NIEMIEC VINCE E DIETRO DI LUI AVVAMPA LA ”GUERRA” DI NERVI
La classica tappa dei laghi di Covadonga è andata quest’anno al corridore polacco Przemyslaw Niemiec, tra i protagonisti della fuga di giornata e bravo a resistere al comando nonostante la ”guerra” di nervi scatenatasi nel gruppo tra gli spagnoli Contador, ancora maglia ”roja” in carica, Valverde e Rodriguez. Una sfida a colpi di scatti e di sguardi, che non ha però cambiato le carte in tavola, con Froome e il nostro Aru che hanno concluso la tappa a pochi secondi dai litiganti. Ma oggi le cose potrebbe decisamente cambiare perchè è in programma il tappone più duro, quello dei Lagos di Somiedo, con quattro colli da scalare prima dell’ascesa finale e un dislivello importante da superare
Vuelta a Espana, quindicesima tappa, 150 chilometri da Oviedo ai Lagos de Covadonga. E’ questa la seconda puntata del trittico di arrivi in quota che dovrebbe essere decisivo per decidere la corsa alla maglia ”roja”. Ma la Vuelta, nonostante le sue 21 tappe, non riesce a liberarsi del suo status di corsa per scattisti, giocata sul filo dei secondi, più che dei minuti che solitamente dovrebbero distanziare i partecipanti ad una prova di fondo. L’arrivo ai Laghi di Covadonga, nonostante la lunga tradizione che lo contraddistingue come arrivo di tappa, non scappa a questo clichè. Probabilmente anche perché preceduto da 140 chilometri prevalentemente pianeggianti, eccezion fatta per i 7 chilometri di salita del Puerto del Torno.
La fuga di giornata si è formata intorno al km 50, composta da cinque corridori: Niemiec (Lampre), Meyer (Orica), Vandewalle (Trek), Aramendia (Caja Rural) e Degenkolb (Giant-Shimano), quest’ultimo interessato ai traguardi intermedi che, infatti, ha puntualmente conquistato, cementando la propria leadership nella classifica a punti.
Dietro, la squadra della maglia ”roja” Alberto Contador ha lasciato un certo spazio alla fuga, giustamente preferendo non rischiare di regalare secondi di abbuono agli avversari. Avversari come Alejandro Valverde (Movistar), la cui squadra ha, invece, messo in atto un deciso forcing a partire dal Puerto del Torno. L’azione del team iberico ha prodotto una decisa selezione, aumentata anche dal maltempo e dalle strade bagnate, che hanno fatto vittime come Daniel Martin (Garmin), costretto ad un lungo e dispendioso inseguimento, e Castroviejo (Movistar), addirittura rotolato (per fortuna illeso) giù per una scarpata.
Si è così giunti alla salita finale. Cameron Meyer (Orica) ha provato ad anticipare i compagni di fuga, andandosene da solo, ma è stato raggiunto da Przemyslaw Niemiec (Lampre), che a sua volta è ripartito deciso a 5 chilometri dall’arrivo, staccando l’australiano e andando a cercare la vittoria di tappa. Per quest’ultima molto dipendeva dall’andatura del gruppo dei migliori, dove nel frattempo i più pimpanti erano i tre spagnoli Contador, Rodriguez e Valverde. A 7 chilometri dall’arrivo i tre “caballeros” hanno cominciato a scattarsi in faccia a vicenda, con Contador nella parte di quello più deciso a creare un buco, ma con gli altri due pronti alla sua ruota e, quindi, poi inevitabilmente impegnati a guardarsi e a rallentare. Allora Barguil (Giant) provava ad approfittare di questo tira e molla cercando di avantaggiarsi, ma senza successo. Anche Fabio Aru, da dietro, si staccava e si riattacava ai tre a seconda del numero di surplace da loro messi in atto. Ma l’elastico più sorprendente e ormai quasi spettacolare era, come al solito, quello di Chris Froome. Oggi ancora più di ieri è risultato evidente come il britannico della Sky corra con l’occhio fisso ai dati del computer, impegnandosi in una personale cronoscalata, come se non ci fossero avversari sulla strada. È risultato addirittura comico quando, sempre con la testa al “monitor”, ha urtato ”Dani” Moreno che pedalava davanti a lui. Ma l’”elettronica” utilizzata da Froome non è stata oggi così efficace come invece lo era stata ieri sulla Camperona, o magari non lo sono state le sue gambe. Fatto sta che, nonostante in certi frangenti sia arrivato molto vicino, non è riuscito a raggiungere i “caballeros” davanti a lui, pagando sul traguardo un ritardo di 12″.
Contador, nel frattempo, ha proseguito nella sua serie di scatti, alternati a momenti di pausa, in cui i tre spagnoli si facevano venire il torcicollo da tanto si voltavano a guardarsi. Studiandosi tra loro, ma anche spaziando con lo sguardo più indietro, a cercare la sagoma di Chris Froome, neanche temessero l’apparizione di uno spettro. Alla fine Contador non è risucito a liberarsi della compagnia di Rodriguez e Valverde che, come da copione, lo hanno puntualmente staccato nello sprint per il traguardo, infliggendogli 5″ di distacco. Ma Valverde, che ha vinto la volata su Purito, non ha potuto gioire del successo di tappa, perché nel frattempo il buon Przemyslaw Niemiec era riuscito a stringere i denti e tenere un ritmo che gli ha permesso di conquistare la vittoria per il rotto della cuffia, solo 5″ davanti agli arrembanti spagnoli. Bellissimo e meritato successo per il polacco della Lampre, che ha ricevuto così una piccola ricompensa per le tante tappe corse da gregario. Come detto, Rodriguez e Valverde sono giunti a 5″, Contador a 10″, Aru e Froome a 17″, Uran (che cede la 5° posizione in generale al nostro Fabio) ad un minuto.
Ma tra gli uomini di classifica il vero vincitore di giornata è stato Alejandro Valverde. Rosicchiare 11 secondi ad Alberto Contador in salita non è impresa facile, ma grazie anche all’abbuono il murciano ci è risucito. La sua esperienza e l’ottima gestione tattica gli hanno permesso di sfruttare le sue caratteristiche di scattista e farle rendere al meglio. Purtroppo per lui e bene per il Madrileno (che oggi forse ha esagerato nel provare una volta per tutte a staccare gli avversari; ma come fargliene una colpa?) non rimangono molte tappe decisive. Anzi, ne restano solo due. Una è la ventesima con l’arrivo al Puerto de Ancares. L’altra è quella di domani, da San MartÃn del Rey Aurelio ai Lagos de Somiedo con quattro colli da scalare prima della salita finale e un dislivello che potrebbe (forse) far venire fuori quella dote che dovrebbe essere la principale di un corridore da gare a tappe: il fondo.
Francesco Bertone
ORDINE D’ARRIVO
1 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 4:11:09
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:05
3 JoaquÃm RodrÃguez Oliver (Spa) Team Katusha
4 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 0:00:10
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:17
6 Christopher Froome (GBr) Team Sky
7 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:00:28
8 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:00:44
9 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:00
10 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha
11 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:07
12 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha
13 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:01:46
14 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky
15 Kristof Vandewalle (Bel) Trek Factory Racing 0:01:58
16 Cameron Meyer (Aus) Orica GreenEdge 0:02:01
17 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:02:14
18 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
19 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:02:45
20 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
21 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:03:00
22 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:03:15
23 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:03:43
24 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:03:50
25 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo
26 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:04:56
27 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:05:01
28 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:05:03
29 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
30 Francisco Javier Aramendia Llorente (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:06:07
31 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA
32 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:06:36
33 Yoann Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:06:39
34 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:08:32
35 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:10:48
36 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:11:14
37 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:11:15
38 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team
39 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky
40 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:12:50
41 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:12:56
42 Andrey Zeits (Kaz) Astana Pro Team
43 Sergio Miguel Moreira Paulinho (Por) Tinkoff-Saxo 0:13:26
44 Simon Clarke (Aus) Orica GreenEdge
45 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 0:15:31
46 Guillaume Levarlet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
47 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:15:34
48 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team
49 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale
50 Maxime Medrel (Fra) Team Europcar
CLASSIFICA GENERALE
1 Alberto Contador Velasco (Spa) Tinkoff-Saxo 58:31:35
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:00:31
3 Christopher Froome (GBr) Team Sky 0:01:20
4 JoaquÃm RodrÃguez Oliver (Spa) Team Katusha
5 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:02:22
6 Rigoberto Urán (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:02:57
7 Daniel Martin (Irl) Garmin Sharp 0:04:55
8 Samuel Sánchez Gonzalez (Spa) BMC Racing Team 0:05:02
9 Robert Gesink (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:05:11
10 Warren Barguil (Fra) Team Giant-Shimano 0:06:36
11 Damiano Caruso (Ita) Cannondale 0:06:49
12 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:07:14
13 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:07:41
14 Daniel Moreno Fernandez (Spa) Team Katusha 0:08:15
15 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:09:08
16 Mikel Nieve Ituralde (Spa) Team Sky 0:10:34
17 Romain Sicard (Fra) Team Europcar 0:13:15
18 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:15:04
19 Sergio Pardilla Bellon (Spa) MTN – Qhubeka 0:15:11
20 Giampaolo Caruso (Ita) Team Katusha 0:15:33
21 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:15:54
22 Oliver Zaugg (Swi) Tinkoff-Saxo 0:19:02
23 David Arroyo Duran (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 0:20:05
24 Johan Esteban Chaves Rubio (Col) Orica GreenEdge 0:21:48
25 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:25:37
26 Christophe Le Mevel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:26:25
27 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team 0:27:31
28 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:33:16
29 Andre Fernando S Martins Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:37:23
30 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:38:24
31 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:40:05
32 Jesus Hernandez Blazquez (Spa) Tinkoff-Saxo 0:42:26
33 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:43:13
34 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:47:42
35 Chris Anker Sørensen (Den) Tinkoff-Saxo 0:48:22
36 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:48:51
37 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha 0:50:18
38 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:50:19
39 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team 0:53:32
40 Jérôme Coppel (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:56:39
41 Haimar Zubeldia Aguirre (Spa) Trek Factory Racing 0:58:19
42 Laurens ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:58:30
43 Gorka Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:59:05
44 Amets Txurruka (Spa) Caja Rural-Seguros RGA 1:00:23
45 Andrey Amador Bikkazakova (Crc) Movistar Team 1:01:32
46 Philippe Gilbert (Bel) BMC Racing Team 1:03:34
47 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha 1:04:23
48 Adam Hansen (Aus) Lotto Belisol 1:05:55
49 Philip Deignan (Irl) Team Sky 1:05:57
50 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 1:06:17

Un'istantanea della guerra di nervi tutta iberica vista lunga l'ascesa ai laghi di Covadonga (foto Bettini)