VAN DER POEL (QUASI) SENZA RIVALI A BOULOGNE-SUR-MER. TAPPA E MAGLIA PER L’OLANDESE
Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) conferma i pronostici della vigilia vincendo la seconda tappa del Tour in un finale esplosivo. Nella volata ristretta e in salita l’olandese ha la meglio su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Jonas Vingegaaard (Team Visma Lease a Bike), andando a prendersi anche la maglia gialla, che toglie dalle spalle del compagno di squadra Philipsen
La seconda tappa del Tour 2025 è una delle più intriganti della prima settimana. Si parte da Lauwin-Planque e si arriva a Boulogne-sur-Mer dopo 209.1 km. I due GPM finali posti a poca distanza dall’arrivo, la Côte de Saint-Etienne-au-Mont e la Côte d’Outreau, seppur molto corti, hanno pendenze in doppia cifra sulle quali i velocisti saranno messi a dura prova. In particolare la maglia gialla Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) dovrà stringere i denti per non perdere il simbolo del primato. Chi ne può approfittare è
il compagno di squadra Mathieu van der Poel, che su arrivi come questi può fare la differenza. Ma non dimentichiamo Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) e Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike), che già ieri hanno mostrato di essere molto pimpanti nei ventagli e che possono anch’essi rivoluzionare il finale della tappa. Dopo un ritardo di circa 20 minuti dovuto alle difficili condizioni meteo, la tappa iniziava con diversi attacchi che vedevano la formazione della fuga di giornata grazie all’azione di Andreas Leknessund (Team Uno X Mobility), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale), Yevgeniy Fedorov (Team XDS Astana) e Brent van Moer (Team Lotto). Leknessund scollinava in prima posizione sul primo GPM, la Côte de Cavron-Saint-Martin, posto al km 104.3. A 65 km dalla conclusione il vantaggio della fuga sul gruppo maglia gialla era di 1 minuto e 40 secondi. Fedorov si aggiudicava il traguardo volante di Énocq posto al km 154.6. A 52 km dalla conclusione la fuga veniva ripresa dal gruppo maglia gialla. Sul successivo GPM della Côte du Haut Pichot il gruppo veniva messo in fila dall’UAE Team Emirates XRG con Tim Wellens che scollinava in prima posizione. Côte de Saint-Etienne-au-Mont si avvicinava sempre di più e l’aria di bagarre nel gruppo si tagliava col coltello. Nelle prime posizioni erano presenti praticamente tutti gli attesi protagonisti della tappa di oggi. Sulla salita scoppiava la bagarre vera e propria con il gruppo allungatissimo. Pogacar e Vingegaard mantenevano le primissime posizioni, mentre rra Pogacar a scollinare in prima posizione davanti a Vingegaard. Sulla successiva Côte d’Outreau era Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates) a fare l’andatura per Pogacar. Il gruppo di testa era formato da una ventina di ciclisti. La maglia gialla Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) cercava di stringere i denti ma era segnalato con una ventina di secondi di ritardo. A circa 4 km dalla conclusione Kévin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike) e Alexey Lutsenko (Team Israel Premier Tech) si avvantaggiavano di qualche metro ma venivano ripresi a poco più di 2 km dalla conclusione. Florian Lipowitz (Team Redbull BORA Hansgrohe) provava ad attaccare a sua volta ma veniva ripreso a 800 metri dalla conclusione. Nella volata in salita al 5% Van der Poel non aveva rivali e manteneva sempre la testa andando a vincere davanti a Pogacar e Vingegaard. Chiudevano la top five
Romain Grégoire (Team Groupama FDJ) in quarta posizione e Julian Alaphilippe (Team Tudor Pro Cycling) in quinta posizione. Van der Poel, al quale mancava la vittoria dalla Parigi – Roubaix del 13 aprile scorso, si veste di giallo con un vantaggio di 4 secondi su Pogacar e di 6 secondi su Vingegaard. Domani è in programma la terza tappa da Valenciennes a Dunkerque per 179 Km: il percorso è favorevole ai velocisti, anche se il vento e i ventagli sono sempre dietro l’angolo (vedi prima tappa). Il Mont Cassel è l’unica asperità altimetrica posta ad una trentina di km dalla conclusione. Se ci sarà una pausa nella lotta per la maglia gialla vedremo comunque la bagarre per quella verde.
Antonio Scarfone

Van der Poel esulta sul traguardo di Boulogne-sur-Mer (Getty Images)