08-09-2014
settembre 8, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Lo spagnolo Alberto Contador Velasco (Tinkoff – Saxo) si è imposto nella sedicesima tappa, San Martín del Rey Aurelio – La Farrapona (Lagos de Somiedo), percorrendo 160,5 Km in 4h53′35″ alla media di 32,801 Km/h. Ha preceduto di 15” il britannico Froome e di 50″ l’italiano Alessandro De Marchi (Cannondale). Contador Velasco è ancora in maglia “roja” con 1′36″ sul connazionale Valverde Belmonte e 1′39” su Froome. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 5° a 3′38″.
TOUR OF BRITAIN
L’australiano Mark Renshaw (Omega Pharma – Quick Step) si è imposto nella seconda tappa, Knowsley – Llandudno, percorrendo 200,8 Km in 4h38′54″ alla media di 43,198 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Swift e l’irlandese Bennett. Miglior italiano Nicola Ruffoni (Bardiani Valvole – CSF Inox). Renshaw è il nuovo leader della classifica con 4″ su Swift e Ruffoni.
TOUR OF CHINA II
L’italiano Mattia Gavazzi (Amore & Vita – Selle SMP) si è imposto nella prima tappa, circuito di Xinning Langshan, percorrendo 130,2 Km in 2h37′57″ alla media di 49,459 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Shpilevsky e il tedesco Thömel, distanziati di 4″ e 6″ nella prima classifica generale
ASTICO – BRENTA
L’italiano Alberto Cecchin (Marchiol – Emisfero) si è imposto nella corsa italiana, Nove – Schiavon, percorrendo 186,5 Km in 4h25′22″ alla media di 42,168 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Davide Gomirato* (Zalf Euromobil Désirée Fior) e Davide Ballerini (Team Idea)
*dilettante
NIEMIEC VINCE E DIETRO DI LUI AVVAMPA LA ”GUERRA” DI NERVI
La classica tappa dei laghi di Covadonga è andata quest’anno al corridore polacco Przemyslaw Niemiec, tra i protagonisti della fuga di giornata e bravo a resistere al comando nonostante la ”guerra” di nervi scatenatasi nel gruppo tra gli spagnoli Contador, ancora maglia ”roja” in carica, Valverde e Rodriguez. Una sfida a colpi di scatti e di sguardi, che non ha però cambiato le carte in tavola, con Froome e il nostro Aru che hanno concluso la tappa a pochi secondi dai litiganti. Ma oggi le cose potrebbe decisamente cambiare perchè è in programma il tappone più duro, quello dei Lagos di Somiedo, con quattro colli da scalare prima dell’ascesa finale e un dislivello importante da superare
Vuelta a Espana, quindicesima tappa, 150 chilometri da Oviedo ai Lagos de Covadonga. E’ questa la seconda puntata del trittico di arrivi in quota che dovrebbe essere decisivo per decidere la corsa alla maglia ”roja”. Ma la Vuelta, nonostante le sue 21 tappe, non riesce a liberarsi del suo status di corsa per scattisti, giocata sul filo dei secondi, più che dei minuti che solitamente dovrebbero distanziare i partecipanti ad una prova di fondo. L’arrivo ai Laghi di Covadonga, nonostante la lunga tradizione che lo contraddistingue come arrivo di tappa, non scappa a questo clichè. Probabilmente anche perché preceduto da 140 chilometri prevalentemente pianeggianti, eccezion fatta per i 7 chilometri di salita del Puerto del Torno.
La fuga di giornata si è formata intorno al km 50, composta da cinque corridori: Niemiec (Lampre), Meyer (Orica), Vandewalle (Trek), Aramendia (Caja Rural) e Degenkolb (Giant-Shimano), quest’ultimo interessato ai traguardi intermedi che, infatti, ha puntualmente conquistato, cementando la propria leadership nella classifica a punti.
Dietro, la squadra della maglia ”roja” Alberto Contador ha lasciato un certo spazio alla fuga, giustamente preferendo non rischiare di regalare secondi di abbuono agli avversari. Avversari come Alejandro Valverde (Movistar), la cui squadra ha, invece, messo in atto un deciso forcing a partire dal Puerto del Torno. L’azione del team iberico ha prodotto una decisa selezione, aumentata anche dal maltempo e dalle strade bagnate, che hanno fatto vittime come Daniel Martin (Garmin), costretto ad un lungo e dispendioso inseguimento, e Castroviejo (Movistar), addirittura rotolato (per fortuna illeso) giù per una scarpata.
Si è così giunti alla salita finale. Cameron Meyer (Orica) ha provato ad anticipare i compagni di fuga, andandosene da solo, ma è stato raggiunto da Przemyslaw Niemiec (Lampre), che a sua volta è ripartito deciso a 5 chilometri dall’arrivo, staccando l’australiano e andando a cercare la vittoria di tappa. Per quest’ultima molto dipendeva dall’andatura del gruppo dei migliori, dove nel frattempo i più pimpanti erano i tre spagnoli Contador, Rodriguez e Valverde. A 7 chilometri dall’arrivo i tre “caballeros” hanno cominciato a scattarsi in faccia a vicenda, con Contador nella parte di quello più deciso a creare un buco, ma con gli altri due pronti alla sua ruota e, quindi, poi inevitabilmente impegnati a guardarsi e a rallentare. Allora Barguil (Giant) provava ad approfittare di questo tira e molla cercando di avantaggiarsi, ma senza successo. Anche Fabio Aru, da dietro, si staccava e si riattacava ai tre a seconda del numero di surplace da loro messi in atto. Ma l’elastico più sorprendente e ormai quasi spettacolare era, come al solito, quello di Chris Froome. Oggi ancora più di ieri è risultato evidente come il britannico della Sky corra con l’occhio fisso ai dati del computer, impegnandosi in una personale cronoscalata, come se non ci fossero avversari sulla strada. È risultato addirittura comico quando, sempre con la testa al “monitor”, ha urtato ”Dani” Moreno che pedalava davanti a lui. Ma l’”elettronica” utilizzata da Froome non è stata oggi così efficace come invece lo era stata ieri sulla Camperona, o magari non lo sono state le sue gambe. Fatto sta che, nonostante in certi frangenti sia arrivato molto vicino, non è riuscito a raggiungere i “caballeros” davanti a lui, pagando sul traguardo un ritardo di 12″.
Contador, nel frattempo, ha proseguito nella sua serie di scatti, alternati a momenti di pausa, in cui i tre spagnoli si facevano venire il torcicollo da tanto si voltavano a guardarsi. Studiandosi tra loro, ma anche spaziando con lo sguardo più indietro, a cercare la sagoma di Chris Froome, neanche temessero l’apparizione di uno spettro. Alla fine Contador non è risucito a liberarsi della compagnia di Rodriguez e Valverde che, come da copione, lo hanno puntualmente staccato nello sprint per il traguardo, infliggendogli 5″ di distacco. Ma Valverde, che ha vinto la volata su Purito, non ha potuto gioire del successo di tappa, perché nel frattempo il buon Przemyslaw Niemiec era riuscito a stringere i denti e tenere un ritmo che gli ha permesso di conquistare la vittoria per il rotto della cuffia, solo 5″ davanti agli arrembanti spagnoli. Bellissimo e meritato successo per il polacco della Lampre, che ha ricevuto così una piccola ricompensa per le tante tappe corse da gregario. Come detto, Rodriguez e Valverde sono giunti a 5″, Contador a 10″, Aru e Froome a 17″, Uran (che cede la 5° posizione in generale al nostro Fabio) ad un minuto.
Ma tra gli uomini di classifica il vero vincitore di giornata è stato Alejandro Valverde. Rosicchiare 11 secondi ad Alberto Contador in salita non è impresa facile, ma grazie anche all’abbuono il murciano ci è risucito. La sua esperienza e l’ottima gestione tattica gli hanno permesso di sfruttare le sue caratteristiche di scattista e farle rendere al meglio. Purtroppo per lui e bene per il Madrileno (che oggi forse ha esagerato nel provare una volta per tutte a staccare gli avversari; ma come fargliene una colpa?) non rimangono molte tappe decisive. Anzi, ne restano solo due. Una è la ventesima con l’arrivo al Puerto de Ancares. L’altra è quella di domani, da San Martín del Rey Aurelio ai Lagos de Somiedo con quattro colli da scalare prima della salita finale e un dislivello che potrebbe (forse) far venire fuori quella dote che dovrebbe essere la principale di un corridore da gare a tappe: il fondo.
Francesco Bertone
ORDINE D’ARRIVO
1 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 4:11:09
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:05
3 Joaquím Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha
4 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:10
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:17
6 Christopher Froome (GBr) Team Sky
7 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:00:28
8 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:44
9 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:00
10 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
11 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:07
12 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
13 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:01:46
14 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
15 Kristof Vandewalle (Bel) Trek Factory Racing 0:01:58
16 Cameron Meyer (Aus) Orica GreenEdge 0:02:01
17 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:02:14
18 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
19 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:02:45
20 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
21 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:03:00
22 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:03:15
23 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:03:43
24 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:03:50
25 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo
26 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:04:56
27 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:05:01
28 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:05:03
29 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
30 Francisco Javier Aramendia Llorente (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:06:07
31 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
32 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:06:36
33 Yoann Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:06:39
34 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:08:32
35 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:10:48
36 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:11:14
37 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:11:15
38 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team
39 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
40 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:12:50
41 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:12:56
42 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
43 Sergio Miguel Moreira Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo 0:13:26
44 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
45 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:15:31
46 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
47 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:15:34
48 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
49 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
50 Maxime Medrel (Fra) Team Europcar
CLASSIFICA GENERALE
1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 58:31:35
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:31
3 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:20
4 Joaquím Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:22
6 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:57
7 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:04:55
8 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:05:02
9 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:05:11
10 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:06:36
11 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:06:49
12 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:07:14
13 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:07:41
14 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:08:15
15 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:09:08
16 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:10:34
17 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:13:15
18 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:15:04
19 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:15:11
20 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:15:33
21 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:15:54
22 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:19:02
23 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:20:05
24 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:21:48
25 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:25:37
26 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:26:25
27 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:27:31
28 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:33:16
29 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:37:23
30 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:38:24
31 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:40:05
32 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:42:26
33 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:43:13
34 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:47:42
35 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:48:22
36 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:48:51
37 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:50:18
38 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:50:19
39 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:53:32
40 Jérôme Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:56:39
41 Haimar Zubeldia Aguirre (Spa) Trek Factory Racing 0:58:19
42 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:58:30
43 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:59:05
44 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 1:00:23
45 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team 1:01:32
46 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 1:03:34
47 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 1:04:23
48 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol 1:05:55
49 Philip Deignan (Irl) Team Sky 1:05:57
50 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 1:06:17

Un'istantanea della guerra di nervi tutta iberica vista lunga l'ascesa ai laghi di Covadonga (foto Bettini)
KITTEL BATTE RUFFONI, IL TEDESCO PRIMO LEADER AL TOUR OF BRITAIN
Marcel Kittel (Giant-Shimano) ha imposto la sua supremazia anche nella prima tappa del Tour of Britain. Il velocista tedesco si è imposto al termine dei 130 km disputati interamente negli 8 giri di un tracciato disegnato intorno a Liverpool. Alle spalle del vincitore si sono piazzati Nicola Ruffoni (Bardiani-CSF) e il favorito e atteso Mark Cavendish (Omega Pharma-QuickStep).
La 20a edizione del Tour of Britain si è aperta con tappa è stata disputata in maniera frizzante e fin dal primo giro del circuito di Liverpool si è avuto un tentativo di fuga degno di essere definito tale. Richard Handley (Rapha Condor JTL), Sonny Colbrelli (Bardiani CSF), Mark McNally (An Post-Chainreaction) e Jonathan Mould (NFTO) ci hanno provato e creduto, ma il gruppo era di tutt’altro parere e nonostante l’impegno il vantaggio non è salito mai oltre il minuto e cinquanta, scendendo poi rapidamente con il passare dei chilometri. Con il gruppo ricompattato ci sono stati ancora i tentativi dello stesso Handley e di Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo) prima e di Steve Cummings (BMC) poi. Volata, però, doveva essere e un po’ tutte le squadre lavoravano per portare il proprio velocista nelle migliori condizioni, con ovvio “danno” per i finisseur desiderosi di primeggiare.
L’esito scontato è stato così una volata che ha visto primeggiare il tedesco ma che ha dimostrato anche la caparbietà dell’italiano, che ha saputo comunque mettersi alle spalle un certo Mark Cavendish.
”Questo secondo posto vuol dire tanto perché oggi ho sprintato contro i due migliori velocisti al mondo, riuscendomi addirittura a mettermi in mezzo. I miei compagni nel finale mi hanno portato a ruota di Kittel, da lì in poi è toccato a me farmi valere. Ho resistito al ritorno del treno di Cavendish e poi quando Kittel è partito, non ho mollato la sua ruota. Ai -50 metri ho provato ad affiancarlo ma l’arrivo era troppo vicino e lui era ancora molto veloce. Comunque sono veramente felice di questo bel risultato e ora spero di ripetermi appena ci sarà un’altra occasione”.
La soddisfazione in casa Bardiani è ulteriormente rinforzata dalla messi di punti raccolti da Sonny Colbrelli nei vari traguardi volanti durante la fuga, un raccolto che a fine gara gli ha permesso di indossare la maglia della speciale classifica e di piazzarsi al secondo posto della classifica generale, a 1” da Kittel. Per i ragazzi della “banda Reverberi” una giornata fruttuosa che è stata così commentata dal DS: ”Abbiamo corso veramente bene oggi con tutti i ragazzi che hanno rispetto alla perfezione le indicazioni date al mattino. Mandare Colbrelli in fuga era un chiaro disegno tattico per farlo avvicinare alla maglia di leader. Domani c’è una tappa adatta alle sue caratteristiche e ora ha una grande chance davanti a sé. Ottimo poi Ruffoni che dopo essersi sbloccato in Francia settimana scorsa, si sta superando riuscendo già da neoprofessionista a sprintare ad armi pari con i migliori al mondo. Come squadra dobbiamo continuare su questa strada perché sono fiducioso che possiamo essere protagonisti ogni giorno”.
Domani ci sarà la 2a frazione che da Knowsley porterà il gruppo dopo 201 km all’arrivo di Llandudno, in Galles. Sul percorso sono disseminati vari brevi salite, l’ultima di 2a categoria con GPM a soli 5 km dal traguardo, preceduto da una tecnica discesa.
Mario Prato
ORDINE D’ARRIVO
1 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano 2:16:35
2 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
3 Mark Cavendish (GBr) Omega Pharma-QuickStep
4 Tyler Farrar (USA) Garmin-Sharp
5 Ben Swift (GBr) Team Sky
6 Markus Barry (Ned) Belkin Pro Cycling Team
7 Daniel McLay (GBr) Great Britain
8 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
9 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff-Saxo
10 Enrique Sanz Unzue (Esp) Movistar Team
11 Alex Peters (GBr) Madison Genesis
12 Sam Bennett (Irl) Team NetApp-Endura
13 Sebastian Lander (Den) BMC Racing Team
14 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
15 Yanto Barker (GBr) Team Raleigh
16 Adam Blythe (GBr) NFTO
17 Morgan Kneisky (Fra) Team Raleigh
18 Bol Jetse (Ned) Belkin Pro Cycling Team
19 Tom Veelers (Ned) Team Giant-Shimano
20 Chris Opie (GBr) Rapha Condor JTL
21 Alex Dowsett (GBr) Movistar Team
22 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk
23 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
24 Owain Doull (GBr) An Post-Chainreaction
25 Ian Wilkinson (GBr) Team Raleigh
26 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma-QuickStep
27 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
28 James Lowsley Williams (GBr) NFTO
29 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
30 Matthieu Boulo (Fra) Team Raleigh
31 Andreas Stauff (Ger) MTN-Qhubeka
32 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-QuickStep
33 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling
34 Mark Renshaw (Aus) Omega Pharma-QuickStep
35 Bernhard Eisel (Aut) Team Sky
36 Germain Burton (GBr) Great Britain
37 Thomas Stewart (GBr) Madison Genesis
38 Christopher Lawless (GBr) Great Britain
39 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Shimano
40 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Shimano
41 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
42 Martin Kohler (Sui) BMC Racing Team
43 Kristian House (GBr) Rapha Condor JTL
44 Robert Partridge (GBr) Giordana Racing Team
45 Rory Sutherland (Aus) Tinkoff-Saxo
46 Hugh Carthy (GBr) Rapha Condor JTL
47 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky
48 Jon Izagirre Insausti (Esp) Movistar Team
49 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani CSF
50 George Atkins (GBr) Team Raleigh
CLASSIFICA GENERALE
1 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano 2:16:25
2 Sonny Colbrelli (Ita) Bardiani CSF 0:00:01
3 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF 0:00:04
5 Mark Cavendish (GBr) Omega Pharma-QuickStep 0:00:06
6 Richard Handley (GBr) Rapha Condor JTL 0:00:07
7 Tyler Farrar (USA) Garmin-Sharp 0:00:10
8 Ben Swift (GBr) Team Sky
9 Markus Barry (Ned) Belkin Pro Cycling Team
10 Daniel McLay (GBr) Great Britain
11 Heinrich Haussler (Aus) IAM Cycling
12 Nikolay Trusov (Rus) Tinkoff-Saxo
13 Enrique Sanz Unzue (Esp) Movistar Team
14 Alex Peters (GBr) Madison Genesis
15 Sam Bennett (Irl) Team NetApp-Endura
16 Sebastian Lander (Den) BMC Racing Team
17 Rick Zabel (Ger) BMC Racing Team
18 Yanto Barker (GBr) Team Raleigh
19 Adam Blythe (GBr) NFTO
20 Morgan Kneisky (Fra) Team Raleigh
21 Bol Jetse (Ned) Belkin Pro Cycling Team
22 Tom Veelers (Ned) Team Giant-Shimano
23 Chris Opie (GBr) Rapha Condor JTL
24 Alex Dowsett (GBr) Movistar Team
25 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk
26 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling
27 Owain Doull (GBr) An Post-Chainreaction
28 Ian Wilkinson (GBr) Team Raleigh
29 Niki Terpstra (Ned) Omega Pharma-QuickStep
30 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
31 James Lowsley Williams (GBr) NFTO
32 Martijn Verschoor (Ned) Team Novo Nordisk
33 Matthieu Boulo (Fra) Team Raleigh
34 Andreas Stauff (Ger) MTN-Qhubeka
35 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-QuickStep
36 Matthias Brandle (Aut) IAM Cycling
37 Mark Renshaw (Aus) Omega Pharma-QuickStep
38 Bernhard Eisel (Aut) Team Sky
39 Germain Burton (GBr) Great Britain
40 Thomas Stewart (GBr) Madison Genesis
41 Christopher Lawless (GBr) Great Britain
42 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Shimano
43 Albert Timmer (Ned) Team Giant-Shimano
44 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
45 Martin Kohler (Sui) BMC Racing Team
46 Kristian House (GBr) Rapha Condor JTL
47 Robert Partridge (GBr) Giordana Racing Team
48 Rory Sutherland (Aus) Tinkoff-Saxo
49 Hugh Carthy (GBr) Rapha Condor JTL
50 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky

Kittel a segno nella prima tappa del Giro della Gran Bretagna (foto Rob Lampard)
GP DE FOURMIES: VINCE VANGENECHTEN, VIVIANI TERZO
Continua a stupire Jonas Vangenechten, che si aggiudica l’edizione 2014 davanti a Tom Van Asbroeck ed Elia Viviani.
Corsa subito concitata fin dalle fasi iniziali, quando una fuga di 4 unità – Victor Campenaerts (Topsport Vlaanderen – Baloise), Anthony Delaplace (Bretagne – Séché Environnement), Romain Pillon (Roubaix Lille Métropole) e Arman Kamyshev (Astana) – riesce a prendere il largo sul plotone, ma senza mai raggiungere una vera amalgama per poter quantomeno sperare di avere una chance di arrivare fin sul traguardo. Il gruppo trainato dalla FDJ e dalla Lotto Belisol, infatti, controlla ordinatamente il tentativo e riassorbe gli attaccanti a 5 km dall’arrivo, dove però a sorpresa si avvantaggiano in testa 3 finisseurs, Julien Simon (Cofidis), Bartosz Huzarski (Team NetApp-Endura) e Sébastien Chavanel (FDJ.fr), creando scompiglio fra le formazioni di testa. E’ solo ai -500 metri dalla bandiera a scacchi che il gruppo torna compatto, permettendo al giovane della Lotto Belisol Jonas Vangenechten di regolare la volata davanti a Van Asbroeck e il nostro Elia Viviani. Ottimo quarto Manuel Belletti, mentre sono arrivate due prestazioni in chiaroscuro da Apollonio e Nizzolo, rispettivamente undicesimo e dodicesimo.
Lorenzo Alessandri
Twitter @LorenzoAleLS7
ORDINE D’ARRIVO
1 Jonas Vangenechten (Bel) Lotto Belisol 4:46:03
2 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
3 Elia Viviani (Ita) Cannondale
4 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli
5 Benjamin Giraud (Fra) La Pomme Marseille
6 Baptiste Plackaert (Bel) Roubaix Lille Metropole
7 Yohann Gene (Fra) Team Europcar
8 Rudy Barbier (Fra) Roubaix Lille Metropole
9 Rafael Andriato (Bra) Neri Sottoli-Yellow Fluo
10 Romain Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
11 Davide Appollonio (Ita) AG2R La Mondiale
12 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
13 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr
14 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
15 Clément Venturini (Fra) Cofidis, Solutions Credits
16 Ralf Matzka (Ger) Team Netapp – Endura
17 Niccolo Bonifazio (Ita) Lampre-Merida
18 Ruslan Tleubayev (Kaz) Astana Pro Team
19 Romain Cardis (Fra) Team Europcar
20 Justin Jules (Fra) La Pomme Marseille
21 Zico Waeytens (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
22 Tim De Troyer (Bel) Wanty – Groupe Gobert
23 Andrea Fedi (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
24 Antonio Parrinello (Ita) Androni Giocattoli
25 Domingos André Maciel Gonçalves (Por) La Pomme Marseille
26 Jérôme Baugnies (Bel) Wanty – Groupe Gobert
27 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
28 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
29 Andrea Palini (Ita) Lampre-Merida
30 Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits
31 Leonardo Fabio Duque (Col) Colombia
32 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
33 David Boucher (Fra) FDJ.fr
34 Michel Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
35 Michel Koch (Ger) Cannondale
36 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
37 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
38 Simone Ponzi (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
39 Kenny Robert Van Hummel (Ned) Androni Giocattoli
40 Romain Guillemois (Fra) Team Europcar
41 Thomas Sprengers (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
42 Mickael Delage (Fra) FDJ.fr
43 Angelo Tulik (Fra) Team Europcar
44 Tiesj Benoot (Bel) Lotto Belisol
45 José Gonçalves (Por) La Pomme Marseille
46 Giovanni Bernaudeau (Fra) Team Europcar
47 Cesare Benedetti (Ita) Team Netapp – Endura 0:00:07
48 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Belisol
49 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:08
50 Clement Saint Martin (Fra) La Pomme Marseille
51 Rémy Di Gregorio (Fra) La Pomme Marseille
52 Arnaud Gerard (Fra) Bretagne – Seche Environnement
53 Luca Wackermann (Ita) Lampre-Merida
54 Sander Helven (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
55 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team
56 Morgan Lamoisson (Fra) Team Europcar
57 Jean-Marc Bideau (Fra) Bretagne – Seche Environnement
58 Maxime Daniel (Fra) AG2R La Mondiale
59 Christophe Laborie (Fra) Bretagne – Seche Environnement
60 Calvin Watson (Aus) Trek Factory Racing
61 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
62 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
63 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr
64 Arman Kamyshev (Kaz) Astana Pro Team
65 Francesco Failli (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
66 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
67 Gianfranco Zilioli (Ita) Androni Giocattoli
68 Luca Dodi (Ita) Lampre-Merida
69 Fabrice Jeandesboz (Fra) Team Europcar
70 Fabio Taborre (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
71 Tiziano Dall’antonia (Ita) Androni Giocattoli
72 Florian Guillou (Fra) Bretagne – Seche Environnement
73 Emanuele Sella (Ita) Androni Giocattoli
74 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp – Endura
75 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Belisol
76 Alo Jakin (Est) BigMat – Auber 93
77 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
78 Maxime Vantomme (Bel) Roubaix Lille Metropole
79 Sébastien Chavanel (Fra) FDJ.fr
80 Kristijan Koren (Slo) Cannondale
81 Kevin Van Melsen (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:19
82 Yoann Paillot (Fra) La Pomme Marseille
83 David Menut (Fra) BigMat – Auber 93
84 Stéphane Rossetto (Fra) BigMat – Auber 93
85 Maxime Renault (Fra) BigMat – Auber 93
86 Francesco Gavazzi (Ita) Astana Pro Team 0:00:21
87 Laurent Didier (Lux) Trek Factory Racing
88 Sébastien Minard (Fra) AG2R La Mondiale
89 Pieter Jacobs (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
90 Andreas Schillinger (Ger) Team Netapp – Endura
91 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
92 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
93 Rudy Kowalski (Fra) Roubaix Lille Metropole
94 Nico Sijmens (Bel) Wanty – Groupe Gobert
95 Steven Tronet (Fra) BigMat – Auber 93
96 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
97 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr
98 Alan Marangoni (Ita) Cannondale
99 Fabio Sabatini (Ita) Cannondale
100 Grégoire Tarride (Fra) La Pomme Marseille

Vangenechten si impone allo sprint nell'edizione 2014 del GP de Fourmies (sporza.be)
07-09-2014
settembre 7, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Il polacco Przemyslaw Niemiec (Lampre-Merida) si è imposto nella quindicesima tappa, Oviedo – Lagos de Covadonga, percorrendo 152,2 Km in 4h11′09″ alla media di 36,361 Km/h. Ha preceduto di 5” gli spagnoli Valverde Belmonte e Rodríguez Oliver. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 5° a 17″. Lo spagnolo Alberto Contador Velasco (Tinkoff – Saxo) è ancora in maglia “roja” con 31″ su Valverde Belmonte e 1′20” sul britannico Froome Miglior italiano Aru, 6° a 2′22″.
TOUR OF BRITAIN
Il tedesco Marcel Kittel (Team Giant-Shimano) si è imposto nella prima tappa, circuito di Liverpool, percorrendo 104,8 Km in 2h16′35″ alla media di 46,038 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Nicola Ruffoni (Bardiani – CSF) e il britannico Cavendish. Kittel è il primo leader della classifica con 1” sull’italiano Sonny Colbrelli (Bardiani – CSF) e 4” su Ruffoni
GP DE FOURMIES – LA VOIX DU NORD
Il belga Jonas van Genechten (Lotto Belisol) si è imposto nella corsa francese, circuito di Fourmies, percorrendo 205 Km in 4h46′03″ alla media di 42,999 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Van Asbroeck e l’italiano Elia Viviani (Cannondale)
KERNEN OMLOOP ECHT-SUSTEREN
Il tedesco Phil Bauhaus (Team Stölting) si è imposto nella corsa olandese, circuito di Echt, percorrendo 191,1 Km in 4h08h05′ alla media di 46,218 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Clausen e l’olandese Te Brake.
TOUR OF ALBERTA (Canada)
Il sudafricano Daryl Impey (Orica GreenEDGE) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito di Edmonton, percorrendo 121 Km in 2h46′22″ alla media di 43,368 Km/h. Ha preceduto allo sprint il canadese Anderson e il lituano Navardauskas. Miglior italiano Davide Formolo (Cannondale), 12°. Impey si impone in classifica con 1” sull’olandese Dumoulin e 9” sul tedesco Zepuntke. Miglior italiano Formolo, 17° a 53”.
OKOLO JIZNICH CECH (Repubblica Ceca)
Il norvegese Daniel Hoelgaard (Etixx) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Týn nad Vltavou – Jindřichův Hradec, percorrendo 163 Km in 3h47′28″ alla media di 42,995 Km/h. Ha preceduto di 1” il belga Van Rooy e lo slovacco Kolar. Miglior italiano Simone Viero* (Cycling Team Friuli), 34° a 1”. Il norvegese Reidar Borgersen (Team Joker) si impone in classifica, con 12” sul polacco Cieslik e 17” sul tedesco Buchmann. Miglior italiano Riccardo Bolzan* (Cycling Team Friuli), 26° a 3′20”
*dilettante
TOUR OF EAST JAVA (Indonesia)
L’iraniano Ghader Mizbani Iranagh (Tabriz Petrochemical Team) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, Trowulan – Trawas, percorrendo 130,7 Km in 3h44′28″ alla media di 34,936 Km/h. Ha preceduto di 15” il connazionale Kolahdozhagh e di 17” il giapponese Nakane. Mizbani Iranagh si impone in classifica con 33” sul danese Ebsen e 3′12” su Kolahdozhagh
HESJEDAL ”DOMA” LA CAMPERONA, VUELTA ANCORA APERTA
È ancora aperta la Vuelta 2014, anche dopo il duro arrivo in salita alla Camperona, sul quale si sono sfidati a viso aperto i ”big” della classifica, giunti al traguardo distanziati ma non troppo, con il britannico Froome, che pareva fuori gioco ad inizio salita, in grado di guadagnare una manciata di secondi sulla maglia ”roja” Contador e sul nostro Aru. Chi, tra i primi della generale, ha pagato di più, è stato il colombiano Uran, che ha perso quasi un minuto e, con essi, il terzo posto in classifica, ora occupato proprio da Froome. Successo di tappa al canadese Hesjedal, il vincitore del Giro d’Italia del 2012
La Vuelta a Espana entra finalmente nel vivo con la prima di un trittico di tappe di “montagna”. Non ce ne vogliano i colli alpini se definiamo così le tipiche tappe iberiche, dove spesso e volentieri il chilometraggio e il dislivello sono sacrificati a favore di un’unica salita finale, magari dalle pendenze “a rampa di garage”, cioé superiori al 15%. In attesa del “tappone” di lunedì ai Lagos de Somiedo, che presenta un certo numero di colli da scalare, ci siamo goduti oggi la quattordicesima tappa, da Santander a La Camperona, con inedita salita finale caratterizzata da punte, manco a dirlo, che sfiorano il 20%. La Vuelta entra nel vivo e la strada inizia finalmente a darci qualche risposta, a determinare le gerarchie, anche se le sorprese non mancano mai quest’anno e la tappa di oggi non ha fatto per davvero eccezione.
La fuga di giornata ci ha messo un pò a formarsi, ma poi, in prossimità del primo sprint intermedio, si sono sganciati 23 corridori, dal livello medio decisamente elevato. Molti nella fuga (citiamo Leon Sanchez, Arroyo, Sicard, Hesjedal, Kolobnev, Boonen, Paulinho, Zaugg) erano più che semplici gregari o faticatori di giornata e lo si è visto quando i tentativi del gruppo (soprattutto Omega Pharma) di chiudere il gap sono stati sventati grazie all’ottimo ritmo tenuto dai fugaioli, che sono riusciti a giungere alla salita finale con 5′45″ di vantaggio. Le precedenti salite della Collada de la Hoz (corta) e del Puerto de San Glorio (lunga) non avevano detto molto, se non dato l’occasione a Luis Leon Sanchez (Caja Rural) di ragranellare punti per la classifica della montagna, che guiderà alla fine della tappa. E’ stato, dunque, evidente che la vittoria di tappa se la sarebbero giocata i talentuosi attaccanti, creando così la tipica “doppia corsa” (incubo delle regie televisive di ciclismo) sulla sconosciuta salita finale. Infatti anche i “big” erano decisi a darsi battaglia, come dimostrato dalla Sky, che ha attaccato compatta la salita, favorita anche dalle pendenze non troppo elevate della prima parte, mentre solamente i due chilometri finali erano durissimi.
Ben presto il gruppo dei fugaioli si è decisamente scremato e davanti sono rimasti in sette, ondeggianti sulle pendenze esagerate e stretti l’uno con l’altro quasi a volersi sorreggere per non ribaltarsi. Era Romain Sicard (Europcar) a dettare il ritmo, ma a due chilometri dall’arrivo è stato Ryder Hesjedal (Garmin) a voler rompere questa insolita formazione, con una decisa accelerazione. Subito Zaugg (Tinkoff-Saxo) si è lanciato in un contropiede fulmineo, a prima vista decisivo. Ha guadagnato parecchi metri sugli altri e il gap creato è sembrato impossibile da colmare. Hesjedal rimaneva il primo degli inseguitori, ormai tutti distanziati. Il canadese ha prima mantenuto la distanza per poi iniziare ad avvicinarsi lentamente nell’ultimo chilometro, quando lo spettatore avrebbe ancora scommesso il suo euro sulla vittoria dello svizzero. A 70 metri dall’arrivo, però, con le pendenze calate a livelli più ‘umani’, si è invece visto Hesjedal sorpassare Zaugg a doppia velocità; agile e scattante il canadese, ormai legnoso il vincitore del Lombardia 2011. Il corridore della Garmin è andato così a vincere la tappa, cogliendo la prima vittoria dopo il Giro d’Italia vinto nel 2012, finalmente sbloccandosi e comunque coronando una stagione corsa col cuore e all’attacco. Basta pensare al suo Giro d’Italia o alla settima tappa della Vuelta, dove la vittoria gli è forse sfuggita per una caduta a poco dall’arrivo. Caduta ormai famigerata, anche grazie ad un video ormai virale sul web. Ma questa è un’altra storia.
La storia di oggi si è consumata sulla particolarissima salita della Camperona, dove la gestione delle forze è risultata fondamentale, come dimostrato anche dall’andamento della battaglia tra i corridori che la Vuelta se la stanno giocando.
Dopo il ritmo tenuto dalla Sky è stato Alejandro Valverde ad attaccare per primo. Alberto Contador è stato il più lesto a riprenderlo, con uno scatto fuorisella che ricordava quello dei giorni migliori. Chris Froome, invece, è stato inquadrato a fondo gruppo (un gruppo ancora decisamente folto). Pedalata indecifrabile, volto ancora meno, perché spesso abbassato a guardare il computerino. Nel frattempo su Valverde si sono portati anche i due della Katusha (”Purito” e Moreno), con Fabio Aru rientrato poco dopo. L’”Embatido” della Movistar ha continuato con un forcing sempre meno incisivo, fino a che è scattato il “Pistolero” della Tinkoff, decisamente a gas aperto. Joaquim Rodriguez però lo ha ripreso abbastanza agevolmente, mentre Fabio Aru (che in questo confronto con i migliori al mondo sta dimostrando ottime capacità di gestione dello sforzo, oltre che doti di scalatore sempre più fulgide) è salito del suo ritmo riprendendo i due spagnoli in un secondo tempo. Valverde ha perso le ruote dei migliori e non le troverà più fino all’arrivo. Ma la vera sopresa è stata, dopo uno stacco televisivo sulla fuga, trovare Chris Froome in testa al gruppetto dei quattro migliori, letteralmente risorto dalla coda del gruppo. Il britannico, evidentemente gestitosi nella prima parte senza minimamente curarsi dei rivali, ha iniziato a mulinare con la solita incredibile agilità. Solo Contador (che, però, già dava un pò “di spalle” sul ritmo di ”Purito”) ha provato a seguire le “frullate” dell’uomo Sky, commetteno forse l’errore che gli costerà qualche secondo all’arrivo. Froome è riuscito a scavare un gap e, con Contador affaticato, è stato Fabio Aru a fare il ritmo davanti ai due spagnoli. ”Purito” pedalava bene ma, come spesso sta facendo in questa Vuelta, correndo per lunghi tratti sulle ruote altrui, molto attento e coperto, in attesa di sfruttare il suo famoso scatto in prossimità dell’arrivo. Scatto che è puntualmente arrivato a circa 200 metri dalla linea e che ha permesso al corridore della Katusha di arrivare quasi a riprendere Froome (solo 1″ li separerà). Contador ha provato a scattare alla sua ruota, nuovamente sopravvalutandosi e cedendo di schianto a 70 metri dalla linea, quasi ripreso da Fabio Aru. Il distacco da Froome è rimasto comunque molto contenuto (7″), mentre il ”Pistolero” è riuscito a staccare il secondo ed il terzo della generale di questa mattina. Valverde è arrivato a 30″ da Froome e da l’impressione di aver già dato il meglio di sè nella prima parte di questa Vuelta. Non dimentichiamo che viene da una top 5 al Tour de France. Uran ha ceduto ben 1′07″ e dimostra come il suo miglioramento a cronometro, che gli è valso maglia rosa provvisoria e secondo posto al Giro, non è stato affiancato da un miglioramento in salita, facendo del buon Rigoberto il più “anglosassone” dei corridori colombiani. A proposito di Colombia, sarebbe stato indubbiamente molto interessante vedere cosa avrebbe combinato Nairo Quintana in una giornata come quella di oggi. Ma il gioco dei “se”, si sa, lascia il tempo che trova, dunque possiamo goderci una Vuelta che, se non ci entusiasmerà per i percorsi, risulta ancora molto aperta e avvincente. Contador cementa la sua leadership, ma oggi l’abbiamo visto un pò affaticato. Chris Froome potrebbe essere capace di tutto e, se la sua condizione ha ancora margine di crescita, può essere un difficile avversario per il ”Pistolero”. Rodriguez sta correndo con grande accortezza ed è sempre lì. Fabio Aru è un gioiello per il ciclismo italiano e, a suon di “non chiediamogli troppo”, ora può seriamente ambire ad entrare nei primi 5 di questa Vuelta “all-stars”. Va benissimo così.
Francesco Bertone
ORDINE D’ARRIVO
1 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 5:18:10
2 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:00:10
3 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team 0:00:30
4 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:00:39
5 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:00:42
6 Bart De Clercq (Bel) Lotto Belisol 0:00:52
7 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:01:44
8 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:02:02
9 Carlos Verona Quintanilla (Spa) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:15
10 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:02:36
11 Joaquím Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:02:37
12 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:02:43
13 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:45
14 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:03:05
15 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:03:21
16 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol 0:03:30
17 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:03:37
18 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:42
19 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
20 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
21 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:03:49
22 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:04:00
23 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team
24 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:04:02
25 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:04:07
26 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:04:08
27 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:04:16
28 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:04:17
29 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:04:27
30 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:04:31
31 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:04:42
32 Jérôme Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:04:44
33 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
34 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:04:49
35 Maxime Medrel (Fra) Team Europcar 0:05:07
36 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:05:09
37 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team
38 Luis León Sánchez Gil (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:05:19
39 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:05:43
40 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:06:15
41 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:07:03
42 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:07:09
43 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:07:12
44 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:07:30
45 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:07:39
46 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:07:59
47 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:08:14
48 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:08:40
49 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team
50 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spa) Movistar Team
CLASSIFICA GENERALE
1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 54:20:16
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:42
3 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:13
4 Joaquím Rodríguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:01:29
5 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:07
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:15
7 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:03:26
8 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:04:14
9 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:04:36
10 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:04:37
11 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:04:45
12 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:05:10
13 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:06:02
14 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:06:18
15 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:07:18
16 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:08:58
17 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:10:20
18 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:10:40
19 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:10:43
20 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:11:31
21 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:14:08
22 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:14:09
23 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:14:43
24 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:14:51
25 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:15:46
26 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:16:18
27 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:16:39
28 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:19:59
29 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:20:31
30 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:23:02
31 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:27:17
32 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:27:19
33 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:27:20
34 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:28:42
35 Jérôme Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:32:17
36 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:32:58
37 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol 0:36:07
38 Haimar Zubeldia Aguirre (Spa) Trek Factory Racing 0:36:42
39 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:38:20
40 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:38:46
41 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:40:08
42 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team 0:42:14
43 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:43:46
44 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:44:02
45 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:44:05
46 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:45:10
47 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 0:45:37
48 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka 0:47:19
49 Luis León Sánchez Gil (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:47:57
50 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:48:00

Froome risorge e va all'attacco sulla Camperona (foto Bettini)
VIVIANI SPAVENTA GREIPEL, MA IL ”GORILLA” FA IL BIS A BRUXELLES
Testa a testa sul rettilineo finale tra il veronese della Cannondale e il tedesco della Lotto-Belisol che, dopo essere stato ottimamente lanciato da Tony Gallopin, negli ultimi metri riesce a spuntarla conquistando per il secondo anno consecutivo la Brussels Cycling Classics e salendo a quota 14 nel computo dei successi stagionali. Mai in corsa per la vittoria tutti gli altri con Arnaud Dèmare che completa il podio di giornata mentre Giacomo Nizzolo chiude al 7° posto.
Sebbene non faccia parte del circuito World Tour la Brussels Cycling Classics – nuova denominazione della storica Parigi-Bruxelles, la cui prima edizione risale al lontano 1893 – si è confermata come una delle principali semiclassiche del calendario internazionale con un campo partenti di prim’ordine, in particolare per quel che riguarda gli sprinter, da sempre primattori in questa corsa sebbene in passato siano riusciti ad alzare le braccia anche atleti del calibro di Eddy Merckx, Felice Gimondi e Roger de Vlaeminck. Al via si sono presentati, infatti, il campione uscente André Greipel (Lotto-Belisol), Andrew Fenn e Alessandro Petacchi (Omega-QuickStep), Davide Appollonio (Ag2r), Borut Bozic (Astana), Elia Viviani (Cannondale), Bryan Coquard (Europcar), Arnaud Démare (Fdj), Sacha Modolo (Lampre-Merida), Giacomo Nizzolo (RadioShack), Romain Feillu (Bretagne-Sechè) e Francesco Chicchi (Neri Sottoli), più altri corridori di spicco come Tony Gallopin (Lotto-Belisol), Gianni Meersman e il rientrante Zdenek Stybar (Omega-QuickStep), Christophe Riblon (Ag2r), Andriy Grivko e Lieuwe Westra (Astana), Moreno Moser (Cannondale), Stijn Devolder (Trek), Franco Pellizotti (Androni) e Fabio Duarte (Colombia). La corsa si è disputata su di un percorso di 202 km con partenza e arrivo a Bruxelles, caratterizzato da ben 19 strappi, ultimo dei quali il Vossenberg posto ai -52 dal traguardo, tutti non sufficientemente impegnativi per creare selezione anche tra i velocisti. La gara è vissuta a lungo sulla fuga di Riblon, Antonio Parrinello (Androni Giacattoli), Clement Koretzky (Bretagne-Sechè), Matteo Rabottini (Neri Sottoli), Jan Gyselinck (Wanty-Groupe), e Tom Derniers (Wallonne-Bruxelles) che, dopo aver preso il largo nelle prime battute, hanno acquisito fino a 6′ di margine ma sono stati ripresi già ai -60 dal traguardo. Successivamente è andato in scena il tentativo di Kenneth Van Bilsen e Jasper De Buyst (Topsport Vlaanderen), Bjorn Thurau (Europcar) e Lars Bak (Lotto-Belisol), con quest’ultimo che ha proseguito l’azione in solitudine prima di essere riassorbito quando mancavano 21 km. Tanti altri corridori hanno provato in seguito a muoversi ma più nessuno ha saputo acquisire un margine consistente e si è andati verso l’inevitabile volata, che ha visto in prima fila la Fdj per Dèmare e la NetApp-Endura per Ralf Matzka, ma proprio all’ingresso del rettilineo finale Marcel Sieberg e soprattutto un monumentale Tony Gallopin sono riusciti a portare davanti a tutti un Greipel che sembrava essere ormai tagliato fuori. A quel punto il ”Gorilla” non ha deluso le aspettative, partendo molto lungo e cogliendo un successo che è che il 14° stagionale ma che mancava ormai da due mesi, ovvero dalla tappa di Reims di un Tour de France che. peraltro, era stato avaro di soddisfazioni per il 32enne tedesco, nettamente sovrastato negli sprint della Grande Boucle dal più giovane connazionale Marcel Kittel (ma non solo). Non è stato, comunque, facile per Greipel avere la meglio su Elia Viviani (Cannondale), che a sua volta ha già dimostrato con un successo di tappa al Tour of Utah di essere tornato quello dei giorni migliori dopo un Giro e un Tour entrambi da dimenticare. Il veronese, infatti, dopo aver preso la ruota del corridore della Lotto-Belisol lo ha affiancato e ha proseguito a lungo in questo testa a testa prima di arrendersi solo negli ultimissimi metri, mentre non sono mai entrati in lizza per il discorso vittoria tutti gli altri con Dèmare 3° davanti agli emergenti Michael Van Staeyen (Topsport Vlaanderen) e Roy Jans (Wanty-Groupe), a Fenne e a un Nizzolo rimasto un po’ troppo indietro all’ingresso del rettilineo finale.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 André Greipel (Ger) Lotto Belisol 4:41:02
2 Elia Viviani (Ita) Cannondale
3 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr
4 Michael Van Staeyen (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
5 Roy Jans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
6 Andrew Fenn (Gbr) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
7 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
8 Ralf Matzka (Ger) Team Netapp – Endura
9 Björn Leukemans (Bel) Wanty – Groupe Gobert
10 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
11 Michel Koch (Ger) Cannondale
12 Niccolo Bonifazio (Ita) Lampre-Merida
13 Romain Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
14 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
15 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
16 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
17 Borut Bozic (Slo) Astana Pro Team
18 Rafael Andriato (Bra) Neri Sottoli-Yellow Fluo
19 Jasper De Buyst (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
20 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
21 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli
22 Oliver Naesen (Bel)
23 Leonardo Fabio Duque (Col) Colombia
24 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
25 Gijs Van Hoecke (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
26 Fabio Taborre (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
27 Jérôme Baugnies (Bel) Wanty – Groupe Gobert
28 Tony Gallopin (Fra) Lotto Belisol
29 Mauro Finetto (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
30 Mirko Selvaggi (Ita) Wanty – Groupe Gobert
31 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar
32 Mickael Delage (Fra) FDJ.fr
33 Miguel Angel Rubiano Chavez (Col) Colombia
34 Arman Kamyshev (Kaz) Astana Pro Team
35 Jarl Salomein (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
36 Diego Rosa (Ita) Androni Giocattoli
37 Edwig Cammaerts (Bel) Cofidis, Solutions Credits
38 Hayden Roulston (Nzl) Trek Factory Racing
39 Ruslan Tleubayev (Kaz) Astana Pro Team
40 Adrien Petit (Fra) Cofidis, Solutions Credits
41 Antoine Demoitie (Bel) Wallonie – Bruxelles 0:00:13
42 Gianni Meersman (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
43 Giovanni Bernaudeau (Fra) Team Europcar 0:00:17
44 Danilo Hondo (Ger) Trek Factory Racing 0:00:21
45 Clément Venturini (Fra) Cofidis, Solutions Credits
46 Romain Cardis (Fra) Team Europcar 0:00:23
47 Jean-Pierre Drucker (Lux) Wanty – Groupe Gobert
48 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:00:26
49 Valentin Iglinskiy (Kaz) Astana Pro Team
50 Markel Irizar Aranburu (Esp) Trek Factory Racing
51 Gert Steegmans (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
52 Vegard Stake Laengen (Nor) Bretagne – Seche Environnement
53 Fumiyuki Beppu (Jpn) Trek Factory Racing
54 Stéphane Poulhies (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:30
55 Johnny Hoogerland (Ned) Androni Giocattoli 0:00:31
56 Francesco Failli (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
57 Juan Esteban Arango Carvajal (Col) Colombia
58 Yoann Offredo (Fra) FDJ.fr
59 Julien Berard (Fra) AG2R La Mondiale
60 Sébastien Chavanel (Fra) FDJ.fr
61 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr
62 Florian Vachon (Fra) Bretagne – Seche Environnement
63 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Belisol
64 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:00:37
65 Alexander Krieger (Ger) 0:00:39
66 Laurens De Vreese (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:46
67 Fabio Sabatini (Ita) Cannondale
68 Tiziano Dall’antonia (Ita) Androni Giocattoli
69 Iljo Keisse (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:49
70 Juan Pablo Valencia (Col) Colombia
71 William Bonnet (Fra) FDJ.fr
72 Sean De Bie (Bel) Lotto Belisol
73 Frédéric Amorison (Bel) Wallonie – Bruxelles
74 Andrea Palini (Ita) Lampre-Merida
75 Frederik Veuchelen (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:55
76 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement
77 Pierre-Luc Perrichon (Fra) Bretagne – Seche Environnement
78 Simone Ponzi (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo 0:01:09
79 Edward Theuns (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
80 David Boucher (Fra) FDJ.fr 0:01:11
81 Egoitz Garcia Echeguibel (Esp) Cofidis, Solutions Credits
82 Edward Fabian Diaz Cardenas (Col) Colombia
83 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
84 Kristijan Koren (Slo) Cannondale
85 Benoit Jarrier (Fra) Bretagne – Seche Environnement
86 Clément Koretzky (Fra) Bretagne – Seche Environnement
87 Boris Dron (Bel) Wallonie – Bruxelles
88 Olivier Chevalier (Bel) Wallonie – Bruxelles
89 Biel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale
90 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
91 Loic Pestiaux (Bel) Wallonie – Bruxelles
92 Cesare Benedetti (Ita) Team Netapp – Endura
93 Alan Marangoni (Ita) Cannondale
94 Francesco Chicchi (Ita) Neri Sottoli-Yellow Fluo
95 Jan Ghyselinck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
96 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp – Endura
97 Perrig Quemeneur (Fra) Team Europcar
98 Julien Stassen (Bel) Wallonie – Bruxelles
99 Zdenek Stybar (Cze) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
100 Jean Marc Marino (Fra) Cannondale

Greipel fa il bis alla ex Parigi - Bruxelles (foto Tim de Waele/TDW Sport)
06-09-2014
settembre 6, 2014 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
Il canadese Ryder Hesjedal (Garmin – Sharp) si è imposto nella quattordicesima tappa, Santander – La Camperona, percorrendo 200,8 Km in 5h18′10″ alla media di 37,867 Km/h. Ha preceduto di 10″ l’elvetico Zaugg e di 30″ lo spagnolo Erviti Ollo. Miglior italiano Fabio Aru (Astana Pro Team), 13° a 2′45″. Lo spagnolo Alberto Contador Velasco (Tinkoff – Saxo) è ancora in maglia “roja” con 42″ sul connazionale Valverde Belmonte e 1′13” sul britannico Froome Miglior italiano Aru, 6° a 2′15″.
BRUSSELS CYCLING CLASSIC
Il tedesco André Greipel (Lotto Belisol) si è imposto nella corsa belga, circuito di Bruxelles, percorrendo 201,7 Km in 4h41′02″ alla media di 43,062 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Elia Viviani (Cannondale) e il francese Démare.
TOUR OF ALBERTA (Canada)
L’olandese Theo Bos (Belkin-Pro Cycling Team) si è imposto nella quarta tappa, Edmonton – Strathcona County, percorrendo 163,5 Km in 3h42′50″ alla media di 44,023 Km/h. Ha preceduto allo sprint il sudafricano Impey e sloveno Kocjan. Miglior italiano Davide Formolo (Cannondale), 22°. L’olandese Tom Dumoulin (Team Giant-Shimano) è ancora leader della classifica con 8” sul tedesco Zepuntke e 9” su Impey. Miglior italiano Formolo, 23° a 52”.
OKOLO JIZNICH CECH (Repubblica Ceca)
Il tedesco Emanuel Buchmann (Rad-Net Rose Team) si è imposto nella terza tappa, Třeboň – Churáňov, percorrendo 164 Km in 3h53′19″ alla media di 42,174 Km/h. Ha preceduto di 9” il polacco Zielinski e di 10” il polacco Cieslik. Miglior italiano Riccardo Bolzan* (Cycling Team Friuli), 18° a 2′32”. Il norvegese Reidar Borgersen (Team Joker) è ancora leader della classifica, con 11” su Cieslik e 16” su Buchmann. Miglior italiano Bolzan*, 27° a 3′20”
*dilettante
GIRO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
L’austriaco Martin Weiss (Tirol Cycling Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Palmanova – Muggia, percorrendo 144 Km in 2h40′47″ alla media di 53,737 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Christian Delle Stelle (Mg.Kvis – Wilier – Trevigiani – Norda) e Davide Ballerini (Team Idea). L’italiano Simone Antonini (Marchiol – Emisfero) si impone in classifica con 48” sull’austriaco Wöhrer e 3′14” sul danese Quaade.
TOUR OF EAST JAVA (Indonesia)
Il giapponese Yasuharu Nakajima (Aisan Racing Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Kahuripan Nirwana, percorrendo 133,8 Km in 3h01′32″ alla media di 44,223 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’indonesiano Kaswanto e l’iraniano Zargari, distanziati di 6” e 8” nella prima classifica generale.
MEMORIAL GIGI PEZZONI
L’italiano Luca Pacioni* (Team Colpack) si è imposto nella corsa italiana, circuito di San Secondo Parmense, percorrendo 132,7 Km in 3h14′ alla media di 41,041 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Alberto Marengo* (Viris Maserati) e Simone Velasco* (Zalf Euromobil Désirée Fior)
* dilettante
VUELTA A ESPAÑA 2014 – LA “TERCERA SEMANA”
settembre 5, 2014 by Redazione
Filed under Approfondimenti
È la settimana più dura delle tre, destinata a definire i connotati della sessantanovesima edizione della Vuelta. In questi sette giorni la parte del padrone le faranno ancora le montagne, con tapponi decisamente “nutriti” nei quali vedremo i corridori affrontare i sesti gradi della Camperona, la mitica ascesa verso i Laghi di Covadonga, quella meno nota (ma non meno impegnativa) di Somiedo, le infide e ventose colline galiziane e il duro Puerto de Ancares, ultima chiamata all’appello per gli scalatori alla vigilia della cronometro conclusiva. Fore troppo corta, però, perché possa essere decisiva
14a TAPPA: SANTANDER – LA CAMPERONA (VALLE DE SABERO) (200,8 Km)
La settimana decisiva della Vuelta si apre con l’ennesimo arrivo in salita, un’altra meta inedita per la corsa a tappe spagnola che oggi pianterà le tende nella Valle di Sabero, al termine della seconda tappa più lunga di quest’edizione. Il traguardo sarà collocato ai 1600 metri della Camperona, montagna della Cordigliera Cantabrica sulla quale si giungerà dopo aver affrontato un’ascesa double-face di poco più di 8 Km. Se i primi 5 Km non presenteranno soverchie difficoltà – fin lì la pendenza media sarà del 4% – gli ultimi 3000 metri punteranno dritti verso il cielo e proporranno l’epilogo di tappa più aspro della Vuelta 2014, con 405 metri di dislivello ancora da affrontare e inclinazioni da sveglia, 13,9% la media e 22% la massima. Prima del muro finale i corridori dovranno affrontare altri due GPM, troppo lontani dall’arrivo per poter risultare rilevanti, anche se potrebbero rimanere nelle gambe i quasi 21 Km d’ascesa del Puerto de San Glorio, la più lunga tra le 40 salite ufficiali previste dall’intero percorso della Vuelta. Inedita la Camperona, non lo è Santander che ha già accolto 34 arrivi di tappa della corsa spagnola, ospitata sin dalla prima edizione (1935), quando vi si concluse la seconda frazione, vinta dallo spagnolo Antonio Escuriet. L’ultimo a imporsi è stato un italiano, Alessandro Petacchi nel 2003, e prima di lui gli altri nostri connazionali a imporsi nel capoluogo della Cantabria, la romana ‘’Portus Victoriae‘’, sono stati Giovanni Lombardi nel 2002, Mariano Piccoli nel 2000, Gianluca Pianegonda nel 1995, Alessio Di Basco nel 1994, Guido Bontempi nel 1991 e Francesco Moser nel 1984.
15a TAPPA: OVIEDO – LAGOS DE COVADONGA (152,2 Km)
Prima della scoperta dell’Angliru era la salita simbolo della Vuelta quella diretta ai Laghi di Covadonga, un’ascesa che poteva e può ancora essere definita l’Alpe d’Huez spagnola. Battezzata per la prima volta in tempi relativamente recenti, per la precisione il 2 maggio del 1983 (fino al 1994 la corsa a tappe iberica si disputata in primavera), divenne subito un ingrediente irrinunciabile se si pensa che nei trent’anni successivi è stata inserita ben 18 volte nel tracciato. A far scoccare il classico “colpo di fulmine“ non furono soltanto i numeri dell’ascesa (12,2 Km, 890 metri di dislivello, una pendenza media del 7,2% e una massima del 17,5%) ma anche la bellezza della zona d’arrivo, nel bel mezzo del Parco Nazionale dei Picos de Europa, il primo creato in Spagna, luogo dove finora mai nessun italiano sì è mai imposto: il primo a “domare“ i Lagos fu lo spagnolo Marino Lejarreta nel 1983, l’ultimo il suo connazionale Antonio Piedra nel 2012 e, in mezzo, si segnalano le affermazioni di Pedro Delgado, Luis Herrara e Laurent Jalabert, tutti e tre in grado di imporsi due volte su questo traguardo. Anche la città di partenza, Oviedo, è una meta frequente della Vuelta e fino ad oggi è stata in 9 occasioni sede d’arrivo, tra le quali ci piace ricordare la seconda tappa dell’edizione del 1956: quel giorno s’impose Angelo Conterno, che a Oviedo conquistò quella maglia amarillo che porterà fino a Bilbao, quell’anno meta dell’ultima tappa, primo italiano a conquistare la Vuelta.
16a TAPPA: SAN MARTÍN DEL REY AURELIO – LA FARRAPONA (Lagos de Somiedo) (160,5 Km)
Cambiano i “lagos“ ma non la musica in questa Vuelta che, anzi, oggi alzerà decisamente i toni per mettere in scena quella che, a ragione, è stata definita la tappa regina dell’edizione 2014. I numeri parlano chiaro e mettendo insieme quelli dei cinque GPM in programma lungo i 160 Km del tracciato ne esce una “macrosalita“ di quasi 52 Km, denotata da una pendenza media globale del 7,2%. Per com’è costruita la tappa e per il tipico andazzo visto nelle tappe di montagna del recente passato, c’è la seria possibilità che i big snobbino le prime quattro asperità e concentrino le loro azioni nel tratto finale dell’ascesa verso il traguardo, comunque in grado anche da sola di provocare una buona selezione, anche perché a quel punto i corridori avranno nelle gambe le asperità precedenti. Sono proprio le ultime due ascese le più impegnative, con 10 Km all’8,5% del Puerto de San Lorenzo prima e quindi i 16,5 Km al 6,2% della Farrapona, che è già stata affrontata alla Vuelta del 2011, quando su questo traguardo – allora inedito – si affermò l’estone Rein Taaramäe, mentre la maglia di leader rimaneva per l’ultimo giorno sulle spalle del britannico Wiggins che il giorno dopo, sull’Angliru, lascerà definitivamente le insegne del primato allo spagnolo Cobo Acebo. San Martín del Rey Aurelio, comune nato nel 2007 dalla fusione dei centri di El Entrego, Sotrondio e Blimea, accoglierà la Vuelta per la prima volta nella sua giovane storia.
MARTEDÌ 9 SETTEMBRE – GIORNO DI RIPOSO
17a TAPPA: ORTIGUEIRA – A CORUÑA (190,7 Km)
È l’ultima occasione che avranno a disposizione i velocisti e per questa giornata si preannuncia grande e faticoso lavoro per le loro squadre. Frazioni come quella che terminerà alla Coruña, infatti, non sono di facile gestione e non soltanto per i continui saliscendi che proporrà il tracciato di una tappa che ricorda nel disegno certe frazioni collinari della Tirreno-Adriatico. Oggi, infatti, si correrà per lunghissimi tratti in vista della costa oceanica e bisognerà fare i conti con il vento, variabile che è all’ordine del giorno nelle zone costiere della Galizia, la regione che ospiterà questa e le rimanenti quattro giornate di gara della Vuelta. Quanto possa essere forte il vento a queste latitudini lo dimostra proprio l’ultima delle 11 tappe finora terminate alla Coruña, comune che si situa all’estremità nordoccidenteale della penisola iberica: quel giorno, era il 1995, l’organizzazione fu costretta ad annullare tutta la prima parte della tappa, vinta dal tedesco Wüst, perché le forti folate misero addirittura in pericolo l’incolumità dei corridori. Verrà, invece, iscritto per la prima volta nella nomenclatura della Vuelta il nome di Ortigueira, località galiziana conosciuta agli appassionati di musica folk celtica per l’organizzazione di un apposito festival, che qui si tiene del 1978.
18a TAPPA: A ESTRADA – MONTE CASTROVE (MEIS) (157 Km)
Un’altra bella razione di vento attende oggi i corridori, nei lunghi tratti costieri che conduranno verso i chilometri conclusivi di questa tappa di media montagna che si concluderà con la doppia scalata al Monte Castrove. Ancora un arrivo in salita si para all’orizzonte e, a questo punto, entrerà in gioco anche il progressivo declino delle energie generali, essendo ormai nel pieno della terza settimana di gara. Per questo motivo la salita finale, che dovrà essere presa di petto due volte nel volgere di 23 Km, potrebbe rivelarsi più impegnativa del previsto e i suoi 7 Km al 7%, con punte fino al 16%, riservare sgradite sorprese a qualcuno. Sia A Estrada, sia Meis debuttano come sedi di tappa alla Vuelta e anche l’ascesa al Castrove è una novità assoluta, mai affrontata prima nemmeno come GPM di passaggio.
19a TAPPA: SALVATERRA DO MIÑO – CANGAS DO MORRAZO (180,5 Km)
Il percorso odierno è ancora di media montagna ma, molto probabilmente, oggi non vedremmo i big della classifica in azione. Il tracciato consente minori margini di movimento agli scalatori rispetto a quello della tappa del Castrove e, anche per risparmiare energie preziose, si preferirà prendere una mezza giornata di riposo prima di dare l’ultimo assalto alla maglia “roja“ l’indomani, nella tappa d’alta montagna che terminerà sul duro Puerto de Ancares. Oggi spazio ai fuggitivi, dunque, e a tutti quelli che finora saranno rimasti a bocca asciutta. Il tentativo nascerà, come sempre, nei chilometri iniziali e poi, superato indenne il GPM del Monte da Groba, che lo scorso anno fu primo arrivo in salita alla Vuelta (primo Nicolas Roche e maglia rossa a Nibali), si selezionerà sull’ascesa al Monte Faro, piazzata a 15 Km dall’arrivo. Le pendenze di quest’ultima difficoltà di giornata (4,7 Km al 7%), però, potrebbero comunque ispirare anche interessanti azioni nel gruppo dei migliori, se qualcuno vorrà provare a rendere la corsa dura, avrà ancora nel mirino l’alta classifica e non vorrà attendere il tappone dell’Ancares. Come le due località di tappa del giorno precedente, anche per Salvaterra do Miño e Cangas do Morrazo si tratterà della prima volta.
20a TAPPA: SANTO ESTEVO DE RIBAS DE SIL – PUERTO DE ANCARES (185,7 Km)
Dall’antico monastero di Santo Estevo de Ribas de Sil, costruito prima del X secolo e per la prima volta “abbracciato“ dalla Vuelta di Spagna, prende il via l’ultima tappa di montagna, estrema occasione per gli scalatori per tentare di scardinare la classifica generale alla vigilia della frazione conclusiva. La tappa presenta 4 colli da scavalcare, sui quali spiccano gli ultimi due, il primo classificato di 1a categoria e il secondo appartenente all’esclusiva categoria “especial“, riservata alle ascese più dure e blasonate e che in quest’edizione annoverava soli due nomi, i Lagos di Covadonga e questo traguardo al Puerto de Ancares. Essendo l’ultimissima occasione e in previsione di una cronometro finale molto corta – e, per questo motivo, forse inutile ai fini della classifica – bisognerà sfruttarla appieno e non attendere, come si è visto spesso nei tapponi di questi ultimi anni, titubare e attendere l’ultima ascesa per sferrare gli attacchi decisivi. Anche perché i 10 Km al 6,7% del penultimo colle, l’Alto de Folgueiras de Aigas, potrebbero far più male del previsto quando sì è agli sgoccioli di una corsa a tappe lunga più di 3000 Km. Terminata la discesa subito si riprenderà a salire verso l’Ancares, valico che la Vuelta ha scoperto in tempi recenti, scalato per la prima volta nel 2011 come GPM di passaggio nel corso della tappa Sarria – Ponferrada e immediatamente riproposto l’anno successivo come arrivo di tappa, conquistato dallo spagnolo Joaquín Rodríguez Oliver. Stavolta l’ascesa sarà ancora più impegnativa rispetto alla tappa vinta dal popolare “Purito“ perché si salirà di ulteriori 3 Km, fino al valico vero e proprio, affrontando complessivamente 12,7 Km all’8,7% di pendenza media ed un picco al 18%
21a TAPPA: CIRCUITO DI SANTIAGO DE COMPOSTELA (cronometro individuale – 9,7 Km)
La Vuelta “tradisce“ Madrid e quest’anno non conclude il suo lungo viaggio nella capitale spagnola, bensì a Santiago de Compostela. Era successo l’ultima volta nel 1993 e anche in quell’occasione l’ultimo atto fu una frazione contro il tempo con il traguardo fissato nella meta ultima del celebre “Cammino“. Le tappe del 1993 e del 2014 non saranno, però, lontanamente paragonabili tra di loro perché, se la frazione che chiuse la Vuelta di 21 anni era una vera e propria cronometro di quasi 45 Km, quella del 2014 sarà più che altro una “passerella“ di poco meno di 10 Km che potrebbe rivelarsi inutile e che ricorda la tappa finale del Giro d’Italia del Centenario (2009), una quindicina di chilometri disegnati nella stupenda cornice di Roma. La speranza degli organizzatori, probabilmente, è che l’Ancares non abbia detto l’ultima parola sulla classifica e che tutto si giochi in questi 10 Km che favoriscono i passisti grazie ad un tracciato completamente pianeggiante e poco tortuoso. Sul far della sera di domenica 14 settembre scopriremo se, all’ombra della basilica intitola all’apostolo San Giacomo il Maggiore, questi ultimi colpi di pedale saranno serviti per cambiare il volto alla 69a Vuelta a España.
Mauro Facoltosi

Uno degli spettacolari laghi di Covadonga (www.celoriu.com)
I FAVORITI SI CONTROLLANO, LA SPUNTA NAVARRO
È la vittoria della vita quella ottenuta oggi da Daniel Navarro (Cofidis) sul traguardo di Obregón. Lo spagnolo della Cofidis ha risolto la pratica con uno scatto a due chilometri dall’arrivo, tentativo a cui nessuno ha risposto e che gli ha permesso di giungere solitario sul traguardo. Dietro Navarro si sono classificati un altro spagnolo, Daniel Moreno (Katusha), e l’olandese Wilco Kelderman (Belkin). Nessun problema, invece, per Alberto Contador (Saxo Bank-Tinkoff) che controlla la corsa al meglio e conserva la maglia rossa.
Coraggio e Fortuna. Sono questi gli ingredienti principali, oltre a delle buone gambe, che hanno permesso a Daniel Navarro di tagliare il traguardo in prima posizione. Coraggio perché ce ne vuole davvero tanto per scattare in salita in faccia a gente come Valverde, Contador e compagnia, mentre non è meno importante la fortuna perché se i big della classifica non si fossero controllati, onestamente, Daniel Navarro avrebbe avuto ben poche speranze di vittoria.
Per quanto riguarda la tappa, questa tredicesima frazione della Vuelta, con partenza da Belorado e arrivo a Obregón dopo 188 chilometri, presenta un percorso tagliato per le fughe da lontano, comprendente due gran premi della montagna di terza categoria e uno di seconda negli ultimi settanta chilometri, visto e considerato che a questo punto della Vuelta i corridori sono già piuttosto stanchi.
Essendo una fuga ambita quella odierna, la partenza è stata scoppiettante con una prima ora percorsa a 50 orari e undici corridori che sono riusciti a prendere il largo: Damien Gaudin (Ag2r La Mondiale), Vegard Breen (Lotto Belisol), Jay Thomson (MTN – Qhubeka), Jasper Stuyven (Trek Factory), Alexey Lutsenko (Astana), Damiano Cunego (Lampre – Merida), Stef Clement (Belkin), Danilo Wyss (BMC), Luis Leon Sanchez (Caja Rujal), Paolo Longo Borghini e Peter Sagan (Cannondale). Il loro vantaggio non ha mai superato i tre minuti e mezzo a causa di un inseguimento serrato da parte dell’Orica-Greenedge, forse come punizione per non aver inseguito nessuno nel tentativo decisivo.
L’accordo tra i fuggitivi è stato stabile fino alla salita di seconda categoria dell’Alto del Caracol, dove sono rimasti in cinque: Cunego, Lutsenko, Sanchez, Wyss e Gaudin. Nonostante la possibilità di giocarsi la tappa i battistrada non hanno mai trovato l’accordo e così sono stati ripresi facilmente dal gruppo a dieci chilometri dal traguardo. Nel finale è stata soprattutto la Saxo-Tinkoff a guidare il gruppo per permettere a Contador di approcciare lo strappo finale nelle prime posizioni. Il primo a scattare è stato Gianluca Brambilla (Omega-Quick Step), seguito un attimo dopo da Navarro, con quest’ultimo che è poi successivamente riuscito a staccare il lombardo dell’Omega. A questo punto dietro al corridore spagnolo sarebbero dovuti iniziare i contrattacchi ma i big della classifica si sono, invece, limitati a controllare la situazione e solo negli ultimi metri Daniel Moreno è riuscito a prendere un po’ di vantaggio, non sufficiente per strappare la vittoria a Navarro.
A 2″ dal vincitore si sono classificati Moreno e Kelderman, mentre a 5″ sono giunti gli altri big con Valverde davanti ad un Bouhanni in forma mondiale, ad un ottimo Damiano Caruso, ad Alberto Contador e a Robert Gesink.
L’unico corridore tra i big a perdere qualcosina è stato Winner Anaconda, giunto al traguardo scortato da Pippo Pozzato con un ritardo di 20″ dal vincitore, senza perdere posizioni nella generale perché il colombiano della Lampre-Merida è ancora collocato all’ottavo posto della classifica.
Domani la tappa sarà veramente dura con l’arrivo posto ai 1600 metri di altitudine della Camperona, al termina di una salita di 8,3 chilometri con una pendenza media del 7,5% e una massima del 22%. Sarà bagarre stavolta?
Paolo Terzi
ORDINE D’ARRIVO
1 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 4:21:04
2 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:00:02
3 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
4 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:05
5 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr
6 Damiano Caruso (Ita) Cannondale
7 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo
8 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team
9 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp
10 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
11 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha
12 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
13 Christopher Froome (GBr) Team Sky
14 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
15 Peio Bilbao (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
16 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team
17 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano
18 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
19 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka
20 Lloyd Mondory (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:16
21 Filippo Pozzato (Ita) Lampre-Merida 0:00:20
22 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida
23 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha
24 Jens Debusschere (Bel) Lotto Belisol
25 André Cardoso (Por) Garmin Sharp
26 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica Greenedge
27 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team
28 Romain Sicard (Fra) Team Europcar
29 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
30 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team
31 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA
32 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
33 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
34 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
35 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha
36 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
37 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida
38 Daniel Teklehaimanot (Eri) MTN – Qhubeka
39 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) MTN – Qhubeka
40 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits
41 Dario Cataldo (Ita) Team Sky
42 Bob Jungels (Lux) Trek Factory Racing
43 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team
44 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:00:28
45 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
46 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team
47 Louis Meintjes (RSA) MTN – Qhubeka 0:00:30
48 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge 0:00:34
49 Kristof Vandewalle (Bel) Trek Factory Racing 0:00:39
50 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eri) MTN – Qhubeka
CLASSIFICA GENERALE
1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 48:59:23
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:20
3 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:08
4 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:20
5 Joaquin Rodriguez Oliver (Spa) Team Katusha 0:01:35
6 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:01:52
7 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:13
8 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:02:37
9 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:02:55
10 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:03:51
11 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:03:59
12 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:04:11
13 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:04:53
14 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:04:56
15 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:06:01
16 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:07:34
17 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:08:47
18 Jhoan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica Greenedge 0:08:59
19 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:09:30
20 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:10:34
21 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:11:02
22 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:11:39
23 André Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:12:46
24 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:13:03
25 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:13:44
26 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:14:51
27 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:15:22
28 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:16:05
29 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:16:27
30 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:16:48
31 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:20:36
32 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:22:21
33 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:27:56
34 Chris Anker Sörensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:28:11
35 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:28:54
36 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:29:24
37 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:30:13
38 Jerome Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:30:16
39 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 0:33:37
40 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 0:34:37
41 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol 0:35:20
42 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:35:38
43 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural – Seguros RGA 0:35:58
44 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team 0:36:17
45 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:36:40
46 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:36:47
47 Eduard Vorganov (Rus) Team Katusha 0:39:07
48 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:39:13
49 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:39:42
50 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:39:45

Lo spagnolo Navarro vince la tappa n° 13 della Vuelta 2014 (foto Bettini)