09-03-2023
marzo 9, 2023 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
TIRRENO-ADRIATICO
Lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma) si è imposto nella quarta tappa, Greccio – Tortoreto, percorrendo 218 Km in 5h00′04″, alla media di 43.59 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step) e il britannico Adam Yates (UAE Team Emirates). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 11°. Il tedesco Lennard Kämna (BORA-hansgrohe) è il nuovo leader della classifica con 6″ su Roglic e 8″ sul portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates). Miglior italiano Ciccone, 9° a 26″.
PARIGI – NIZZA
L’olandese Olav Kooij (Jumbo-Visma) si è imposto nella quinta tappa, Saint-Symphorien-sur-Coise – Saint-Paul-Trois-Châteaux, percorrendo 212.4 Km in 4h01′17″, alla media di 40.956 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Pedersen (Trek – Segafredo) e il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Matteo Trentin (UAE Team Emirates), 4°. Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 6″ sul francese David Gaudu (Groupama-FDJ) e 46″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Miglior italiano Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla), 10° a 1′56″
ISTARSKO PROLJEĆE – ISTRIAN SPRING TROPHY (Croazia)
L’elvetico Jan Sommer (nazionale elvetica) si è imposto nella prologo, circuito a cronometro dell’aeroporto di Orsera, percorrendo 1.5 Km in 01′44″, alla media di 51.923 Km/h. Ha preceduto di 34 centesimi di secondo il francese Thibaud Gruel (Groupama-FDJ Conti) e di 47 centesimi l’israeliano Oded Kogut (Israel Premier Tech Academy). Miglior italiano Davide Persico (Team Colpack Ballan), 6° a 2″. Sommer è il primo leader della classifica con lo stesso tempo di Gruel e Kogut. Miglior italiano Persico, 6° a 2″
TOUR D’ALGÉRIE INTERNATIONAL DE CYCLISME
L’algerino Youcef Reguigui (Terengganu Polygon Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Bou Saâda – Biskra, percorrendo 176 Km in 4′00′30″, alla media di 43.909 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Alessio Portello (Q36.5 Continental Cycling Team) e il malesiano Mohd Harrif Saleh (Terengganu Polygon Cycling Team). L’italiano Manuel Oioli (Q36.5 Continental Cycling Team) è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo dell’olandese Jarri Stravers (Universe Cycling Team) e 3″ su Reguigui
TROFEO PONENTE IN ROSA (Donne)
L’elvetica Jolanda Neff (nazionale elvetica) si è imposta nella seconda tappa, Ceriale – Laigueglia, percorrendo 97 Km in 2h23′57″, alla media di 40.431 Km/h. Ha preceduto di 33″ le italiane Alessia Vigilia (Top Girls Fassa Bortolo) e Federica Piergiovanni (UAE Development Team). La Neff è la nuova leader della classifica con 1″ sulle italiane Federica Damiana Piergiovanni (UAE Development Team) e Carlotta Cipressi (UAE Development Team)
ROGLIC, UN NUOVO INIZIO A TORTORETO. KAMNA NUOVA MAGLIA AZZURRA
Primoz Roglic (Team Jumbo Visma) vince sull’insidioso strappo finale di Tortoreto nella quarta tappa della Tirreno-Adriatico e prova a dimenticare la sfortuna che lo aveva preso di mira al termine della scorsa stagione. Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) salta e lascia la maglia azzurra a Lennard Kamna (Team Bora Hansgrohe)
La Tirreno Adriatico 2023 offre oggi una tappa, la quarta, che potrebbe scatenare per la prima volta i veri pretendenti alla vittoria finale. Si parte da Greccio e si arriva a Tortoreto dopo 218 km che vedono l’asperità più insidiosa, sempre la stessa, nei quattro gpm che spiccano nel circuito della cittadina abruzzese. Il primo passaggio sulla linea del traguardo affronta una strada leggermente diversa, mentre gli altri tre constano tutti di 3.2 km al 6.9%. Si attendono attacchi e contrattacchi soprattutto negli ultimi giri e Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) rischia e non poco di perdere la sua maglia azzurra. La fuga di giornata, costituita da cinque ciclisti, riusciva ad evadere dal gruppo dopo circa 5 km dalla partenza di Greccio. I fuggitivi erano Davide Bais (Team EOLO Kometa), Filippo Magli (Team Green Project – Bardiani CSF – Faizanè), Mads Wurtz Schmidt (Team Israel Premier Tech), Valerio Conti (Team Corratec) e Lucas Eriksson (Tudor Pro Cycling Team). Dopo 40 km il vantaggio della fuga era di 6 minuti. Il gruppo iniziava ad imprime un ritmo più elevato all’inseguimento dopo il km 60 e la fuga veniva ripresa a 60 km dalla conclusione, poco prima di entrare nel circuito di Tortoreto. Già sulla prima ascesa verso il traguardo erano diversi i velocisti a staccarsi, tra cui Jordi Meeus (Team BORA Hansgrohe), Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e Fabio Jakobsen (Team Soudal Quick Step). Mikkel Honorè (Team SOudal Quick Step) transitava in prima posizione sul traguardo volante di Tortoreto Lido posto al km 175.3. Sulla seconda salita verso l’arrivo il gruppo si assottigliava maggiormente ed iniziavano i primi veri attacchi. Ad animare la salita erano Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) ed Adam Yates (UAE Team Emirates), con Wout van Aert (Team Jumbo Visma) che restava incollato alla ruota del francese e del britannico. Alaphilippe era il primo a scollinare. Il team Jumbo Visma manteneva alta l’andatura in vista della terza e penultima scalata verso l’arrivo di Tortoreto. Nella terza ascesa verso il traguardo si staccavano, tra i nomi più caldi, Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty), Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) e Thomas Pidcock (Team INEOS Grenadiers). Era Quinn Simmons (Team Trek Segafredo) a scollinare per primo. Il Team Jumbo Vista, tra le squadre numericamente più consistenti rimaste nel gruppo maglia azzurra, ricominciava il forcing verso l’ultima salita verso il traguardo. Poco prima dell’inizio della salita Van Aert e Pidcock, quest’ultimo rientrato in gruppo insieme a Van der Poel e Girmay, si agganciavano e cadevano, per fortuna senza grosse conseguenze. Nei primi tornanti Ganna si sfilava e il gruppo si allungava sotto il forcing di Groupama FDJ e Jumbo Visma. Si segnalava l’ottimo lavoro di Attila Valter (Team Jumbo Visma) che consentiva ai capitani Roglic e Kelderman di poter preparare al meglio un eventuale attacco. A poco meno di 2 km dalla conclusione un attacco combinato di Lorenzo Fortunato (Team EOLO Kometa) e Damien Howson (Q36.5 Pro Cycling Team) non impensieriva più di tanto il gruppo, che ancora grazie ad un infaticabile Valter tornava piuttosto compatto a 1 km dalla conclusione. Nella volata in salita Roglic affrontava l’ultima semicurva davanti a tutti ed andava a vincere così davanti a Julian Alaphilippe ed Adam Yates. In quarta posizione si classificava Wilco Kelderman mentre Tao Geoghegan Hart (Team INEOS Grenadiers) chiudeva la top five. Roglic ottiene la prima vittoria stagionale e si lascia alle spalle un finale di 2022 davvero sfortunato che lo hanno costretto nella pausa invernale alla riabilitazione successiva all’intervento alla spalla sinistra, duramente colpita nella caduta nel finale della 17° tappa della scorsa Vuelta. In classifica generale Lennard Kamna (Team BORA Hansgrohe) è la nuova maglia azzurra con 6 secondi di vantaggio su Roglic e 8 secondi di vantaggio su Joao Almeida (UAE Team Emirates). Domani è in programma la quinta tappa da Morro d’Oro a Sassotetto, quella altimetricamente più dura con l’ascesa finale di 13 km ad oltre il 7% di pendenza media. Una salita vera, sulla quale emergeranno i veri pretendenti alla vittoria finale della Corsa dei Due Mari.
Antonio Scarfone

Primoz Roglic vince a Tortoreto (foto: Getty Images Sport)
08-03-2023
marzo 9, 2023 by Redazione
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TIRRENO-ADRIATICO
Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) si è imposto nella terza tappa, Follonica – Foligno, percorrendo 216 Km in 5h19′08″, alla media di 40.61 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Phil Bauhaus (Bahrain Victorious) e l’eritreo Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty). Miglior italiano Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), 4°. L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) è ancora leader della classifica con 28″ sul il tedesco Lennard Kämna (BORA-hansgrohe) e 30″ sullo statunitense Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers).
PARIGI – NIZZA
Lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) si è imposto nella quarta tappa, Saint-Amand-Montrond – La Loge des Gardes, percorrendo 164.7 Km in 4h01′17″, alla media di 40.956 Km/h. Ha preceduto di 1″ il francese David Gaudu (Groupama-FDJ) e di 34″ l’elvetico Gino Mäder (Bahrain Victorious). Miglior italiano Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla), 20° a 1′38″. Pogacar è il nuovo leader della classifica con 10″ su Gaudu e 44″ sul danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Miglior italiano Sobrero, 10° a 1′54″
TOUR D’ALGÉRIE INTERNATIONAL DE CYCLISME
L’algerino Yacine Hamza (nazionale algerina) si è imposto nella prima tappa, cBordj Bou Arreridj – M’Sila, percorrendo 121 Km in 2′58′28″, alla media di 40.68 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Youcef Reguigui (Terengganu Polygon Cycling Team) e il russo Sergei Rostovcev (Beykoz Belediyesi Spor Kulübü). Miglior italiano Alessio Portello (Q36.5 Continental Cycling Team). L’olandese Lars Quaedvlieg (Universe Cycling Team) è il nuovo leader della classifica con 1″ sull’italiano Manuel Oioli (Q36.5 Continental Cycling Team) e sul connazionale Jarri Stravers (Universe Cycling Team)
TROFEO PONENTE IN ROSA (Donne)
Giorno di riposo
GP OETINGEN (Belgio – Donne)
Corsa non disputata causa neve
POGACAR, LA PRIMA VITTORIA ALLA PARIGI NIZZA HA IL SAPORE DELLA RIVINCITA!
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) marchia con la sua classe sopraffina il primo arrivo in salita della Parigi Nizza 2023 portandosi in testa alla classifica generale, lo sloveno regola allo sprint David Gaudu (Groupama-FDJ), dopo aver risposto al primo scatto di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) che paga all’arrivo un ritardo di ben 43”.
Quarta tappa della Parigi-Nizza 2023 con il primo arrivo in salita, condizioni meteo non ideali con strascichi di pioggia sulla corsa e vento anche contrario proprio verso il traguardo di La Loges des Gardes. La fuga quindi tarda a formarsi, bisogna infatti aspettare il chilometro venticinque di corsa per vedere un drappello di sette corridori riuscire ad evadere dal gruppo. I sette sono: Maurice Ballerstedt (Alpecin-Deceuninck), Lilian Calmejane (Intermarché-Circus-Wanty), Anders Skaarseth e Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team), Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny), Lawrence Warbasse (AG2R Citroën), Hugo Houle(Israel-Premier Tech). Il vantaggio della fuga si porta subito a circa 3’ dopo la prima ora di corsa, da dietro questa volta sono le squadre degli uomini di classifica a portarsi in testa che in un primo momento aiutano gli Education-EasyPost della maglia gialla Magnus Cort. In un tratto di strada con vento contrario le formazioni della UAE Team Emirates, Groupama-FDJ e Ineos Grenadiers si portano in blocco davanti per proteggere i propri capitani, l’andatura diventa più sostenuta tanto che il gruppo principale si frazione in due tronconi per tornare qualche chilometro dopo nuovamente compatto, siamo a circa 90 chilometri dal traguardo. Dopo altri sette chilometri relativamente tranquilli è ancora il vento a far sì davanti, questa volta da soli, i Groupama-FDJ. Imprimono una accelerazione che fa esplodere letteralmente il gruppo in cinque tronconi. Nel gruppo in testa resta la maglia gialla Magnus Cort a cui pian piano si riaccodano gli altri quattro gruppi, situazione di corsa che torna tranquilla, con i sette al comando che in questa fase di gara raggiungono il vantaggio massimo di 4’:40”. Dietro andatura regolare della EF Education-EasyPost tornata a pilotare il plotone all’attacco del primo GPM di giornata a 57 Km dall’arrivo. Sulle prime rampe della salita si portano anche gli Ineos Grenadiers, ritmo più sostenuto e fuga che inizia a perdere secondi. In vista del GPM cede il passo Ballerstedt mentre Gregaard vi transita per primo, stessa cosa al successivo GPM, il francese vestirà così a fine tappa la maglia a pois. Allo scollinamento il gruppo passa con un ritardo di 1’:40”. Dopo una breve discesa, la strada torna a salire, nel trtatto più duro Calmejane si sbarazza dei compagni di fuga, con il solo Skaarseth a tenergli le ruote. Tutti gli altri sono ripresi dal gruppo. Il ricongiungimento con i due fuggitivi superstiti avviene in vista del traguardo volante del Col du Beaulouis, dove Michael Matthews (Team Jayco-AlUla) allunga conquistando lo sprint intermedio, secondo è Skaarseth mentre questa volta Pogacar deve accontentarsi della terza posizione che gli vale comunque 2” di abbuono. Dopo lo sprint sia Matthews che Pogacar si rialzano con nuovamente gli Ineos Grenadiers a condurre la testa della corsa non appena inizia l’ultima salita verso La Loge des Gardes. Restano 6,4 Km da percorrere con alcuni tratti di pendenza in doppia cifra, dopo i primi chilometri la maglia gialla di Magnus Cort alza bandiera bianca, subito dopo si staccano anche Maximilian Schachmann (Bora-hansgrohe), Neilson Powless (EF Education-EasyPost) e Jack Haig (Bahrain Victorious). Davanti fanno capolino gli uomini della UAE Team Emirates, ritmo sempre più elevato che riduce il drappello dei migliori a 20 uomini. Ai meno 4 Km il primo ad accendere la miccia è Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), la risposta di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) è immediata, lo sloveno si francobolla alle ruote del danese, non offre nessun cambio e così il gruppettino dei migliori da dietro riesce a tornare sui due. Ad approfittare di un leggero rallentamento è David Gaudu (Groupama-FDJ), il transalpino va via tutto solo portandosi subito a 15” di vantaggio ai meno 2 Km dal traguardo. Questa volta è Pogacar a piazzare uno scatto a cui Vingegaard non riesce a rispondere, più forte del vento contrario lo sloveno va a riacciuffare Gaudù che si mette alla sua ruota. Ritmo forsennato di Pogar che scava un distacco enorme su tutti gli altri uomini di classifica e va a conquistare la prima vittoria alla Parigi-Nizza, Gaudù chiude ad 1” mentre dietro Vingegaard con le polveri bagnate viene raggiunto e sopravanzato da Gino Mäder (Bahrain Victorious), Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën) e Kévin Vauquelin (Team Arkéa Samsic) chiudendo in quinta posizione a 43” dal nuovo leader della corsa francese, un Pogacar che illumina la corsa verso il sole! Lo sloveno si veste di giallo e si mette dietro a 10” Gaudù, 44” Vingegaard, 56” Yates. Domani quinta tappa, lunga con i suoi 213 KM e un GPM di terza categoria poco più di 30 Km dall’arrivo di Saint-Paul-Trois-Châteaux, strizza l’occhio ai cacciatori di tappe.
Antonio Scarfone

L'esultanza di Tadey Pogacar a La Loges des Gardes (Image credit: Alex Broadway/Getty Images)
A FOLIGNO IL PRIMO SQUILLO DI PHILIPSEN. GANNA RESTA IN MAGLIA AZZURRA
Nella terza tappa della Tirreno-Adriatico 2023 Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) è autore di una volata quasi perfetta che gli consente di vincere con autorità su Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) e Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty). Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) resta in maglia azzurra e domani dovrà vedersela con le prime vere insidie altimetriche a Tortoreto
La terza tappa della Tirreno-Adriatico 2023 parte da Follonica ed attraversando l’Appennino Toscano approda in Umbria e precisamente a Foligno, sede d’arrivo dopo 216 km. Nella prima parte della tappa i ciclisti affronteranno diverse salite, non eccessivamente impegnative ma che comunque potrebbero appesantire le gambe dei velocisti. I gpm categorizzati sono due: il Passo del Lume Spento posto al km 77 e La Foce posto al km 114. Gli ultimi 60 km sono prevalentemente pianeggianti ma una fuga ben assortita potrebbe anche riuscire a fare il colpaccio. La fuga di giornata partiva dopo un km dalla partenza grazie all’azione di quattro ciclisti: Davide Bais e Mattia Bais (Team EOLO Kometa), Stefano Gandin ed Alessandro Iacchi (Team Corratec). Davide Bais era il primo a scollinare sul gpm del Passo del Lume Spento. I due Bais acceleravano mentre Gandin e Iacchi si defilavano restando a bagnomaria tra la coppia di testa ed il gruppo maglia azzurra. Davide Bais scollinava in prima posizione anche sul successivo gpm de La Foce. A circa metà tappa le squadre dei velocisti iniziavano a collaborare più strettamente in testa al gruppo e si alternavano nelle prime posizioni uomini dell’Alpecin Deceuninck, della Jayco AlUla e della Soudal Quick Step. Il vantaggio massimo della coppia di testa, che aveva sfiorato i 7 minuti, iniziava così a calare inesorabilmente. Davide Bais si aggiudicava il traguardo volante di Moiano posto al km 138.7. La coppia di testa veniva ripresa a 70 km dalla conclusione. Una improvvisa accelerazione del gruppo a circa 50 km dall’arrivo metteva in difficoltà Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck), che veniva inghiottito nelle retrovie. A 10 km dalla conclusione si rifaceva vivo in testa al gruppo Wout van Aert (Team Jumbo Visma), che tirava come al solito per i vari capitani dello squadrone olandese. Nella volata finale si segnalavo l’ottimo lavoro dell’Alpecin Deceuninck con Van der Poel che era risalito nelle prime posizioni e si era messo a tirare anche lui per Jasper Philipsen. Era proprio il ciclista belga ad imprimere un’accelerazione irresistibile negli ultimi metri che gli permetteva di vincere nettamente davanti a Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious) e Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty). Chiudevano la top five Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team) in quarta posizione e Simone Consonni (Team Cofidis) in quinta posizione mentre Van Aertm pur avendo tirano negli ultimi km si esibiva anche lui in una volata che gli valeva la sesta posizione. Dopo il secondo posto di ieri Philipsen ottiene oggi la sua prima vittoria del 2023 mentre la classifica generale resta praticamente invariata nelle prime posizioni con Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) che conserva la maglia azzurra con 28 secondi di vantaggio su Lennard Kamna (Team BORA – Hansgrohe) e 30 secondi di vantaggio su Magnus Sheffield (Team INEOS Grenadiers). Domani è in programma la quarta tappa da Greccio a Tortoreto. Le insidie maggiori verranno affrontate nel circuito conclusivo della cittadina marchigiana da ripetere quattro volte, con la salita finale di 3 km a 7%, che verrà affrontata completamente altre due volte. Un bel banco di prova per coloro che vorranno ambire alla classifica generale e perché no anche per Ganna che proverà a mantenere la maglia azzurra confidando nei recenti progressi in salita.
Antonio Scarfone

Jasper Philipsen vince a Foligno (foto: Tim de Waele/Getty Images)
JUMBOSOLEIL BRILLA NELLA CRONOSQUADRE!
Nella terza tappa della Parigi – Nizza 2023 va di scena la cronosquadre con il nuovo regolamento sperimentato da ASO formula che vede prendere i tempi sul primo uomo di ogni squadra al traguardo, in pratica una prova individuale corsa con tutti i componenti. Favoritissima la Jumbo-Visma di Jonas Vingegaard che non delude i pronostici e sulle strade intono a Dampierre-en-Burly chiude al primo posto davanti alla EF Education – EasyPost, con Magnus Cort che passa al comando della classifica generale, terzo il Team Jayco – AlUla.
I primi a partire sono i Lotto Dstny per loro primo riferimento in chiusura con 34’58” ad una media oraria poco superiore ai 55 km/h; il nuovo miglior tempo è stato fatto registrare dal Team Jayco AlUla in 33’:59” con una media di quasi 57 km/h che alla fine gli varrà come terzo miglior tempo. Il tempo degli australiani sarà migliorato dalla EF Education-EasyPost in 33’:56”, riferimento che consente a Magnus Cort di portarsi in testa alla classifica generale ma di non vincere la prova, secondi assoluti, infatti la Jumbo-Visma fa ancora meglio arrivando a chiudere la prova con 33’:55” con una media ancor più vicina ai 57 Km/h. Buona la prova della Groupama-FDJ, quarto miglior tempo con 34:’09”. Al quinto posto la UAE Emirates di Tadej Pogacar chiude a 34’:18” seguiti dai BORA-hansgrohe che fermano le lancette in 34’:20’, al sesto posto la Soudal-Quick Step con 34’:34”, mentre la Trek-Segafredo della maglia gialla Mads Pedersen deve accontentarsi del settimo posto con un riferimento di 34’:40”. Sottotono la prova di Bahrain Victorius, della INEOS Grenadiers e del Team DSM che chiudono ad oltre 40” dalla Jumbo-Visma. La nuova classifica generale della corsa francese vede al comando Magnus Cort Nielsen (EF Education – EasyPost) con un solo secondo su Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma), 3” su Michael Matthews (Team Jayco – AlUla), stesso tempo a 3” Jan Tratnik e Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), 7” su Simon Yates (Team Jayco – AlUla), 8” su Neilson Powless (EF Education – EasyPost) e Tobias Foss (Jumbo-Visma), 11” su Kelland O’Brien (Team Jayco – AlUla) e 14” su Pogacar che chiude la top 10. Domani quarta tappa con arrivo in salita a La Loges des Gardes, 6,8Km al 7% chiama allo scoperto gli uomini di classifica.
Antonio Scarfone

La Jumbo-Visma domina la cronosquadre di Dampierre-en-Burly (Image credit: Getty Images)
07-03-2023
marzo 7, 2023 by Redazione
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TIRRENO-ADRIATICO
L’olandese Fabio Jakobsen (Soudal Quick-Step) si è imposto nella seconda tappa, Camaiore – Follonica, percorrendo 210 Km in 5h06′33″, alla media di 41.103 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e il colombiano Fernando Gaviria (Movistar Team). Miglior italiano Simone Consonni (Cofidis), 8°. L’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) è ancora leader della classifica con 28″ sul il tedesco Lennard Kämna (BORA-hansgrohe) e 31″ sullo statunitense Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers).
PARIGI – NIZZA
Il team olandese Jumbo-Visma si è imposto nella terza tappa, cronometro a squadre di Dampierre-en-Burly, percorrendo 32.2 Km in 33′55″, alla media di 56.963 Km/h. Ha preceduto di 1″ il team statunitense EF Education-EasyPost e di 3″ il team australiano Team Jayco AlUla. Il danese Magnus Cort (EF Education-EasyPost) è il nuovo leader della classifica con 1″ sul belga Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma) e di 3″ sull’australiano Michael Matthews (Team Jayco-AlUla). Miglior italiano Matteo Sobrero (Team Jayco-AlUla), 14° a 18″
TOUR D’ALGÉRIE INTERNATIONAL DE CYCLISME
Il tedesco Adrian Callies (Team Embrace The World Cycling) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Bordj Bou Arreridj, percorrendo 4 Km in 5′19″, alla media di 45.14 Km/h. Ha preceduto di 5″ l’olandese Lars Quaedvlieg (Universe Cycling Team) e di 6″ l’italiano Manuel Oioli (Q36.5 Continental Cycling Team). Callies è il primo leader della classifica con 5″ su Quaedvlieg e 6″ su Oioli
TROFEO PONENTE IN ROSA (Donne)
Il team emiratino UAE Development Team si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre San Lorenzo al Mare – Sanremo, percorrendo 15.6 Km in 22′28″, alla media di 41.662 Km/h. Ha preceduto di 20″ il team nazionale uzbeko e di 32″ il team nazionale elvetico. Miglior team italiano il Top Girls Fassa Bortolo, 6° a 47″. L’italiana Carlotta Cipressi (UAE Development Team) è la prima leader della classifica con lo stesso tempo delle italiane Federica Damiana Piergiovanni (UAE Development Team) e Francesca Pellegrini (UAE Development Team). La prima tappa avrebbe dovuta essere suddivisa in due semitappe, ma la frazione mattutina (circuito di Ceriale, 53.5 Km) era stata annullata in seguito al mancato permesso allo svolgimento deciso dalla prefettura di Savona.
A FOLLONICA JAKOBSEN SVERNICIA TUTTI. GANNA RESTA IN MAGLIA AZZURRA
Nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico, l’arrivo di Follonica è preda dei velocisti con Julian Alaphilippe (Team Soudal Quick Step) e Wout van Aert (Team Jumbo Visma) a lungo gregari di lusso. La volata la vince Fabio Jakobsen (Team Soudal Quick Step) davanti a Jasper Philipsen (Team Alpecin-Deceuninck) e Fernando Gaviria (Team Movistar). Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) conserva la maglia azzurra
La seconda tappa della Tirreno-Adriatico parte da Camaiore e arriva a Follonica dopo 209 km. E’ presente un solo gpm a metà tappa per cui i velocisti dovrebbero giocarsi la vittoria, anche se la salitella dell’Impostino, lunga quasi 1 km e mezzo con una pendenza media del 6% e da percorrere due volte, potrebbe animare il finale di corsa. Dopo lo show offerto nella cronometro iniziale, Filippo Ganna (Team INEOS) riparte oggi in maglia azzurra e vedremo fino a quando il ciclista piemontese riuscirà a resistere al vertice della classifica. Alla partenza da Camaiore non erano presenti Michael gogl (Team Alpecin Deceuninck) ed Andrey Amador (Team EF Education EastPost). Già al primo km evadevano dal gruppo cinque ciclisti: Davide Bais e Mirco Maestri (Team EOLO – Kometa), Stefano Gandin ed Alessandro Iacchi (Team Corratec) e Roland Thalmann (Tudor Pro Cycling Team). Già al km 10 i cinque di testa avevano 3 minuti di vantaggio sul gruppo maglia azzurra che per il momento se la prendeva comoda. Gandin transitava per primo sul gpm di Castellina Marittima posto al km 96.7. A metà tappa il gruppo aveva dimezzato il ritardo sui fuggitivi. Dopo il traguardo volante di Canneto posto al km 136.3 e sul quale transitava in prima posizione ancora Gandin, la fuga perdeva due componenti, ovvero lo stesso Gandin e Bais. I tre ciclisti rimasti in testa, pur dandosi cambi regolari, venivano ripresi abbastanza agevolmente dal gruppo che aveva accelerato con gli uomini della Soudal Quick Step molto attivi in testa, in particolare con Julian Alaphilippe. Il ricongiungimento definitivo avveniva a 20 km dalla conclusione. Le squadre dei velocisti erano presenti nelle prime posizioni del gruppo e si notava anche la presenza di Wout van Aert (Team Jumbo Visma) che teneva alta l’andatura più che altro per consentire ai vari Benoot, Kelderman e Roglic di mantenere una buona posizione in testa. Dopo la seconda ascesa dell’Impostino, sulla quale il gruppo si allungava leggermente anche a causa di una sede stradale meno ampia, ci si preparava così alla volata di Follonica. Fernando Gaviria (Team Movistar) con uno scatto bruciante anticipava la volata ma pur prendendo un vantaggio di una bici veniva risucchiato da Fabio Jakobsen (Team Soudal Quick Step) e Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) che si giocavano la vittoria testa a testa. Era l’olandese a prevalere di pochi centimetri sul belga, mentre Gaviria si piazzava in terza posizione. Chiudevano la top five Biniam Girmay (Team Intermarchè Circus Wanty) in quarta posizione e Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) in quinta posizione. Il primo degli italiani era Simone Consonni (Team Cofidis) che si piazzava in nona posizione. Jakobsen ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella nella seconda tappa della Vuelta a San Juan. In classifica generale Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) conserva la maglia azzurra con 28 secondi di vantaggio su Lennard Kamna (Team BORA – Hansgrohe) e 31 secondi di vantaggio su Magnus Sheffield (Team INEOS Grenadiers). Domani è in programma la terza tappa da Follonica a Foligno di 216 km. Si lascia la Toscana e si entra in Umbria, per una tappa che presenta due semplici gpm nella prima parte del percorso. I velocisti sono attesi al bis prima di un finale di settimana davvero esplosivo e nel quale si decideranno le sorti della Corsa dei Due Mari.
Antonio Scarfone

Fabio Jakobsen vince a Follonica (foto: Tim de Waele/Getty Images)
TIRRENO-ADRIATICO: GANNA MONSTRE A CAMAIORE. IL PIEMONTESE DOMINA LA CRONO E SI VESTE DI BLU
Due settimane fa avevamo lasciato Filippo Ganna un pò deluso al termine di una Volta ao Algarve interpretata benissimo ma persa per una manciata di secondi a causa della crono finale. Lo ritroviamo oggi raggiante al termine di un’altra prova contro il tempo, questa volta dominata infliggendo distacchi abissali ai più immediati rivali. Il fuoriclasse della Ineos-Grenadiers ha stracciato la concorrenza vincendo al lido di Camaiore la breve crono d’apertura della della Tirreno-Adriatico. Alle sue spalle (si fa per dire) Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe) primo degli umani a ben 28″ dal colosso di Verbania e il giovane talento statunitense Magnus Sheffield, compagno di Ganna all’Ineos, a 31″.
La 58a edizione della Tirreno-Adriatico si è aperta, così come già avvenuto un anno fa, con una breve cronometro individuale disputata al Lido di Camaiore. Il percorso, 11,5 km interamente ricavanti sul lungomare della nota località balneare della Versilia, era completamente pianeggiate e presenteva soltanto una curva, l’ideale per gli specialisti delle prove contro il tempo.
Le principali insidie di giornata non sono certamente venute dalla strada, bensì dal maltempo che ha imperversato specialmente nella prima parte della corsa.
Il primo a prendere il via, poco prima dell’ora di pranzo, è stato lo sprinter neerlandese Dylan Groenewegen (Team Jayco-AlUla), seguito a stretto giro da uno degli uomini più attesi della corsa dei due mari, Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Il belga ha però tenuto fede alle dichiarazioni della vigilia e non si è spremuto troppo, disputando una prova abbastanza anonima (alla fine sarà 45° ad oltre un minuto dal vincitore).
Il primo tempo degno di nota è stato fatto segnare dal francese Bruno Armirail (Groupama-FDJ), partito poco dopo Van Aert e capace di fermare le lancette del crono sul tempo di 13′25″. Il campione francese della specialità ha conservato a lungo il primato che è stato interrotto oltre un’ora dopo dal giovane e talentuoso americano dell’Ineos Magnus Sheffield, autore di una prova veramente notevole e primo a scendere sotto i 13 minuti (12′59″ il suo tempo) grazie anche alle condizioni meteo in miglioramento.
Mentre Sheffield si godeva il primato provvisorio, sono arrivati i primi uomini di classifica, tra cui Primoz Roglic (Jumbo-Visma) all’esordio stagionale. Lo sloveno ha concluso la sua prova in 13′17″, appena un secondo meglio di Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe) e due secondi davanti all’altro Bora Jai Hindley. Il primato di Sheffield è stato successivamente avvicinato dall’altro statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates) arrivato a 6″ e dall’australiano Michael Hepburn (Team Jayco-AlUla) giunto a 5″, per essere poi battuto da un ottimo Lennard Kamana (Bora-Hansgrohe) che ha saputo fare meglio di 3″, chiudendo con il tempo di 12′56″.
A quel punto mancava ancora l’uomo più atteso, ovvero Filippo Ganna. Il campione dell’Ineos non ha deluso le aspettative, anzi si è espresso in una performance devastante transitando con 9″ su Kamna all’intermendio per poi concludere in crescendo, chiudendo con un vantaggio di addirittura 28″ sul tedesco e 31″ su Sheffield. Fuori dal podio Hepburn (a 33″) e McNulty (a 34″). Seguono Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) a 39″ e la coppia formata da Joao Almeida (UAE Team Emirates) e Andreas Leknessund (Team DSM) a 41″. Chiudono la top ten di giornata, che ovviamente ricalca anche la prima classifica generale, il danese Casper Pedersen (Soudal-Quick Step) a 47″ e Wilco Keldermann (Jumbo-Visma) a 48″. Tra gli uomini di classifica sono andati bene i già citati Roglic, Vlasov, Hinldey. Bene anche Enric Mas (Movistar Team) giunto a 1′00″, mentre hanno perso qualche secondo in più Santiago Buritrago (Bahrain-Victorius), arrivato a 1′10″, Mikel Landa (Bahrain-Victorius) a 1′15″ e soprattutto Adam Yates (UAE Team Emirates), che ha chiuso ad 1′18″.
Domani è in programma la seconda tappa, la prima in linea di quest’edizione, da Camaiore a Follonia per un totale di 210 km. La frazione sembra destinata alle ruote veloci, ma bisognerà prestare attenzione ad alcuni strappi, l’ultimo dei quali posto a 14 km dall’arrivo.
Pierpaolo Gnisci
Il LAMPO DI MADS PEDERSEN NELLA CORSA DEL SOLE!
Ieri l’ha sfiorata quest’oggi invece la vittoria Mads Pedersen l’ha fatta sua conquistando in volata la seconda tappa della Parigi-Nizza 2023, il corridore della Trek-Segafredo è un fulmine sul traguardo di Fontainebleau e va a bruciare Olav Kooij (Jumbo-Visma) e Magnus Cort (Ef Education-EasyPost). Il danese grazie all’abbuono si piazza al comando della classifica generale. Grande prova di forza da parte di Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) che anche quest’oggi va vincere lo sprint del traguardo volante distanziando così gli uomini di classifica in vista della cronosquadre di domani.
La seconda tappa della Parigi-Nizza 2023 porta i corridori da Bazainville a Fontainebleau, poco più di 163 chilometri senza particolari difficolta altimetriche, epilogo che sa di volata e che scoraggia anche i più avvezzi alla fuga di evadere dal gruppo. Dopo il via non appena il gruppo prende tutta la sede stradale Jonas Gregaard (Uno-X) va via tutto solo, al danese non risponde nessuno. Situazione di corsa con un uomo al comando che arriverà ad avere un vantaggio massimo poco inferiore ai 5’. Dietro nel gruppo sono le solite Soudal-QuickStep, Lotto Dstny ed Alpecin Deceunink a piazzare un proprio uomo in testa ed iniziare le operazioni di recupero. A metà gara un cambio in testa vede la Groupama-FDJ la Bora-hansgrohe imprimere una forte accelerazione, il gruppo poco dopo, quando mancano 70 chilometri all’arrivo si porta a soli 40” da Jonas Gregaard che andandosi a prendere i punti dei due GPM di giornata vestirà a fine tappa la maglia a pois. Poco male visto che l’azione del danese sarà annullata dal gruppo al termine della breve discesa di Mèrèville. Gruppo quindi compatto, da segnalare una caduta, senza particolari conseguenze di Pierre Latour (TotalEnergies). In vista del traguardo volante ecco il déjà-vu di quanto accaduto ieri, Tadej Pogačar va a prendersi i 6″ di abbuono battendo questa volta Michael Matthews (Jayco-AlUla) e Nathan van Hooydonck (Jumbo-Visma), altri secondi preziosi in vista della cronosquadre di domani. Resta da vivere la volata finale con i treni delle squadre dei velocisti lanciati ad altissima velocità, poco prima dell’arco dell’ultimo chilometro una caduta rimescola le carte in tavola, ad uscirne senza conseguenze è una prima parte del gruppo, una secondo troncone si riaccoda ma le posizioni dei velocisti sono ormai compromesse visti i treni scomporsi. Davanti è bravissimo a restare attento Mads Pedersen (Trek-Segafredo) che prende in testa gli ultimi metri e brucia nettamente Olav Kooij (Jumbo-Visma) e Magnus Cort Nielsen (Ef Education-EasyPost). Per il campione del mondo di Harrogate è una vittoria che vale anche la maglia gialla del primato con 2” su Pogacar e 4” su Merlier. Da domani la corsa del sole entra nel vivo con la cronosquadre di Dampierre-en, ben 32.2 km che saranno non decisivi ma di certo determinanti per l’esito finale.
Antonio Scarfone