VAN GILS VA AL MAX AL SAUDI TOUR, SUA LA TAPPA REGINA

febbraio 4, 2022 by Redazione  
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Il belga Maxim Van Gils vince la tappa regina e si porta al vertice della classifica generale alla vigilia della passerella conclusiva. Andrea Bagioli ancora protagonista, anche se il migliore dei nostri all’arrivo e in classifica è Daniel Oss.

Da solo allo Skyviews of Harat Uwayrid. Così Maxim Van Gils (Lotto Soudal) fa il numero nel tappone del Saudi Tour 2022 ipotecando il successo finale. Il belga vince e si prende la maglia verde di leader della generale dopo essere scattato sull’ultima salita, lasciandosi alle spalle un generosissimo Andrea Bagioli (Quick-Step Alpha Vinyl Team), il quale ai -10 dal traguardo aveva dato vita alla bagarre sulle tremende pendenze finali della 4a tappa di 149 km e 300 metri, partita dallo Winter Park di AlUla.
Anche la frazione regina è caratterizzata da un forte vento che fraziona il plotone. Scappano il greco Polychronis Tzortzakis (Kuwait Pro Cycling Team), autore di un’ennesima fuga in questo Giro dell’Arabia Saudita, e il malesiano Muhamad Othman (Team Sapura Cycling). La Quick-Step Alpha Vinyl, vera maestra di tattica, lascia fare per un po’ (il duo di testa avrà un vantaggio massimo di 3’25”) e poi accelera per chiudere il tentativo di Othman e Tzortzakis. Saranno in 18, però, a raggiungerli quando mancano poco più di 50 chilometri dalla conclusione. Si tratta di Niccolò Bonifazio (TotalEnergies) con il compagno di squadra Daniel Oss, Luka Mezgec (Team BikeExchange), Maxim Van Gils, Andrea Bagioli e altri quattro della Quick Step-Alpha Vinyl Team (Tim Declercq, Jannis Steimle, Bert Van Lerberghe e Davide Ballerini. Poi ci sono anche Simone Consonni e Alexis Renard per la Cofidis, il tedesco Nico Denz e Sam Welsford del Team DSM, Danny Van Poppel (Bora-Hansgrohe) e JérémyLecroq (B&B Hotels-KTM). Ad arrancare lì dietro è la maglia verde Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain Victorious).
Nella testa della corsa Bagioli è il più attivo, stimolato dal lavoro dei compagni di squadra. Qualcuno, però, inizia a mollare appena la strada s’impenna e Ballerini cede ai – 12.
Bagioli a questo punto rompe gli indugi, ma gli si accoda subito Van Gils. Le pendenze si fanno importanti: 2,7 km costantemente al 12% e punte del 22%. Buitrago prova ad inseguire cercando di difendere con i denti il simbolo del primato. I due aumentano il vantaggio, poi il belga ai -7 fa “ciao ciao” al valtellinese e arriva da solo al traguardo.
Alle sue spalle Mezgec agguanta la piazza d’onore superando allo sprint Declercq ed i restanti componenti del gruppetto inseguitore, trainato disperatamente da Buitrago e nel quale, nel frattempo, era stato risucchiato Bagioli, giunto a 44”. Il migliore degli italiani è, però, Oss, sesto.
Doppio colpo, dunque, per Van Gils che va in testa alla classifica generale con 36” di vantaggio su Buitrago e 48” sull’ex iridato Rui Costa (UAE Team Emirates). In sesta posizione si piazza Oss con un distacco di 57” dal belga. Caleb Ewan primeggia nella classifica a punti
Domani l’atto finale del Saudi Tour 2022:, una tappa conclusiva di 138.9 Km adatta alle ruote veloci disegnata in circuito attorno a AlUla.

Vito Sansone

Il belga Van Gils si impone sul traguardo più arduo del Saudi Tour (foto Tim de Waele/Getty Images)

Il belga Van Gils si impone sul traguardo più arduo del Saudi Tour (foto Tim de Waele/Getty Images)

03-02-2022

febbraio 3, 2022 by Redazione  
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VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA

L’olandese Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella seconda tappa, Bétera – Torrent, percorrendo 171.5 Km in 4h09′51″, alla media di 41.185 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates) e l’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers). Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) è ancora leader della classifica con 19″ sul russo Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe) e 37″ sullo spagnolo Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team), 17° a 1′34″

ÉTOILE DE BESSÈGES

Il francese Bryan Coquard (Cofidis) si è imposto nella seconda tappa, Saint-Christol-les-Alès – Rousson, percorrendo 156 Km in 3h41′46″, alla media di 42.207 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e il norvegese Tobias Halland Johannessen (Uno-X Pro Cycling Team). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), 5° a 4″. Pedersen è ancora leader della classifica con 17″ sul francese Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) e 21″ su Bettiol

SAUDI TOUR

L’olandese Dylan Groenewegen (Team BikeExchange-Jayco) si è imposto nella terza tappa, Tayma Hadaj Well – AlUla Old Town, percorrendo 181.2 Km in 5h11′21″, alla media di 34.917 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Daniel McLay (Team Arkéa-Samsic) e l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal). Miglior italiano Alberto Dainese (Team DSM), 5°. Il colombiano Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) è ancora leader della classifica con 3″ su Ewan e 13″ sul portoghese Rui Costa (UAE Team Emirates). Miglior italiano Simone Consonni (Cofidis), 7° a 21″

FABULOUS FABIO. JAKOBSEN, VOLATA VINCENTA A TORRENT. EVENEPOEL RESTA IN GIALLO

febbraio 3, 2022 by Redazione  
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Il grave infortunio del Giro di Polonia 2020 sembra ormai alle spalle per Fabio Jakobsen (Team Quick Step Alpha Vinyl) che con una volata irresistibile su un arrivo non banale non dà scampo agli altri velocisti e trionfa con autorità sul traguardo di Torrent. Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) resta saldamente in maglia gialla e domani la terza tappa con arrivo sull’Alto Antenas del Maigmò ci dirà al 99% chi vincerà la Volta a la Comunitat Valenciana 2022.

Nei 172 km da Betera a Torrent della seconda tappa della Volta a la Comunitat Valenciana 2022 sono presenti cinque GPM non difficilissimi ma che la rendono piuttosto movimentata dall’inizio alla fine. Resta comunque una tappa sulla carta favorevole alle ruote veloci, anche se forse non tutti i velocisti presenti saranno in grado di potersi giocare le chances di vittoria in volata. Non diamo però del tutto assenti le speranze di una fuga o di un attacco da parte di qualche finisseur negli ultimi km. Al di là delle previsioni su come possa andare la tappa di oggi, siamo più che certi che Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) non avrà particolari problemi a mantenere sulle spalle la maglia gialla, brillantemente conquistata nella tappa di ieri. La fuga della tappa odierna si componeva di sei ciclisti: Ben King e Joey Rosskopf (Team Human Powered Health), Mikel Xabier Azparren (Team Euskaltel Euskadi), Mathijs Paasschens (Team Bingoal Pauwels), Sergio Roman Martin (Team Caja Rural) ed Ivan Cobo (Team Kern Pharma). All’inizio del primo GPM di Gabaldon, posto al km 52.5, il vantaggio della fuga sul gruppo era di 4 minuti. Ben King faceva incetta di GPM, scollinando in prima posizione su quello di Gabaldon, e su quelli successivi di Rio Juanes, La Muela e Fuente de Real. Non contento, l’americano si aggiudicava anche il traguardo volante di Dos Aguas posto al km 114.5. Il primo ciclista a sfilarsi dalla fuga era Martin ed i quattro superstiti in testa alla corsa potevano vantare ancora 3 minuti di vantaggio sul gruppo a 45 km dall’arrivo. Ai meno 30 il vantaggio del quartetto di testa era inferiore ai 2 minuti. Il gruppo era tirato in particolar modo da Quick Step Alpha Vinyl ed Israel Premier Tech. Il gruppo riprendeva la fuga a 17 km dall’arrivo, dopo che anche Rosskopk si era fatto sfilare. Dylan Teuns (Team Bahrain Merida) accelerava e provava l’azione solitaria, riuscendo anche a scollinare per primo dell’ultimo GPM di Calicanto. Nella discesa spavento per Thomas Dekker (Team Jumbo Visma) che prendeva una curva troppa larga e usciva di strada ‘atterrando’ in un boschetto. Dopo qualche minuto di attesa, Dekker rispuntava a bordo strada, un po’ spaventato ma intero, anche se almeno per oggi doveva rimandare la volata. Nel frattempo Theuns veniva ripreso a 9 km dal termine da un gruppo abbastanza compatto con all’interno ancora diversi velocisti. Ryan Gibbons (UAE Team), altro velocista, era vittima di un’altra caduta a 4 km dall’arrivo. La maglia gialla Remco Evenepoel tirava il gruppo negli ultimi 2 km. Un gregario di lusso per il compagno Fabio Jakobsen, che nella volata con gli ultimi 400 metri in leggera ma costante salita andava a vincere a braccia alzate sul traguardo davanti a Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) ed Elia Viviani (Team INEOS). Chiudevano la top five di giornata Alexander Kristoff (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Matej Mohoric (Team Bahrain Merida) in quarta e quinta posizione. Dopo la grande paura del Giro di Polonia 2020, Jakobsen sembra essere tornato un velocista di altissimo livello ed ottiene la prima vittoria del 2022 all’esordio stagionale. In classifica generale rimane tutto invariato con Evenepoel che resta saldamente in maglia gialla davanti ad Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe) e Carlos Rodriguez (Team INEOS). Domani si riparte da Alicante per la terza tappa da Alicante all’Alto Antenas del Maigmò. E’ la tappa regina della breve corsa spagnola, con la salita conclusiva di 5 km e mezzo a oltre il 10% di pendenza media e tratto finale in sterrato. Evenepoel parte naturalmente con i favori del pronostico e il vantaggio sui diretti avversari è tale da mettere il giovane belga nelle condizioni di chiudere definitivamente il discorso per quanto riguarda la classifica generale.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Fabio Jakobsen a Torrent (foto: Dario Belingheri Getty Images)

La vittoria di Fabio Jakobsen a Torrent (foto: Dario Belingheri Getty Images)

IL VENTO DEL DESERTO SPIRA PER GROENEWEGEN, BUITRAGO RIMANE LEADER

febbraio 3, 2022 by Redazione  
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Terza tappa del Giro dell’Arabia Saudita condizionata dal forte vento, che spezzetta il gruppo e provoca anche alcune cadute. La fuga va e il francese Turgis ci prova addirittura due volte. La seconda sembra la volta buona, ma il gruppo lo riacciuffa e si allo sprint, dove si impone l’olandese Groenewegen

Il giorno di Dylan. Groenewegen era uno degli uomini più attesi nell’arrivo veloce di fronte al castello del centro storico di AlUla e non tradisce. Per l’olandese volante (Team BikeExchange-Jayco) prima vittoria stagionale (e primo hurrà con la sua nuova casacca) nella terza frazione del Saudi Tour, 181 km e 200 metri con partenza da Tayma Hadaj Well. Italiani oggi non ancora vincenti ma comunque protagonisti: in quinta posizione finisce Alberto Dainese (Team DSM) mentre Simone Consonni (Cofidis) e Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl) giungono all’arrivo rispettivamente al nono e decimo posto.
La prima parte è caratterizzata da un susseguirsi di ventagli conditi anche da qualche caduta. Risultato? Gruppo spezzettato e davanti restano in 27, tra cui lo stesso Groenewegen con Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e il vincitore della prima tappa Ewan (Lotto Soudal). Resta indietro la maglia verde Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain Victorious), ma i suoi scudieri riescono a riportarlo davanti. Si compone un nuovo plotoncino di una cinquantina di corridori, da cui si staccano Benjamin Declercq (Arkéa-Samsic), Edward Planckaert (Alpecin-Fenix) e Anthony Turgis (TotalEnergies). Il terzetto raggiungerà i 3’15” di vantaggio massimo.
Ora è la Quick-Step Alpha ad accelerare per il ricongiungimento, che avviene poco dopo. A questo punto a partire è nuovamente Turgis e stavolta la fuga sembrerebbe poter andare in porto, con il transalpino che raggiunge all’incirca 4 minuti e mezzo di vantaggio ai -46 dall’arrivo.
Tuttavia il gran lavoro di Uno-X, Lotto Soudal e BikeExchange-Jayco spegne le velleità del pur combattivo Turgis, che viene raggiunto ai -14, dopo che anche Iljo Keisse (Quick-Step Alpha Vinyl) e Niccolò Bonifazio (TeamEnergies) erano stati costretti ad alzare bandiera bianca ai -36 nel tentativo di agganciarsi al portacolori della TotalEnergies.
Si andrà in volata ed ecco la BikeExchange-Jayco con Luka Mezgec lanciare lo sprint a Groenewegen, che brucia Daniel McLay (Team Arkéa-Samsic) ed Ewan.
In classifica generale Buitrago conserva la maglia verde, ma il vantaggio su Ewan si riduce a soli 3”. A 13” è secondo l’ex iridato Rui Costa (UAE Team Emirates) seguito da Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team) con lo stesso tempo.
Domani si correrà una delle tappe più attese, la quarta, con partenza nuovamente dal Winter Park di AlUla e arrivo al belvedere di Harrat Uwayrid dopo 149,3 km) e una ripida salita 2,7 km al 12%, con punte al 22%, da superare a poco meno di 10 Km dal traguardo

Vito Sansone

Groenewegen vince la terza tappa della corsa araba (foto Bettini)

Groenewegen vince la terza tappa della corsa araba (foto Bettini)

L’ÉTOILE DE BESSÈGES COMINCIA NEL SEGNO DELL’EX IRIDATO MADS PEDERSEN

febbraio 3, 2022 by Redazione  
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Il terzo e decisivo passaggio sulla Côte de la Tour, ha permesso all’ex iridato Mads Pedersen di conquistare la prima tappa dell’ Étoile de Bessèges. La tappa caratterizzata anche dalla presenza del “mistral” ha messo in luce il già buono stato di forma di Filippo Ganna e Alberto Bettiol.

Nel già fitto calendario ciclistico oggi è iniziata l’Étoile de Bessèges, classico appuntamento transalpino di inizio stagione. A scrivere il primo nome sull’albo d’oro di quest’anno è stato l’ex Campione del Mondo Mads Pedersen. Il ventiseienne danese della Trek-Segafredo si è, infatti, imposto sul traguardo di Bellegarde dopo 160 km di gara. La prova inaugurale dell’Étoile de Bessèges era caratterizzata da un tracciato pressoché pianeggiante, con l’unica asperità della breve ma impegnativa Côte de la Tour, da salire tre volte, l’ultima delle quali decisiva avendo il traguardo posto in cima. Ospite indesiderato è invece stato il mistral, che non ha dato tregua ai ciclisti premiando chi ha nel proprio bagaglio tecnico la capacità di muoversi tra ventagli e folate di vento. La corsa è stata anche caratterizzata da una spaccatura nel plotone a causa di una caduta che ha coinvolto anche Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), il più forte velocista presente nel lotto dei partecipanti, avvenuta poco dopo che Lindsay De Vylder (Sport Vlaanderen-Baloise), unico fuggitivo di giornata, era stato ripreso.
A seguito di successivi allunghi e ricongiungimenti, spaccature e ricompattamenti, a giocarsi la tappa si sono presentati nel momento topico della competizione in 27 corridori. Tra gli altri erano presenti Filippo Ganna e Richard Carapaz (INEOS Grenadiers), Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), Greg Van Avermaet e Clément Champoussin (AG2R Citroën), Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Edvald Boasson Hagen e Pierre Latour (TotalEnergies), Benjamin Thomas (Cofidis) e Hugo Hofstetter (Arkéa Samsic). Gli inseguitori con alterne vicende non sono mai riusciti a chiudere il gap, nonostante i molteplici tentativi e i continui rimescolamenti in seno allo stesso gruppo inseguitore. Da segnalare il tentativo di Diego Ulissi (Uae Team Emirates), che si è trascinato dietro altri sette elementi ma non ha centrato l’obiettivo di raggiungere i battistrada nonostante li avesse a vista.
I battistrada ridotti a 23 a causa di alcune defezioni per crampi e alla caduta di Dries De Bondt (Alpecin-Fenix) e Lilian Calméjane (AG2R), si presentano compatti ai meno 20 con la Côte de la Tour diventata ormai decisiva per il successo finale.
Sul tratto più duro della seppur breve ascesa finale Mads Pedersen prende l’iniziativa andando a centrare l’accoppiata tappa e maglia. Un secondo più tardi si sono piazzati alle sue spalle Hofstetter, Boasson Hagen, Bettiol e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies). Completano la top 10 Chris Lawless (TotalEnergies), giunto a 4 secondi; Filippo Ganna, Benjamin Thomas e Greg Van Avermaet a 7 secondi; Tom Skujins (Trek – Segafredo) a a 11 secondi. Il gruppo inseguitore, grazie anche al lavoro degli uomini di Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), l’assente illustre tra i battistrada, ha chiuso dopo una quarantina di secondi. Ovviamente la prima classifica generale ricalca l’ordine d’arrivo, seppur “aggiustata” dagli abbuoni riservati ai primi tre corridori.
Domani si correrà la Saint-Christol-lès-Alès – Rousson di 156 km, tappa caratterizzata un tracciato più vallonato rispetto a quello della frazione d’apertura e un muretto finale ancora più arcigno (600 metri al 12,2%).

Mario Prato

Lex campione del mondo Mads Pedersen tiene a battesimo ledizione 2022 dellÉtoile de Bessèges (foto Mads Pedersen wins stage 1 of Etoile de Bèsseges (foto Luc Claessen / Getty Images)

L'ex campione del mondo Mads Pedersen tiene a battesimo l'edizione 2022 dell'Étoile de Bessèges (foto Mads Pedersen wins stage 1 of Etoile de Bèsseges (foto Luc Claessen / Getty Images)

BUITRAGO VOLA SULLA MUSHROOM ROCK, TAPPA E MAGLIA PER IL COLOMBIANO

febbraio 2, 2022 by Redazione  
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Arrivo in salita alla Mushroom Rock. Dopo la vittoria di Ewan nella tappa d’apertura del Saudi Tour arriva il turno di un corridore sudamericano, il colombiano Buitrago, che al traguardo ha ragione di un amen dell’italiano Bagioli, protagonista nel finale nonostante i postumi della brutta caduta occorsagli ieri

Dopo la caduta della prima tappa (contusione al gomito e due punti di sutura) vuole strafare. Andrea Bagioli (Quick Step Alpha Vinyl) quando la strada inizia ad impennare, all’ultimo chilometro, si riporta su Santiago Buitrago Sanchez (Bahrain-Victorious) e Daniel Oss (TotalEnergies), ma a 200 metri dal traguardo è costretto a lasciar strada al colombiano, che si aggiudica la nervosa seconda tappa del Saudi Tour, poco meno di 164 km dalla Taibah University ad Abu Rakah, conquistando in un colpo solo il primo hurrà della carriera e la maglia verde di leader della generale e sfilando il simbolo del primato ad un comunque bravo Caleb Ewan (Lotto Saudal), vincitore ieri ed arrivato quinto nella frazione giunta nei pressi della Mushroom Rock.
E’ stata unna tappa ricca di saliscendi fino ai 2000 metri finali, quando la strada inizia a salire (pendenza media del 9%) prima di addolcirsi in vista del traguardo, un profilo adatto ai finisseurs.
La fuga di giornata è griffata da un terzetto, guidato dall’olandese Jeroen Meijers (Terengganu Polygon) nel quale ci sono anche il greco Polychronis Tzortzakis (Kuwait Pro Cycling) ed il norvegese Martin Bugge Urianstad (Uno-X), già protagonisti di una lunga azione nella tappa di ieri.
Arriveranno ad ottenere un vantaggio massimo di 4 minuti, poi nel gruppo inseguitore cominciano a lavorare Quick Step, Lotto Soudal e Barhain. L’ellenico è il primo a cedere staccandosi dai compagni di avventura ai -21. Il margine si assottiglia, Bugge Urianstad si volta mentre Meijers non ci pensa affatto a mollare. Mancano 14 km alla conclusione. Sull’asfalto che taglia il deserto e conduce al sito preistorico di Abu Rakah il gruppo preme e anche il portacolori della Terengganu Polygon viene risucchiato. Il ricongiungimento viene così completato ai -13. Fora il francese Cyril Barthe (B&B Hotels). Ora la strada si impenna, arrivando in alcuni tratti anche ad una pendenza massima del 12%. In tanti arrancano ed ecco che, proprio in prossimità dell’ultimo chilometro, Buitrago allunga. Subito dietro di lui un ottimo Daniel Oss. Entrambi, però, non sembrano affondare il colpo. E allora Bagioli stringe i denti, saluta la compagnia e raggiunge la coppia di testa. Il trentino non ce la fa e quindi restano in due. Il valtellinese riparte all’attacco ma Buitrago non molla e si lancia in una rasoiata micidiale staccando Bagioli e brindando al suo primo appuntamento con il successo tra i professionisti. L’alfiere della Quick Step arriva a 1”. In terza posizione il trio composto dal danese Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team), dal belga Maxim Van Gils (Lotto Saudal) e dal suo compagno di squadra Ewan. Ad 11 secondi il resto del gruppo, guidato dal francese Axel Zingle (Cofidis) con Oss al decimo posto. Tappa e maglia di leader, dunque, per Buitrago con Ewan distaccato di 7” e Charmig di 13”. Primo dei corridori di casa nostra Simone Consonni (Cofidis).
Domani con la terza tappa si tornerà in pianura. Il via sarà dato dal Tayma Hadaj Well per giungere di fronte al castello di AlUla dopo 181,2 chilometri.

Vito Sansone

02-02-2022

febbraio 2, 2022 by Redazione  
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VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA

Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella prima tappa, Les Alqueries – Torralba del Pinar, percorrendo 166.7 Km in 4h16′32″, alla media di 38.989 Km/h. Ha preceduto di 16″ il russo Aleksandr Vlasov (BORA-hansgrohe) e di 31″ lo spagnolo Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), 15° a 1′24″. Evenepoel è il primo leader della classifica con 19″ su Vlasov e 37″ su Rodriguez. Miglior italiano Ciccone, 15° a 1′34″

ÉTOILE DE BESSÈGES

Il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) si è imposto nella prima tappa, circuito di Bellegarde, percorrendo 160 Km in 3h32′37″, alla media di 45.152 Km/h. Ha preceduto di 1″ il francese Hugo Hofstetter (Team Arkéa-Samsic) e il norvegese Edvald Boasson-Hagen (TotalEnergies). Miglior italiano Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), 4° a 1″. Pedersen è il primo leader della classifica con 5″ su Hofstetter e 7″ su Boasson-Hagen. Miglior italiano Bettiol, 4° a 11″.

SAUDI TOUR

Il colombiano Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) si è imposto nella seconda tappa, Taibah University – Abu Rakah, percorrendo 163.9 Km in 3h43′51″, alla media di 43.931 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Andrea Bagioli (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e di 7″ il danese Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team). Buitrago è il nuovo leader della classifica con 7″ sull’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) e 13″ su Charmig. Miglior italiano Simone Consonni (Cofidis), 7° a 21″

EVENEPOEL, E’ GIA’ SHOW A TORRALBA DEL PINAR. SUA LA PRIMA MAGLIA GIALLA DELLA VALENCIANA

febbraio 2, 2022 by Redazione  
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Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) inizia la stagione 2022 nel migliore dei modi andando a vincere la prima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana. Il talento belga fa il vuoto nel tratto più impegnativo della salita finale e trionfa a mani alzate indossando la prima maglia gialla, mentre i suoi avversari si leccano le ferite.

La stagione ciclistica 2022 è appena iniziata e dalla Spagna già vengono delle notizie interessanti. Il Challenge Mallorca, nelle cinque giornate di gara, ha visto le vittorie di nuovi talenti (Brandon McNulty, Biniam Ghirmay, Arnaud De Lie) e di campioni affermati (Tim Wellens ed Alejandro Valverde). In questa settimana la Spagna è ancora protagonista – insieme alla Francia con l’Etoile de Besseges ed all’Arabia Saudita con il Saudi Tour – con la 73° edizione della Volta a la Comunitat Valenciana. Saranno cinque tappe in linea che, osservando le altimetrie, saranno preda dei candidati alla vittoria finale (prima e terza) e dei velocisti (quarta e quinta), mentre la seconda potrebbe trasformarsi in una sorta di classica del nord visto i continui saliscendi, soprattutto nella parte centrale. E’ un percorso complessivamente più difficile di quello dello scorso anno, dove era presente anche una cronometro individuale di 14 km. Il clou della corsa sarà senz’altro venerdì 4 Febbraio, con la terza tappa da Alicante ad Antenas del Maigmò. Da Tibi la strada si inerpicherà verso il Balcon de Alicante – già affrontato nella settima tappa della Vuelta 2021 – per poi continuare con un tratto in sterrato. In tutto sono 5 km e mezzo ad oltre il 10% di pendenza media. Ci sarà da divertirsi. Ma anche la prima tappa in programma oggi non è da buttare e chiamerà in causa come anticipato i pretendenti alla vittoria finale. La partenza è da Les Alqueries a Torralba del Pinar per un totale di 166.7 km. In tutto si dovranno affrontare quattro GPM, due di seconda categoria nella parte centrale della tappa ed altri due negli ultimi 15 km. L’arrivo è posto proprio in corrispondenza del quarto ed ultimo GPM. Dopo la partenza da Les Alqueries si formava la fuga di cinque ciclisti che avrebbe caratterizzato la tappa per molti km. I cinque erano: David Gonzalez (Team Caja Rural), Jesus Ezquerra (Team Burgos BH), Joan Bou (Team Euskaltel Euskadi), Ivan Moreno (Team Kern Pharma) e Ben King (Team Human Powered Health). Dopo 40 km il vantaggio della fuga sul gruppo era di 4 minuti e 30 secondi. Nelle prime posizioni del gruppo il Team Movistar controllava la situazione. La fuga transitava indenne sui primi due gpm di giornata, l’Alto de Costur ed El Remolcador. A circa 60 km dall’arrivo, una decisa accelerazione del gruppo inseguitore, con protagoniste la Quick Step Alpha Vinyl e l’immancabile Movistar, riduceva il vantaggio dei fuggitivi a 1 minuto e 10 secondi. Ai meno 40 il vantaggio della fuga era di 50 secondi sul gruppo in forte rimonta. Ezquerra era il primo ciclista della fuga a staccarsi. Poco più tardi il gruppo rientarca sul resto dei fuggitivi che si erano ormai rialzati, a 32 km dall’arrivo. A causa di una caduta a circa 42 km dall’arrivo, giungeva la notizia del ritiro di Hector Carretero (Team Kern Pharma) e di Gavin Mannion (Team Human Powered Health). Con uno scatto deciso Matej Mohoric (Team Bahrain Merida) transitava in prima posizione sul traguardo intermedio di Sueras, posto al km 147.5. Una caduta ai meno 18 metteva fuori casa Nans Peters (Team AG2R), uno degli uomini su cui puntava la compagine francese per la classifica generale. Per lui un colpo all’arcata sopraccigliare destra. Il Team Astana Qazaqstan e il Team Quick Step Alpha Vinyl si mettevano in testa a tirare in vista del GPM di Ayodar, dal cui scollinamento mancavano 15 km all’arrivo. All’inizio della salita verso Torralba del Pinar era il Team Bahrain Merida ad aumentare l’andatura. Il forcing della Bahrain scremava il gruppo, ora molto allungato e forte ormai di una trentina di ciclisti. Ai meno 5 scattavano Antwan Tolhoek (Team Trek Segafredo) e Jakob Fuglsang (Team Israel Premier Tech). Ma l’attacco più deciso lo portava Remco Evenepoel (Team Quick Step Alpha Vinyl) che se ne andava tutto solo a poco più di 4 km dal termine. Il talento belga imprimeva un ritmo insostenibile per gli avversari nel tratto più impegnativo della salita ed andava a vincere in solitaria ottenendo la prima affermazione stagionale. In seconda posizione si piazzava Aleksandr Vlasov (Team Bora Hansgrohe) a 16 secondi di ritardo mentre Carlos Rodriguez (Team INEOS) regolava il primo gruppetto di ritardatari a 31 secondi di ritardo da Evenepoel. Chiudevano la top five Enric Mas (Team Movistar) e Luis Leon Sanchez (Team Bahrain Merida) rispettivamente in quarta e in quinta posizione. In classifica generale Evenepoel se non ha già fatto il vuoto, poco ci manca, visto che veste la maglia gialla con 19 secondi di vantaggio su Vlasov e 37 secondi di vantaggio su Rodriguez.Domani è in programma la seconda tappa da Betera a Torrent, lunga poco più di 172 km. In totale bisognerà affrontare cinque GPM e i diversi saliscendi lungo il percorso potrebbero tagliare fuori alcuni velocisti per la vittoria di tappa. Evenepoel non dovrebbe avere particolari problemi a conservare la maglia gialla.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Remco Evenepoel a Torralba del Pinar (foto: Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency)

La vittoria di Remco Evenepoel a Torralba del Pinar (foto: Luis Angel Gomez/SprintCyclingAgency)

EWAN METTE LA FIRMA SULLA PRIMA DEL SAUDI TOUR

febbraio 1, 2022 by Redazione  
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La seconda edizione del Saudi Tour si apre con un arrivo allo sprint. Se lo aggiudica il forte sprinter australiano Caleb Ewan, che precede l’estone Laas e il colombiano Gaviria

Piccolo ma tosto e combattivo. Caleb Ewan (Lotto Saudal) si aggiudica la tappa di apertura del Saudi Tour 2022, un percorso interamente disegnato nella parte settentrionale dell’Arabia Saudita. Sul traguardo di Winter Park, nei pressi di AlUla, dopo 198 km l’aussie, già vincitore di 5 tappe rispettivamente a Tour e Giro ed una alla Vuelta, sfrutta il treno dei propri compagni bruciando Martin Laas (Bora – Hansgrohe) e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), siglando così la prima vittoria stagionale, la 53a in carriera.
In quarta posizione si piazza l’ex iridato Rui Costa (UAE) a 7”, seguito dal norvegese Martin Bugge Urianstad (Uno-X Pro Cycling Team). Tra i corridori di casa nostra il migliore è Niccolò Bonifazio (TotalEnergies). Bene anche Davide Ballerini (Quick-Step Alpha Vinyl Team), ottavo, e Simone Consonni (Cofidis), decimo.
A muoversi subito nel deserto saudita è un terzetto composto da Sahrul Mat Amin (Terengganu Polygon Cycling Team), Polychronis Tzortzakis (Kuwait Pro Cycling Team) e da Urianstad, che arriveranno ad ottenere un vantaggio massimo di tre minuti.
In testa al gruppo lavorano soprattutto la Lotto e la BikeExchange – Jayco per i loro sprinter, Ewan e Dylan Groenewegen.
Mat Amin cede mentre Urianstad e Tzortazakis, invece, resistono fino ai -25 quando il plotone li riprende e accelera il ritmo in vista del traguardo. Prima, però, ci sono 7 km e mezzo di sterrato e chi vuole primeggiare deve star davanti. Non c’è, però, alcuna selezione e si fila lisci e compatti verso l’ultimo chilometro. I Lotto si portano davanti con Jasper De Buyst ultimo uomo a lanciare la volata al suo capitano. Ewan parte e per Laas e Gaviria nulla c’è da fare. Il 27enne di Sidney conquista anche la maglia verde di leader della generale e cercherà di godersela e gustarsela fino a domani, quando inizieranno le prime asperità. La tappa che prenderà il via dalla Taibah University per concludersi dopo 163,9 chilometri presenta, infatti, una seriedi saliscendi con un finale arduo che culmina nell’arrivo ai 1200 metri di Abu Rakah, traguardo ideale per i finisseur

Vito Sansone

La prima tappa del Saudi Tour si conclude con il successo allo sprint di Caleb Ewan (Getty Images)

La prima tappa del Saudi Tour si conclude con il successo allo sprint di Caleb Ewan (Getty Images)

01-02-2022

febbraio 1, 2022 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

SAUDI TOUR

L’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) si è imposto nella prima tapp, circuito dello Winter Park, percorrendo 198 Km in 4h41′52″, alla media di 42.148 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’estone Martin Laas (BORA-hansgrohe) e il colombiano Fernando Gaviria (UAE Team Emirates). Miglior italiano Niccolò Bonifazio (TotalEnergies). 5°. Ewan è il primo leader della classifica con 4″ su Laas e 6″ su Gaviria. Miglior italiano Bonifazio, 8° a 10″

TOUR OF SHARJAH (Emirati Arabi Uniti)

Il turco Onur Balkan (Sakarya BB Pro Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Khor Fakkan – Sharjah, percorrendo 103 Km in 2h27′56″, alla media di 41.776 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Batuhan Özgür (Sakarya BB Pro Team) e lo sloveno Grega Bole (Shabab Al Ahli Cycling Team). Nessun italiano in gara. Bole si impone in classifica con 4″ sullo spagnolo Javier Gil (Bahrain Cycling Academy) e 39″ sull’australiano Cyrus Monk (MEIYO CCN Pro Cycling).

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