L’ÉTOILE DE BESSÈGES COMINCIA NEL SEGNO DELL’EX IRIDATO MADS PEDERSEN
Il terzo e decisivo passaggio sulla Côte de la Tour, ha permesso all’ex iridato Mads Pedersen di conquistare la prima tappa dell’ Étoile de Bessèges. La tappa caratterizzata anche dalla presenza del “mistral” ha messo in luce il già buono stato di forma di Filippo Ganna e Alberto Bettiol.
Nel già fitto calendario ciclistico oggi è iniziata l’Étoile de Bessèges, classico appuntamento transalpino di inizio stagione. A scrivere il primo nome sull’albo d’oro di quest’anno è stato l’ex Campione del Mondo Mads Pedersen. Il ventiseienne danese della Trek-Segafredo si è, infatti, imposto sul traguardo di Bellegarde dopo 160 km di gara. La prova inaugurale dell’Étoile de Bessèges era caratterizzata da un tracciato pressoché pianeggiante, con l’unica asperità della breve ma impegnativa Côte de la Tour, da salire tre volte, l’ultima delle quali decisiva avendo il traguardo posto in cima. Ospite indesiderato è invece stato il mistral, che non ha dato tregua ai ciclisti premiando chi ha nel proprio bagaglio tecnico la capacità di muoversi tra ventagli e folate di vento. La corsa è stata anche caratterizzata da una spaccatura nel plotone a causa di una caduta che ha coinvolto anche Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), il più forte velocista presente nel lotto dei partecipanti, avvenuta poco dopo che Lindsay De Vylder (Sport Vlaanderen-Baloise), unico fuggitivo di giornata, era stato ripreso.
A seguito di successivi allunghi e ricongiungimenti, spaccature e ricompattamenti, a giocarsi la tappa si sono presentati nel momento topico della competizione in 27 corridori. Tra gli altri erano presenti Filippo Ganna e Richard Carapaz (INEOS Grenadiers), Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), Greg Van Avermaet e Clément Champoussin (AG2R Citroën), Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Edvald Boasson Hagen e Pierre Latour (TotalEnergies), Benjamin Thomas (Cofidis) e Hugo Hofstetter (Arkéa Samsic). Gli inseguitori con alterne vicende non sono mai riusciti a chiudere il gap, nonostante i molteplici tentativi e i continui rimescolamenti in seno allo stesso gruppo inseguitore. Da segnalare il tentativo di Diego Ulissi (Uae Team Emirates), che si è trascinato dietro altri sette elementi ma non ha centrato l’obiettivo di raggiungere i battistrada nonostante li avesse a vista.
I battistrada ridotti a 23 a causa di alcune defezioni per crampi e alla caduta di Dries De Bondt (Alpecin-Fenix) e Lilian Calméjane (AG2R), si presentano compatti ai meno 20 con la Côte de la Tour diventata ormai decisiva per il successo finale.
Sul tratto più duro della seppur breve ascesa finale Mads Pedersen prende l’iniziativa andando a centrare l’accoppiata tappa e maglia. Un secondo più tardi si sono piazzati alle sue spalle Hofstetter, Boasson Hagen, Bettiol e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies). Completano la top 10 Chris Lawless (TotalEnergies), giunto a 4 secondi; Filippo Ganna, Benjamin Thomas e Greg Van Avermaet a 7 secondi; Tom Skujins (Trek – Segafredo) a a 11 secondi. Il gruppo inseguitore, grazie anche al lavoro degli uomini di Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), l’assente illustre tra i battistrada, ha chiuso dopo una quarantina di secondi. Ovviamente la prima classifica generale ricalca l’ordine d’arrivo, seppur “aggiustata” dagli abbuoni riservati ai primi tre corridori.
Domani si correrà la Saint-Christol-lès-Alès – Rousson di 156 km, tappa caratterizzata un tracciato più vallonato rispetto a quello della frazione d’apertura e un muretto finale ancora più arcigno (600 metri al 12,2%).
Mario Prato

L'ex campione del mondo Mads Pedersen tiene a battesimo l'edizione 2022 dell'Étoile de Bessèges (foto Mads Pedersen wins stage 1 of Etoile de Bèsseges (foto Luc Claessen / Getty Images)