A MATRAH GAVIRIA CONCEDE IL BIS. A JAN HIRT IL TOUR OF OMAN 2022

febbraio 15, 2022 by Redazione  
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Con una volata perentoria Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) vince la tappa finale del Tour of Oman 2022, timbrando per la seconda volta in sei tappe. Jan Hirt (Team Intermarchè Wanty Gobert) vince la corsa mediorientale dopo l’exploit di ieri sulla Green Mountain.

La sesta ed ultima tappa del Tour of Oman 2022 é la classica passerella conclusiva di Matrah, dove i velocisti possono esibirsi in volata al termine di un’edizione che ha avuto come al solito il clou sulla Green Mountain nella quinta tappa. Jan Hirt (Team Intermarché Wanty Gobert), ieri in gran spolvero, ritorna a far parlare di sé dopo i buoni risultati di inizio carriera e veste la maglia rossa che al 99% porterà fino alla fine. Dopo la partenza da si formava la fuga di giornata grazie all’azione di sette ciclisti: Johan Meens (Team Bingoal Pauwels Sauces WB), Victor Langellotti (Team Burgos-BH), Mohammed Al Wahibi (Team Oman), Gerd De Keijzer, (Team Novo Nordisk), Alexandre Vinokourov ed Harold Martin Lopez (Astana Qazaqstan Development Team) e Peio Goikoetxea (Team Euskaltel – Euskadi). A 120 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di 2 minuti. Team Intermarché Wanty Gobert e Team Bike Exchange Jayco) controllavano la situazione. A causa di una caduta si segnalavano i ritiri di Marcus Sander Hansen (Team Uno-X Pro Cycling Team) e Johnathan Canaveral (Team Bardiani CSF). Goikortxea si aggiudicava il GPM di Al Hamriyah posto al km 80 mentre dalla fuga si staccavano Al Wahibi, De Keijzer e Vinokourov. Goikoetxea transitava in prima posizione al traguardo volante di Al Jissah posto al km 93.5. In testa al gruppo inseguitore si portavano UAE Team Emirates e Team Quick Step Alpha Vinyl. Il destino dei fuggitivi era ormai segnato. Un nuovo attacco di Dmitry Strakhov (Team Gazprom Rusvelo)consentiva al russo di transitare per primo al successivo traguardo intermedio di Matrah ma il gruppo si ricompattava definitivamente a una quindicina di km dall’arrivo. Ai meno 2 l’ultimo attacco veniva portato da Soren Kragh Andersen (Team DSM) che provava in questo modo a sorprendere i velocisti. Ma il gruppo reagiva immediatamente e si riportava sotto, vanificando le ambizioni del ciclista danese. Era Fernado Gaviria (UAE Team Emirates) a imporsi in volata davanti a Kaden Groves (Team BikeExchange Jayco) ed Amaury Capiot (Team Arkea Samsic). Chiudevano la top five Paul Penhoet (Team Groupama FDJ) e Max Richeze (Team Quick Step Alpha Vinyl), rispettivamente in quarta ed in quinta posizione, con il corridore argentino che veniva successivamente squalificato per scorrettezze. Gaviria ottiene la seconda vittoria al Tour of Oman dopo quella nella prima tappa, portando così a due il totale delle affermazioni stagionali. La classifica generale resta invariata e Hirt vince il Tour of Oman 2022 con 1 minuto di vantaggio su Fausto Masnada (Team Quick Step Alpha Vinyl) ed 1 minuto e 16 minuti di vantaggio su Rui Costa (UAE Team Emirates). Per quanto riguarda le altre classifiche, Gaviria vince la classifica a punti, Anthon Charmig (Uno X Pro Cycling Team) vince quella dei giovani, mentre il Team Arkea Samsic vince la classifica a squadre. Con l’aumentare delle corse in calendario in Europa – in questa settimana sarà protagonista la penisola iberica che domani vede l’inizio di Volta ao Algarve e Vuelta a Andalucia – c’è comunque attesa per l’ultima grande corsa a tappe in Medio Oriente, ovvero l’UAE Tour che si svolgerà dal 20 al 26 Febbraio, che vede l’atteso esordio stagionale di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates).

Giuseppe Scarfone

Fernando Gaviria vince a Matrah (foto: Getty Images)

Fernando Gaviria vince a Matrah (foto: Getty Images)

15-02-2022

febbraio 15, 2022 by Redazione  
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TOUR OF OMAN

Il colombiano Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Al Mouj Muscat – Matrah Corniche, percorrendo 132.5 Km in 4h10′16″, alla media di 31.766 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Kaden Groves (Team BikeExchange-Jayco) e il belga Amaury Capiot (Team Arkéa-Samsic). Miglior italiano Luca Colnaghi (Bardiani CSF Faizanè), 11°. Il ceco Jan Hirt (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) si impone in classifdica con 1′00″ sull’italiano Fausto Masnada (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e 1′16″ sul portoghese Rui Costa (UAE Team Emirates)

CLASICA JAEN PARAISO INTERIOR, SHOW DI LUTSENKO

febbraio 14, 2022 by Redazione  
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Alexey Lutsenko vince la prima edizione della “Strade Bianche spagnola”. Alle sue spalle Tim Wellens e Loic Vliegen

Prima edizione assoluta di questa corsa lungo le strade – e gli sterrati – dell’Andalusia, che si pone come ambizioso obiettivo quello di diventare la versione spagnola della ormai celeberrima Strade Bianche. Il percorso si snoda intorno alla città di Ubeda, ove è posto l’arrivo in vetta ad un GPM dopo tratti di sterrato al culmine di un circuito ripetuto 4 volte.
Nelle battute iniziali si avvantaggiano in 6: Diego Alba (Drone Hopper – Androni), Chad Haga (Human Powered Health), Jenno Berckmoes (Sport Vlaanderen – Baloise), Igor Arrieta, Raul Garcia (Equipo Kern Pharma) e Mikel Azparren (Euskaltel-Euskadi). Dietro il gruppo lascia fare, ben controllato dagli uomini Astana Qazaqstan, così i primi due tratti sterrati vengono passati senza grosse emozioni. Sul terzo tratto bianco di Bayyasa iniziano le schermaglie nel plotone: la Lotto Soudal decide di forzare l’andatura e il vantaggio degli uomini al comando, già sfilacciati, si riduce sensibilmente.
In vista del quarto e ultimo tratto di sterrato il gruppo torna a ranghi compatti, ed è qui che la corsa esplode: se ne vanno Matis Louvel (Arkéa-Samsic) e Andreas Kron (Lotto Soudal), portandosi dietro nomi di tutto rispetto com Tim Wellens (Lotto Soudal), Lennard Kamna, Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe) e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan). È proprio il kazako a fare la differenza e lasciarsi i compagni di fuga alle spalle, riuscendo a divenire così il primo nome iscritto all’Albo d’Oro della corsa odierna.
Alle sue spalle la battaglia per i gradini di rincalzo del podio si accende grazie allo spunto di Loic Vliegen (Intermarché-Wanty-Gobert) che si porta dietro il connazionale Wellens, abile a sfruttarne il lavoro e superarlo agilmente prima della bandiera a scacchi.

Lorenzo Alessandri

Alexey Lutsenko esulta sul traguardo in solitaria (foto SprintCyclingAgency)

Alexey Lutsenko esulta sul traguardo in solitaria (foto SprintCyclingAgency)

14-02-2022

febbraio 14, 2022 by Redazione  
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TOUR OF OMAN

Il ceco Jan Hirt (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) si è imposto nella quinta tappa, Samail – Jabal Al Akhdha (Green Mountain), percorrendo 150.5 Km in 3h35′39″, alla media di 41.873 Km/h. Ha preceduto di 39″ il francese Kévin Vauquelin (Team Arkéa-Samsic) e di 48″ il francese Élie Gesbert (Team Arkéa Samsic). Miglior italiano Kevin Colleoni (Team BikeExchange-Jayco) 4° a 57″. Hirt è il nuovo leader della classifica con 1′00″ sull’italiano Fausto Masnada (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e 1′16″ sul portoghese Rui Costa (UAE Team Emirates)

CLÁSICA JAÉN PARAISO INTERIOR

Il ceco Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) si è imposto nella corsa spagnola, Baeza – Úbeda, percorrendo 187.8 Km in 4h49′12″, alla media di 38.963 Km/h. Ha preceduto di 53″ il belga Tim Wellens (Lotto Soudal) e di 57″ il belga Loïc Vliegen (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux). Unico italiano classificato Marco Tizza (Bingoal Pauwels Sauces WB), 20° a 2′57″

HIRT RIVOLUZIONA IL TOUR OF OMAN. IL CECO VINCE SULLA GREEN MOUNTAIN E SI PRENDE LA MAGLIA ROSSA

febbraio 14, 2022 by Redazione  
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Jan Hirt (Team Intermarchè Wanty Gobert) cancella alcuni anni di anonimato vincendo la tappa regina del Tour of Oman 2022 e balzando al comando in classifica generale. La vittoria finale è ormai ad un passo per il ciclista ceco, mentre Fausto Masnada (Team Quick Step Alpha Vinyl), che ieri aveva vestito la maglia rossa, non riesce a domare le pendenze in doppia cifra del colosso dell’Oman e si fa mestamente da parte.

L’inizio di stagione 2022 ha registrato ieri, senza dubbio, la vittoria più netta, schiacciante ed autorevole delle corse fin qui disputate, che siano estrapolate da una tappa di un breve giro o da una prova in linea di un giorno. Fausto Masnada (Team Quick Step Alpha Vinyl) è stato artefice di una stupenda cavalcata nella decina di km finali della quarta tappa del Tour of Oman 2022 ed il suo vantaggio sul resto degli avversari, adesso che è la nuova maglia rossa, lo pone in pole position per la vittoria finale della corsa mediorientale. Oggi la quinta tappa, con l’arrivo sulla classica Green Mountain, decreterà al 99% il vincitore finale e Masnada è ad un passo dalla sua prima affermazione stagionale. Si parte da Samail e si arriva ad Jabal Al Akhdhar (Green Mountain) dopo 150.5 km. LA fuga di giornata si formava dopo la partenza grazie all’azione di sei ciclisti: Luca Rastelli (Team Bardiani CSF), Laurenz Rex (Team Bingoal Pauwels), Antonio Angulo (Team Euskaltel Euskadi), Angel Fuentes (Team Burgos BH), Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk) e Nicolas Vinokourov (Team Astana Qazaqstan). Era inizialmente il Team Intermarchè Wanty Gobert a tenere sotto controllo la fuga, il cui vantaggio sul gruppo si manteneva costante intorno ai 2 minuti. Rex si aggiudicava il traguardo volante di Wadi Squt posto al km 88.5. Una decisa accelerazione da parte della Quick Step Alpha Vinyl faceva rientrare il gruppo sui fuggitivi ad una sessantina di km dall’arrivo. Nonostante una caduta senza conseguente, anche Mark Cavendish tirava in testa al gruppo per Masnada. Amaury Capiot (Team Arkea Samsic) transitava in prima posizione al secondo traguardo volante di Birkat Al Mouz, posto al km 139.5. Gli ultimi terribili 6 km della tappa erano sempre più vicini. Il gruppo affrontava la salita conclusiva ad un ritmo forsennato e si allungava immediatamente. Era il Team Intermarchè Wanty Gobert a fare il forcing nelle prime tornate della salita. Ai meno 3 gli uomini di classifica erano tutti presenti, in un drappello formato da una decina di ciclisti. A 2 km dalla conclusione attaccava Jan Hirt (Team Intermarchè Wanty Gobert), al quale cercava di rispondere soltanto Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team). Masnada saliva del suo passo cercando di contenere il ritardo dal ciclista ceco. Hirt andava a vincere in solitaria sul traguardo simbolo del Tour of Oman, rifilando 39 secondi a Kevin Vauquelin (Team Arkea Samsic) e 48 secondi ad Elie Gesbert (Team Arkea Samsic). Chiudevano la top five parziale Kevin Colleoni (Team BikeExchange – Jayco) e Rui Costa (UAE team Emirates), a 57 secondi di ritardo da Hirt. Masnada, soltanto undicesimo, accusava un ritardo di 1 minuto e 48 secondi da Hirt, che in questo modo indossava la maglia rossa. Il ciclista ceco ha ipotecato la vittoria finale, avendo 1 minuto di vantaggio su Masnada ed 1 minuto e 16 secondi di vantaggio su Rui Costa. Il ciclista ceco, la cui ultima vittoria di un certo rilievo è stata il Giro d’Austria nel 2016, torna così a far parlare di sé dopo alcune stagioni abbastanza deludenti. Domani è in programma la sesta ed ultima tappa da Al Mouj Muscat a Matrah Corniche, la passerella finale del Tour of Oman 2022 riservata ai velocisti. La presenza dei due semplici GPM di Al Hamriyah e di Al Jissah non intralceranno più di tanto una volata che metterà la parola fine alla breve corsa mediorientale che ha avuto oggi il colpo di scena con la rivoluzione di Hirt.

Giuseppe Scarfone

Jan Hirt vince sulla Green Mountain (foto: Ilario Biondi/SprintCyclingAgency©2022)<br />
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Jan Hirt vince sulla Green Mountain (foto: Getty Images)

13-02-2022

febbraio 13, 2022 by Redazione  
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TOUR OF OMAN

L’italiano Fausto Masnada (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella quarta tappa, Al Sifah – Royal Opera House Muscat, percorrendo 119.5 Km in 3h01′53″, alla media di 39.421 Km/h. Ha preceduto di 1′07″ l’elvetico Mauro Schmid (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e il francese Kévin Vauquelin (Team Arkéa-Samsic). Masnada è il nuovo leader della classifica con 55″ sull’elvetico Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team) e 58″ sul ceco Jan Hirt (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux)

TOUR DE LA PROVENCE

Il colombiano Nairo Quintana (Team Arkéa-Samsic) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Manosque – Montagne de Lure, percorrendo 166.1 Km in 4h23′06″, alla media di 37.879 Km/h. Ha preceduto di 37″ il danese Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo) e lo statunitense Matteo Jorgenson (Movistar Team). Miglior italiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), 12° a 1′27″. Quintana si impone in classifica con 27″ sul francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e 34″ su Skjelmose Jensen

CLÁSICA DE ALMERÍA

Il norvegese Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) si è imposto nella corsa spagnola, El Ejido – Roquetas de Mar, percorrendo 188.2 Km in 4h22′39″, alla media di 42.993 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Nacer Bouhanni (Team Arkéa-Samsic) e l’italiano Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech)

TOUR OF ANTALYA (Turchia)

L’italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Fenix) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, circuito di Antalya, percorrendo 156.5 Km in 3h40′22″, alla media di 42.611 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Arvid De Kleijn (Human Powered Health) e l’italiano Matteo Malucelli (Gazprom-RusVelo). Il danese Jacob Hindsgaul Madsen (Uno-X Pro Cycling Team) si impone in classifica con 4″ sull’italiano Alessandro Fedeli (Gazprom-RusVelo) e 6″ sul lussemburghese Luc Wirtgen (Bingoal Pauwels Sauces WB)

VUELTA DEL PORVENIR SAN LUIS (Argentina)

L’argentino Mauricio Quiroga (Coraza Hierros) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di San Luis, percorrendo 126 Km in 2h44′21″, alla media di 45.999 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Mauricio Paez (Electro 3-Gremios por el Deporte) e il colombiano Luis Carlos Chi (Construcciones Zea-Faro Electrico). Nessun italiano in gara. L’argentino German Nicolás Tivani (Agrupación Virgen de Fatima – San Juan Biker Motos) si impone in classifica con 4″ su Quiroga e 11″ sul colombiano Aldemar Reyes (Team Medellin-EPM).

ALEXANDER KRISTOFF SBARAGLIA TUTTI, SUA LA CLASICÁ DE ALMERÍA

febbraio 13, 2022 by Redazione  
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Alexander Kristoff conquista la Clásica de Almería 2022 giunta alla sua 35ma edizione. Il norvegese piazza subito il primo successo stagionale nella nuova formazione la Intermarché – Wanty – Gobert battendo allo sprint Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic) e Giacomo Nizzolo (Israel – Premier Tech).

Le ruote veloci sono chiamate a giocarsi la vittoria allo sprint sul traguardo di Roquetas de Mar dopo una corsa che offre, nei 18Km previsti, quattro GPM non impegnativi, l’ultimo di quarta categoria a 27 km dall’arrivo. Oggi per tanti ciclisti prima gara stagionale e primo test importante verso gli appuntamenti della prossima primavera. Pronti via e la fuga della prima ora si forma subito con tre uomini in avanscoperta, sono Lukas Postelberger (Bora – Hansgrohe), Gilles De Wilde (Sport Vlaanderen – Baloise) e Xabier Mikel Azparren (Euskatel – Euskadi), I tre hanno il benestare del gruppo tanto da avere un vantaggio massimo che sfiora i 4’. Nel gruppo non c’è, in questa fase di corsa, una squadra che si è presa l’onere di tirare con decisione tanto che il vantaggio va a decrescere soltanto nell’ascesa dei GPM per poi tornare a stabilizzarsi intorno ai 4’. Situazione di corsa congelata, i primi scossoni in testa al gruppo vengono dati dalla TotalEnergie che, non appena entrati nei 100 Km dalla conclusione, riducono il vantaggio dei tre in testa a 2’:40”. A 50 chilometri dalla conclusione restano i soli Pöstlberger e Azparren, De Wilde, staccatosi in precedenza è stato riassorbito dal gruppo. Nei 30 chilometri conclusivi, transitati al GPM il gruppo annulla la fuga grazie all’azione delle squadre interessate alla vittoria, tra le più attive da segnalare l’Arkéa – Samsic, l’Israel – Premier Tech e soprattutto la Intermarché – Wanty – Gobert. Quest’ultima sembra essere la più organizzata in vista dell’ultimo chilometro. E’ infatti un preziosissimo Andrea Pasqualon a pilotare in posizione di lancio Adrien Petit, ultimo uomo per Alexander Kristoff, fino all’ultima curva. Il norvegese, con la sua esperienza riesce a stare coperto in modo perfetto grazie ai suoi compagni di squadra, non resta quindi che finalizzare piazzando, negli ultimi 150 metri, una volata di forza che non dà scampo agli avversari. Deve accontentarsi della seconda posizione Nacer Bouhanni (l’Arkéa – Samsic ) bravo a sopravanzare Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech) che qui lo scorso anno aveva vinto, arrivato in terza posizione. Bravo quindi il norvegese che si presenta vittorioso alla sua nuova formazione con i suoi 34 anni. Chiudono l’ordine di arrivo nelle dieci posizioni, quarto Stanislaw Aniolkowski (Bingoal Pauwels Sauces WB), quinto Sebastián Molano (UAE Emirates), poi Simone Consonni (Cofidis), Mawlijn Van den Berg (EF Education-EasyPost), Jules Hester (Vlaanderen), Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) e Max Kanter (Movistar).

Antonio Scarfone

Alexander Kristoff vince la Clasica de Almeria (foto: Tim de Waele/Getty Images)

Alexander Kristoff vince la Clasica de Almeria (foto: Tim de Waele/Getty Images)

SPIRA ANCORA IL VENTO COLOMBIANO IN PROVENZA, QUINTANA RIPETE IL SUCCESSO DEL 2020

febbraio 13, 2022 by Redazione  
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Nairo Quintana (Team Arkéa Samsic) ha vinto con decisione la frazione regina del Tour of Provence conquistando anche la classifica generale. Mattias Skjelmose Jensen (Trek – Segafredo) si è piazzato al secondo posto di tappa e terzo in generale, mentre Matteo Jorgenson (Movistar Team) ha chiuso terzo oggi. Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team), oggi settimo, ha chiuso al secondo posto finale. Per Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) un’amara squalifica al termine di una buona prestazione in salita.

La tappa regina del Tour of Provence arrivava al termine di 4 giorni di gara ricchi di sorprese e sempre corsi ad alta velocità. Uno dei temi più interessanti della tappa era vedere come Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) potesse difendersi su un arrivo in salita vero, i principali rivali della vigilia erano Julian Alaphilippe a 2” e Ilan Van Wilder a 27” (Quick-Step Alpha Vinyl Team), Pierre Latour (TotalEnergies) a 14” e Nairo Quintana (Team Arkéa Samsic) a 32”. Altri possibili candidati alle prime posizioni della classifica generale erano i giovani Mattias Skjelmose Jensen (Trek – Segafredo) e Matteo Jorgenson (Movistar Team) entrambi a 25”, Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) a 16”, e Aurelien Paret-Peintre (AG2R Citroën Team) a 38”. La tappa di 166 chilometri con partenza da Manosque prevedeva un dislivello di 3200 metri con pochi tratti pianeggianti, le salite durante il percorso non erano particolarmente impegnative, ma il finale di Montagne de Lure con i suoi 13400 metri al 6.5% di pendenza media sicuramente permettevano agli scalatori di giocarsi le loro carte per la classifica generale, in particolare gli ultimi 5 chilometri erano i più difficili.

Il vincitore di ieri Bryan Coquard (Cofidis) non partiva questa mattina, stessa decisione presa dal compagno di squadra Axel Zingle, Nicolas Prodhomme (AG2R Citroën Team) e Raphael Parisella (B&B Hotels – KTM).
Il primo attacco di giornata veniva portato da Luke Rowe (INEOS Grenadiers) e Alexis Gougeard (B&B Hotels – KTM) che ieri era resistito fino agli ultimissimi chilometri al ritorno del gruppo. Una quindicina di chilometri più tardi erano Jonathan Couanon (Nice Métropole Côte d’Azur), Romain Combaud (Team DSM) e Nicolas Debeaumarché (St Michel – Auber93). Questo quintetto riusciva ad accumulare un vantaggio massimo di otto minuti. Progressivamente nella seconda metà di corsa il gruppo recuperava terreno sulla fuga con un gruppo frazionato distante solo un minuto sotto al forcing della TotalEnergies. Proprio sulle prime rampe di salita era Combaud ad allungare in fuga con solo Debeaumarché a resistere con lui per circa 4 chilometri, mentre in salita era la Groupama – FDJ a prendere le operazioni dell’inseguimento. Le due formazioni francesi si alternavano fino ai -6 con poi la Quick-Step Alpha Vinyl Team ad occuparsi di chiudere sull’ultimo fuggitivo con 5 chilometri all’arrivo. A questo punto era il Team Arkéa Samsic ad accelerare con intensità mandando immediatamente in difficoltà il leader della generale Ganna. Giusto il tempo di una trainata di 200-300 metri che Nairo Quintana decideva di scatenare tutti i suoi cavalli partendo secco. Alaphilippe non riusciva ad attaccarsi immediatamente alla sua ruota andando a fare un grandissimo sforzo per riprendere lo scalatore colombiano. A quel punto il francese restava a ruota finché Quintana non compiva una seconda azione alla quale Alaphilippe non provava nemmeno a rispondere lasciando Nairo compiere una grande scalata che lo ha portato a trionfare con ampio margine su tutti gli inseguitori e conquistare la classifica finale. Alaphilippe in evidente difficoltà veniva poi ripreso e staccato da Iván Ramiro Sosa (Movistar Team) con 2.5 chilometri all’arrivo, venendo poi ripreso dopo un chilometro da Jorgenson, Skjelmose Jensen, Van Wilder e Amanuel Ghebreigzabhier (Trek – Segafredo). Tutti questi corridori lo riuscivano a precedere all’arrivo con Sosa un po’ in difficoltà nel finale, a tal punto da venire scavalcato da Skjelmose Jensen concludendo a 37” da Quintana insieme al terzo Jorgenson, Sosa era quindi a 39”, Van Wilder a 41”, Ghebreigzabhier a 46”, Alaphilippe a 47” e Latour a 50”. Un comunque ottimo Ganna riusciva a tagliare il traguardo a 1’22” riuscendo a difendere un bel piazzamento finale, prima però di ricevere la doccia fredda con una squalifica causata da un cambio irregolare della bici eseguito senza motivo in una zona non autorizzata.

La classifica generale ha visto quindi Quintana trionfare con 27” su Alaphilippe che è riuscito a difendere la sua posizione in partenza, mentre Skjelmose Jensen ha chiuso 3° a 34” con Battistella migliore degli italiani a 1’21”.

Carlo Toniatti.

Nairo Quintana festeggia il primo successo stagionale a Montagne du Lure. (Foto Roberto Bettini/SprintCyclingAgency)

Nairo Quintana festeggia il primo successo stagionale a Montagne du Lure. (Foto Roberto Bettini/SprintCyclingAgency)

MASNADA COMPONE UNA SINFONIA REALE A MASCATE. TAPPA E MAGLIA PER L’ITALIANO

febbraio 13, 2022 by Redazione  
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Nella quarta tappa del Tour of Oman 2022, Fausto Masnada (Team Quick Step Alpha Vinyl) è protagonista di una progressione mostruosa nell’ultima decina di chilometri e si invola tutto solo verso il traguardo del’Opera Royal House di Mascate. L’italiano è ora primo in classifica generale con quasi un minuto di vantaggio sulla ex maglia rossa Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team)

Le cose hanno iniziato a farsi sul serio al Tour of Oman 2022. Dopo le prime due tappe favorevoli ai velocisti, ieri il primo vero scossone alla classifica generale è stato dato da Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team) che ha vinto la terza tappa prevalendo sulla salita finale di Al Quayyrat. Oggi il giovane danese riparte da Al Sifah in maglia rossa e cercherà di tenerla fino al traguardo posto di fronte all’Opera Royal House di Mascate. Nel finale la tappa presenta le tre ascese verso Bousher Al Amerat – categorizzate le prime due volte come GPM e la terza come traguardo volante – sulle quali gli uomini di classifica potrebbero darsi battaglia. Non è però da escludere un nuovo avvivo in volata, visto che dall’ultima ascesa di Bousher Al Amerat la strada è completamente pianeggiante fino all’arrivo. Dopo la partenza da Al SIfah si formava un drappello di tre ciclisti che provavano ad andare in fuga. Si trattava di Julen Irizar (Team Euskaltel Euskadi), Samuele Zoccarato (Team Bardiani CSF) e Michael Kurkle (Team Gazprom Rusvelo). Era inizialmente il Team Intermarchè Wanty Gobert a prendersi la responsabilità dell’inseguimento o almeno del controllo della fuga, anche perché la squadra belga aveva tre ciclisti nelle top ten della classifica generale. Il primo traguardo volante di Al Jissah posto al km 27 se lo aggiudicava Zoccarato, il quale si ripeteva quattro km più avanti transitando per primo sul GPM omonimo. I tre di testa venivano ripresi dal gruppo poco prima del successivo GPM di Wadi Al Kabir sul quale il gruppo restava compatto. Sul primo GPM di Bousher Al Amerat si formava un nuovo terzetto in testa che comprendeva ancora Zoccarato, al quale si erano uniti Mauro Schmid (Team Quick Step Alpha Vinyl) e Jonas Hvideberg (Team DSM). Zoccarato scollinava per primo. Le cose cambiavano nella seconda scalata di Bousher Al Amerat, quando Zoccarato perdeva le ruote di Schmid che restava da solo in testa alla corsa e scollinava in prima posizione. Lo svizzero veniva raggiunto da Kevin Vauquelin (Team Arkea Samsic) ad una ventina di km dall’arrivo. Ai meno 10 Fausto Masnada (Team Quick Step Alpha Vinyl) scioglieva le riserve e andava a prendere Vauquelin, nel frattempo rimasto da solo in testa. L’italiano non ci pensava due volte ed accelerava decisamente, andando a compiere una mezza impresa visto che il vantaggio sul gruppo, seppur molto rimaneggiato, aumentava km dopo km. Masnada andava a vincere così con ben 1 minuto e 7 secondi di vantaggio su Schmid, che regolava il gruppetto dei battuti davanti a Vauquelin. In quarta posizione giungeva Rui Costa (UAE Team Emirates), mentre chiudeva la top five Kevin Vermaeke (Team DSM). Masnada ottiene così la prima vittoria del 2022 e si porta anche al comando della classifica generale, potendo vantare un vantaggio di 55 secondi su Charmig e di 59 secondi su Jan Hirt (Team Intermarchè Wanty Gobert). Domani è in programma la quinta e penultima tappa del Tour of Oman. Sulla Green Mountain si deciderà il vincitore dell’edizione 2022. La durezza della salita è risaputa: sono quasi 6 km al 10.5% ma Masnada ha le qualità ed anche il vantaggio in classifica generale per tenere la prima posizione e vincere il Tour of Oman 2022.

Giuseppe Scarfone

Fausto Masnada vince a Mascate (foto: Getty Images)

Fausto Masnada vince a Mascate (foto: Getty Images)

TOUR OF PROVENCE, SPRINT VINCENTE DI COQUARD A MANOSQUE

febbraio 12, 2022 by Redazione  
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Bryan Coquard (Cofidis) ha vinto la seconda tappa del Tour of Provence sul breve strappo conclusivo battendo in maniera netta il campione del mondo Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e un sorprendente Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) che ha difeso la maglia di leader.

La seconda tappa del Tour of Provence presentava un percorso mosso di 181 chilometri da Arles a Manosque. Non era presente nessuna salita davvero impegnativa, ma il Col de l’Aire de Masco, salita di 6.5 chilometri al 4.8% ai -30, poteva creare un forcing in grado di mettere in difficoltà alcuni velocisti. Altro ostacolo potevano essere gli ultimi 1200 metri al 4.2% che non sembravano adattarsi in particolare alle doti di Elia Viviani (INEOS Grenadiers), mentre Arnaud Demare (Groupama – FDJ) e Bryan Coquard (Cofidis) potevano essere considerati i favoriti di giornata.

La prima notizia del giorno era la non partenza di Richard Carapaz (INEOS Grenadiers), testato positivamente al covid-19 prima della partenza, a differenza di altre squadre nelle ultime settimane la INEOS Grenadiers ha deciso di correre regolarmente la frazione.
La fuga di giornata veniva caratterizzata da un gruppetto di 5 corridori comprendente Alexis Gougeard (B&B Hotels – KTM), Evaldas Šiškevičius (Go Sport – Roubaix Lille Métropole), Tony Hurel (St Michel – Auber93), Kevin Besson (Nice Métropole Côte d’Azur) e Paul Ourselin (TotalEnergies). Questi atleti raggiungevano un vantaggio massimo di 5 minuti ai -80 che andava progressivamente a diminuire fino all’ultimo GPM di giornata di Col de l’Aire de Masco, quando il forcing davanti faceva in modo che in vetta alla salita passasse Ourselin con Gougeard con un vantaggio di 30” su Besson e ancora un minuto sul gruppo selezionato a meno di 50 unità, Elia Viviani (INEOS Grenadiers) era tra i pochi corridori importanti ad aver perso contatto. Nella fase conclusiva era la Cofidis a prendere le redini della corsa con decisione, mentre Ethan Hayter (INEOS Grenadiers) perdeva contatto in discesa. Al termine della discesa Gougeard riusciva ad avvantaggiarsi in testa e provava a resistere dal ritorno del gruppo mantenendo 50” ai -10. Erano poi Quick-Step Alpha Vinyl Team e Trek – Segafredo ad aumentare il ritmo dell’inseguimento con l’AG2R negli ultimi 5500 metri a prendere con decisione il compito di tirare il plotone per chiudere gli ultimi 30”. Ilan Van Wilder (Quick-Step Alpha Vinyl Team) ai -2.5 tentava un attacco per sbaragliare le carte riuscendo a riprendere in poco tempo Gougeard, il gruppo riusciva però a restare compatto e Pierre-Luc Perichon (Cofidis) cercava di sfruttare un momento di calma ai -1500 metri per avvantaggiarsi, il compito di inseguirlo era spettato a Dries Devenyns (Quick-Step Alpha Vinyl Team) che terminava il suo lavoro a 350 metri dall’arrivo, non prima di aver chiuso l’attacco del francese. In quel momento era Pierre Latour (TotalEnergies) che provava a sfruttare un momento di indecisione partendo lunghissimo, lanciando però di fatto la volata a Coquard che abilissimo a prendergli la ruota era capace di fare una volata di potenza a tal punto che nessuno provava nemmeno a uscire dalla sua ruota. Per il corridore francese è il secondo sigillo stagionale battendo il suo connazionale Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl Team) e un sorprendente Filippo Ganna (INEOS Grenadiers). Grazie a questa volata Ganna è riuscito a difendere la maglia di leader per soli 2” su Alaphilippe.

Nella giornata conclusiva di domani ci sarà il gran finale sulla Montagne de Lure al termine di una tappa di 166 chilometri da Manosque con un percorso mosso fino agli ultimi 13.4 km completamente in salita con una pendenza media del 6.5% e le pendenze più importanti negli ultimi 5 chilometri. A questo punto potremmo assistere alla sorpresa di Ganna tentare per la prima volta in carriera di vincere una corsa a tappe con Alaphilippe, Van Wilder, Latour e Quintana come principali favoriti per quello che hanno dimostrato in questi giorni di corsa.

Carlo Toniatti.

Lesultanza di Bryan Coquard scortato da i due campioni del mondo in carica. (Foto Roberto Bettini/SprintCyclingAgency)

L'esultanza di Bryan Coquard scortato da i due campioni del mondo in carica. (Foto Roberto Bettini/SprintCyclingAgency)

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