana) in questa frazione ha completato una settimana perfetta per la squadra kazaka, che ha dominato la competizione con ben quattro vittorie di tappa, inclusi i successi di Wout Poels e Harold Martin Lopez nelle frazioni in salita. Poels, a più di 37 anni, è diventato il più anziano di sempre a vincere il Giro di Turchia, coronando una performance impeccabile e confermando la sua superiorità nella corsa a tappe.
L’ultima frazione, di 105 chilometri, è stata caratterizzata da un continuo alternarsi di attacchi, ma la presenza di alcuni GPM non ha cambiato il corso della gara. Dopo il primo scollinamento a 76 chilometri dall’arrivo il gruppo ha controllato senza problemi la fuga di dieci corridori che ha caratterizzato la pima parte della tappa conclusiva e tra i cui “interpreti” spiccava il nome di Tibor Del Grosso (Alpecin-Deceuninck), vincitore della seconda tappa e leader della classifica per un paio di giorni. Nonostante gli sforzi dei fuggitivi, la volata finale si è combattuta tra i velocisti e qui Malucelli ha dimostrato tutta la sua esperienza, rimanendo attaccato alla ruota del navigato Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e aspettando il momento giusto per lanciare il suo attacco. Con una potenza di fuoco invidiabile ha superato l’ex campione europeo a 75 metri dalla linea d’arrivo, regalando così alla XDS-Astana la quarta vittoria di tappa del Giro di Turchia 2025 (oltre alle tre citate, c’è stato quella del russo Leo Gonov a Marmaris).
La XDS-Astana ha avuto un dominio assoluto in questa edizione della corsa: oltre a quattre tappe e alla vittoria finale di Poels, il team kazako ha vinto anche la maglia verde della classifica a punti con Giovanni Lonardi e quella dei GPM con lo stesso Poels. Per poco più di un minuto, invece, hanno fallito la conquista della vetta della classifica a squadre, vinta dal team spagnolo Caja Rural – Seguros RGA., mentre la maglia “Treasures of Turkey” è andata a Willie Smit (China Glory-Mentech Continental Cycling Team). In generale l’Italia ha mostrato ottime performance, con Malucelli e Lonardi in evidenza, insieme a risultati di alto livello come l’ottavo posto di Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets) nella classifica generale.
“Sapevo che le vere opportunità per i corridori con le mie caratteristiche erano due, massimo tre. – ha commentato Malucelli – Ho fatto del mio meglio per ottenere risultati in tali occasioni, supportare i compagni che lottavano (con successo) per la maglia turchese e risparmiare la gamba quando serviva. Oggi non abbiamo e non ho sbagliato niente, immaginavo che Kristoff l’avrebbe lanciata lunga di rapportone e l’ho seguito cercando oltretutto di proteggermi il più possibile dal vento contrario. Non sono più giovane, ci ho messo quasi dieci anni di professionismo per approdare al World Tour e sto dimostrando di poterci stare.”
Ora le attenzioni dei media sportivi si volgeranno verso il Giro d’Italia che scatterà venerdi prossimo dall’Albania.

Mario Prato

Malucelli vince lultima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)

Malucelli vince l'ultima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)

EVENEPOEL VINCE LA CRONOMETRO DI GINEVRA. AD ALMEIDA IL TOUR DE ROMANDIE 2025

maggio 4, 2025 by Redazione  
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Nella cronometro conclusiva di Ginevra, Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) si rifà dopo alcune prove non entusiasmanti, prima fra tutte la tappa di Thyon in cui è uscito dalla classifica generale. Joao Almeida (UAE Team Emirates XRG) è secondo e scavalca in classifica generale Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious), vincendo il suo primo Tour de Romandie.

L’ultima tappa del Tour de Romandie 2025 è la cronometro di Ginevra di 17 km. Lenny Martinez (Tean Bahrain Victorious) prova a difendere la maglia gialla conquistata ieri a Thyon 2000 ma il favorito per la vittoria finale sembra essere Joao Almeida (UAE team Emirates XRG). Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) prova invece a vincere la tappa dopo essere uscito di classifica proprio ieri. La vittoria è andata come da pronostico proprio a Evenepoel. Il campione del mondo della specialità già al primo intermedio ha fatto segnare il miglior tempo, migliorando poi nel finale la sua prova. Il ciclista belga chiude col tempo di 20 minuti e 33 secondi. A 12 secondi di ritardo si classifica Almeida che scavalca nettamente Martinez che non fa meglio del tredicesimo posto. Terzo invece è Alberto Bettiol (Team XDS Astana XRG) a 18 secondi di ritardo da Evenepoel. Chiudono la top five Jay Vine (UAE Team Emirates XRG) quarto a 24 secondi di ritardo da Evenepoel ed Aleksandr Vlasov (Team Redbull BORA Hansgrohe) quinto a 27 secondi di ritardo da Evenepoel il quale ottiene la seconda vittoria stagionale. Almeida vince la maglia gialla con 26 secondi di vantaggio su Martinez e 41 secondi di vantaggio su Vine. Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana) non riesce a salire sul podio finale e si deve accontentare del quarto posto. Per quanto riguarda le altre classifiche Vine vince quella a punti, Ben Zwiehoff (team Redbull BORA Hansgrohe) quella dei gpm, Martinez quella del miglior giovane e infine l’UAE Team Emirates XRG vince la classifica a squadre.

Antonio Scarfone

Remco Evenepoel vince la cronometro di Ginevra (foto: Getty Images)

Remco Evenepoel vince la cronometro di Ginevra (foto: Getty Images)

GIRO DI TURCHIA, ELIA VIVIANI TORNA A VOLARE: IL VERONESE VINCE A ÇEŞME DOPO UN LUNGO DIGIUNO DI VITTORIE

maggio 3, 2025 by Redazione  
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Dopo un digiuno lungo un anno e mezzo, Elia Viviani torna finalmente a sorridere. Il corridore veronese si è imposto nella settima tappa del Giro di Turchia 2025, sul traguardo di Çeşme, con una volata da manuale che ha lasciato dietro rivali del calibro di Alexander Kristoff e Davide Persico. Una giornata da incorniciare per il ciclismo italiano, con ben tre atleti nei primi cinque e la maglia verde che torna sulle spalle di Giovanni Lonardi. Una tappa movimentata e ricca di colpi di scena, ma che ha trovato il suo epilogo nella velocità e nell’esperienza del campione azzurro.

Elia Viviani torna alla vittoria, e lo fa con il colpo del campione. Il velocista della Lotto conquista la settima tappa del Giro di Turchia 2025, 144 chilometri da Selçuk a Çeşme, battendo in una volata di forza e lucidità Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e Davide Persico (Wagner Bazin WB). È il primo successo stagionale per il veronese, che interrompe un digiuno che durava da ottobre 2023 (prima tappa del Tour of Guangxi), firmando la sua 90ª vittoria in carriera.
Quella odierna era una tappa disegnata per gli sprinter, movimentata da diversi attacchi e da una lunga fuga a otto che ha animato la giornata fino ai meno 7 dal traguardo. A guidare il gruppo in caccia ci hanno pensato prima la Uno-X Mobility, poi la XDS-Astana e infine il Team Polti-VisitMalta, con l’obiettivo di riportare sotto le ruote veloci. Il tentativo più interessante è stato quello di Valerio Conti (Team Solution Tech – Vini Fantini) protagonista con un quartetto nel tratto centrale, mentre nel finale sono arrivate cadute e ultimi colpi di reni.
Quando il treno della Uno-X ha impostato la volata per Kristoff, sembrava fatta per il norvegese. Ma Matteo Malucelli (XDS Astana Team) ha lanciato troppo presto, spalancando la porta al rientro di Viviani, che ha letto perfettamente le ultime curve e negli ultimi 50 metri ha piazzato la zampata vincente.
Tanta Italia nelle prime posizioni: terzo è Persico, quarto Malucelli e ottavo Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta), che grazie al piazzamento torna a vestire la maglia verde della classifica a punti. La generale resta nelle mani di Wout Poels (XDS-Astana), che conserva la leadership alla vigilia dell’ultima tappa.
Domani, infatti, il Giro di Turchia 2025 si chiuderà con la Çeşme – Smirne, semplice tappa di 108,7 chilometri che si preannuncia ancora favorevole ai velocisti. Viviani sogna il bis, ma occhio agli altri italiani in gran forma: il finale di questa corsa potrebbe parlare ancora tricolore.

Mario Prato

Elia Viviani torna alla vittoria sulle strade del Giro di Turchia (www.habererk.com)

Elia Viviani torna alla vittoria sulle strade del Giro di Turchia (www.habererk.com)

MARTINEZ RE DI THYON 2000, TAPPA E MAGLIA PER IL FRANCESE

maggio 3, 2025 by Redazione  
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Sul duro arrivo in salita di Thyon 2000, Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) vince nella volata a due con Joao Almeida (UAE Team mirates) e balza in testa alla classifica generale. Domani ultima tappa a Ginevra, la cui cronometro individuale ci dirà chi vincerà la breve corsa a tappe svizzera

Al Giro di Romandia 2025 è il giorno tanto atteso del tappone alpino. Si parte da Sion e si arriva a Thyon 2000 dopo 128.4 km esplosivi con cinque gpm di cui due, il primo e l’ultimo, di prima categoria. Quasi scontata la perdita della maglia gialla da parte di Alex Baudin (Team EF Education EasyPost), entreranno di scena i veri big di classifica, specialmente gli scalatori. Già il primo gpm di Anzère che si iniziava a scalare dopo meno di 10 km presentava pendenze non indifferenti dove dopo alcuni attacchi riuscivano ad evadere dal gruppo Louis Barrè (Team Intermarchè Wanty), Julien Bernard (Team Lidl Trek) e Ben Zwiehoff (Team Redbull BORA Hansgrohe). Il gruppo manteneva nel mirino i tre battistrada. Zwiehoff scollinava in prima posizione sul gpm di Anzère posto al km 22.4. Il ciclista tedesco si ripeteva poco più tardi sul secondo gpm di Lens posto al km 35.3. Bernard vinceva il primo traguardo volante di Grône posto al km 64.7. Zwiehoff scollinava in prima posizione sui successivi gpm di Nax e di Suen posti rispettivamente al km 76.4 e 84.2. A questo punto il ciclista tedesco si rialzava e veniva ripreso dal gruppo maglia gialla. Bernard vinceva il secondo traguardo volante di Vex posto al km 99.3. Le squadre più attive all’inseguimento di Zwiehoff e Bernard erano l’UAE Team Emirates XRG e la Lotto. Bernardi vinceva il terzo traguardo volante di Arvillard posto al km 109.6. Una volta ripreso Bernard e dopo un ritmo più elevato imposto dall’UAE Team Emirates, a 7 km dalla conclusione restavano in testa alla corsa Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious), Juan Pedro Lopez (Team Lidl Trek), Lorenzo Fortunato (Tean XDS Astana), Joao Almeida e Jay Vine (UAE Team Emirates). Almeida e Martinez salutavano la compagnia a 3 km dal termine ed andavano a giocarsi la vittoria di tappa. Era Martinez a vincere nella volata a due davanti ad Almeida. Terzo era Lorenzo Fortunato a 29 secondi di ritardo mentre chiudevano la top five Vine e Carlos Rodriguez (Team INEOS Grenadiers) a 31 secondi di ritardo. Per Martinez è la seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta nella quinta tappa della Parigi – Nizza. Il ciclista francese è anche la nuova maglia gialla con 2 secondi di vantaggio su Fortunato e 3 secondi di vantaggio su Almeida. Domani è in programma la quinta ed ultima tappa del Giro di Romandia 2025. La cronometro individuale di Ginevra di 17 km deciderà gli ultimi verdetti della breve corsa svizzera, primo e più importante dei quali chi sarà il vincitore della maglia gialla con Almeida che parte in pole position sul resto dei suoi avversari.

Antonio Scarfone

Lenny Martinez vince a Thyon 2000 (foto: Getty Images)

Lenny Martinez vince a Thyon 2000 (foto: Getty Images)

GIRO DI TURCHIA: DOMINIO ASTANA ANCHE A SELÇUK, VINCE LOPEZ DAVANTI A POELS. CARBONI QUINTO

maggio 3, 2025 by Redazione  
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Dopo l’annullamento della quinta tappa per maltempo, il Giro di Turchia 2025 è ripartito con la sesta frazione: spettacolo sulla salita della Meryem Ana Evi, dove la XDS Astana ha piazzato una nuova doppietta grazie a Harold Martin Lopez e Wout Poels, sempre più leader della corsa.

La pioggia si è fermata, ma il dominio XDS Astana è ripreso puntuale. La formazione cino-kazaka ha fatto ancora una volta la voce grossa al Giro di Turchia, conquistando la sesta tappa — la Selçuk – Meryem Ana Evi di 156 chilometri — con una nuova doppietta firmata da Harold Martin Lopez e Wout Poels. Dopo aver lasciato il segno pochi giorni fa, il team ha replicato con una prova di forza sulla salita finale verso la Casa della Vergine Mari, sulla quale Lopez ha staccato tutti con un attacco secco negli ultimi chilometri, mentre Poels ha gestito la situazione alle sue spalle per consolidare la leadership in classifica generale.
Terzo posto di giornata per Johannes Kulset (Uno-X Mobility), staccato di undici secondi, che conquista anche la maglia verde della classifica a punti. A ridosso del podio si piazza lo spagnolo Abel Balderstone (Caja Rural), seguito da un ottimo Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), quinto dopo aver acceso la corsa con un attacco a due chilometri dalla vetta, inizialmente selettivo ma vanificato dal ritorno dei migliori.
La corsa si era animata già dopo circa 50 chilometri, quando si è formata la fuga di giornata con Baptiste Veistroffer (Lotto), José Luis Faura (Burgos), Tommaso Nencini (Solution Tech Vini Fantini) e Oliver Mattheis (Bike Aid). I fuggitivi sono rimasti in avanscoperta per oltre 80 chilometri, ma sullo strappo di Sirince il gruppo, lanciato dalla Picnic PostNL, ha operato una netta selezione. Da lì in poi solo i migliori sono rimasti in gioco per il successo, ma ancora una volta è stata la XDS Astana a dettare legge
Tra le squadre italiane, da segnalare il decimo posto di German Gomez (Team Polti VisitMalta), mentre Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta) ha perso la maglia verde a favore di Magnus Kulset (Uno-X Mobility), ma avrà modo di rifarsi nel weekend, più adatto alle sue caratteristiche.

Mario Prato

Lopez vince a Selcuk la terzultima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)

Lopez vince a Selcuk la terzultima tappa del Giro di Turchia (Eurosport)

MICHAEL MATTHEWS VINCE LA ESCHBORN – FRANKFURT 2025

maggio 2, 2025 by Redazione  
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Da un paio d’anni il percorso rinnovato della Eschborn – Frankfurt rende la corsa più incerta tagliando fuori i velocisti puri e Michael Matthews (Team Jayco AlUla) ne approfitta per ottenere la prima vittoria stagionale

Nel calendario ciclistico di maggio la prima corsa è la Classica di Francoforte (in tedesco Eschborn – Frankfurt), che insieme alla Classica di Amburgo di agosto è la corsa di un giorno più importante corsa in territorio tedesco. Le ultime due edizioni hanno visto un deciso cambio di rotta dal punto di vista dello svolgimento della corsa. Se prima la Classica di Francoforte favoriva infatti i velocisti, da due anni a questa parte l’inserimento sul percorso di salite più o meno impegnative ha creato maggiore incertezza nello svolgimento della corsa ed i finisseur hanno preso il sopravvento; le vittorie di Søren Kragh Andersen nel 2023 e Maxim van Gils nel 2024 parlano chiaro. Anche quest’anno la doppia scalata del Feldberg e la tripla scalata del Mammolshain hanno fatto la differenza, con il gruppo già molto selezionato a metà corsa e privo di velocisti puri come Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Pascal Ackermann (Team Israel Premier Tech), già vittoriosi a Francoforte quando il percorso era più semplice. A giocarsi la vittoria quest’anno è stato un gruppo di una trentina di unità in cui i nomi più caldi erano quelli di Michael Matthews (Team Jayco ALUla), Magnus Cort Nielsen (Team Uno-X Mobility), Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), Alex Aranburu (Team Cofidis) e Simone Velasco (Team XDS Astana), per citarne alcuni. La vittorià è andata proprio a Matthews che migliora col tempo e ottiene la prima vittoria stagionale. Il ciclista australiano ha battuto in volata Cort Nielsen e Jon Barrenetxea (Team Movistar) mentre hanno completato la top five Neilson Powless (Team EF Education EasyPost) in quarta posizione e Frederik Wandahl (Team Redbull BORA Hansgrohe) in quinta posizione. Il primo italiano all’arrivo è stato Stefano Oldani (Team Cofidis) che ha concluso in sesta posizione. La Classica di Francoforte è probabilmente la corsa di un giorno più importante di maggio anche se prima e durante il Giro d’Italia si svolgeranno altre corse minori, sia di un giorno che a tappe, e la Germania tornerà protagonista con la Rund um Koln del prossimo 18 maggio.

Antonio Scarfone

Michael Matthews vince la Classica di Francoforte 2025 (foto: Christian Kaspar-Bartke/Getty Images)

Michael Matthews vince la Classica di Francoforte 2025 (foto: Christian Kaspar-Bartke/Getty Images)

JAY VINE, BELLA VITTORIA A COSSONAY. ALEX BAUDIN CONSERVA LA MAGLIA GIALLA

maggio 2, 2025 by Redazione  
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Nella terza tappa con l’insidioso arrivo di Cossonay, Jay Vine (UAE Team Emirates) scatta in salita a circa 1 km dall’arrivo e non viene più ripreso dal gruppo nel quale Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) deve accontentarsi della piazza d’onore. Alex Baudin (Tean EF Education EasyPost) rimane in maglia gialla alla vigilia di una delle tappe più attese della breve corsa svizzera con l’arrivo in salita di Thyon 2000

Prima delle ultime due tappe, decisive per la vittoria finale, il Giro di Romandia propone una frazione complessivamente semplice di 183 km da Cossonay a Cossonay che, pur avendo lungo il percorso quattro gpm, non sembra dover fare catastrofi in classifica generale. L’unico vero momento clou di tutta la tappa potrebbe essere l’arrivo in leggera salita, lungo circa 2 km e con pendenze che arrivano al 5%. Alex Baudin (Team EF Education Easy Post) è la nuova maglia gialla ed al termine di questa tappa ha concrete possibilità di mantenerla. Dopo la partenza si formava subito la fuga di giornata grazie all’azione di quattro ciclisti ovvero Stefan Kung (Team Groupama FDJ), Bauke Mollema (Team Lidl Trek), Huub Artz (Team Intermarchè Wanty) e Tobia Bayer (Team Alpecin Deceuninck). Kung scollinava in prima posizione sul primo gpm di Montcherand posto al km 18.6. Bayer si rialzava e la testa della corsa perdeva così una unità. All’inizio del secondo gpm di Cossonay i tre battistrada avevano 6 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Era ancora Kung a scollinare in prima posizione sul gpm di Cossonay posto al km 54.5. Kung vinceva il primo traguardo volante di Apples posto al km 92 ed anche il gpm di Cossonay posto al km 107.3. Kung restava da solo in testa sul successivo gpm di Mollendruz che scollinava ancora in prima posizione. Kung vinceva i due traguardi volanti di Montricher e di Apples, posti rispettivamente al km 158.1 e 167.4. Il ciclista svizzero veniva ripreso a 11 km dalla conclusione. Negli ultimi 3 km in costante salita era Jay Vine (UAE Team Emirates XRG) a rompere gli indugi scattando a poco meno di 1 km dalla conclusione. L’australiano era autore di una strepitosa progressione che gli permetteva di guadagnare un vantaggio tale da non essere più ripreso. Vine vinceva praticamente in solitaria con 2 secondi di vantaggio su Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) mentre terzo era il compagno di squadra Joao Almeida. Chiudevano la top five Louis Barré (Team Intermarché Wanty) in quarta posizione ed Alberto Bettiol (Team Astana XDS) in quinta posizione. Per Vine è la terza vittoria stagionale dopo le due tappe vinte alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali. In classifica generale resta tutto invariato nelle prime posizioni con Alex Baudin in maglia gialla davanti a Junior Lecerf (Team Soudal Quick Step). Domani è in programma la quarta tappa da Syon a Thyon 2000, di soli 128.3 km ma davvero esplosiva con cinque gpm, l’ultimo dei quali un vero e proprio gigante: la salita verso Thion 2000 è lunga 20.2 km ed ha una pendenza media del 7.7%. Insieme alla cronometro individuale di domenica, sarà in questa tappa che si deciderà davvero tanto sull’esito finale del Giro di Romandia 2025.

Antonio Scarfone

Jay Vine vince a Cossonay (foto: Getty Images)

Jay Vine vince a Cossonay (foto: Getty Images)

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