21-02-2022

febbraio 21, 2022 by Redazione  
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UAE TOUR

Il britannico Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella seconda tappa, Al Hudayriyat Island – Abu Dhabi Breakwater, percorrendo 176 Km in 4h20′45″, alla media di 40.499 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) e il tedesco Pascal Ackermann (UAE Team Emirates). Miglior italiano Matteo Malucelli (Gazprom-RusVelo), 6°. Philipsen è ancora leader della classifica con 4″ sul russo Dmitriy Strakhov (Gazprom-RusVelo) e 6″ su Cavendish. Miglior italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers), 6° a 12″

TOUR DU RWANDA

Il francese Sandy Dujardin (TotalEnergies) si è imposto nella prima tappa, Kigali – Rwamagana, percorrendo 148.3 Km in 3h28′25″, alla media di 42.693 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Axel Laurance (B&B Hotels-KTM) e il colombiano Jhonatan Restrepo (Drone Hopper-Androni Giocattoli). Unico italiano in gara Umberto Poli (Team Novo Nordisk), 84°. Il francese Alexandre Geniez (TotalEnergies) è ancora leader della classifica con 6″ su Restrepo e 7″ su Dujardin. Poli 55° a 39″

QUINTANA VOLA A BLAUSASC, DETRONIZZATO WELLENS AL TOUR DU VAR

febbraio 21, 2022 by Redazione  
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Terza e ultima tappa del Tour des Alpes Maritimes et du Var dove un Quintana (Team Arkéa Samsic) in forma smagliante negli ultimi chilometri staccava tutti i rivali, in particolare Tim Wellens (LottoSoudal) che detevena lo scettro di leader provvisorio della classifica generale, prendendosi oltre la vittoria di tappa anche quella assoluta. Per il colombiano un inizio di stagione da incorniare dopo la vittoria del Tour de Provence appena sette giorni fa.

L’ultma frazione si svolgeva tra Villefranche-sur-Mer e Blausasc, dove dsi giungeva dopo 113 chilometri di gara. La corsa che entrava subito nel vivo grazie soprattutto ad uno scatenato Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), visto in azione anche ieri, in cerca della migliore condizione. Sulla prima asperità di giornata, il Col d’Èze, il corridore francese ha provato ad andarsene da solo, ma senza successo. L’azione è stata ripetuta con più decisione una cinquantina di chilometri più tardi, sul GPM di Berre-les-Alpes, dove attaccava e si portava dietro un gruppetto di altri 15 ciclisti tra i quali Alexis Vuillermoz (TotalEnergies). La fuga veniva tenuta sotto controllo dalla Lotto Soudal di Tim Wellens, la quale non ha mai concesso più di un minuto di vantaggio.

A 37 chilometri dalla linea d’arrivo, sulle rampe più dure del Col de Saint Roch, la fuga perdeva pezzi e al comando si ritrovavano soltanto Pinot, Vuillermoz e Michael Storer (Groupama-FDJ). Alle loro spalle dal gruppo attaccava Guillaume Martin (Cofidis), il quale – quinto in classifica con 27″ di ritardo da Wellens – provava a ribaltare il verdetto della tappa di ieri. Ripresi e superati i fuggitivi, a 35 chilometri dal traguardo Martin si trovava da solo in testa. Nel gruppo erano rimaste poche unità quando Quintana decideva di attaccare e di far esplodere letteralmente la corsa. L’attacco del colombiano non lasciava scampo a Wellens il quale – insieme a Pinot, Martin e Vuillermoz – cercava senza risultati di raggiungerlo nella lunga discesa del Col de Saint Roch.

Sul Col de Nice, a 11 km dalla fine, tra gli inseguitori Martin – vedendo che Wellens e compagni avevano esaurito le energie – li staccava cercando di raggiungere il colombiano, che aveva raggranellato ormai un minuto di vantagio. Il distacco, però, aumentava ancora grazie alle accelerazioni di Quintana, il quale faceva segnare in cima un minuto su Martin e 1′43” su Wellens.

Ultimi chilometri in passerella per il corridore dell’Arkea Samsic, ritornato ai suoi livelli migliori. Quintana tagliava il traguardo seguito da Guillaume Martin a 1′21” mentre Pinot, Vuillermoz e Wellens terminavano con 1′30” di di ritardo, seguiti da Storer a 1′37”. Bella prova di Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team). che ha chiuso al settimo posto regolando il plotone dei primi inseguitori a 2′25″ dal vincitore.

Si è trattata di un’edizione del Tour des Alpes Maritimes et du Var molto bella e intensa, con una seconda tappa interessante e una conclusione segnata da un numero di alta scuola da parte del vincitore, che sembra aver ritrovato lo smalto degli anni migliori.

Luigi Giglio

Quintana in azione lungo una delle discesa dellultima tappa del Tour du Var (foto Dario Belingheri/Getty Images)

Quintana in azione lungo una delle discesa dell'ultima tappa del Tour du Var (foto Dario Belingheri/Getty Images)

SERGIO HIGUITA SIGILLO A LOULÉ, REMCO EVENEPOEL VINCE LA VOLTA AO ALGARVE!

febbraio 20, 2022 by Redazione  
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L’ultima tappa della Volta ao Algarve con l’arrivo in salita all’Alto de Malhao (Loulè) vede l’affermazione di Sergio Higuita (EF Education – EasyPost), il colombiano si impone sul connazionale Daniel Martinez (Ineos Grenadiers), terzo Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl) controlla e si porta a casa la breve corsa a tappe lusitana.

Ultimo giorno di corsa e ritmo indiavolato fin dai primi chilometri di corsa tanto che, questa volta, i numerosi tentativi di fuga vengono tutti annullati vista l’alta velocità di crociera del gruppo. Si arriva così tutti insieme al traguardo volante di Loule posto al Km 53 utile a decretare la vittoria nella speciale classifica punti per Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl) su Bryan Coquard (Cofidis). Un primo vero e proprio tentativo di allungo va a concretizzarsi 7 Km dopo quando un numeroso gruppetto, visto anche il profilo in live salita, riesce ad evadere dalla testa della corsa, si portano quindi in avanscoperta Georg Zimmermann (IWG), Juan Pedro López (TFS), Joel Nicolau (CJR), Thomas Pidcock (IGD), Johannes Staune-Mittet (TJV), José Neves (W52), Ivo Oliveira (UAD), César Fonte (KSU), Pascal Eenkhoorn (TJV), Anthony Delaplace (ARK), Lukas Pöstlberger (BOH), Rafael Reis (GCT), Dries De Bondt (AFC), Yves Lampaert (QST), Fabian Lienhard (GFC), Iker Ballarin (EUS), Nickolas Zukowsky (HPM), Michele Gazzoli (AST), Oscar Riesebeek (AFC) e João Matias (TAV). Per loro vantaggio massimo di 3’ anche per via del disinteresse da parte della squadra della maglia gialla, Remco Evenepoel, a controllare la corsa. L’onere così di ricucire ricade sugli uomini di Groupama – FDJ e Bora-Hansgrohe. Davanti intanto a causa di una caduta, senza conseguenze, perdono contatto Riesebeek e Pidcock. E’ il là a vedere, subito dopo, le prime scaramucce per cercare di sfoltire il gruppetto di testa. Prima Neves e, successivamente, Dries De Bondt, piazzano i primi allunghi a cui rispondono Nicolau, Oliveira e Eenkhoorn. I quattro riescono subito ad avere un buon margine così da affrontare il GPM di Alte di terza categoria tutti soli, raggiunti soltanto allo scollinamento. E’ancora De Bond ad allungare seguito questa volta da Oliveira e Zimmermann. I tre questa volta riescono a darsi cambi regolari per arrivare ad affrontare l’ultima fatica di giornata, il GPM dell’Alto do Malhao di seconda categoria. Intanto in gruppo i migliori iniziano a muoversi per annullare la fuga, ormai a tiro, e giocarsi la vittoria di tappa. E’ proprio Daniel Martinez (Ineos Grenadiers) a lanciare il guanto di sfida. Il primo a rispondere è David Gaudu (Groupama-FDJ) seguito da Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe) e, in controllo, Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl). Con un po’ di fatica riesco ad accodarsi anche anche Tobias Foss (Jumbo-Visma) e Jay Vine (Alpecin-Fenix). Anche la maglia gialla dà un contributo a riportarsi sulla testa della corsa che a questo punto, in vista dell’ascesa finale vede un gruppetto formato da Remco Evenepoel, Brandon Mcnulty, Daniel Felipe Martinez, Tobias Foss, David Gaudu , Thibault Guernalec, Sergio Higuita, Joel Nicolau, Johannes Staune-Mittet, Jay Vine, Yves Lampaert e Michele Gazzoli. Ripresi De Bondt e Zimmermann, con Oliveira che già aveva alzato bandiera bianca in precedenza, dietro è la Ineos Grenadiers a tirare per Ethan Hayter riuscendo a riportarsi in testa. Ai meno 3 Km dall’arrivo la Quick-Step Alpha Vinyl impone il suo ritmo scortando il capitano, a farne le spese è proprio Ethan Hayter che perde contatto con i migliori. A 1,3 Km dalla conclusione è addirittura Remco Evenepol ad allungare, con la maglia gialla restano soltanto Gaudu, McNulty, Martinez e Higuita, che si francobbollano alla sua ruota fino a 600 metri dal traguardo. A quel punto una breve fase di studio in vista della volata ristretta, ai meno 300 metri prova a scattare McNulty, troppo lungo, il primo a sopravanzarlo è Martinez, con Gaudu in affanno, e Higuita, al coperto. Dall’ultima curva esce proprio Higuita, il più fresco di tutti ed il più forte, questa volta, rispetto alla seconda tappa, ha strada libera intorno a se e va tutto solo a tagliare il traguardo, secondo arriva il connazionale Martinez, terzo McNulty, quarto Gaudu e quinto, a braccia alzate in segno di vittoria della corsa lusistana, Remco Evenepol. La classifica generale va così a ridisegnarsi in questo modo: Remco Evenepoel vince la Volta ao Algarve 2022 con 1’17” su McNulty, 1’21” su Martínez, 1’39” su Hayter, 2′ su Gaudu, 2’04” su Foss.

Antonio Scarfone

Sergio Higuita vince la tappa conclusiva della Volta ao Algarve (Foto: Roberto Bettini)

Sergio Higuita vince la tappa conclusiva della Volta ao Algarve (Foto: Roberto Bettini)

20-02-2022

febbraio 20, 2022 by Redazione  
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UAE TOUR

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) si è imposto nella prima tappa, circuito di Madinat Zayed, percorrendo 184 Km in 4h42′34″, alla media di 39.07 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’irlandese Sam Bennett (BORA-hansgrohe) e l’italiano Elia Viviani (INEOS Grenadiers). Philipsen è il primo leader della classifica con 4″ su Bennett e sul russo Dmitriy Strakhov (Gazprom-RusVelo). Miglior italiano Viviani, 4° a 6″.

VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA

Il colombiano Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Lagoa – Alto do Malhão (Loulé), percorrendo 173 Km in 4h14′53″, alla media di 40.725 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Daniel Felipe Martínez (INEOS Grenadiers) e di 1″ lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Miglior italiano Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan Team), 51° a 3′18″. Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si impone in classifica con 1′17″ su McNulty e 1′21″ su Martínez. Miglior italiano Gazzoli, 84° a 36′34″.

VUELTA A ANDALUCÍA-RUTA CICLISTA DEL SOL

Il belga Lennard Kämna (BORA-hansgrohe) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Huesa – Chiclana de Segura, percorrendo 146.4 Km in 3h43′05″, alla media di 39.375 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’italiano Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa Cycling Team) e di 10″ l’italiano Alessandro Covi (UAE Team Emirates). Il belga Wout Poels (Bahrain Victorious) si impone in classifica con 14″ sullo spagnolo Cristián Rodríguez (TotalEnergies) e 15″ sul colombiano Miguel Ángel López (Astana Qazaqstan Team). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 13° a 4′56″

TOUR DES ALPES MARITIMES ET DU VAR

Il colombiano Nairo Quintana (Team Arkéa-Samsic) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Villefranche-sur-Mer – Blausasc, percorrendo 112.6 Km in 2h55′17″, alla media di 38.543 Km/h. Ha preceduto di 1′22″ il francese Guillaume Martin (Cofidis) e di 1′30″ il francese Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Miglior italiano Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), 7° a 2′25″. Quintana si impone in classifica con 1′30″ sul belga Tim Wellens (Lotto Soudal) e 1′49″ su Martin. Miglior italiano Vendrame, 22° a 7′59″

GRAND PRIX JUSTINIANO RACE

Il bielorusso Yauheni Karaliok (Minsk Cycling Club) si è imposto nella corsa turca, Okurcalar – Alanya, percorrendo 156.3 Km in 3h19′01″, alla media di 47.122 Km/h. Ha preceduto allo sprint il malesiano Mohd Harrif Saleh (Terengganu Polygon Cycling Team) e l’olandese Joren Bloem (À Bloc CT). Miglior italiano Nicolas Dalla Valle (Giotti Victoria – Savini Due), 8°.

TOUR DU RWANDA

Il francese Alexandre Geniez (TotalEnergies) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Kigali, percorrendo 4 Km in 4′41″, alla media di 51.246 Km/h. Ha preceduto di 6″ il colombiano Jhonatan Restrepo (Drone Hopper-Androni Giocattoli) e di 7″ il connazionale Sandy Dujardin (TotalEnergies). Unico italiano in gara Umberto Poli (Team Novo Nordisk), 71° a 39″. Geniez è il primo leader della classifica con 6″ su Restrepo e 7″ su Dujardin. Poli 71° a 39″

GRAND PRIX JUSTINIANO RACE DONNE

La russa Alina Moiseeva (Lokosphinx) si è imposta nella corsa turca, Okurcalar – Alanya, percorrendo 95.4 Km in 2h26′06″, alla media di 39.179 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Valeria Valgonen (Lokosphinx) e la bielorussa Hanna Tserakh (Minsk Cycling Club). Nessuna italiana in gara

SETMANA VALENCIANA-VOLTA COMUNITAT VALENCIANA FÉMINES

L’italiana Marta Bastianelli (UAE Team ADQ) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, Sagunto – Valencia, percorrendo 118 Km in 2h56′23″, alla media di 40.14 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Balsamo (Trek-Segafredo) e la norvegese Susanne Andersen (Uno-X Pro Cycling Team). L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si impone in classifica con 1′00″ sulla danese Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e 1′57″ sull’italiana Marta Cavalli (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope).

UAE TOUR: NELLA PRIMA TAPPA VOLATA VINCENTE DI PHILIPSEN

febbraio 20, 2022 by Redazione  
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Inizio allo sprint per l’edizione 2022 dell’UAE Tour, apertosi con una tappa interamente tracciata nel deserto. Ripresa la fuga di giornata, l’arrivo è in volata e a imporsi è il belga Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix). Terzo l’italiano Elia Viviani

Lo sprint vincente di Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix) griffa la prima tappa dell’UAE Tour. In una frazione totalmente piatta (185 km con partenza ed arrivo a Madinat Zayed) e, quindi, adatta alle ruote veloci, il belga (24 anni il prossimo 2 marzo) supera in volata Sam Bennett (Bora-Hansgrohe) ed un ottimo Elia Viviani (Ineos Grenadiers) conquistando il suo quindicesimo successo in carriera. A Philipsen vanno anche la maglia rossa di leader della corsa e quella verde di primatista della graduatoria a punti.
Sbandierato il km 0 partono immediatamente in 5: i russi Pavel Kochetkov e Ivan Rovny della Gazprom-Rusvelo, il belga Xandres Vervloesem (Lotto Soudal) e i nostri Luca Rastelli ed Alessandro Tonelli, entrambi della Bardiani Csf Faizanè.
Tagliando il deserto i fuggitivi arrivano ad un vantaggio massimo di 4’24”. Lungo una strada che sembra un biliardo, con 35°C di temperatura e senza un alito di vento, il gruppo lascia cuocere i battistrada a fuoco lento. A tirare sono gli uomini dell’Alpecin per Philipsen e dell’UAE Team Emirates per Pascal Ackermann e Maximiliano Richeze.
Qualche sussulto inizi ad avvertirsi ai -60. Allo sprint intermedio di Liwa si stacca Strakhov. Rastelli, Tonelli, Rovny e Vervloesem proseguono per un’altra quarantina di chilometri. Ai -25, quando il plotone ha ormai a vista i 4, si hanno un’incredibile rallentamento e una frenatona in coda, che causa una caduta Ad aver la peggio è il tedesco Rick Zabel (Israel Premier Tech), che riesce a riprendersi dal capitombolo non senza difficoltà. Resta indietro il russo Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe). Il ricongiungimento avviene a 20 km dal traguardo. Vanno a tutta Jumbo-Visma, Alpecin e Bora. La strada larga e rettilineo d’arrivo interminabile. Filppo Ganna (Ineos Grenadiers) porta sotto Elia Viviani, ma a partire è Sam Bennet (Bora – Hansgrohe) al centro. Philipsen, però, va sulla destra, sorprende tutti e riesce con un colpo di reni a trionfare davanti all’irlandese, con Viviani a chiudere in terza posizione. Bene anche Dylan Groenewegen (BikeExchange-Jayco). quarto davanti al lettone Emile Liepins (Trek – Segafredo) e al francese Arnaud Démare (Groupama-FDJ).
Domani la seconda frazione da Hudayriyat Island a Abu Dhabi Breakwater (176 Km) sarà ancora adatta agli sprinters.

Vito Sansone

 Jasper Philipsen vince la prima tappa del Giro degli Emirati Arabini (Getty Images Sport)

Jasper Philipsen vince la prima tappa del Giro degli Emirati Arabini (Getty Images Sport)

KAMNA RISORGE E VINCE. POELS RESISTE E CONQUISTA LA VUELTA A ANDALUCIA

febbraio 20, 2022 by Redazione  
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Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe) conquista in solitaria la 5a ed ultima tappa della Vuelta a Andalucia. Il tedesco torna al successo dopo un anno (e soprattutto al termine di un periodo in cui aveva deciso di allontanarsi dal ciclismo) staccando tutti i compagni di fuga sull’ascesa finale che conduceva i corridori a Chiclana de la Segura. Alle sue spalle Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa) e Alessandro Covi (UAE Team Emirates), nuovamente protagonista dopo la vittoria nella seconda tappa e due giorni in maglia gialla. Wout Poels (Bahrain-Victorius) resiste ai (pochi) attacchi degli avversari e conquista la Ruta del Sol davanti a Cristian Rodriguez (TotalEnergies) bravo ad approfittare dell’appannamento di Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan Team) e a soffiargli il 2° posto.

L’ultima frazione della Ruta del Sol, con partenza da Huesa e arrivo a Chiclana de la Segura dopo 147 km, prevedeva l’ennesimo percorso costellato di salite e strappi, canovaccio che si era già visto nelle precedenti tappe. Erano infatti ben 4 i gran premi della montagna in programma, due dei quali nei primi 30 km. L’ultima ascesa che portava al traguardo di Chiclana de la Segura non era troppo difficile (6,4 km al 5,6% di pendenza media) ma l’ultimo chilometro e mezzo al 7,6% lasciava comunque l’opportunità di ribaltare una classifica ancora corta (ben 10 corridori nell’arco di 27 secondi).

Il primo attacco è giunto al km 13, ai piedi della prima salita di giornata, il Puerto Fuente del Gallo (6,7 km al 5,9%) ed ha visto protagonista Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe). Al tedesco si sono man mano accodati altri corridori, andando a formare un plotoncino di ben 19 uomini: Andres Camilo Ardila (UAE Team Emirates), Simon Clarke (Israel Start-Up Nation), Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroen Team), Theo Delacroix (Intermarchè-Wanty-Goubert Matériaux), Tsgabu Grmay (Team BikeExchange-Jayco), Sylvain Moniquet (Lotto-Soudal), Jonathan Narvaez (Ineos Grenadiers), Einer Rubio (Movistar Team), Frederik Wandhal (Bora-Hansgrohe), Jimmy Janssen e Stefano Oldani (Alpecin-Fenix), Diego Rosa e Diego Pablo Sevilla (EOLO-Kometa), Diego Lopez e Raul Garcia Pierna (Equipo Kern Pharma), Alvaro Cuadros (Caja Rural-Seguros RGA), Gotzon Martin (Euskaltel-Euskadi) e Daniel Navarro (Burgos-BH). Nonostante la fuga fosse molto corposa, il drappello di testa non è mai riuscito a raggiungere un margine di sicurezza, tant’è che ai -100 poteva vantare poco meno di un minuto di vantaggio sul gruppo della maglia gialla tirato dagli uomini della Quick Step Alpha Vynil. Evidentemente poco convinti della buona riuscita del tentativo, dopo una sessantina di km dal via dal gruppo di testa hanno perso contatto Rosa, Sevilla, Martin, Delacroix e Garcia Pierna. Di li a poco (ai -75) anche gli altri 14 fuggitivi sono stati riassorbiti dal gruppo principale.

La battaglia non si è però fermata e a stretto giro di posta in testa alla corsa si è formato un nuovo gruppo di battistrada che comprendeva anche diversi reduci della prima fuga. Il gruppetto di testa era composto anche stavolta da 19 uomini: Alessandro Covi, Jan Polanc e Matteo Trentin (UAE Team Emirates), Floris De Tier, Jimmy Janssen e Stefano Oldani (Alpecin-Fenix), Nelson Oliveira e Gonzalo Serrano (Movistar Team), Lennard Kamna, Emanuel Buchmann e Frederik Wandhal (Bora-Hansgrohe), Simone Velasco (Astana Qazaqstan Team), Stan Dewulf (Ag2r Citroen Team), Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers), Simon Clarke (Israel Start-Up Nation), Tsgabu Grmay (Team BikeExchange-Jayco), Mark Christian e Lorenzo Fortunato (EOLO-Kometa) e Daniel Navarro (Burgos-BH).
Il nuovo gruppo di testa ha avuto maggiore fortuna rispetto alla prima fuga ed è riuscito lentamente a guadagnare sul gruppo, pur senza dilagare (1′25″ ai -50). L’accordo tra i battistrada è venuto a mancare ai -40 quando, lungo le dure rampe del 3° gpm di giornata, l’Alto de Iznatoraf (2,6 km al 8,4%), Buchmann e Fortunato hanno staccato tutti i compagni di fuga, ad eccezione del belga Janssen che nel giro di poche decine di metri è riuscito a riportarsi sulla coppia di testa. Il nuovo trio ha così scollinato con una decina di secondi sugli altri 16 fuggitivi e con circa 2′40″ sul gruppo ora tirato dalla Bahrain. Al termine della successiva discesa (ai -30) gli attaccanti si sono ricompattati, mentre il distacco del gruppo ormai aveva superato i 3 minuti (vantaggio massimo di 3′30″ ai -23). La corsa ha proceduto per una ventina di chilometri senza sussulti con i battistrada destinati a giocarsi la tappa e il gruppo ormai interessato solo alle questioni di classifica.

La bagarre si è riaperta soltanto negli ultimi chilometri, quando era già iniziata l’ascesa finale. I primi a mollare nel gruppo di testa sono stati Trentin, Wandhal e Christian che nei chilometri precedenti avevano lavorato a fondo per i rispettivi compagni di squadra. La prima accelerazione è stata tentata da Kamna (ai -5,2) lungo un tratto di falsopiano, provocando una ulteriore selezione del gruppetto di testa. Quindi è stato il turno di Gonzalo Serrano (-4,8), subito ripreso da un ottimo Alessandro Covi, e di Nelson Oliveira (-4). L’azione più incisiva è stata però quella di Kamna (ai -3,4). Covi ha provato a rientrare anche sul tedesco, ma evidentemente aveva già speso troppo per rintuzzare i precedenti scatti. A questo punto dal gruppetto degli inseguitori è emerso Lorenzo Fortunato. Il bolognese ha ripreso un Covi in leggera difficoltà e si è posto all’inseguimento di Kamna che sotto lo striscione dei -2 vantava una decina di secondi di margine. Il tedesco ha guadagnato ancora nel corso del penultimo chilometro, per poi affrontare una leggera difficoltà nel tratto più duro. I due italiani erano però ormai troppo lontani e così il corridore della Bora ha potuto festeggiare il primo successo stagionale. Alle sue spalle Lorenzo Fortunato (a 4″) ha preceduto Alessandro Covi (a 10″) e Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers) giunto a 12″ dal vincitore. Più staccati invece Serrano (5° a 25″), Buchmann (6° a 26″) e Oldani (7° a 27″).

Il gruppo nel frattempo aveva notevolmente aumentato l’andatura, esplodendo letteralmente lungo l’ascesa finale. Sul tratto più duro Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) ha provato ad ad accelerare con lo scopo di staccare i rivali per la classifica. Il giovane iberico è finito per piantarsi negli ultimi 300 metri, quando è venuto fuori lo spunto di Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco) bravo a precedere la maglia gialla Wout Poels (Bahrain-Victorius), che così può festeggiare la vittoria finale, e Cristian Rodriguez (TotalEnergies) che ha invece soffiato la piazza d’onore a Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan Team).

La 68sima edizione della Ruta del Sol va quindi a Wout Poels (Bahrain-Victorius) che chiude con 14″ di vantaggio su Cristian Rodrigues (TotalEnergies) e 15″ su Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan Team). Ai piedi del podio Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) con 19″ di ritardo e Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco) che invece paga 20″. Completano la top ten Jack Haig (Bahrain-Victorius) a 22″, Ben O’Connor (Ag2r Citroen Team) a 26″, Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vynil) a 32″, Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) a 34″ e Ivan Sosa (Movistar Team) 10° a 39″.

Pierpaolo Gnisci

Kamna risorge a Chiclana de la Segura (fonte:Getty Images)

Kamna risorge a Chiclana de la Segura (fonte:Getty Images)

ALGARVE, REMCO EVENEPOEL STRATOSFERICO NELLA CRONO!

febbraio 19, 2022 by Redazione  
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Il belga della Quick-Step Alpha Vinyl aveva dichiarato di puntare all’appuntamento con la crono della Volta ao Algarve e così Remco Evenepoel è stato di parola, nei 32,2 Km previsti sbaraglia letteralmente la concorrenza e si porta al comando della classifica generale, abissale il distacco dato ad uno specialista come Stefan Kung (Groupama – FDJ) che chiude secondo a 58″, mentre Ethan Hayter a 1’06”.

C’era tanta attesa per la prova contro il tempo di quest’oggi alla Volta ao Algarve da Vila Real de Santo António a Tavira con un profilo in lieve ascesa al 3,3% a metà percorso riservato comunque agli specialisti. Tra gli uomini più attesi il portacolori della Quick-Step Alpha Vinyl, Remco Evenepoel, dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi non ha deluso le aspettative. Il belga lanciatissimo fin dalla pedana di partenza ha letteralmente polverizzato i tempi degli avversari con un tempo di 37′:49 alla media di 51,089 Km/h. Prestazione sublime che lo porta al comando della corsa ad una tappa dalla fine. Devono accontentarsi delle posizioni di rincalzo Stefan Kung (Groupama – FDJ) arrivato a 58” di ritardo, terzo Ethan Hayter a 1’06” (Ineos – Grenadiers), quarto Tobias Foss (Jumbo Visma) a 1’:11”, quinto chiude Brandon Mcnulty a 1’:25” (UAE – Team Emirates). Rivoluzionata la classifica generale che vede, come detto, Remco Evenepoel al comando con 1’:06 su Ethan Hayter secondo, segue a 1’:25 Brandon Mcnulty terzo, quarto Daniel Felipe Martinez (Ineos – Grenadiers) a 1’:30”, mentre in quinta posizione abbiamo Stefan Kung a 1’:43”. Domani frazione conclusiva con arrivo in salita all’Alto do Malhão (Loulé) ascesa di 2,5 Km con pendenza media del 9,7% andrà a delineare il podio conclusivo della corsa nelle posizioni di rincalzo visto che la prima sembra ormai essere ipotecata dal fenomeno belga!

Antonio Scarfone

Remco Evenepoel vince la cronometro (foto: Getty Images)

Remco Evenepoel vince la cronometro (foto: Getty Images)

TURBINE WELLENS A LA TURBIE, BATTE QUINTANA E SI PRENDE LA MAGLIA AL TOUR DE VAR

febbraio 19, 2022 by Redazione  
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Seconda tappa e seconda vittoria per la Lotto Soudal al Tour des Alpes Maritimes et du Var, dopo Caleb Ewan questa volta a tagliare la linea del traguardo prima di tutti è stato il belga Tim Wellens. Dopo aver già vinto in questo inizio di stagione, lo scorso 28 gennaio al Trofeo Serra de Tramuntana, Wellens si è ripetuto nella frazione di 149 km che da Puget-Théniers terminava a La Turbie regolando Nairo Quintana (Team Arkéa Samsic) in uno sprint a due.

Tappa segnata da continui saliscendi e ben quattro GPM che favorivano l’azione degli attaccanti. Partenza veloce e diversi tentativi di fuga, quella buona vedeva come protagonisti Lewis Askey (Groupama FDJ), Lilian Calmejane (AG2R Citroën Team), Jonas Rutsch (EF Education Easypost), Jonathan Couanon e Maxime Urruty (Mice Metropole Cote d’Azur). Cofidis, Lotto Soudal e Arkéa Samsic si impegnavano in prima persona per tenere la corsa chiusa e i fuggitivi venivano ripresi uno a uno, così a meno di 45 chilometri dal traguardo il gruppo ritornava compatto.

La Cofidis di Guillaume Martin sul Col de Châteauneuf, penultimo GPM di giornata, si metteva in testa al plotone a dettare l’andatura, un’andatura molto elevata che spezzava e sfaldava il gruppo. Finito il loro lavoro faceva capolino addirittura il leader della classifica generale provvisoria, Caleb Ewan (Lotto Soudal), il quale mostrando una condizione fisica già ottimale scortava con maestria Tim Wellens in vista del Col d’Éze. Sulla salita finale attaccava con veemenza il colombiano Nairo Quintana (Team Arkéa Samsic), il quale scalpitava e non vedeva l’ora di dar fuoco alle polveri. Il primo ciclista a riprenderlo era Martin, seguito da Tim Wellens (Lotto), Alexis Vuillermoz (TotalEnergies), Amanuel Ghebreigzabhier (Trek-Segafredo) e Valentin Madouas (Groupama).

A meno 11,5 chilometri secondo e decisivo attacco di Quintana, questa volta ancora più deciso. Il corridore della Arkéa Samsic staccava tutti e solo Wellens – staccando a sua volta gli ex compagni del gruppetto inseguitore – riusciva a riprenderlo a tre chilometri dalla linea d’arrivo.
La vittoriasi decideva in uno sprint a due tra Wellens e Quintana, uno sprint dove non c’era storia con il belga che vinceva facilmente e andava a conquistare anche il primato in classifica generale. A 26″ al terzo posto si piazzava Madouas davanti a Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Martin. Da segnalare il quattordicesimo posto di Marco Tizza (Bingoal Pauwels Sauces WB). Appuntamento a domani quando si disputeràl’ultima e decisiva tappa da Villefranche-sur-Mer a Blausasc, una frazione breve ma esplosiva con soli 113 chilometri di strada nei quali si concentrano sei salite, nessuna particolarmente impegnativa.

Luigi Giglio

Wellens precede Quintana a La Turbie (Getty Images Sport)

Wellens precede Quintana a La Turbie (Getty Images Sport)

RIBALTONE IN ANDALUSIA. TAPPA E MAGLIA PER POELS, CROLLA COVI

febbraio 19, 2022 by Redazione  
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La 4a tappa della Vuelta a Andalucia in linea teorica non avrebbe dovuto sortire particolari effetti sulla classifica generale. E invece la corsa, letteralmente esplosa lungo la prima salita di giornata, ha regalato spettacolo e un clamoroso ribaltone in testa alla graduatoria. A conquistare la frazione e la leadership della corsa iberica è stato l’olandese Wout Poels (Bahrain-Victorius) abile nel battere in uno sprint a due Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) con cui si sera avvantaggiato nel finale di corsa.

La penultima frazione della Ruta del Sol proponeva 167 km con partenza da Cúllar Vega e arrivo a Baza. Le asperità erano concentrare in prevalenza nel tratto iniziale. In particolare, al km 22 era posta la cima de l’Alto del Purche (6,8 km al 9,1% di pendenza media), mentre l’ultimo dei 3 gpm di giornata si trovava ad oltre 40 km dall’arrivo. Una tappa sulla carta non destinata a produrre disastri, ma comunque insidiosa.

Il primo attacco di giornata è nato dopo una manciata di km dal via grazie all’azione di cinque uomini: Mikkel Honorè (Quick-Step Alpha Vynil), Greg Van Avermaet (Ag2r Citroen Team), Taco Van der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux) e la coppia della Sport Vlaanderen formata da Jenno Berckmoes e Rune Herregodts, vincitore della prima tappa. Il loro tentativo è stata neutralizzato intorno al km 20, quando erano già iniziate le dure rampe dell’Alto del Purche. A questo punto è successo l’imponderabile perchè dal gruppo che aveva già perso diversi pezzi, è emerso un drappello di 14 uomini che comprendeva quasi tutti i big della classifica: Damiano Caruso, Jack Haig, Mikel Landa e Wout Poels (Bahrain-Victorious), Miguel Ángel López, Alexey Lutsenko e Harold Tejada (Astana), Simon Yates (BikeExchange), Carlos Rodríguez (Ineos), Ben O’Connor (Ag2r), Mauri Vansevenant (Quick-Step), Iván Sosa (Movistar), Cristián Rodríguez (TotalEnergies) e Jefferson Cepeda (CajaRural). Grande assente la maglia gialla di Alessandro Covi (UAE Team Emirates).

In fondo alla discesa i battistrada potevano contare su un margine di circa un minuto sul gruppo che nel frattempo si era ricomposto ed era tirato dagli uomini della UAE e da quelli della Bora-Hansgrohe. Si è così innescato un lungo testa a testa tra fuggitivi e gruppo inseguitore. Davanti però vi erano molti big che hanno spinto fino in fondo, aumentando un pò per volta il distacco che ai -80 era salito a 2′20″. Il plotone ha così man mano perso convinzione, per poi mollare definitivamente la presa (arriverà al traguardo con 7 minuti di ritardo dal vicintore). La corsa si è così ristretta ai 14 battistrada che hanno collaborato di buona lena fino ai 20 chilometri finali, quando ormai era evidente che sarebbero stati loro a giocarsi sia la tappa che la classifica generale. Sono così iniziati gli attacchi che hanno visto come protagonista principali Damiano Caruso e Simon Yates. A beccare l’azione giusta sono stati però Alexey Lutsenko e Wout Poels che sono riusciti ad avvantaggiarsi ai -15. I due attaccanti hanno subito trovato un buon accordo e approfittando anche della confusione che regnava tra gli inseguitori hanno guadagnato un margine di circa mezzo minuto.
Si è dunque arrivati alla volata a due, a cui la coppia di testa è giunta dopo aver notevolmente rallentato nell’ultimo chilometro. Poels è passato davanti ai -800 e ha poi lanciato la volata ai -150. Lutsenko è uscito dalla ruota dell’olandese e lo ha affiancato ma non è poi riuscito a passarlo negli ultimi 50 metri in leggera salita. Poels ha così colto la sua prima vittoria stagionale conquistando anche la maglia gialla. La volata per il 3° posto è stata vinta da Vansevenant che ha battuto Simon Yates, Damiano Caruso, Cristian Rodriguez, Jack Haig, Ivan Sosa, Ben O’Connor, Miguel Angel Lopez e Carlos Rodriguez, tutti giunti a 18″ dal vincitore.

La nuova classifica generale vende in testa proprio Poels, che ora guida con 10″ su Miguel Angel Lopez e 12″ su un drappello formato da Cristian Rodriguez, Jack Haig, Ivan Sosa e Carlos Rodriguez. Seguono Simon Yates e Ben O’Connor a 21″, Lutsenko a 24″ e Mauri Vansevenant a 27″.

Domani quinta e ultima tappa con arrivo in cima alla salita di Chiclana de Segura. Saranno appena 147 i chilometri che i corridori dovranno percorrere, ma così come nelle altre frazioni non mancheranno le asperità, tra cui da segnalare il duro strappo de l’Alto de Iznatoraf (2,6 km al 8,4%). L’ultima ascesa (6,5 km al 5,6%) darà l’opportunità agli immediati inseguitori di Poels di provare a ribaltare nuovamente la graduatoria.

Pierpaolo Gnisci

Poels tappa e maglia a Baza (fonte: Sprint Cycling Agency)

Poels tappa e maglia a Baza (fonte: Sprint Cycling Agency)

19-02-2022

febbraio 19, 2022 by Redazione  
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VOLTA AO ALGARVE EM BICICLETA

Il belga Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl Team) si è imposto nella quarta tappa, cronometro individuale Vila Real de Santo António – Tavira, percorrendo 32.2 Km in 37′49″, alla media di 51.089 Km/h. Ha preceduto di 58″ l’elvetico Stefan Küng (Groupama-FDJ) e di 1′06″ il britannico Ethan Hayter (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team), 16° a 2′59″. Evenepoel è il nuovo leader della classifica con 1′06″ su Hayter e 1′25″ sullo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Miglior italiano Battistella, 13° a 3′27″.

VUELTA A ANDALUCÍA-RUTA CICLISTA DEL SOL

Il belga Wout Poels (Bahrain Victorious) si è imposto nella quarta tappa, Cúllar Vega – Baza, percorrendo 167.4 Km in 3h56′52″, alla media di 42.404 Km/h. Ha preceduto allo sprint il kazako Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) e di 18″ il connazionale Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Miglior italiano Damiano Caruso (Bahrain Victorious), 5° a 18″. Poels è il nuovo leader della classifica con 10″ sul colombiano Miguel Ángel López (Astana Qazaqstan Team) e 12″ sullo spagnolo Cristián Rodríguez (TotalEnergies). Miglior italiano Caruso, 13° a 4′22″

TOUR DES ALPES MARITIMES ET DU VAR

Il belga Tim Wellens (Lotto Soudal) si è imposto nella seconda tappa, Puget-Théniers – La Turbie, percorrendo 149.1 Km in 3h46′00″, alla media di 39.58 Km/h. Ha preceduto allo sprint il colombiano Nairo Quintana (Team Arkéa-Samsic) e di 26″ il francese Valentin Madouas (Groupama-FDJ). Miglior italiano Marco Tizza (Bingoal Pauwels Sauces WB), 14° a 1′33″. Wellens è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Quintana e 26″ su Madouas. Miglior italiano Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), 23° a 5′34″

GRAND PRIX VELO ALANYA

Il kazako Igor Chzhan (Almaty Cycling Team) si è imposto nella corsa turca, circuito di Güzelbağ, percorrendo 129.8 Km in 3h44′11″, alla media di 34.739 Km/h. Ha preceduto di 32″ l’olandese Meindert Weulink (À Bloc CT) e il tedesco Moritz Kretschy (nazionale tedesca). Miglior italiano Stefano Gandin (Team Corratec), 13° a 58″

GRAND PRIX VELO ALANYA DONNE

L’ucraina Viktoria Yaroshenko (Lviv Cycling Team Women) si è imposta nella corsa turca, circuito di Güzelbağ, percorrendo 98.3 Km in 3h14′48″, alla media di 30.277 Km/h. Ha preceduto di 3′14″ la connazionale Alena Ivanchenko (UAE Team ADQ) e di 3′16″ la francese Manon Souyris (Stade Rochelais Charente Maritime). Nessuna italiana in gara

SETMANA VALENCIANA-VOLTA COMUNITAT VALENCIANA FÉMINES

L’olandese Annemiek van Vleuten (Movistar Team) si è imposta nella terza tappa, Vila-Real – Vistabella del Maestrat, percorrendo 135 Km in 4h07′46″, alla media di 32.692 Km/h. Ha preceduto di 1′07″ la danese Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope) e di 1′51″ l’italiana Marta Cavalli (FDJ-Nouvelle Aquitaine-Futuroscope). La Van Vleuten è la nuova leader della classifica con 1′05″ sulla Ludwig e 1′57″ sulla Cavalli

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