22-05-2018

maggio 22, 2018 by Redazione  
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GIRO D’ITALIA

L’australiano Rohan Dennis (BMC Racing Team) si è imposto nella sedicesima tappa, cronometro individuale Trento – Rovereto, percorrendo 34.2 Km in 40′00″ alla media di 51.30 Km/h. Ha preceduto di 14″ il tedesco Martin e di 22″ l’olandese Dumoulin. Miglior italiano Fabio Aru (UAE-Team Emirates), 6° a 57″ (giuntio a 37″ ma penalizzato di 20″ per scia). Il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott) è ancora maglia rosa con 56″ su Dumoulin e 3′11″ sull’italiano Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida Pro Cycling Team).

TOUR DES FJORDS

L’olandese Fabio Jakobsen (Quick-Step Floors) si è imposto nella prima tappa, Lindesnes – Grimstad, percorrendo 191 Km in 4h22′32″ alla media di 43.65 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Hofland e Roosen. Miglior italiano Nicola Bagioli (Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini), 37°. Jakobsen è il primo leader della classifica con 4″ su Hofland e 5″ sul ceco Sisr. Miglior italiano Bagioli, 39° a 10″

RÁS TAILTEANN (Irlanda)

L’olandese Luuc Bugter (Delta Cycling Rotterdam) si è imposto nella terza tappa, Tipperary – Listowel, percorrendo 140.4 Km in 3h03′44″ alla media di 45.85 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Carstensen e il belga De Vylder. Due italiani in gara: Matteo Cigala (Viner Caremark Pactimo), 8°, e Seid Lizde (Holdsworth Pro Racing), 32°. L’elvetico Cyrille Thièry (IAM-Excelsior) è ancora leader della classifica con 10″ su Bugter e 11″ sull’irlandese Shaw. Lizde 103° a 14′16″, Cigala 110° a 26′28″

TOUR OF ALBANIA

L’italiano Nicola Gaffurini (Sangemini – MG.Kvis) si è imposto nella quarta tappa, Vlorë – Sarandë, percorrendo 122.8 Km in 3h32′46″ alla media di 34.63 Km/h. Ha preceduto di 1′59″ l’italiano Paolo Totò (Sangemini – MG.Kvis) e di 2′02″ l’italiano Matteo Rabottini (Meridiana Kamen Team). L’italiano Michele Gazzara (Sangemini – MG.Kvis) è ancora leader della classifica con 1′01″ su Gaffurini e 1′51″ sul croato Maltar

TOUR OF JAPAN

Lo sloveno Grega Bole (Bahrain Merida Pro Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Inabe, percorrendo 127 Km in 3h11′57″ alla media di 39.70 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Marco Canola (Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini) e il britannico Bibby. Bole è ancora leader della classifica con 5″ su Canola e 9″ su Bibby.

LE TOUR DE FILIPINAS

Il filippino El Joshua Cariño si è imposto nella terza tappa, Bambang City – Lingayen City, percorrendo 188.1 Km in 4h28′56″ alla media di 41.97 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale (e fratello) Daniel Ver Cariño e di 1′30″ il connazionale Corpuz. El Joshua Cariño è il nuovo leader della classifica con 4″ su Daniel Ver Cariño e 1′41″ sul connazionale Oranza.

TRENTO – ROVERETO: TIC-TAC, ROMBANO I CRONOMETRI

maggio 22, 2018 by Redazione  
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Non sarà la solita “wine stage” che gli organizzatori hanno proposto negli ultimi anni. In primis perché stavolta la “tappa dei vini” sarà quella che si disputerà l’indomani sulle strade della Franciacorta; e poi perché la tappa a cronometro disegnata fra Trento e Rovereto presenterà una fisionomia più snella rispetto a quelle proposte dai tracciati ondulati visti tra i vigneti del Sagrantino e del Chianti, che avevano costretto i grandi cronomen a “contenere” le loro cilindrate. Oggi gli scalatori rischiano grosso e i minuti voleranno nei luoghi dove, 100 anni, si spegnevano gli echi delle cannonate della Grande Guerra.

Fino alla scorsa edizione era stata soprannnominata “wine stage” la tappa a cronometro della corsa rosa, in grado di far “perdere la testa” alla classifica. Sarà così anche stavolta, anche se il titolo di “tappa del vino” è stato trasferito a quello della frazione in linea in programma il giorno successivo tra i vigneti della Franciacorta, perché i 34.5 Km che si dovranno percorrere contro il tempo fra Trento e Rovereto potrebbero per davvero stravolgere i piani alti della classifica a tutto vantaggio dei cronomen. I percorsi proposti lo scorso anno sulle strade del Sagrantino in Umbria e nel 2016 nel Chianti erano resi complicati da saliscendi e curve, elementi che strizzavano leggermente l’occhio agli scalatori e che, invece, scarseggeranno nel tracciato predisposto dagli organizzatori nella valle dell’Adige e che è scomponibile in cinque fasi distinte dal punto di vista altimetrico. I primi 15 Km saranno i più snelli per via di un profilo che ricorda quello del mare quando è perfettamente calmo e non è movimento da quelle lievi increspature che, al contrario, si notano nei successivi 9 Km. È a quel punto che si affronterà il tratto più arduo di questa crono che, per continuar a ragionare in termini marinari, è poco più di un’ondata che, trasposta sulla strada, prende la forma di uno strappo lungo poche centinaia di metri e neanche troppo impegnativo, superato il quale l’altrimetria riprendere una fisioniomia dolcemente beccheggiata per circa 4 Km. E poco meno di 4 Km misurerà la quinta e ultima fase di questa tappa, nella quale la strada tornerà quasi perfettamente piatta, con la tendenza leggermente a salire in direzione del traguardo. D’insidie, dunque, la strada ne presenterà ben poche mentre i problemi maggiori potrebbe proporli il vento, correndo in una valle stretta tra le montagne, e abbiamo chiesto di “illuminarci” al proposito a un ex corridore che ben conosce queste terre, il due volte vincitore del Giro Gilberto Simoni: “Il vento cambia a mezzogiorno e soffia verso Trento, verso nord, pressochè costante con le punte forti nel pomeriggio centrale e si fa sentire per poi calare sul tardi, quando scenderanno in strada i primi della classifica. Sicuramente sono avvantaggiati i veri cronomen, un po’ meno quelli che nei grandi giri sopportano più la fatica che la prestazione del momento”. E non sarà l’unico problema quello del vento perché questa tappa si correrà l’indomani del giorno di riposo ed è risaputo che questa sosta “forzata” – il regolamento dell’Unione Ciclistica Internazionale obbliga gli organizzatori a inserirne due (tre quando si parte dall’estero) – viene spesso pagata da quei corridori che mal sopportano i cambi di ritmo imposti dal riposo e che talvolta incappano in giornate di crisi quando si tratta di riprendere la gara.
Scendiamo ora nei dettagli di questa frazione che scatterà dalla centralissima Piazza Duomo e che vedrà i corridori pedalare sul porfido del centro storico di Trento nelle prime centinaia di metri, da affrontare con attenzione in caso di pioggia per la natura scivolosa di questo tipo di pavimentazione stradale. Sbarcati sull’asfalto i “girini” transiteranno quindi di fronte ad una delle più celebri chiese trentine, la Basilica di Santa Maria Maggiore, famosa per aver ospitato la terza sessione del Concilio di Trento, la riunione di cardinali che riformò la Chiesa Cattolica in seguito allo scisma protestante di Martin Lutero. Usciti dal centro cittadino si pedalerà velocemente verso la frazione di Mattarello, presso la quale si trova un complesso fortificato costruito dagli austriaci nella seconda metà del 1800 e che era inserito nel sistema difensivo della “Festung Trient” (Fortezza di Trento): è l’occasione per ricordare che questa sarà la terza e ultima tappa con la quale il Giro ricorderà il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, vincendo la quale l’Italia riuscì ad annettere al regno le città di Trento e Trieste, fino al 3 novembre 1918 – giorno dell’armistizio di Villa Giusti – situate nel territorio dell’Impero austro-ungarico.
A Mattarello ci sarà un “cambio di fronte” anche per i corridori perché si varcherà per l’Adige spostandosi sulla destra orografica del fiume poco prima di giungere al primo dei due punti di rilevamento cronometrico dei distacchi di gara, fissato alle porte di Aldeno, centro che nel periodo della Grande Guerra diede accoglienza a numerosi profughi costretti a lasciare le loro abitazioni perché venute a trovarsi nel bel mezzo della linea di fuoco. Siamo ai piedi del mitico Bondone, al quale da Aldeno sale il meno noto tra i tre versanti d’accesso, realizzato per scopi militari (così come quello più conosciuto che sale da Trento, tracciato nel 1907) e che oggi è asfaltato ma che rimase a lungo sterrato ed è in quella “veste” che il Giro d’Italia lo affrontò il 7 giugno del 1973, nell’unica occasione nella quale la “montagna di Trento” fu “assaltata” da questo lato. La tappa era la Verona – Andalo – vinta da Eddy Merckx, quell’anno maglia rosa sin dalla prima tappa – per la quale fu predisposto un servizio di spargimento di sale sullo sterrato del Bondone perché, essendo questo particolarmente polveroso, si volle evitare in questo modo che si sollevasse un bianco polverone accecante al passaggio di corridori e ammiraglie.
Ritorniamo al presente con il successivo tratto di questa cronometro che vedrà i “girini” fare ingresso in Val Lagarina – terra ugualmente conosciuta per i suoi vini, per non far mancare anche quest’anno una sfaccettatura da “wine stage” alla sfida contro il tempo – attraverso la “stretta dei Murazzi”, che si percorrerà sul lato dell’Adige opposto a quello dove si trovano i centri abitati di Besenello e Calliano, dominati dalla mole di Castel Beseno, il più grande del Trentino-Alto Adige, costruito nel XII secolo e oggi divenuto una delle quattro sedi “esterne” del museo che fa capo al celebre Castello del Buonconsiglio di Trento.
Con il passaggio dai “Murazzi” ha inizio il secondo settore di questa frazione, quello delle dolcissime ondulazioni – praticamente impercettibili – a cavallo delle quali ci sarà il passaggo dal centro di Nomi, presso il quale si trova Palazzo Vecchio, teatro nel 1525 della drammatica uccisione del nobile Pietro Busio, arso vivo durante la cosiddetta “Guerra Rustica” che infiammò l’intero Trentino e che ebbe origine dalla ribellione dei contadini contro la servitù feudale. Poco più avanti, allo scoccare del 26° chilometro di gara ci sarà la seconda postazione di rilevamento degli intermedi che i corridori raggiungeranno subito dopo aver “cavalcato” l’ondata più decisa del tracciato e che sarà posizionata a Nogaredo, centro che ha legato il suo nome ai processi alle streghe che si tennero tra il XVII e il XVIII secolo nel “Castelnuovo”, maniero noto anche con il nome di Castel Noarna e che oggi è sede di un’azienda vinicola biologica.
Quando mancheranno 7 Km alla conclusione i “girini” transiteranno esattamente di fronte a Rovereto, sulla riva opposta dell’Adige rispetto a quella verso la quale si affaccia la città sede d’arrivo, poco prima di giungere a Isera, la capitale enologica della Val Lagarina, celebre in particolare per il Marzemino, vino che incantò Mozart al punto che ne inserirà una citazione nel “Don Giovanni”, quando farà pronunciare al protagonista la fase “Versa il vino! Eccellente Marzemino”. Toccato questo centro, dov’è anche possibile visitare il singolare Museo della Cartolina e ammirare i resti di una villa romana scoperta poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, inizierà uno dei tratti più veloci dell’intero tracciato, una discesa di quasi un chilometro che terminerà in corrispondenza del secondo e ultimo passaggio sull’Adige. Nel corso della breve planata si raggiungerà anche il “giro di boa” del tracciato, che fin lì si era costantemente snodato in direzione sud e che tornerà a far pedalare i corridori verso nord nei conclusivi 3,7 Km, durante i quali la strada tornerà pianeggiante, anche se non perfettamente perché negli ultimi 3700 metri si dovrà in concreto superare un modesto dislivello, che non raggiunge i 30 metri complessivi ma che potrebbe pesare leggermente nelle gambe di quei corridori che avranno osato troppo nei velocissimi tratti precedenti.
Oggi la battaglia sarà a colpi di minuti in quella che, persi per una volta i connotati della “wine stage”, potrebbe rivelarsi a tutti gli effetti una “war stage” in grado di cambiare la faccia della classifica a poche ore dal trittico alpino che decreterà definitivamente le sorti del 101° Giro d’Italia.

Mauro Facoltosi

FOTOGALLERY

Trento, Piazza Duomo

Trento, Basilica di Santa Maria Maggiore

Una delle strutture del Forte di Mattarello e, sullo sfondo, l’abitato di Aldeno (www.trentinograndeguerra.it)

Una delle strutture del Forte di Mattarello e, sullo sfondo, l’abitato di Aldeno (www.trentinograndeguerra.it)

A Mattarello si transita per la prima volta sul fiume Adige in direzione del Monte Bondone

La stretta dei Murazzi e, in alto a sinistra, Castel Beseno

Nomi, Palazzo Vecchio

Nogaredo, Castel Noarna

Rovereto vista dai vigneti del Marzemino che sovrastano Isera

Il secondo ed ultimo passaggio sull’Adige a poco meno di 4 Km dall’arrivo

Il cortile del MART (Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), presso il quale si concluderà la tappa

Rovereto, Campana dei Caduti

Un cannone “sorveglia” l’ingresso al Museo storico italiano della guerra, ospitato nel Castello di Rovereto, e, in trasparenza, l’altimetria della sedicesima tappa del Giro 2018 (www.tiamotrentino.it)

Un cannone “sorveglia” l’ingresso al Museo storico italiano della guerra, ospitato nel Castello di Rovereto, e, in trasparenza, l’altimetria della sedicesima tappa del Giro 2018 (www.tiamotrentino.it)

TOUR OF NORWAY CON TRIANGOLO FINALE

maggio 21, 2018 by Redazione  
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Sfuma all’ultima occasione utile il poker a Edvald Boasson Hagen, recordman di successi al Giro di Norvegia giunto ad un passo dalla quarta vittoria nella corsa di casa. Invece, la tappa conclusiva di Lillehammer ribalta la classifica a favore dello spagnolo Eduard Prades, protagonista con il danese Alexander Kamp e con l’altro norvegese Hagen dell’azione che ha deciso l’ottava edizione della breve corse a tappe scandinava

Si conclude in modo rocambolesco il Giro di Norvegia 2018 con il favoritissimo della vigilia, Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), che si vede sfumare proprio in extremis l’occasione di vincere per la quarta volta la corsa di casa, perfezionando il record assoluto di tre affermazioni raggiunto lo scorso anno. Delusione anche per lo sprinter olandese Dylan Groenewegen (Team LottoNL-Jumbo) che, dopo aver ottenuti tre successi parziali in volata, crolla più che prevedibilmente nell’ultima e più impegnativa tappa, terminata con il ritiro dalla corsa.
Ad esultare è lo spagnolo Eduard Prades (Euskadi – Murias) che si fa beffare in una volata a due dal danese Alexander Kamp (Team Virtu Cycling) nell’ultima e decisiva frazione, ma si consola con la conquista della classifica generale, nella quale precede di appena 3” proprio il corridore che l’aveva fulminato in volata. Terzo di tappa è il norvegese Carl Fredrik Hagen (Team Joker Icopal), che aveva partecipato all’azione venendo poi staccato nel finale, mentre Boasson Hagen stavolta si deve accontentare di salire sul gradino più basso del podio, distanziato di 12″ dal capoclassifica.
Il norvegese può comunque gioire per la vittoria conseguita proprio nel giorno del suo compleanno quando sul traguardo di Asker, al termine della seconda frazione della corsa scandinava, ha regolato il gruppo in uno sprint reso impegnativo da una leggera pendenza. Alle sue spalle era giunto il connazionale Sondre Holst Enger (Israel Cycling Academy) che grazie al piazzamento sfilava la maglia di leader a Groenewegen, capoclassifica in quanto vincitore della tappa d’apertura disputata il giorno precedente. Nella stessa tappa Lars Boom, compagno di squadra dell’olandese, si è reso protagonista di una vicenda disdicevole e verrà allontanato dalla corsa per aver sferrato un pugno al belga Preben Van Hecke (Sport Vlaanderen – Baloise).
Nella terza frazione la maglia di leader è tornata sulle spalle di Groenewegen, che ha battuto proprio Boasson Hagen e Enger; il velocista si è poi ripetuto anche nella quarta frazione, non potendo però nulla nella difficile tappa conclusiva di Lillehammer, decisamente non adatta ai velocisti.
Adesso gran parte dei protagonisti del Giro di Norvegia rimarrà nello stato scandinavo dove domani prenderà il via un’altra breve e intensa corsa a tappe, il Tour des Fjords, che si concluderà giovedì 24 maggio e che costituirà una bella occasione di rivincita per Boasson Hagen, vincitore lo scorso anno di questa corsa che nel 2018 è stata avanzata di prestigio in calendario venendo promossa nell’Hors Catégorie, vale a dire un gradino sotto le prove del World Tour.

Andrea Mastrangelo

CLASSIFICA GENERALE

1 Eduard Prades Reverter (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 20:47:57
2 Alexander Kamp (Den) Team Virtu Cycling 0:00:03
3 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 0:00:12
4 Carl Fredrik Hagen (Nor) Joker Icopal 0:00:21
5 Alex Aranburu Deba (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:28
6 Jeroen Meijers (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:00:29
7 Justin Jules (Fra) WB Aqua Protect Veranclassic 0:00:32
8 Jonas Koch (Ger) CCC Sprandi Polkowice 0:00:35
9 Aritz Bagues Kalparsoro (Spa) Euskadi Basque Country-Murias
10 Ivan Rovny (Rus) Gazprom-Rusvelo
11 Lawrence Warbasse (USA) Aqua Blue Sport
12 Andreas Vangstad (Nor) Joker Icopal 0:00:39
13 Kevin Deltombe (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:00:42
14 Rob Ruijgh (Ned) Tarteletto-Isorex
15 Antonio Molina Canet (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:48
16 Dimitri Peyskens (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic 0:00:53
17 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:00:55
18 Jérôme Baugnies (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:00:56
19 Luis Guillermo Mas Bonet (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:00:59
20 Alexander Foliforov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:01:02
21 Pieter Weening (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:01:05
22 Kristian Aasvold (Nor) Team Coop 0:01:46
23 Krister Hagen (Nor) Team Coop 0:01:49
24 Mauro Finetto (Ita) Delko Marseille Provence KTM 0:02:15
25 Nicholas Schultz (Aus) Caja Rural-Seguros RGA 0:03:07
26 Jesper Schultz (Den) Team Virtu Cycling 0:03:12
27 Markus Hoelgaard (Nor) Joker Icopal 0:03:17
28 Nikolay Mihaylov (Bul) Delko Marseille Provence KTM 0:03:31
29 Timo Roosen (Ned) LottoNL-Jumbo 0:03:52
30 Nick van der Lijke (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:03:59
31 Niklas Larsen (Den) Team Virtu Cycling 0:04:25
32 Alex Kirsch (Lux) WB Aqua Protect Veranclassic 0:04:32
33 August Jensen (Nor) Israel Cycling Academy 0:04:37
34 Sondre Enger (Nor) Israel Cycling Academy 0:04:55
35 Trond Håkon Trondsen (Nor) Team Coop 0:05:08
36 Maxime Farazijn (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:05:12
37 Antoine Warnier (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
38 Abram Stockman (Bel) Tarteletto-Isorex 0:05:14
39 Jon Irisarri Rincon (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:05:16
40 Floris Gerts (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
41 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data 0:05:25
42 Sergey Lagutin (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:05:28
43 Pim Ligthart (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:05:31
44 Kristoffer Skjerping (Nor) Joker Icopal 0:05:35
45 Luca Wackermann (Ita) Bardiani CSF 0:06:10
46 Dries Van Gestel (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
47 Milan Menten (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
48 Paul Martens (Ger) LottoNL-Jumbo 0:06:19
49 Kevin Van Melsen (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:06:22
50 Amund Grøndahl Jansen (Nor) LottoNL-Jumbo 0:07:11
51 Anders Skaarseth (Nor) Uno-X Norwegian Development Team
52 Vincenzo Albanese (Ita) Bardiani CSF 0:07:33
53 Pawel Bernas (Pol) CCC Sprandi Polkowice 0:08:31
54 Evaldas Siskevicius (Ltu) Delko Marseille Provence KTM 0:09:17
55 Daniel Pearson (GBr) Aqua Blue Sport 0:09:24
56 David Lopez Garcia (Spa) Team Sky 0:09:26
57 Øivind Lukkedal (Nor) Team Coop 0:09:36
58 Håkon Lunder Aalrust (Nor) Team Coop 0:10:57
59 Amanuel Ghebreigzabhier (Eri) Dimension Data 0:12:04
60 Jonathan Dibben (GBr) Team Sky 0:12:39
61 Hector Saez Benito (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 0:13:50
62 Evgeny Shalunov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:14:09
63 Boris Vallee (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:14:48
64 Mark McNally (GBr) Wanty-Groupe Gobert
65 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:15:27
66 Torkil Veyhe (Den) Team Virtu Cycling 0:15:58
67 Aitor Gonzalez Prieto (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 0:16:20
68 Torstein Træen (Nor) Uno-X Norwegian Development Team 0:16:55
69 Sergio Samitier Samitier (Spa) Euskadi Basque Country-Murias 0:17:56
70 Sébastien Delfosse (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic 0:19:07
71 Robbert de Greef (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:22:29
72 Alexander Porsev (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:25:25
73 Syver Wærsted (Nor) Uno-X Norwegian Development Team 0:26:37

La premiazione di Eduard Prades (foto Reuters)

La premiazione di Eduard Prades (foto Reuters)

21-05-2018

maggio 21, 2018 by Redazione  
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GIRO D’ITALIA

giorno di riposo

RÁS TAILTEANN (Irlanda)

L’irlandese Robert-Jon Mccarthy (JLT Condor) si è imposto nella seconda tappa, Athlone – Tipperary, percorrendo 148.7 Km in 3h14′54″ alla media di 45.78 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Bugter e il belga De Vylder. Due italiani in gara: Seid Lizde (Holdsworth Pro Racing), 114° a 13′41″, e Matteo Cigala (Viner Caremark Pactimo), 134° a 25′53″. L’elvetico Cyrille Thièry (IAM-Excelsior) è ancora leader della classifica con 10″ su Bugter e 11″ sull’irlandese Shaw. Lizde 104° a 14′16″, Cigala 112° a 26′28″

TOUR OF ALBANIA

L’albanese Xhuliano Kamberaj (Polartec-Kometa Sub 23) si è imposto nella terza tappa, Elbasan – Vlorë, percorrendo 171.9 Km in 3h43′15″ alla media di 46.20 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Paolo Totò (Sangemini – MG.Kvis) e Nicolas Marini (MsTina-Focus). L’italiano Michele Gazzara (Sangemini – MG.Kvis) è ancora leader della classifica con 1′26″ sul croato Maltar e 3′08″ su Totò

TOUR OF JAPAN

Il giapponese Takeaki Amezawa (Utsunomiya Blitzen) si è imposto nella prima tappa, circuito di Kyoto, percorrendo 105 Km in 2h49′29″ alla media di 37.17 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Grega Bole (Bahrain Merida Pro Cycling Team) e l’italiano Marco Canola (Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini). Bole è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Canola e del britannico Bibby

LE TOUR DE FILIPINAS

Il filippino Ronald Oranza si è imposto nella seconda tappa, Cabanatuan City – Bayombong City, percorrendo 157.9 Km in 3h48′34″ alla media di 41.45 Km/h. Ha preceduto di 3″ il sudcoreano Jung e l’eritreo Eyob. Oranza è il primo* leader della classifica con 7″ su Jung e sul connazionale Morales.

* La prima tappa è stata annullata a causa del traffico

LA CARICA DEL 101° A SAPPADA

maggio 21, 2018 by Redazione  
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Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1974, partita da un’altra terra “santa”, quella della Città del Vaticano).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Gigante Yates a Sappada! Dumoulin perde 41 secondi. Crisi Froome, crollo Aru – Aru, la crisi è nerissima. Yates corre da padrone. E Froome rallenta – Fabio arriva a 19’32”: “Rispetto per il mio dramma” – Yates, tre colpi sul petto: “No, non ha ancora vinto” – Lopez: “La lite con Dumoulin? Doveva inseguire lui” (Gazzetta dello Sport)

Capolavoro Yates al Giro. A Sappada fugge e allunga in classifica. Crolla Aru (Corriere della Sera)

Gran Bretagna

Yates leaves Dumoulin and Froome behind to clinch stage 15 in style (The Independent)

Yates solos to stage win and dominant position at Giro d’Italia(The Times)

Francia

Yates, encore lui! – Pinot: «Il faudra être bon mardi» – «Deux minutes, ce n’est pas énorme» – Le calvaire d’Aru – Pinot: «Mieux qu’hier» – Tout sauf une balade (L’Equipe)

Et à la fin, c’est Simon Yates qui gagne – Froome voyage en hélicoptère, Yates se contente du bus – Yates : «Je ne suis pas sûr d’être le favori» (Le Figaro)

Spagna

Yates, imparable en Dolomitas: tercer triunfo y ya divisa Roma (AS)

Yates ensancha la maglia (Marca)

Estocada de Simon Yates en las Dolomitas a las puertas de la decisiva contrarreloj – Simon Yates: “La ventaja de 2’11” con Dumoulin es buena” – Dumoulin: “Hice todo lo que puede, pero Yates está muy fuerte” – “Yates ha dado una lección magistral de lo que es el ciclismo de ataque” (El Mundo Deportivo)

Belgio

Oppermachtige Yates pakt derde ritzege en neemt stevige optie op eindwinst in Giro (Het Nieuwsblad)

Simon Yates frappe un grand coup au Giro: il remporte la 15e étape en solitaire et conforte son maillot rose – Froome distancé au Giro: “Je n’avais tout simplement pas les jambes aujourd’hui” (La Dernière Heure/Les Sports)

Paesi Bassi

Yates deelt tik uit aan Dumoulin – Tom Dumoulin: ’Yates speelt met ons’(De Telegraaf)

Hooggeberg­te is als speeltuin voor Yates, ziet ook Dumoulin – Nabeschouwing: Het roze lijkt verder weg dan ooit – Dumoulin ziet verschil oplopen: Yates veel te sterk (Algemeen Dagblad)

Simon Yates loopt verder uit op Dumoulin in Giro – Dumoulin verliest weer kostbare seconden op de roze trui na formidabele demarrage Yates: ‘Hij speelt met ons’ (de Volkskrant)

Germania

Superstarker Yates baut Führung aus – Froome bricht ein (Berliner Zeitung)

Svizzera

Simon Yates baut seine Führung aus (Neue Zürcher Zeitung)

Simon Yates les bras en l’air pour la 3e fois (24 Heures)

Stati Uniti

Yates Wins 15th Stage for 3rd Win, Extends Giro Lead (The New York Times)

Colombia

Miguel Ángel López, sexto en la general, pelea por el podio del Giro (El Tiempo)

Miguel Ángel López se metió en el top-5 del Giro de Italia – Miguel Ángel López: “Hay que cuidar la camiseta blanca” (El Espectador)

Ecuador

Richard Carapaz logró el quinto lugar en la etapa 15 del Giro de Italia (El Universo)

Australia

Yates wins third stage (Herald Sun)

Giro d’Italia: Simon Yates stretches lead ahead of time trial (The Sydney Morning Herald)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it

“Master Song” (Leonard Cohen)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO

Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo

Trento – partenza primo corridore: pioggia consistente (1 mm), 18.6°C, vento debole da E (6 Km/h), umidità al 91%
Trento – partenza maglia rosa: pioggia modesta (0,5 mm), 18.6°C, vento debole da E (6-7 Km/h), umidità al 91%
Rovereto – arrivo primo corridore: pioggia consistente (1,4 mm), 18.7°C, vento debole da ENE (7-9 Km/h), umidità al 93%
Rovereto – arrivo maglia rosa : pioggia consistente (0,7 mm), 18.8°C, vento debole da ENE (6-8 Km/h), umidità al 93%

L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Martinello: “La pioggia caratterizzà il finale”
Pancani: “Siamo appena transitati al 3 Km dal GPM”
Martinello: “Il GPM che si è consumato pochi minuti fa”
Saligari: “Senza trascurare il tempo massimo per i velocisti che saranno avvisati” (ci sono corridori di serie B che non vengono avvertiti del tempo massimo?)
Frascatore (cineoperatore RAI addetto alla ripresa del traguardo): “Certi corridori arrivano sul manubrio senza nessuna espressione”
Frascatore: “Dumoulin vedo che arriva in salita alle spalle degli scalatori”
Garzelli: “La pioggia può cambiare le scene in gioco”
Pancani: “Il finale è adattissime alla maglia rosa”
Saligari: “È andato a pezzi il tentativo della fuga” (era il gruppetto dei fuggitivi che si era frazionato)
De Luca: “Tiger Woods” (Michael Woods)
Garzelli: “Si guarderanno alle spella”
Martinello: “La maglia rosa si è accorta che il connazionale Simon Yates è in crisi”
Pancani: “La gap che è riuscita a scavare”
Televideo: “Lopes” (Lopez)

e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…

dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)

Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Tolmezzo – Sappada

1° Alex Dowsett
2° Tony Martin
3° Giuseppe Fonzi a 4′58″
4° Paolo Simion s.t.
5° Maxim Belkov s.t.

Classifica generale

1° Giuseppe Fonzi
2° Eugert Zhupa a 13′23″
3° Svein Tuft a 14′14″
4° Marco Coledan a 20′00″
5° Paolo Simion a 26′39″

1974: QUANDO LA CORSA ROSA PARTÌ DAL VATICANO
Ricordiamo quest’anno, attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”, il Giro del 1974 la cui partenza dalla Città del Vaticano quasi rivaleggia in “peso” con quella da Gerusalemme

1 GIUGNO 1974 – 15a TAPPA: SANREMO – VALENZA (206 Km)

GUALAZZINI, LICENZA DI VINCERE
Sul traguardo di Valenza settimo successo italiano nel Giro
Facile sprint davanti a quattro compagni italiani di fuga – Sercu e De Vlaeminck hanno concesso al loro gregario “via libera” – Nessuna emozione dalla Liguria al Piemonte – Fuente tenta oggi una rivincita sul Monte Generoso – Arrivo a Mendrisio, in Svizzera – Baronchelli manca di fiducia: “Merckx troppo forte per me” – Baronchelli il più corretto: premiato dai giornalisti

Fabio Aru sia appresta a salire sul van dellUAE Team Emirates al termine di una frazione per lui drammatica (foto Bettini)

Fabio Aru sia appresta a salire sul van dell'UAE Team Emirates al termine di una frazione per lui drammatica (foto Bettini)

ARCHIVIO

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Raduno di partenza Gerusalemme
1a tappa: Gerusalemme (cronometro indivuduale)
2a tappa: Haifa – Tel Aviv
3a tappa: Be’er Sheva – Eilat
4a tappa: Catania – Caltagirone
5a tappa: Agringento – Santa Ninfa (Valle del Belice)
6a tappa: Caltanissetta – Etna (Osservatorio Astronomico)
7a tappa: Pizzo – Praia a Mare
8a tappa: Praia a Mare – Montevergine
9a tappa: Pesco Sannita – Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore)
10a tappa: Penne – Gualdo Tadino
11a tappa: Assisi – Osimo
12a tappa: Osimo – Imola
13a tappa: Ferrara – Nervesa della Battaglia
14a tappa: San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan

YATES, QUESTA E’ UN’IMPRESA

maggio 20, 2018 by Redazione  
Filed under News

La maglia rosa attacca sul Costalissoio, a 18 km dal traguardo, e trionfa in solitaria a Sappada. Pinot, Dumoulin, Pozzovivo, Lopez e Carapaz perdono 41’’. Il capoclassifica si presenta così con 2’11’’ alla cronometro di martedì. Froome cede 1’32’’. Aru rischia il ritiro, poi chiude a 19 minuti e mezzo.

Il più forte, il più coraggioso, il più scaltro sul piano tattico. Sul traguardo di Sappada, Simon Yates ha coronato una seconda settimana di Giro d’Italia ai limiti della perfezione: vittoria di tappa al termine di un’azione solitaria di 18 km, ma soprattutto un allungo in classifica generale che gli concede la possibilità di salvare la maglia rosa anche nella cronometro di martedì. E se lo Zoncolan aveva proiettato sul primato di Yates l’ombra del ritorno di Chris Froome, la frazione dolomitica di oggi l’ha di nuovo allontanata: oltre un minuto e mezzo il passivo del quattro volte vincitore del Tour de France, sorpreso in discesa e in difficoltà in salita.
Il capolavoro di Yates è cominciato sulla salita di Costalissoio, l’ultima rampa davvero selettiva prima della pedalabile ascesa finale verso Sappada, quando il gruppo dei favoriti era già esploso. Merito di Miguel Angel Lopez, che nella discesa del Passo di Sant’Antonio ha dato uno strattone a un plotone forte di una ventina di unità, selezionato sull’erta precedente dagli uomini della Sunweb. Nella trappola del colombiano è finito Froome, che ha approcciato la penultima asperità di giornata con una manciata di metri di ritardo. Abbastanza per convincere Lopez a insistere e i compagni della maglia rosa, capeggiati dal solito, infaticabile Jack Haig, a collaborare. George Bennett è stato il primo a provare a rilanciare, ma la svolta è arrivata quando la maglia rosa ha preso in mano la corsa. Al primo scatto hanno saputo rispondere Lopez, Dumoulin, Pozzovivo, Pinot e Carapaz; al secondo, nessuno. In cima, il leader indiscusso delle prime due settimane di Giro vantava appena una quindicina di secondi sui diretti inseguitori. In fondo alla discesa, il divario era raddoppiato.
Pinot e Dumoulin non sono riusciti a convincere i compagni di viaggio a cooperare, e così il vantaggio della maglia rosa è lentamente ma costantemente aumentato fino ai 5 km dal termine, quando ha superato i 50 secondi. È stato allora che Carapaz ha rotto lo stallo con un’accelerazione che ha messo a nudo le difficoltà di Dumoulin, incapace di replicare. Soltanto un poco comprensibile marcamento reciproco fra Pozzovivo, Pinot, Lopez e Carapaz ha permesso al vincitore dell’edizione 2017 di tornare sotto e strappare anche i 4 secondi di abbuono del terzo posto nello sprint dei battuti, preceduto solo dal francese. Yates aveva ormai tagliato il traguardo da 41’’, e vedeva così il suo margine sull’olandese schizzare a 2 minuti e 11: all’incirca quanto il britannico si aspetta di perdere nella cronometro di martedì.
Mentre la maglia di Yates diventava sempre più rosa, Froome scivolava via via sempre più indietro. 1’32’’, alla fine, il suo distacco, limitato soltanto grazie all’aiuto di Wouter Poels e Sergio Henao. Molto peggio è andata a Fabio Aru, che, se ieri aveva dovuto dire addio a ogni ambizione di classifica, sul Passo di Sant’Antonio è stato molto vicino a dire addio al Giro 2018. Il sardo ha resistito alla tentazione del ritiro, ma ha chiuso a 19 minuti e mezzo dal vincitore. Una crisi forse favorita anche dal ritmo folle tenuto dal gruppo per quasi tutta la giornata. La maxi-fuga (Denz, Cherel, Jauregui, Quintana, Neilands, Sbaragli, Modolo, Nibali, Visconti, Bonifazio, Lutsenko, Ballerini, Masnada, De Marchi, Van der Sande, Bewley, Brambilla, Ciccone, Barbin, Stybar, Lammertink, Ulissi, Mori, Ladagnous) è partita dopo circa due ore di gara condotte a tutta, e non ha mai preso più di 3 minuti di vantaggio. Merito o colpa anche della Education First, che prima e durante il Passo Tre Croci ha speso tutto per lanciare l’attacco di Michael Woods. Azione che non ha fruttato al canadese più di un minuto e che si è esaurita pochi chilometri dopo la fine della discesa, ma che ha fatto accumulare ulteriore fatica nelle gambe dei corridori.
La nuova generale vede sempre in cima il binomio Yates-Dumoulin, con Pozzovivo sempre terzo, a 2’28’’. Conferma la sua posizione, la quarta, anche Thibaut Pinot, ora staccato di 2’37’’. Froome vanifica una parte della risalita di ieri e scivola dal quinto al settimo posto (+4’52’’), scavalcato da Lopez (+4’27’’) e Carapaz (+4’47’’). Bennett è ottavo a 5’34’’, mentre Bilbao, nono a 5’59’’, potrebbe diventare una preziosa arma tattica, nell’ultima settimana, per un Lopez che pare in costante crescita.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO

1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 4:37:56
2 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:00:41
3 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
4 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida
5 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team
6 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ
7 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:20
8 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe
9 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
10 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
11 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ
12 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott
13 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
14 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo
15 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
16 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team
17 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:01:32
18 Wout Poels (Ned) Team Sky
19 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:02:11
20 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:03:33
21 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:04:13
22 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
23 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
24 Sergio Henao (Col) Team Sky
25 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe
26 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 0:06:09
27 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:06:46
28 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo
29 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
30 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky
31 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 0:07:30
32 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team
33 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team
34 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:09:48
35 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida
36 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF 0:11:15
37 Benjamin King (USA) Dimension Data 0:13:37
38 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo
39 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team
40 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ
41 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
42 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy
43 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott
44 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 0:19:02
45 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:19:31
46 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
47 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
48 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
49 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ
50 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale
51 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott
52 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
53 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
54 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
55 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors
56 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Fix All
57 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb
58 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
59 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
60 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin
61 Chad Haga (USA) Team Sunweb
62 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy
63 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
64 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates
65 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb
66 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
67 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team
68 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates
69 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates
70 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
71 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
72 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 0:19:39
73 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team
74 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
75 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 0:25:27
76 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 0:26:14
77 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy
78 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
79 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
80 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates
81 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
82 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
83 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale
84 David De La Cruz (Spa) Team Sky
85 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
86 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 0:26:43
87 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 0:28:02
88 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida
89 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida
90 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 0:29:15
91 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
92 Christian Knees (Ger) Team Sky
93 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
94 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
95 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo
96 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
97 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
98 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo
99 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo
100 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team
101 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
102 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo
103 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott
104 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo
105 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe
106 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data
107 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
108 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
109 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb
110 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
111 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
112 Louis Meintjes (RSA) Dimension Data
113 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
114 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida
115 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF
116 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
117 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo
118 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo
119 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale
120 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
121 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo
122 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott
123 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team
124 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 0:35:49
125 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors
126 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ
127 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
128 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ
129 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
130 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
131 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec
132 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo
133 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
134 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors
135 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
136 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors
137 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
138 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
139 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All
140 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors
141 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
142 Lars Bak (Den) Lotto Fix All
143 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec
144 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo
145 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia
146 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
147 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates
148 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe
149 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
150 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy
151 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
152 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All
153 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
154 Victor Campenaerts (Bel) Lotto Fix All
155 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
156 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott
157 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin
158 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF
159 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
160 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 0:40:47
161 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin

CLASSIFICA GENERALE

1 Simon Yates (GBr) Mitchelton-Scott 65:57:37
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:02:11
3 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:02:28
4 Thibaut Pinot (Fra) Groupama-FDJ 0:02:37
5 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:04:27
6 Richard Carapaz (Ecu) Movistar Team 0:04:47
7 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:04:52
8 George Bennett (NZl) LottoNL-Jumbo 0:05:34
9 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team 0:05:59
10 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe 0:06:13
11 Rohan Dennis (Aus) BMC Racing Team 0:06:41
12 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data 0:07:12
13 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:07:27
14 Carlos Betancur (Col) Movistar Team 0:08:00
15 Alexandre Geniez (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:00
16 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:09:38
17 Michael Woods (Can) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:09:49
18 Davide Formolo (Ita) Bora-Hansgrohe 0:09:56
19 Sergio Henao (Col) Team Sky 0:13:15
20 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:15:20
21 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:19:39
22 Fabio Aru (Ita) UAE Team Emirates 0:25:14
23 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 0:26:55
24 Sébastien Reichenbach (Swi) Groupama-FDJ 0:31:37
25 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:32:17
26 Georg Preidler (Aut) Groupama-FDJ 0:35:59
27 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors 0:38:26
28 Gianluca Brambilla (Ita) Trek-Segafredo 0:39:43
29 Jack Haig (Aus) Mitchelton-Scott 0:39:50
30 Fausto Masnada (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 0:41:08
31 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates 0:41:27
32 Valerio Conti (Ita) UAE Team Emirates 0:45:07
33 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida 0:48:08
34 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team 0:51:24
35 Felix Grossschartner (Aut) Bora-Hansgrohe 0:52:09
36 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 1:00:19
37 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo 1:08:11
38 Jan Polanc (Slo) UAE Team Emirates 1:09:49
39 Jan Hirt (Cze) Astana Pro Team 1:10:15
40 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 1:10:30
41 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 1:11:20
42 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 1:11:30
43 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale 1:12:46
44 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team 1:14:27
45 Louis Meintjes (RSA) Dimension Data 1:16:02
46 Benjamin King (USA) Dimension Data 1:16:37
47 Ben Hermans (Bel) Israel Cycling Academy 1:18:03
48 François Bidard (Fra) AG2R La Mondiale 1:19:02
49 Roman Kreuziger (Cze) Mitchelton-Scott 1:20:40
50 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 1:20:48
51 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
52 Eros Capecchi (Ita) Quick-Step Floors 1:22:04
53 Mattia Cattaneo (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:25:37
54 Adam Hansen (Aus) Lotto Fix All 1:25:39
55 Nathan Brown (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:26:32
56 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 1:29:42
57 Francesco Gavazzi (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 1:35:05
58 Joe Dombrowski (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:35:53
59 Manuele Boaro (Ita) Bahrain-Merida 1:36:03
60 Rodolfo Torres (Col) Androni Giocattoli-Sidermec 1:38:26
61 Kenny Elissonde (Fra) Team Sky 1:39:00
62 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 1:39:07
63 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 1:41:16
64 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 1:43:45
65 David De La Cruz (Spa) Team Sky 1:44:03
66 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team 1:44:45
67 Esteban Chaves (Col) Mitchelton-Scott 1:47:05
68 Chad Haga (USA) Team Sunweb 1:47:35
69 Kilian Frankiny (Swi) BMC Racing Team 1:48:29
70 Louis Vervaeke (Bel) Team Sunweb 1:49:29
71 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team 1:50:04
72 Sander Armee (Bel) Lotto Fix All 1:51:37
73 Ruben Plaza (Spa) Israel Cycling Academy 1:52:50
74 Koen Bouwmam (Ned) LottoNL-Jumbo 1:58:45
75 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Fix All 2:00:21
76 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky 2:01:30
77 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 2:04:23
78 Hugh Carthy (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:06:05
79 Davide Ballerini (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:07:15
80 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 2:08:09
81 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team 2:08:21
82 Natnael Berhane (Eri) Dimension Data 2:12:30
83 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 2:13:14
84 Anthony Roux (Fra) Groupama-FDJ 2:15:25
85 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott 2:15:38
86 Dayer Quintana (Col) Movistar Team 2:18:00
87 Steve Morabito (Swi) Groupama-FDJ 2:18:11
88 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors 2:21:33
89 Laurent Didier (Lux) Trek-Segafredo 2:21:47
90 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin 2:22:26
91 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ 2:22:32
92 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy 2:22:35
93 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 2:25:21
94 Antonio Nibali (Ita) Bahrain-Merida 2:28:20
95 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data 2:28:44
96 Andrea Vendrame (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:29:09
97 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team 2:31:14
98 Jaco Venter (RSA) Dimension Data 2:33:33
99 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale 2:34:27
100 Antonio Pedrero (Spa) Movistar Team 2:36:23
101 Vegard Stake Laengen (Nor) UAE Team Emirates 2:39:02
102 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF 2:39:32
103 Niklas Eg (Den) Trek-Segafredo 2:41:39
104 Lars Bak (Den) Lotto Fix All 2:42:16
105 Eduardo Sepulveda (Arg) Movistar Team 2:44:20
106 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe 2:45:17
107 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe 2:46:49
108 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 2:47:35
109 Rémi Cavagna (Fra) Quick-Step Floors 2:49:58
110 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin 2:51:36
111 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy 2:51:39
112 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 2:52:34
113 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 2:53:15
114 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida 2:53:19
115 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy 2:53:25
116 Ruben Fernandez (Spa) Movistar Team 2:53:39
117 Vasil Kiryienka (Blr) Team Sky
118 Bert-Jan Lindeman (Ned) LottoNL-Jumbo 2:56:36
119 Christian Knees (Ger) Team Sky 2:56:41
120 Christopher Hamilton (Aus) Team Sunweb 2:56:44
121 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:56:55
122 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo 2:57:14
123 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin 2:58:20
124 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 2:59:09
125 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
126 Marco Frapporti (Ita) Androni Giocattoli-Sidermec 2:59:26
127 Domen Novak (Slo) Bahrain-Merida 3:01:00
128 Jérémy Roy (Fra) Groupama-FDJ 3:01:04
129 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin 3:02:43
130 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin 3:02:44
131 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 3:05:08
132 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb 3:07:17
133 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:07:29
134 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo 3:07:54
135 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team 3:08:42
136 Michael Mørkøv (Den) Quick-Step Floors 3:09:21
137 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott 3:09:23
138 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team 3:10:54
139 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy 3:11:02
140 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 3:11:45
141 Victor Campenaerts (Bel) Lotto Fix All 3:13:13
142 William Bonnet (Fra) Groupama-FDJ 3:13:55
143 Tom Van Asbroeck (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:15:12
144 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors 3:16:44
145 Mitchell Docker (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:17:50
146 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors 3:19:50
147 Markel Irizar (Spa) Trek-Segafredo 3:20:51
148 Frederik Frison (Bel) Lotto Fix All 3:22:13
149 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo 3:24:18
150 Jens Debusschere (Bel) Lotto Fix All 3:25:09
151 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy 3:26:17
152 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 3:26:57
153 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb 3:30:14
154 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 3:30:53
155 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo 3:31:26
156 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:32:11
157 Paolo Simion (Ita) Bardiani CSF 3:33:13
158 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:39:52
159 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 3:45:38
160 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina-Selle Italia 3:46:29
161 Giuseppe Fonzi (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 3:59:52

Lattacco di Simon Yates verso Sappada (foto Bettini)

L'attacco di Simon Yates verso Sappada (foto Bettini)

20-05-2018

maggio 20, 2018 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

GIRO D’ITALIA

Il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott) si è imposto nella quindicesima tappa,Tolmezzo – Sappada, percorrendo 176 Km in 4h37′56″ alla media di 37.99 Km/h. Ha preceduto di 41″ il colombiano López Moreno e l’olandese Dumoulin. Miglior italiano Domenico Pozzovivo (Bahrain Merida Pro Cycling Team), 4° a 41″. Simon Yates è ancora maglia rosa con 2′11″ su Dumoulin e 2′28″ su Pozzovivo.

TOUR OF NORWAY

Il danese Alexander Kamp (Team Virtu Cycling) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Moelv – Lillehammer, percorrendo 154 Km in 3h34′55″ alla media di 42.99 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Eduard Prades Reverter (Euskadi – Murias) e di 9″ il norvegese Hagen. Miglior italiano Mauro Finetto (Delko Marseille Provence KTM), 11° a 26″. Prades Reverter si impone in classifica con 3″ su Kamp e 12″ sul norvegese Boasson Hagen. Miglior italiano Finetto, 24° a 2′15″

TOUR DE L’AIN

Il francese Artur Vichot (Groupama – FDJ) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Lélex Monts-Jura – Col de la Faucille, percorrendo 133.3 Km in 3h52′54″ alla media di 38.84 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Peters e di 3″ il connazionale Edet. Miglior italiano Andrea Pasqualon (Wanty – Groupe Gobert), 43° a 6′24″. Vichot si impone in classifica con 18″ su Edet e 46″ sull’estone Taaramäe. Miglior italiano Pasqualon, 23° a 7′49″

A TRAVERS LES HAUTS DE FRANCE 2017 – TROPHÉE PARIS-ARRAS TOUR

Il britannico Matthew Walls (Grande-Bretagne espoirs) si è imposto nella terza ed ultima tappa, Hermies – Arras, percorrendo 192.6 Km in 4h34′39″ alla media di 42.08 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Cullaigh e il belga Weemaes. Miglior italiano Filippo Fortin (Team Felbermayr – Simplon Wels), 7°. L’austriaco Stephan Rabitsch (Team Felbermayr – Simplon Wels) si impone in classifica con 6″ sul ceco Černý e 28″ sul tedesco Steimle. Miglior italiano Fortin, 11° a 4′22″

RÁS TAILTEANN (Irlanda)

L’elvetico Cyrille Thièry (IAM-Excelsior) si è imposto nella prima tappa, Drogheda – Athlone, percorrendo 136 Km in 2h58′03″ alla media di 45.83 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’olandese Bugter e di 5″ il belga Ghys. Due italiani in gara: Matteo Cigala (Viner Caremark Pactimo), 12° a 23″, e Seid Lizde (Holdsworth Pro Racing), 21° a 23″. Thièry è il primo leader della classifica con 10″ su Bugter e 11″ sull’irlandese Shaw. Cigala 12° a 35″, Lizde 21° a 35″

GROTE PRIJS MARCEL KINT

Il francese Nacer Bouhanni (Cofidis, Solutions Crédits) si è imposto nella corsa belga, Kortrijk – Zwevegem, percorrendo 174.8 Km in 3h54′01″ alla media di 44.82 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Bol e il belga De Bondt. Unico italiano in gara Edoardo Affini (SEG Racing Academy), 46° a 17″

TOUR OF ALBANIA

L’italiano Nicolas Marini (MsTina-Focus) si è imposto nella seconda tappa, Korçë – Elbasan, percorrendo 189.9 Km in 4h35′39″ alla media di 41.34 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’albanese Kamberaj e l’italiano Paolo Totò (Sangemini – MG.Kvis). L’italiano Michele Gazzara (Sangemini – MG.Kvis) è ancora leader della classifica con 1′26″ sul croato Maltar e 3′14″ su Totò

BALTYK – KARKONOSZE TOUR (Polonia)

Il polacco Mateusz Taciak (CCC Sprandi Polkowice) si è imposto anche nella quinta ed ultima tappa, circuito di Piechowice, percorrendo 120.7 Km in 3h02′11″ alla media di 39.75 Km/h. Ha preceduto di 48″ il connazionale Stachowiak e di 51″ il russo Manakov. Unico italiano in gara Alberto Marengo (Kobanya Cycling Team), 21° a 4′45″. Il tedesco Philipp Walsleben (P&S Team Thüringen) si impone in classifica con 1′05″ su Taciak e 2′27″ sul polacco Cieślik. Marengo 23° a 8′40″

TOUR OF JAPAN

Il britannico Ian Bibby (JLT Condor) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Sakai, percorrendo 2.6 Km in 3′12″ alla media di 48.75 Km/h. Ha preceduto di 1″ l’italiano Marco Canola (Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini) e il connazionale Wood. Bibby è il primo leader della classifica con 1″ su Canola e Wood.

LE TOUR DE FILIPINAS

La prima tappa, Quinzon City – Palayan City (151,3 Km), è stata annullata a causa del traffico presente sulle strade interessate dal percorso di gara

CALIFORNIA: COLOMBIA CAPUT MUNDI, BERNAL E GAVIRIA SIGNORI DI SACRAMENTO

maggio 20, 2018 by Redazione  
Filed under News

Si conclude l’Amgen Tour of California con un “en plein” colombiano. L’ultima volata è andata, seppur per un nonnulla, a Fernando Gaviria, mentre la classifica generale era già stata blindata grazie all’impresa di ieri da Egan Bernal.

Successo colombiano su tutta la linea all’Amgen Tour of California, la corsa a tappe statunitense che è terminata nella tarda serata italiana con una volata da brividi andata a Fernando Gaviria. Il colombiano della Quick-Step Floors si è messo così in carniere tre vittorie, lasciando all’asciutto il campione del mondo Peter Sagan (Bora – Hansgrohe), che era abbonato alla maglia di leader della classifica a punti.
L’ultima volata è andata a Gaviria per un nonnulla e solo il miglior colpo di reni del velocista colombiano ha impedito al rimontante Max Walscheid (Sunweb) di ottenere la sua prima vittoria in una prova World Tour. Terza piazza per il furetto australiano Caleb Ewan (Mitchelton Scott). Solo quarto Peter Sagan, all’asciutto in questa edizione della corsa statunitense che, in passato, lo ha visto aggiudicarsi per ben sette volte la maglia di leader della classifica a punti. Se Gaviria è stato pilotato egregiamente dai suoi compagni di squadra, Marcel Kittel (Team Katusha – Alpecin) ha molto da recriminare. Rick Zabel ha letteralmente fatto il buco facendo sì che Gaviria, Richeze e un terzo componente del treno della Quick-Steep Floors, che in quel momento stava facendo l’andatura, si avvantaggiassero. Quanto accaduto, cosa inusuale in questi frangenti, ha ha avuto come coseguenza che Kittel si rialzasse, costringendo Ewan ad inseguire. L’inseguimento lo ha portato, però, solo ad affiancare Gaviria, mentre da dietro rimontava a velocità nettamente superiore ai due Max Walscheid. La rimonta dello sprinter tedesco è stata, però, vanificata dal miglior colpo di reni dato al momento giusto dal colombiano. La topten di giornata è completata da Sagan, Miguel Bryon (Holowesko Citadel), Alexander Kristoff (UAE Team Emirates), Michael Rice (Hagens Berman Axeon), Ty Magner (Rally Cycling), Daniel McLay (EF Education First-Drapac) e Kiel Reijnen (Trek-Segafredo).
Prima della prevista conclusione in volata la tappa ha visto la lunga fuga di Mikkel Bjerg (Hagens Berman Axeon), Jonathan Clarke (UnitedHealthcare), Adam De Vos (Rally Cycling) e Neilson Powless (Team LottoNL-Jumbo). Per loro un lungo viaggio con un vantaggio che si è mantenuto a lungo sui due minuti e mezzo. I quattro hanno anche avuto l’onore di passare per primi sotto lo striscione d’arrivo, al momento d’imboccare il circuito cittadino finale da ripetere quattro volte. La loro azione, però, si è conclusa quando al traguardo mancava poco più di 4 km al traguardo e la campanella dell’ultimo giro si apprestava a riempire l’aria con il suo suono.
Per quanto riguarda la classifica generale nulla ha turbato la giornata di Egan Bernal ( Team Sky) che aveva il solo compito di portare la bicicletta al traguardo per indossare la definitiva maglia gialla. Insieme a Bernal salgono sul podio finale Tejay van Garderen (BMC Racing Team), che ha un ritardo di 1’25”, e il colombiano Daniel Martínez (EF Education First-Drapac) , terzo a 2’14” dal conterraneo.
Completano la topten di classifica Adam Yates (Mitchelton-Scott) a 2’16”, Tao Geoghegan Hart (Team Sky) a 2’28”, Rafał Majka (Bora Hansgrohe) a 3’01”, Brandon McNulty (Rally Cycling) a 3’28”, Laurens De Plus (Quic Step Floors) a 3’50”, Kristijan Đurasek (UAE Team Emirates) a 3’59” e Mathias Fränk (AG2R La Mondiale) a 4’01”. Edward Ravasi (UAE Team Emirates), migliore degli italiani, ha chiuso la 13a edizione del Giro di California in dodicesima posizione, con un passivo di 6’11”.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors 3:07:39
2 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb
3 Caleb Ewan (Aus) Mitchelton-Scott
4 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
5 Miguel Bryon (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources
6 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates
7 Michael Rice (Aus) Hagens Berman Axeon
8 Tyler Magner (USA) Rally Cycling
9 Daniel McLay (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
10 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
11 Ian Garrison (USA) Hagens Berman Axeon
12 Travis McCabe (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
13 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe
14 Sean Bennett (USA) Hagens Berman Axeon
15 Michal Kolár (Svk) Bora-Hansgrohe
16 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors
17 Marcel Kittel (Ger) Katusha-Alpecin
18 Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott
19 Patrick Bevin (NZl) BMC Racing Team
20 Kasper Asgreen (Den) Quick-Step Floors
21 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott
22 Alvaro Hodeg (Col) Quick-Step Floors
23 Ivo Oliveira (Por) Hagens Berman Axeon
24 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors
25 Gavin Mannion (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
26 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale
27 Lucas Sebastian Haedo (Arg) UnitedHealthcare Pro Cycling
28 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
29 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky
30 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
31 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
32 Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
33 Egan Bernal (Col) Team Sky
34 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates
35 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
36 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale
37 Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe
38 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe
39 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team
40 Maarten Wynants (Bel) LottoNL-Jumbo
41 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin
42 Brandon McNulty (USA) Rally Cycling
43 Alex Howes (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
44 Rúben Guerreiro (Por) Trek-Segafredo
45 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data
46 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling
47 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
48 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo
49 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
50 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
51 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo
52 Luke Rowe (GBr) Team Sky
53 Neilson Powless (USA) LottoNL-Jumbo
54 Robert Britton (Can) Rally Cycling
55 Nathan Van Hooydonck (Bel) BMC Racing Team
56 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team
57 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data
58 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates
59 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:16
60 Sepp Kuss (USA) LottoNL-Jumbo
61 Pavel Sivakov (Rus) Team Sky
62 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team
63 William Barta (USA) Hagens Berman Axeon
64 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo
65 Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale
66 Floris De Tier (Bel) LottoNL-Jumbo
67 Nicola Conci (Ita) Trek-Segafredo
68 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data
69 Robin Carpenter (USA) Rally Cycling
70 Roger Kluge (Ger) Mitchelton-Scott
71 Serghei Tvetcov (Rom) UnitedHealthcare Pro Cycling
72 Anass Ait El Abdia (Mar) UAE Team Emirates
73 Jhonatan Narvaez (Ecu) Quick-Step Floors
74 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale
75 Ian Stannard (GBr) Team Sky
76 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin
77 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
78 Danny Pate (USA) Rally Cycling
79 Matteo Fabbro (Ita) Katusha-Alpecin
80 Andrei Krasilnikau (Blr) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources
81 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates
82 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb
83 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
84 TJ Eisenhart (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources
85 Sebastian Henao (Col) Team Sky
86 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
87 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
88 John Murphy (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:00:28
89 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo 0:00:39
90 Mikkel Bjerg (Den) Hagens Berman Axeon 0:00:42
91 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb 0:00:51
92 Thomas Leezer (Ned) LottoNL-Jumbo
93 Logan Owen (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
94 Julien Vermote (Bel) Dimension Data
95 Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott
96 Lachlan Norris (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling
97 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe 0:01:13
98 Tom Stamsnijder (Ned) Team Sunweb
99 Fabian Lienhard (Swi) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources
100 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb
101 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin
102 Evan Huffman (USA) Rally Cycling 0:01:21
103 Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
104 Scott Davies (GBr) Dimension Data
105 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
106 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott
107 Lachlan Morton (Aus) Dimension Data 0:01:33
108 Jay Thomson (RSA) Dimension Data 0:01:40
109 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott 0:02:08
110 Adam De Vos (Can) Rally Cycling 0:02:26
111 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:02:34
112 Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates

CLASSIFICA GENERALE

1 Egan Bernal (Col) Team Sky 25:34:19
2 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:01:25
3 Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:02:14
4 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott 0:02:16
5 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky 0:02:28
6 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe 0:03:01
7 Brandon McNulty (USA) Rally Cycling 0:03:28
8 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors 0:03:50
9 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates 0:03:59
10 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale 0:04:01
11 Gavin Mannion (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:05:40
12 Edward Ravasi (Ita) UAE Team Emirates 0:06:11
13 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo 0:07:03
14 Rúben Guerreiro (Por) Trek-Segafredo 0:07:05
15 Neilson Powless (USA) LottoNL-Jumbo 0:07:25
16 Robert Britton (Can) Rally Cycling 0:07:33
17 Peter Stetina (USA) Trek-Segafredo 0:07:57
18 Nicola Conci (Ita) Trek-Segafredo 0:08:07
19 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo 0:08:10
20 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin 0:08:24
21 Brent Bookwalter (USA) BMC Racing Team 0:09:55
22 Matteo Fabbro (Ita) Katusha-Alpecin 0:10:16
23 William Barta (USA) Hagens Berman Axeon 0:10:33
24 Sean Bennett (USA) Hagens Berman Axeon 0:13:20
25 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale 0:14:40
26 TJ Eisenhart (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:14:55
27 Sebastian Henao (Col) Team Sky 0:15:27
28 Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott
29 Joey Rosskopf (USA) BMC Racing Team 0:15:40
30 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:16:33
31 Pavel Sivakov (Rus) Team Sky 0:16:56
32 Anass Ait El Abdia (Mar) UAE Team Emirates 0:17:02
33 Kasper Asgreen (Den) Quick-Step Floors 0:18:25
34 Ivo Oliveira (Por) Hagens Berman Axeon 0:18:35
35 Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe 0:20:11
36 Jai Hindley (Aus) Team Sunweb 0:20:37
37 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:22:11
38 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data 0:22:12
39 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:22:17
40 Serghei Tvetcov (Rom) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:22:29
41 Floris De Tier (Bel) LottoNL-Jumbo 0:23:50
42 Patrick Bevin (NZl) BMC Racing Team 0:24:01
43 Sepp Kuss (USA) LottoNL-Jumbo 0:24:32
44 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin 0:24:45
45 Alex Howes (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:25:58
46 Lachlan Morton (Aus) Dimension Data 0:27:24
47 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale 0:28:10
48 Jhonatan Narvaez (Ecu) Quick-Step Floors 0:29:13
49 Andrei Krasilnikau (Blr) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:30:24
50 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 0:30:55
51 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale 0:32:57
52 Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:33:04
53 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:36:14
54 Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale 0:36:32
55 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:36:34
56 Luke Rowe (GBr) Team Sky 0:36:35
57 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb 0:37:14
58 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:37:58
59 Maarten Wynants (Bel) LottoNL-Jumbo 0:40:58
60 Mikkel Bjerg (Den) Hagens Berman Axeon 0:41:10
61 Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott 0:41:31
62 Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates 0:42:07
63 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates 0:42:19
64 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors 0:42:22
65 Travis McCabe (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:42:24
66 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates 0:42:42
67 Evan Huffman (USA) Rally Cycling 0:44:05
68 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb 0:44:19
69 Lachlan Norris (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:44:46
70 Lucas Sebastian Haedo (Arg) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:45:58
71 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott 0:46:15
72 Ian Garrison (USA) Hagens Berman Axeon 0:47:54
73 Thomas Leezer (Ned) LottoNL-Jumbo 0:47:58
74 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin 0:48:11
75 Julien Vermote (Bel) Dimension Data 0:48:16
76 Caleb Ewan (Aus) Mitchelton-Scott 0:48:34
77 Robin Carpenter (USA) Rally Cycling 0:48:40
78 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe 0:49:41
79 Jay Thomson (RSA) Dimension Data 0:50:32
80 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo 0:50:47
81 Ian Stannard (GBr) Team Sky 0:50:50
82 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors 0:51:22
83 Fabian Lienhard (Swi) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:51:41
84 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin 0:52:44
85 Benoit Cosnefroy (Fra) AG2R La Mondiale 0:54:06
86 Tyler Magner (USA) Rally Cycling 0:54:58
87 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:55:28
88 John Murphy (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:55:37
89 Tanner Putt (USA) UnitedHealthcare Pro Cycling 0:55:54
90 Alvaro Hodeg (Col) Quick-Step Floors 0:56:34
91 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe 0:56:41
92 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott 0:57:13
93 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin 0:57:58
94 Johannes Fröhlinger (Ger) Team Sunweb 0:58:14
95 Daniel McLay (GBr) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:58:25
96 Michael Rice (Aus) Hagens Berman Axeon 0:58:37
97 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors 0:58:42
98 Mark Cavendish (GBr) Dimension Data 0:59:00
99 Miguel Bryon (USA) Holowesko-Citadel p/b Arapahoe Resources 0:59:08
100 Danny Pate (USA) Rally Cycling 0:59:23
101 Roger Kluge (Ger) Mitchelton-Scott 0:59:50
102 Scott Davies (GBr) Dimension Data 1:00:26
103 Logan Owen (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:01:09
104 Jonathan Clarke (Aus) UnitedHealthcare Pro Cycling 1:01:58
105 Marcel Kittel (Ger) Katusha-Alpecin 1:02:58
106 Nathan Van Hooydonck (Bel) BMC Racing Team 1:03:37
107 Mark Renshaw (Aus) Dimension Data 1:04:23
108 Adam De Vos (Can) Rally Cycling 1:04:26
109 Max Walscheid (Ger) Team Sunweb 1:04:49
110 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 1:05:18
111 Tom Stamsnijder (Ned) Team Sunweb 1:06:12
112 Michal Kolár (Svk) Bora-Hansgrohe 1:08:57

Il colpo di reni di Gaviria sul traguardo finale di Sacramento (Getty Images)

Il colpo di reni di Gaviria sul traguardo finale di Sacramento (Getty Images)

TOLMEZZO – SAPPADA: RITORNO SUL LUOGO DEL MISFATTO

maggio 20, 2018 by Redazione  
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Dopo lo Zoncolan arriva il turno delle Dolomiti, quest’anno solo sfiorate dal Giro in occasione di una frazione che riporeterà la corsa rosa a Sappada 21 anni dopo la storica tappa del tradimento di Stephen Roche ai danni del capitano in rosa Roberto Visentini. Pur non essendoci i pressuposti per definirla “tappone”, anche questa frazione potrà lasciare il segno in classifica se la corsa si accendesse in un finale di gara che propone tre ascese consecutive, non durissime ma abbastanza da creare un po’ di selezione, che potrebbe essere acuita dalla fatica accumulata il giorno prima.

La voce Sappada potrebbe entrare nei dizionari d’italiano come sinonimo di tradimento. È questo, infatti, il primo termine che viene in mente all’appassionato di ciclismo nell’udire il nome della località di sport invernali “ex veneta”, dallo scorso 16 dicembre tornata al Friuli-Venezia Giulia, regione alla quale era già era appartenuta sino al 1852. Non è questo il tradimento al quale abbiamo fatto accenno ma quello che si concretizzò il 6 giugno del 1987 in occasione della tappa del Giro che si correva tra Jesolo e, per l’appunto, Sappada. Quell’edizione della corsa rosa era scattata due settimane prima da Sanremo esattamente come si era conclusa quella precedente poiché era stato il vincitore uscente Roberto Visentini a imporsi nel prologo disegnato da Vincenzo Torriani sul lungomare della “città dei fiori”. Il campione bresciano ancora non immaginava di covare una serpe in seno, vale a dire il compagno di squadra irlandese Stephen Roche, che il giorno successivo vincerà la cronodiscesa dal Poggio, poi vestirà la maglia rosa grazie al successo della Carrera nella cronosquadre del Lido di Camaiore, supererà indenne il primo arrivo in salita al Terminillo e quindi manterrà le insegne del primato per una decina di giorni, fino alla cronoscalata di San Marino nella quale Visentini ristabilirà le gerarchie imponendosi con oltre un minuto sull’elvetico Rominger, mentre Roche accuserà ben 2’47”. Fin lì, però, era andato tutto come previsto in casa Carrera e dopo San Marino il bresciano era tornato a comandare dall’alto la classifica con l’irlandese sceso al secondo posto con 2’42” di ritardo e, quel che ancora non si sapeva, ancora con l’acquolina in bocca per la rosa appena lasciata. Quarantottore più tardi si correra la prima tappa alpina, 224 Km chilometri per andare dal mare alla montagna, da Jesolo a Sappada, affrontando quale prima difficoltà altimetrica l’ascesa alla Forcella di Monte Rest, nella cui discesa avvenne il primo atto del “misfatto”, un attacco a due voci una delle quali era proprio l’ex capoclassifica. Raggiunti fino a 1’15” di vantaggio, i due fuggitivi furono ripresi ai piedi dell’asperità successiva, la Sella Valcalda, e proprio lì partì il secondo affondo dell’irlandese, con il quale stavolta rimansero parecchi uomini di classifica. E Visentini crollò, prima fisicamente e poi psicologicamente, e l’ascesa finale verso il traguardo divenne per lui un vero e proprio calvario che lo porterà a tagliare la linea d’arrivo quasi 7 minuti dopo il vincitore, il corridore olandese Johan van der Velde. Da lì in poi il Giro correrà sul sottile binario della polemica, con la Carrera letteralmente spaccata in due fazioni, una pro Visentini e l’altra votata alla causa di Roche, che vincerà il Giro e poi si riabiliterà alla grande imponendosi nella stessa stagione nel Tour de France e nel mondiale, un “en plein” che in carriera prima di lui era riuscito solo al grande Eddy Merckx e che in seguito nessun altro riuscirà a emulare.
È dunque con il “brivido” di questo ricordo che il gruppo si schiererà al via della tappa che riporterà la corsa rosa a Sappada, al termine di una frazione solo apparentemente poco impegnativa. Pur mancando grandissime ascese gli ultimi 40 Km non presenteranno momenti di riposo tra una salita e l’altra – che, invece, erano presenti nel finale della tappa dello Zoncolan – e chi non avesse ancora smaltito le fatiche del giorno precedente potrebbe pagare un salato tributo in classifica.
Si partirà da Tolmezzo e, lasciato il capoluogo della Carnia, nei primi 50 Km si risalirà il tratto iniziale del corso del Tagliamento, pedalando in direzione del centro di Ampezzo, che fu la capitale della Repubblica libera della Carnia, costituita dai partigiani il primo agosto del 1944 e spazzata via l’8 ottobre dello stesso anno da una controffensiva nazifascista. È in corrispondenza di questo centro che ha inizio la prima delle sei salite previste dal percorso, la pedalabile Sella di Cima Corso (6 Km al 4,7%), subito dopo il quale la corsa attraverserà il cosiddetto “Passo della Morte”, così chiamato in riferimento ad un fatto d’arme avvenuto il 24 maggio del 1848, quando truppe locali tentarono di resistere all’avanzata degli austriaci, che cercavano di raggiungere il Cadore per reprimere una rivolta. Un tratto in quota a lievi saliscendi condurrà i “girini” ai piedi della successiva difficoltà, il Passo della Mauria (6 Km al 5,2%), oggi poco appettitoso per le pendenze ma che un tempo era reso più selettivo a causa del fondo sterrato come testimonia il “curriculum” di quest’ascesa che fu conquistata da corridori del calibro di Coppi (1951) e Bartali (1939 e 1946). In vista dello scollinamento la corsa lascerà il Friuli per passare in Veneto, scendendo quindi in direzione di Lorenzago, il centro cadorino che divenne famoso negli anni ’80 per aver accolto in sei occasioni Papa Giovanni Paolo II durante le ferie estive.
Superate le prime due salite, il tracciato non proporrà più grandissimi ostacoli nella successiva quarantina di chilometri da pedalare sulle strade del Cadore, con il tratto più impegnativo rappresentato dalla morbida salitella verso Pieve di Cadore, il capoluogo di quest’area nel cui cuore si trova la casa natale del celebre pittore Tiziano Vecellio. Superato questo piccolo “scalino” il percorso tenderà sempre a salire, costantemente ma con dolcezza, nei 27 Km che precedono l’approdo a Cortina d’Ampezzo, la “regina delle Dolomiti” la cui storia come località di villeggiatura iniziò alla fine dell’ottocento quando fu scoperta dalla nobiltà austro-tedesca e dall’alta borghesia che ne fecero un’alternativa a Sankt Moritz. Dopo le due guerre mondiali e la Grande Depressione del 1929, a causa della quale diversi alberghi chiusero per bancarotta, saranno le Olimpiadi Invernali del 1956 a rilanciare Cortina, la cui fama sarà perpetuata anche dai diversi film qui girati, alcuni di fama internazionale come La Pantera Rosa nello stesso 1956 e il dodicesimo capitolo della saga di James Bond “Solo per i tuoi occhi” nel 1981, mentre nel 1959 sarà set di “Vacanze d’inverno”, film con Alberto Sordi che può essere considerato l’antesignano del filone dei “cinepanettoni” che prenderà piede una ventina d’anni più tardi.
A Cortina si attaccherrà la più celebre tra le salite di giornata, il Passo Tre Croci (1805 metri), valico tra i meno sfruttati dell’area dolomitica se si pensa che la corsa rosa vi è transitata appena sette volte, praticamente una “miseria” se paragoniamo questi numeri a quelli, per esempio, del Passo Pordoi, sul quale il Giro è salito ben 40 volte. E pensare che non si tratta di un’ascesa trascurabile per pendenze (sono 8 Km al 7,2%), in diverse occasioni affrontata in abbinamento alle vicine Tre Cime di Lavaredo e che conduce a un uno dei luoghi più “tristi” delle Dolomiti perché le tre croci che svettano in cima al passo e dalle quali questo prende il nome furono innalzate sul luogo dove una madre fu rinvenuta morta assiderata con i suoi due figli nel 1789, sorpresa da una tormenta durante un viaggio della “speranza” da Auronzo a Cortina, alla ricerca di un’occupazione che le permettesse di sfamare la prole. La successiva discesa “ributterà” la carovana del Giro nel Cadore, dove la prossima meta del gruppo sarà la località di villeggiatura di Auronzo, la “bella al piano stendentesi lunga tra l’acque, sotto la fosca Ajàrnola”, come la tratteggiò Giosuè Carducci nell’ode “Cadore” che qui compose nell’estate del 1892. Costeggiato il lago artificiale di Santa Caterina, all’uscita di Auronzo inizierà il più impegnativo tratto di questa frazione, corrispondente agli ultimi 37 Km nel corso dei quali si succederranno, una dietro l’altra, le tre salite del Passo di Sant’Antonio, di Costalissoio e di Sappada. Molto probabilmente sarà sulla prima di queste che sapremo di che “pasta” si rivelerà questa frazione perchè se qualche corridore di vertice dovesse accendere il gas affrontando il tratto di 3,9 Km al 9,9% che s’incontra all’inizio del Sant’Antonio (complessivamente lungo 7,3 km, inclinati all’8,1%) – magari dopo una prima accelerazione sul Tre Croci – potrebbe cogliere affaticato qualche avversario e, per come sono disegnati i chilometri successivi, recuperare poi potrebbe rivelarsi molto problematico.
Giunti in vetta al Sant’Antonio non si scenderà, infatti, dal versante opposto più diretto, ma da una strada secondaria più tortuosa che transita per Danta di Cadore, centro la cui chiesa parrocchiale di Santa Barbara nel 2007 fu visitata da Papa Benedetto XVI, che per alcuni stagioni scelse, come il suo predecessore, la vicina Lorenzago per ritemprarsi durante la vacanze al posto della tradizionale Castel Gandolfo. Scesi nel Comelico ci sarà giusto il tempo di una “toccata e fuga” sul fondovalle, appena un centinaio di metri sul piano di tornare a salire per affrontare un’asperità inedita per il ciclismo professionistico, quella di Costalissoio, la frazione del comune di Santo Stefano di Cadore che il 15 gennaio del 1884 fu quasi totalmente distrutta da un incendio che ridusse gran parte degli abitanti alla miseria e che poi convinse i superstiti a ricostruire le loro abitazioni con muri di sassi, certamente più sicuri delle pareti di legno che all’epoca andavano per la maggiore. La salita, lunga poco meno di 4 Km, presenta due volti ben distinti, con i 2,7 Km che conducono al borgo che salgono decisamente “accigliati” al 10,6% (la massima è del 14%) mentre diametralmente più bonario è il tratto conclusivo che sale al 5,6% rasentando il Bosco dei Giavi. Un tuffo di 5,6 Km al 6,1% porterà il gruppo in vista del fiume Piave – questa è la seconda frazione dedicata al centenario della fine del primo conflitto mondiale – che si ritroverà all’altezza di San Pietro di Cadore, centro situato allo sbocco della bellissima Val Visdende, una delle meno antropizzate delle alpi italiane, individuata nel 1906 dal principe Scipione Borghese per effettuarvi alcuni allenamenti in vista della sua vittoriosa partecipazione al celebre raid Pechino-Parigi dell’anno successivo perché l’ambiente della valle veneta gli ricordava la morfologia dei territori che avrebbe dovuto attraversare in Cina.
Anche in questo caso, una volta terminata la discesa si riprenderà a salire e stavolta definitivamente perché percorsi gli ultimi 8,5 Km al 3,2% ci sarà lo striscione del traguardo ad attendere i corridori. La pendenza, stavolta, non è certamente delle più intriganti ma è risaputo che le salite tenere affrontate subito dopo ascese ben più pepate spesso finiscono per contribuire alla dilatazione dei distacchi. E se ciò dovesse accadare anche in quest’occasione il nome di Sappada tornerà nuovamente a far parlare di sé per fatti di ciclismo, in un finale ingannatore ma stavolta, si spera, senza più tradimenti da parte d’uomo.

Mauro Facoltosi

I VALICHI DELLA TAPPA

Sella di Cima Corso (867 metri). Valicata in galleria dalla SS 52 “Carnica”, tra Ampezzo e Forni di Sotto e Ampezzo, localmente è chiamato “Somp Cuérs”.

Sella Boschetto di Sant’Antonio (832 metri). Valicata dalla SS 52 “Carnica”, tra i centri di Forni di Sotto e di Forni di Sopra.

Passo della Mauria (1298 metri). Quotato 1301 metri sulle cartine del Giro 2018, è valicato dalla SS 52 “Carnica” tra Forni di Sopra (Friuli) e Lorenzago di Cadore (Veneto), anche se per qualche chilometro ricade per intero in territorio veneto. L’unico confine che vi transita è quello tra le Alpi e le Prealpi Carniche. È il valico più glorioso di questa tappa, vantando ben 14 passaggi dall’anno dell’istituizione del GPM (1933) a oggi: la prima volta è datata 1938 (tappa Trieste – Belluno vinta da Olimpo Bizzi, primo anche sulla Mauria), l’ultima risale al 2011 (tappa Lienz – Monte Zoncolan vinta dallo spagnolo Igor Antón, GPM della Mauria a Gianluca Brambilla). Tra gli altri eroi della Mauria ricordiamo Coppi (1951), Bartali (1939 e 1946), l’indimenticato Alfredo Marini (1947) e il fortissimo scalatore spagnolo José Manuel Fuente nel 1973.

Sella Pieve di Cadore (858 metri). Quotata 880 metri sulle cartine del Giro 2018, coincide con l’omonimo centro abitato, situato nell’insellatura che separa il Col di Contras dal Montericco. A Pieve si sono concluse tre tappe del Giro: vincitori sono stati Mario Vicini nel 1940, Gino Bartali nel 1947 e Roberto Ceruti nel 1979.

Passo Tre Croci (1805 metri). Aperto tra il Monte Cristallo è il gruppo del Sorapiss, vi transita la SS 48 “delle Dolomiti” tra Cortina d’Ampezzo e il bivio per Misurina. Il Giro l’ha messo in programma finora 8 volte, ma sugli albi d’oro risultano solo 7 passaggi perché la prevista scalata nel finale della tappa Silandro – Tre Cime di Lavaredo del Giro 2013 fu estromessa dal tracciato all’ultimo momento a causa della neve, che costrinse gli organizzatori a ridurre la frazione alla sola ascesa finale, in cima alla quale s’impose Vicenzo Nibali. Il primo traguardo GPM al Tre Croci fu di Michele Dancelli, conquistato nella tappa Rocca Pietore – Dobbiaco (vinta da Bitossi) del Giro del 1970, l’ultimo di Leonardo Piepoli in occasione di un’altra tappa che terminava alle Tre Cime, anno 2007, vinta da Riccardo Riccò. Gli altri corridori che sono transitati in testa in vetta a questo valico sono stati, nell’ordine, Selvino Poloni nel 1971 (tappa Lienz – Falcade, vinta da Felice Gimondi), lo spagnolo Fuente nel 1973 (Andalo – Auronzo di Cadore, vinta dallo stesso corridore), Claudio Bortolotto nel 1980 (Longarone – Cles, Giuseppe Saronni), lo svizzero Beat Breu nel 1980 (San Vigilio di Marebbe – Tre Cime, conquistata dal corridore elvetico) e il colombiano Rafael Acevedo nel 1985 (Selva di Valgardena – Vittorio Veneto, Emanuele Bombini).

Passo di Sant’Antonio (1470 metri). Più noto col nome di Passo del Zovo (da non confondere con la non lontana Forcella Zovo) è valicato dalla SS 532 “del Passo di Sant’Antonio”, tra Auronzo di Cadore e Padola. Al valico giunge un terzo versante, che sale da Campitello (San Nicolò di Comelico) passando per Danta di Cadore e che sarà quello che i corridori percorreranno in discesa. Il Giro d’Italia l’ha scalato finora un paio di volte, la prima nel 1970 durante la tappa Rocca Pietore – Dobbiaco vinta da Franco Bitossi (primo al Sant’Antonio il belga Martin Van Den Bossche), la seconda nel corso della citata tappa Lienz – Monte Zoncolan del Giro 2011, dove anche questo GPM finì nel palmarès di Gianluca Brambilla.

Forcella Zambei (1437 metri). Valicata dalla SP 6 “di Danta di Cadore” subito dopo lo scollinamento del Passo di Sant’Antonio, all’inizio della discesa verso Danta.

RINGRAZIAMENTI
Segnaliamo che le citazioni cinematografiche (nel testo e nella fotogallery) sono frutto della collaborazione con il sito www.davinotti.com, che ringraziamo per la disponibilità.

FOTOGALLERY

La piazza centrale di Ampezzo, intitolata ai fatti del 1944

Cappelletta situata nei pressi del Passo della Morte

Un tratto della salita al Passo della Mauria: dietro al parapetto visibile a destra si trova la sorgente del fiume Tagliamento

Lorenzago di Cadore, seminascosta tra la vegetazione si intravede la casa che ospitò durante le vacanze estive Papa Giovanni Paolo II

Pieve di Cadore, casa natale di Tiziano Vecellio

Cortina d’Ampezzo, Trampolino Italia

L’ex stazione di Cortina d’Ampezzo come appare nel film “Vacanze d’Inverno”, quando la “Ferrovia delle Dolomiti” era ancora in attività (www.davinotti.com)

L’ex stazione di Cortina d’Ampezzo come appare nel film “Vacanze d’Inverno”, quando la “Ferrovia delle Dolomiti” era ancora in attività (www.davinotti.com)

La chiesetta e le “tre croci” del Passo Tre Croci

Auronzo di Cadore vista dalla diga del Lago di Santa Caterina

La cappelletta eretta presso lo scollinamento del Passo di Sant’Antonio

La chiesa di Santa Barbara domina dall’alto l’abitato di Danta di Cadore

Uno dei ripidi tornanti che conducono a Costalissoio

Panoramico tratto ai margini del Bosco dei Giavi

Scorcio della Val Visdende

Il Peralba, la montagna soprastante Sappada sulla quale ha le sue sorgenti il fiume Piave e, in trasparenza, l’altimetria della quindicesima tappa del Giro 2018 (escursioni-nelle-dolomiti.it)

Il Peralba, la montagna soprastante Sappada sulla quale ha le sue sorgenti il fiume Piave e, in trasparenza, l’altimetria della quindicesima tappa del Giro 2018 (escursioni-nelle-dolomiti.it)

LA CARICA DEL 101° SULLO ZONCOLAN

maggio 19, 2018 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Ecco il tradizionale contenitore made ne ilciclismo.it che da diverse stagioni accompagna le cronache prima del Giro e poi del Tour. All’interno ritroverete le rubriche riservate alla rassegna stampa internazionale, alla colonna sonora del giorno, alle previsioni del tempo per la tappa successiva, alle “perle” dei telecronisti, al Giro d’Italia rivisto alla “rovescia” al ricordo di un Giro passato (quest’anno rivisiteremo l’edizione del 1974, partita da un’altra terra “santa”, quella della Città del Vaticano).

GIRO D’ITALIA, GIRO DEL MONDO

Italia

Froome, Zoncolan da leone. Che bravi Yates e Dumoulin. Pozzovivo c’è, Aru crolla – Il giorno del Kaiser: Zoncolan, un inferno di passione – Froome: “Conquistato lo Zoncolan dico: non è ancora finita” – Lo Zoncolan abbraccia il gruppo: che folla in cima al mostro! – Bergonzi: “Yates è un campione ma Froome ha riaperto il Giro” (Gazzetta dello Sport)

Giro d’Italia, Froome epico sullo Zoncolan. Ma Yates resiste e rimane in rosa (Corriere della Sera)

Gran Bretagna

Froome fights back to win stage 14 of Giro d’Italia (The Independent)

Chris Froome roars back into Giro d’Italia contention with brilliant stage win on fairytale day for British cycling (The Daily Telegraph)

Froome wins Zoncolan thriller as Yates extends lead (The Times)

Francia

Froome domine le Zoncolan – Froome: «Tellement spécial» – Yates: «Prêt pour la suite» (L’Equipe)

Giro: Froome renaît au Zoncolan lors de la 14e étape (Le Figaro)

Spagna

El renacido Froome gana en el Zoncolan y Yates es más líder – Ciclismo que levanta del sofá: el portentoso ataque de Froome (AS)

El ‘renacido’ Froome echa picante al Giro de Italia (Marca)

Froome resucita en el Zoncolan y añade emoción al Giro, Yates más líder – Froome entra el selecto grupo de los ganadores en las tres grandes vueltas – “¿Será Froome capaz de dar un vuelco en la general del Giro?” (El Mundo Deportivo)

Belgio

De wedergeboorte van Chris Froome op de Zoncolan, Yates alweer iets steviger in het roze – Chris Froome is nog niet dood maar Tom Dumoulin is de morele winnaar(Het Nieuwsblad)

Tour d’Italie: Chris Froome (Sky) s’impose au sommet du Zoncolan devant Simon Yates, solide maillot rose (La Dernière Heure/Les Sports)

Paesi Bassi

Froome wint, Dumoulin beperkt schade – Froome na zege: ‘Wat een geweldig gevoel!”(De Telegraaf)

Herboren Froome wint koninginnenrit, Dumoulin verliest tijd op Yates – Samenvatting: De wederopstanding van Froome – Dumoulin: Nieuwe eindzege in Giro wordt heel moeilij(Algemeen Dagblad)

Froome wint etappe, Yates loopt uit in Giro (de Volkskrant)

Germania

Froome siegt auf dem Zoncolan – Yates bleibt vorn (Berliner Zeitung)

Svizzera

Ein britischer Tag am Giro d’Italia (Neue Zürcher Zeitung)

Giro: Chris Froome renaît au Zoncolan (24 Heures)

Stati Uniti

Froome Wins 14th Stage on Zoncolan, Yates Consolidates Lead (The New York Times)

Colombia

Froome ganó en el Zoncolan y López ya es sexto en la general – ‘Traté de atrapar a Froome y ganar, pero no tuve fuerzas’: Yates – ‘Nos faltó un poquito, porque estábamos cerca’: López – ‘Conocía muy bien esos últimos cuatro kilómetros’: Froome (El Tiempo)

Chris Froome silenció las críticas y ganó la etapa reina del Giro de Italia (El Espectador)

Ecuador

Richard Carapaz, séptimo lugar en la general del Giro de Italia (El Universo)

Australia

Froome’s win puts him back into thrilling Giro equation (The Sydney Morning Herald)

DISCOGIRO: la colonna sonora della tappa del Giro scelta per voi da ilciclismo.it
Dedicata al successo del keniano bianco Froome nel giorno del matrimonio del principe Harry

“White Wedding” (Billy Idol)

a cura di DJ Jorgens

METEO GIRO

Le previsioni si riferiscono agli orari di partenza, passaggio e arrivo della tappa del giorno dopo

San Vito al Tagliamento: nubi sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 21.5°C, vento debole da ENE (9 Km/h), umidità al 55%
Passo della Mauria (GPM – Km 48.4): pioggia modesta e schiarite (0,2 mm), 13.7°C, vento moderato da E (11-14 Km/h), umidità al 66%
Passo Tre Croci (GPM – Km 110.6): temporale con pioggia modesta e schiarite (0,3 mm), 10.8°C, vento moderato da ESE (14-17 Km/h), umidità al 77%
Passo di Sant’Antonio (GPM – Km 146.9) : pioggia modesta e schiarite (0,2 mm), 13.7°C, vento moderato da ESE (12-15 Km/h), umidità al 66%
Sappada: temporale con pioggia modesta e schiarite (0,4 mm), 14°C, vento moderato da E (11-14 Km/h), umidità al 70%

L’ANGOLO DI SILVIOLO E PANCANOLO

Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Garzelli: “Bennett un popò indietro”
Garzelli: “Sella Valcada” (Valcalda)
Garzelli: “Froome e Aru li capiremo oggi, quest’anno”
Martinello: “Casarsa del Friuli” (Casarsa della Delizia)
Fabretti: “Garzelli, sullo Zoncolan sei arrivato seconda”
Betto: “Garzelli, nel 2011 che pacco pignoni usai?”
Pancani: “Le ammiraglie che sono all’inseguimento”
Rizzato: “Rete uifi” (wifi)
Pancani: “La discesa versa Ovaro”
De Stefano: “La tappa delle domani” (domani ci sono le Dolomiti)
Martinello: “Fermata l’ammiraglia al seguito dell’assistenza tecnica”
Martinello: “Giovanni Visconti si sono riportati su Montaguti e Barbin”
Pancani: “Una pendenza di 1200 metri”
Pancani: “Rifugio Aldo Moro” (il rifugio dello Zoncolan è intitolato a Enzo Moro)
Pancani: “Una decina di chilometri di vantaggio”
De Stefano: “Aru aveva una pedalata difficile”
Cassani: “All’arriva c’erano 30 secondi tra i due”
De Stefano: “De Luca li vede ogni giorno e pedala con loro” (per chi non lo conoscesse, è il giornalista che segue la corsa in moto per la RAI)
Televideo: “Quasi un sprint in altrura”
Televideo: “Cinque GPM: quello di Monte Ragogna passa Conti”
Televideo: “Aru dice addio ai sogni”

e se vi stesse chiedendo il perchè del titolo…

dalla telecronaca della tappa dell’Alpe di Siusi (Giro 2016)

Pancani: “Silviolo”
Martinello: “Dimmi Pancanolo”

IL GIRO DI GOMEZ
In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan

1° Sam Bennett
2° Boy van Poppel a 1′38″
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Giuseppe Fonzi a 2′36″
5° Liam Bertazzo a 2′39″

Classifica generale

1° Giuseppe Fonzi
2° Eugert Zhupa a 13′23″
3° Svein Tuft a 14′14″
4° Marco Coledan 20′00″
5° Andreas Schillinger a 26′21″

1974: QUANDO LA CORSA ROSA PARTÌ DAL VATICANO
Ricordiamo quest’anno, attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”, il Giro del 1974 la cui partenza dalla Città del Vaticano quasi rivaleggia in “peso” con quella da Gerusalemme

31 MAGGIO 1974 – 14a TAPPA: PIETRA LIGURE – SANREMO (189 Km)

FUENTE, CRISI CLAMOROSA
A Sanremo il ligure Perletto vince una durissima tappa – Merck indossa la maglia rosa – “Baronchelli ora mi fa paura”
Lo spagnolo è crollato ed è giunto a 10’49” dal vincitore e a 8’31” da Merckx – Superba prova di Baronchelli, terzo all’arrivo e secondo (a 35”) in classifica generale – Eddy Maglia rosa – Oggi arrivo a Valenza – “Non posso stare tranquillo, quel giovane andrà molto lontano – Giambattista è felice: “Se mi capita attacco di nuovo” – Autocritica di Fuente: “Sono stato presuntuoso”

La maglia rosa Simon Yates alla caccia dello scatenato Froome allinterno di una delle gallerie dello Zoncolan (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

La maglia rosa Simon Yates alla caccia dello scatenato Froome all'interno di una delle gallerie dello Zoncolan (foto Tim de Waele/TDWSport.com)

ARCHIVIO

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Raduno di partenza Gerusalemme
1a tappa: Gerusalemme (cronometro indivuduale)
2a tappa: Haifa – Tel Aviv
3a tappa: Be’er Sheva – Eilat
4a tappa: Catania – Caltagirone
5a tappa: Agringento – Santa Ninfa (Valle del Belice)
6a tappa: Caltanissetta – Etna (Osservatorio Astronomico)
7a tappa: Pizzo – Praia a Mare
8a tappa: Praia a Mare – Montevergine
9a tappa: Pesco Sannita – Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore)
10a tappa: Penne – Gualdo Tadino
11a tappa: Assisi – Osimo
12a tappa: Osimo – Imola
13a tappa: Ferrara – Nervesa della Battaglia

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