24-10-2025

ottobre 25, 2025 by Redazione  
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VUELTA CICLISTICA INTERNACIONAL A GUATEMALA

Il panamense Bolivar Espinoza (nazionale panamense) si è imposto nella prima tappa, Teculutan – Puerto Barrios, percorrendo 172 Km in 3h46′25″, alla media di 45.58 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense John Borstelmann (Momentum Racing – Gcs – Quici) e di 8″ l’ecuadoriano Bryan Raul Obando (Movistar Best PC). Nessun italiano in gara. Espinoza è il primo leader della classifica con 2″ su Borstelmann e 6″ su Obando

UNA STAGIONE UAE – 20 FEBBRAIO 2025: 2a TAPPA VOLTA AO ALGARVE

ottobre 24, 2025 by Redazione  
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Ventiquattrore dopo l’affermazione di Pogacar sulla Jebel JaisJan Christen risponde al successo dello sloveno imponendosi nella tappa regina della Volta ao Algarve. Per il corridore elvetico si tratta del secondo (ed ultimo) successo stagionale dopo il Trofeo Calvià, anche se poi nella decisiva cronometro conclusiva dell’Alto do Malhão dovrà cedere le insegne del primato al danese Jonas Vingegaard.

JAN CHRISTEN VINCE A SULL’ALTO DA FOIA ED E’ LA NUOVA MAGLIA GIALLA

UAE Emirates XRG protagonista della seconda tappa della Volta ao Algarve con tre ciclisti nei primi cinque classificati. Jan Christen vince davanti al compagno di squadra Joao Almeida ed indossa la maglia gialla di leader della classifica generale. Un po’ in ombra gli attesi Vingegaard e Roglic

Dopo il pazzesco finale della prima tappa e la neutralizzazione dei tempi La Volta ao Algarve 2025 riparte da Lagoa con una tappa che può già dire molto in ottica classifica generale. L’arrivo sull’Alto da Foia dopo oltre 177 km vede in particolare gli ultimi 35 km con tre gpm di difficoltà crescente e i ciclisti già dovranno ‘riscaldarsi’ nella prima parte di tappa con i primi due gpm di Picota e di Alferece. La fuga di giornata si concretizzava dopo una decina di km dalla partenza grazie all’azione di nove ciclisti ovvero Tobia Bayer (Team Alpecin Deceuninck), Brent van Moer (Team Lotto), Iuri Leitao (Team Caja Rural Seguros RGA), Fabio Costa (Team Anicolor/Tien 21), Leangel Ruben Linarez e Guilherme Lino (Team Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua), André Carvalho (Team Efapel Cycling), Hugo Nunes (Team Credibom / LA Alumínios / Marcos Car) e German Nicolas Tivani (Team Aviludo – Louletano – Loulé). Dopo 20 km il vantaggio dei nove battistrada era di circa 3 minuti. Tivani scollinava in prima posizione sul primo gpm di Picota posto al km 36.6. Le squadre più attive all’inseguimento erano Visma Lçease a Bike e Redbull BORA Hansgrohe. Tivani si aggiudicava anche il secondo gpm di Alferece posto al km 99 mentre il gruppo dei fuggitivi si era ridotto a cinque unità. Oltre a Tivani erano ancora presenti in testa alla corsa Bayer, Van Moer, Nunes e Carvalho. Ad una cinquantina di km dalla conclusione si facevano vedere in testa al gruppo anche gli uomini della Bahrain Victorious, dell’EF Education EasyPost e della Soudal Quick Step. Tivani scollinava per primo anche sul gpm di Marmelete posto al km 141.5 mentre sul successivo traguardo volante di Monchique posto al km 155.4 era Bayer a transitare per primo. Nunes era l’ultimo fuggitivo ripreso dal gruppo a 21 km dalla conclusione. Sulle prime rampe del gpm di Pomba il gruppo di allungava vistosamente. Era la Redbull BORA Hansgrohe a fare il ritmo in testa al gruppo. All’inizio della salita finale dell’Alto da Foia in testa si formava un gruppo di sei ciclisti ovvero Jan Christen (UAE Team Emirates XRB), Ben Tulett (Team Visma Liase a Bike), Laurens De Plus (Team INEOS Grenadiers), Remi Rochas (Team Groupama FDJ), Luca Vergallito (Team Alpecin Deceuninck) e Neilson Powless (Team EF Educatione EasyPost). De Plus accelerava a 5 km dalla conclusione e con sé si trainava Christen, Vergallito e Powless. I quattro ciclisti avevano poco meno di 20 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore a meno di 2 km dalla conclusione. All’inizio dell’ultimo km Christen accelerava e restava da solo in testa. Il compagno di squadra Joao Almeida era autore di una progressione eccezionale che gli consentiva di raggiungere Christen proprio in vista del traguardo ma il portoghese lasciava correttamente la vittoria a Christen. De Plus chiudeva in terza posizione a 7 secondi di ritardo da Christen. Completavano la top five Romain Bardet (Team Picnic PostNL) in quarta posizione ed Antonio Morgado (UAE Team Emirates) in quinta posizione, entrambi a 10 secondi di ritardo da Christen. Vergallito, primo italiano all’arrivo, era settimo a 11 secondi di ritardo da Christen mentre gli attesi Vingegaard e Roglic, nonostante qualche breve accelerazione nel finale, non facevano meglio di un sesto e di un nono posto. Christen ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella di fine gennaio al Trofeo Calvià. Il ciclista svizzero è la nuova maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Almeida e 13 secondi di vantaggio su De Plus. Domani la terza tappa da Vila Real Santo António a Tavira di 183.5 km vedrà quasi sicuramente un arrivo in volata anche perchè i facili gmp di terza categoria di Mercador e di Faz Fato saranno superati con una certa nonchalance dai velocisti presenti.

Antonio Scarfone

Jan Christen vince sullAlto da Foia (foto: Getty Images)

Jan Christen vince sull'Alto da Foia (foto: Getty Images)

UNA STAGIONE UAE – 19 FEBBRAIO 2025: 3a TAPPA UAE TOUR

ottobre 23, 2025 by Redazione  
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Il 19 febbraio è una data importante per gli UAE Team Emirates: è la prima occasione per il loro pupillo Tadej Pocagar di confermare gli straordinari risultati conseguiti nel 2024 e lo sloveno non si smentisce imponendosi ai quasi 1500 metri della Jebel Jais nella terza tappa della corsa di casa, il Giro degli Emirati Arabi. Per Pogacar si tratterà del primo dei venti successi stagionali, sui quali spiccano il quarto Tour de France, il campionato europeo e quello del mondo

POGACAR INIZIA A FARE SUL SERIO A JEBEL JAIS. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO

Tadej Pogacar non si smentisce e vince sul primo arrivo in salita all’UAE Tour, quello di Jebel Jais nella seconda tappa. Lo sloveno, nuova maglia rossa, batte Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Buon quinto posto per Giulio Ciccone (Team Lidl Trek)

L’UAE Tour 2025 giunge ad una delle sue tappe clou, la terza da Ras al Khaimah a Jebel Jais. Lunga 181 km, vedrà gli uomini di classifica battagliare sull’ultima salita di 19 km al 5.6 di pendenza media. Difficile se non impossibile che la maglia rossa Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers) possa confermarsi in testa alla classifica generale. Il britannico dovrà verosimilmente cedere il simbolo del primato a uno dei ciclisti che si giocherà la vittoria finale. Dopo la partenza da Ras al Khaimah si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Đorđe Đurić e Carlos Samudio (Team Solution Tech – Vini Fantini), Federico Biagini, Lorenzo Conforti e Manuele Tarozzi (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Dopo 25 km il vantaggio dei cinque battistrada sul gruppo maglia rossa era di 1 minuto e 50 secondi. Đurić vinceva il primo traguardo volante di Al Marjan Island posto al km 66.2. Le squadre più attive all’inseguimento della fuga erano l’UAE Team Emirates XRG, il Team Tudor Pro Cycling ed il Team INEOS Grenadiers. Samudio vinceva il secondo traguardo volante posto al km 145.6. La fuga veniva ripresa poco prima della salita finale verso Jabel Jais. La maglia rossa Tarling dopo una stoica resistenza si staccava a poco meno di 4 km dalla conclusione. Tadej Pogacar attaccava dopo un ottimo lavoro dei compagni di squadra ed andava a vincere davanti ad Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Quarto era Lennert van Eetvelt (Team Lotto) mentre chiudeva la top five Giulio Ciccone (Team Lidl Trek). Pogacar, alla prima vittoria stagionale, mette subito in chiaro le cose in classifica generale ed è la nuova maglia rossa con 18 secondi di vantaggio su Tarling e 23 secondi di vantaggio su Pablo Castrillo (Team Movistar). Domani la quarta tappa da Fujairah Qidfa Beach ad Umm al Quwain di 181 km arride ai velocisti. Jonathan Milan (Team Lidl Trek) è pronto a bissare la vittoria della prima tappa ed a scalare posizioni nella classifica della maglia verde.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince a Jebel Jais (foto: Getty Images)

Tadej Pogacar vince a Jebel Jais (foto: Getty Images)

UNA STAGIONE UAE – 16 FEBBRAIO 2025: FIGUEIRA CHAMPIONS CLASSIC

ottobre 22, 2025 by Redazione  
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Nata nel 2023, quest’anno si è disputata la terza edizione della Figueira Champions Classic, giovane corsa portoghese che per la UAE Team Emirates ha rappresentato la terza perla stagionale dopo le prime due vittorie conseguite a gennaio in Australia e alle Baleari. A firmarla è il corridore di casa António Morgado

MORGADO PROFETA IN PATRIA, IL PORTOGHESE VINCE LA FIGUEIRA CHAMPIONS CLASSIC

Il corridore lusitano vince la terza edizione della corsa di casa. Tra i protagonisti l’italano Filippo Ganna, a lungo in fuga solitaria

Non c’è disciplina sportiva nella quale non si cerchi in tutti i modi possibili, spesso a scapito della salute degli atleti, di aumentare il numero delle gare e di conseguenza i guadagni, diretti e indiretti, di cui godono un po’ tutti coloro che a vario titolo lavorano nell’ambito dello sport professionistico. Il ciclismo non fa certo eccezione e il mese di febbraio, un tempo dedicato agli allenamenti e a sporadiche competizioni di ciclocross, si va riempiendo di nuove gare alle quali anche i migliori corridori non disdegnano di partecipare, anche se solo per allenarsi in vista di quelle più importanti.
È stato così che a febbraio sono gradualmente entrate in calendario dapprima corse in località esotiche, ma che in quel periodo godono di un buon clima (Australia, Sudamerica, penisola arabica), e poi anche nelle zone più calde dell’Europa, in particolare Spagna e Portogallo. La classica portoghese chiamata “Figueira Champions Classic” è arrivata solo alla terza edizione, ma è già riuscita a guadagnarsi un posto nelle UCI ProSeries, il circuito che raccoglie le più importanti corse di seconda fascia del calendario mondiale (tra le quali, per fare un esempio, vi sono le nostre Milano-Torino, il Giro dell’Emilia e il Giro del Veneto). La corsa si è sempre svolta sullo stesso percorso, con partenza e arrivo nella località di Figueira da Foz, importante città marittima e turistica situata sulla costa portoghese a metà strada fra Lisbona e Porto. Il suo percorso che ricorda un po’ un trifoglio, con un primo lobo – a sud di Figueira – lungo circa 50 chilometri, un secondo – ad est – all’incirca sulla medesima distanza e infine un terzo e conclusivo disegnato a Nord della città, lungo 30 chilometri e che viene percorso 3 volte (l’anno scorso 4) per un totale complessivo di 193 chilometri circa. Il “lobo” conclusivo è quello che presenta le salite più impegnative, quelle su cui potrebbe decidersi la corsa: la Rua Parque Forestal (2,1 km all’8%) e la Enforca Cães (0,9 km al 10,3%), strappo breve ma molto duro situato a soli 6 chilometri dal traguardo.
Tra i favoriti, in assenza dei vincitori delle due precedenti edizioni (Casper Pedersen e Remco Evenepoel, entrambi della Soudal Quick Step), vanno segnalati il più forte dei corridori portoghesi, Joao Almeida (UAE Team Emirates – XRG), i francesi Romain Bardet (Team Picnic PostNL) e Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team), il velocista eritreo Birian Girmay (Intermarché – Wanty) e il nostro Filippo Ganna (INEOS Grenadiers). Da non dimenticare due specialisti delle corse in linea come Nelson Powless (EF Education – EasyPost, vincitore di una San Sebastian) e il giovane svizzero Jan Christen (UAE Team Emirates – XRG), che l’anno scorso si è messo in luce vincendo diverse corse minori, tra le quali il Giro dell’Appennino.
Si parte puntualmente alle 12.30 locali (13.30 in Italia). Il cielo è nuvoloso ma non piove, la temperatura è mite, sui 14 gradi. Quasi subito parte la fuga di giornata, con dentro nove corridori, tutti spagnoli o portoghesi, nessuno dei quali è mai salito sul podio di una corsa importante: il più quotato sembrerebbe il portoghese Rafael Reis (Anicolor/Tien 21), campione nazionale a cronometro nel 2022. Il gruppo sonnecchia e la corsa si snoda senza sussulti fra le colline dell’entroterra sino alle 16 del pomeriggio (ora italiana) quando, una volta percorsi i primi due “lobi”, inizia il primo dei tre giri conclusivi. Il vantaggio dei fuggitivi non è stratosferico come avviene sempre in questi casi: si parla di soli 4 minuti, probabilmente più per demerito dei nove, nessuno dei quali pensa davvero di poter vincere la corsa, che per merito degli inseguitori. Già al primo passaggio sulla Rua Parque Forestal, una collina panoramica alta 210 metri sul livello del mare, il loro vantaggio si dimezza. Intanto il cielo si è rasserenato e la temperatura è rimasta intorno ai 14 gradi, anche 15, quasi ideale per chi voglia tentare lo sforzo di una fuga da lontano. Sulla seconda asperità, la Enforca Cães, è proprio Reis a passare per primo, mentre il gruppo continua a mantenersi a circa due minuti di distanza. La diretta televisiva inizia alla fine del primo giro, in un momento in cui il gruppo procede tranquillo e i fuggitivi, che intanto sono scesi ad otto, tornano a guadagnare, raggiungendo i tre minuti di vantaggio. Quando i corridori si accorgono di essere in diretta la musica cambia all’improvviso e, prima ancora che inizi la salita della Rua Parque Forestal il gruppo si allunga e dimezza lo svantaggio. Già a metà salita i fuggitivi vengono ripresi e in cima il gruppo passa sfilacciato, ma ancora abbastanza compatto (conta in tutto una cinquantina di corridori). Nei chilometri seguenti si mettono in luce prima Alaphilippe, poi Ganna: alla fine è proprio il passista italiano a guadagnare in discesa un vantaggio non banale. Col passare dei chilometri il gruppo, che pure insegue con notevole convinzione, non sembra recuperare, anzi. In vista della Enforca Cães si muovono il danese Michael Valgren (EF Education – EasyPost, una Amstel e un giro di Toscana fra le sue non poche vittorie) e l’eritreo Natnael Tesfatsion (Movistar Team), campione nazionale in carica; tuttavia, in cima alla salita Ganna mantiene 20 secondi di vantaggio. Più lontano il resto del gruppo, ormai ridotto a trenta, forse quaranta unità. Sul lungo tratto in pianura, lungo il mare, con cui termina il secondo giro i due inseguitori vengono ripresi, mentre l’italiano, che riesce a esprimere tutta la sua potenza, porta a 30 secondi il suo vantaggio, poi 35, infine 40 ai piedi della Rua Parque Forestal. Sulla salita, notoriamente il suo punto debole, Ganna si gioca la vittoria. E questa sfuma: affaticato e appesantito, l’italiano cede nel tratto più duro, dove la pendenza arriva al 16%, e viene passato con facilità dai primi inseguitori. È il giovane portoghese António Morgado (UAE Team Emirates – XRG), che l’anno scorso ha vinto il Giro di Romagna ed è stato campione nazionale a cronometro, a passare per primo in cima alla salita, con una manciata di secondi sul resto del gruppo, ormai ridotto a venti corridori. La discesa gli è favorevole e, come già aveva fatto Ganna nel giro precedente, Morgado porta a 30 secondi il suo vantaggio. In cima all’ultima salita, la terza ascesa all’Enforca Cães, il suo vantaggio è sempre di una trentina di secondi su ciò che resta del gruppo: ma negli ultimi 6 chilometri lo sforzo si fa sentire e dietro iniziano a tirare sul serio. Inesorabilmente il vantaggio scende, dapprima a 20 secondi al termine della discesa e poi, nel lungomare che sembra interminabile e sotto un sole che va tramontando come le sue forze, cala progressivamente sino a 13 secondi, quando arriva lo striscione dell’ultimo chilometro. Le forze abbandonano il giovane portoghese, da dietro lanciano persino lo sprint… ma alla fine, quando il più vicino degli inseguitori si trova a soli 30 metri, la linea del traguardo trasforma la sua sofferenza in una delle più importanti vittorie della sua carriera. Vince lo sprint per il secondo posto il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step), terzo il ceco Mathias Vacek (Lidl – Trek). Girmay è sesto, Alaphilippe ottavo. Primo degli italiani Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty), decimo. Filippo Ganna, che alla fine ha perso anche le ruote del gruppo principale, è solo ventinovesimo.

Andrea Carta

Il portoghese Morgado vince la terza edizione della Figueira Champions Classic (foto Figueira Champions Classic)

Il portoghese Morgado vince la terza edizione della Figueira Champions Classic (foto Figueira Champions Classic)

UNA STAGIONE UAE – 29 GENNAIO 2025: CHALLENGE DE MALLORCA – TROFEO CALVIÀ

ottobre 21, 2025 by Redazione  
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Quattro giorni dopo la prima vittoria siglata UAE un’altro corridore della formazione emiratina iscrive il suo nome al vertice di un’ordine d’arrivo. Al successo di Narváez in Australia fa eco l’affermazione dell’elvetico Jan Christen nel Trofeo Calvià, gara d’apertura dello Challenge de Mallorca

JAN CHRISTEN VINCE IL TROFEO CALVIA’. SECONDA POSIZIONE PER CHRISTIAN SCARONI

Non sappiamo ancora se la Svizzera ha il suo nuovo Cancellara ma Jan Christen (UAE Team Emirates XRG) cresce benissimo ed a venti anni sembra già avere doti di velocità e di resistenza che possedeva la locomotiva di Berna. Christen prima scatta tutto solo all’inseguimento di Scaroni e di Wandahl, li raggiunge e li saluta con una progressione irresistibile a un km dall’arrivo

Dopo il GP Castellon e la Classica Comunitat Valenciana 1969, la Spagna è ancora protagonista nel calendario ciclistico europeo con il Challenge Mallorca, spalmato su cinque prove prevalentemente collinari, che sfruttano i rilievi a nord est dell’isola delle Baleari. La prima di queste prove è il Trofeo Calvià, lunga poco meno di 150 km. Sede di partenza e di arrivo è Palmanova ed il percorso è quasi completamente privo di pianura. Lo caratterizza infatti una miriade di saliscendi coronati dai quattro gpm categorizzati del Coll des Tords, del Coll den Claret, da percorrere due volte ma con distanze differenti, del Col de Soller e del Coll de Sa Gramola. I velocisti sembrano tagliati fuori dalla vittoria che invece possono inseguire finisseur e scalatori. Sono 25 le squadre alla partenza di cui otto World Tour, dodici Professionale e cinque Continental. Sarà presente sia Antonio Morgado (UAE Team Emirates XRG) che Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), che hanno già vinto recentemente GP Castellon e Classica Comunitat Valenciana 1969 e sono tra i principali candidati alla vittoria di oggi. Il primo vero tentativo di fuga era portato sulla prima scalata verso il Coll den Claret grazie all’azione di Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost). Il gruppo reagiva ed annullava l’azione di Carthy nella successiva discesa. La corsa si decideva negli ultimi 30 km quando ad un primo attacco di Frederik Wandahl (Team Redbull BORA Hansgrohe) rispondeva la coppia XDS Astana formata da Christian Scaroni e Clement Champoussin. Era in paricolara il ciclista francese a lavorava per il compagno italiano sull’ultimo gpm del Coll de Sa Gramola. Scaroni restava da solo all’inseguimento del danese e riusciva a raggiungerlo in testa alla corsa a circa 10 km dall’arrivo. La coppia di testa veniva però raggiunta a sua volta da uno scatenato Jan Christen (UAE Team Emirates XRG) a 7 km dalla conclusione, dopo essere scattato dal primo gruppo inseguitore. Christen rilanciava l’azione dopo il passaggio sotto lo striscione dell’ultimo km e con una progressione impressionante andava a vincere in solitaria. Scaroni era secondo a secondi di ritardo mentre chiudeva il podio Antonio Morgado (UAE Team Emirates XRG) che negli ultimi km aveva accelerato insieme a Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), quest’ultimo giunto quinto alle spalle di Wandahl. Da segnalare nella top ten anche il settimo posto di Simone Velasco (Team XDS Astana). Per Christen è la prima vittoria stagionale mentre Scaroni è al secondo posto del 2025 dopo quello ottenuto nella Classica Comunitat Valenciana 1969. Il Challenge Mallorca prosegue domani con la seconda prova del Trofeo Ses Salines, corsa di 184.5 km che presenta quattro semplici gpm di quarta categoria e che a differenza del Trofeo Calvià dovrebbe favorire i velocisti.

Antonio Scarfone

Jan Christen vince il Trofeo Calvià (Getty Images)

Jan Christen vince il Trofeo Calvià (Getty Images)

UNA STAGIONE UAE – 25 GENNAIO 2025: 5a TAPPA TOUR DOWN UNDER

ottobre 20, 2025 by Redazione  
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Quella che è appena terminata è stata una stagione “wow” per l’UAE Team Emirates, che tra formazione maschile e femminile, ha messo in cascina più di 100 vittorie. Negli ultimi tre mesi del 2025 ripercorreremo questo impressionante sequenza proponendovi gli articoli che abbiamo pubblicato in occasione delle vittorie raccontate da Ilciclismo.it. Cominciamo con l’affermazione dell’ecuadoriano Jhonatan Narváez nella tappa regina del Tour Down Under, vittoria che gli è valsa anche il successo finale nella corsa australiana. Buona lettura

COLPO GROSSO PER NARVAEZ, VITTORIA CHE IPOTECA IL TOUR DOWN UNDER

Vittoria e primato in classifica generale per Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates) nella quinta tappa del Tour Down Under 2025, l’ecuadoriano si impone nella tappa regina con arrivo a Willunga Hill, regolando in uno sprint ristretto Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Finn Fisher-Black (Red Bull-Bora-hansgrohe). Domani tappa conclusiva senza difficoltà altimetriche.

Attesissima la tappa con arrivo in salita a Willunga Hill del Tour Down Under 2025 che inizia subito forte con una fuga promossa da Ben Swift (INEOS Grenadiers), Pascal Eenkhoorn (Soudal Quick-Step), Michael Hepburn (Team Jayco AlUla) e Oliver Bleddyn (Australia), per loro vantaggio massimo di 5’. Il gruppo fa buona guardia e riduce tanto il distacco tanto che sul primo passaggio a Willunga Hill gli attaccanti vengono ripresi, subito dopo lo scollinamento provano un allungo la coppia Chris Harper e Mauro Schmid (Team Jayco AlUla). La coppia in testa guadagna subito un buon margine ma il gruppo ci mette poco a riorganizzare l’inseguimento che si compie a circa 4 Km dall’arrivo. Resta da affrontare l’ultima scalata a Willunga Hill presa in testa dal leader Javier Romo (Movistar). Lo scatto di Romo fa letteralmente esplodere il gruppetto dei migliori con Luke Plapp (Team Jayco-AlUla) a fare il forcing assieme ad Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Finn Fisher-Black (Red Bull-Bora-hansgrohe), ai tre si aggancia Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates) senza particolare dispendio di energie. I quattro si riportano così sulla testa della corsa pronti quindi a lanciare la volata, da dietro sbuca l’ecuadoriano imprendibile per tutti e fa così tappa e maglia, secondo si piazza Onley mentre terzo Fisher-Black segnalati allo stesso tempo del vincitore, Romo lascia vece ben 3”. Il capitano della UAE Team Emirates ipoteca il Tour Down Under 2025 in classifica generale infatti balza al comando con 9” su Javier Romo (Movistar) e 12” Fisher-Black. Domani tappa senza particolari difficoltà altimetriche in cui a Narvaez basterà soltanto non correre rischi e gestire la corsa da leader.

Antonio Scarfone

Narvaez esulta sul traguardo di Willunga Hill al Tour Down Under 2025 (Photo: Getty Images)

Narvaez esulta sul traguardo di Willunga Hill al Tour Down Under 2025 (Photo: Getty Images)

19-10-2025

ottobre 19, 2025 by Redazione  
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TOUR OF GUANGXI (Cina)

Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, circuito di Nanning, percorrendo 134.3 Km in 2h55′59″, alla media di 45.788 Km/h. Ha preceduto allo sprint il polacco Stanisław Aniołkowski (Cofidis) e il francese Paul Penhoët (Groupama – FDJ). Miglior italiano Andrea Pasqualon (Bahrain – Victorious), 7°. Il britannico Paul Double (Team Jayco AlUla) si impone in classifica con 15″ sul francese Victor Lafay (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e 16″ sull’ecuadoriano Jhonatan Narváez (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Andrea Raccagni Noviero (Soudal Quick-Step), 27° a 1′03″

TOUR OF GUANGXI WOMEN

La neozelandese Anna Henderson (Lidl – Trek) si è imposta nella corsa cinese, circuito di Nanning, percorrendo 108.5 Km in 2h49′34″, alla media di 38.392 Km/h. Ha preceduto allo sprint la svedese Caroline Andersson (Liv AlUla Jayco) e di 59″ la spagnola Usoa Ostolaza (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi). Miglior italiana Giulia Giuliani (Roland Le Dévoluy), 10° a 2′19″

VENETO CLASSIC

Il norvegese Sakarias Koller Løland (Uno-X Mobility) si è imposto nella corsa italiana, Soave – Bassano del Grappa, percorrendo 178.8 Km in 4h04′37″, alla media di 43.856 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Florian Vermeersch (UAE Team Emirates – XRG) e l’italiano Diego Ulissi (XDS Astana Team)

JAPAN CUP

Il francese Lenny Martinez (Bahrain – Victorious) si è imposto nella corsa giapponese, circuito di Utsunomiya, percorrendo 144.2 Km in 3h30′00″, alla media di 41.2 Km/h. Ha preceduto di 32″ il francese Alex Baudin (EF Education – EasyPost) e lo spagnolo Ion Izagirre (Cofidis). Miglior italiano Alessandro Fancellu (Team UKYO), 5° a 40″

TOUR OF HOLLAND

L’olandese Danny van Poppel (Red Bull – BORA – hansgrohe) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Arnhem, percorrendo 148 Km in 3h03′02″, alla media di 48.516 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Huub Artz (Intermarché – Wanty) e di 2″ il belga Alec Segaert (Lotto). Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti VisitMalta), 19° a 4″. Il francese Christophe Laporte (Team Visma | Lease a Bike) si impone in classifica con 37″ sullo slovacco Lukáš Kubiš (Unibet Tietema Rockets) e 1′05″ sullo svedese Jakob Söderqvist (Lidl – Trek). Miglior italiano Maestri, 28° a 4′06″

CHRONO DES NATIONS ELITE MASCHILE

Il britannico Joshua Tarling (INEOS Grenadiers) si è imposto nella corsa a cronometro francese, circuito di Les Herbiers, percorrendo 44.9 Km in 51′12″, alla media di 52.582 Km/h. Ha preceduto di 30″ l’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG) e di 1′15″ l’elvetico Stefan Küng (Groupama – FDJ). Nessun italiano in gara

CHRONO DES NATIONS ELITE FEMMINILE

L’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek) si è imposta nella corsa a cronometro francese, circuito di Les Herbiers, percorrendo 26.7 Km in 35′57″, alla media di 44.629 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiana Alessia Vigilia (FDJ – SUEZ), unica azzurra in gara, e di 11″ l’austriaca Christina Schweinberger (Fenix-Deceuninck)

CHRONO DES NATIONS UNDER23 MASCHILE

Il francese Arthur Blaise (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) si è imposto nella corsa a cronometro francese, circuito di Les Herbiers, percorrendo 26.7 Km in 31′18″, alla media di 51.259 Km/h. Ha preceduto di 33″ il belga Ferre Geeraerts (DL Chemicals – Experza) e di 36″ il belga Aldo Taillieu (Lotto Development Team). Nessun italiano in gara

TOUR DE SERBIE

Il serbo Mihajlo Stolić (Team United Shipping) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Jagodina – Kruševac, percorrendo 116.2 Km in 2h28′31″, alla media di 46.944 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Lorenzo Cataldo (Gragnano Sporting Club) e il rumeno Mattew-Denis Piciu (MENtoRISE Teem CCN). Cataldo si impone in classifica con 1″ su Stolić e 20″ sul greco Nikiforos Arvanitou (Team United Shipping)

TOUR OF GUANGXI 2025, CINQUINA DI MAGNIER E SUCCESSO FINALE DI DOUBLE

ottobre 19, 2025 by Redazione  
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Cala il sipario sul Tour of Guangxi 2025 nel segno dei “Paul”. A Nanning, nell’ultima tappa della corsa cinese, Paul Magnier firma la quinta vittoria personale in sei giorni, mentre il connazionale Paul Double difende con autorità la maglia rossa di leader, completando così una settimana di dominio francese e britannico tra velocità, coraggio e solidità tattica.

Ultima giornata in Cina e ancora un sigillo firmato Paul Magnier. Il giovane talento francese della Soudal Quick-Step non si è accontentato dei quattro successi già conquistati in settimana chiudendo il Tour of Guangxi con un impressionante pokerissimo. Sul traguardo di Nanning, la sua progressione irresistibile ha piegato ancora una volta la concorrenza, mentre il britannico Paul Double (Team Jayco AlUla) ha difeso con intelligenza e solidità la maglia rossa di leader, coronando così una corsa impeccabile.

Il finale della breve ma intensa corsa cinese si è aperto nel segno dei corridori francesi, con una fuga iniziale animata da Ewen Costiou e Léandre Lozouet (Arkéa – B&B Hotels), Nans Peters (Decathlon AG2R La Mondiale), Clément Davy (Groupama-FDJ) e Reuben Thompson (Lotto Dstny). Il gruppo, tirato dagli uomini della Soudal Quick-Step e della Jayco-AlUla, ha sempre mantenuto il controllo, impedendo che il margine salisse oltre il minuto.
Nel corso delle tornate sul circuito di Nanning il più attivo è stato Victor Lafay (Decathlon AG2R La Mondiale), che ha tentato più volte l’allungo per ribaltare la classifica generale. Il francese è riuscito a portarsi al comando da solo, ma il suo tentativo è stato neutralizzato a 12 chilometri dalla fine dal lavoro combinato di Jayco e UAE.

Gli ultimi chilometri sono stati un susseguirsi di scatti: Fausto Masnada (XDS Astana) e Anton Charmig (XDS Astana) hanno provato a sorprendere il gruppo, ma l’inevitabile epilogo è stato ancora una volta la volata. Qui Magnier, rientrato nel plotone dopo una caduta senza conseguenze, ha messo in campo tutta la sua potenza per regolare Stanislaw Aniolkowski (Cofidis) e Paul Penhoët (Decathlon AG2R La Mondiale). Settimo posto per Andrea Pasqualon (Bahrain-Victorious), costante per tutta la settimana.

In classifica generale, Paul Double (Jayco-AlUla) conserva 15 secondi di vantaggio su Lafay e 16 su Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates-XRG), confermandosi leader di solidità e resistenza. A completare il bilancio finale, Simon Guglielmi (Arkéa – B&B Hotels) vince la classifica dei GPM, Jørgen Nordhagen (Visma | Lease a Bike) quella dei giovani e Magnier porta a casa la maglia verde a punti, chiudendo la stagione con 19 successi complessivi, secondo solo a Tadej Pogačar.

Il Tour of Guangxi si congeda così nel segno dei “due Paul”, Magnier e Double: talento, potenza e continuità per un finale di stagione che promette già scintille nel 2026.

Mario Prato

Magnier chiude in bellezza la stagione 2025 imponendosi anche nellultima tappa del Tour of Guangxi (foto Tim de Waele/Getty Images)

Magnier chiude in bellezza la stagione 2025 imponendosi anche nell'ultima tappa del Tour of Guangxi (foto Tim de Waele/Getty Images)

DANNY VAN POPPEL VINCE L’ULTIMA TAPPA DEL TOUR OF HOLLAND. CHRISTOPHE LAPORTE VINCE LA CLASSIFICA GENERALE

ottobre 19, 2025 by Redazione  
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Danny van Poppel (Team Redbull BORA Hansgrohe) vince in una volata ristretta l’ultima tappa del Tour of Holland 2025 con arrivo ad Arnhem. Christophe Laporte (Team Visma Lease a Bike) è maglia orange

La quinta ed ultima tappa del Tour of Holland parte da Arnhem e termina ad Arnhem dopo 148 km e nonostante qualche strappetto presente nel circuito della cittadina olandese dovrebbero essere i velocisti a giocarsi la vittoria di tappa con Chrostophe Laporte che sembra ormai aver ipotecato la vittoria della maglia orange. Come già accaduto nella prima tappa di Dordrecht gli occhi saranno puntati sull’eventuale duello tra Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) ed Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike). LA fuga di giornata, seppunr partita ufficialmente a 37 km dalla conclusione, era formata da tre ciclisti ovvero Cameron Rogers (Teal Lidl Trek), Alec Segaert (Team Lotto) ed Huub Hartz (Team Intermarchè Wanty). A circa 9 km dalla conclusione Danny van Poppel (Team Redbull BORA Hansgrohe) raggiungeva i tre battistrada. Le squadre più attive all’inseguimento dei quattro battistrada erano la Soudal Quick Step e la Visma Lease a Bike, quest’ultima tirata con grande generosità proprio dalla maglia orange Laporte. Ma nonostante gli sforzi i quartetto di testa riusciva a mantenere un vantaggio, seppur risicato, tale da riuscire a giocarsi la vittoria di tappa. Era Van Poppel ad avere la meglio su Artz mentre Segaert chiudeva in terza posizione a due secondi di ritardo da Van Poppel. Rogers era quarto mentre la volata del gruppo inseguitore era vinta da Melier che si piazzava in quinta posizione. Per Van Poppel è la quarta vittoria stagionale mentre la classifica generale non cambia e Laporte si laurea così vincitore del Tour of Holland 2025. Il ciclista olandese vince anche la classifica della maglia verde mentre Lukáš Kubiš (Team Unibet Tietema Rockets), secondo della generale, vince la classifica dei giovani.

Antonio Scarfone

Danny Van Poppel vince lultima tappa del Giro dOlanda (www.nu.nl)

Danny Van Poppel vince l'ultima tappa del Giro d'Olanda (www.nu.nl)

LENNY MARTINEZ VINCE LA JAPAN CUP

ottobre 19, 2025 by Redazione  
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Il tramonto della stagione ciclistica, paradossalmente in Sol Levante, vede la bella vittoria di Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) che accelera sull’ultima ascesa del Monte Kogashiyama, punto decisivo del consueto circuito di Utsunomiya. Il francese aumenta km dopo km il suo vantaggio sugli immediati inseguitori e va a vincere in solitaria

La Japan Cup è una delle corse che mantiene invariato il suo percorso da tempo immemore ed anche quest’anno si percorrerà per 14 volte il circuito di Utsunomiya per un totale di 144.2 km. Sono diciannove le squadre alla partenza di cui sei World Tour, quattro Professional ed otto Continental, oltre alla presenza della squadra giapponese. La corsa è stata caratterizzata dalla fuga di sei ciclisti ovvero Georg Steinhauser (Team EF Education EasyPost), Rainer Kepplinger (Team Bahrain Victorious), Jonathan Milan (Team Lidl Trek), Fabian Weiss (Team Tudor Pro Cycling), Jamie Meehan (Team Cofidis) e Felix Engelhardt (Team Jayco AlUla). A questo sestetto si aggiungeva anche Simone Raccani (Team UKYO) quando mancavano circa 120 km alla conclusione. Dopo diversi attacchi e contrattacchi che allungavano il gruppo dei migliori e che vedeva la fuga diminuire il numero dei suoi componenti col passare dei km e della fatica, si segnalava l’attacco di Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) a 29 km dalla conclusione. Al ciclista transalpino si univano in testa alla corsa Ion Izagirre e Sam Maisonobe (Team Cofidis), Alex Baudin (Team EF Education EasyPost), Riley Sheehan (Team Israel Premier Tech), Mathys Rondel (Team Tudor Pro Cycling) ed Alessandro Fancellu (Team UKYO). Martinez era il ciclista più attivo ed anche quello che attaccava più di tutti, tanto che una nuova accelerazione sull’ultimo passaggio al gpm del Monte Kogashiyama gli permetteva di restare da solo in testa alla corsa e di percorrere in solitaria gli ultimi nove km che lo dividevano dal traguardo. Martinez vinceva così con 32 secondi di vantaggio su una coppia di inseguitori con Baudin che vinceva lo sprint dei battuti davanti ad Izagirre. Chiudevano la top five a 40 secondi di ritardo Rondel in quarta posizione e Fancellu in quinta posizione. Dopo le vittoria nella quinta tappa della Parigi – Nizza, nella quarta tappa del Giro di Romandia e nell’ottava tappa del Criterium del Delfinato, per Martinez è la prima vittoria stagionale in una corsa in linea.

Antonio Scarfone

Lenny Martinez vince la Japan Cup (foto K. Tsuji / Presse Sports)

Lenny Martinez vince la Japan Cup (foto K. Tsuji / Presse Sports)

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